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I
Il reale sito
di Aranjuez
e la flotta
del Tajo:
un dipinto
del Palazzo Reale
di Napoli
Vega de Martini
n una delle sale dell'appartamento storico del
Palazzo Reale di Napoli esposto un dipinto at-
tribuito ad Antonio Joli (Modena 1700 - Napoli
1777) indicato - cito direttamente dal cartellino -
come" Il Palazzo Reale di Aranjuez"l.
Sono in grado di descrivere con precisione il
tema del quadro, gi pubblicato nel 2006 nella
monografia su Joli di Ralph Toledano
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Sulla sinistra si legge chia-
ramente il complesso monumentale di Aranjuez, uno dei siti reali
borbonici pi amati dalla corte, sulla destra il sinuoso andamento
del fiume Tajo che ancora oggi lambisce il palazzo, solcato da una
flotta di imbarcazioni con alberi e remi. Si tratta della cosiddetta
Flotta del Tajo di cui mi sono parzialmente occupata nell'ambito di
uno studio sull'attivit di Farinelli presso la corte spagnola di Fi-
lippo V e Fernando VI condotto insieme a Jos Maria Morillas
Alcazar e pubblicato nel 2001 per i tipi di Artemide Edizioni
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NOTE
1 Nella stessa sala un altro quadro, pendant del primo e della stessa mano, raffi-
gura Il Palazzo Reale di Madrid. I due dipinti, gi provenienti dal Palazzo Reale
di Caserta, misurano cm 82x170. Di Joli nei depositi di Palazzo Reale sono con-
servati altri due quadri raffiguranti vedute di Madrid: La Calle di Alcal e La Pla-
za Major.
2 R. Toledano, Antonio foli, Torino 2006, pp. 252-253, cui si rimanda per la bi-
bliografia. Precedentemente, dello Joli si occupato Roberto Middione, Antonio
fa li, Cremona, Soncino, 1995. Il dipinto stato esposto alla mostra Un reinado
bajo el segno de la paz:Fernando VI y Barbara de Braganza 1746-1759, Madrid,
Reale Accademia de Bellas Artes de San Fernando, a cura di A. Bonet Correa,
Madrid 2002-2003.
3 V. de Martini, J. M. Morillas Alcazar, Farinelli Arte e Spettacolo alla corte spa-
gnola del Settecento, Roma 2001. Appare singolare che lo studio non sia stato ci-
tato dal Toledano.
4 Farinelli lascer la Spagna quando, morto Ferdinando VI, sale al trono nel
1759 Carlo III di Borbone, per trasferirsi in pianta stabile a Bologna dove morir
il26 settembre del 1782.
5 Il manoscritto, in spagnolo, cos titolato: Descripcion del estado actual del
Real Teatro del Buen Retiro. De las funciones hechas en el desde et ano de 1747
hasta el presente: de sus yndividuos, sueldos y encargos, segun se expresa en este
primer libro. En el segunddo se manifiestan las diversiones que annualmente tie-
nen los Reyes NRS SERS en el Real distio de Aranjuez. Dispuesto por D. Carlos
Broschi Farinello Criado Familiar de S. M. ano de 1758.
Lo stesso manoscritto fu replicato a Bologna ed conservato presso il Collegio
di Spagna della stessa citt di Bologna. Le illustrazioni, presenti sia nel primo che
nel secondo volume, replicano quelle del manoscritto di Madrid, di mano del Bat-
taglioli, con piccolissime variazioni ma non presentano la stessa qualit formale,
dunque non possono attribuirsi all'artista.
6 Jacopo Amiconi o Amigoni (dal 1747 al 1752, data della sua morte) e alla mor-
te di Amiconi Corrado Giaquinto che rimarr a Madrid fino al 1762, ben oltre la
data della partenza per l'Italia di Farinelli.
7 Nel 1754 Antonio Joli ritorn in Italia per mettersi al servizio dei Borbone di
Napoli: fu scenografo del teatro San Carlo fino all'anno della sua morte avvenuta
nel 1777.
8 Due tele del Battaglioli, oggi conservate al Museo del Prado, rendono la valen-
za di Aranjuez come sito per eccellenza dei divertimenti reali. Una reca questa
iscrizione: "Vista dell'illuminazione con la quale nel delizioso sito di Aranjuez si
celebra il giorno di San Fernando, gloriosissimo nome del re, con l'organizzazio-
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CONTRIBUTI Vega de Martini I<RONOS 13
ne di Don Carlo Broschi - Farinello, dipinta da Francesco Battaglioli nel 1756".
9 L'altra, sempre del 1756, raffigura Fernando VI e Barbara di Braganza con i
loro invitati nei giardini di Aranjuez. Secondo Margarita Torrione ("Decorados
teatrales para el Coliseo del Buen Retiro en tiempo de Fernando VI: cuatro oleos
de Francesco Battaglioli" in Sitios Reales, anno XXXVII, I trimestre 2000, n. 143,
ppAO-51) sono di Battaglioli i due dipinti (l'uno conservato presso la Reale Acca-
demia di Belle Arti di San Fernando a Madrid, l'altro presso il Museo dell'Opera
Garnier a Parigi) che si riferiscono alle scenografie dell' Armida placata. AI Batta-
glioli la studiosa attribuisce anche il quadro della Reale Accademia di San Fernan-
do relativo alla scenografia della Didone abbandonata e il dipinto relativo alla sce-
nografia della Nitteti del Museo dell'Opera Garnier. Va detto per che sia l'Armi-
da, sia la Didone abbandonata sono opere messe in scena allorquando era Antonio
Joli a collaborare con Farinelli. La messa in scena della Nitteti (1756) risale invece
all'epoca della presenza a Madrid di Francesco Battaglioli.