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La nascita dello Stato moderno

DestinatariIImedia/ IV superioreSommarioIntroduzione al modulo


prendendo dai contenuti, con accenni alle
metodologie.MotivazioniOvviaFinalità e obiettiviPrerequisitii
fondamentali della storia medievale europea: la protostoria dello
stato moderno. I vari «poteri di fatto» (città, feudi, baronie,
principati).
Conoscenza generale della storica conflittualità fra papato e impero.
Conoscenza generale della frammentarietà politica dell’Italia del
300-400.
Conoscenza dei concetti base di: potere, amministrazione, confine
politico/ confine geograficoContenutiIl modulo si articolerà nelle
seguenti unità didattiche:

Elementi costitutivi dello Stato moderno. Ci si serve di Tilly: la


triplice centralizzazione: il potere (eliminazione contropoteri,
gerarchia sociale); le risorse del paese (fiscalità e burocrazia);
violenza legittima (gli eserciti permanente e la polizia). Il modello
spiega anche il rapporto stato/guerra: lo stato nasce cercando i
mezzi per condurre guerre all’esterno. Rispetto al medioevo, la
svolta avviene nel XVI secolo con il successo della centralizzazione.
Processi imitativi tra gli stati. C’è chi ci riesce prima e chi si accoda.
La massima bellicosità europea (finisce nel 700).
Le monarchie nascenti. Tra 400 e 500 si vedono decisivi passi avanti
nella costruzione di monarchie forti ed accentrate in Francia (con i
regni di Carlo VIII, Luigi XII, Francesco I); in Spagna con l’unione
delle corone di Castiglia e di Aragona sotto i «re cattolici»
Ferdinando e Isabella; in Inghilterra con l’avvento dei Tudor (Enrico
VII ed VIII).
La situazione dell’Italia. Alla fine del 400 si spezza in Italia, sotto
l’urto delle potenze straniere, l’equilibrio regionale stabilito con la
pace di Lodi del 1454. Carlo VIII conquista il Regno di Napoli nel
1494 ma non ne mantiene il possesso. Milano è dei francesi ma il
mezzogiorno continentale è degli spagnoli. Venezia, grande potenza
marinara, subisce ad Agnadello la stroncatura delle proprie mire
espansionistiche. A Firenze la breve parentesi repubblicana del
Savonarola (ma risaliranno i Medici nella prima metà del XV).
Laboratorio (o semplice lettura) sulla letteratura storiografica. La
riflessione storica moderna: Machiavelli e Guicciardini.
La complessità degli equilibri. In Europa: si indebolisce l’idea di SRI
contrastata dal carattere elettivo della monarchia, dall’eterogeneità
dei poteri (principati laici ed ecclesiastici, città libere, feudi
imperiali); dal contrasto degli Asburgo come sovrani ereditari dei
ducati austriaci e quelli del territorio tedesco nel suo complesso.
L’ambiziosa politica estera di Massimiliano I è pina di insuccessi (tra
cui il distacco dei cantoni svizzeri) ma attraverso la politica
matrimoniale prepara la sovranità asburgica su nuovi immensi
territori. Fuori ed ai margini dell’Europa: continua nel Mediterraneo
e nell’Europa orientale l’espansione ottomana, che con Solim I,
respinta la Persia, porta alla sottomissione della Siria e dell’Egitto
con Solimano il Magnifico, all’avanzata nei Balcani fino al cuore
dell’Ungheria. Il governo dispotico dei sultani si combina all’interno
dell’impero ottomano con la tolleranza religiosa e con una notevole
efficienza dell’amministrazione militare e
civile.Spazi&tempiMetodologie e strumentiraccolta termini notevoli
(confine, esercito permanente, burocrazia, politica matrimoniale,
ecc…)
ecc.. ecc… altre cagateVerifiche

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