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Perch l'IRC?
EGREGI ALUNNI..
orse qualcuno di voi trover un po' strana e vecchia la parola egregio con cui ho iniziato questa lettera. Effettivamente non si usa molto e non fa parte del linguaggio giovanile, ma credo che diventer una parola importante, o almeno lo spero. La parola egregio deriva dal latino ex-grege (fuori del gregge): si usa per indicare una persona che non si fa trascinare dal gruppo, che se stessa e non condizionata dalle mode e da quello che fanno gli altri. Insomma una person,a con carattere, non un burattino manovrabile da chi gli deve vendere cellulari o motorini, n un/a tipo/a che scimmiotta qualcun altro. No, non facile oggi trovare in giro gente egregia, ma non impossibile esserlo. Basta volerlo e soprattutto non far finta di essere fuori dalla massa, alternativi, unici... quando, invece, si solo cloni. Il mio augurio a ognuno di voi di essere veramente egregi, cio fuori dal gregge belante di chi crede ormai soltanto al look e pensa con la testa degli altri.
Ognuno di noi unico, un fuori serie, perch non c' nessuno identico all'altro. Siamo stati creati liberi, pertanto occorre che dascuno viva con coraggio e responsabilit la propria libert (che non anarchia o fare quello che pare e piace!). E, visto che d siamo, oltre a essere egregi, vi auguro anche di essere intelligenti e sapienti: intelligente (intus-legere) chi capace di leggere dentro, senza fermarsi alla superficie delle cose, e nemmeno ai voti; sapiente, secondo la Bibbia, chi sa conciliare cervello e cuore. Vorrei tanto _ che quest'ora di religione - anche se d vediamo solo una volta alla settimana - vi aiutasse a vivere bene queste tre parole. Certe cose si possono capire solo se si egregi, intelligenti e sapienti o almeno... sforle altre zandosi di esserlo. Buon lavoro! le eleva fare;
MODULO INTRODUTTIVO
Perch l'IRC?
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bello, ma neppure adeguarsi solo per paura di rimanere isolati! Un conto rimanere isolati, perch costretti dagli altri, un altro avere delle idee e dei principi che non ci fanno scendere pi di tanto in basso. Dire fanno tutti cos!, sono gli altri che mi costringono ad adeguarmi e via di questo passo, sono spesso delle scuse che didamo a noi stessi per paura, appunto, di rimanere da soli. Nella vita importante imparare a non rassegnarsi, a lottare per realizzare d in cui crediamo, a
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non credere che conta solo l'apparenza o peggio ancora che tutto si possa comprare. Certo che non fadle, ma non nemmeno vero che tanto ormai nessuno pi lotta per degli ideali, che i giovani vivono soltanto di apparenze e altre affermazioni del genere. Fa comodo pensarla cos, perch mette la cosdenza a posto. Ma se vi guarderete attorno con attenzione, se saprete interpretare i segni che sono attorno a voi, scoprirete anche che c' una realt diversa, magari un po' sotterranea e non troppo evidente: c' gente che non si adegua poi cos fadlmente. Indubbiamente, bisogna saper guardare e soprattutto volerlo. Se invece preferite avere le fette di prosdutto sugli occhi e i tappi nelle orecchie (anche se per sentire la vostra musica preferita), come potrete accorgervi di d che realmente accade attorno a voi? In un film di qualche anno fa, L'attimo fuggente, un professore dice ai suoi alunni: Lo so che molto diffidle mantenere le nostre convinzioni di fronte agli altri perch d teniamo tutti a essere accettati. Dovete credere che i vostri pensieri siano unid e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari. il messaggio centrale del film, che sottolinea l'importanza di imparare a essere se stessi, a non rassegnarsi al conformismo e a essere pronti a confrontarsi in modo responsabile e corretto (rifiutando, per esempio, ogni forma di violenza) con tutti quelli che d stanno intorno. Vivere bene la scuola, compresa l'ora di religione, proprio questo: imparare a dire quello che si pensa senza abbassare lo sguardo di fronte a nessuno, ma farlo in modo rispettoso e responsabile. Cos d si educa a vivere con gli altri.
* Che ne pensate di h
sostiene Tommaso? * Attivit: provate anche voi a dare una breve risposta a Tommaso, scrivendola su un foglietto. L'insegnante legger poi alcune delle risposte ad alta voce, scegliendole a caso.