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L'Esclusa: La famiglia di Rocco Pentgora si trascina di generazione in generazione un'eredit strana e grottesca, le corna.

Perci quando Rocco scopre le lettere d'amore che la moglie Marta ha ricevuto da un vicino, l'avvocato Gregorio Alvignani, crede che la tradizione sia confermata e la caccia di casa. Marta tuttavia innocente, e per di pi incinta. Traumatizzata dal ripudio e dalla morte del padre, stroncato dall'umiliazione del disonore caduto sulla famiglia, Marta perde il figlio e rischia di morire. Respinta da tutti, si trasferisce a Palermo, dove nessuno la conosce, e trova un incarico da maestra con cui pu mantenere, seppure a fatica, se stessa, la madre e la sorella. Intanto incontra di nuovo Gregorio, e questa volta cede alla sua corte; nel frattempo Rocco, dopo una grave malattia, si pentito di averla cacciata. In citt, Marta conosce la madre di Rocco, anch'essa cacciata di casa, che solidarizza con lei. Quando la vecchia signora sta morendo, sar proprio Marta a chiamarne il figlio: Rocco, pieno di rimorsi, accorre a salutare la madre e a riprendersi la moglie. Marta torner cos a casa, ma incinta di nuovo, e non di suo marito: "esclusa" quand'era innocente, sar riammessa nella societ del paese quando non lo pi. Il fu Mattia Pascal: Mattia Pascal un giovane sfaticato che vive di una rendita sempre pi insidiata, totalmante privo di orientamenti esistenziali. Un po' per noia e un po' per fare uno scherzo all'amico Pomino, sposa l'innamorata di costui, Romilda, e si ritrova e vivere con lei e la madre, la terribile vedova Pescatore. Comprendendo di essersi cacciato in una prigione, decide di fuggire. Dalla natia Miragno, quindi, va verso la Francia per imbarcarsi a Marsiglia ma, giunto a Nizza, si reca al casin, dove vince una grossa somma; impressionato da un suicidio, per, trova la forza di smettere proprio quando cominciava a perdere e decide di tornare a casa con la notevole somma di ottantaduemila lire. Sul treno, per, legge su un giornale la notizia della sua morte: stato trovato un cadavere a Miragno e sua moglie e la suocera lo hanno identificato. Mattia, quindi, si rende conto dell'improvvisa libert che gli si prospetta, perci, dopo aver girovagato per l'Europa, si sistema a Roma sotto il nome di Adriano Meis, andando ad abitare presso la pensione della famiglia di Anselmo Paleari, dove conosce sua figlia Adriana. In questo ambiente, in cui rimane incastrato a causa della sua non dimostrabile identit, Mattia viene gradualmente ripreso nella ragnatela della vita sociale ma, non essendo nessuno, non pu nemmeno sposare Adriana nonostante l'amore che li lega. Di conseguenza, inscena un altro finto suicidio, quello di Adriano, e decide di tornare al paese per vendicarsi della suocera e della moglie, che intanto si risposata con Pomino. Perci, non avendo intenzione di rientrare nella vecchia forma, si va a rintanare nella biblioteca del comune dove scriver le sue avventure, pago di andare a visitare, ogni tanto, la sua tomba. Uno, nessuno e centomila: Un mattino Vitangelo (Geng) Moscarda sconvolto da una banale osservazione della moglie, che gli fa notare come il naso gli penda verso destra. Da quel momento Vitangelo comincia a diventare consapevole della differenza fra l'idea che ci facciamo di noi stessi e le opinioni che di noi hanno gli altri, tutte diverse le une dalle altre. Egli narra cos in prima persona le stranezze compiute da quel momento, solo per il gusto di

vedere le reazioni della gente. Prima sfratta senza nessun bisogno una coppia di poveracci da una casa di sua propriet, poi regala loro la casa. Si accorge che la gente lo ritiene pi o meno un usuraio perch vive di rendita su una banca di sua propriet, anche se lui non se ne cura affatto, e decide allora di venderla. Intanto la moglie, che lo ha abbandonato, cerca, d'accordo con i soci della banca, di dimostrare la pazzia del marito per poter amministrare al suo posto l'istituto di credito. Avvertito di queste manovre da Anna Rosa, amica della moglie, Vitangelo fa in tempo a devolvere i suoi averi nella costruzione di un ospizio di mendicit, in cui egli stesso va a vivere. Un giorno, intanto, ha cercato di abbracciare Anna Rosa, che gli ha sparato: ma al processo nega che la donna sia colpevole. Tutti ridono di lui, vedendolo vestito con l'uniforme dei poveri dell'ospizio; ma Vitangelo, socialmente distrutto, un essere felice: egli ha consapevolmente voluto cancellare la propria individualit sociale per tornare a fondersi con il flusso senza tempo della natura. Non pi "nessuno", ma proprio perch ha rinunciato alla propria identit storica riesce ad immedesimarsi col cosmo, a vivere delle proprie sensazioni, nella felicit di un presente senza passato, e perci sempre nuovo.

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