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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
luned-marted 12-13 settembre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 210 (45.855)
.

Citt del Vaticano

Ad Ancona il Papa conclude il Congresso eucaristico nazionale mettendo in guardia da un modello di sviluppo che non abbia al centro luomo

Le pietre e il pane
Il vino della festa
I media italiani, nel dare conto della visita di Benedetto XVI ad Ancona, si sono soffermati sulla preoccupazione del Papa, che vescovo di Roma e primate dItalia, per la mancanza e la precariet del lavoro. Una scelta informativa comprensibile soprattutto in questo tempo di crisi e che ha sottolineato la vicinanza del Pontefice espressa anche nei momenti dincontro con alcuni rappresentanti dei lavoratori e di chi vive con pi difficolt e la partecipazione alla visita papale di esponenti della vita pubblica presenti significativamente senza distinzioni di appartenenza politica. Ma il viaggio di Benedetto XVI e i suoi discorsi hanno un respiro pi ampio. Come sempre, il Papa che ha concluso il venticinquesimo congresso eucaristico nazionale italiano andato alla radice delle questioni. E ha esortato a riflettere sulle conseguenze storiche dei tentativi di ordinare la societ da parte di ideologie che hanno puntato a organizzare la societ con la forza del potere e delleconomia mettendo da parte Dio, perch come risultato si sono avute pietre al posto del pane. dunque il primato di Dio da ristabilire, perch luomo ha bisogno del pane per vivere. Del pane di ogni giorno, certo, ma soprattutto di quello vero, che Cristo stesso. Ecco dunque la centralit dellEucaristia e delle sue conseguenze che, parafrasando un celebre titolo di Jean Danilou, si potrebbero definire politiche. Dal sacramento che al cuore della fede cristiana nascono infatti ha detto il Papa una nuova assunzione di responsabilit comunitaria e uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiata. Alla meditazione sul pane Benedetto XVI ha affiancato, nellincontro con i fidanzati non usuale, proprio come laltro, che ha riunito insieme nel duomo coppie sposate e sacerdoti quella sul secondo segno eucaristico, il vino. In particolare, su quello della festa che venne a mancare durante il banchetto di nozze a Cana, dove Ges era ospite con sua madre. Anche oggi manca questo vino, ma anche oggi, come in quel giorno, Cristo lo vuole versare a ognuno. Nellamicizia che offre a ogni essere umano. g. m. v. Un modello di organizzazione sociale che punta solo sul benessere materiale prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione in Cristo, finisce per dare agli uomini pietre al posto del pane. Benedetto XVI usa unimmagine evangelica eloquente per ricordare che i sistemi ideologici e politici basati unicamente sulla forza del potere e delleconomia non hanno passato il vaglio della storia. Luomo avverte durante la messa presieduta domenica mattina, 11 settembre, ad Ancona, a conclusione del XXV Congresso eucaristico nazionale si comprende solo a partire da Dio: la relazione con lui, infatti, d consistenza alla nostra umanit e rende buona e giusta la nostra vita. In questo senso lEucaristia il punto di partenza per recuperare e riaffermare il primato di Dio. Il Papa lo ribadisce con forza quando sottolinea che la spiritualit eucaristica rappresenta il vero antidoto allindividualismo e allegoismo perch porta alla riscoperta della gratuit e della centralit delle relazioni nellesistenza umana. Se lEucaristia sostiene e trasforma lintera vita quotidiana assicura in grado di promuovere la nascita di uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiata. Chi sa inginocchiarsi davanti allEucaristia, infatti, non pu non essere attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle situazioni indegne delluomo, e sa piegarsi in prima persona sul bisognoso, sa spezzare il proprio pane con laffamato, condividere lacqua con lassetato, rivestire chi nudo, visitare lammalato e il carcerato. Il Pontefice rilancia la centralit della spiritualit eucaristica anche come via per restituire dignit ai giorni delluomo e al suo lavoro, nella ricerca della sua conciliazione con i tempi della festa e della famiglia e nellimpegno a superare lincertezza del precariato e il problema della disoccupazione. Un richiamo esplicito alla difficile realt sociale e occupazionale della regione, che il Papa ha modo di sperimentare da vicino durante il pranzo al termine della messa. Alla sua tavola, infatti, siedono venti rappresentanti delle categorie pi colpite dalla crisi che ha messo in ginocchio una parte considerevole delleconomia marchigiana: cassintegrati, precari, disoccupati, poveri. E a loro Benedetto XVI conferma: Conosco i vostri problemi, vi sono vicino. Tutta la Chiesa vi vicina. A questo tema il Pontefice fa riferimento anche nel pomeriggio, quando dopo lincontro con i sacerdoti e gli sposi nella cattedrale di San Ciriaco risponde alle domande dei fidanzati riuniti in piazza del Plebiscito. Servendosi dellimmagine della tavola imbandita alle nozze di Cana, il Papa fa notare che tra i giovani spesso manca il vino della festa. E rileva che soprattutto la difficolt di trovare un lavoro stabile stende un velo di incertezza sullavvenire. Una condizione evidenzia che contribuisce a rimandare lassunzione di decisioni definitive, e incide in modo negativo sulla crescita della societ, che non riesce a valorizzare appieno la ricchezza di energie, di competenze e di creativit dei giovani. Da qui lappello a perseguire un ideale alto di amore dando spazio a Cristo, che porta in ogni esistenza il vino della festa.
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Lettera al cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga

Il legame essenziale tra religione e pace


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Gli Stati Uniti ricordano le vittime dell11 settembre mentre in Afghanistan i talebani seminano ancora morte

Ground Zero, una ferita profonda dieci anni


NEW YORK, 12. Il cuore di unAmerica commossa batteva forte, ieri, a Ground Zero, a dieci anni dagli attacchi terroristici dell11 settembre, che provocarono circa tremila vittime. Nelloccasione, il messaggio che il presidente Barack Obama ha voluto lanciare ai connazionali, e al mondo intero, stato chiaro: gli Stati Uniti non hanno pi paura. E, al riguardo, ha citato un passo dal Salmo 46: Dio per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si mostrato nelle angosce. Perci non temiamo se trema la terra. Il messaggio di speranza da consegnare alla Nazione stato poi rilanciato dal capo della Casa Bianca nel discorso ufficiale pronunciato, ieri sera, al Kennedy Center di Washington. Dopo la notte del pianto spunta lalba del giorno ha dichiarato Obama, il quale si recato anche al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania, per rendere omaggio alle vittime. Alla commemorazione, a New York, era presente, tra gli altri, lex presidente George W. Bush, che ha citato una lettera di Abramo Lincoln a una donna che durante la guerra civile perse cinque figli. Obama e Bush hanno inaugurato il Memorial Pool dell11 settembre, dove sono incisi i nomi delle 2983 persone che quel giorno persero la vita. In un composto e dignitoso silenzio la folla dei parenti delle vittime ha seguito la cerimonia: ognuno aveva appuntato sugli abiti un piccolo fiocco celeste, ognuno teneva strette al petto le foto dei propri cari. Prima di cominciare la lettura dei nomi delle vittime, il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha citato Shakesperare per invitare una citt tragicamente colpita dieci anni fa a non misurare il dolore con la gravit di ci che accaduto, perch altrimenti la sofferenza non avr mai fine. Poi, dopo linno statunitense e dopo aver dispiegato la bandiera a stelle e strisce, strappata e in gran parte bruciata recuperata tra le rovine delle Torri Gemelle i parenti hanno cominciato a leggere i nomi delle vittime. Non solo gli Stati Uniti si sono stretti nel ricordo: anche in altre parti del mondo, con messe di suffragio e osservando un minuto di silenzio, stata fatta memoria di quel tragico giorno. Nello stesso momento in cui il ricordo degli avvenimenti dell11 settembre valso a ribadire limpegno nella lotta contro il terrorismo, si registrato lennesimo attacco dei talebani in Afghanistan, i quali, nel rivendicare lattentato, hanno dichiarato che la guerra allOccidente non avr tregua: un camion bomba, deflagrato in una base dellIsaf, situata nella provincia centrale di Midan Wardak, ha provocato cinque morti e oltre cento feriti. Unaltra azione compiuta dai miliziani per destabilizzare un territorio gi da tempo segnato dalle continue, sanguinose violenze. Dunque, nel giorno in cui gli Stati Uniti hanno suggellato limpegno a far nascere, dalla macerie di Ground Zero, una nuova alba, la lunga sfida lanciata dai talebani ha conosciuto un nuovo capitolo: e la guerra al terrorismo, anche nella memoria di chi ne stato vittima, continua.

Borse nervose per le voci di un possibile default greco

Incubo spread
BRUXELLES, 12. Si prospetta una nuova settimana di nervosismo per le Borse mondiali sulla scia delle voci di un possibile default greco. A fine mattinata, tutti i listini continentali fanno segnare pesanti perdite. Giornata negativa anche per le Borse asiatiche: il Nikkei ha registrato una flessione del 2,31 per cento. Leuro ha toccato il valore minim0 rispetto allo yen degli ultimi dieci anni. Sale ancora la tensione sui titoli di Stato: lo spread (differenziale di rendimento) tra i bond greci e il bund tedesco ha sfondato quota 2000 punti; quello dei Btp italiani ha superato i 380 punti. Migliore la situazione per i Bonos spagnoli, fermi a 353 punti. A confermare le tensioni sono anche le quotazioni in rialzo per i credit default swap (i contratti derivati che consentono di trasferire il rischio di credito sul possibile default degli Stati). Il credit default swap italiano a cinque anni ha toccato un massimo di 505 punti base, in rialzo di 38 punti base. Otto Paesi europei (Italia, Austria, Germania, Finlandia, Francia, Olanda, Svezia e Gran Bretagna) hanno chiesto oggi allUe, in una lettera, una riduzione delle spese previste nelle nuove prospettive economiche e finanziarie della Ue per il periodo 2014-2020. La Germania ha dichiarato di volere che la Grecia resti nelleuro, nonostante tutti i suoi problemi. Il nostro obiettivo la stabilit delleuro ha detto il portavoce del ministro dellEconomia tedesco, Philip Rsler.

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha nominato Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita il Reverendo Sacerdote Renzo Pegoraro, Docente di Bioetica alla Facolt Teologica del Triveneto e Direttore Scientifico della Fondazione Lanza di Padova.

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Barack e Michelle Obama al memoriale delle vittime dellattentato alle Torri Gemelle (Ansa)

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LOSSERVATORE ROMANO
Il Governo Papandreou vara nuove misure di austerit per ridurre il deficit nel 2012

luned-marted 12-13 settembre 2011

Lagenzia annuncia un possibile taglio del rating

Stangata sugli immobili in salsa greca


ATENE, 12. Nuova stangata in arrivo per i greci, da tempo sottoposti a una serie di provvedimenti di austerit approvati dal Governo per cercare di uscire dalla crisi dei conti pubblici aggravata da una congiuntura economica in affanno. Questa volta la misura, che mira al contenimento del deficit, riguarda soprattutto gli immobili: a gennaio 2012 entrer in vigore una tassa, con la durata di due anni, sulle propriet immobiliari. Quattro euro per metro quadrato di propriet che, secondo le stime del Governo di Atene, dovrebbero fruttare circa quattrocento miliardi. Anche alla politica per verranno chiesti sacrifici: sia gli eletti dellamministrazione centrale sia quelli delle amministrazioni locali, saranno infatti chiamati a versare alla causa anti-default un mese dei loro stipendi. Una nuova sforbiciata sociale dunque, che incassa subito lok di Bruxelles, con il commissario per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. La stangata sugli immobili appare destinata a sollevare nuove polemiche e, soprattutto, nuove proteste. In un quadro sociale gi teso e che, sabato sera a Salonicco, esploso in contestazioni piazza sfociate in scontri con le forze dellordine. Il momento difficile ha spiegato il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos settembre e ottobre saranno mesi infernali. La Le decisioni odierne del Governo greco ha rilevato Rehn inclusa quella relativa alla tassazione degli immobili, vanno incontro allesigenza di raggiungere gli obiettivi di consolidamento dei conti pubblici. Il commissario ha poi sottolineato quanto sia fondamentale che la Grecia rispetti gli impegni presi. Una volta che Atene rispetter le condizioni ha detto ancora Rehn il lavoro di verifica della troika Ue-Bce-Fmi potr essere completato entro la fine del mese. Dopo aver osservato quando sia importante il contributo del settore privato alla riuscita del piano di salvataggio di Atene, Rehn ha rilevato che su questo fronte il lavoro va avanti in linea con il piano definito il 21 luglio scorso dal vertice straordinario dellEurogruppo. Ancora una volta ha concluso il commissario torno a chiedere ai Paesi dellarea euro di risolvere le questioni in sospeso e di applicare al pi presto possibile le decisioni del 21 luglio. Negli ultimi venti mesi il Governo socialista intervenuto in materia di pensioni, salari e fisco, non riuscendo per a ottenere la sicurezza sul raggiungimento degli obiettivi di bilancio. Secondo le ultime stime del Governo il pil del Paese questanno subir una contrazione del cinque per cento.

Locchio di Moodys sui grandi della finanza francese


PARIGI, 12. Moodys mette nel mirino i grandi della finanza francese. Lagenzia americana, in un momento delicatissimo della crisi economica europea, ha annunciato che non escluso in futuro un possibile taglio del rating. Inutile dire che la mossa provocherebbe una reazione a catena nelle Borse. I principali gruppi bancari francesi Bnp Paribas, Socit Gnrale e Crdit Agricole, le tre maggiori banche del Paese per valore di mercato potrebbero vedersi abbassato il rating dallagenzia a causa della loro esposizione verso i titoli di Stato greci. Moodys aveva messo le tre banche sotto osservazione nel giugno scorso, per esaminare il potenziale di inconsistenza fra limpatto di un possibile default o ristrutturazione del debito greco e gli attuali livelli di rating. E secondo quanto assicurano fonti vicine al dossier il periodo di osservazione dovrebbe essere vicino alla conclusione. Ora si attende il responso. Un altro allarme generale, che coinvolgeva anche le banche francesi anche se non venivano fatti nomi espliciti era arrivato, nelle scorse settimane, da oltre Oceano. Ci sono dubbi sulla capacit delle banche europee di uscire dalla crisi, con alcune che hanno difficolt nel trovare i prestiti necessari per le attivit giornaliere scriveva il 7 settembre scorso il New York Times. Le istituzioni finanziarie americane scriveva il giornale sono restie a concedere prestiti a breve termine alle banche europee e limitano lattivit con le controparti europee, con il rischio di esacerbare le loro difficolt; una tendenza che ha causato il fallimento di Lehman Brothers. Laltro ieri, intanto, i ministri delle Finanze del G7 riuniti a Marsiglia hanno deciso di sostenere le banche e la lenta crescita economica visto che la crisi del debito in Europa ha reso turbolenti i mercati finanziari minacciando una recessione globale. I rinnovati timori che la politica europea stia fallendo nel prevenire un default greco e contenere i guai del loro debito, induce gli investitori a vendere azioni e spingere leuro verso il basso rispetto al dollaro. Prenderemo tutti i provvedimenti necessari per assicurare la possibilit di recupero dei sistemi bancari e dei mercati finanziari hanno detto i ministri delle Finanze e i governatori delle banche del G7. Attualmente i rating assegnati da Moodys sono Aa2 per Bnp Paribas e Socit Gnrale e Aa1 per Crdit Agricole e Aa2. I portavoce di Crdit Agricole, Bnp Paribas e Socit Gnrale non hanno voluto rilasciare commenti sulla notizia di un possibile downgrade. Il rischio di una crisi bancaria dicono gli esperti non sta comunque incidendo troppo sulla ripresa del sistema francese, che mostra, nonostante la crisi delleuro, segni di buona salute. Nel mese di luglio la produzione industriale in Francia cresciuta dell1,5 per cento su base mensile, contro laumento dello 0,4 per cento atteso dagli analisti. Su base annuale laumento stato del 3,7 contro il rialzo del due per cento atteso dagli analisti. Bene anche il comparto manifatturiero aumentato dell1,4 per cento. I dati sono stati diffusi dallInsee, lIstituto nazionale di statistica e di studi economici. Nel frattempo, il deficit commerciale salito a 6,48 miliardi di euro a luglio dai 5,9 miliardi di giugno (dato rivisto dagli iniziali 5,4 miliardi di euro). In forte aumento le importazioni di prodotti petroliferi raffinati e del trasporto di equipaggiamenti, a fronte di un leggero rialzo dellexport.

Una filiale della Banca di Grecia (Reuters)

priorit ha aggiunto centrare i target di risanamento 2011 e 2012, considerando un gap di deficit di 17,1 miliardi per questanno. Venizelos ha quindi invitato le forze politiche, le opposizioni e la popolazione a parlare con una voce sola e a trovare quindi unit di intenti per uscire dalla difficile crisi del Paese. Il titolare delle Finanze ha comunque voluto in un passaggio un po polemico con lEuropa ricordare che la Grecia troppo pic-

cola per catalizzare su di s le difficolt delleuro. Sulla situazione difficile del Paese della quale le autorit greche stanno parlando, in queste settimane, con i rappresentanti della cosiddetta troika (Bce, Ue e Fmi) intervenuto ieri anche il premier socialista Giorgio Papandreou, che ha sottolineato come la Grecia necessiti di nuovi aiuti. Ottenuti i quali convinto lEsecutivo centrer i suoi obiettivi di budget.

Concluso a Marsiglia il vertice del G8


PARIGI, 12. Si concluso ieri sera a Marsiglia, in Francia, il vertice del G8, che ha fatto seguito al summit del G7 di sabato scorso. Il ministro delle Finanze francese, Franois Baroin, ha detto che saranno raddoppiati gli aiuti alle Nazioni della cosiddetta primavera araba da 20 a 40 miliardi di dollari che, sommati a quelli delle istituzioni finanziarie internazionali (circa trentotto miliardi), portano il totale a circa 80 miliardi di dollari. Nel corso del vertice di marsiglia, il Consiglio di transizione libico ha incassato il riconoscimento ufficiale del Fondo monetario internazionale (Fmi) come nuovo Governo legittimo del Paese. Un sostegno informa lagenzia Ansa che include anche lo sblocco dei beni appartenuti ai precedenti regimi e congelati dalla comunit internazionale nei giorni della rivolta. La restituzione alle nuove autorit avverr il pi presto possibile, ha affermato nella conferenza stampa conclusiva del meeting il ministro dellEconomia francese, ricordando che la cosa era gi prevista dalle direttive che hanno determinato il congelamento dei beni. Promesse di aiuto economico alla nuova Libia sono arrivate anche da Christine Lagarde, direttore dellFmi. Riguardo alle altre tematiche in discussione a Marsiglia, il Fondo monetario internazionale ha fatto una parziale marcia indietro sulle banche dellUnione europea. Giorni fa, Lagarde, in una bozza di un rapporto ancora non completo, aveva infatti quantificato in 200 miliardi di dollari la necessit di capitale delle banche Ue, scatenando una nuova ondata di panico e le dure repliche di diversi Paesi, in particolare della Germania, che ne contestava la metodologia, ma anche le Banche centrali e la Bce. Queste, pur non citandolo direttamente, hanno replicato che il sistema, che ha superato da poco gli stress test, ha sufficiente liquidit ed in grado di resistere a shock maggiori. E al Global Economy Meeting di Basilea di oggi si terr anche una riunione dellFsb di Mario Draghi. In quella sede i banchieri centrali discuteranno del rallentamento globale, delle regole e della salute del sistema finanziario.

Il Governo propone il nome Asmussen per sostituire il capo economista della Bce

Berlino prepara il dopo Stark


Appello di Merkel alleurozona sulla necessit di rispettare gli impegni
BERLINO, 12. Il Governo tedesco ha proposto il viceministro delle Finanze, Jrg Asmussen, in sostituzione del dimissionario Jrgen Stark nel board della Banca centrale europea (Bce). Ma dicono gli analisti luscita del capo economista della Bce rappresenta un brutto colpo per il Governo di Berlino, che perde cos un altro stretto alleato e si presenta indebolita al voto del Bundestag sul fondo salva-Stati (Efsf). La proposta lha fatta ieri al G7 di Marsiglia il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schuble. Poche ore prima, il premier lussemburghese e presidente dellEurogruppo, Jean-Claude Juncker, aveva definito una buona scelta la possibile candidatura del quarantacinquenne Asmussen, che, secondo la stampa, tedesca sar pi incline a sostenere lacquisto di bond dei Paesi dellEurozona in difficolt da parte della Bce rispetto al suo predecessore. Stark, considerato un falco nel comitato esecutivo della Banca centrale europea, si sarebbe dimesso secondo le indiscrezioni proprio perch contrario alla decisione di acquistare titoli di Stato dei Paesi in difficolt. Come aveva gi fatto, del resto, lex presidente della Bundesbank, Axel Weber, lo scorso febbraio. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha lanciato ieri un appello a tutta leurozona. Chi rispetta gli impegni non deve temere sanzioni. Merkel si detta pronta a osare il necessario e a fare ci che ragionevole. Leuro ha aggiunto costituisce il fondamento dellEuropa e con esso diciassette Stati si sono legati nel modo pi stretto. Secondo la stampa, intanto, il Governo tedesco avrebbe in mente di innalzare a 69 anni let pensionabile, che dai 65 attuali raggiunger gradualmente quota 67 nel 2029.

Apre i battenti il salone dellauto di Francoforte


FRANCOFORTE, 12. Si apre domani, marted, il salone dellauto di Francoforte, la pi importante vetrina internazionale per il settore automobilistico. Sono ben ottantanove le prime mondiali, di cui quarantacinque esposte da industrie tedesche. Nella grande arena di Francoforte (circa 210.000 metri quadrati) Volkswagen, Bmw, Mercedes, Opel, Audi e Porsche mostreranno i muscoli con un ricco ventaglio di novit molte delle quali e questo un trend rivoluzionario per lindustria locale appartengono ai segmenti compatti, alle city car e allemergente categoria delle auto elettriche. Di assoluto rilievo la Up!, lattesissima piccola Volkswagen, che sar un modello strategico in vista dellobiettivo della Casa di Wolfsburg di diventare il primo costruttore mondiale entro il 2018. Molto attese anche la nuova Mercedes Classe B e la Bmw Serie 1. Riflettori puntati anche sul nuovo Maggiolino Volkswagen. Ci saranno anche la nuova Fiat Panda e la Ferrari 458 Italia Spider, con tetto rigido ripiegabile, che utilizza uninnovativa soluzione brevettata dalla Casa di Maranello. Occhi puntati anche su una concept che anticipa il nuovo suv Maserati, basato sulla Jeep Grand Cherokee e atteso sul mercato nel 2013.

Piano di protezione per le banche della Gran Bretagna


LONDRA, 12. Lautorit di controllo del sistema bancario britannico ha chiesto oggi alle banche di proteggere le loro operazioni al dettaglio dalle attivit rischiose delle investment bank. Inoltre, ha chiesto di aumentare i livelli di capitali, innalzando una barriera protettiva che potrebbe costare loro da quattro a sette miliardi di sterline prima delle tasse e cio fino a 8,1 miliardi di euro. Le riforme varate dallIcb, la Indipendent Commission of Banking, sono appoggiate dal Governo della Gran Bretgana e saranno pienamente implementate nel 2019. La mossa rilevano gli esperti economici internazionali mira a difendere i contribuenti britannici da future crisi. Nel corso della precedente crisi finanziaria riferisce lagenzia Reuters Londra ha nazionalizzato la Northen Rock e parzialmente privatizzato la Rbx e Lloyds. Attualmente, il Governo di Londra controlla l83 per cento di Rbs e il 41 per cento di Lloyds. Il comitato di Politica monetaria della Banca della Gran Bretagna (Boe) ha frattanto deciso di lasciare inalterato il tasso di interesse di riferimento allo 0,5 per cento, il minimo storico, in vigore dal marzo 2009.

Il vice ministro delle Finanze tedesco con Christine Lagarde (LaPresse/Ap)

A Basilea i banchieri centrali fanno il punto sulla crisi del debito


BASILEA, 12. I banchieri centrali delle maggiori economie mondiali si riuniscono oggi per il consueto appuntamento del Global Economy Meeting (Gem) alla Bri (Banca dei regolamenti internazionali) di Basilea. Il momento di nuovo uno dei pi critici, fra le voci di un default della Grecia, la quale ha deciso di varare nuove misure per sfuggire al baratro e lirrisolto problema dei cambi mentre sullo sfondo si fanno pi concreti i segnali di recessione. Al termine della riunione di luned, che sar seguita anche da un incontro dellFinancial Stability Board, il presidente del Gem JeanClaude Trichet (il cui mandato scade con questo incontro) far il punto sullo stato e le prospettive delleconomia mondiale, ma il barometro oramai segna un po ovunque recessione. Per questo i banchieri centrali dovranno fare i conti con la necessit di una risposta il pi possibile coordinata sotto il profilo della politica monetaria, ma non solo. Se fino allinizio dellestate acquistavano importanza le voci compresa quella della stessa Bri che spingevano a un graduale rialzo dei tassi per porre fine alle iniezioni di liquidit a costo zero, ora la minaccia di una nuova recessione ha spinto e sta spingendo diversi istituti centrali a riaprire i rubinetti e a ridurre i tassi di riferimento. Cos ha fatto la Fed, la Bank of England e quella del Brasile mentre la Bce ha posto fine al rialzo riattivando una politica monetaria accomodante. I Governi infatti sono alle prese con il rigore sui conti pubblici e le misure anti crisi, ma le banche centrali sono chiamate ancora una volta a un ruolo al di l della semplice stabilit dei prezzi. Infine i cambi: gli svizzeri hanno scosso il mercato con la decisione di un tasso fisso per evitare la corsa del super franco, mentre il Giappone attende nuovi sviluppi.

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luned-marted 12-13 settembre 2011

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Entro dieci giorni

Un nuovo Governo di transizione per la Libia


TRIPOLI, 12. Entro dieci giorni la Libia si doter di un nuovo Governo di transizione, secondo quanto ha promesso ieri sera in una conferenza stampa da Tripoli il premier ad interim Mahmoud Jibril. Il nuovo Esecutivo comprender i rappresentanti di tutte le regioni libiche e applicher le decisioni del Consiglio nazionale di transazione. Jibril ha poi promesso che un altro Governo sar formato una volta che il Paese sar completamente liberato. Sul fronte economico Jibril ha annunciato che la Libia ha ripreso ieri la produzione di petrolio, senza per specificarne il quantitativo. Nella interminabile guerra in Libia, che dura da oltre sei mesi nonostante i martellanti bombardamenti della Nato, c spazio anche per i primi combattimenti fratricidi. Dodici persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite, negli scontri fra due citt in mano agli insorti, nel sudovest del Paese. Su fronti opposti, a causa di unantica rivalit, si sono trovati i combattenti di Gharyane e Kikla insieme contro quelli di Al Assabaa. Intanto, le milizie fedeli al Consiglio nazionale di transizione stanno incontrando forte resistenza da parte delle forze rimaste schierate con Muammar Gheddafi a Bani Walid, circa 150 chilometri a sudest di Tripoli, che malgrado i raid aerei della Nato non sono ancora riusciti a espugnare. Sembra che allorigine delle impreviste difficolt nel prendere il bastione lealista in pieno deserto vi siano soprattutto le crescenti divisioni a carattere tribale: i combattenti della zona rifiuterebbero infatti di obbedire agli ordini dei comandanti inviati dal Consiglio nazionale di transizione, cercando di muoversi per proprio conto per potersi presentare come i veri e soli liberatori della citt. Grazie sempre alla copertura alleata dal cielo, gli insorti starebbero invece avanzando da est su Sirte, la citt natale di Gheddafi, dalla quale distano ormai soltanto novanta chilometri. Ma, nel frattempo, questa notte forze fedeli a Gheddafi hanno assaltato una raffineria nei pressi di Ras Lanuf uccidendo almeno 15 ribelli schierati a difesa dellimpianto e ferendone due. Riuscendo a sfuggire agli insorti che cingono dassedio Bani Walid e Sirte, Saadi Gheddafi, terzogenito dellex numero uno libico, si trova da ieri nel Niger, Paese africano che dalla caduta di Tripoli diventato un rifugio per gli elementi dellormai deposto regime. Marou Amadou, ministro della Giustizia nigerino, ha annunciato che un convoglio di nove persone, tra cui cera appunto Saadi, giunto ad Agadez, citt in pieno deserto nel centro del Paese, dopo essere stato intercettato da una pattuglia dellesercito. Da quando Tripoli in mano agli insorti diversi convogli con esponenti di vario grado del deposto regime hanno cercato rifugio in Niger. Le autorit del Paese africano hanno affermato di averli accolti per motivi umanitari ma hanno precisato che intendono comunque tenere fede agli impegni presi con la Corte penale internazionale.

Sul nucleare progetti comuni tra Iran e Russia


TEHERAN, 12. Alla vigilia dellinaugurazione dellallaccio alla rete elettrica nazionale della centrale nucleare di Bushehr, ultimata dopo 36 anni con la collaborazione della Russia, il ministro degli Esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, e il suo collega russo per lEnergia, Serghiei Shmatko, hanno annunciato in conferenza stampa altri progetti comuni, ma hanno anche insistito ha riferito la televisione di Stato nel rassicurare sulla sicurezza del nuovo impianto. Il ministro russo ha assicurato che la cooperazione con lIran proseguir anche in futuro per altri progetti nellambito dellenergia nucleare, ma ha anche ricordato come riferiscono alcuni media dopo la recente catastrofe alla centrale nucleare di Fukushima tale cooperazione dovr tener conto dei nuovi livelli di sicurezza internazionale. Quanto alla questione dellarricchimento delluranio al centro delle tensioni dellIran con lAgenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea), il ministro degli Esteri iraniano ha riferito che il negoziatore di Teheran sul nucleare, Saeed Jalili, ha scritto allAlto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dellUe per annunciare la disponibilit dellIran ad avviare nuove trattative per accordi bilaterali. Bruxelles, nei giorni scorsi, aveva respinto le offerte di Teheran invitando lIran a rispettare gli impegni internazionali.

Agenti di polizia egiziani schierati a protezione dellambasciata israeliana (Reuters)

Alta tensione tra Egitto e Israele

Netanyahu avvia consultazioni con Il Cairo


TEL AVIV, 12. Non si allenta la tensione tra Israele ed Egitto dopo lattacco allambasciata al Cairo la scorsa settimana. Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha chiesto ieri nuove consultazioni del Governo nel tentativo di superare la crisi. atteso per domani, marted, lintervento del premier turco, Recep Taypp Erdogan, in apertura della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi della Lega Araba. Intanto, le autorit giordane hanno deciso di rafforzare la protezione della sede dellambasciata israeliana ad Amman nel timore di possibili manifestazioni di collera. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha riferito che sono in corso contatti con lEgitto per il ritorno al Cairo dellambasciatore dopo lassalto di venerd sera alla rappresentanza diplomatica. Siamo in contatto con lEgitto ha spiegato nel corso della riunione settimanale del Governo per gli arrangiamenti necessari a far rientrare lambasciatore, in modo che lui e il suo staff ricevano la protezione necessaria per mantenere la rappresentanza israeliana in Egitto. Netanyahu ha definito duro e impegnativo lultimo fine settimana. La folla entrata nellambasciata ha raccontato si diretta subito alla porta dietro cui erano asserragliati i nostri uomini. Barak ha definito lincidente allinterno dellambasciata complesso e molto pericoloso, per un pelo non ci sono stati morti. Faremo tutto il possibile ha assicurato il ministro dellAmbiente, Gilad Erdan per riportare alla normalit i rapporti tra i due Paesi. In effetti, nellinteresse sia di Israele che dellEgitto far tornare alla normalit i loro rapporti, anche se non semplice ha aggiunto il ministro per la Sicurezza interna, Matan Vilnai. I commandos egiziani hanno risolto la situazione, magari in modo un po tardivo, ma il loro intervento ha scongiurato un bagno di sangue. Nel frattempo, la stampa internazionale riferisce che i servizi dintelligence israeliani avrebbero prodotto nelle ultime settimane documenti che esortano alla ripresa dei negoziati di pace per ridurre le tensioni regionali. Tutti i documenti raccomandano progressi verso i palestinesi ha riferito una fonte vicina al ministro della Difesa Barak, citata dal sito del quotidiano Haaretz. I documenti commentano gli analisti giungono anche in vista dellatteso voto alle Nazioni Unite sullo Stato palestinese. In recenti incontri tra i principali otto ministri del Governo, il ministro Barak intervenuto affermando che al centro dellazione del Governo dovrebbero esservi gli interessi nazionali e che la pace rientra in essi. La polizia israeliana sta gi effettuando esercitazioni per prevenire possibili disordini in vista del voto al Palazzo di Vetro, che dovrebbe avvenire a fine settembre. Il ministro turco degli Esteri, Ahmed Davutoglu, ha annunciato che il primo ministro Erdogan non si recher nella Striscia di Gaza in occasione della sua visita in Egitto. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile arrivo di Erdogan nella Striscia di Gaza a margine della sua visita di oggi e domani in Egitto. La notizia era stata diffusa in un momento di particolare tensione tra Turchia e Israele in seguito alle vicende della Freedom Flotilla nel maggio 2010 e al recente rapporto dellOnu sul raid israeliano in cui furono uccisi cittadini turchi. Ankara aveva deciso di espellere lambasciatore israeliano ad Ankara e di rompere tutti i rapporti militari. Nonostante la smentita di Davutoglu, il leader dellamministrazione di Hamas a Gaza, Ismael Haniyeh, ha detto allagenzia di notizie turca, Anadolu, che i suoi uomini stanno facendo preparativi nel caso il premier decidesse di cambiare i suoi programmi ed entrare a Gaza.

Il premier britannico in missione a Mosca


MOSCA, 12. David Cameron inizia oggi una visita in Russia, la prima di un premier britannico dopo quella di Tony Blair nel 2006 per il G8 a San Pietroburgo. Cameron avr un colloquio sia con il leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, (che ha gi incontrato quattro volte da quando diventato primo ministro nel maggio 2010) sia con il premier russo, Vladimir Putin, con cui nessun ministro o diplomatico britannico ha parlato direttamente in quattro anni, da quando il capo del Governo russo fece una breve telefonata nel giugno 2007 per congratularsi con il predecessore di Cameron, Gordon Brown. Serghiei Prikhodoko, consigliere del Cremlino per la politica estera, invita a non aspettarsi che la visita risulti un reset nelle relazioni bilaterali. Non necessario per noi avere un reset con la Gran Bretagna, continueremo a lavorare nel modo in cui abbiamo lavorato nel passato, ha spiegato in una conferenza stampa alla vigilia della visita di Cameron. Prikhodko ha riferito che nellincontro con Medvedev ci sono in agenda anche Libia e Siria. Il consigliere presidenziale ha precisato che Mosca, pur non avendo cambiato posizione, pronta a discutere anche il caso dellomicidio a Londra dellex spia del Kgb Aleksandr Litvinenko.

Milioni di senzatetto in India e Pakistan

Il Giappone a sei mesi dal terremoto


TOKYO, 12. Il Giappone si fermato ieri per ricordato le vittime del terremoto e del successivo tsunami, a sei mesi esatti dalla tragedia (11 marzo) che sconvolse il Paese e le cui conseguenze, prima tra tutte il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, pesano ancora come macigni. In tutta la regione di Tohoku (nel nordest del Paese), la pi colpita dalla devastante scossa tellurica di 9 gradi di magnitudo sulla scala Richter, che provoc complessivamente circa 20.000 morti, quello di ieri stato un giorno di raccoglimento, di lacrime e di numerose cerimonie in ricordo delle vittime. Ma in diverse citt del Giappone ci sono sono state molte dimostrazioni contro il nucleare. Secondo stime dellAgenzia giapponese per lEnergia atomica, il materiale radioattivo della centrale di Fukushima finito in mare dopo il disastro ammonterebbe a circa 15.000 trilioni di becquerel di cesium-137 e iodio-131. A Minamisanriku, rasa al suolo da unondata gigantesca di 15 metri, tutti i superstiti si sono raccolti in preghieria, mentre a Sendai, Ishinomaki, Rikuzen Takata, Minamisoma e a Iwaki, tutte citt duramente colpite dal cataclisma, alle 14.46, quando il sisma fece tremare la terra, stato osservato un minuto di silenzio.

Cento morti per unesplosione in Kenya


NAIROBI, 12. Oltre cento persone sono morte oggi in un incendio divampato dopo la fuoriuscita di petrolio da un oleodotto che attraversa una baraccopoli alla periferia di Nairobi, in Kenya. Lo hanno reso noto fonti della polizia locale, secondo cui le vittime sono arse vive. In Africa rilevano gli esperti tragedie del genere sono abbastanza frequenti e per lo pi sono causate dal tentativo, da parte di persone in stato di grave indigenza, di rubare il greggio o la benzina praticando fori nelle condotte. Lesplosione informano fonti della polizia avvenuta nella zona industriale di Lunga Lunga, che circondata dalla bidonville di Sinai, molto popolata. Un giornalista della France Presse ha visto sul posto decine di corpi carbonizzati.

Incidente in un sito nucleare francese


PARIGI, 12. Un morto e alcuni feriti, di cui uno in condizioni gravi: questo il bilancio dellincidente verificatosi oggi nel sito nucleare di Marcoule, in Francia. Lo riferisce la stampa locale. I vigili del fuoco sono immediatamente intervenuti. La polizia ha fatto sapere che al momento non c il rischio di contaminazione nella regione circostante. Limpianto di Marcoule riferiscono fonti di stampa utilizzato per il trattamento di scorie radioattive. Non sono ancora chiare le circostanze dellincidente: le autorit francesi stanno indagando. Nel sito, comunque, non sono presenti reattori. La struttura una filiale della societ Socodei e Edf. In essa viene prodotto il Mox, un combustibile nucleare uranio miscelato a plutonio proveniente dalle armi atomiche.

Guatemala al ballottaggio per le presidenziali


CITT DEL GUATEMALA, 12. Per conoscere il nuovo presidente della Repubblica del Guatemala sar necessario il ballottaggio. Lex generale Otto Prez Molina, leader della formazione di destra del Partito patriottico (Pp), in testa dopo il primo turno alle elezioni presidenziali in Guatemala. Prez Molina, in base ai primi risultati diffusi dal Tribunale supremo elettorale di Citt del Guatemala, avrebbe distanziato di circa venti punti il rivale pi vicino, limprenditore conservatore Manuel Baldizn, del partito populista Libert democratica rinnovata. Terzo al momento laccademico conservatore Eduardo Suger, del partito Impegno, rinnovamento e ordine, con il 14,61 per cento dei consensi. Tuttavia, il leader del Pp al 37,16 per cento e per gli analisti certo che si andr al ballottaggio, previsto per il prossimo 6 novembre. Prez Molina informano le agenzie di stampa internazionali ha concentrato la sua campagna elettorale multimilionaria per il Partito patriottico sul giro di vite alla criminalit. Le autorit elettorali hanno definito accettabile laffluenza alle urne. I candidati erano dieci. Lattuale presidente della Repubblica, lvaro Colom Caballeros, non si potuto ripresentare essendo gi al secondo mandato. Oltre che per lelezione del capo dello Stato, si votato per quella del vicepresidente della Repubblica, nonch di 158 deputati al Congresso e di venti al Parlamento centro-americano, come pure per le municipali. Le operazioni di voto si sono svolte senza incidenti di rilievo, malgrado violenza, narcotraffico e corruzione siano fra le principali emergenze del Paese. Altra priorit la forte disuguaglianza sociale, con il 56 per cento dei tredici milioni di abitanti che vivono sotto la soglia della povert.

Un alluvionato nellOrissa (LaPresse/Ap)

ISLAMABAD, 12. Piogge torrenziali in Pakistan e in India hanno ucciso 150 persone e provocato non meno di cinque milioni di senzatetto. In Pakistan, il maltempo ha fatto straripare i fiumi e i bacini nella provincia del Sindh e in particolare nei distretti di Badin, Mirpur Khas, Nawabshah e Tando Mohammad Khan, lungo il corso del fiume Indo. Oltre quattro milioni i senzatetto. Lemergenza ha causato un allarme sanitario negli accampamenti di fortuna, dove hanno trovato rifugio gli sfollati. In India, particolarmente colpito lo Stato orientale

dellOrissa, dove le incessanti piogge hanno inondato la met dei distretti sulla costa. Oltre 1,4 milioni di residenti hanno perso la casa. Secondo quanto si appreso, gli alluvionati sono in disperato bisogno di aiuti. Il Governo ha riferito che finora sono state tratte in salvo 60.000 persone, mentre stata mobilizzata una task-force di rapido intervento con elicotteri dellesercito. Le alluvioni, avvenute alla fine della stagione monsonica, sono state provocate dallo straripamento del bacino di Hirakund.

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LOSSERVATORE ROMANO
La nuova legge sulle Chiese e le comunit religiose

luned-marted 12-13 settembre 2011

Messaggio del Papa al cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx

Fede e status giuridico in Ungheria


BUDAPEST, 12. Entrer in vigore il 1 gennaio prossimo, ma gi, per tutta lestate, non ha mancato di suscitare polemiche e di innescare un vivace dibattito allinterno della societ ungherese. Si tratta della nuova legge sulle Chiese e le comunit religiose presenti nel Paese magiaro. Una normativa che riduce drasticamente da 358 a sole 14 il numero delle denominazioni confessionali riconosciute dallo Stato. Tra queste ultime anche la Chiesa cattolica, i cui fedeli rappresentano oltre il 50 per cento della popolazione. Tuttavia, la nuova legge ha messo, per cos dire, in fuori gioco anche se ci sar la possibilit di un ripescaggio non solo minuscole sette dalla dubbia finalit religiosa, ma anche comunit tradizionali, come quelle metodista e islamica. Tanto che un gruppo di intellettuali, ex dissidenti politici durante gli anni del comunismo, ha lanciato un pubblico appello ai responsabili delle istituzioni europee chiedendo il rispetto dei diritti alla libert religiosa. tra i requisiti richiesti quello di avere almeno mille fedeli. La legge in questione stata approvata il 12 luglio scorso a grande maggioranza dal Parlamento 254 voti a favore e 43 contrari ma ha provocato egualmente una serie di proteste e reazioni. A cominciare da quelle di sedici piccole comunit religiose destinate a perdere il loro riconoscimento ufficiale. Queste ultime hanno recentemente depositato un appello presso la Corte costituzionale, sollevando lobiezione che la nuova legge non garantirebbe la necessaria separazione con lo Stato e violerebbe il principio fondamentale della libert religiosa. Tali comunit hanno poi inviato una lettera al presidente della Repubblica, Pl Schmitt, al primo ministro Viktor Orbn, allo speaker dellassemblea nazionale ungherese, Lszl Kvr, come pure a tutti i membri del Parlamento. Non solo, con una lettera aperta indirizzata alla lussemburghese Viviane Reding, vice presidente della Europa, e Ferenc Koszeg, fondatore e presidente dellHungarian Helsinki Committee chiedono di intraprendere unazione decisa in difesa della libert di religione e delle altre libert fondamentali che si trovano attualmente in grande pericolo in Ungheria. Nel documento si sostiene anche che questa nuova legge priva del loro status numerose comunit religiose, molte delle quali svolgono un ruolo essenziale nel fornire servizi a senzatetto, anziani, rom e altri gruppi sociali svantaggiati. Da parte sua, Zoltn Kovcs, il segretario di Stato incaricato delle comunicazioni governative, ha replicato affermando che la nuova legge riconosce il diritto inalienabile degli individui di scegliere e praticare una religione, anche se poi lo Stato ha individuato quattordici denominazioni per concedere loro dei sussidi speciali in virt del loro ruolo svolto in campo umanitario. Tra le realt escluse, anche quella metodista. Il suo responsabile, Istvn Csernk, pur ammettendo che il cambiamento legislativo risulta importante e necessario per filtrare le organizzazioni aventi finalit commerciali, ha affermato che la sua comunit attiva da un centinaio di anni nel Paese stata letteralmente sconvolta nel venire a sapere di essere stata esclusa dalla lista governativa. Parimenti costernato si detto. Zoltn Bolek, capo della comunit islamica ungherese. E Zsolt Balog, leader della comunit buddista Karma-Kagyupa, ha dichiarato che la sua organizzazione si ritiene pienamente compatibile con i requisiti richiesti e che presenter domanda per essere registrata. Secondo il segretario di Stato incaricato degli affari ecclesiastici, Lszl Szszfalvi, le Chiese e le comunit escluse dalla lista potranno presentare richiesta di riconoscimento durante la sessione autunnale del Parlamento. Tra le realt cristiane che hanno gi detto di volere presentare domanda per il riconoscimento, quella anglicana, la metodista, la pentecostale, lavventista. Cos come due organizzazioni islamiche e una buddista. Le loro domande dovranno essere sottoposte al ministero di Giustizia e poi trasmesse al Parlamento. Szszfalvi ha anche promesso che il suo segretariato garantir un livello burocratico minimo e la massima celerit nella procedura di registrazione. E ha anche aggiunto che il Governo si impegna a garantire che le organizzazioni religiose che gestiscono istituzioni di utilit sociale o scuole, ma che non sono riconosciute nel loro status religioso dalla nuova legge, almeno per tutto il 2012, continueranno a ricevere i finanziamenti statali.

Il legame essenziale tra religione e pace


La religione, che incentrata sullincontro delluomo con il mistero divino, legata in modo essenziale alla questione della pace. quanto ricorda Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, in occasione dellincontro internazionale di preghiera per la pace che dall11 al 13 settembre si tiene a Monaco di Baviera su iniziativa della Comunit di SantEgidio. Ne pubblichiamo il testo in una nostra traduzione.

Al mio venerabile fratello Reinhard Cardinale Marx Arcivescovo di Monaco e Frisinga Tra poche settimane cadr lanniversario dei venticinque anni dallinvito rivolto dal beato Giovanni Paolo II ai rappresentanti delle diverse religioni del mondo a riunirsi ad Assisi per un incontro internazionale di preghiera per la pace. A partire da quel memorabile evento, anno dopo anno, la Comunit di SantEgidio realizza un incontro per la pace, per approfondire lo spirito di pace e di riconciliazione e affinch Dio, nella preghiera, ci trasformi in uomini di pace. Sono lieto che lincontro di questanno si svolga a Monaco, citt di cui sono stato Vescovo, alla vigilia del mio viaggio in Germania e in preparazione alla cerimonia di commemorazione del venticinquesimo anniversario della preghiera mondiale per la pace di Assisi, che avr luogo nel prossimo mese di ottobre. Volentieri assicuro agli organizzatori e ai partecipanti dellincontro di Monaco la mia vicinanza spirituale e rivolgo loro di cuore tutti i miei voti perch sia benedetto. Il titolo dellincontro per la pace Bound to live together/ Convivere il nostro destino ci ricorda che noi esseri umani siamo legati gli uni agli altri. Questo vivere insieme in fondo una semplice predisposizione, che deriva direttamente dalla nostra condizione umana. dunque nostro compito darle un contenuto positivo. Il vivere insieme pu trasformarsi in un vivere gli uni contro gli altri, pu diventare un inferno, se non impariamo ad accoglierci gli uni gli altri, se ognuno non vuole essere altro che se stesso. Ma aprirsi agli altri, offrirsi agli altri pu essere anche un dono. Cos tutto dipende dallintendere la predisposizione a vivere insieme come impegno e come dono, dal trovare la vera via del convivere. Tale vivere insieme, che un tempo poteva rimanere confinato ad una regione, oggi non pu che essere vissuto a livello universale. Il soggetto del convivere oggi lumanit tutta intera. Incontri come quello che ebbe luogo ad Assisi e quello che si tiene oggi a Monaco sono occasioni nelle quali le religioni possono interrogare se stesse e chiedersi come diventare forze del convivere. Quando ci riuniamo tra cristiani, ricordiamo che per la fede biblica Dio il creatore di tutti gli uomini, s, Dio desidera che noi formiamo ununica famiglia, in cui tutti siamo fratelli e sorelle. Ricordiamo che Cristo ha annunciato la pace ai lontani e ai vicini (Ef 2, 16 ss). Dobbiamo apprenderlo continuamente. Il senso fondamentale di tali incontri che noi dobbiamo rivolgerci ai vicini e ai lontani nello stesso spirito di pace che Cristo ci ha mostrato. Dobbiamo imparare a vivere non gli uni accanto agli altri, ma gli uni con gli altri, ovvero dobbiamo imparare ad aprire il cuore agli altri, a permettere che i nostri simili condividano le nostre gioie, speranze e preoccupazion. Il cuore il luogo in cui il Signore ci si fa vicino. Per questo, la religione, che incentrata sullincontro delluomo con il mistero divino, legata in modo essenziale alla questione della pace. Se la religione fallisce lincontro con Dio, se abbassa Dio al nostro livello invece di elevare noi verso di Lui, se Lo rende, in un certo senso, una nostra propriet, allora in tal modo pu contribuire alla dissoluzione della pace. Se essa invece conduce al divino, al creatore e redentore di tutti gli uomini, allora diventa una forza di pace. Sappiamo che anche nel cristianesimo ci sono state distorsioni pratiche dellimmagine di Dio, che hanno portato alla distruzione della pace. A maggior ragione siamo tutti chiamati a lasciare che il Dio divino ci purifichi, per diventare uomini di pace. Non dobbiamo mai venire meno ai nostri comuni sforzi per la pace. Per questo le molteplici iniziative in tutto il mondo, come lincontro annuale di preghiera per la pace della Comunit di SantEgidio, e altre simili, hanno un cos grande valore. Il campo in cui deve prosperare il frutto della pace deve sempre essere coltivato. Spesso non possiamo fare altro che preparare incessantemente e con tanti piccoli passi il terreno per la pace in noi e intorno a noi, anche pensando alle grandi sfide con cui si confronta non il singolo, ma lintera umanit, come le migrazioni, la globalizzazione, le crisi economiche e la tutela del creato. Infine, sappiamo per che la pace non pu semplicemente essere fatta, ma che sempre anche donata. La pace un dono di Dio e al tempo stesso un progetto da realizzare, mai totalmente compiuto (Messaggio per la giornata mondiale della pace 2011, 15). Proprio per questo necessaria la testimonianza comune di tutti coloro che cercano Dio con cuore puro, per realizzare sempre pi lidea di una convivenza pacifica tra tutti gli uomini. Dal primo incontro di Assisi, 25 anni fa, si sono svolte e si svolgono molte iniziative per la riconciliazione e per la pace, che riempiono di speranza. Purtroppo, per, ci sono state anche molte occasioni perdute, molti passi indietro. Terribili atti di violenza e terrorismo hanno ripetutamente soffocato la speranza della convivenza pacifica della famiglia umana agli albori del terzo millennio, vecchi conflitti covano sotto la cenere o scoppiano nuovamente e ad essi si aggiungono nuovi scontri e nuovi problemi. Tutto ci ci mostra chiaramente che la pace un mandato permanente a noi affidato e contemporaneamente un dono da invocare. In tal senso, che lincontro per la pace di Monaco e i colloqui che vi avranno luogo possano contribuire a promuovere la reciproca comprensione e il convivere, preparando cos alla pace una via sempre nuova nel nostro tempo! Per questo invoco su tutti i partecipanti allincontro per la pace di questanno a Monaco la benedizione di Dio onnipotente. Da Castel Gandolfo, 1 settembre 2011

Budapest, il monumento a santo Stefano, primo re dUngheria

La questione stata anche affrontata dai vescovi cattolici ungheresi nella loro riunione del 6 e 7 settembre scorsi. Si tratta ha spiegato a LOsservatore Romano il nunzio apostolico, larcivescovo Alberto Bottari de Castello di una legge che comunemente viene detta sulla libert religiosa, ma che in realt riguarda solo la personalit giuridica delle comunit religiose. In pratica lo Stato si riserva la definizione del loro status giuridico. In questo senso, la Chiesa cattolica nei confronti della normativa ha un atteggiamento di attenzione e rispetto. Infatti, lobiettivo dichiarato di questa nuova questa legge, fortemente sostenuta dal Fidesz-Magyar Polgri Szvetsg, il partito dellattuale primo ministro, Viktor Orbn, quello di arrestare la notevole espansione numerica delle associazioni che, negli ultimi ventanni, cio dopo la fine del regime totalitario, hanno beneficiato dellaiuto finanziario pubblico facendosi appunto passare come comunit religiose. Le realt escluse dalla lista potranno comunque fare richiesta di essere registrate in seguito. Ma solo dopo lapprovazione da parte dei due terzi dei membri del Parlamento e diverse altre condizioni. Occorrer, per esempio, esplicitare i contenuti della propria fede, illustrare la propria struttura organizzativa e, soprattutto, dimostrare di essere presenti in Ungheria da almeno venti anni. Un emendamento al progetto di legge, approvato allultimo momento, ha cancellato invece

Commissione europea nonch commissario per Giustizia, diritti fondamentali, cittadinanza, e allo svedese Thomas Hammarberg, commissario per i Diritti umani del Consiglio dEuropa, sono intervenuti quindici ex dissidenti scrittori, intellettuali, politici che negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso parteciparono al movimento dopposizione al comunismo. I firmatari fra cui Gbor Demszky, gi sindaco di Budapest, Mikls Haraszti, gi rappresentante presso lO rganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in

La Settimana per leducazione in Polonia


VARSAVIA, 12. Promuovere un pieno e completo sviluppo della persona: lintento che anima la Settimana per leducazione promossa dalla Conferenza episcopale in Polonia, dal 12 al 18 settembre. Liniziativa, si sottolinea, rappresenta un momento di preghiera per favorire uneducazione davvero cristiana, ma anche unopportunit per riflettere con le famiglie sui vari aspetti del processo educativo. In Polonia sono 540 le scuole cattoliche che dal 1 settembre hanno avviato le lezioni. Secondo le stime, nel 2010, gli alunni di queste scuole sono stati oltre 57.000. In una lettera dellepiscopato si osserva come i genitori si sentano spesso inadeguati nel loro ruolo di educatori e, pertanto, occorre non lasciarli soli, potendo contare su un valido aiuto sia da parte della scuola che della Chiesa. I vescovi ricordano che essere educatori oggi e, quindi, insegnare e formare, una grande opera che consiste nel guidare i giovani controcorrente. Scopo della pedagogia, si conclude, la presenza di Dio nel cuore di ogni bambino e trasmettere ai giovani quelle fondamenta che sono valide per sempre e che non possono essere cancellate dalle esperienze di vita.

La Segreteria di Stato comunica che domenica 11 settembre piamente deceduta

la Signora

LICIA CENCINI

IN

VITTORI

madre del Cav. Carlo Vittori, Officiale della Segreteria di Stato. I funerali si svolgeranno marted 13 settembre alle ore 17 nella Parrocchia di SantAndrea a Trequanda (Si). I Superiori e gli Officiali della Segreteria di Stato assicurano la loro preghiera di suffragio e invocano dal Signore conforto per i familiari della cara defunta.

luned-marted 12-13 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Ad Ancona il Papa conclude il Congresso eucaristico nazionale

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XXV

Sviluppo sociale positivo per ridare dignit alluomo e al suo lavoro


La messa conclusiva del XXV Congresso eucaristico nazionale stata presieduta da Benedetto XVI domenica mattina, 11 settembre, nellarea del cantiere navale di Ancona. Carissimi fratelli e sorelle! Sei anni fa, il primo viaggio apostolico in Italia del mio pontificato mi condusse a Bari, per il 24 Congresso Eucaristico Nazionale. Oggi sono venuto a concludere solennemente il 25, qui ad Ancona. Ringrazio il Signore per questi intensi momenti ecclesiali che rafforzano il nostro amore allEucaristia e ci vedono uniti attorno allEucaristia! Bari e Ancona, due citt affacciate sul mare Adriatico; due citt ricche di storia e di vita cristiana; due citt aperte allO riente, alla sua cultura e alla sua spiritualit; due citt che i temi dei Congressi Eucaristici hanno contribuito ad avvicinare: a Bari abbiamo fatto memoria di come senza la Domenica non possiamo vivere; oggi il nostro ritrovarci allinsegna dellEucaristia per la vita quotidiana. Prima di offrivi qualche pensiero, vorrei ringraziarvi per questa vostra corale partecipazione: in voi abbraccio spiritualmente tutta la Chiesa che in Italia. Rivolgo un saluto riconoscente al Presidente della Conferenza Episcopale, Cardinale Angelo Bagnasco, per le cordiali parole che mi ha rivolto anche a nome di tutti voi; al mio Legato a questo Congresso, Cardinale Giovanni Battista Re; allArcivescovo di AnconaOsimo, Mons. Edoardo Menichelli, ai Vescovi della Metropola, delle Marche e a quelli convenuti numerosi da ogni parte del Paese. Insieme con loro, saluto i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, e i fedeli laici, fra i quali vedo molte famiglie e molti giovani. La mia gratitudine va anche alle Autorit civili e militari e a quanti, a vario titolo, hanno contribuito al buon esito di questo evento. Questa parola dura! Chi pu ascoltarla? (Gv 6, 60). Davanti al discorso di Ges sul pane della vita, nella Sinagoga di Cafarnao, la reazione dei discepoli, molti dei quali abbandonarono Ges, non molto lontana dalle nostre resistenze davanti al dono totale che Egli fa di se stesso. Perch accogliere veramente questo dono vuol dire perdere se stessi, lasciarsi coinvolgere e trasforstica, cari amici, ci strappa dal nostro individualismo, ci comunica lo spirito del Cristo morto e risorto, e ci conforma a Lui; ci unisce intimamente ai fratelli in quel mistero di comunione che la Chiesa, dove lunico Pane fa dei molti un solo corpo (cfr. 1 Cor 10, 17), realizzando la preghiera della comunit cristiana delle origini riportata nel libro della Didach: Come questo pane spezzato era sparso sui colli e raccolto divenne una cosa sola, cos la tua Chiesa dai confini della terra venga radunata nel tuo Regno (IX, 4). LEucaristia sostiene e trasforma lintera vita quotidiana. Come ricordavo nella mia prima Enciclica, nella comunione eucaristica contenuto lessere amati e lamare a propria volta gli altri, per cui unEucaristia che non si traduca in amore concretamente praticato in se stessa frammentata (Deus caritas est, 14). La bimillenaria storia della Chiesa costellata di santi e sante, la cui esistenza segno eloquente di come proprio dalla comunione con il Signore, dallEucaristia nasca una nuova e intensa assunzione di responsabilit a tutti i livelli della vita comunitaria, nasca quindi uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiata. Nutrirsi di Cristo la via per non restare estranei o indifferenti alle sorti dei fratelli, ma entrare nella stessa logica di amore e di dono del sacrificio della Croce; chi sa inginocchiarsi davanti allEucaristia, chi riceve il corpo del Signore non pu non essere attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle situazioni indegne delluomo, e sa piegarsi in prima persona sul bisognoso, sa spezzare il proprio pane con laffamato, condividere lacqua con lassetato, rivestire chi nudo, visitare lammalato e il carcerato (cfr. Mt 25, 34-36). In ogni persona sapr vedere quello stesso Signore che non ha esitato a dare tutto se stesso per noi e per la nostra salvezza. Una spiritualit eucaristica, allora, vero antidoto allindividualismo e allegoismo che spesso caratterizzano la vita quotidiana, porta alla riscoperta della gratuit, della centralit delle relazioni, a partire dalla famiglia, con particolare attenzione a lenire le ferite di quelle disgregate. Una spiritualit eucaristica anima di una comunit ecclesiale che supera divisioni e contrapposizioni e valorizza le diversit di carismi e ministeri ponendoli a servizio dellunit della Chiesa, della sua vitalit e della sua missione. Una spiritualit eucaristica via per restituire dignit ai giorni delluomo e quindi al suo lavoro, nella ricerca della sua conciliazione con i tempi della festa e della famiglia e nellimpegno a superare lincertezza del precariato e il problema della disoccupazione. Una spiritualit eucaristica ci aiuter anche ad accostare le diverse forme di fragilit umana consapevoli che esse non offuscano il valore della persona, ma richiedono prossimit, accoglienza e aiuto. Dal Pane della vita trarr vigore una rinnovata capacit educativa, attenta a testimoniare i valori fondamentali dellesistenza, del sapere, del patrimonio spirituale e culturale; la sua vitalit ci far abitare la citt degli uomini con la disponibilit a spenderci nellorizzonte del bene comune per la costruzione di una societ pi equa e fraterna. Cari amici, ripartiamo da questa terra marchigiana con la forza dellEucaristia in una costante osmosi tra il mistero che celebriamo e gli ambiti del nostro quotidiano. Non c nulla di autenticamente umano che non trovi nellEucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza: la vita quotidiana diventi dunque luogo del culto spirituale, per vivere in tutte le circostanze il primato di Dio, allinterno del rapporto con Cristo e come offerta al Padre (cfr. Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 71). S, non di solo pane vivr luomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4, 4): noi viviamo dellobbedienza a questa parola, che pane vivo, fino a consegnarci, come Pietro, con lintelligenza dellamore: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio (Gv 6, 68-69). Come la Vergine Maria, diventiamo anche noi grembo disponibile ad offrire Ges alluomo del nostro tempo, risvegliando il desiderio profondo di quella salvezza che viene soltanto da Lui. Buon cammino, con Cristo Pane di vita, a tutta la Chiesa che in Italia! Amen.

mare, fino a vivere di Lui, come ci ha ricordato lapostolo Paolo nella seconda Lettura: Se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore (Rm 14, 8). Questa parola dura!; dura perch spesso confondiamo la libert con lassenza di vincoli, con la convinzione di poter fare da soli, senza Dio, visto come un limite alla libert. questa unillusione che non tarda a volgersi in delusione, generando inquietudine e paura e portando, paradossalmente, a rimpiangere le catene del passato: Fossimo morti per mano del Signore nella terra dEgitto dicevano gli ebrei nel deserto (Es 16, 3), come abbiamo ascoltato. In realt, solo nellapertura a Dio, nellaccoglienza del suo dono, diventiamo veramente liberi, liberi dalla schiavit del peccato che sfigura il volto delluomo e capaci di servire al vero bene dei fratelli. Questa parola dura!; dura perch luomo cade spesso nellillusione di poter trasformare le pietre in pane. Dopo aver messo da parte Dio, o averlo tollerato come una scelta privata che non deve interferi-

re con la vita pubblica, certe ideologie hanno puntato a organizzare la societ con la forza del potere e delleconomia. La storia ci dimostra, drammaticamente, come lobiettivo di assicurare a tutti sviluppo, benessere materiale e pace prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione si sia risolto in un dare agli uomini pietre al posto del pane. Il pane, cari fratelli e sorelle, frutto del lavoro delluomo, e in questa verit racchiusa tutta la responsabilit affidata alle nostre mani e alla nostra ingegnosit; ma il pane anche, e prima ancora, frutto della terra, che riceve dallalto sole e pioggia: dono da chiedere, che ci toglie ogni superbia e ci fa invocare con la fiducia degli umili: Padre (...), dacci oggi il nostro pane quotidiano (Mt 6, 11). Luomo incapace di darsi la vita da se stesso, egli si comprende solo a partire da Dio: la relazione con Lui a dare consistenza alla nostra umanit e a rendere buona e giusta la nostra vita. Nel Padre nostro chiediamo che sia santificato il Suo nome, che venga il Suo regno, che si compia la Sua volont. anzitutto il primato di Dio che dobbiamo recuperare nel nostro mondo e nella no-

stra vita, perch questo primato a permetterci di ritrovare la verit di ci che siamo, ed nel conoscere e seguire la volont di Dio che troviamo il nostro vero bene. Dare tempo e spazio a Dio, perch sia il centro vitale della nostra esistenza. Da dove partire, come dalla sorgente, per recuperare e riaffermare il primato di Dio? DallEucaristia: qui Dio si fa cos vicino da farsi nostro cibo, qui Egli si fa forza nel cammino spesso difficile, qui si fa presenza amica che trasforma. Gi la Legge data per mezzo di Mos veniva considerata come pane del cielo, grazie al quale Israele divenne il popolo di Dio, ma in Ges la parola ultima e definitiva di Dio si fa carne, ci viene incontro come Persona. Egli, Parola eterna, la vera manna, il pane della vita (cfr. Gv 6, 32-35) e compiere le opere di Dio credere in Lui (cfr. Gv 6, 28-29). NellUltima Cena Ges riassume tutta la sua esistenza in un gesto che si inscrive nella grande benedizione pasquale a Dio, gesto che Egli vive da Figlio come rendimento di grazie al Padre per il suo immenso amore. Ges spezza il pane e lo condivide, ma con una profondit nuova, perch

Egli dona se stesso. Prende il calice e lo condivide perch tutti ne possano bere, ma con questo gesto Egli dona la nuova alleanza nel suo sangue, dona se stesso. Ges anticipa latto di amore supremo, in obbedienza alla volont del Padre: il sacrificio della Croce. La vita gli sar tolta sulla Croce, ma gi ora Egli la offre da se stesso. Cos la morte di Cristo non ridotta ad unesecuzione violenta, ma trasformata da Lui in un libero atto damore, in un atto di auto-donazione, che attraversa vittoriosamente la stessa morte e ribadisce la bont della creazione uscita dalle mani di Dio, umiliata dal peccato e finalmente redenta. Questo immenso dono a noi accessibile nel Sacramento dellEucaristia: Dio si dona a noi, per aprire la nostra esistenza a Lui, per coinvolgerla nel mistero di amore della Croce, per renderla partecipe del mistero eterno da cui proveniamo e per anticipare la nuova condizione della vita piena in Dio, in attesa della quale viviamo. Ma che cosa comporta per la nostra vita quotidiana questo partire dallEucaristia per riaffermare il primato di Dio? La comunione eucari-

Laltare nel centro propulsore della vita cittadina


dal nostro inviato NICOLA GORI LEucaristia, se ben compresa e vissuta, insegna a non restare indifferente di fronte al bisognoso, allaffamato, allassetato, alle situazioni indegne delluomo. Deve tradursi in gesti concreti di solidariet e deve ravvivare limpegno per superare lincertezza del precariato e il problema della disoccupazione. Lo ha affermato Benedetto XVI nella celebrazione di chiusura del xxv Congresso eucaristico nazionale. Circa cento mila persone lo avevano atteso nellarea portuale della Fincantieri di Ancona dove si celebrata la messa. Tra la folla tante famiglie e numerosi operai in cassa integrazione delle aziende in crisi della zona, a cominciare dalla Fincantieri e dalla Merloni, ma anche tanti fedeli provenienti da tutte le Marche e delegati che hanno partecipato durante la settimana al Congresso eucaristico. Cerano proprio rappresentanti di tutte le categorie sociali: esponenti della societ civile, amministratori locali, molti politici, dirigenti dazienda, anche di quelle in crisi. Daltronde, larea portuale non stata scelta a caso, perch centro propulsore delleconomia della citt e delle zone limitrofe, che negli ultimi tempi purtroppo andata in crisi con ripercussioni su tutto lindotto. A poca distanza del cantiere attraccano le navi da crociera, quelle su cui si basa la produzione della Fincantieri, ormai ferma da tempo. La celebrazione della messa e la grande partecipazione in quellarea stata colta come uniniezione di speranza. E sembra proprio che un effetto labbia avuto, perch larrivo del Pontefice ha coinciso con un annuncio importante che riaccende la fiducia di tante famiglie: forse gi dal mese di ottobre il cantiere navale di Fincantieri dovrebbe ripartire grazie a nuove commesse. Di grande simbologia il palco di 800 metri quadrati allestito per la celebrazione della messa. Sui lati campeggiavano le riproduzioni gigantesche dellUltima Cena di Pieter Paul Rubens, il dipinto scelto come immagine ufficiale del Congresso eucaristico. Come ha spiegato larchitetto Roberto Malfatto, del comitato organizzatore, la posizione del palco voleva rappresentare il punto dincontro tra il mare Adriatico e la citt, nel luogo dove si svolgono le attivit marittime della pesca e del lavoro. Laltare era posizionato in modo che il Pontefice potesse volgere lo sguardo alla collina di fronte, dove si trova la cattedrale di San Ciriaco. Il rapporto con il mare era anche sottolineato da due grandi vele tagliate dietro la cattedra papale, come uno squarcio di forma tondeggiante. Sovrastava il palco, una grande immagine della colomba, simbolo dello Spirito Santo, una riproduzione di quella che si trova sopra laltare della Confessione nella basilica di San Pietro. Il grande telone misurava 12 metri di diametro e voleva ricordare la comunione della Chiesa di Ancona con quella di Roma. I colori, bianco e azzurro, rappresentavano il cielo e il mare. Una curiosit della zona che ad Ancona le vele delle barche non sono mai bianche, ma vengono tinte con un lieve tono di azzurro, perch secondo la tradizione il bianco candido porta sventura. Al centro del palco poi si trovava un crocifisso ligneo posto sopra laltare e proveniente dalla cattedrale di San Ciriaco come tutti gli arredi sacri utilizzati per la celebrazione. Al termine della messa, il Papa ha recitato lAngelus ricordando le vittime dellattacco alle Torri Gemelle di New York dell11 settembre 2001 e i loro familiari. Ha rivolto un appello ai responsabili delle nazioni, perch rifiutino la violenza come mezzo per risolvere i problemi, operando invece a favore della pace. Appena il Pontefice ha concluso lAngelus con la benedizione apostolica, in perfetta sincronia, la pattuglia acrobatica delle frecce tricolori ha compiuto un duplice passaggio sullarea portuale lasciando dietro di s la scia con i colori della bandiera italiana. Il Pontefice quindi salito sulla papamobile e ha salutato la folla che lo attendeva lungo le transenne. Al suo passaggio le sirene del porto hanno suonato ripetutamente. Insieme con il Papa hanno concelebrato i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Giovanni Battista Re, inviato speciale del Pontefice al XXV Congresso eucaristico nazionale, larcivescovo Edoardo Menichelli, di Ancona-Osimo, il vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, oltre a 150 vescovi delle diocesi italiane e numerosi sacerdoti e religiosi. Tra i concelebranti anche i membri del seguito: gli arcivescovi Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia, James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, il vescovo Paolo De Nicol, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, e monsignor Georg Gnswein, segretario particolare di Benedetto XVI. Numerose le personalit politiche presenti, tra le quali Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Tajani, Pier Luigi Bersani, Rosy Bindi, Sandro Bondi, Pierferdiando Casini, Francesco Rutelli, Rocco Buttiglione e Giuseppe Fioroni e il presidente della regione Marche Gian Mario Spacca (che ha consegnato al Pontefice, a nome di tutta la comunit, unopera editoriale con unintroduzione di Mario Luzi tirata in 199 esemplari numerati, che raccoglie quattro canti di Giacomo Leopardi e cinque acqueforti del pittore marchigiano Walter Valentini, stampate su carta Miliani di Fabriano), il sindaco di Ancona, autorit civili e militari, il medico personale del Pontefice Patrizio Polisca e il direttore del nostro giornale. Prima di lasciare il palco, il Pontefice ha ricevuto in dono un artistico ostensorio realizzato dagli artigiani orafi di Ancona. Lopera stata scelta quale vincitrice del concorso artistico Eucaristia e vita, che si svolto a margine del Congresso eucaristico nazionale. Dopo la celebrazione il Papa si diretto al Centro pastorale diocesano Stella Maris di Colle Ameno alla periferia nord di Ancona, dove lattendevano per pranzare i vescovi italiani e una rappresentanza di cassa integrati, poveri, ex detenuti e precari. Il Papa era giunto ad Ancona proveniente da Castel Gandolfo con un elicottero dellaviazione militare italiana, atterrato sul molo Wojtya.

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LOSSERVATORE ROMANO
AllAngelus al termine della messa il ricordo degli attentati dell11 settembre 2001

luned-marted 12-13 settembre 2011

La violenza non una soluzione


LEucaristia sorgente di speranza e conforto per il popolo italiano
Lappello a rifiutare la violenza e a operare nella societ ispirandosi ai principi della solidariet, della giustizia e della pace stato lanciato dal Papa allAngelus, al termine della messa presieduta ad Ancona domenica mattina, 11 settembre. Cari fratelli e sorelle, prima di concludere questa solenne Celebrazione eucaristica, la preghiera dellAngelus ci invita a rispecchiarci in Maria Santissima, per contemplare labisso damore da cui proviene il Sacramento dellEucaristia. Grazie al fiat della Vergine, il Verbo si fatto carne ed venuto ad abitare in mezzo a noi. Meditando il mistero dellIncarnazione, ci rivolgiamo tutti, con la mente ed il cuore, verso il Santuario della Santa Casa di Loreto, dal quale ci separano solo pochi chilometri. La terra marchigiana tutta illuminata dalla spirituale presenza di Maria nel suo storico Santuario, che rende ancora pi belle e pi dolci queste colline! A Lei affido in questo momento la citt di Ancona, la Diocesi, le Marche e lItalia intera, affinch nel popolo italiano sia sempre viva la fede nel Mistero eucaristico, che in ogni citt e in ogni paese, dalle Alpi alla Sicilia, rende presente Cristo Risorto, sorgente di speranza e di conforto per la vita quotidiana, specie nei momenti difficili. Oggi il nostro pensiero va anche all11 settembre di dieci anni fa. Nel ricordare al Signore della Vita le vittime degli attentati compiuti in quel giorno e i loro familiari, invito i responsabili delle Nazioni e gli uomini di buona volont a rifiutare sempre la violenza come soluzione dei problemi, a resistere alla tentazione dellodio e a operare nella societ, ispirandosi ai principi della solidariet, della giustizia e della pace. Per intercessione di Maria Santissima, prego, infine, il Signore di ricompensare tutti coloro che hanno lavorato per la preparazione e lorganizzazione di questo Congresso Eucaristico Nazionale, e ad essi rivolgo di cuore il mio pi vivo ringraziamento!

La conclusione della visita pastorale ad Ancona

Il saluto del cardinale Bagnasco

Tra le famiglie di oggi e di domani


dal nostro inviato NICOLA GORI Manca il vino della festa alla tavola imbandita di cose prelibate, come nellepisodio delle nozze di Cana. partito da questa immagine evangelica Benedetto XVI per parlare a 500 giovani coppie di fidanzati raccolti in piazza del Plebiscito, nellultimo appuntamento pomeridiano della sua visita pastorale ad Ancona. Ha ritratto in poche parole la difficile situazione per i giovani nella societ attuale, nella quale la frammentazione del tessuto comunitario provoca un relativismo che intacca i valori essenziali. E come aveva fatto durante la messa della mattina nel cantiere navale, ha espresso la sua solidariet a quanti non possono prendere decisioni definitive per lavvenire a causa della precariet della situazione lavorativa e della crisi economica. Ha poi esortato le giovani coppie di fidanzati a riscoprire i valori costruendo su di essi la casa e le ha invitate a non scoraggiarsi perch il Congresso eucaristico lha ribadito pi volte: lEucaristia Cristo che si fa compagno di viaggio delluomo e non lo lascia mai solo. Il grande caldo non ha scoraggiato i giovani dal riunirsi in massa in piazza del Plebiscito per questo incontro con il Successore di Pietro, fortemente desiderato dallarcivescovo Menichelli, che ha rivolto un breve saluto. I fidanzati avevano affidato a due di loro: Massimiliano Bossio e Fabiana Frapiccini di farsi interpreti delle loro attese e delle loro difficolt, e di manifestarle al Pontefice. E i due giovani lo hanno fatto con entusiasmo, porgendo al Papa alcune domande sul significato dellEucaristia nellaffrontare alcune sfide, quali la testimonianza dei fidanzati nella comunit cristiana, e come superare le difficolt legate allincertezza economica. Precedentemente, Benedetto XVI aveva incontrato gli sposi e i sacerdoti provenienti dalle diverse diocesi italiane, nella cattedrale di San Ciriaco, presentati dallarcivescovo Menichelli. Un abbraccio simbolico alle famiglie verso le quali aveva gi riservato le sue attenzioni parlando della precariet del lavoro e della crisi economica. E ha invitato tutta la comunit a superare ogni visione riduttiva che considera la famiglia solo una destinataria dellazione pastorale. La sua missione, infatti, ha ricordato quella di testimoniare e rendere presente lamore di Cristo per lumanit. La partecipazione dei sacerdoti a fianco degli sposi stata occasione per invitare i presbiteri ad accogliere quanti fanno pi fatica e sono venuti meno nel mantenere gli impegni assunti con il vincolo del matrimonio. Ai preti, il Papa ha ricordato che sono chiamati a servire come pastori la comunit ecclesiale che famiglia di famiglie. Al termine della giornata, Benedetto XVI ripartito per Castel Gandolfo in elicottero dal molo Wojtya del porto, dove si congedato dalle personalit che lo hanno accolto allarrivo. Ad accogliere il messaggio del Papa non cera solo la Chiesa ma anche la societ civile. Del resto il Papa giunto nelle Marche in un momento diffcile a cui non sempre semplice trovare rapide soluzioni: dalla crisi economica alla disoccupazione, dalla mancanza di sicurezza per il futuro alla crisi di identit, dallo smarrimento generazionale allimpoverimento delle famiglie, dal sempre maggior aumento degli indigenti agli immigrati, anello debole della catena sociale. Il Papa non ha altre soluzioni da proporre la dottrina sociale della Chiesa sulle quale ha in pi innestato il valore immenso dellEucaristia che, calata nel quotidiano scorrere della vita di ogni uomo, si fa compagna di viaggio e sostegno di speranza. Un invito, quello a riscoprire la forza che viene dallEucaristia, che ha assunto un significato tutto speciale poich rilanciato nel giorno in cui il mondo ricorda il tragico atto terroristico dell11 settembre, entrato ormai nellimmaginario collettivo come un giorno nefasto, di dolore e di odio senza limiti. Se in quelloccasione la follia e la malvagit umana hanno segnato uno dei momenti pi bassi e drammatici della storia, l11 settembre 2011, invece, ha avuto una proposta di vita e di speranza per tutti. Benedetto XVI ha mostrato allItalia, e di conseguenza al mondo intero, la fonte della vita contrapposta alla cultura della morte: Cristo presente nellEucaristia. Tanta strada stata fatta dal precedente congresso di Bari del 2005 e dal Convegno ecclesiale di Verona del 2006, nei quali vennero gettate le basi per lattuale. E tanta strada rimane ancora da fare alla comunit ecclesiale per camminare al fianco di ogni uomo. Sono trascorsi 120 anni da quando venne celebrato, a Napoli, il primo Congresso eucaristico nazionale. Anche allora la partecipazione fu straordinaria: circa 100.000 persone a dispetto della mentalit liberale che avrebbe voluto relegare la religione tra le mura delle chiese.

Fede e bene comune


Allinizio della messa, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha rivolto al Papa il seguente saluto. Padre Santo al culmine del XXV Congresso eucaristico nazionale, siamo riuniti attorno allaltare, in questo meraviglioso affaccio sul mare di Ancona, per celebrare la divina eucaristia. La sua presenza in mezzo a noi ci riempie di gioia perch conferma la nostra fede, invitandoci a vivere nella consapevolezza della liberazione portata da Cristo e a svolgere la nostra esistenza come offerta di noi stessi a Dio, perch la sua vittoria si manifesti pienamente a tutti gli uomini attraverso una condotta intimamente rinnovata (cfr. Sacramentum caritatis, 72). Per il suo costante e illuminante magistero volto a rinnovare il tesoro della fede e in esso il Mistero da credere, vogliamo dirle grazie, Padre Santo, perch ci costituisce la premessa per quella actuosa partecipatio che autentica quando i fedeli non assistono alla liturgia eucaristica come estranei o muti spettatori, ma consapevolmente, pienamente e attivamente (ibid., 52). I giorni del Congresso eucaristico hanno avuto il merito di far scoprire e gustare al popolo cristiano, qui convenuto numeroso da tutte le Chiese che sono in Italia, il mistero delleucaristia che il principio causale della Chiesa (ibid., 14), cio lalimento che la sostiene nel suo cammino attraverso il tempo. In particolare, si sottolineato il legame inscindibile tra lEucaristia e la vita quotidiana, perch uno degli effetti pi insidiosi della secolarizzazione quello di relegare la fede cristiana ai margini dellesistenza, quasi sia inutile e sterile per la vita concreta. Il fallimento di questo pregiudizio che riduce la fede a un fatto privato e ininfluente rispetto ai problemi e alle attese della gente, sotto gli occhi di tutti. La perdita della fede va di pari passo con il venir meno di unautentica sensibilit per il bene comune. Al contrario, proprio lincontro con Ges Cristo trasforma dal di dentro lesistenza di ciascuno ed capace di rinnovare la vita di tutti. Per questo lEucaristia pane spezzato per la vita del mondo, secondo le parole di Ges: Il pane che io dar la mia carne per la vita del mondo (Giovanni 6, 51). Lunione con Cristo che si realizza nel sacramento ci abilita anche ad una novit di rapporti sociali, come lei, Santit, non si stanca di ripetere. Padre Santo, invochiamo la sua benedizione per lItalia che attraversa un delicato momento sociale ed economico; per la nostra gente che ha bisogno della fede come del pane; per la Chiesa perch in essa questo santissimo Mistero sia veramente creduto, devotamente celebrato e intensamente vissuto (Sacramentum caritatis, 94).

Il pranzo del Pontefice con i lavoratori e i poveri

Conosco i vostri problemi e vi sono vicino

Conosco i vostri problemi, vi sono vicino. Tutta la Chiesa vi vicina. A conferma di quanto aveva detto durante lomelia nella messa del mattino, celebrata nel cantiere navale, Benedetto XVI ha rinnovato direttamente la sua solidariet e la sua vicinanza ai cassaintegrati, ai precari, ai disoccupati e ai poveri. Lo ha fatto salutando uno a uno, nel giardino del centro pastorale diocesano Stella Maris di Colle Ameno, i venti rappresentanti delle categorie pi deboli della zona anconetana, che hanno pranzato con lui. Cerano tre cassaintegrati della Antonio Merloni, quattro lavoratori precari, otto cassaintegrati della Fincantieri e cinque poveri, ospiti della Caritas. Il Pontefice ha espresso la sua soddisfazione per la presenza a pranzo di queste persone, che rappresentano la parte

sofferente del popolo di Dio, e ha condiviso con loro dei momenti di fraternit. Tra i commensali anche alcuni delegati sindacali, espressione delle sigle attive nel territorio, che hanno illustrato a Benedetto XVI la realt occupazionale della regione. Ansie e preoccupazioni che i rappresentanti dei lavoratori e degli emarginati hanno poi potuto far presenti anche al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale, che li ha ascoltati in occasione dellincontro con il Papa. Anche in questo caso si trattato di un dialogo che ha lasciato un segno. Ha innanzitutto confermato limpegno della Chiesa italiana a vivere lEucaristia nel quotidiano, traducendola in azioni concrete di solidariet. (nicola gori)

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Nella cattedrale di San Ciriaco lincontro con le famiglie e i sacerdoti

Dalla sorgente eucaristica una missione comune


Nella cattedrale di San Ciriaco, ad Ancona, il Papa ha incontrato domenica pomeriggio, 11 settembre, le famiglie e i sacerdoti, ai quali ha rivolto il seguente discorso. Cari sacerdoti e cari sposi! Il colle su cui costruita questa Cattedrale ci ha consentito un bellissimo sguardo sulla citt e sul mare; ma nel varcare il maestoso portale lanimo rimane affascinato dallarmonia dello stile romanico, arricchito da un intreccio di influssi bizantini e di elementi gotici. Anche nella vostra presenza sacerdoti e sposi provenienti dalle diverse diocesi italiane si coglie la bellezza dellarmonia e della complementarit delle vostre differenti vocazioni. La mutua conoscenza e la stima vicendevole, nella condivisione della stessa fede, portano ad apprezzare il carisma altrui e a riconoscersi allinterno dellunico edificio spirituale (1 Pt 2, 5) che, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Ges, cresce ben ordinato per essere tempio santo nel Signore (cfr. Ef 2, 20-21). Grazie, dunque, per questo incontro: al caro Arcivescovo, Mons. Edoardo Menichelli anche per le espressioni con cui lo ha introdotto e a ciascuno di voi. Vorrei soffermarmi brevemente sulla necessit di ricondurre Ordine sacro e Matrimonio allunica sorgente eucaristica. Entrambi questi stati di vita hanno, infatti, nellamore di Cristo, che dona se stesso per la salvezza dellumanit, la medesima radice; sono chiamati ad una missione comune: quella di testimoniare e rendere presente questo amore a servizio della comunit, per ledificazione del Popolo di Dio (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1534). Questa prospettiva consente anzitutto di superare una visione riduttiva della famiglia, che la considera come mera destinataria dellazione pastorale. vero che, in questa stagione difficile, essa necessita di particolari attenzioni. Non per questo, per, ne va sminuita lidentit e mortificata la specifica responsabilit. La famiglia ricchezza per gli sposi, bene insostituibile per i figli, fondamento indispensabile della societ, comunit vitale per il cammino della Chiesa. A livello ecclesiale valorizzare la famiglia significa riconoscerne la rilevanza nellazione pastorale. Il ministero che nasce dal Sacramento del Matrimonio importante per la vita della Chiesa: la famiglia luogo privilegiato di educazione umana e cristiana e rimane, per questa finalit, la migliore alleata del ministero sacerdotale; essa un dono prezioso per ledificazione della comunit. La vicinanza del sacerdote alla famiglia, a sua volta, laiuta a prendere coscienza della propria realt profonda e della propria missione, favorendo lo sviluppo di una forte sensibilit ecclesiale. Nessuna vocazione una questione privata, tantomeno quella al matrimonio, perch il suo orizzonte la Chiesa intera. Si tratta, dunque, di saper integrare ed armonizzare, nellazione pastorale, il ministero sacerdotale con lautentico Vangelo del matrimonio e della famiglia (Direttorio di pastorale familiare, Conferenza Episcopale Italiana, 25 luglio 1993, n. 8) per una comunione fattiva e fraterna. E lEucaristia il centro e la sorgente di questa unit che anima tutta lazione della Chiesa. Cari sacerdoti, per il dono che avete ricevuto nellOrdinazione, siete chiamati a servire come Pastori la comunit ecclesiale, che famiglia di famiglie, e quindi ad amare ciascuno con cuore paterno, con autentico distacco da voi stessi, con dedizione piena, continua e fedele: voi siete segno vivo che rimanda a Cristo Ges, lunico Buon Pastore. Conformatevi a Lui, al suo stile di vita, con quel servizio totale ed esclusivo di cui il celibato espressione. Anche il sacerdote ha una dimensione sponsale; immedesimarsi con il cuore di Cristo Sposo, che d la vita per la Chiesa sua sposa (cfr Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 24). Coltivate una profonda familiarit con la Parola di Dio, luce nel vostro cammino. La celebrazione quotidiana e fedele dellEucaristia sia il luogo dove attingere la forza per donare voi stessi ogni giorno nel ministero e vivere costantemente alla presenza di Dio: Lui la vostra dimora e la vostra eredit. Di questo dovete essere testimoni per la famiglia e per ogni persona che il Signore pone sulla vostra strada, anche nelle circostanze pi difficili (cfr. ibid., 80). Incoraggiate i coniugi, condividetene le responsabilit educative, aiutateli a rinnovare continuamente la grazia del loro matrimonio. Rendete protagonista la famiglia nellazione pastorale. Siate accoglienti e misericordiosi, anche con quanti fanno pi fatica ad adempiere gli impegni assunti con il vincolo matrimoniale e con quanti, purtroppo, vi sono venuti meno. Cari sposi, il vostro Matrimonio si radica nella fede che Dio amore (1 Gv 4,8) e che seguire Cristo significa rimanere nellamore (cfr. Gv 15, 9-10). La vostra unione come insegna lapostolo san Paolo segno sacramentale dellamore di Cristo per la Chiesa (cfr. Ef 5, 32), amore che culmina nella Croce e che significato e attuato nellEucaristia (Esort. ap. Sacramentum caritatis, 29). Il Mistero eucaristico incida sempre pi profondamente nella vostra vita quotidiana: traete ispirazione e forza da questo Sacramento per il vostro rapporto coniugale e per la missione educativa a cui siete chiamati; costruite le vostre famiglie nellunit, dono che viene dallalto e che alimenta il vostro impegno nella Chiesa e nel promuovere un mondo giusto e fraterno. Amate i vostri sacerdoti, esprimete loro lapprezzamento per il generoso servizio che svolgono. Sappiate sopportarne anche i limiti, senza mai rinunciare a chiedere loro che siano fra voi ministri esemplari che vi parlano di Dio e che vi conducono a Dio. La vostra fraternit per loro un prezioso aiuto spirituale e un sostegno nelle prove della vita. Cari sacerdoti e cari sposi, sappiate trovare sempre nella santa Messa la forza per vivere lappartenenza a Cristo e alla sua Chiesa, nel perdono, nel dono di s stessi e nella gratitudine. Il vostro agire quotidiano abbia nella comunione sacramentale la sua origine e il suo centro, perch tutto sia fatto a gloria di Dio. In questo modo, il sacrificio di amore di Cristo vi trasformer, fino a rendervi in Lui un solo corpo e un solo spirito (cfr. Ef 4, 4-6). Leducazione alla fede delle nuove generazioni passa anche attraverso la vostra coerenza. Testimoniate loro la bellezza esigente della vita cristiana, con la fiducia e la pazienza di chi conosce la potenza del seme gettato nel terreno. Come nellepisodio

evangelico che abbiamo ascoltato (Mc 5, 21-24.35-43), siate, per quanti sono affidati alla vostra responsabilit, segno della benevolenza e della tenerezza di Ges: in Lui si rende visibile come il Dio che ama la vita non estraneo o lontano dalle vicende umane, ma lAmico che mai abbandona. E nei momenti in cui si insinuasse la tentazione che ogni impegno educativo sia vano, attingete dallEucaristia la luce per rafforzare la fede, sicuri che la grazia e la potenza di Ges Cristo possono rag-

giungere luomo in ogni situazione, anche la pi difficile. Cari amici, vi affido tutti alla protezione di Maria, venerata in questa Cattedrale con il titolo di Regina di tutti i Santi. La tradizione ne lega limmagine allex voto di un marinaio, in ringraziamento per la salvezza del figlio, uscito indenne da una tempesta di mare. Lo sguardo materno della Madre accompagni anche i vostri passi nella santit verso un approdo di pace. Grazie.

Il saluto dellarcivescovo Menichelli

Le domande al Papa durante lincontro conclusivo della visita pastorale

Segni di un amore esclusivo e fecondo


La bellezza dellunit e della complementariet dei sacramenti dellordine e del matrimonio stata sottolineata da monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, nel saluto rivolto al Papa allinizio dellincontro nella cattedrale. Si tratta di due ministeri ha detto che sostengono larco nuziale della vita della Chiesa. Ambedue a servizio della comunione, fondata sul battesimo e sullEucaristia; questi due sacramenti si richiamano lun laltro e con modalit diverse esprimono il medesimo amore esclusivo e fecondo. Non ci nascondiamo ha riconosciuto le difficolt e le fatiche che indeboliscono la totalit del dono sia delluno che dellaltro stato di vita. A volte le nostre comunit subiscono la contaminazione di misure mediocri nella costruzione di relazioni vitali e feconde e sopportano anche ferite che offendono la dignit delle persone alle quali dovrebbe andare il nostro servizio. Pi spesso ci si trova ha aggiunto nellincapacit di vincere la tentazione di accontentarsi del livello minimo della vitta di comunione allinterno della Chiesa. Per questo crediamo ha assicurato che lunit tra presbiteri e sposi possa costituire la spinta ad una rinnovata comunione nella Chiesa. Per larcivescovo lessere immagine di Cristo da parte degli sposi, diventa per il sacerdote testimonianza di amore maturo profondamente umano e nello stesso tempo soprannaturale. Da parte sua, il sacerdote, consapevole della sua missione di servo di Cristo e della Chiesa sapr amare, sostenere, accompagnare il mistero nuziale. Nella celebrazione delleucaristia sposi e presbiteri, insieme, riscoprono la bellezza di essere una sola carne con il Corpo di Cristo. Il presule ha ricordato che molte volte alla casa del presbitero bussano lacrime di famiglie che chiedono sostegno nella prova che si abbattuta su di loro. I volti di mille fragilit, come la precariet che attanaglia i nuclei familiari e la stessa missione educativa, spingono pap e mamme a rivolgersi ai propri preti per ricevere lascolto del cuore, la capacit di piangere con loro, una parola di speranza e soprattutto la Parola di Dio, pi forte delle parole deboli degli uomini. Cos le famiglie alzano gli occhi verso i sacerdoti perch in un abbraccio fraterno si sentano consolare con la potenza della Parola di Dio. Monsignor Menichelli ha presentato quindi al Pontefice i sacerdoti che silenziosamente, ogni giorno, danno la vita per la Sposa che la comunit cristiana loro affidata; e, insieme con loro, gli sposi che, altrettanto silenziosamente, vivono il dono che Dio ha fatto loro nel matrimonio. Poi ha domandato al Papa: Ci aiuti a non perdere la speranza, lentusiasmo e la disponibilit a cercare nuove strade perch le nostre comunit cristiane abbiano sempre di pi lo stile della famiglia e le nostre famiglie trovino nei sacerdoti il volto dello sposo bello ed esigente, tenero e fermo che le conduce allincontro con lamore fedele e totale di Cristo che nellEucaristia si fa Pane di vita e modello dellautentico amore.

Inquietudini e attese dei fidanzati


Gioie, speranze, delusioni, ma soprattutto una richiesta di aiuto, di indicazioni, di orientamenti sicuri per guardare al futuro con meno apprensione. Tutto questo i giovani delle Marche, hanno messo nelle mani di Benedetto XVI il quale, nel programma della sua visita ad Ancona, ha voluto inserire lincontro con quanti di quei giovani, hanno iniziato un cammino di coppia per costruire la famiglia di domani. Nel presentarli al Papa larcivescovo Menichelli ha parlato delle difficolt che essi incontrano in questo momento particolare della loro vita. Allo stupore dellinnamoramento ha detto tra laltro succede spesso un tempo di prova, di dubbio, di domande; un tempo in cui, come la notte per la sposa del cantico dei cantici, si mettono alla ricerca dellamato fino a giungere allalba di una consapevolezza pi forte. la scoperta della chiamata, della vocazione ad essere segno dellamore di Cristo per la sua Chiesa. In questo itinerario la tentazione di chiudersi ha aggiunto il presule e di isolarsi li porta a non chiedere aiuto, ad affidarsi solo alla propria esperienza. Sappiamo quante pressioni esterne e fragilit interiori spingono i nostri giovani a orientarsi verso esperienze di prova, limitate nel tempo o semplicemente ridotte a un fatto privato. Su questa fragilit ha detto larcivescovo concludendo il suo discorso la Parola di Dio risuona nella sua bellezza e nella sua forza: Ti fidanzer a me nella fedelt e tu conoscerai il Signore. Una Parola che i fidanzati hanno voluto raccogliere dalle labbra del Papa. A Massimiliano Bossio e a Fabiana Frapiccini il compito di rappresentare le loro ansie e quelle dei loro coetanei. Massimiliano e Fabiana si sono pi volte alternati al microfono proprio per esprimere quellunit dintenti che accomuna indistintamente tutti i giovani. una grande gioia ha iniziato Massimiliano averla in mezzo a noi in questa piazza ed un privilegio ascoltare la sua parola ed unemozione salutarla. Viviamo un tempo particolare della nostra vita, un tempo che ci vede protagonisti del nostro futuro e collaboratori con Dio nella realizzazione del suo progetto su di noi. il tempo straordinario e bellissimo del fidanzamento. La nostra una storia normale, ma sicuramente una storia damore di due giovani. In questo cammino ha proseguito Fabiana abbiamo la possibilit e la grazia di scoprirci giorno dopo giorno come un mistero che lentamente si svela in tutta la sua bellezza. Siamo coscienti che la fase dellinnamoramento copre solo il primo tratto di strada da percorrere insieme; lamore, quello che si costruisce nelle pieghe del quotidiano, che costituisce una consapevolezza e una maturazione di un rapporto che va oltre loggi, il qui e il subito. Questo un aspetto che non abbiamo mai voluto sottovalutare, maturando giorno per giorno una scelta e scoprendo una vocazione che per sua natura rappresentata da un progetto di famiglia che nasce dal cuore di Dio Sappiamo che questo un momento da curare e coltivare, un periodo del nostro percorso di coppia che segna le basi del nostro s per sempre. E poi ancora Massimiliano: Pur vivendo questa esperienza esaltante, non possiamo nasconderci le difficolt e le paure che ci assalgono. La precariet e linsicurezza circa il nostro futuro ci bloccano nel lasciare le nostre famiglie di origine; la difficolt a trovare un lavoro stabile ci ha fatto allungare i tempi della scelta; la fragilit dei legami che vediamo sciogliersi con facilit intorno a noi ci turba. Molto spesso si aspetta che tutto sia ben definito e definitivo: una casa, un lavoro sicuro, ma allo stesso tempo la definitivit del rapporto in qualche modo risulta essere motivo per non scegliere e fonte di incertezza. Le chiediamo: dove trovare il coraggio per far fronte a queste sfide, per andare oltre la certezza delle cose materiali e per trovare fiducia nella Provvidenza del Padre?. Di nuovo ha preso la parola Fabiana: In questo tempo del nostro fidanzamento ha aggiunto viviamo lesperienza di essere avvolti dallAmore, e ci sentiamo chiamati a rispondere con tutto il nostro essere alle sfide che un amore maturo ci presenta. Il nostro stato ed un tempo ricco di stupore e di bellezza ma non esente da inquietudine e domande. Vogliamo chiederle, Padre Santo, con quali atteggiamenti la coppia di fidanzati pu, testimoniare lamore di Dio? Qual la testimonianza che i fidanzati possono dare nella e alla comunit cristiana e come possono viverla con una propria specificit? Oltre al corso prematrimoniale, quale cura e attenzione dovrebbe avere la comunit nei confronti dei fidanzati?. Colui che ha iniziato in noi questopera buona ha quindi concluso Massimiliano la porter a compimento. Grazie, Padre Santo, a nome di tutti i fidanzati, per la sua parola che ci conferma e ci sostiene. Vogliamo assicurarle la nostra piena comunione e che il nostro amore di coppia porti anche al suo cuore di padre, consolazione e gioia.

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LOSSERVATORE ROMANO
In piazza del Plebiscito lincontro con i fidanzati

luned-marted 12-13 settembre 2011

La pienezza dellamore umano


La visita del Papa ad Ancona si conclusa nel pomeriggio di domenica 11 settembre con lincontro con i fidanzati in piazza del Plebiscito. Rispondendo alle domande postegli da due di loro, il Papa ha pronunciato il seguente discorso. Cari fidanzati! Sono lieto di concludere questa intensa giornata, culmine del Congresso Eucaristico Nazionale, incontrando voi, quasi a voler affidare leredit di questo evento di grazia alle vostre giovani vite. Del resto, lEucaristia, dono di Cristo per la salvezza del mondo, indica e contiene lorizzonte pi vero dellesperienza che state vivendo: lamore di Cristo quale pienezza dellamore umano. Ringrazio lArcivescovo di Ancona-Osimo, Mons. Edoardo Menichelli, per il suo cordiale e profondo saluto, e tutti voi per questa vivace partecipazione; grazie anche per le domande che mi avete rivolto e che io accolgo confidando nella presenza in mezzo a noi del Signore Ges: Lui solo ha parole di vita eterna, parole di vita per voi e per il vostro futuro! Quelli che ponete sono interrogativi che, nellattuale contesto sociale, assumono un peso ancora maggiore. Vorrei offrirvi solo qualche orientamento per una risposta. Per certi aspetti, il nostro un tempo non facile, soprattutto per voi giovani. La tavola imbandita di tante cose prelibate, ma, come nellepisodio evangelico delle nozze di Cana, sembra che sia venuto a mancare il vino della festa. Soprattutto la difficolt di trovare un lavoro stabile stende un velo di incertezza sullavvenire. Questa condizione contribuisce a rimandare lassunzione di decisioni definitive, e incide in modo negativo sulla crescita della societ, che non riesce a valorizzare appieno la ricchezza di energie, di competenze e di creativit della vostra generazione. Manca il vino della festa anche a una cultura che tende a prescindere da chiari criteri morali: nel disorieniniziale e dal sentirsi bene con laltro, educatevi a volere bene allaltro, a volere il bene dellaltro. Lamore vive di gratuit, di sacrificio di s, di perdono e di rispetto dellaltro. Cari amici, ogni amore umano segno dellAmore eterno che ci ha creati, e la cui grazia santifica la scelta di un uomo e di una donna di consegnarsi reciprocamente la vita nel matrimonio. Vivete questo tempo del fidanzamento nellattesa fiduciosa di tale dono, che va accolto percorrendo una strada di conoscenza, di rispetto, di attenzioni che non dovete mai smarrire: solo a questa condizione il linguaggio dellamore rimarr significativo anche nello scorrere degli anni. Educatevi, poi, sin da ora alla libert della fedelt, che porta a custodirsi reciprocamente, fino a vivere luno per laltro. Preparatevi a scegliere con convinzione il per sempre che connota lamore: lindissolubilit, prima che una condizione, un dono che va desiderato, chiesto e vissuto, oltre ogni mutevole situazione umana. E non pensate, secondo una mentalit diffusa, che la convivenza sia garanzia per il futuro. Bruciare le tappe finisce per bruciare lamore, che invece ha bisogno di rispettare i tempi e la gradualit nelle espressioni; ha bisogno di dare spazio a Cristo, che capace di rendere un amore umano fedele, felice e indissolubile. La fedelt e la continuit del vostro volervi bene vi renderanno capaci anche di essere aperti alla vita, di essere genitori: la stabilit della vostra unione nel Sacramento del Matrimonio permetter ai figli che Dio vorr donarvi di crescere fiduciosi nella bont della vita. Fedelt, indissolubilit e trasmissione della vita sono i pilastri di ogni famiglia, vero bene comune, patrimonio prezioso per lintera societ. Fin dora, fondate su di essi il vostro cammino verso il matrimonio e testimoniatelo anche ai vostri coetanei: un servizio prezioso! Siate grati a quanti con impegno, competenza e disponibilit vi accompagnano nella formazione: sono segno dellattenzione e della cura che la comunit cristiana vi riserva. Non siete soli: ricercate e accogliete per primi la compagnia della Chiesa. Vorrei tornare ancora su un punto essenziale: lesperienza dellamore ha al suo interno la tensione verso Dio. Il vero amore promette linfinito! Fate, dunque, di questo vostro tempo di preparazione al matrimonio un itinerario di fede: riscoprite per la vostra vita di coppia la centralit di Ges Cristo e del camminare nella Chiesa. Maria ci insegna che il bene di ciascuno dipende dallascoltare con docilit la parola del Figlio. In chi si fida di Lui, lacqua della vita quotidiana si muta nel vino di un amore che rende buona, bella e feconda la vita. Cana, infatti, annuncio e anticipazione del dono del vino nuovo dellEucaristia, sacrificio e banchetto nel quale il Signore ci raggiunge, ci rinnova e trasforma. E non smarrite limportanza vitale di questo incontro: lassemblea liturgica domenicale vi trovi pienamente partecipi: dallEucaristia scaturisce il senso cristiano dellesistenza e un nuovo modo di vivere (cfr. Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 72-73). Non avrete, allora, paura nellassumere limpegnativa responsabilit della scelta coniugale; non temerete di entrare in questo grande mistero, nel quale due persone diventano una sola carne (cfr. Ef 5, 31-32). Carissimi giovani, vi affido alla protezione di San Giuseppe e di Maria Santissima; seguendo linvito della Vergine Madre Qualsiasi cosa vi dica, fatela non vi mancher il gusto della vera festa e saprete portare il vino migliore, quello che Cristo dona per la Chiesa e per il mondo. Vorrei dirvi che anchio sono vicino a voi e a tutti coloro che, come voi, vivono questo meraviglioso cammino di amore. Vi benedico con tutto il cuore!

tamento, ciascuno spinto a muoversi in maniera individuale e autonoma, spesso nel solo perimetro del presente. La frammentazione del tessuto comunitario si riflette in un relativismo che intacca i valori essenziali; la consonanza di sensazioni, di stati danimo e di emozioni sembra pi importante della condivisione di un progetto di vita. Anche le scelte di fondo allora diventano fragili, esposte ad una perenne revocabilit, che spesso viene ritenuta espressione di libert, mentre ne segnala piuttosto la carenza. Appartiene a una cultura priva del vino della festa anche lapparente esaltazione del corpo, che in realt banalizza la sessualit e tende a farla vivere al di fuori di un contesto di comunione di vita e damore. Cari giovani, non abbiate paura di affrontare queste sfide! Non perdete mai la speranza. Abbiate coraggio, anche nelle difficolt, rimanendo saldi nella fede. Siate certi che, in ogni

circostanza, siete amati e custoditi dallamore di Dio, che la nostra forza. Dio buono. Per questo importante che lincontro con Dio, soprattutto nella preghiera personale e comunitaria, sia costante, fedele, proprio come il cammino del vostro amore: amare Dio e sentire che Lui mi ama. Nulla ci pu separare dallamore di Dio! Siate certi, poi, che anche la Chiesa vi vicina, vi sostiene, non cessa di guardare a voi con grande fiducia. Essa sa che avete sete di valori, quelli veri, su cui vale la pena di costruire la vostra casa! Il valore della fede, della persona, della famiglia, delle relazioni umane, della giustizia. Non scoraggiatevi davanti alle carenze che sembrano spegnere la gioia sulla mensa della vita. Alle nozze di Cana, quando venne a mancare il vino, Maria invit i servi a rivolgersi a Ges e diede loro unindicazione precisa: Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2, 5). Fate tesoro di queste parole, le

ultime di Maria riportate nei Vangeli, quasi un suo testamento spirituale, e avrete sempre la gioia della festa: Ges il vino della festa! Come fidanzati vi trovate a vivere una stagione unica, che apre alla meraviglia dellincontro e fa scoprire la bellezza di esistere e di essere preziosi per qualcuno, di potervi dire reciprocamente: tu sei importante per me. Vivete con intensit, gradualit e verit questo cammino. Non rinunciate a perseguire un ideale alto di amore, riflesso e testimonianza dellamore di Dio! Ma come vivere questa fase della vostra vita, testimoniare lamore nella comunit? Vorrei dirvi anzitutto di evitare di chiudervi in rapporti intimistici, falsamente rassicuranti; fate piuttosto che la vostra relazione diventi lievito di una presenza attiva e responsabile nella comunit. Non dimenticate, poi, che, per essere autentico, anche lamore richiede un cammino di maturazione: a partire dallattrazione

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