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ANABATTISTI Negli anni a seguire alle tesi luterane, la riforma prese una dimensione europea e nel 1524 prese

forma un movimento chiamato degli anabattisti o ribattezzatori in svizzera ma poi vennero cacciati grazie alla repressione e si diradarono in Germania e nei paesi bassi. Questi prendevano spunto anche dalle idee di Thomas Muntzer ( capo delle rivolte contadine tedesche del 1525 ). Gli anabattisti erano soprattutto artigiani e popolani e impugnavano la fede come un rigeneratore da cima a fondo per l umanit. L unica loro legge era la legge delle sacre scritture e richiamandosi agli atti degli apostoli bramavano l abolizione della propriet privata, condannavano le istituzioni civili e politiche e credevano che il credente fosse direttamente ispirato dallo spirito santo e che perci potevano fare a meno di qualunque istituzione ecclesiastica. Venivano considerati dai cattolici e dai luterani come profanatori della fede tanto che venivano cacciati e messi a morte. Gli anabattisti si caratterizzavano per il loro linguaggio ispirato ed esaltato, per la convinzione che fosse prossima l instaurazione di un regno di santi che durer un millennio, e per le la loro irruenza verbale contro gli empi. Erano contrari alla violenza non prestavano servizio militare essendo contrari alla guerra. Nel 1534 degli anabattisti provenienti dai paesi bassi entrarono a Muntzer , passata 2 anni prima al luteranesimo, e influenzarono la maggior parte della popolazione ribattezzando centinaia di persone ed espellendo i cattolici e i luterani. Si instaur un regno di terrore con l obbligo della poligamia. Dopo un assedio durato un anno nel 1535 la citt fu presa e i fanatici vennero massacrati. ZWINGLI Nel procedere degli anni si trovano anche altri riformatori in citt come Strasburgo e Basilea che restavano piuttosto lontani dal tema della corruzione umana luterana e si avvicinavano pi al pensiero umanistico. Nel 1525 Hulrich Zwingli ottenne l abolizione della messa a Zurigo a favore di una commemorazione eucaristica. Zwingli escludeva che la grazia divina si trasmettesse attraverso cose materiali quindi i sacramenti erano solo della promesse. Sempre lo stesso condannava la presenza reale del corpo di Cristo nell eucaristia andando contro il pensiero luterano. Zwingli mori nel 1531 durante una guerra tra Zurigo e in cantoni cattolici vicini a Kappel . CALVINO Dopo Zwingli Giovanni Calvino figlio di un notaio e studente di diritto a Orlans nel 1531 si trasfer a Parigi dove studio secondo il metodo umanistico le lingue classiche ed entr in contatto con le idee della riforma nelle universit. Nel 1535 quando il re Francesco I reprime con la violenza i dissidenti religiosi nel 1541 Calvino si trasferisce in Svizzera a Ginevra ( riformata nel 1536), abitata da 12000 abitanti era soggetta all autorit del vescovo ma su di essa gravavano le pretese dei duchi di Savoia e dei re di Francia. I Savoia erano riusciti a imporre la propria sovranit nel contado di Ginevra e ne riuscivano a influenzare la designazione vescovile. Le prime iniziative di riforma si intrecciano anche con la lotta dei ceti mercantili contro il vescovo culminata nel 1533 con la sua espulsione e con l istituzione di un governo. Con l aiuto di Berna Ginevra si era poi sbarazzata del potere dei savoia mente giungeva al termine il dibattito tra riformisti e mediatori. Il 21 maggio 1536 si riunirono nella piazza della cattedale e per alzata di mano decisero di passare dalle tenebre alla luce . In quell anno furono espulse le prostitute, vietati i balli, i giochi d azzardo, l alcol, e colpite penalmente la bestemmia e l assenza alla messa.

La teologia di Calvino Nel 1536 Calvino pubblic la sua opera principale la Christianae religionis institutio ebbe otto edizioni in latino e dal 1541 14 nelle lingue popolari fino al 1564 ( anno della morte). L insitutio di Calvino si presenta come un grande trattato ordinato, compiuto e svolto con un argomentazione razionale. Calvino come Zwingli trasferiva nell orizzonte culturale umanistico i principi universali della riforma. La posizione sulle opere e sulla fede era pressoch simile a quella luterana . Calvino ricav tesi simili a quelle di Zwingli riguardo i sacramenti e la presenza reale del sangue di Ges Cristo nelle sacre specie. Calvino come Lutero pensava che la fede derivasse dalla grazia di Dio e che nessun uomo poteva sapere e/o capire il motivo che conducesse certi uomini a credere e che gli stessi uomini fossero predestinati dall eternit alla dannazione o alla salvezza quelli predestinati alla salvezza da Calvino erano chiamati eletti da Dio. In Lutero l uomo vive la religiosit interiormente che lascia il mondo all autorit civile mentre Calvino l uomo desidera cambiare radicalmente il proprio e l altrui comportamento. Se da una parte il luterano disprezzava le opere il calvinista invece pensava che le buone opere fossero sempre compiute da Dio e si sentiva strumento nelle mani di Dio predestinato a compiere le opere che glorificavano il salvatore. Calvino trasformava in una vocazione divina la condizione in cui gli uomini si vengono a trovare nel mondo e il lavoro era per lui un modo per glorificare Dio e per esprimere la fede e il suo fondamento nella grazia. In Calvino la religione diventa principio del governo di se stessi in tutti i giorni e non solo nel momento di preghiera. Il lavoro diventa forma di preghiera, il fine esclusivo dell arricchimento continuava a essere malvagio ma non il fatto in s della produzione attraverso il lavoro. Per questo Calvino distingueva l usura dal prestito a interesse per investirlo in qualcosa di produttivo. IL PROBLEMA DEL CONCILIO La convocazione di un concilio, provocatoriamente chiesta dai luterani nei confronti di papa Clemente VII, era nelle speranze dei cattolici vogliosi di una riforma che potevano sperare in Carlo V ( favorevole al dialogo per evitare la rottura religiosa della Germania e per rafforzare il suo ruolo imperiale di protettore dell unit ecclesiastica). Il pontefice rimand fino alla sua morte (1534) l inizio del concilio . Il nuovo pontefice Paolo III, entrato nella vita ecclesiastica per fare carriera politica era proprio uno degli uomini che Lutero contestava, nel 1535 annunci la prossima apertura del concilio e inser tra le sue nomine cardinalizie tutti i riformatori pi significanti. L apertura del concilio fu rinviata di anno in anno a causa della guerra tra impero e Francia e anche perch il papa si concesse all espansione dei suoi possedimenti su Parma e Piacenza. Il 22 maggio 1542 arriv finalmente la convocazione del concilio da parte di Paolo III ma poco dopo riprese la guerra tra Carlo V e Francesco I e le sessioni iniziarono solo nel 1545. La citt scelta come sede era un compromesso tra i protestanti che volevano si svolgesse in Germania e tra i cattolici che volevano si svolgesse a Ferrara o a Mantova, fu scelto alla fine Trento. Secondo Carlo V il concilio doveva servire a riunificare la cristianit effettuando interventi disciplinari sui numerosi abusi mentre le questioni dogmatiche dovevano essere affrontate dopo. Nel 1542 la Chiesa rimise in piedi l organizzazione dei tribunali dell inquisizione contro le eresie e sotto la direzione della congregazione del SantUffizio e in questi si presentava la figura di Gian Pietro Carafa che alle richieste di riforma voleva rispondere con una controriforma. Contro il desiderio di Carlo V il concilio prese la via dell intransigenza dogmatica lasciando a un secondo momento la moralizzazione della Chiesa anzi nel 1547 propose lo spostamento del concilio a Bologna ( dentro lo stato della Chiesa) Carlo v non accett questa mossa e perci concilio rimase paralizzato fino al 1551 cio dopo la morte di Paolo III. Il papa seguente Giulio III riapr le sedute del concilio a Trento e a invitare qualche rappresentanti dei protestanti questa fase fu interrotta nel 1552 quando si era compresa l inutilit di continuare con le sedute del concilio con i protestanti .

La terza e ultima fase del concilio si svolse dal 1562 al 1563 nel frattempo Carlo V era morto e Carafa era diventato papa Paolo IV ma si arriv all accusa dei riformatori cattolici e al controllo rigoroso e all arresto di tutti i monaci colti fuori dalla cita claustrale. Nel 1564 papa Pio IV pubblic le decisioni del concilio. Si respingevano le affermazioni dottrinarie dei protestanti e alle sacre scritture fu aggiunto il valore di verit storica con cui la Chiesa aveva arricchito le scritture. L unica versione dei testi sacri ammessa era la vulgata . La passivit umana di fronte alla grazia divina fu considerata eretica, il numero dei sacramenti venne riconfermato e fu sottolineato il valore sacrificale della messa , il dogma della transustansazione fu ribadito e cos pure la comunione dei fedeli . I concilio previde un opera di moralizzazione della Chiesa vietando il cumulo dei benefici ecclesiastici e riaffermando l obbligo della castit e del celibato per il clero. Si previde anche la residenza dei vescovi nella diocesi e la visita nelle parrocchie della stessa e l istituzione di seminari in ogni diocesi . I LIBRI PROIBITI Accanto alla riorganizzazione dell inquisizione fu stilata una lista di libri proibiti nel 1559 da parte di Paolo IV che comprendeva gli autori e i testi e gli editori da boicottare. Tra i testi dei quali era proibita la lettura figuravano i testi di Macchiavelli, Erasmo e le sacre scritture in volgare. Ma Pio IV riammise alla lettura nel 1564 dopo il vaglio della espurgazione con dei tagli e delle riscritture compiute dai censori. Nel 1571 da Pio V fu dato l ordine di tenere aggiornato l elenco dei libri proibiti e ostacolandone l importazione.

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