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LUnit dItalia

Seconda Restaurazione: In Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni del 1848-49, il ritorno dei sovrani legittimi segn larresto di qualsiasi esperimento riformatore. Le conseguenze di questa seconda restaurazione furono gravi. Il Lombardo-Veneto: fu sottoposto a un pesante regime di occupazione militare e a un inasprimento della gia forte pressione fiscale. Stati minori del Centro-Nord (Granducato di Toscana, Ducati di Modena e Parma): il ritorno di uomini e istituzioni dellantico regime accentu il distacco fra le corti e lopinione pubblica borghese. Stato Pontificio: riorganizzato secondo il vecchio modello teocratico-assolutistico. Regno delle due Sicilie: ritorno al sistema assolutistico. In campo economico, la politica fu improntata ad un tirchio conservatorismo. Il mantenimento di alti dazi doganali, ostacolava lo sviluppo di una moderna agricoltura. La relativa tranquillit della pressione fiscale, si traduceva in una forte limitazione della spesa pubblica (istruzione e opere pubbliche). Piemonte: solo in Piemonte la situazione era diversa. Qui fu conservato il regime costituzionale dello Statuto albertino. Il regno di Vittorio Emanuele II cominci con un duro scontro fra la corona e la Camera elettiva, che non voleva approvare la pace di Milano conclusa con lAustria. Il problema venne superato nominando una nuova Camera, formata in maggioranza da moderati. Il governo DAzeglio, intraprese unopera di modernizzazione dello Stato, soprattutto con lapprovazione della Legge Siccardi (riordinava i rapporti tra Stato e Chiesa). Nel 1850, Cavour entrava nel governo come ministro dellAgricoltura e del Commercio, due anni dopo divenne presidente del Consiglio.. Camillo Benso di Cavour era cresciuto e si era formato in un clima familiare aristocratico e conservatore, (suo padre era un aristocratico terriero, mentre la madre era una nobile calvinista di Ginevra). Egli un politico dai vasti orizzonti culturali e dallampia conoscenza dei problemi economici, animato dalla fede nella libera concorrenza da un liberalismo moderno. Spostato a sinistra lasse del governo, con il connubio (accordo fra centro-destra e centro-sinista), Cavour pose mano alla modernizzazione economica del Paese attraverso: 1. Adozione di una linea liberoscambista, con la stipulazione anche di contratti commerciali con Francia, Belgio, Austria e Gran Bretagna Caduta delle barriere doganali che favor soprattutto il settore agricolo. Notevoli progressi nel campo delle opere pubbliche: costruzioni di strade, canali e ferrovie. Lo sviluppo delle ferrovie serv da stimolo allindustria siderurgica e meccanica. Si svilupp anche lindustria della seta. Nonostante questo le condizioni delle classi subalterne non conobbero miglioramenti e il tasso di analfabetismo rimase elevato. Il Piemonte di Cavour riusc a dimostrare che la causa della libert faceva tuttuno con quella del progresso economico, e a diventare un esempio per tutta la borghesia liberale italiana. Fallimenti di Mazzini: Proseguiva lattivit di Mazzini, volta al raggiungimento dellindipendenza e dellunit per via insurrezionale. Nel 1853 fond a Ginevra il Partito dAzione e intensific gli sforzi per crearsi una base fra gli artigiani e gli operai. I tragici insuccessi contro cui la sua strategia si scontr fecero crescere i dissensi entro il movimento democratico. Socialismo: La federazione repubblicana di Giuseppe Ferrari e La guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49 di Carlo Pisacane, introdussero il tema del socialismo. Essi sostenevano che la guerra per lindipendenza avrebbe avuto successo solo con lintervento delle classe popolari. Mentre per Ferrari qualsiasi iniziativa in italiana era legata ad una ripresa delle forze francesi, per Pisacane lItalia era, per le sue caratteristiche di paese arretrato con una borghesia debole, il terreno pi adatto per la rivoluzione. Pisacane- Mazzini a Sarpi: le divergenze di pensiero non impedirono ai due di collaborare per un progetto comune, da attuarsi nellItalia Meridionale. Il tragico esito della spedizione di Sarpi nel 1857, dovuto soprattutto allostilit delle popolazioni locali, sollecit liniziativa di un movimento filopiemontese, il cui iniziatore fu Daniele Manin (capo del governo di Venezia), che vedevano nellalleanza con la monarchia sabauda lunica possibilit di successo. Importantissima fu ladesione di Giuseppe Garibaldi. Nel 1857 il movimento si diede una struttura organizzativa e assunse il nome di Societ nazionale. Strategia di Cavour: Tra i suoi obiettivi non cera lunit dItalia, bens lallargamento dei confini del Piemonte verso lItalia settentrionale a discapito dellAustria e degli Stati minori del Centro- Nord. Un importante passo fu la partecipazione alla guerra di Crimea con la Francia e lInghilterra contro la Russia. In questo modo il Piemonte ottenne di partecipare come Stato vincitore alla conferenza di Parigi e di poter

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sollevare la questione italiana (contro la presenza militare austriaca e il malgoverno dello Stato della Chiesa e del Regno delle due Sicilie). Cavour era convinto che bisognava mantenere viva lagitazione patriottica e assicurarsi lappoggio di Napoleone III. Favorito dagli effetti che lattentato di Orsini ebbe sullimperatore, nel 1858 strinse con questi unalleanza militare segreta a Plombieres. Gli accordi ipotizzavano una nuova sistemazione dellItalia, che avrebbe dovuta esser divisa in 3 Stati: Alta Italia: Piemonte, Lombardo- Veneto e Emilia- Romagna sotto la casa sabauda. Centro Italia: Toscana e province pontificie al papa. Italia Meridionale: Regno delle due Sicilie ai francesi. Premessa indispensabile per la riuscita del progetto era far provocare la guerra contro lAustria. Cavour inizi perci ad effettuare manovre militari al confine e ad armare dei corpi di volontari. Il governo asburgico cadde nella trappola e diede un ultimatum al Piemonte, che fu logicamente respinto. Le sorti del conflitto volsero subito a favore dei franco- piemontesi. Ma improvvisamente Napoleone III decise di interrompere la campagna e propose allAustria un armistizio, firmato a Villafranca (Verona). Con laccordo limpero asburgico cedeva la Lombardia alla Francia, che lavrebbe poi ceduta al Piemonte. Fra i motivi che spinsero Napoleone ad un ripensamento, ci furono le pressioni dellopinione pubblica e la minaccia di un intervento della Confederazione Germanica. A Firenze, Modena, Parma e nella Stato della Chiesa, una serie di insurrezioni avevano costretto alla fuga i sovrani e i governi provvisori avevano pronunciato lannessione al Piemonte, confermato poi dallesito dei plebisciti. In cambio dellassenso francese di tali annessioni il Piemonte dovette cedere Nizza e Savoia. Lo stato sabaudo cessava di essere uno Stato dinastico e si avviava a diventare uno Stato nazionale. Garibaldi e la spedizione dei mille: rimanevano scontenti i democratici, che cominciarono a pensare ad una prosecuzione della lotta attraverso una spedizione nel Regno delle due Sicilie di Francesco II. Concepirono il progetto due mazziniani siciliani esuli: Francesco Crispi e Rosolino Pilo. Essi cercarono di organizzare prima una rivolta locale e poi lo sbarco dei volontari, e di garantirsi lappoggio del governo piemontese. La guida della spedizione fu affidata a Giuseppe Garibaldi, che si era allontanato da Mazzini per una realistica valutazione sulle possibilit di successo. Sia Cavour che Vittorio Emanuele II erano contrari a questo progetto, perci la spedizione fu preparata in fretta e con pochi mezzi finanziari. Tra il 5/6 Maggio 1860, poco pi di Mille volontari di diverse regioni ed estrazioni sociali, presero il mare a Quarto (Genova) per sbarcare a Marsala (Sicilia). Garibaldi sconfisse le truppe borboniche e form un governo provvisorio sotto la guida di F. Crispi. Essi cercarono di andare incontro alle esigenze dei contadini, ma senza mettere in discussione il quadro dei rapporti di propriet; questo caus delle agitazioni contadine che furono duramente represse. Spaventati dalle agitazioni agrarie, i proprietari terrieri guardarono con favore allannessione al Piemonte. Lintervento del Piemonte: Dopo lo sbarco di Garibaldi in Calabria, grazie alla neutralit inglese, e il suo ingresso a Napoli, divenne urgente per il governo piemontese uniniziativa al Sud, per evitare complicazioni internazionali e garantire alla monarchia sabauda il controllo della situazione. Le truppe piemontesi invasero lUmbria e le Marche e sconfissero lesercito pontificio a Castelfidardo. Pochi giorni dopo il governo piemontese approv una legge di Cavour, che autorizzava lannessione di altre regioni purch le popolazioni esprimessero la loro volont in plebisciti a suffragio universale maschile. Schiacciante fu la maggioranza dei si. Mentre Garibaldi si ritirava a Caprera e Mazzini partiva in esilio, lesercito sabaudo eliminava le ultime resistenze. Il 17 marzo 1861 il Primo Parlamento Nazionale, proclamava Vittorio Emanuele II re dItalia per grazia di Dio e volont della nazione. Ragioni dellunit: lunit dItalia di presentava come il risultato dellallargamento di uno Stato regionale. Ma non fu soltanto liniziativa militare e diplomatica di uno Stato o un uomo, essa fu preparata da un ampio moto dopinione pubblica. Proprio grazie ai progressi economici, il Piemonte pot conquistare un ruolo egemone. Lo Stato Nazionale, nacque dalla combinazione della politica di Cavour, delle insurrezioni e della spedizione di Garibaldi. Gli stessi plebisciti rappresentarono un omaggio allidea di sovranit popolare. Bisogna infine ricordare che lunit non sarebbe stata raggiunta senza laiuto di una serie di circostanze favorevoli come: La benevola neutralit della Gran Bretagna. Lisolamento del Regno delle due Sicilie. Lisolamento dellImpero asburgico. Lappoggio di Napoleone III.

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