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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
luned-marted 12-13 settembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 210 (45.855)
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Ad Ancona il Papa conclude il Congresso eucaristico nazionale mettendo in guardia da un modello di sviluppo che non abbia al centro luomo
Le pietre e il pane
Il vino della festa
I media italiani, nel dare conto della visita di Benedetto XVI ad Ancona, si sono soffermati sulla preoccupazione del Papa, che vescovo di Roma e primate dItalia, per la mancanza e la precariet del lavoro. Una scelta informativa comprensibile soprattutto in questo tempo di crisi e che ha sottolineato la vicinanza del Pontefice espressa anche nei momenti dincontro con alcuni rappresentanti dei lavoratori e di chi vive con pi difficolt e la partecipazione alla visita papale di esponenti della vita pubblica presenti significativamente senza distinzioni di appartenenza politica. Ma il viaggio di Benedetto XVI e i suoi discorsi hanno un respiro pi ampio. Come sempre, il Papa che ha concluso il venticinquesimo congresso eucaristico nazionale italiano andato alla radice delle questioni. E ha esortato a riflettere sulle conseguenze storiche dei tentativi di ordinare la societ da parte di ideologie che hanno puntato a organizzare la societ con la forza del potere e delleconomia mettendo da parte Dio, perch come risultato si sono avute pietre al posto del pane. dunque il primato di Dio da ristabilire, perch luomo ha bisogno del pane per vivere. Del pane di ogni giorno, certo, ma soprattutto di quello vero, che Cristo stesso. Ecco dunque la centralit dellEucaristia e delle sue conseguenze che, parafrasando un celebre titolo di Jean Danilou, si potrebbero definire politiche. Dal sacramento che al cuore della fede cristiana nascono infatti ha detto il Papa una nuova assunzione di responsabilit comunitaria e uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiata. Alla meditazione sul pane Benedetto XVI ha affiancato, nellincontro con i fidanzati non usuale, proprio come laltro, che ha riunito insieme nel duomo coppie sposate e sacerdoti quella sul secondo segno eucaristico, il vino. In particolare, su quello della festa che venne a mancare durante il banchetto di nozze a Cana, dove Ges era ospite con sua madre. Anche oggi manca questo vino, ma anche oggi, come in quel giorno, Cristo lo vuole versare a ognuno. Nellamicizia che offre a ogni essere umano. g. m. v. Un modello di organizzazione sociale che punta solo sul benessere materiale prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione in Cristo, finisce per dare agli uomini pietre al posto del pane. Benedetto XVI usa unimmagine evangelica eloquente per ricordare che i sistemi ideologici e politici basati unicamente sulla forza del potere e delleconomia non hanno passato il vaglio della storia. Luomo avverte durante la messa presieduta domenica mattina, 11 settembre, ad Ancona, a conclusione del XXV Congresso eucaristico nazionale si comprende solo a partire da Dio: la relazione con lui, infatti, d consistenza alla nostra umanit e rende buona e giusta la nostra vita. In questo senso lEucaristia il punto di partenza per recuperare e riaffermare il primato di Dio. Il Papa lo ribadisce con forza quando sottolinea che la spiritualit eucaristica rappresenta il vero antidoto allindividualismo e allegoismo perch porta alla riscoperta della gratuit e della centralit delle relazioni nellesistenza umana. Se lEucaristia sostiene e trasforma lintera vita quotidiana assicura in grado di promuovere la nascita di uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiata. Chi sa inginocchiarsi davanti allEucaristia, infatti, non pu non essere attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle situazioni indegne delluomo, e sa piegarsi in prima persona sul bisognoso, sa spezzare il proprio pane con laffamato, condividere lacqua con lassetato, rivestire chi nudo, visitare lammalato e il carcerato. Il Pontefice rilancia la centralit della spiritualit eucaristica anche come via per restituire dignit ai giorni delluomo e al suo lavoro, nella ricerca della sua conciliazione con i tempi della festa e della famiglia e nellimpegno a superare lincertezza del precariato e il problema della disoccupazione. Un richiamo esplicito alla difficile realt sociale e occupazionale della regione, che il Papa ha modo di sperimentare da vicino durante il pranzo al termine della messa. Alla sua tavola, infatti, siedono venti rappresentanti delle categorie pi colpite dalla crisi che ha messo in ginocchio una parte considerevole delleconomia marchigiana: cassintegrati, precari, disoccupati, poveri. E a loro Benedetto XVI conferma: Conosco i vostri problemi, vi sono vicino. Tutta la Chiesa vi vicina. A questo tema il Pontefice fa riferimento anche nel pomeriggio, quando dopo lincontro con i sacerdoti e gli sposi nella cattedrale di San Ciriaco risponde alle domande dei fidanzati riuniti in piazza del Plebiscito. Servendosi dellimmagine della tavola imbandita alle nozze di Cana, il Papa fa notare che tra i giovani spesso manca il vino della festa. E rileva che soprattutto la difficolt di trovare un lavoro stabile stende un velo di incertezza sullavvenire. Una condizione evidenzia che contribuisce a rimandare lassunzione di decisioni definitive, e incide in modo negativo sulla crescita della societ, che non riesce a valorizzare appieno la ricchezza di energie, di competenze e di creativit dei giovani. Da qui lappello a perseguire un ideale alto di amore dando spazio a Cristo, che porta in ogni esistenza il vino della festa.
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Gli Stati Uniti ricordano le vittime dell11 settembre mentre in Afghanistan i talebani seminano ancora morte
Incubo spread
BRUXELLES, 12. Si prospetta una nuova settimana di nervosismo per le Borse mondiali sulla scia delle voci di un possibile default greco. A fine mattinata, tutti i listini continentali fanno segnare pesanti perdite. Giornata negativa anche per le Borse asiatiche: il Nikkei ha registrato una flessione del 2,31 per cento. Leuro ha toccato il valore minim0 rispetto allo yen degli ultimi dieci anni. Sale ancora la tensione sui titoli di Stato: lo spread (differenziale di rendimento) tra i bond greci e il bund tedesco ha sfondato quota 2000 punti; quello dei Btp italiani ha superato i 380 punti. Migliore la situazione per i Bonos spagnoli, fermi a 353 punti. A confermare le tensioni sono anche le quotazioni in rialzo per i credit default swap (i contratti derivati che consentono di trasferire il rischio di credito sul possibile default degli Stati). Il credit default swap italiano a cinque anni ha toccato un massimo di 505 punti base, in rialzo di 38 punti base. Otto Paesi europei (Italia, Austria, Germania, Finlandia, Francia, Olanda, Svezia e Gran Bretagna) hanno chiesto oggi allUe, in una lettera, una riduzione delle spese previste nelle nuove prospettive economiche e finanziarie della Ue per il periodo 2014-2020. La Germania ha dichiarato di volere che la Grecia resti nelleuro, nonostante tutti i suoi problemi. Il nostro obiettivo la stabilit delleuro ha detto il portavoce del ministro dellEconomia tedesco, Philip Rsler.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha nominato Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita il Reverendo Sacerdote Renzo Pegoraro, Docente di Bioetica alla Facolt Teologica del Triveneto e Direttore Scientifico della Fondazione Lanza di Padova.
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Barack e Michelle Obama al memoriale delle vittime dellattentato alle Torri Gemelle (Ansa)
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Il Governo Papandreou vara nuove misure di austerit per ridurre il deficit nel 2012
priorit ha aggiunto centrare i target di risanamento 2011 e 2012, considerando un gap di deficit di 17,1 miliardi per questanno. Venizelos ha quindi invitato le forze politiche, le opposizioni e la popolazione a parlare con una voce sola e a trovare quindi unit di intenti per uscire dalla difficile crisi del Paese. Il titolare delle Finanze ha comunque voluto in un passaggio un po polemico con lEuropa ricordare che la Grecia troppo pic-
cola per catalizzare su di s le difficolt delleuro. Sulla situazione difficile del Paese della quale le autorit greche stanno parlando, in queste settimane, con i rappresentanti della cosiddetta troika (Bce, Ue e Fmi) intervenuto ieri anche il premier socialista Giorgio Papandreou, che ha sottolineato come la Grecia necessiti di nuovi aiuti. Ottenuti i quali convinto lEsecutivo centrer i suoi obiettivi di budget.
Il Governo propone il nome Asmussen per sostituire il capo economista della Bce
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ISLAMABAD, 12. Piogge torrenziali in Pakistan e in India hanno ucciso 150 persone e provocato non meno di cinque milioni di senzatetto. In Pakistan, il maltempo ha fatto straripare i fiumi e i bacini nella provincia del Sindh e in particolare nei distretti di Badin, Mirpur Khas, Nawabshah e Tando Mohammad Khan, lungo il corso del fiume Indo. Oltre quattro milioni i senzatetto. Lemergenza ha causato un allarme sanitario negli accampamenti di fortuna, dove hanno trovato rifugio gli sfollati. In India, particolarmente colpito lo Stato orientale
dellOrissa, dove le incessanti piogge hanno inondato la met dei distretti sulla costa. Oltre 1,4 milioni di residenti hanno perso la casa. Secondo quanto si appreso, gli alluvionati sono in disperato bisogno di aiuti. Il Governo ha riferito che finora sono state tratte in salvo 60.000 persone, mentre stata mobilizzata una task-force di rapido intervento con elicotteri dellesercito. Le alluvioni, avvenute alla fine della stagione monsonica, sono state provocate dallo straripamento del bacino di Hirakund.
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La nuova legge sulle Chiese e le comunit religiose
Al mio venerabile fratello Reinhard Cardinale Marx Arcivescovo di Monaco e Frisinga Tra poche settimane cadr lanniversario dei venticinque anni dallinvito rivolto dal beato Giovanni Paolo II ai rappresentanti delle diverse religioni del mondo a riunirsi ad Assisi per un incontro internazionale di preghiera per la pace. A partire da quel memorabile evento, anno dopo anno, la Comunit di SantEgidio realizza un incontro per la pace, per approfondire lo spirito di pace e di riconciliazione e affinch Dio, nella preghiera, ci trasformi in uomini di pace. Sono lieto che lincontro di questanno si svolga a Monaco, citt di cui sono stato Vescovo, alla vigilia del mio viaggio in Germania e in preparazione alla cerimonia di commemorazione del venticinquesimo anniversario della preghiera mondiale per la pace di Assisi, che avr luogo nel prossimo mese di ottobre. Volentieri assicuro agli organizzatori e ai partecipanti dellincontro di Monaco la mia vicinanza spirituale e rivolgo loro di cuore tutti i miei voti perch sia benedetto. Il titolo dellincontro per la pace Bound to live together/ Convivere il nostro destino ci ricorda che noi esseri umani siamo legati gli uni agli altri. Questo vivere insieme in fondo una semplice predisposizione, che deriva direttamente dalla nostra condizione umana. dunque nostro compito darle un contenuto positivo. Il vivere insieme pu trasformarsi in un vivere gli uni contro gli altri, pu diventare un inferno, se non impariamo ad accoglierci gli uni gli altri, se ognuno non vuole essere altro che se stesso. Ma aprirsi agli altri, offrirsi agli altri pu essere anche un dono. Cos tutto dipende dallintendere la predisposizione a vivere insieme come impegno e come dono, dal trovare la vera via del convivere. Tale vivere insieme, che un tempo poteva rimanere confinato ad una regione, oggi non pu che essere vissuto a livello universale. Il soggetto del convivere oggi lumanit tutta intera. Incontri come quello che ebbe luogo ad Assisi e quello che si tiene oggi a Monaco sono occasioni nelle quali le religioni possono interrogare se stesse e chiedersi come diventare forze del convivere. Quando ci riuniamo tra cristiani, ricordiamo che per la fede biblica Dio il creatore di tutti gli uomini, s, Dio desidera che noi formiamo ununica famiglia, in cui tutti siamo fratelli e sorelle. Ricordiamo che Cristo ha annunciato la pace ai lontani e ai vicini (Ef 2, 16 ss). Dobbiamo apprenderlo continuamente. Il senso fondamentale di tali incontri che noi dobbiamo rivolgerci ai vicini e ai lontani nello stesso spirito di pace che Cristo ci ha mostrato. Dobbiamo imparare a vivere non gli uni accanto agli altri, ma gli uni con gli altri, ovvero dobbiamo imparare ad aprire il cuore agli altri, a permettere che i nostri simili condividano le nostre gioie, speranze e preoccupazion. Il cuore il luogo in cui il Signore ci si fa vicino. Per questo, la religione, che incentrata sullincontro delluomo con il mistero divino, legata in modo essenziale alla questione della pace. Se la religione fallisce lincontro con Dio, se abbassa Dio al nostro livello invece di elevare noi verso di Lui, se Lo rende, in un certo senso, una nostra propriet, allora in tal modo pu contribuire alla dissoluzione della pace. Se essa invece conduce al divino, al creatore e redentore di tutti gli uomini, allora diventa una forza di pace. Sappiamo che anche nel cristianesimo ci sono state distorsioni pratiche dellimmagine di Dio, che hanno portato alla distruzione della pace. A maggior ragione siamo tutti chiamati a lasciare che il Dio divino ci purifichi, per diventare uomini di pace. Non dobbiamo mai venire meno ai nostri comuni sforzi per la pace. Per questo le molteplici iniziative in tutto il mondo, come lincontro annuale di preghiera per la pace della Comunit di SantEgidio, e altre simili, hanno un cos grande valore. Il campo in cui deve prosperare il frutto della pace deve sempre essere coltivato. Spesso non possiamo fare altro che preparare incessantemente e con tanti piccoli passi il terreno per la pace in noi e intorno a noi, anche pensando alle grandi sfide con cui si confronta non il singolo, ma lintera umanit, come le migrazioni, la globalizzazione, le crisi economiche e la tutela del creato. Infine, sappiamo per che la pace non pu semplicemente essere fatta, ma che sempre anche donata. La pace un dono di Dio e al tempo stesso un progetto da realizzare, mai totalmente compiuto (Messaggio per la giornata mondiale della pace 2011, 15). Proprio per questo necessaria la testimonianza comune di tutti coloro che cercano Dio con cuore puro, per realizzare sempre pi lidea di una convivenza pacifica tra tutti gli uomini. Dal primo incontro di Assisi, 25 anni fa, si sono svolte e si svolgono molte iniziative per la riconciliazione e per la pace, che riempiono di speranza. Purtroppo, per, ci sono state anche molte occasioni perdute, molti passi indietro. Terribili atti di violenza e terrorismo hanno ripetutamente soffocato la speranza della convivenza pacifica della famiglia umana agli albori del terzo millennio, vecchi conflitti covano sotto la cenere o scoppiano nuovamente e ad essi si aggiungono nuovi scontri e nuovi problemi. Tutto ci ci mostra chiaramente che la pace un mandato permanente a noi affidato e contemporaneamente un dono da invocare. In tal senso, che lincontro per la pace di Monaco e i colloqui che vi avranno luogo possano contribuire a promuovere la reciproca comprensione e il convivere, preparando cos alla pace una via sempre nuova nel nostro tempo! Per questo invoco su tutti i partecipanti allincontro per la pace di questanno a Monaco la benedizione di Dio onnipotente. Da Castel Gandolfo, 1 settembre 2011
La questione stata anche affrontata dai vescovi cattolici ungheresi nella loro riunione del 6 e 7 settembre scorsi. Si tratta ha spiegato a LOsservatore Romano il nunzio apostolico, larcivescovo Alberto Bottari de Castello di una legge che comunemente viene detta sulla libert religiosa, ma che in realt riguarda solo la personalit giuridica delle comunit religiose. In pratica lo Stato si riserva la definizione del loro status giuridico. In questo senso, la Chiesa cattolica nei confronti della normativa ha un atteggiamento di attenzione e rispetto. Infatti, lobiettivo dichiarato di questa nuova questa legge, fortemente sostenuta dal Fidesz-Magyar Polgri Szvetsg, il partito dellattuale primo ministro, Viktor Orbn, quello di arrestare la notevole espansione numerica delle associazioni che, negli ultimi ventanni, cio dopo la fine del regime totalitario, hanno beneficiato dellaiuto finanziario pubblico facendosi appunto passare come comunit religiose. Le realt escluse dalla lista potranno comunque fare richiesta di essere registrate in seguito. Ma solo dopo lapprovazione da parte dei due terzi dei membri del Parlamento e diverse altre condizioni. Occorrer, per esempio, esplicitare i contenuti della propria fede, illustrare la propria struttura organizzativa e, soprattutto, dimostrare di essere presenti in Ungheria da almeno venti anni. Un emendamento al progetto di legge, approvato allultimo momento, ha cancellato invece
Commissione europea nonch commissario per Giustizia, diritti fondamentali, cittadinanza, e allo svedese Thomas Hammarberg, commissario per i Diritti umani del Consiglio dEuropa, sono intervenuti quindici ex dissidenti scrittori, intellettuali, politici che negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso parteciparono al movimento dopposizione al comunismo. I firmatari fra cui Gbor Demszky, gi sindaco di Budapest, Mikls Haraszti, gi rappresentante presso lO rganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in
la Signora
LICIA CENCINI
IN
VITTORI
madre del Cav. Carlo Vittori, Officiale della Segreteria di Stato. I funerali si svolgeranno marted 13 settembre alle ore 17 nella Parrocchia di SantAndrea a Trequanda (Si). I Superiori e gli Officiali della Segreteria di Stato assicurano la loro preghiera di suffragio e invocano dal Signore conforto per i familiari della cara defunta.
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Ad Ancona il Papa conclude il Congresso eucaristico nazionale
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mare, fino a vivere di Lui, come ci ha ricordato lapostolo Paolo nella seconda Lettura: Se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore (Rm 14, 8). Questa parola dura!; dura perch spesso confondiamo la libert con lassenza di vincoli, con la convinzione di poter fare da soli, senza Dio, visto come un limite alla libert. questa unillusione che non tarda a volgersi in delusione, generando inquietudine e paura e portando, paradossalmente, a rimpiangere le catene del passato: Fossimo morti per mano del Signore nella terra dEgitto dicevano gli ebrei nel deserto (Es 16, 3), come abbiamo ascoltato. In realt, solo nellapertura a Dio, nellaccoglienza del suo dono, diventiamo veramente liberi, liberi dalla schiavit del peccato che sfigura il volto delluomo e capaci di servire al vero bene dei fratelli. Questa parola dura!; dura perch luomo cade spesso nellillusione di poter trasformare le pietre in pane. Dopo aver messo da parte Dio, o averlo tollerato come una scelta privata che non deve interferi-
re con la vita pubblica, certe ideologie hanno puntato a organizzare la societ con la forza del potere e delleconomia. La storia ci dimostra, drammaticamente, come lobiettivo di assicurare a tutti sviluppo, benessere materiale e pace prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione si sia risolto in un dare agli uomini pietre al posto del pane. Il pane, cari fratelli e sorelle, frutto del lavoro delluomo, e in questa verit racchiusa tutta la responsabilit affidata alle nostre mani e alla nostra ingegnosit; ma il pane anche, e prima ancora, frutto della terra, che riceve dallalto sole e pioggia: dono da chiedere, che ci toglie ogni superbia e ci fa invocare con la fiducia degli umili: Padre (...), dacci oggi il nostro pane quotidiano (Mt 6, 11). Luomo incapace di darsi la vita da se stesso, egli si comprende solo a partire da Dio: la relazione con Lui a dare consistenza alla nostra umanit e a rendere buona e giusta la nostra vita. Nel Padre nostro chiediamo che sia santificato il Suo nome, che venga il Suo regno, che si compia la Sua volont. anzitutto il primato di Dio che dobbiamo recuperare nel nostro mondo e nella no-
stra vita, perch questo primato a permetterci di ritrovare la verit di ci che siamo, ed nel conoscere e seguire la volont di Dio che troviamo il nostro vero bene. Dare tempo e spazio a Dio, perch sia il centro vitale della nostra esistenza. Da dove partire, come dalla sorgente, per recuperare e riaffermare il primato di Dio? DallEucaristia: qui Dio si fa cos vicino da farsi nostro cibo, qui Egli si fa forza nel cammino spesso difficile, qui si fa presenza amica che trasforma. Gi la Legge data per mezzo di Mos veniva considerata come pane del cielo, grazie al quale Israele divenne il popolo di Dio, ma in Ges la parola ultima e definitiva di Dio si fa carne, ci viene incontro come Persona. Egli, Parola eterna, la vera manna, il pane della vita (cfr. Gv 6, 32-35) e compiere le opere di Dio credere in Lui (cfr. Gv 6, 28-29). NellUltima Cena Ges riassume tutta la sua esistenza in un gesto che si inscrive nella grande benedizione pasquale a Dio, gesto che Egli vive da Figlio come rendimento di grazie al Padre per il suo immenso amore. Ges spezza il pane e lo condivide, ma con una profondit nuova, perch
Egli dona se stesso. Prende il calice e lo condivide perch tutti ne possano bere, ma con questo gesto Egli dona la nuova alleanza nel suo sangue, dona se stesso. Ges anticipa latto di amore supremo, in obbedienza alla volont del Padre: il sacrificio della Croce. La vita gli sar tolta sulla Croce, ma gi ora Egli la offre da se stesso. Cos la morte di Cristo non ridotta ad unesecuzione violenta, ma trasformata da Lui in un libero atto damore, in un atto di auto-donazione, che attraversa vittoriosamente la stessa morte e ribadisce la bont della creazione uscita dalle mani di Dio, umiliata dal peccato e finalmente redenta. Questo immenso dono a noi accessibile nel Sacramento dellEucaristia: Dio si dona a noi, per aprire la nostra esistenza a Lui, per coinvolgerla nel mistero di amore della Croce, per renderla partecipe del mistero eterno da cui proveniamo e per anticipare la nuova condizione della vita piena in Dio, in attesa della quale viviamo. Ma che cosa comporta per la nostra vita quotidiana questo partire dallEucaristia per riaffermare il primato di Dio? La comunione eucari-
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AllAngelus al termine della messa il ricordo degli attentati dell11 settembre 2001
Conosco i vostri problemi, vi sono vicino. Tutta la Chiesa vi vicina. A conferma di quanto aveva detto durante lomelia nella messa del mattino, celebrata nel cantiere navale, Benedetto XVI ha rinnovato direttamente la sua solidariet e la sua vicinanza ai cassaintegrati, ai precari, ai disoccupati e ai poveri. Lo ha fatto salutando uno a uno, nel giardino del centro pastorale diocesano Stella Maris di Colle Ameno, i venti rappresentanti delle categorie pi deboli della zona anconetana, che hanno pranzato con lui. Cerano tre cassaintegrati della Antonio Merloni, quattro lavoratori precari, otto cassaintegrati della Fincantieri e cinque poveri, ospiti della Caritas. Il Pontefice ha espresso la sua soddisfazione per la presenza a pranzo di queste persone, che rappresentano la parte
sofferente del popolo di Dio, e ha condiviso con loro dei momenti di fraternit. Tra i commensali anche alcuni delegati sindacali, espressione delle sigle attive nel territorio, che hanno illustrato a Benedetto XVI la realt occupazionale della regione. Ansie e preoccupazioni che i rappresentanti dei lavoratori e degli emarginati hanno poi potuto far presenti anche al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale, che li ha ascoltati in occasione dellincontro con il Papa. Anche in questo caso si trattato di un dialogo che ha lasciato un segno. Ha innanzitutto confermato limpegno della Chiesa italiana a vivere lEucaristia nel quotidiano, traducendola in azioni concrete di solidariet. (nicola gori)
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evangelico che abbiamo ascoltato (Mc 5, 21-24.35-43), siate, per quanti sono affidati alla vostra responsabilit, segno della benevolenza e della tenerezza di Ges: in Lui si rende visibile come il Dio che ama la vita non estraneo o lontano dalle vicende umane, ma lAmico che mai abbandona. E nei momenti in cui si insinuasse la tentazione che ogni impegno educativo sia vano, attingete dallEucaristia la luce per rafforzare la fede, sicuri che la grazia e la potenza di Ges Cristo possono rag-
giungere luomo in ogni situazione, anche la pi difficile. Cari amici, vi affido tutti alla protezione di Maria, venerata in questa Cattedrale con il titolo di Regina di tutti i Santi. La tradizione ne lega limmagine allex voto di un marinaio, in ringraziamento per la salvezza del figlio, uscito indenne da una tempesta di mare. Lo sguardo materno della Madre accompagni anche i vostri passi nella santit verso un approdo di pace. Grazie.
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In piazza del Plebiscito lincontro con i fidanzati
tamento, ciascuno spinto a muoversi in maniera individuale e autonoma, spesso nel solo perimetro del presente. La frammentazione del tessuto comunitario si riflette in un relativismo che intacca i valori essenziali; la consonanza di sensazioni, di stati danimo e di emozioni sembra pi importante della condivisione di un progetto di vita. Anche le scelte di fondo allora diventano fragili, esposte ad una perenne revocabilit, che spesso viene ritenuta espressione di libert, mentre ne segnala piuttosto la carenza. Appartiene a una cultura priva del vino della festa anche lapparente esaltazione del corpo, che in realt banalizza la sessualit e tende a farla vivere al di fuori di un contesto di comunione di vita e damore. Cari giovani, non abbiate paura di affrontare queste sfide! Non perdete mai la speranza. Abbiate coraggio, anche nelle difficolt, rimanendo saldi nella fede. Siate certi che, in ogni
circostanza, siete amati e custoditi dallamore di Dio, che la nostra forza. Dio buono. Per questo importante che lincontro con Dio, soprattutto nella preghiera personale e comunitaria, sia costante, fedele, proprio come il cammino del vostro amore: amare Dio e sentire che Lui mi ama. Nulla ci pu separare dallamore di Dio! Siate certi, poi, che anche la Chiesa vi vicina, vi sostiene, non cessa di guardare a voi con grande fiducia. Essa sa che avete sete di valori, quelli veri, su cui vale la pena di costruire la vostra casa! Il valore della fede, della persona, della famiglia, delle relazioni umane, della giustizia. Non scoraggiatevi davanti alle carenze che sembrano spegnere la gioia sulla mensa della vita. Alle nozze di Cana, quando venne a mancare il vino, Maria invit i servi a rivolgersi a Ges e diede loro unindicazione precisa: Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2, 5). Fate tesoro di queste parole, le
ultime di Maria riportate nei Vangeli, quasi un suo testamento spirituale, e avrete sempre la gioia della festa: Ges il vino della festa! Come fidanzati vi trovate a vivere una stagione unica, che apre alla meraviglia dellincontro e fa scoprire la bellezza di esistere e di essere preziosi per qualcuno, di potervi dire reciprocamente: tu sei importante per me. Vivete con intensit, gradualit e verit questo cammino. Non rinunciate a perseguire un ideale alto di amore, riflesso e testimonianza dellamore di Dio! Ma come vivere questa fase della vostra vita, testimoniare lamore nella comunit? Vorrei dirvi anzitutto di evitare di chiudervi in rapporti intimistici, falsamente rassicuranti; fate piuttosto che la vostra relazione diventi lievito di una presenza attiva e responsabile nella comunit. Non dimenticate, poi, che, per essere autentico, anche lamore richiede un cammino di maturazione: a partire dallattrazione