Você está na página 1de 13

Manfredo Montagnana

University Ranking: Ranking impatto & sviluppo

Ottobre 2011

University Ranking: impatto & sviluppo


L'importanza della classifiche delle universit cresciuta in modo esponenziale dal 2003, quando la Shanghai Jiao Tong University ha pubblicato i risultati della prima World University Ranking. I giudizi sulla oggettivit e affidabilit delle classifiche rimangono controversi in quanto dipendono fortemente dalla scelta degli indicatori e dai pesi loro assegnati. Daltro lato le imprese e le organizzazione utilizzano i ranking per capire quali sono le universit migliori della classe e quali non lo sono, nella selezione dei candidati e nella valutazione delle collaborazioni con le universit. Mentre i responsabili politici dei diversi paesi, che devono fronteggiare significativi vincoli finanziari, sono sempre pi interessati al confronto della performance delle istituzioni di formazione superiore a causa dellimpatto sulla competitivit del sistema economico nazionale. Il rapporto analizza in particolare le ragioni del deludente posizionamento nelle classifiche delle universit italiane.

Copertina: certificato di laurea Fonte: temple.edu Tag: ireg, academic ranking and excellence, academic rankings of world universities, universit italiana, university ranking, arwu, qs, the, times higher education, world university rankings, manfredo montagnana,

Indice IREG Valutazione delle Universit Italiane Visione globale sullo stato della formazione superiore Uso dei Ranking ii Note sullAutore 10 1 2 5 6

Citazioni & Link IREG International Observatory on Academic Ranking and Excellence http://www.ireg-observatory.org/ ARWU Academic Rankings of World Universities http://www.shanghairanking.com/ QS World University Rankings www.topuniversities.com THE World University Rankings www.timeshighereducation.co.uk/world-university-rankings

IREG
Nel maggio 2006 lInternational Ranking Export Group (IREG) a Berlino ha definito un insieme di principi relativi alla qualit ed alla buona pratica nel Ranking degli Higher Education Institutions (IEH). Il documento articolato in quattro sezioni: principi e cipi obiettivi dei Rankings, definizione e peso degli indicatori, raccolta ed elaborazione dei dati, presentazione dei risultati. La parte pi interessante certamente costituita dalla prima sezione, che rivolta soprattutto agli autori delle tre principali classifiche: ARWU (Academic Ranking of World ipali Universities) della Shanghai Jiaotong University, QS World University Ramkings e THEworldunirank (Times Higher Education World University Rankings) di Cambridge.

I principi IREG di Berlino contenuti in questa prima sezione chiedono di: 1. spiegare che le graduatorie rappresentano solo uno degli strumenti nelle mani del Governo e degli altri decisori; chiarire gli scopi ed i target groups poich obiettivi e gruppi diversi possono richiedere indicatori diversi; riconoscere le diversit fra le istituzioni e tener conto delle differenti missions e dei diversi scopi delle istituzioni; precisare il ventaglio delle fonti delle informazioni ed i messaggi di ciascuna fonte; specificare i contesti linguistici, culturali, economici e storici dei sistemi formativi classificati.

2. 2

3.

4. 5.

Si riconosce che le tre classifiche citate tendono a non rispettare alcuni di questi principi in modo pi o meno pronunciato. Naturalmente ci si aspetterebbe che questo fatto generi il risentimento delle nazioni le cui universit sono escluse dalle top 10 o addirittura dalle top 100, come succede per lItalia. Invece le critiche vengono generalmente rivolte ad aspetti meno significativi - che potrebbero riguardare i contenuti nelle ultime tre sezioni del documento IREG del 2006 - anzich ai principi generali della prima sezione.

Valutazione delle Universit Italiane


Per quanto riguarda lItalia, evidente che ignorare le indicazioni contenute nei punti 3 e 5 significa retrocedere i nostri atenei in modo assai discutibile e non tener conto di quanto sia stato importante riuscire a mantenere livelli

formativi e di ricerca dignitosi con un contributo statale che da molti anni, in termini di percentuale del PIL, decisamente inferiore a quello di quasi tutti i paesi iore occidentali.

Viene inoltre relegato in secondo piano il fatto determinante che la popolazione studentesca di alcune universit di Milano, Napoli, Roma, Torino di gran lungo superiore a quella di quasi tutte quelle classificate tra i top 100 e che e ci comporta problemi di carattere organizzativo e logistico inesistenti in altri paesi. Infine non sembrano aver posto indicatori che tengano conto di dati particolari: il valore legale del titolo di studio (esistente quasi solo in Italia) oppure i meccanismi di ingresso nel mercato del lavoro e quindi i rapporti fra le parti sociali.

Ad esempio, sarebbe interessante inserire a fianco di mpio, indicatori per il numero dei premi Nobel e delle pubblicazioni su riviste internazionali un indicatore per la percentuale di diplomati e laureati inseritisi nel mondo del lavoro nellarco di uno, due, tre anni dopo la laurea.

Proprio a proposito degli indicatori sulla qualit della ricerca, rimane qualche dubbio in merito alla individuazione delle riviste da considerare di grande valore: chi e come decide quali sono? E ragionevole pensare che linsieme dei decisori anche se riconosciuti internazionalmente come scienziati di alto livello possa diventare un circolo chiuso che autoriproducendosi mantiene sotto il proprio controllo laccesso proprio a quelle riviste.

Visione globale sullo stato della formazione superiore


I ranking elaborati annualmente da ARWU, QS e THE contengono anche classifiche per raggruppamenti disciplinari e per corsi di laurea dove ritroviamo alcuni atenei italiani. 5 Resta tuttavia il fatto del tutto naturale che lattenzione degli osservatori si concentra essenzialmente sulla classifica generale ed su questa che si appuntano riflessioni e critiche, con una lettura che spesso diventa approssimativa, nel senso che lunica conclusione risulta essere: luniversit A buona, mentre luniversit B cattiva. Un risultato a dir poco superficiale. In ogni caso i ranking offrono una visione globale sullo stato della formazione superiore nei vari paesi del mondo: lassenza di un ateneo italiano fra i primi 100 rimane assai significativo ed il fatto che ci dipenda in buona parte dagli scarsi fondi statali negli ultimi decenni come abbiamo gi ricordato - non fa che sottolineare ulteriormente lurgenza di un profondo mutamento nella politica del Governo nei confronti della formazione superiore e della ricerca e, pi in generale, delle istituzioni culturali. In questa direzione, lesperienza che in Cina ha portato al ranking ARWU di cui hanno fatto tesoro altri paesi dovrebbe convincere il Governo italiano ad avviare un lavoro di studio e di ricerca sul sistema universitario del nostro paese in rapporto a quello delle nazioni pi avanzate.

Al di l di un esauriente panorama dello stato attuale dei nostri atenei, a me pare che il punto centrale sia il riconoscimento che la formazione superiore e la ricerca, come tutte le attivit culturali, costituiscono un servizio al pari della sanit, della scuola, dei trasporti, della casa. E per tale motivo che esse vanno finanziate dallo Stato consci del fatto che non possono sopravvivere e raggiungere livelli di competitivit basandosi solo su forme di autofinanziamento.

Uso dei Ranking


A me pare che si debba partire da una domanda generale non del tutto chiara nella prima sezione dei principi IREG: quale luso che si vuole fare del ranking? Qui non si tratta di una gara o di un incontro sportivo in cui la classifica finale serve per attribuire i premi. Nel caso dei nostri ranking, ci si domanda: cosa significa che lateneo A viene prima dellateneo B? se si intende che A migliore di B, quale il significato di migliore? Per i tre ranking considerati questo aggettivo si riferisce alle due funzioni principali di una universit, cio lateneo A migliore dellateneo B se: produce ricerche che godono di maggiori riconoscimenti internazionali, secondo ARWU; ha uno standard formativo pi elevato, secondo QS; emerge su entrambi i fronti della ricerca e della formazione, secondo THEworldunirank.

Queste risposte trascurano un aspetto fondamentale: come osserva lIREG, il valore di una universit deve tener conto del contesto economico e sociale in cui essa opera.

Poniamo il caso, ad esempio, di un ateneo di un paese in via di sviluppo: probabilmente non si colloca nemmeno nei primi 500, e tuttavia possibile che le sue attivit costituiscano un fondamentale sostegno allo sviluppo economico e sociale del paese, con importanti ripercussioni anche sul piano internazionale. 7 Sarebbe utile, anche da un punto di vista pi generale, un indicatore che evidenziasse il ruolo delle universit nel creare opportunit di sviluppo del sistema produttivo: certamente molte di quelle dei paesi avanzati coprono un ruolo di questo genere, ma lindicatore potrebbe premiare maggiormente le universit di paesi economicamente pi deboli. In ogni caso, un simile indicatore offrirebbe un ulteriore motivo di riflessioni ai Governi che volessero impegnarsi nel sostenere i centri di ricerca e di formazione superiore.

Modello di World-Class University Class

secondo Jamil Salmi, The World Bank econdo

Universit World Class


In generale, vi ampio accordo che le grandi universit hanno tre ruoli principali: Eccellenza nella formazione dei loro studenti, Ricerca, sviluppo e diffusione della conoscenza, conoscenza Attivit che contribuiscono alla vita culturale, scientifica e civile della societ.

Per eccellenza nella formazione ci si riferisce alle risorse e all'organizzazione dei corsi di laurea, alla istruzione, formazione professionale e altre opportunit formative per gli studenti. Questo obiettivo richiede facolt eccellenti, insegnamento di alta qualit, attivit didattiche complementari; disponibilit di buone biblioteche, laboratori, e altri impianti specifici; cos come studenti altamente preparati, motivati e partecipativi. Ricerca, sviluppo e diffusione della conoscenza si riferiscono a identificazione embrionale, crescita, estensione dei concetti e delle idee nonch alla loro trasformazione in applicazioni, prodotti e servizi che migliorano la conoscenza e il benessere. Le attivit che contribuiscono alla vita culturale, scientifica e civile della societ includono conferenze, pubblicazioni, eventi artistici, forum cos come prestazione di servizi (ad es. cliniche mediche e ospedali o musei) che coinvolgono e contribuiscono alla comunit regionale, nazionale e internazionale. [Tratto dalla presentazione WHAT IS A WORLD CLASS UNIVERSITY? di Henry M. Levin, Professor of Economics and Education, Teachers College, Columbia University, alla 2006 Conference of the Comparative & International Education Society, Honolulu, Hawaii, March16, 2006].

Manfredo Montagnana
Presidente per oltre dieci anni dell'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino. Ha fatto parte del Consiglio Comunale di Torino dal 2001 al 2006 partecipando ai lavori delle Commissioni Cultura e Urbanistica. Ha ricoperto importanti incarichi nei Sindacati della Scuola, dell'Universit e della Ricerca della CGIL. Dal 1961 al 1971 ha insegnato matematica nelle Universit di Torino e di Genova. Dal 1971 al 1998 ha svolto corsi di Analisi Matematica, tematica, Geometria, Applicazioni della Matematica all'Economia, al Politecnico di Torino dove stato membro del Consiglio di Amministrazione e ha diretto il Centro dei Servizi Didattici di Architettura. Nell'anno accademico 1969-70 ha svolto ricerca presso il Mathematical and Statistical Department della Berkeley University of California. Dal 1940 al 1948 vissuto in Australia dove ha acquisito l'inglese come propria lingua madre.

10

Você também pode gostar