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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 5 ottobre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 229 (45.874)
.

Citt del Vaticano

LEuropa indecisa sulla Grecia


LUSSEMBURGO, 4. UnEuropa divisa non trova soluzioni convincenti per fermare la crisi greca. I ministri delle Finanze dei Paesi Ue hanno raggiunto ieri, nel vertice dellEurogruppo a Lussemburgo, un accordo sulle garanzie del prestito greco. Tuttavia, lo sblocco dei nuovi aiuti ancora slittato. I timori di recessione spingono a fondo i listini asiatici ed europei, che registrano pesanti cali. Insieme alla crisi greca, a segnare la giornata borsistica stato lannuncio di Deutsche Bank in base al quale listituto tedesco non raggiunger i profitti prefissati questanno a causa delle turbolenze finanziarie in corso si legge in un comunicato della banca. E le notizie che arrivano da Lussemburgo non migliorano di certo la situazione: lEurogruppo ha raggiunto a fatica un accordo sulle garanzie collaterali richieste dalla Finlandia per sbloccare i nuovi aiuti alla Grecia, ma la decisione sulla sesta tranche slittata almeno fino a dopo il 13 ottobre. Sebbene non sia ancora pronto il rapporto completo della troika (i rappresentanti di Fmi, Bce e Ue), ormai chiaro che Atene non rispetter i target fiscali concordati per il 2012 e che dovr fare ancora di pi per il biennio 2013-2014 ha detto il presidente dellEurogruppo, Jean-Claude Junker. Nonostante gli sforzi greci, riconosciuti da tutti i ministri delleurozona, i target fiscali necessari non saranno raggiunti, come ha ammesso lo stesso Governo greco e come certifica anche il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn. A fine mattinata, oggi, le Borse europee sono tutte in territorio negativo sulla scia dei pessimi risultati dei mercati asiatici. Francoforte perde il 3,24 per cento, Parigi il 3,11, Milano il 2,66, Londra il 2,47, Madrid il 2,68 e Atene il sei per cento. Profondo rosso per il settore bancario: Dexia perde oltre il trenta per cento, Socit Gnrale il 6,9, Intesa il 4,7 e Unicredit il 3,4 per cento. E le previsioni su Wall Street non fanno sperare in nulla di buono.

Nella datazione la Bbc ha deciso di ignorare la nascita di Cristo

Unipocrisia storicamente insensata


volta la Bbc si limita a cambiare la dizione e non il computo del tema notizia che la Bbc ha deciso po, ma, cos facendo, non si pu di cambiare la definizione negare che abbia compiuto un gedella data sostituendo alle sto ipocrita. Lipocrisia di chi fa usuali sigle che rimandano ad avan- finta di non sapere perch proprio ti Cristo e dopo Cristo un generico da quel momento si comincino a era comune per non offendere i contare gli anni. Negare la funzione storicamente credenti di altre religioni non ha suscitato grandi reazioni. A parte rivoluzionaria della venuta di Cristo quelle di moltissimi non cristiani, sulla terra, accettata anche da chi che attraverso vari portavoce hanno non lo riconosce come Figlio di fatto sapere che non si sentivano Dio, unenorme sciocchezza. E, per nulla offesi dalla datazione tra- dal punto di vista storico, lo sanno tanto gli ebrei quanto i musulmani. dizionale. Come si pu far finta di non saMa queste composte e rispettose prese di posizione non hanno toc- pere che soltanto da quel momento cato i dirigenti dellemittente bri- si affermata lidea che tutti gli estannica, come gi successo in casi seri umani sono uguali in quanto analoghi. In realt, ormai ben tutti figli di Dio? Principio su cui si chiaro che il rispetto delle altre reli- fondano i diritti umani, in base ai gioni solo un pretesto, perch co- quali si giudicano popoli e goverloro che vogliono cancellare ogni nanti. Principio che fino a quel motraccia di cristianesimo dalla cultura mento nessuno aveva sostenuto, e occidentale sono solo alcuni laici sul quale invece si basa la tradizione cristiana. occidentali. E non certo la prima volta che ci accade. Il tentativo di cambiare la datazione venne dalla Rivoluzione francese, che impose un nuovo calendario nel quale il computo del tempo cominciava dal 14 luglio 1789, tradizionale giorno dinizio dei moti rivoluzionari, e invent nuovi nomi per i mesi, ovviamente cancellando le feste cristiane, sostituite da altre rivoluzionarie. Alle settimane, per cancellare la domenica, subentrarono le decadi. Il calendario dur poco, cancellato nel 1806 da Napoleone: le nuove date avevano qualcosa di posticcio e di ridicolo anche per i pi fieri illuministi. Il secondo tentativo venne fatto da Lenin, che cambi calendario sostituendolo con una Allegoria del mese di Frimaio datazione che partiva secondo il calendario introdotto dalla Rivoluzione francese dal colpo di Stato del 24 ottobre 1917. Questo Perch non riconoscere che da calendario, rimasto in vigore dal 1929 fino al 1940, sostituiva le setti- quel momento il mondo cambiamane con una scansione di cinque to? Che sono scomparsi tab e imgiorni, e naturalmente aboliva le fe- purit materiali e che la natura ste cristiane, rimpiazzandole con stata liberata dalla presenza del soquelle nate dalla rivoluzione. An- vrannaturale proprio perch Dio chesso, per, non ebbe molto suc- trascendente? Da queste realt nacesso, come dimostra il fatto che fu ta la possibilit per i popoli europei usato parallelamente al calendario di scoprire il mondo e per gli sciengregoriano, anche per mantenere ziati di iniziare lo studio sperimenrapporti con il resto del mondo. tale della natura che ha portato alla Cos fu anche per la datazione a partire dalla marcia su Roma, con nascita della scienza moderna. Perch allora negare perfino i dela quale iniziava lEra fascista, imposta da Mussolini e che per si af- biti culturali che la civilt ha nei fiancava a quella tradizionale, senza confronti del cristianesimo? Non c niente di pi antistorico e di pi inpretendere di sostituirla. Insomma, lidea di rimuovere il sensato, come ebrei e musulmani calendario cristiano ha pessimi an- hanno capito chiaramente. Non tecedenti, con numerosi fallimenti questione di fede, ma di ragione. alle spalle. Bisogna dire che questa Anche questa volta. di LUCETTA SCARAFFIA

La performance di un artista cinese mimetizzato tra bevande statunitensi (LaPresse/Ap)

La Cina condanna il disegno di legge degli Stati Uniti per limposizione di dazi

La guerra invisibile
A rischio le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi
WASHINGTON, 4. Gelo tra Cina e Stati Uniti. Il pomo della discordia, ancora una volta, il commercio: il Congresso americano sta discutendo un progetto di legge che, se approvato, consentirebbe allAmministrazione dimporre dazi sulle esportazioni cinesi per contrastare la svalutazione dello yuan. Il progetto approdato in Senato con il sostegno dei democratici ed stando al giudizio degli esperti molto pi stringente rispetto ai precedenti disegni di questo tipo. La misura permetterebbe al dipartimento del Commercio di annullare il vantaggio derivante dalla svalutazione della moneta cinese attraverso imposizioni fiscali da aggiungersi ai normali dazi doganali. Ma la situazione molto delicata: non ancora chiaro se il provvedimento passer grazie a un sostegno bipartisan. La Cina si opposta fermamente al disegno di legge: lo ha riferito un comunicato del ministero degli Esteri di Pechino pubblicato su sito del Governo cinese. La proposta afferma Pechino solo protezionistica e viola le norme dellO rganizzazione mondiale del Commercio, oltre a interferire seriamente nei rapporti commerciali ed economici fra i due Paesi. Nel comunicato la Cina ricorda che gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale per Pechino, assolvendo il tasso di cambio dello yuan dallaccusa di essere la causa di uno squilibrio commerciale. Il ministero degli Esteri cinese afferma di aver gi nel 2012 deciso di promuovere ulteriormente un meccanismo di formazione per il tasso di cambio dello yuan, facendolo apprezzare del sette per cento rispetto al dollaro. E questo processo continuer gradualmente, migliorando il sistema della fluttuazione dei tassi di cambio e della flessibilit. Per questi motivi, la Cina ha esortato gli Stati Uniti ad abbandonare il protezionismo e a non politicizzare le questioni economiche e commerciali, ma a creare un ambiente favorevole per lulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali. Intanto, la Casa Bianca ha inviato al Congresso per la ratifica tre accordi di libero scambio, firmati durante la precedente Amministrazione, con Corea del Sud, Panama e Colombia. La ratifica era stata ritardata per disaccordi fra la Casa Bianca e il Congresso sul contenuto degli accordi. Il presidente Obama ha sottolineato che lintesa con Seoul, firmata nel 2007 e poi rivista in dicembre, permetter di rimuovere dazi sul 95 per cento dei beni americani esportati.

In Libia mancano allappello migliaia di vettori

Il mistero dei missili scomparsi


TRIPOLI, 4. La Nato molto preoccupata per i missili e le armi scomparse dalla Libia che possono finire nelle mani di malintenzionati ed in contatto con il Consiglio nazionale di transizione per risolvere la questione. Lo ha detto ieri il segretario della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo il quale il Paese va aperto agli ispettori internazionali per fare chiarezza sulle armi. La risoluzione 2009 dellOnu, richiede di essere certi che tutte le armi dellex regime siano messe in sicurezza o distrutte, ha spiegato il segretario generale. Bisogner ha detto aprire il Paese agli ispettori internazionali per contribuire a questi sforzi. La Nato ha un ruolo limitato perch il suo mandato di proteggere la popolazione civile e perch non ha uomini sul terreno. Ma gli alleati sono in contatto con il Cnt per trattare questa questione, che stiamo seguendo molto da vicino, ha aggiunto Rasmussen. Secondo informazioni di intelligence, migliaia di missili libici terra-aria potrebbero gi essere finiti nelle mani sbagliate. Secondo il Cnt, almeno cinquemila missili Sam-7 sono spariti dagli arsenali del deposto regime di Gheddafi. Secondo informazioni apparse sui media statunitensi, di almeno ventimila missili anti-aereo si sarebbero perse le traccia. Il timore della Nato che possano finire nelle mani di Al Qaeda. Intanto, il Cnt ha annunciato, in attesa della formazione del Governo della nuova Libia, la costituzione di un altro Esecutivo provvisorio (la cui formazione sta registrando ritardi e difficolt): un nuovo Gabinetto di transizione, in attesa della liberazione del Paese, che ricalca quello uscente con Mahmud Jibril premier e ministro degli Esteri e la maggior parte degli ex responsabili confermati. Ma con una novit, listituzione di un dicastero ad hoc per i Martiri e le vittime della guerra. E Jibril ha anche annunciato che il Cnt avvier subito dopo la caduta di Sirte il processo per indire le elezioni per unAssemblea costituente. Dopo una settimana di violenti combattimenti

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia allufficio di Ausiliare della Diocesi di Augsburg (Repubblica Federale di Germania), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Josef Grnwald, Vescovo titolare di Fronta, in conformit ai canoni 411 e 401 1 del Codice di Diritto Canonico.
Un missile lanciato verso Sirte (LaPresse/Ap)

Decine di morti in un attentato a Mogadiscio


MO GADISCIO, 4. La capitale somala Mogadiscio stata insanguinata questa mattina da un attentato che ha provocato 65 morti e una cinquantina di feriti, secondo quanto riferito da fonti locali citate dalle agenzie di stampa internazionali. Lattentato, il pi sanguinoso di questanno, stato sferrato con un camion imbottito di esplosivo contro un edificio che ospita diversi uffici governativi. Lattentato stato rivendicato dalle milizie radicali islamiche di al Shabaab che guidano linsurrezione contro il Governo del presidente Sharif Ahmed.

groo (Spagna), finora Giudice del Tribunale della Rota della Nunziatura Apostolica di Madrid.

Vita e politica in Hannah Arendt

Dal qualcosa al qualcuno


ADRIANO PESSINA
A PAGINA

Qasr Abu Hadi, il villaggio natale di Gheddafi, a venti chilometri a sud est da Sirte, stato liberato dalle forze del Cnt. La conquista della cittadina assume un significato simbolico nella lotta al colonnello mentre a destare preoccupazione adesso lemergenza umanitaria a Sirte dove sono ripresi gli scontri. A causa dei combattimenti un convoglio del-

la Croce Rossa, che portava aiuti alla popolazione, stato costretto ieri a tornare indietro. In attesa di nuovi attacchi sono state preallertate le strutture mediche. Fonti di un ospedale da campo a cinquanta chilometri a ovest da Sirte hanno riferito di essere state incaricate a prepararsi ad affrontare un crescente afflusso di feriti.

Il Santo Padre ha nominato Prelati Uditori del Tribunale della Rota Romana i Reverendi Monsignori Vito Angelo Todisco, del Clero della Diocesi di Avellino (Italia), finora Difensore del Vincolo del medesimo Tribunale, e Felipe Heredia Esteban, del Clero della Diocesi di Calahorra y La Calzada - Lo-

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Nuovi studi su foreste e cambiamenti climatici

Seguendo una molecola di anidride carbonica


FRANCO PRODI
A PAGINA

pagina 2

LOSSERVATORE ROMANO
Il presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi, lancia lallarme sulla solidit del settore

mercoled 5 ottobre 2011

Ulti1mi dati dellEurostat

Banche senza fondi


In arrivo nuove regole per luso delle risorse strutturali dellUnione europea
BRUXELLES, 4. Alcune banche hanno chiaramente un problema di funding, ossia incontrano difficolt nel reperire i fondi necessari alla loro attivit. Lallarme arriva dal governatore della Banca dItalia, Mario Draghi, nella veste di presidente del Financial Stability Board (Fsb), a latere di un meeting a Zurigo. Sul tavolo dellincontro le attuali tensioni nei mercati finanziari, dovute al debito sovrano, e le misure che si stanno prendendo per fronteggiarle. Draghi ha rilevato, in particolare, che molto difficile distinguere se i problemi di funding siano effettivamente problemi di liquidit o se derivino da una mancanza di fiducia nel sistema bancario. Il governatore della Banca dItalia senza rilasciare commenti a proposito di chi lo sostituir alla guida del Fsb quando, a partire dal primo novembre, assumer la presidenza della Banca centrale europea ha sottolineato anche che nel corso dellincontro non si discusso n del fondo salvaStati n delle recenti decisioni dellUe in questambito. Il numero uno dellFsb tornato poi a ribadire che per superare lattuale fase di instabilit occorre pi cooperazione. In particolare, il banchiere ha indicato la necessit di pi capitale per le banche, una disciplina di bilancio pi stringente e una forte governance per lEuropa. Draghi ha quindi parlato della riforma dimportanza globale dovranno dotarsi di ulteriori cuscinetti per assorbire le perdite. Intanto, sul fronte europeo, sono in arrivo nuove regole per lutilizzo dellinsieme dei Fondi strutturali Ue 2014-2020. Il collegio dei commissari si sta ancora confrontando sullelemento pi politico delle nuove proposte: lo stop ai finanziamenti per quei Paesi membri che violano il Patto di stabilit e di crescita europeo. E questo fino a quando lo Stato non abbia messo i conti in ordine. Si tratterebbe di lasciare a mano vuote chi non rispetta il rigore di bilancio, mentre verrebbe premiato chi ha i conti in regola. Tale ipotesi, che sembrava decaduta nel giugno scorso, stata invece rilanciata dai Paesi del Nord Europa, come Germania e Svezia, e sarebbe vista di buon occhio spiegano fonti della Commissione Ue anche dal presidente Jos Manuel Duro Barroso. Contro lintroduzione del paletto sul rigore di bilancio si posto il commissario europeo alla Politica regionale, Johannes Hahn, secondo cui una tale soluzione andrebbe contro quelli che sono gli obiettivi di politica di coesione dellEuropa. La proposta verr discussa mercoled 5 ottobre dai commissari e presentata gioved 6 ottobre dal commissario Hahn. Molti elementi del documento sono gi condivisi.

Credito sempre pi difficile per le piccole e medie imprese


FRANCOFORTE, 4. Tra il 2007 e il 2010 le richieste di credito presentate da piccole e medie imprese europee sono quintuplicate passando dall1,2 al 4,9 per cento del totale. Parallelamente le domande accolte sono scese dall86,6 al 78,4 per cento. I dati sono stati diffusi ieri da Eurostat e confermano gli effetti restrittivi che la crisi e le difficolt del sistema bancario stanno avendo sul flusso del credito verso le imprese. In termini di incremento delle domande bocciate, i Paesi pi colpiti sono risultati essere la Bulgaria (dove il tasso di pratiche respinte schizzato dal 3,1 al 31,5 per cento), lIrlanda (dalluno al 26,6) e la Lettonia (da 4,3 al 26,4). Bulgaria e Irlanda guidano anche la classifica Ue in termini di riduzione delle rispettive quote di richieste di prestiti accolte: nel primo caso si passati dall87 del 2007 al 42,5 per cento del 2010, nel secondo dal 96,9 al 53,2 per cento. Da tempo dicono fonti di stampa la Commissione Ue sta lavorando affinch il sistema creditizio torni a sostenere adeguatamente le piccole e medie imprese. Intanto, il consiglio di amministrazione di Dexia, la banca francobelga fortemente esposta verso il debito greco, sarebbe stato convocato in una riunione demergenza. Lo scrive il Financial Times citando alcune fonti vicine alla situazione dellistituto, che starebbe considerando lipotesi di creare una bad bank cui far confluire gli asset pi svalutati della banca. Il gruppo bancario con sede a Bruxelles, fra le prime banche europee a ricevere il sostegno pubblico nella crisi scatenata dal crac di Lehman Brothers nel 2008, ha unesposizione di oltre venti miliardi di dollari verso il debito sovrano di Grecia, Italia e di altri Paesi ad alto rendimento dellarea euro. E nonostante gli sforzi continuerebbe a essere fortemente dipendente da prestiti a breve termine, non ultime le operazioni straordinarie messe a punto dalla Banca centrale europea a fronte di impieghi concentrati sul lungo termine.

Il logo del colosso bancario belga Kbc (Reuters)

del mercato dei prodotti derivati che probabilmente, ha sostenuto, non riuscir a essere interamente adottata entro la scadenza di fine 2012. Ha poi detto che vi sono lenti progressi nel ridurre la dipendenza dalle agenzie di rating, come chiesto dal Fsb: un processo che richiede di sviluppare la propria capacit di produrre il proprio rating e la propria valutazione dei rischi. I lavori del meeting hanno dato quindi spazio alle Sifi, le istituzioni

finanziarie dimportanza sistemica. Il Fsb ha discusso e approvato un pacchetto di politiche da sottoporre al G20 sul tema delle banche troppo grandi per essere lasciate fallire. Nel pacchetto, come spiegato in una nota diffusa al termine dei lavori, figurano elementi chiave di un nuovo regime internazionale per disciplinare il fallimento guidato delle istituzioni finanziarie in difficolt, in modo tale da non esporre i contribuenti ai rischi di perdite. Le Sifi

Secondo lFmi lIslanda vede luscita dalla crisi


REYKJAVIK, 4. Quello dellIslanda viene considerato dal Fondo monetario internazionale (Fmi) un modello positivo dei comportamenti da tenere per fronteggiare la crisi globale e per uscirne. LIslanda, che stato uno dei primi Paesi vittima della crisi finanziaria nel 2008 a ricevere aiuti dallFmi, oggi infatti sulla strada della ripresa. Studiarne e impararne la lezione lo scopo di una conferenza internazionale organizzata per il prossimo 27 ottobre dallFmi in collaborazione con il Governo di Reykjavik. Con leconomia globale ancora alle prese con le conseguenze della crisi scoppiata nel 2008, ritengo che lesperienza dellIslanda avr molto da insegnare, ha osservato Nemat Shafik, vice direttore dellFmi, presentando liniziativa. Secondo Shafik, in particolare, gli islandesi hanno dimostrato grande determinazione e solidit nellavviare una serie di politiche complesse in circostanze difficili e la conferenza chiarir come le politiche fiscali e finanziarie, approvate nellambito dei programmi di sostegno dellFmi, sono state in grado di preservare il modello del welfare nordico.

Annunciato un vertice tra Sarkozy e Merkel


PARIGI, 4. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, incontrer domenica prossima a Berlino il presidente francese, Nicolas Sarkozy. Lo ha reso noto ieri il portavoce del Governo tedesco, Steffen Seibert. Lincontro, che avverr nel palazzo della Cancelleria a partire dalle 17, servir a preparare il prossimo vertice dellUnione europea cos come il meeting dellEurogruppo, in calendario per il 17 e il 18 ottobre a Bruxelles. Gioved, inoltre, Merkel e il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schuble, riceveranno a Berlino i responsabili delle pi importanti istituzioni finanziarie per discutere la situazione dei mercati. Tra gli altri, sono attesi nella capitale tedesca il presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, e il presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick. Intanto, si accende il dibattito sul fondo salva-Stati in Europa. Non ha senso in questo momento fare speculazioni sullaumento del fondo ha detto ieri Schuble al suo arrivo a Lussemburgo per il vertice dellEurogruppo. Schuble ha auspicato che la Slovacchia proceda alla ratifica delle decisioni del 21 luglio. Il ministro tedesco ha quindi ricordato che finora stato usato solo il dieci per cento dei fondi per i programmi di assistenza a Grecia e Portogallo. Per questo, ha sottolineato il ministro, non ha senso speculare ora. Da qui lauspicio che Bratislava proceda alla ratifica della riforma del Fondo decisa dal vertice dellEurogruppo del 21 luglio. Speriamo fiduciosi che tutti i responsabili in Slovacchia siano consci degli impegni presi e che li mantengano, e che non decidano solo per se stessi ma per tutti in Europa ha sottolineato il responsabile. A favore di un rafforzamento del fondo anche il Governo di Madrid. Il ministro dellEconomia spagnolo, Elena Salgado, ha detto che sarebbe utile per il fondo avere una maggiore capacit: non un aumento del fondo di per s, ma una maggiore flessibilit e una maggiore capacit.

Per il cancelliere tedesco lunit non una condizione scontata

Il ventunesimo anniversario della riunificazione della Germania


BERLINO, 4. A margine delle celebrazioni, ieri, per il ventunesimo anniversario dellunit della Germania, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha messo in guardia dalla tentazione di considerare la riunificazione come una cosa ovvia, esortando invece a custodire, in unEuropa unita, il valore che essa rappresenta. Merkel ha quindi sottolineato come tra vecchi e nuovi Land federali restino delle differenze per quanto riguarda la realt della vita di tutti i giorni. Differenze che andrebbero superate. Siamo andati avanti, ma ancora non abbiamo concluso, ha osservato. Alla ricorrenza di ieri hanno preso parte le pi alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica federale, Christian Wulff. Il programma ha avuto inizio con una celebrazione ecumenica a Bonn, nel corso della quale larcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner, ha esortato a compiere tutti gli sforzi necessari per mantenere i risultati ottenuti a seguito della riunificazione. Aiutiamo soprattutto le giovani generazioni, ricordando il nostro passato di barriere e muri, a proteggere, aver cura e approfondire questa libert regalata, ha detto il porporato rivolto alle migliaia di persone presenti. Con Meisner hanno officiato il rito il presidente della Chiesa evangelica tedesca, Nikolaus Schneider, e il Metropolita greco-ortodosso, Augoustinos Labardakis. Subito dopo ha avuto luogo una cerimonia nellex sala plenaria del Parlamento (dove si tenevano le sedute prima del trasferimento da Bonn a Berlino). Il discorso non stato tenuto da una carica politica, ma da Andreas Vokuhle, presidente della Corte costituzionale tedesca, istituzione che la scorsa settimana ha festeggiato il sessantesimo anniversario della sua costituzione.

Bosnia ed Erzegovina ancora senza Governo


SARAJEVO, 4. Un anno dopo le elezioni legislative, la Bosnia ed Erzegovina si trova ancora senza un Governo. I risultati del voto del 3 ottobre del 2010 sono infatti ancora oggetto di discussione tra i leader dei sei maggiori partiti politici e tra le tre comunit (serba, croata e musulmana) del Paese. Queste non hanno ancora raggiunto un accordo per formare lEsecutivo centrale, il quale deve realizzare le riforme necessarie per lintegrazione europea del Paese, voluta al momento solo a parole da tutti i leader politici bosniaci. La mancanza di un Governo e le discussioni inconcludenti, mentre sono operativi gli Esecutivi delle due entit etnico territoriali, la Federazione croato-musulmana e la Repubblica serba di Bosnia, recepite allinterno dello Stato unitario bosniaco dagli accordi di pace di Dayton che misero fine al conflitto del 19921995, sono lo specchio della pi grave crisi politica e istituzionale vissuta dalla Bosnia ed Erzegovina dalla fine della guerra. Gli appelli e le pressioni internazionali perch i leader politici trovino un compromesso non hanno finora dato risultati e da un anno il Paese balcanico guidato dal Governo uscente. E il processo delle riforme, rallentato durante la precedente legislatura, ora completamente bloccato.

Assegnato il Nobel per la fisica


STO CCOLMA, 4. Il premio Nobel 2011 per la fisica stato assegnato oggi agli statunitensi Saul Perlmutter (del 1959), dellUniversit di Berkeley in California, e Adam Riess (del 1969), dellUniversit di Baltimore, e allamerico-australiano, Brian Schmidt (del 1967), dellUniversit nazionale australiana, per i loro studi sullaccelerazione dellUniverso attraverso losservazione delle supernovae pi distanti. Tutti e tre i Nobel per la fisica 2011 hanno giocato un ruolo di primo piano nella cosmologia, contribuendo a tracciare unimmagine completamente nuova dellespansione e del destino delluniverso. Lo spunto pi interessante delle ricerche dei tre studiosi che lUniverso in continua espansione e potrebbe trasformarsi in ghiaccio. Come si legge nel comunicato finale dellAccademia di Stoccolma, Perlmutter, Riess e Schmidt hanno preso in osservazione una cinquantina di supernovae, ovvero le esplosioni stellari che costituiscono lo stadio finale dellevoluzione delle stelle massicce e hanno appunto scoperto che luniverso si sta espandendo a un tasso in via di accelerazione.

Il cancelliere Angela Merkel con il presidente Christian Wulff (Ansa)

Insediato lEsecutivo in Danimarca


COPENAGHEN, 4. Si insediato il nuovo Governo della Danimarca scaturito dallaccordo tra i tre partiti della coalizione di centro sinistra (socialdemocratici, liberali e i socialisti) e presieduto dalla socialdemocratica Helle Thorning-Schmidt, prima donna a ricoprire lincarico di premier nel Paese scandinavo. Tra le novit, un ministro immigrato e un altro di appena ventisei anni. Dei ventitr nuovi ministri, ben nove sono donne ed scomparso il ministero dellIntegrazione voluto dalla formazione xenofoba del Partito popolare, ora allopposizione. La politica estera stata affidata al socialista Villy Svndal, mentre il leader del partito social-liberale, Margrethe Vestager Hansen, ha ottenuto la doppia poltrona dellEconomia e dellInterno. Ai socialdemocratici Bjarne Corydon, Morton Bdskov e Nick Hkkerup sono andati invece rispettivamente i dicasteri delle Finanze, della Giustizia e della Difesa. Fra gli obiettivi del nuovo Governo vi saranno quelli di uscire dalla crisi economica dando impulso alla ripresa, favorire gli investimenti in difesa del clima e dellambiente e lavorare a una riforma fiscale, che riduca il peso delle tasse.

Pausa fumo a pagamento in Vallonia


BRUXELLES, 4. Niente pi pausa sigaretta gratis per i 18.000 impiegati pubblici della Vallonia, la parte francese del Belgio. Da ieri, chi esce dallufficio per fumare infatti costretto a timbrare il cartellino. Il nuovo obbligo stato reso noto dal quotidiano belga Le Soir, che ha rivelato lesistenza di una circolare firmata dal direttore generale dei Servizio pubblico della Vallonia, nella quale si specifica che il tempo passato a fumare non fa parte dellorario di lavoro e, quindi, va recuperato.

LOSSERVATORE ROMANO
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mercoled 5 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
La visita del segretario alla Difesa Leon Panetta in Vicino Oriente

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Prospettive confuse dopo la rinuncia al dialogo con i talebani

Kabul cambia strategia


di GABRIELE NICOL LAfghanistan cambia la strategia. Rivelatisi vani i ripetuti tentativi di far sedere i talebani al tavolo delle trattative, il Governo di Kabul ha deciso di rinunciare a ogni forma di dialogo. Una scelta non da poco, poich finora era sempre prevalsa la convinzione che senza il coinvolgimento dei miliziani, lauspicato processo di riconciliazione nazionale non avrebbe avuto fiato lungo. Adesso che il presidente Hamid Karzai ha preso atto che con i talebani il dialogo non riuscir a decollare, si punta a una rinnovata intesa con il Pakistan, nella consapevolezza che un fronte unico, ben coordinato e coeso, condizione fondamentale per sconfiggere i terroristi e per assicurare alla regione una sufficiente stabilit. Ma anche in questo caso, i problemi non mancano. Proprio in questi giorni, infatti, la commissione speciale di inchiesta afghana sullassassinio dellex presidente Burhanuddin Rabbani, ritenuto luomo del dialogo con i talebani, ha stabilito che lomicidio duro colpo al processo di pace stato pianificato nella citt pakistana di Quetta, e che il capo del commando era un pakistano. La commissione ha anche riferito a Karzai di aver gi passato gli elementi di prova alle autorit pakistane, insieme allelenco dei nomi, indirizzi e numeri di telefono delle persone che in Pakistan sono coinvolte nella pianificazione degli attacchi. E c pure una precisazione: ci si attende che il Governo pakistano proceda con i necessari arresti. Immediata la risposta di Islamabad che nega ogni addebito riguardo a un coinvolgimento nellassassinio di Rabbani. Anzi, rilancia lintesa con Kabul, attraverso le dichiarazioni del primo ministro Yusuf Raza Gilani, il quale ha tenuto a ribadire che la pace e la sovranit dellAfghanistan rappresentano una priorit nellagenda politica pakistana. Da tempo i rapporti fra Islamabad e Kabul conoscono alti e bassi, il tutto condito dal reciproco sospetto che non sempre i rispettivi Paesi agiscano nellinteresse dellintera area, sotto la costante minaccia terroristica. Con questa realt, concordano gli analisti, occorre fare i conti nel momento in cui si punta proprio sullalleanza tra Afghanistan e Pakistan per vincere la sfida contro i terroristi. Se il fronte non solido, non si va lontano: questa, in sintesi, la posizione delle autorit sia afghane, sia pakistane. Come contraltare, tuttavia, simpongono divergenze e frizioni che rischiano, col tempo, di incrinare e di indebolire tale fronte. Del resto, la rinuncia afghana al dialogo con i talebani porta a prevedere una recrudescenza delle violenze, nel momento in cui si decide di rescindere ogni contatto diplomatico diretto ad arginare unazione destabilizzante fatta di attentati suicidi e di imboscate. Certo che miliziani, rilevano gli osservatori, hanno sempre remato contro ogni possibilit di compromesso. Si chiede loro, come precondizione per un negoziato credibile, la deposizione delle armi e il rispetto della Costituzione afghana. Il no talebano, in merito, continua a essere categorico. La posizione conciliante di Karzai nei riguardi dei miliziani stata condivisa dalla comunit internazionale, anzitutto dagli Stati Uniti, ovviamente con le dovute riserve. infatti opinione condivisa che senza i talebani cosiddetti moderati la ricostruzione afghana avrebbe fondamenta vacillanti. Nello stesso tempo, a rendere lo scenario ancor pi complesso contribuiscono i tesi rapporti fra Islamabad e Washington, dopo laccusa degli Stati Uniti al Pakistan di esportare violenza in Afghanistan e di avere legami con i terroristi. Il ministro degli Esteri di Islamabad, Hina Rabbani Khat, ha detto che cos facendo gli Stati Uniti ci perderanno come partner e come alleati. Ecco allora che viene a profilarsi un quadro assai frastagliato, in cui difficile individuare punti solidi. I rapporti fra Islamabad e Kabul sono ondivaghi, quelli tra Islamabad e Washington spesso toccano punti critici e, per completare il triangolo, sullintesa fra Wasghington e Kabul continua a gravare la diffidenza statunitense riguardo alleccessivo potere di cui Karzai gode in patria, a detrimento di una pi articolato e dinamico assetto istituzionale. Da tempo, ricordano gli analisti, non sono pi idilliaci i rapporti fra gli Stati Uniti e il capo di Stato afghano: e i dissapori di fondo, spinti dalle circostanze contingenti, spesso riemergono. Recentemente, segnala The Guardian, sembra essere ritornata in auge unidea gi ventilata in passato: la nomina di un inviato speciale delle Nazioni Unite nella regione con compiti propri di un negoziatore di pace. unidea rilanciata da alcuni Governi europei e che sembra non gradita, anzitutto, allattuale rappresentante Onu a Kabul, Staffan de Mistura. Ma, fa notare The Guardian, il mandato di de Mistura scade prima della fine del 2011: ci potrebbe aprire la strada a un dibattito serrato sullargomento. Anche in considerazione del fatto che il progetto europeo sembra non piacere nemmeno a Washington. Probabilmente se ne sapr di pi a dicembre, quando a Bonn andr in scena lattesa conferenza internazionale sullAfghanistan.

Washington preme per la soluzione a due Stati


TEL AVIV, 4. Israeliani e palestinesi devono intraprendere unazione coraggiosa per garantire una soluzione a due Stati per il conflitto mediorientale: cos si espresso ieri il segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta, durante una conferenza stampa congiunta con il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak. Non ci sono alternative ai negoziati ha dichiarato Panetta. Il mio messaggio principale alle due parti : non perdete niente andando ai negoziati. Barak ha sottolineato che gli Stati Uniti sono un cardine per il progresso nella regione. Il capo del Pentagono ha iniziato a Tel Aviv una visita di due giorni in Medio Oriente durante la quale sono previsti incontri con alcuni dei massimi leader regionali per rilanciare le prospettive di pace. La missione inizia appena dieci giorni dopo lavanzamento da parte del presidente dellAutorit palestinese (Ap), Abu Mazen, della richiesta di riconoscimento della Palestina. Washington ha gi annunciato che porr il veto sulla proposta, mentre il Quartetto (Onu, Ue, Stati Uniti e Russia) ha chiesto alle parti di riprendere i colloqui per arrivare a un accordo entro il 2012. I negoziati tra israeliani e palestinesi sono entrati in una fase di stallo alla fine del 2010. Il segretario alla Difesa atteso oggi in Egitto, al Cairo. Lobiettivo della visita rafforzare i rapporti tra Egitto e Israele. Negli ultimi giorni Panetta ha pi volte espresso la sua preoccupazione per il crescente isolamento diplomatico di Israele nella regione, soprattutto dopo gli attentati di Eilat. La visita di Panetta arriva allindomani dellannuncio da parte del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che Israele accoglie il piano del Quartetto per rilanciare negoziati senza precondizioni. LAp ha replicato che queste affermazioni, per essere considerate credibili, devono essere accompagnate dal congelamento degli insediamenti nei Territori e da un impegno a basare le trattative sui confini del 1967. Incontrando Abu Mazen, Panetta ha fatto presente che la strada pi corta per una soluzione dei due Stati la ripresa di negoziati diretti con Israele. Abu Mazen ha osservato che la visita del segretario un messaggio importante e dimostra che non c una rottura fra lAp e lamministrazione americana. Durante la conferenza con Barak, Panetta ha parlato anche di Iran e di Siria. Per fermare la minaccia nucleare iraniana, ha detto il segretario alla Difesa, occorre uno sforzo collettivo internazionale. Inoltre, la caduta del regime siriano una questione di tempo ha detto Panetta. Anche se Assad continua a resistere solo una questione di tempo: alla fine se ne andr. Ma intanto sul terreno, in Siria, la situazione si fa sempre pi tesa: secondo fonti di stampa, una quarantina di disertori delle forze armate sarebbero uccisi e gettati in una fossa comune. La notizia stata diffusa dal Comitato di coordinamento locale, una delle maggiori organizzazioni degli attivisti.

Leon Panetta, a sinistra, con il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak (LaPresse/Ap)

Non si fermano gli scontri a Sana e nel sud del Paese

Fallisce nello Yemen la mediazione delle Nazioni Unite


SANA, 4. Mentre non si placano le manifestazioni di protesta nella capitale contro il presidente yemenita, Ali Abdullah Saleh, e non si fermano i combattimenti nel sud del Paese dove alcune zone sono in mano a estremisti legati alla rete terroristica di Al Qaeda, si conclusa con un nulla di fatto la missione diplomatica di due settimane che linviato delle Nazioni Unite in Yemen, Jamal bin Amr, ha condotto a Sana per cercare di trovare una soluzione alla crisi politica in corso. Dal suo arrivo, bin Amr ha detto di aver incontrato diversi gruppi rappresentanti di vari partiti, come riferisce lagenzia di stampa Saba. La pazienza degli yemeniti limitata e la responsabilit delle menzogne della leadership yemenita, che deve portare lo Yemen verso una transizione pacifica dei poteri, verso riforme e il recupero, ha detto bin Amr. Il documento riferisce che linviato dellOnu torner presto nello Yemen, ma che i colloqui di bin Amr con il Governo di Sana non hanno finora portato ad alcuna decisione significativa per contribuire a metter fine a otto mesi di rivolte politiche. Intanto, Anwar Al Awlaki, considerato il leader di Al Qaeda nello Yemen, non morto nellattacco dei droni statunitensi nella provincia di Al Jawf, come invece sostenuto da Washington e dalle autorit yemenite. Lo afferma il ramo yemenita di Al Qaeda, secondo quanto riferisce il sito Yemen Post. Al Qaeda, inoltre, smentisce che nellattacco della scorsa settimana sia rimasto ucciso anche Ibrahim Al Asiri, unaltra figura di spicco dellorganizzazione terroristica nella penisola arabica. Lo Yemen Post riferisce anche che ieri, oltre 25 leader della trib Awaliq, la stessa di Al Awlaki, si sono recati sul luogo dellattacco per verificare la presenza di resti del corpo dellimam con passaporto americano, senza trovarne traccia e che per dimostrare che Al Awlaki ancora vivo effettueranno dei test del Dna sui campioni prelevati dai corpi di coloro che sono invece caduti sotto i colpi dei droni statunitensi. Gli osservatori ritengono invece che la smentita morte di Al Awlaki da parte dei terroristi la conferma di un altro colpo al cuore di Al Qaeda.

LAfghanistan rafforza i rapporti con lIndia


NEW DELHI, 4. Il presidente afghano Hamid Karzai oggi in India per una visita di Stato orientata a rafforzare le relazioni bilaterali e a firmare una serie di intese in materia di sviluppo e sicurezza. Il programma di Karzai prevede prima un colloquio con il ministro degli Esteri Somanahalli Mallaiah Krishna e poi uno con il premier Manmohan Singh. Tra gli scopi della visita, a quanto indicato da fonti diplomatiche concordi, ci dovrebbe essere anche la messa a punto di una collaborazione nelladdestramento delle forze dellordine. Karzai intende infatti coinvolgere il Governo di New Delhi nel processo di stabilizzazione del suo Paese, dopo il previsto ritiro delle forze statunitensi e di altri Paesi. LIndia uno dei principali Paesi donatori in Afghanistan, dove impegnata in diversi progetti infrastrutturali per i quali il Governo di New Delhi ha fornito finora a quello di Kabul aiuti per due miliardi di dollari. Tuttavia, un coinvolgimento del Governo indiano su specifici programmi di sicurezza potrebbe essere ostacolato dai timori di un ulteriore deterioramento della situazione dopo il ritiro delle truppe internazionali. Tra laltro, la visita di Karzai cade in un momento di particolari tensioni tra Afghanistan e Pakistan, accusato di complicit con la rete terrorista di Haqqani, sospettata di aver compiuti i recenti attentati a Kabul. Sul fronte economico, la visita di Karzai, la seconda questanno, intende promuovere la cooperazione bilaterale soprattutto nel settore dellagricoltura, fondamentale per lAfghanistan martoriato da anni di guerra.

Verr emendata la nuova legge elettorale egiziana


IL CAIRO, 4. I militari al potere in Egitto hanno accettato di emendare la nuova legge elettorale davanti a un rischio concreto di boicottaggio delle prossime elezioni da parte di diversi partiti politici. Dopo un incontro con alcuni rappresentanti dellopposizione, il Consiglio supremo delle forze armate, al potere da quando stato destituito il presidente Hosni Mubarak, ha accettato di modificare la nuova legge, oggetto di numerose contestazioni, per consentire ai partiti politici di presentare candidati per un terzo dei seggi riservati a candidati indipendenti. LAlleanza democratica per lEgitto, coalizione di 95 partiti guidata dai Fratelli musulmani, minacciava di boicottare le elezioni parlamentari di novembre in caso di approvazione della nuova legge elettorale elaborata dai militari. Intanto, Mohamed Hussein Tantawi, attuale capo della Giunta militare al potere in Egitto ed ex capo delle forze armate, ha dichiarato al processo contro Hosni Mubarak che lallora presidente egiziano non diede lordine di aprire il fuoco sui manifestanti al Cairo anche se alla fine della rivolta si contarono 850 morti.

Contro la costruzione di unautostrada in un parco naturale

Proteste degli indios boliviani


LA PAZ, 4. partita in Bolivia la marcia verso La Paz degli indios del Tipnis, tra le regioni di Beni e Cochabamba, che si oppongono da mesi alla costruzione di una autostrada allinterno del parco nazionale Isiboro Secur. Gli indios vogliono bloccare il progetto affidato alla societ brasiliana Oas per la costruzione dellautostrada Villa TunariSan Ignacio de Moxos, lunga 306 chilometri, a un costo di 477 milioni di dollari. Le proteste sono incominciate il 15 agosto. Gli indios hanno ribadito la richiesta di un confronto con il presidente boliviano Evo Morales e con il suo Governo. Parleremo solo con il presidente Morales e i suoi ministri a La Paz e sarebbe interessante vederli approntare disposizioni legali per annullare la possibilit di costruire una autostrada nel Tipnis, ha detto uno dei principali organizzatori della marcia, Adolfo Chvez.

Si profila il ritiro della missione Onu ad Haiti


PORT-AU-PRINCE, 4. Il responsabile della Minustah, la missione dellOnu ad Haiti, lex ministro degli Esteri cileno Mariano Fernndez, ritiene maturi i tempi per avviare unuscita graduale dal Paese delle forze internazionali. La strategia di uscita della Minustah avr come obiettivo di non tornare mai pi, poich Haiti merita di vivere da Paese responsabile della pace e della sicurezza interna, ha scritto Fernndez in un blog. Secondo lex ministro cileno, comunque, dopo i danni causati dal terremoto del gennaio 2010, la Minustah e la comunit internazionale sono stati decisivi per arrivare alle elezioni ad Haiti e permettere finalmente agli haitiani di eleggere un nuovo capo dello Stato. Sulla Minustah, peraltro, non sono mancate in questi ultimi mesi polemiche anche aspre, non ultima quella sulla presunta responsabilit di caschi blu asiatici nellaver portato ad Haiti il colera del quale si scatenata lanno scorso una virulenta epidemia. N sono mancati casi di comportamenti criminali da parte di alcuni caschi blu. In merito, si appreso ieri che il Brasile, che ha il comando militare della Minustah, ha rimpatriato alcuni suoi soldati accusati di abusi sessuali prima che gli organismi di controllo dellOnu potessero aprire uninchiesta. Il ministero della Difesa di Brasilia non si finora espresso sulle accuse, confermate comunque dai responsabili civili della Minustah. Nel settembre scorso, cinque militari uruguayani della Minustah furono denunciati con unaccusa analoga e e nel 2007 114 soldati dello Sri Lanka, tra cui il vicecomandante del contingente del Paese asiatico, furono oggetto di uguali denuncie e furono processati in patria da una corte marziale che inflisse diverse condanne.

Indigeni occupano il sito di costruzione dellautostrada (Ansa)

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LOSSERVATORE ROMANO
Fede e testimonianza Lippi, la Cappella Carafa e la segnalazione di Lorenzo il Magnifico

mercoled 5 ottobre 2011

Gelo e pochi applausi quando il profeta autentico


di INOS BIFFI un cristiano importa la fede, ossia laccoglienza della Parola di Dio, che lo rende partecipe del disegno divino. Ora, se si credenti, si profeti, dal momento che, a ben vedere, la profezia significa annunzio non tanto del futuro, quanto delleterno, o anche del presente inteso come leterno nel tempo. Del resto, ogni presagio si avverato e risolto in Ges Cristo, il Profeta (cfr. Giovanni, 1, 21), per cui la profezia cristiana coincide esattamente con la testimonianza cristiana. Non raramente oggi si sente auspicare e pregare perch la Chiesa sia credibile e sia profetica: sono aggiunte superflue e quasi devianti. Per sua natura la Chiesa credibile; altrimenti non sarebbe la Chiesa. Pi che di essere credibili, ci si deve preoccupare di essere credenti: nella fede e nelle opere luminose che laccompagnano (cfr. Matteo, 5, 16) risiedono i motivi della credibilit e sono offerti i segni della profezia, cio della viva e operosa presenza del Vangelo. Allo stesso modo oggi facile sentire rievocare ed esaltare come profeti sacerdoti, religiosi o laici, che con i loro gesti e le loro parole avrebbero in particolare anticipato il Vaticano II. Forse anche al riguardo una certa cautela non guasterebbe, specialmente quando si constata che quelle profezie, proferite con categorica sicurezza, erano spesso intrise di risentimento, e talora di acredine, nei confronti

E Filippino reinvent se stesso


Dal 5 ottobre al 15 gennaio le Scuderie del Quirinale a Roma ospiteranno la mostra Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del Quattrocento a cura di Alessandro Cecchi. Pubblichiamo alcuni stralci di uno dei saggi del catalogo (Milano, 24 Ore Cultura, 2011, pagine 206, euro 49). di JONATHAN K. NELSON el 1488 Filippino Lippi giunse a Roma per lavorare a quella che si sarebbe rivelata la commissione pi importante della sua carriera: la decorazione della cappella del cardinale Oliviero Carafa nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Uno degli aspetti pi significativi di questo ciclo limpostazione unitaria dello spazio della cappella, concepita da Filippino in modo da armonizzare perfettamente non solo gli affreschi della volta con quelli delle pareti laterali ma anche larchitettura illusionistica e quella reale. Lapproccio unitario tenuto dal pittore sia nella cappella Carafa, completata nel 1493, sia nella cappella Strozzi a Firenze, portata a termine dieci anni dopo, successivamente avrebbe costituito un modello fondamentale per la Stanza della Segnatura e per la volta della cappella Sistina. Nellevoluzione artistica di Filippino la cappella Carafa rappresenta una svolta decisiva. I principali affreschi superstiti della cappella lAnnunciazione, lAssunzione della Vergine, il Trionfo di assai pi ampia di tipologie somatiche e di pose, e una maggior ricchezza e profondit nei panneggi. La presenza di elementi allantica, di emozioni espresse in senso teatrale e di sentimento, la monumentalit e lo stile estremamente ornato delle opere di Filippino indicano come, a Roma, lartista si fosse reinventato. La decorazione della cappella costituisce uno spartiacque per quasi tutti i suoi dipinti eseguiti precedentemente o successivamente. La cappella del potente prelato napoletano ci fornisce, inoltre, un raro esempio di rapporto documentato tra Filippino e un suo committente. Nella maggior parte dei casi, infatti, mancano prove sicure che attestino chi commission i suoi lavori pi importanti (come per la cappella Brancacci), o chi li fece portare a compimento (come nel caso della cappella Strozzi). Per quanto riguarda la Carafa, invece, possediamo una gamma insolitamente ampia di testimonianze sia visive (gli affreschi e ventisette disegni ad essi correlati), sia scritte (lettere e fonti), che ci consentono di ricostruire una serie di decisioni chiave prese dal cardinale (o da chi per lui). Oliviero Carafa collezionava epigrafi antiche e libri moderni, e sosteneva attivamente lopera di molti artisti e umanisti; a quanto pare fu lui a stabilire linconsueto e ambizioso programma pittorico della cappella, anche se possiamo ipotizzare che avesse consultato uno studioso della sua cerchia per le scene in cui compare san Tommaso, soprattutto considerando che il cardinale, tra laltro sempre molto indaffarato, non era un domenicano. Carafa, dunque, potrebbe aver incaricato degli intermediari di collaborare con il pittore. Di sicuro qualcuno consigli a Filippino di accorpare due episodi nel Miracolo di san Tommaso, sugger allartista le numerose iscrizioni latine nel Trionfo e gli indic quali eretici raffigurare nella stessa scena. Per il Trionfo caso unico tra le opere di Filippino pervenuteci possediamo un disegno di presentazione finito, che possiamo confrontare con il dipinto realizzato. Il raffronto costituisce una solida base da cui partire per formulare ipotesi sugli interessi iconografici e sulle preferenze stilistiche del cardinale. Nel corso della sua carriera Filippino diede prova di una sensibilit non comune nel comprendere le specifiche esigenze di ciascun committente, cercando sempre le soluzioni pi appropriate e adottando unampia gamma stilistica. Secondo unanalogia proposta dallarchitetto Filarete, contemporaneo di Filippino, il ruolo del committente era quello di generare lidea originaria di un edificio; poi larchitetto, come una madre, sviluppava il seme per settenove mesi di gestazione fino al parto. In questo periodo larchitetto-madre doveva fantasticare e pensare, allo scopo di produrre diversi disegni per il progetto. Prima di partorire molte delle sue opere, Filippino ebbe modo di intrattenere rapporti stretti con i propri committenti e sicuramente cos fece anche a Roma. Nellunica lettera superstite del pittore, inviata a Filippo Strozzi nel 1489, Filippino scrisse a proposito di Carafa: Lopera mia gli sodisfa (). Fassi ora un ornamento per laltare di marmo (). La chappella non potrebbe essere pi ornata in terra di pavimento porfido e serpentino, tutto sottilissimamente fatto, un parapetto di marmo ornatissimo, e in effetto tutta richissima. La lettera fa pensare che Filippino fosse responsabile della realizzazione dei vari elementi che cita: la cornice di marmo dorato, evidentemente disegnata

tribuzione del carisma della profezia. Oggi poi si pu meglio misurare quanto alcuni interventi, che parevano folgorazioni dello Spirito Santo e intelligenti aperture alla cultura, fossero in realt improponibili dal profilo della fede e deleteri, e che, al contrario, la preveggenza fosse proprio quella dei cattolici antiquati. Si potrebbe poi osservare lincoerenza di quanti, proponendosi come profeti, si lamentavano di essere perseguitati: ma i veri profeti nella storia sacra non furono mai applauditi, si pensi a Geremia.

Tutti gli appartenenti al Popolo di Dio sono chiamati a essere profeti proprio perch chiamati a essere credenti

Ma a questo punto sorge la domanda: quali sono le profezie e i profeti di cui ha bisogno la Chiesa in ogni tempo? Se, come allinizio abbiamo affermato, lautenticit e lintensit della profezia cristiana misurata dallautenticit e dallintensit della fede e quindi della santit, ci appare, per esempio, una grande e decisiva profezia il concilio di Trento, con i suoi decreti dottrinali e pastorali, le sue disposizioni de reformatione, di fronte allo sfacelo di una riforma che, sfaldando la Tradizione, frantumava la Scrittura, eliminava quasi tutti i sacramenti e primariamente lEucaristia, e dissolveva il ministero ordinato e la gerarchia. Allora, come profeti veri, sempre per fermarci al tempo della Riforma cattolica, risaltano san Carlo Borromeo, promotore non solo del ripristino evangelico stabilito e incentivato dal Tridentino, ma anche di una rinnovata cultura, che venne improntando la societ cos profondamente, che ancora oggi, dov giunta la sua opera, se ne risentono i benefici frutti. E insieme con san Carlo si possono richiamare altri eccellenti pastori, o grandi fondatori di ordini o di congregazioni religiose, come santAntonio Maria Zaccaria, che prepar quella riforma, o santIgnazio di Loyola, e in seguito san Filippo Neri, o san Camillo de Lellis, o san Vincenzo de Paul. E pi vicino a noi, se vogliamo fermarci ai santi dellaccoglienza ma allora spudoratamente si parlava di carit cristiana, Melozzo da Forl, Il profeta Geremia, XV secolo per amore di Dio ecco il Cottolengo, o don Bosco, o don Guadel magistero e della pastorale della nella, o don Orione, per ricordarne alChiesa ufficiale o giuridica, come cuni, che non temevano di tenere un veniva chiamata, e come tale giudicata linguaggio schiettamente cristiano, alquanto retriva, attardata in vecchi consono alla loro professione religiosa, compromessi, incapace di leggere i che appariva in tutto. segni dei tempi, e quindi restia a raCon la loro profezia, poco teorica dicali riforme. e molto pratica, furono autori delle Si accredita in tal modo lidea che, pi radicali rivoluzioni. Anchessi per essere profeti, bisogna oltrepassare non ebbero sempre e subito una vita la dottrina e la prassi della Chiesa isti- facile e applaudita nella Chiesa, e pure tuzionale e gerarchica; bisogna cio non ritennero mai, come scrive il carscegliere una Chiesa spirituale e di- dinale Giacomo Biffi, un atto partinamica e intraprendere una via nuova, colarmente meritorio il dir male delcon un ascolto pi fedele del mondo e la Chiesa; in ogni caso, le impronte una pi coraggiosa alleanza tra fede e della loro profezia hanno inciso procultura. fondamente sia nella stessa Chiesa, sia Potremmo osservare che per lo pi nella cultura, che concorsero a rendere quei profeti tanto esaltati apparteneva- cristiana. Il cristiano mira non tanto a no alla casta selezionata dei cristiani dialogare, in vicendevole ammirazione, coltivati, convinti di parlare a nome con la cultura del mondo, quanto a del Popolo di Dio, il quale restava creare in forza del Vangelo una cultupiuttosto indifferente e proseguiva ra nuova, nella persuasione che la pronella convinzione che Ges Cristo non mozione umana non si aggiunge alla li aveva posti a fare da guida nella evangelizzazione, ma ne il frutto. Chiesa. Ai discepoli del Signore non imporSi asserisce solitamente a loro rita una profezia come anticipo della guardo che anticipavano coraggiosacronologia o previsione del futuro; mente il Vaticano II. indubbio che non si affannano a leggere i segni dei in alcuni credenti pastori, teologi, tempi, possedendo gi la lettura che laici cristiani non siano mancate fondate e felici intuizioni e auspici di ne ha fatto, una volta per tutte, Ges rinnovamento e di riforma, recepiti e Cristo, morto e risuscitato. N si danattuati poi dal concilio, che li ha inse- no troppo da fare per la convocazione riti nellortodossia della Tradizione: di nuovi concili che rispondano alle questa, infatti, rappresenta la sostanza loro attese, insoddisfatte dai concili dello stesso concilio, come appare precedenti. Essi si preoccupano piuttosto di una chiaramente a chi, senza pregiudizi postconciliari, abbia lonesta pazienza profezia consistente in una ortodossia sempre pi tradizionale e quindi intedi esaminarne i documenti. Tuttaltro invece il valore delle gra e limpida; gioiscono e sono presi dammirazione per il carisma del Mavoci profetiche. Se, invece di lasciarsi andare, con gistero, che in virt dellassistenza delvezzo monotono e scontato, a elogi lo Spirito Santo assicura la fedelt alla sonori di tali voci, le si prendesse in Parola di Dio; rendono evidente la coesame rigoroso, richiamando le circo- munione con Cristo nelle opere della stanze concrete in cui esse risonavano, fraternit; predicano che il destino ci si accorgerebbe di quanto il loro in- delluomo la vita eterna. E sanno che, siccome gi ora c segnamento, alternativo e parallelo a quello dei maestri della fede, fosse Ges Cristo, c gi ora anche la vera fuorviante, e si comprenderebbe per- Chiesa, pur non essendo ancora tutta ch questi nutrissero riserve o fossero nella condizione gloriosa. Tutti gli appartenenti al Popolo di diffidenti e prendessero provvediDio sono chiamati a essere profeti, menti. Senza dire che qualche sospetto era proprio perch chiamati a essere crein ogni caso lecito di fronte allautoat- denti. La profezia la fede.

Annunciazione

E intanto da una lettera di Nofri Tornabuoni del 1490 risalta limportanza politica delle raccomandazioni anche nellItalia del XV secolo
san Tommaso e il Miracolo del Crocifisso mostrano tre caratteristiche altamente significative, raramente, per non dire mai, presenti nei precedenti dipinti di Filippino ma molto frequenti nelle sue opere successive. Anzitutto lo studio delle statue e degli edifici antichi ispir al pittore la nuova monumentalit di numerose figure e dello scenario architettonico in cui esse sono collocate; inoltre, in molti dettagli, in particolare nellintelaiatura architettonica, abbondano i riferimenti diretti a monumenti antichi. Giorgio Vasari arriv addirittura ad affermare, esagerando, che Filippino, dopo il soggiorno romano, fu il primo a introdurre

dallartista stesso; il pavimento in marmi policromi, disposti secondo motivi geometrici; e la balaustra allantica che delimita lingresso della cappella, forse il primo esempio conosciuto di questo elemento architettonico. Tra laltro la presenza di materiali cos costosi sembra suffragare laffermazione di Vasari, secondo il quale la cappella era stata stimata duemila ducati, una cifra astronomica, pur senza le spese de gli azzurri e de garzoni. Di sicuro Carafa e i suoi contemporanei avrebbero potuto definire ornatissimo il ciclo di affreschi della cappella. Nel momento in cui il cardinale stava cercando un pittore per la propria cappella, Filippino era poco conosciuto al di fuori della Toscana, ma una lettera del committente conferma il commento del Vasari secondo cui il pittore gli era stato raccomandato da Lorenzo il Magnifico. Nel 1488 Carafa rispondeva a una lettera dellabate Gabriele Mazzinghi, per assicurargli di aver scelto Filippino per la decorazione della propria cappella, meravigliandosi che labate avesse potuto dubitarne: essendone stato indirizzato dal Magnifico Lorenzo, non haveriamo cambiato, per quanti altri pictori forono mai in Grecia antiqua. Lo stesso anno Lorenzo de Medici, da tempo in contatto con Carafa, dovette superare lopposizione di questultimo allelezione a cardinale del figlio Giovanni de Medici, appena tredicenne. Nel marzo 1489 Lorenzo ebbe la conferma che il figlio sarebbe stato accolto nel Sacro Collegio; comunque, anche dopo aver raggiunto il suo obiettivo, il Magnifico continu a seguire con attenzione i progressi

di Filippino nella cappella Carafa. Il 7 maggio 1490 Nofri Tornabuoni gli scrisse: Vegho quello mi dite di Filippino dipintore. Io li parlai destramente a questi d passati per modo che resto contento et vego che gli oserva quello mi promise di lavorare solecitamente et non ispendere [?] per modo che io sono certo che il Cardinale rester obrighato a voi et chontento di lui. Non rester di tenerlo dipresso et recordarli quello che mi paria di bisognio. Nessunaltra lettera rivela cos chiaramente limportanza politica di una raccomandazione artistica nellItalia del Quattrocento.

Rivalit sullArno esposte a Roma


Oltre che illustrare i circa trentaquattro anni di attivit di Lippi, la mostra Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del Quattrocento, apertasi alle Scuderie del Quirinale, intende mettere a fuoco il profilo dellartista toscano restituendogli il giusto posto che gli spetta accanto al suo (ben pi noto) maestro Sandro Botticelli. Un rapporto il loro che negli anni divenne aperta rivalit. Significativo omaggiare Filippino Lippi con una mostra a Roma: la citt, infatti, diede una indubbia sterzata alla successiva produzione dellartista. La mostra rester aperta fino al 15 gennaio 2012.

Si apre lEmufest al Conservatorio di musica di Santa Cecilia

Il suono elettronico
Non sono molti, ma esistono anche dei progetti di eccellenza nelle scuole di musica italiane. Uno sicuramente a Roma, dove il Conservatorio di Santa Cecilia propone lEmufest, una rassegna internazionale di musica elettroacustica giunta alla quarta edizione. Nel corso delle otto giornate previste, dal 9 al 16 ottobre, si terranno conferenze, convegni ed eventi speciali. Sedici i concerti previsti, tutti presso la Sala Accademica del conservatorio, dotata di un sistema di ascolto ottofonico di altissima qualit. In particolare si segnalano giornate di approfondimento della situazione della musica elettroacustica negli Usa, in Inghilterra e in Polonia e un convegno sul tema Musica e Architettura, non a caso a dieci anni dalla morte di Xenakis, il compositore-architetto che del rapporto tra spazio e suono fece uno dei suoi principali ambiti di ricerca. (marcello filotei)

Angelo con tamburi (particolare)

a Firenze le decorazioni allantica. In secondo luogo, nelle opere eseguite da Filippino dopo il suo arrivo a Roma i volti e, pi in generale, le pose delle figure sono caratterizzati da un senso del movimento ed emozione, se non di pathos, molto pi accentuato; le figure si voltano, corrono, gesticolano come non si era mai visto prima, mentre le vesti fluttuano al vento. Infine, la cappella Carafa e molte opere successive risultano assai pi ornate dei precedenti dipinti di Filippino; vi si notano, per esempio, una gamma

mercoled 5 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Vita e politica in Hannah Arendt

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Dal qualcosa al qualcuno


Pubblichiamo quasi integralmente lintroduzione del libro di Alessandra Papa Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt (Milano Vita e Pensiero, 2011, pagine 218, euro 19). di ADRIANO PESSINA opo la stagione della Lebensphilosophie, che ha segnato linizio del Novecento, il tema della vita tornato, a partire dalla seconda met del secolo scorso, al centro della riflessione filosofica secondo una duplice angolatura, quella della biopolitica e quella della bioetica. Queste due prospettive hanno origine e storia differenti. Come noto, soprattutto grazie allopera di Michel Foucault che il termine biopolitica entrato nel lessico filosofico, ed stata unirruzione polemica, tesa a mostrare in che modo il potere politico si impossessato della sfera della vita e ne ha determinato una rilettura adatta allesercizio del dominio e del controllo. La bioetica, invece, sorta, in primo luogo, dentro il lessico delle scienze della vita e della medicina che, con lintento di coniugare un difficile rapporto tra lo sviluppo delle biotecnologie e la definizione dei confini della legittimit morale degli interventi sui viventi, ha ridestato il pensiero filosofico a una nuova responsabilit. Con il trascorrere degli anni, di fatto, si saldato un insolito legame tra biopolitica e bioetica attraverso una nuova centralit della figura del diritto, espressa in ci che oggi si chiama biodiritto. I temi della procreazione umana, che con lavvento delle biotecnologie avevano suscitato seri interrogativi sia sul versante antropologico sia su quello etico, sono stati cos ridotti a casi da trattare allinterno di procedure, pensate secondo modelli teorici liberali improntati ad una esplicita neutralit assiologica. In questi passaggi teorici e pratici, la centralit dellindagine filosofica sta rischiando una marginalizzazione: non soltanto, come la nottola di Minerva, giunge a cose gi fatte, ma rischia di ripetere il gi detto o di inseguire il gi fatto per lamentarsene o benedirlo. Da questo punto di vista, linteressante e accurato studio che Alessandra Papa ha dedicato allopera di Hannah Arendt costituisce unimportante occasione per riaprire spazi di riflessione. Infatti, come sottolinea Papa, Arendt riuscita a rimettere in gioco loriginaria capacit di stupirsi, che condizione stessa del filosofare, di fronte al miracolo della nascita, facendo riscoprire nessi impensati tra lorigine delluomo e la sua capacit di costruire uno spazio pubblico attraverso azione e discorso. Nellepoca in cui le scienze naturali sono in grado di definire le componenti biochimiche delluomo, di programmarne la nascita, di ipotizzarne un miglioramento e di selezionarne i caratteri, la domanda, ingenua (come sembra ingenuo il domandare socratico che spesso Arendt utilizza come prototipo dellinterrogazione filosofica) sul chi sei?, rivolta a ogni nuovo venuto al mondo, apre lo spazio per una pi profonda considerazione dellevento della nascita. Il fatto che si possa sapere che cosa sia luomo non esaurisce, infatti, questo originario interrogativo perch proprio da questo essere qualcosa di determinato biologicamente che emerge quella soggettivit in grado di interrogarsi e di interrogare coloro che lo hanno generato. Per quanto si possa definire luomo, resta infatti sempre aperta la domanda sulla soggettivit umana che ognuno pu rivolgere a s e a chi incontra. Merito di Arendt, come dimostra questo denso e articolato studio di Papa, aver compreso che soltanto lasciando aperta la domanda sulla soggettivit, sul suo maternit e alla paternit ne confermi il potere. Ci che spezza ogni potere autoritario sulle storie degli uomini, ogni potere persuasivo della disperazione rinunciataria, la capacit di quellazione che genera i figli, i nei, coloro che si presentano come stranieri in un mondo gi fatto: la capacit di accoglierli e di riconoscere che sono nati per incominciare nuove relazioni anche la capacit della politica di pensarsi e di costruirsi, confrontandosi con le categorie dellamicizia e dellinimicizia. Questo breve cenno a un teSoltanto accogliendo ma affrontato con pi adeguate sfumature teorie tutelando la nascita che in questo interessante la politica pu riuscire a sottrarsi libro, ci permette di segnalare il modo originale alla ricorrente con cui Papa ha saputo tentazione del totalitarismo far emergere non soltanto dai testi, ma anche dalle La lettura e linterpretazione note, dalle fugaci citazioni della dellopera di Arendt, che ci pro- Arendt, quegli interlocutori pone Papa, suggerisce, per cos dellopera arendtiana che sono in dire, una sorta di cambiamento grado di restituirci lordito di un gestaltico rispetto ai modelli con- pensiero molto articolato. Ed sueti con cui si posto a tema il merito di Papa di aver dimostrato nesso antropologia e politica. Co- come la categoria della natalit, s, a differenza di quanto propone che, come lei stessa annota, negli Foucault, per la Arendt non si scritti della Arendt discontitratta di sottrarre la nascita e la vi- nuo, il pi delle volte sempliceta dalle interferenze della politica, mente rintracciabile in frammenti, ma, al contrario, di garantire la vi- oppure affidato a delle immagini ta garantendo la politica. Infatti, evangeliche o letterarie che hanno soltanto accogliendo e tutelando quasi la funzione di un apologo o la nascita, la politica pu sottrarsi di una chiosa allinterno di un tealla tentazione del totalitarismo e sto, sia al tempo stesso un eleritrovare proprio nellimprevedibi- mento strutturale e fondamentale lit del nuovo che viene al mondo del suo pensiero e un importante il significato delle relazioni pub- strumento concettuale per rileggebliche che si instaurano attraverso re alcuni temi del dibattito bioetilazione e il discorso. A ben vede- co contemporaneo. re, infatti, sia il totalitarismo che Come ben dimostra Papa, linha preteso di gestire la vita secon- vestimento teoretico attuato dalla do una progettualit autoritaria, Arendt sul concetto di natality sia il liberalismo che ha rigettato anche dettato dal fatto che non si tratta di una categoria di matrice classica e come tale pu servire per disinnescare una serie di precomprensioni ereditate dal modello greco legate allidea delluomo come naturalmente politico. E in effetti la riflessione sulluomo proposta da Arendt trascende immediatamente leredit greca quando, ricorrendo al racconto biblico della creazione, sottolinea loriginaria polarit maschio e femmina come costitutivi dellumano, o quando, attraverso le pagine di Agostino, coglie nellimprevedibile soggettivit di chi nasce la fonte dellazione libera che andr a costituire, atHannah Arendt traverso il discorso, lo spazio delle relazioni levento della nascita nelloscurit umane proprie della polis. Ed di una vita privata (priva di quel ancora usando fonti ebraiche e discorso e di quellazione in grado cristiane che Arendt penser alla di riconoscere i nei) si sono rive- promessa e al perdono come a lati incapaci di salvaguardare ogni quelle azioni umane che permetnascita e di cogliere quella che tono di sottrarre la libert allinpotremmo definire la normativit certezza del puro arbitrio e al pedella categoria antropologica di fi- so dellirreversibilit del passato. Unassunzione delle metafore, dei glio. La possibilit stessa che non av- racconti, delle immagini bibliche venga un decadimento della poli- che, come afferma Papa, funge da tica e una relativizzazione radicale correzione del pensiero greco, dellethos passa attraverso quel senza che questo comporti per continuo rinnovamento che trova una condivisione religiosa o mela sua fonte nellesperienza origi- tafisica di quanto la tradizione naria della nascita. E non senza ebraica e cristiana le consegna ragione che Hans Jonas, come ci per pensare la condizione umana. Il nostro tempo, che sotto altri ricorda Papa, ha potuto rileggere aspetti rimanda a quellimmagine il tema della responsabilit umana dei tempi bui a cui ricorre spese riproporre il nesso tra essere e so Arendt quando riflette sul tema dover essere passando proprio atdel male che ha percorso il Novetraverso la categoria arendtiana di cento, cos ansioso di trovare monatality, trasformazione filosofica tivi di speranza e di novit, rischia di un concetto, di uso socio-stati- di non saper vedere quale ne sia stico, con cui la Arendt ha attuato la condizione quando, con sciatteda subito un radicale capovolgi- ria teoretica e sufficienza medica, mento prospettico rispetto a riduce la natality a evento biologiquellessere-per-la-morte professa- co che si inscriverebbe in quel cito dallamato maestro Heidegger. clo della vita dove tutto uguale E a questo proposito si potrebbe nel suo dissolversi nella morte. qui ricordare linteressante con- Lontologia della nascita, e la fefronto che Papa istituisce tra il te- nomenologia del puer, forniscono ma della nascita affrontato dalla argomenti che fungono da antidopice teatrale di J. Paul Sartre, to teorico ai modelli deterministici Bariona, e alcune pagine della con cui si sta costruendo il futuro Arendt. Anche lo scritto di Sartre delluomo, affidato sempre di pi particolarmente efficace nel suo ai progetti di selezione del nasciconiugare il nesso tra politica, na- turo, ma anche una felice occasioscita e salvezza, tra lattesa del ne per ripensare a noi stessi, al nuovo e loppressione politica che nostro modo di intendere la vita e preme affinch la rinuncia alla lazione. carattere di imprevedibilit e di irriducibilit ad ogni forma di precomprensione biologica, e persino filosofica, che diventa possibile arginare ogni forma di totalitarismo e ripensare le categorie della politica. Da questo punto di vista risultano particolarmente efficaci le annotazioni che Papa svolge sul modo con cui Arendt tratta il tema della persona e dellidentit, anche in riferimento al suo modo non canonico di collocarsi allinterno del cosiddetto pensiero femminile.

Nuovi studi su foreste e cambiamenti climatici

Seguendo una molecola di anidride carbonica


di FRANCO PRODI

n articolo su Nature, la rivista scientifica pi prestigiosa per livello di credibilit scientifica, interdisciplinariet e diffusione, sempre da considerare con interesse. Se poi riguarda la conoscenza del sistema clima, che, lo diciamo spesso, ancora nella sua infanzia, linteresse diviene doverosa ed attenta disanima. Di che cosa si tratta? Larticolo riferisce i risultati di una ricerca che dimostra che il ciclo dellanidride carbonica pi breve di quanto si stimava precedentemente. Per rendere lidea immaginiamo di identificare una ben precisa molecola di anidride carbonica, di puntarvi sopra una bandierina virtuale e di seguirla nel suo cammino in atmosfera, dalla generazione per combustione, ad esempio, naturale o prodotta dalluomo, per emissione da vulcani attivi, e cos via alla sua rimozione con conseguente suo confinamento stabile finale, per esempio nella costruzione delle piante attraverso la fotosintesi o dissolta nellacqua degli oceani. Per seguirla in questo modo si deve ragionare sia in termini di flussi, flussi di generazione e flussi di

Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature dimostra che il ciclo del CO2 pi breve di quanto si stimava precedentemente
rimozione, che in termini di storage, immagazzinamento, cio la capacit di trattenere il carbonio nelle piante o la molecola negli oceani. Una prima considerazione va fatta sul metodo impiegato nel lavoro citato, metodo che non numericomodellistico, ma sperimentale. Si tratta di distinguere lisotopo dellossigeno, che compare in due unit atomiche nella molecola di anidride carbonica, e che pu essere

16 o 18, e rivelare cos la sua origine, e di raffrontare i rapporti delle concentrazioni dei due isotopi ma anche gli isotopi del carbonio, 13 e 12, ed il loro rapporto C13/C12 sono stati oggetto dello studio in due situazioni atmosferiche generali riconoscibili, quelle definite dal cosiddetto El Nio e quelle normali. In condizioni normali la temperatura superficiale delloceano di 8 gradi inferiore a est presso le coste del Per che non presso lAustralia, e le regioni del Pacifico occidentale sono pi umide, e quelle orientali secche. Quella di El Nio invece una situazione nella quale lO ceano Pacifico si scalda pi in prossimit del Per che non dellAustralia. Durante El Nio, a est sale la temperatura superficiale del mare, declina la produttivit primaria e si determinano appunto quelle variazioni notevoli della circolazione atmosferica globale che rendono significativo il confronto fra le concentrazioni isotopiche dellossigeno nelle due situazioni tipo (il loro confronto si estende ad una arco di tempo di trenta anni, nello studio di cui si parla). Gli autori una cooperazione Stati Uniti dAmerica, Olanda, Australia, Giappone partono dalla premessa che la redistribuzione di umidit e piogge nei tropici aumenti il rapporto O18/O16 dellacqua delle precipitazioni e delle piante e che questo segnale possa passare allanidride carbonica atmosferica attraverso gli scambi biosfera-atmosfera. Dal decadimento nel tempo dellanomalia durante El Nio si ricaverebbe una miglior stima della produzione primaria. Uno a zero quindi per i metodi sperimentali su quelli numerici nella partita della comprensione globale del sistema clima. Passando dal metodo ai risultati dellarticolo su Nature, se il ciclo totale dellanidride carbonica pi breve di quanto si pensava vuol dire che i due flussi di rimozione, quello verso la vegetazione e quello verso gli oceani, sono pi elevati di quanto si pensava, o che almeno uno dei

A un trio di scienziati il Nobel per la Fisica 2011

Lenigma dellenergia scura


A tre cosmologi va il Nobel per la fisica 2011. Pi precisamente il premio stato assegnato per met a Saul Perlmutter, e per met ad Adam Riess e Brian Schmidt. Motivazione la scoperta dellaccelerazione dellespansione delluniverso tramite losservazione delle supernove pi distanti. Cosmologia e destino delluniverso, dunque. Per lungo tempo si ipotizzato che luniverso, originato dal Big Bang, potesse finire nella singolarit finale con il Big Crunch o potesse espandersi indefinitamente. Tuttavia, a partire dal 1998, due gruppi di osservazione guidati uno da Saul Perlmutter e laltro da Brian Schmidt con la collaborazione di Adam Riess impegnati nellanalisi dei loro dati riguardanti alcune supernove molto lontane hanno provato che lespansione delluniverso non sta rallentando come la maggior parte degli scienziati si aspettavano. Ma sta accelerando a causa di qualcosa di misterioso, che in un primo tempo si pens fosse la costante cosmologica originariamente proposta da Einstein nella teoria della Relativit Generale, presto qualificata come energia oscura. La cui natura ancora sconosciuta, ma si pensa costituisca circa i tre quarti di tutto il cosmo. Per lenergia oscura sono in corso di progettazione grandi osservatori spaziali che indagheranno migliaia di esplosioni di supernove lontane. Tale studio dovrebbe stabilire i caratteri evolutivi dellenergia oscura. Saul Perlmutter, 52 anni, statunitense, docente allUC Berkeley e dirige il Supernova Cosmology Project. Nel 2006 era stato insignito dallAccademia Nazionale dei Lincei del Premio Antonio Feltrinelli delle scienze matematiche e fisiche. Adam Riess, 42 anni, statunitense, insegna alla Johns Hopkins University e allo Space Telescope Science Institute di Baltimora. Brian Schmidt, 44 anni, australiano, dirige lHighz Supernova Search Team allAustralian National University di Weston Creek in Australia. (maria maggi)

due lo significativamente. I partigiani della vegetazione (agronomi), ben sapendo che gli alberi assorbono anidride carbonica trattenendo il carbonio delle molecole e rilasciando lossigeno in atmosfera, rivedono i loro conti nella direzione di una maggiore incidenza della fotosintesi clorofilliana su scala planetaria. E anche gli autori dellarticolo propendono per un aumento della produzione primaria a opera della vegetazione e delle foreste, dalla stima precedente di 120 petagrammi per anno a 150-175 petagrammi per anno. Ma anche gli oceanografi devono rivedere le loro stime, senza contare che possono essere anche i flussi di generazione a dovere essere ricalcolati, tenendo conto delle serie incertezze che gravano sullapporto di anidride carbonica dai vulcani o dal degassamento delle crosta terrestre, dando per scontato che il famigerato flusso dorigine antropica sia noto con accuratezza. Giova tuttavia raffreddare gli entusiasmi per questo risultato, ricordando che questo del ciclo dellanidride carbonica nel clima ruolo assai importante per la parte svolta dalluomo nel condizionarlo, ma vi sono altri cicli cruciali: quello dellacqua anzitutto, che pure, nella versione vapore, un gas serra e che attraverso le nubi controlla il bilancio della radiazione in atmosfera, e attraverso le precipitazioni condiziona lemissivit delle superfici dei suoli. E poi quello del metano, e cos via. Dunque dobbiamo aspettarci che altri progressi vengano compiuti nella conoscenza di questi cicli, che attraverso queste nuove conoscenze migliorino i modelli di clima parziali solo atmosfera, atmosfera-oceano, atmosfera oceano e vegetazione e via dicendo che la modellistica numerica da puro esercizio si trasformi in unaccurata descrizione di questo sistema enormemente complesso che chiamiamo clima globale e che questa modellistica finalmente porti ad una accurata previsione dei comportamenti futuri, superando gli attuali scenari approssimativi, pieni di se e di ma. Una scommessa sempre possibile sul puzzle della comprensione completa del sistema clima globale, su quale delle due strade ci porter alla meta: quella di un graduale inesorabile miglioramento dei modelli numerici sempre pi elaborati e giganteschi o piuttosto cruciali osservazioni sperimentali, probabilmente da piattaforme spaziali (satelliti ad hoc, Iss la stazione spaziale, la Luna) con un utile e accurato bilancio dei flussi di fotoni in entrata e in uscita dal Pianeta Nostro. Una strada molto lunga e accidentata ci sta innanzi. Il fatto che sia intrapresa con cos poca consapevolezza in tutto il mondo fa ritenere che la meta sar raggiunta sempre pi in l nel tempo e sempre che nel frattempo non intervengano collassi planetari o sconvolgimenti del clima stesso, sempre possibili data la non linearit del sistema, e gi verificati nel lontano passato della Terra. E intanto fugge questo reo tempo e non si colgono queste opportunit che ancora si presentano di dare una svolta al nostro modello di sviluppo verso una decrescita dello sfruttamento indiscriminato e spesso inutile, delle risorse e comunque dannoso per lambiente planetario, e una crescita perch no, anche con risvolti economici della promozione e soddisfacimento di valori pi spirituali e culturali, pi rispettosi dellessere e pi indifferenti allavere.

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LOSSERVATORE ROMANO
Nuova commissione episcopale negli Stati Uniti a difesa della libert religiosa

mercoled 5 ottobre 2011

Venticinquemila persone provenienti dallEtiopia hanno attraversato la frontiera

Figli di un Dio minore


WASHINGTON, 4. Difendere e promuovere il diritto alla libert religiosa riconosciuto e garantito dalla Costituzione: lo scopo della nuova commissione per la libert religiosa istituita allinterno della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Il presidente della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), larcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, in una recente lettera indirizzata ai presuli, ha annunciato liniziativa con la quale si intende affrontare quello che viene considerato un attacco crescente e senza precedenti alla libera manifestazione del proprio credo. Alla guida dellad hoc Committee for Religious Liberty della Usccb stato nominato il vescovo di Bridgeport, William Edward Lori, il quale fra laltro anche cappellano supremo dellassociazione dei Cavalieri di Colombo. Da tempo, i vescovi degli Stati Uniti stanno intensificando il loro impegno per contrastare la diffusione di una cultura contraria ai valori fondamentali, come quelli della vita, della libert di coscienza di ogni persona, del matrimonio tradizionale. Valori, questi, che vengono attaccati particolarmente dai nuovi regolamenti sanitari a livello federale che prevedono la possibilit per le donne di usufruire di tutta una serie di servizi in campo sanitario considerati preventivi quali interventi chirurgici per la sterilizzazione e la diffusione dei contraccettivi e che non rispettano i principi religiosi degli operatori che intendono rifiutarsi di fornire tali servizi. Oppure, come nel caso del matrimonio, dai pervicaci tentativi di legalizzare in tutto il Paese le unioni tra persone dello stesso sesso. Il nuovo organismo dellepiscopato si avvale del contributo di un nutrito gruppo di lavoro, formato, oltre che da presuli e religiosi, da avvocati e altri esperti in materia di diritti umani. Nella lettera, il presidente della Usccb sottolinea le parole di compiacimento del vescovo di Bridgeport per lavvenuta nomina alla guida della commissione. A tale riguardo, monsignor Lori ha affermato di accogliere favorevolmente lopportunit di lavorare con altri vescovi ed esperti in diritto costituzionale al fine di difendere e promuovere il dono dato da Dio della libert religiosa, riconosciuta e garantita dal Bill of Rights della Costituzione degli Stati Uniti. In unintevento alla Catholic News Agency, il vescovo di Bridgeport ha comunque puntualizzato che il principio del rispetto della libert religiosa, come affare meramente privato, rimane largamente intatto, ma il diritto allobiezione di coscienza degli operatori allinterno degli ospedali minacciato e calpestato. E ha aggiunto che anche se la libert religiosa sancita allinterno del Bill of Rights, emerge una crescente tendenza a farne un diritto minore o a renderlo perlomeno simile ad altri diritti di recente scoperta nella nostra legge e nella nostra cultura. La commissione di fatto gi operativa e un primo rapporto sulle attivit verr presentato in occasione dellassemblea generale dei vescovi a novembre. Il presidente dellUsccb ha definito listituzione dellorganismo come un nuovo momento nella storia dellepiscopato. Mai in precedenza ha osservato larcivescovo Dolan avevamo affrontato questo tipo di sfida alla nostra capacit dimpegnarsi in piazza come persone di fede e come fornitori di servizi e se non agiamo ora le conseguenze saranno gravi. Fra laltro, negli Stati Uniti, proprio in questi giorni, si celebra il Respect Life Month, il mese di riflessione dedicato al rispetto della vita. Un periodo di preghiera e di azione su quelli che vengono considerati valori fondamentali e irrinunciabili, come ribadito in una nota del cardinale arcivescovo di Galveston-Houston, Daniel N. DiNardo, che presiede il Committee on Pro-Life Activities della Usccb. Il porporato, indicando i contenuti dellimpegno dei cattolici, ha infatti esortato a non sottrarsi allobbligo di affermare i valori e i principi che riteniamo essenziali per il bene comune.

Laiuto della Chiesa agli sfollati nel Sud Sudan


KHARTOUM, 4. Un appello alla pace e alla riconciliazione stato lanciato dal vescovo ausiliare di Khartoum, monsignor Daniel Adwok Kur, in merito alle tensioni tra il Sudan e il Sud Sudan. Il presule ha anche esortato i politici e la comunit internazionale affinch intervengano al pi presto in aiuto dei 25.000 profughi dellEritrea sfuggiti ai combattimenti nel Kordofan meridionale e del Nilo azzurro. Dal 9 luglio, giorno dellindipendenza del Sud Sudan, a oggi si sono moltiplicati i motivi di attrito e acuite le crisi, con interventi armati di Khartoum anche nelle regioni sudanesi del Kordofan meridionale e del Nilo Azzurro al confine con il Sud Sudan. Monsignor Adwok Kur si detto molto preoccupato per lestendersi dei combattimenti e ha chiesto limmediato cessate il fuoco e un accordo di pace in Sudan, dove interi villaggi sono stati letteralmente abbandonati. Migliaia di persone vagano senza una meta e con la paura di essere uccisi dai bombardamenti aerei in corso. Intere famiglie, con donne e bambini al seguito, sono costrette a percorrere decine di chilometri per trovare riparo. Non possiamo permetterci di abbandonare questa gente ha sottolineato il

presule dobbiamo agire al pi presto prima che sia troppo tardi. Invito le comunit religiose del Paese a pregare per gli sfollati e per i governanti affinch le loro menti vengano illuminate da nostro Signore Ges Cristo.

Arrestato un estremista per lattentato a una chiesa

Preoccupa in Indonesia la violenza anticristiana


GIACARTA, 4. Il primo di una serie di imminenti provvedimenti per porre un argine alle violenze anticristiane in Indonesia da parte degli integralisti musulmani: cos le autorit investigative di Giacarta hanno annunciato, domenica 2, larresto di un uomo sospettato di essere uno dei mandanti dellattentato suicida contro un luogo di culto cristiano avvenuto, a fine settembre, contro la Bethel Full Gospel Church di Solo City, una citt posta al centro dellisola di Java. Nel comunicato della polizia, si specifica che la persona detenuta, Beni Asra, uno degli estremisti pi ricercati gi accusato di avere pianificato altri attentati suicidi contro edifici cristiani. In quello di fine settembre, rimasto ucciso il kamikaze che indossava lesplosivo e uno dei presenti sul luogo mentre sono rimasti feriti ventidue fedeli allinterno della chiesa. In alcune recenti dichiarazioni, riportate dallagenzia Fides, monsignor Petrus Canisius Mandagi, vescovo di Amboina, ha sottolineato che alcuni gruppi politici vogliono innescare un conflitto tra cristiani e musulmani indonesiani seguendo una logica legata ad alcuni interessi. Noi presuli cattolici e tutti i leader cristiani non vogliamo che la popolazione innocente debba essere sacrificata a giochi di potere. A volte gli integralisti islamici possono contare sulla protezione che viene loro assicurato da alcuni alti gradi dellesercito indonesiano, afferma Leonard Sebastain, osservatore politico e docente presso la Nanyang Technological University di Singapore. Secondo lesperto, gli ufficiali di alcuni reparti dellesercito indonesiano hanno protetto elementi integralisti che hanno organizzato disordini. A subire le maggiori conseguenze della violenza sono stati gli appartenenti a minoranze religiose, non solo quelle cristiane ma anche musulmane come gli ahmadiyya. Tre fedeli di questo gruppo, che i musulmani integralisti considerano eretico, sono stati uccisi lo scorso febbraio nel corso di un attacco contro labitazione di un loro leader nella localit di Cikeusik, nellestremo occidente dellisola di Giava. A settembre, una corte indonesiana ha condannato dodici persone a pene variabili da tre a sei mesi per aver partecipato allattacco contro gli ahmadiyya.

Per una legge sullimmigrazione

In Alabama a rischio le attivit pastorali


BIRMINGHAM, 4. Un giudice della corte distrettuale di Birmingham, nello Stato dellAlabama, ha recentemente confermato la controversa legge sullimmigrazione, considerata tra le pi severe approvate negli Stati Uniti, pur sospendendo temporaneamente lapplicazione di quattro sezioni dellimpianto normativo. La legge continua dunque a suscitare preoccupazione allinterno della comunit cristiana in relazione alle conseguenze sullattivit pastorale dei religiosi. Tra le sezioni che il giudice Sharon Lovelace ha temporaneamente sospeso vi , infatti, quella che considera illegale il trasporto a bordo di mezzi o laccoglienza di immigrati privi di documenti. Questo si tradurrebbe qualora la temporanea sospensione venisse cancellata nellimpossibilit per le comunit religiose, in particolare quelle ispaniche che concentrano al loro interno il maggior numero di immigrati, di fornire servizi di accoglienza e di trasporto verso i luoghi di culto per coloro che sono privi di mezzi di locomozione. Siamo preoccupati per limpatto della legge, ha osservato il vescovo William Willimon, che guida la comunit metodista nel nord dellAlabama. Il vescovo, assieme ad altri leader religiosi, tra cui anche cattolici, aveva nel mese scorso promosso una causa legale contro liniziativa legislativa promossa dal governatore repubblicano Robert Bentley. La legge sta portando a una diminuzione della consistenza numerica delle comunit religiose, in quanto numerosi immigrati hanno gi deciso di abbandonare lAlabama per timore delle azioni repressive delle forze dellordine. Il leader metodista specifica che una delle comunit ha subito un calo addirittura del 50 per cento delle presenze alle funzioni religiose. Gli immigrati, aggiunge il vescovo Willimon, si sentono feriti e intimoriti. Secondo una stima del Pew Research Center, sono oltre 11 milioni gli immigrati irregolari negli Stati Uniti, 120.000 dei quali vivono in Alabama. Il reverendo Alice Syltie, della Unitarian Universalist Church of Huntsville, in Alabama, ha puntualizzato che lapplicazione della legge comporta la violazione di diritti umani. Alcune organizzazioni di avvocati vicine alle comunit religiose sostengono, fra laltro, che il linguaggio adoperato dal legislatore risulta troppo vago per essere accettato. A tale riguardo si sottolinea che offrire accoglienza a un immigrato irregolare potrebbe essere considerato un crimine soltanto se il presupposto quello di dare ospitalit per proteggere o dare un nascondiglio a una persona ricercata dalle forze dellordine. Come accennato, quella dellAlabama una delle leggi pi severe in tema di immigrazione. In particolare, larcivescovo cattolico di Mobile, Thomas John Rodi, e il vescovo cattolico di Birmingham, Robert Joseph Baker che assieme ad altri leader cristiani hanno denunciato la difficile situazione hanno evidenziato il diritto dei religiosi a svolgere la loro attivit pastorale. Secondo larcivescovo Rodi, non spetta alla Chiesa stabilire chi pu entrare nel Paese, ma una volta che gli immigrati sono tra di noi essa ha lobbligo morale, intrinseco nella pratica della sua fede, di comportarsi come Cristo ha fatto con tutti. Anche il Consiglio episcopale latinoamericano ha espresso riserve sui contenuti della legge, dando sostegno ai vescovi cattolici negli Stati Uniti. In una nota, fra laltro, scritto: Le migrazioni sono fenomeni di massa che segnano il mondo di oggi, dove si impongono le leggi della domanda e dellofferta del mercato del lavoro. Noi celebriamo tradizionalmente lAmerica come nazione dimmigrati e la sua eredit storica della libert religiosa e crediamo che la vita umana e la sua intrinseca dignit non debbano mai essere ridotte alla logica del mercato.

Secondo dati recenti delle Nazioni Unite, solo nel mese di settembre hanno attraversato la frontiera sudanese pi di venticinquemila persone provenienti dallEritrea. Un numero consistente di rifugiati arriva dallEtiopia per raggiungere il Sud del Sudan e in particolare lo Stato del Kordofan meridionale. Qui centinaia di sfollati aspettano una sistemazione dal giugno scorso, quando sono scoppiati gli episodi di violenza. Per le Nazioni Unite il numero dei rifugiati destinato a salire sensibilmente. Il vescovo Adwok Kur impegnato in prima linea nel coordinare gli aiuti per le migliaia di persone in fuga. Insieme a lui numerosi sacerdoti, religiosi e laici volontari, grazie al sostegno di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), distribuiscono cibo, coperte, medicine e zanzariere. Nel frattempo, anche le Nazioni Unite hanno avviato una massiccia operazione di soccorso in Etiopia. Purtroppo, molto difficile riuscire a raggiungere tutti quelli che si trovano in condizioni di estrema fragilit ha spiegato il vescovo e abbiamo problemi a dare unaccelerata alle operazioni di soccorso. estremamente problematico riuscire a raggiungere gli sfollati a causa delle strade impervie e per la massiccia presenza di militari. Attraversare il fiume Nilo Azzurro ha concluso il vescovo ausiliare di Khartoum praticamente impossibile. Intanto, anche lAssociazione per i popoli minacciati (Apm) ha esortato la comunit internazionale a impegnarsi con maggiore efficacia nella prevenzione dei conflitti in Sudan. Attualmente, i combattimenti nel Kordofan meridionale nel Nilo Azzurro coinvolgono oltre seicentomila civili. Purtroppo, i singoli e separati accordi di pace fino ad oggi siglati hanno soltanto alimentato ulteriori violenze.

Dopo le proteste il Governo ha rinunciato a realizzare il progetto

I cristiani in Myanmar e la diga sul fiume


RANGO ON, 4. stata accolta con gioia dalla popolazione del Myanmar la decisione presa dal Governo alcuni giorni or sono, di bloccare i lavori per la costruzione della diga di Myitsone, sul fiume Irrawaddy, nel Nord del Paese. Riporta lagenzia Fides che il presidente del Myanmar Thein Sein ha personalmente comunicato al Parlamento la decisione. La settimana scorsa si erano svolti alcuni raduni spontanei a cui avevano partecipato ambientalisti, difensori dei diritti umani, docenti e studenti. Anche la leader democratica e Nobel per la Pace Aung San Suu Kyiv aveva espresso appoggio alla protesta per la costruzione della diga. A favore della campagna Salvate lIrrawaddy, il nome del fiume che la diga avrebbe dovuto sbarrare, si erano espressi numerosi fedeli cristiani. Nella settimana precedente, la Conferenza episcopale birmana e il Myanmar Council of Churches, che riunisce i Vescovi protestanti, avevano rivolto un appello al Governo chiedendo di ascoltare la voce della popolazione e impedire la costruzione della diga che avrebbe potuto minacciare la sicurezza alimentare e generare povert per migliaia di birmani. Per bloccarne la costruzione, la popolazione kachin, minoranza etnica, che vive nella regione settentrionale dove lopera ingegneristica avrebbe dovuto sorgere, si era ribellata nei mesi scorsi e la repressione da parte dellesercito aveva causato oltre ventimila sfollati. Monsignor Raymond Saw Po Ray, vescovo di Mawlamyine e presidente della Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale birmana, ha commentato positivamente la decisione del Governo. Certamente ha dichiarato questo un segnale positivo. Il Governo ha detto di voler ascoltare la volont del popolo. Come vescovi avevamo segnalato alle autorit le conseguenze negative del progetto della diga e siamo soddisfatti che sia stato annullato. Per il presule bisogna porre fine al conflitto tra Governo e minoranze etniche. I gruppi per i diritti umani lo chiedono da tempo. Noi speriamo che la violenza finisca, ma sappiamo che la soluzione non sar immediata. Come cristiani ha concluso continueremo a sensibilizzare e ad adoperarci per la pace. Preghiamo, in occasione della festa di san Francesco dAssisi, per la pace e per lunit del Paese. Tutti i cattolici del Myanmar condividono la decisione del Governo di bloccare i lavori per la costruzione della diga alla confluenza dei fiumi Mali e NMai che formano lIrrawaddy. La diga avrebbe potuto produrre energia elettrica fino a seimila megawatt per soddisfare le crescenti richieste da parte di alcuni grandi impianti industriali della vicina Cina.

mercoled 5 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

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Conferenza del cardinale prefetto della Congregazione per il Clero ai sacerdoti di Los Angeles

Il segretario generale della Cei ai presuli siciliani

Senza la Parola di Dio non avremmo nemmeno i sacramenti


Pubblichiamo ampi stralci dellintervento La Parola di Dio nella vita del sacerdote, sulla ricezione dellesortazione apostolica postsinodale Verbum D omini di Benedetto XVI, pronunciato a Los Angeles, marted 4 ottobre, dal cardinale prefetto della Congregazione per il Clero in una conferenza ai sacerdoti di lingua spagnola dellarcidiocesi. di MAURO PIACENZA Lesortazione apostolica postsinodale Verbum Domini rappresenta un passaggio fondamentale del cammino di ricezione della costituzione apostolica Dei verbum del concilio ecumenico Vaticano II. In tal senso, sempre bene ricordare, come lunica ermeneutica autentica del grande evento conciliare sia quella della continuit e della riforma. Lo ha esplicitamente ricordato il Santo Padre, nel discorso per gli auguri natalizi alla Curia Romana del 22 dicembre 2005, dando in tal modo, proprio allinizio del Suo Pontificato, lindicazione di un grande tema sempre da affrontare. Non esistono due Chiese cattoliche, una preconciliare e una postconciliare; se cos fosse, la seconda sarebbe illegittima! Nellunica Chiesa cattolica, istituita da Nostro Signore Ges Cristo sulla roccia di Pietro e sul fondamento degli apostoli, necessario riconoscere una profonda unit storica, dottrinale e teologica. Perch una dottrina sia accoglibile, non deve rappresentare una rottura con il passato o con lintero corpo dottrinale, ma deve esserne il naturale, lorganico sviluppo. Se cambiano le circostanze storiche e culturali, se cambiano talora i modi di esprimersi, non pu cambiare leterno Vangelo di Cristo! Cristo lo stesso ieri, oggi, sempre. Non cambia il Verbum Domini! Questa stabilit di Cristo, della verit e della Chiesa altro non , se non la traduzione storica della teologia del Corpo mistico di san Paolo. Come un corpo non pu avere organi incompatibili o parti sviluppate in maniera non armonica, cos la Chiesa di Cristo. Verbum Domini! Parola di Dio! Che cos la Parola di Dio? Che ruolo ha nella vita di un sacerdote? Al n. 11 dellesortazione apostolica, il Santo Padre afferma: La Parola eterna, che si esprime nella creazione e che si comunica nella storia della salvezza, diventata in Cristo un uomo, nato da donna (Galati, 4, 4). La Parola qui non si esprime innanzitutto in un discorso, in concetti o regole. Qui siamo posti di fronte alla Persona stessa di Ges. La Sua storia unica e singolare la Parola definitiva che Dio dice allumanit. La Parola di Dio, il Verbo di Dio, quindi, innanzitutto il Suo Figlio Unigenito, Colui del quale, nel Credo, diciamo: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Dunque la Sua Parola una Persona, non un libro! Ed necessario riconoscere che il cristianesimo ha, nei confronti degli scritti ai quali sispira, un rapporto unico, che nessun altra tradizione religiosa pu avere. La Parola di Dio, che la Persona del Figlio eterno, pronunciata dal Padre prima di tutti i secoli, si fatta carne, entrando nel tempo e nella storia degli uomini. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Giovanni, 1, 14). Questo fatto ha segnato e segna, definitivamente, la storia umana, che, dallincarnazione in poi, la storia dellEmmanuele, il Dio-con-noi. Il Figlio di Dio fatto uomo ci ha rivelato i segreti del Padre, ci ha liberati dalla condizione servile, causata dal peccato, e ci ha introdotti in unamicizia nuova e insperata con Dio. Non vi chiamo pi servi, perch il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perch tutto ci che ho udito dal Padre lho fatto conoscere a voi (Giovanni, 15, 15). S, il Signore Ges ci ha fatto conoscere tutto ci che ha udito dal Padre; dunque, in Cristo unico salvatore, noi abbiamo ricevuto la rivelazione definitiva di Dio, anzi, Dio stesso. Lesperienza di Dio in mezzo agli uomini, ci che Egli ci ha rivelato del Padre, ci che Egli ci ha insegnato per la vita, e ci che Egli ha istituito, sia di eterno sia di transeunte, tutto contenuto nelle sacre Scritture divinamente ispirate. Scrive infatti il Santo Padre, al n. 17 della Verbum Domini: Sebbene il Verbo di Dio preceda ed ecceda la sacra Scrittura, tuttavia, in quanto ispirata da Dio, essa contiene la Parola diviannunciatori e interpreti di essa. Ogni battezzato chiamato a testimoniare Cristo e ad annunciare la Parola. Il sacerdote, oltre a partecipare di questo mandato comune a ogni cristiano, ne riceve uno specifico e ministeriale, e il suo annuncio, soprattutto nella predicazione e nella catechesi, partecipa, in certo modo, dellautorevolezza dello stesso magistero ecclesiale. Va da s che non possiamo annunciare ci che non conosciamo e non abbiamo fatto nostro; quindi la possibilit dellannuncio strutturalmente legata alla conoscenza delle Scritture e alla familiarit e immedesimazione con il pensiero di Cristo. Non cos, invece, per lefficacia dellannuncio, che, contrariamente a quanto si pensa comunemente, non dipende dalla conoscenza ma dalla vita e dalla testimonianza. Lefficacia inoltre totalmente dipendente dallazione potente della grazia e dallinsondabile mistero della libert umana. In tal senso, non esiste, nella dinamica dellannuncio, alcun meccanicismo. Anche questo ci aiuta, come ministri della Parola, a purificarci del funzionalismo e ad affidare totalmente al Signore, nella preghiera, lazione della Parola nel cuore degli uomini. Nel compito di annunciatori necessario tenere costantemente presente lunit di sacra Scrittura, tradizione e magistero, di cui abbiamo parlato. Non possibile annunciare la Parola, dimenticando o peggio biasimando la tradizione che lha generata! Altrettanto inefficace risulter lannuncio staccato o peggio in contrasto con il magistero ecclesiale. In questo senso, possono coesistere due differenti dinamiche, entrambe legittime, nellevangelizzazione. possibile che dallannuncio della Parola nasca la fede e il rinnovamento della vita, ed altrettanto possibile che lesperienza di una vita nuova, improvvisamente e gratuitamente donata attraverso un incontro, apra alla fede e, successivamente, sia riconosciuta nellincontro con le sacre Scritture. Non vi nascondo la mia propensione e la mia umana simpatia per questa seconda dinamica, che, come mi pare di comprendere dai testi delle sacre Scritture, stata anche quella di Andrea e Giovanni, quando quel pomeriggio, intorno alle quattro, hanno incontrato Ges! Il nucleo del rapporto tra il sacerdote e la Parola di Dio dunque rappresentato da quella Parola di Dio in atto che la sua propria esistenza e quella dei fedeli. Essi, attraverso lannuncio e il ministero dei sacerdoti, incontrano il Signore. In questo senso, il cristianesimo non religione del libro ma un fatto, un avvenimento accaduto nella storia, del quale, nelloggi, possibile fare vitale esperienza e questa esperienza contagiosa, missionaria in se stessa, anzi lelemento pi efficacemente missionario di cui lo Spirito ha fornito la Sua Chiesa. Questa chiarezza di giudizio nel rapporto con le sacre Scritture, le colloca al loro giusto e insostituibile posto anche nella vita della Chiesa, la quale sussiste dellefficacia della Parola, anche e soprattutto nellamministrazione dei sacramenti. Senza Parola, non solo non avremmo lannuncio, ma non avremmo nemmeno i sacramenti.

Giudizio di fede sulla vita


ROMA, 4. La formazione permanente del clero, la giusta valorizzazione della piet popolare e la promozione delle implicazioni etiche e sociali della fede. Sono tre le scelte da privilegiare in una ottica di impegno educativo per le diocesi siciliane. Lindicazione del vescovo segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei) Mariano Crociata, che luned ha offerti alcuni spunti di riflessione ai presuli delle diocesi di Sicilia in pellegrinaggio a Roma a un anno esatto dalla visita pastorale che Benedetto XVI ha compiuto a Palermo. Si tratta di aspetti particolarmente urgenti, anche se non esaustivi, del contesto meridionale e isolano. E che, ha detto, occorre affrontare nel quadro del programma tematico delineato dallultimo Consiglio permanente della Cei, che per il 2012 riservato alla formazione cristiana degli adulti. In primo luogo, dunque, la sottolineatura del ruolo decisivo dei sacerdoti e della necessit di incentivarne la formazione e lesercizio della responsabilit. Per il segretario generale della Cei, i presbiteri sono un punto nevralgico delle nostre comunit. Da loro, infatti, dipende la qualit comunitaria concreta delle nostre parrocchie. Ai nostri preti spesso chiesto molto e il loro ministero oggi diventato estremamente impegnativo; e tuttavia lo sforzo per promuovere la qualit delle persone e delle loro relazioni lunico modo non solo per costruire comunit ecclesiali vere, ma anche per far condurre esistenze presbiterali riuscite. Cos, se evocare la formazione remota e la formazione permanente perfino ovvio, per il vescovo Crociata forse utile ricordare pure la necessit, per noi pastori, di lavorare sempre, anche o soprattutto in questo ambito, con locchio rivolto non solo al tempo del nostro servizio, ma anche a quello dei nostri successori e del futuro delle nostre Chiese. Pur stretti come siamo con i numeri e le risorse, ci chiesto il coraggio di sposare la ricerca e la promozione della qualit delle persone e delle comunit come anima vocazionale del nostro ministero episcopale. Quanto alla piet popolare, essa rappresenta una riserva, un giacimento, un potenziale di religiosit, anche se sempre bisognosa di compiere il passaggio alla fede consapevole ed esplicita. Molto in questo senso stato fatto, anche se siamo ancora ben lontani dallaver conseguito risultati significativi. Personalmente il vescovo Crociata ritiene che anche in questo ambito non ci si possa affidare a meccanismi di auto-riproduzione e conservazione della religiosit popolare stessa. Occorre allora alimentare attivamente la piet popolare, poich finch essa sar presente ci sar terreno su cui innestare la fede cattolica e il senso di Chiesa; ma guai ad alimentare questo tipo di terreno senza cercare di coltivarlo e di elevare la qualit dei suoi frutti sul piano di una fede matura. Infatti, senza una tale opera, la piet popolare destinata a degradare fino a ridursi a superstizione e religiosit magica. Infine, in riferimento alla dimensione etica, sociale e civica della fede, essa strettamente connessa con la questione del tipo di adulti che noi abbiamo e che vogliamo avere nelle nostre comunit. Innanzitutto si tratta di tornare con nuova consapevolezza critica allesigenza costitutiva della fede di farsi anima della vita, della cultura, della storia e del mondo in tutte le sue articolazioni. Una fede ridotta a culto tradisce, prima di ogni altra cosa, la fede stessa. In secondo luogo, non pu lasciare indifferenti la tendenza degli uomini, e da qualche tempo in misura crescente anche delle donne, a disertare non solo il culto ecclesiale ma il confronto con la visione e le esigenze del battesimo e della fede cristiana. Oggi di evidenza drammatica lurgenza di far maturare credenti capaci di un giudizio di fede sulla vita in tutti i suoi aspetti.

na (cfr. 2 Timoteo, 3, 16) in modo del tutto singolare. Per tale ragione, le sacre Scritture sono Parola di Dio e, nello stesso tempo, la Parola di Dio pi grande delle sole sacre Scritture, perch la Persona stessa di Ges. Come cattolici, inoltre, ben sappiamo come la rivelazione non consista, unicamente, di quanto materialmente contenuto nelle sacre Scritture, ma sia linsieme inscindibile di sacra Scrittura e di ininterrotta tradizione ecclesiale, autorevolmente interpretate dal magistero. Non mai lecito separare la Scrittura dalla tradizione; n mai lecito separarle dallinterpretazione che di esse ha dato e d il magistero della Chiesa. Separazioni di tale genere comportano sempre gravissime conseguenze spirituali e pastorali. sempre utile ricordare, poi, come gli stessi testi del Nuovo Testamento siano nati allinterno della tradizione ecclesiale e come, almeno nei primi decenni dellera cristiana, la Chiesa abbia vissuto dellEucaristia, della preghiera, della memoria viva dellevento di Cristo e della guida degli apostoli. Quanto sin qui detto, appartiene al comune patrimonio della Chiesa ed autorevolmente insegnato nella costituzione dogmatica Dei verbum del concilio ecumenico Vaticano II. Se altre interpretazioni, da parte di taluni, ci sono state in questi decenni, esse non sono fedeli alla giusta interpretazione del Concilio e, anche per questa ragione, i padri, con il Pontefice, hanno dedicato un sinodo alla Parola di Dio nella vita della Chiesa, per riconoscervi il giusto posto ed evitare prudentemente talune, non legittime unilateralit. Un altro aspetto di fondamentale importanza, ampiamente sottolineato dalla Verbum Domini, costituito dalla dimensione pneumatica della rivelazione, nel suo insieme e nei vari aspetti-momenti che la costituiscono. Si legge, infatti, al n. 15 del lesortazione: Non v alcuna comprensione autentica della Rivelazione cristiana al di fuori dellazione del Paraclito, e ancora, al numero successivo: Come la Parola di Dio viene a noi nel corpo di Cristo, nel corpo eucaristico e nel corpo delle Scritture mediante lazione dello Spirito Santo, cos essa pu essere accolta e compresa veramente solo grazie al medesimo Spirito. Innanzitutto, sempre necessario ricordare lintimo e insostituibile rapporto tra Ges Cristo e lo Spirito: tutta la vita del Signore una vita nello Spirito, dallAnnunciazione allAscensione; e lo Spirito non qualcosa di vago e dindefinito, per noi cristiani, ma sempre lo Spirito di Cristo. Questo di Cristo un genitivo di possesso, che ci dice che lo Spirito Suo, come del Padre; ed il medesimo Suo Spirito che donato a noi, nel battesimo, nella confermazione e, con il potere di trasmetterlo ai fratelli, soprattutto nellordinazione sacerdotale. Se Cristo la pienezza della rivelazione e lintera esistenza di Cristo nello Spirito, allora la stessa rivelazione un evento pneumatico: la tradizione animata dallo Spirito, la Scrittura inspirata dallo Spirito e il magiste-

ro, nel compito di interpretare autorevolmente Scrittura e tradizione, guidato dallo Spirito. Ne deriva, allora, che lo stesso rapporto del sacerdote con la Parola di Dio deve essere un rapporto pneumatico. Deve essere cio evitato ogni approccio meramente positivistico o storicistico, che non permetta la comprensione del reale significato del testo. Le Scritture, approcciate prescindendo da tale dimensione pneumatica, rimangono come mute e invece che parlare di Dio e far ascoltare la Sua voce, raccontano semplicemente una storia. Come affermato dal grande san Girolamo: Chi ignora le Scritture, ignora Cristo, non possiamo quindi ignorare le Scritture, e il primo elemento perch vi sia un rapporto tra il sacerdote e la sacra Scrittura, conoscerne il contenuto: leggerle, conoscerne la struttura, averne in mente i nessi tra le varie parti e, soprattutto, conoscere la Scrittura nella sua globalit, senza quegli eccessi di parcellizzazione che, troppo spesso, caratterizzano la conoscenza della realt nellepoca, del relativismo e dello scientismo. Questopera di conoscenza delle Scritture, lungi dallessere meramente nozionistica, diviene nel tempo uno dei fattori principali per favorire, nel sacerdote, la conoscenza e la conseguente immedesimazione con il pensiero di Cristo. In questo senso, la doverosa fedelt alla Liturgia delle ore, nella sua integrit, palestra fondamentale per rimanere stabilmente in contatto con la Parola di Dio, specialmente nellUfficio delle letture, che ce la dona abbondantemente, insieme a quel momento di autorevole tradizione ecclesiale rappresentato dai padri della Chiesa. Per il ministero che ci stato affidato, poi, noi non siamo soltanto, con tutti i nostri fratelli, ascoltatori della Parola, ma anche autorevoli

Iniziative della Chiesa in Irlanda a difesa della vita

Una giornata per la speranza


DUBLINO, 4. Una chiamata alla solidariet e alla speranza in tempi cos difficili: stato questo il tema scelto dalla Chiesa cattolica in Irlanda in occasione della Giornata per la vita, celebrata domenica scorsa. Questo importante appuntamento stato unoccasione per focalizzare lattenzione sulle azioni da intraprendere per aiutare chi ha bisogno e offrire lopportunit di condurre una vita migliore. Il tema della Giornata ha preso spunto dalla riflessione fatta da Benedetto XVI in occasione della visita, lo scorso anno, in Gran Bretagna. La felicit aveva detto il Papa qualcosa che tutti desideriamo, ma una delle grandi tragedie di questo mondo che cos tanti non riescono mai a trovarla, perch la cercano nei posti sbagliati. La soluzione molto semplice: la vera felicit va cercata in Dio. Abbiamo bisogno del coraggio di porre le nostre speranze pi profonde solo in Dio: non nel denaro, in una carriera, nel successo mondano, o nelle nostre relazioni con gli altri, ma in Dio. Lui solo pu soddisfare il bisogno pi profondo del nostro cuore. Il titolo scelto per la giornata irlandese, Una chiamata alla solidariet e alla speranza in tempi difficili, fa anche riferimento alla crisi e alle attuali difficolt economiche che sta vivendo il Paese. In momenti come questi ha spiegato monsignor John Fleming, vescovo di Killala, in unintervista pubblicata sul sito dei vescovi www.catholicbishops.ie. il rischio che le persone si allontanino da se stesse, dalla speranza e infine da Dio. Quello che vogliamo dire che Dio ci conosce e ci ama per quello che siamo, piuttosto che per quello che abbiamo. I presuli irlandesi hanno pi volte sottolineato che ogni persona ha il dovere di prendersi cura degli altri, soprattutto dei pi deboli della societ, per questo non bisogna mai perdere di vista alcuni valori fondamentali, come lamore e la solidariet, e hanno ribadito che la vita va degnamente vissuta, sempre. La Giornata hanno sottolineato gli organizzatori vuole essere un invito ad impegnarsi per una societ in cui tutti e ciascuno siano valutati come esseri creati e amati da Dio e redenti da Cristo: non per la loro fama, per il potere o per quello che possiedono, ma per il loro valore intrinseco. Un invito a riscoprire la verit che la nostra gioia pi profonda e la nostra felicit derivano dalla consapevolezza di essere amati da Dio fin dallinizio della nostra esistenza e a riporre in Lui piena fiducia, malgrado i rovesci e le avversit. La Giornata hanno aggiunto stata unoccasione per chiedersi cosa possiamo fare in pi per il prossimo, per migliorare la qualit della vita degli altri e della societ nel suo insieme in questi tempi di ristrettezze economiche. Per loccasione i vescovi irlandesi avevano preparato una lettera pastorale che stata distribuita nelle parrocchie domenica scorsa nella quale era contenuta una speciale preghiera e una riflessione ispirata ad uno scritto del beato John Henry Newman. I presuli irlandesi celebrano la Giornata per la vita dal 2001, ogni anno su un tema diverso, accogliendo cos il desiderio espresso da Giovanni Paolo II nellenciclica Evangelium vitae. Lanno scorso il tema della Giornata per la vita della Chiesa in Irlanda era incentrato sulla necessit di preservare il valore della vita in ogni fase e condizione: una ferma condanna dei suicidi.

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LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con monsignor Situmorang, presidente della Conferenza episcopale dellIndonesia in visita ad limina

mercoled 5 ottobre 2011

Una minoranza al servizio del Paese


di NICOLA GORI Impegno, coerenza, presenza attiva nella societ per migliorarla, per renderla pi umana, pi in linea con alcuni valori universali. questo il compito della minoranza cattolica presente in Indonesia. Non una questione di numeri, come dice in questa intervista al nostro giornale il cappuccino monsignor Martinus Dogma Situmorang, vescovo di Padang e presidente della Conferenza episcopale, in questi giorni in visita ad limina Apostolorum. una questione piuttosto di fede e di impegno. Le cifre non devono impressionare, perch al di l delle discriminazioni, degli ostacoli, delle incomprensioni, a dispetto anche del fanatismo religioso i fedeli potranno essere luce e lievito della societ se saranno autenticamente cattolici. La testimonianza di vita evangelica, infatti, il primo e fondamentale contributo che possono offrire al Paese. I cattolici sono una piccola minoranza nel Paese. Come vede il loro futuro? vero che i cattolici sono una piccola minoranza in Indonesia, ma hanno davanti a s un futuro benedetto, come promesso dal Signore. Essi sono sale della terra e lievito e come tali possono contribuire alla vita sociale e civile del Paese. Sono come un raggio di luce splendente che ricorda al nostro popolo la democrazia e lesistenza di minoranze ricche di valori. Potranno essere lievito grazie a una coerente vita spirituale, morale, professionale e sociale e non attraverso le lamentele. Insieme con la stragrande maggioranza di persone tolleranti, insieme con chi guida il Paese, i cattolici lotteranno uniti per i diritti civili, per ottenere un Governo onesto, responsabile e attento ai bisogni della nazione. I cattolici abdicheranno al loro compito se avranno paure, dubbi ed esitazioni, se si rinchiuderanno in gruppi esclusivi e ricorreranno solo a strumenti e criteri umani. Devono, invece, impegnarsi in maniera ancor pi determinata per essere saldi nella fede, membri fedeli della Chiesa e cittadini del Paese. Devono arrivare a una consapevolezza pi elevata della loro vocazione in Ges e della loro missione in questa nazione, non per avere il predominio sul governo, non per fare proseliti in modo brutale, violento e antireligioso, ma per promuovere la libert e il rispetto per la dignit umana. Ascoltare di pi, comprendere di pi, vivere in maniera pi coerente la nostra fede cristiana e contribuire alla vita sociale sono segni del nostro essere autenticamente cattolici. Mentre seguiamo quotidianamente il Signore, possiamo essere utili alla nazione promuovendo la pace e la solidariet a tutti i livelli. Sono convinto che possiamo farlo anche se minoranza, perch non una questione di numeri, di matematica, ma di grazia e di benedizione. Credo che la nostra nazione torner in maniera pi coerente a esprimere al meglio e a mettere in pratica i suoi valori filosofici come fondamento socio-politico. La libert religiosa garantita dalla Costituzione del Paese. Teme che diventi solo unenunciazione che non trova riscontro nella realt? La libert religiosa garantita dalla nostra Costituzione e spero che rimanga tutelata e perfino ancor pi assicurata. Ci sono stati incidenti in certe localit da parte di fanatici musulmani che hanno perpetrato violenza e negano la libert religiosa fondamentale, proibendo ledificazione di luoghi di culto, impedendo ai cristiani di praticare la propria religione. Purtroppo questi incidenti vengono permessi o passano inosservati dalle autorit che non intraprendono alcuna azione giuridica, perch ai loro occhi appaiono poco gravi anche se compiuti con violenza. Gli estremisti e i radicali sono biasimati e denunciati, ma non a sufficienza, e soprattutto non vengono inflitte loro punizioni proporzionate. Questo permissivismo e questa omissione aggravano la situazione e rendono ancora pi difficile raggiungere il rispetto basato sullo Stato di diritto, dal quale deriva la convivenza. Noi cristiani godiamo ancora di una libert relativamente ampia e profonda, ma, purtroppo, una parte della societ democratica cambiata. Questo dovuto a vari fattori, tra i quali: il fanatismo religioso, gli interessi politici ed economici, la debolezza delle forze di sicurezza nel far rispettare la legge, e alcuni interventi legislativi poco felici. In alcune zone del Paese il cattolicesimo viene visto con sospetto. Come promuovete levangelizzazione in questo contesto? Dove e quando la fede viene guardata con sospetto, lunico modo per evangelizzare attraverso lesempio di vita. Uno degli aspetti principali del Vangelo linvito alla semplicit e ci comporta un cambio di mentalit radicale. Il cristiano deve impegnarsi in tutti gli ambiti della societ. Deve andare sempre verso gli altri senza alcuna garanzia di venir accettato o elogiato. chiamato a essere paziente, umile e, allo stesso tempo, coraggioso e coerente ai valori del Vangelo. La fede profonda e la vita della comunit, nonch la carit dei fedeli sono le modalit privilegiate attraverso le quali si manifestano i valori del Vangelo per mezzo della testimonianza. Leducazione un modo importante per aiutare i poveri. La Chiesa attivamente impegnata in questo ambito? La Chiesa in Indonesia impegnata nelleducazione. La sua presenza si fa sentire con molta forza grazie a opere educative che nel corso dei decenni sono state di grande beneficio per milioni di indonesiani. Non ci sono grandi difficolt per noi in questo campo, a eccezione di alcuni incidenti dovuti a gruppuscoli di persone che si oppongono allopera di cristianizzazione. Questi fanno pressione sulle autorit locali per non permettere lapertura di nuovi centri educativi cattolici, con il risultato che la concessione dei permessi viene ritardata e ostacolata. Unaltra difficolt la diminuzione dei finanziamenti al personale. Gli insegnanti non vengono pagati e gli operatori pedagogici non possono venire assunti con ripercussioni sul sistema formativo. Inoltre, esiste una normativa discriminatoria che penalizza le scuole non statali rispetto a quelle pubbliche e, in una certa misura, rende difficile mantenere e sviluppare lidentit della scuola cattolica. Come portate avanti il dialogo con i musulmani? Il dialogo con i musulmani viene condotto nella vita quotidiana nello sforzo comune di costruire un ambiente di convivenza pacifica. Il dialogo viene anche condotto e praticato a livello ufficiale attraverso il forum delle comunit religiose. Si tratta di una serie di incontri e di colloqui regolari fra i responsabili religiosi locali e i sacerdoti e i vescovi cattolici. Esistono anche contatti continui con i musulmani per affrontare le questioni nazionali, denunciare lassenza di valori e di moralit nella societ e negli amministratori pubblici. In alcune localit si promuove il dialogo interreligioso attraverso visite concordate di rappresentanti cattolici nei collegi musulmani. Inoltre, in occasione delle principali feste islamiche trasmettiamo gli auguri di tutta la nostra comunit ai fratelli musulmani. Si tratta perci di un dialogo quotidiano, che portiamo avanti, anche se non ancora possi-

bile farlo in tutti i luoghi e in maniera proficua come invece vorremmo. Negli ultimi anni, la convivenza fraterna e armoniosa, in passato pi naturale e intensa, stata messa a repentaglio da alcuni gruppi e da interessi particolari. Il fanatismo e il radicalismo in vari settori della societ, infatti, tendono a far scomparire lidentit cristiana per puri motivi economici e sociali. La sfida di costruire una societ fondata sui diritti democratici interpella tutti i cittadini. In che modo i cristiani possono partecipare a questo processo? I cristiani partecipano al processo di costruzione di una societ fondato su diritti democratici. Prima di tutto, vivendo secondo la Costituzione, rispettando lo Stato di diritto, denunciando le manipolazioni e le prevaricazioni da parte di chiunque attenti alla vita pubblica. Vivere da buoni ed esemplari cittadini il fondamento e il contributo pi solido dei cattolici alla vita democratica. I cristiani devono avere la libert e la possibilit di dire quello che c di buono e di negativo nella elaborazione delle leggi. Devono rafforzare la presenza nella societ civile e aprirsi a tutti i cittadini. Sono convinto che sia anche opportuno promuovere leducazione politica e migliorare la cooperazione civile a tutti

i livelli. Per opporsi a ogni tipo di discriminazione ed emarginazione, i cattolici devono lottare per il bene di tutti, di tutta la nazione e non limitarsi ai loro esclusivi interessi.

SANTA SEDE
I Reverendi Sacerdoti Kevin Gillespie, Addetto di Segreteria di seconda classe presso la Congregazione per il Clero, e Massimiliano Matteo Boiardi, F.S.C.B., Addetto di Segreteria di seconda classe presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, sono stati nominati Cerimonieri Pontifici.

A San Cesareo in Palatio

Messa nel trigesimo della morte del cardinale Deskur


Domenica mattina, 9 ottobre, alle ore 11.30, nella chiesa romana di San Cesareo in Palatio sar celebrata la messa di trigesimo in suffragio del cardinale titolare Andrzej Maria Deskur, morto il 3 settembre scorso. Il rito sar presieduto da monsignor Giacomo Martinelli, delegato della Pontificia Accademia dellImmacolata, istituzione di cui il cardinale Deskur stato presidente. Concelebrer il rettore della chiesa, monsignor Giacomo Orlandi. Il titolo di San Cesareo in Palatio, assegnato al porporato polacco nel concistoro del 25 maggio 1985, era appartenuto al cardinale Karol Wojtya e non era stato riassegnato dopo la sua elezione al Pontificato.

Il viaggio di Benedetto

XVI

in Germania nella testimonianza del cardinale Brandmller

Come un crescendo musicale


di GIANLUCA BICCINI Un crescendo: dallintenso preludio al Bundestag di Berlino, fino al discorso conclusivo per i laici impegnati nella Chiesa e nella societ, a Friburgo: attinge al linguaggio musicale il cardinale Walter Brandmller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, per parlare del terzo viaggio di Benedetto XVI in Germania. In questa intervista al nostro giornale il porporato tedesco, che faceva parte del seguito papale, analizza in particolare i discorsi del Pontefice. Alla vigilia della partenza, lei si era detto convinto che il Papa avrebbe trovato le parole giuste per annunciare il Vangelo in Germania. Alla luce delle quattro giornate trascorse accanto a Benedetto XVI sempre della stessa opinione? Trovo nei discorsi pronunciati a Berlino, Erfurt, Etzelsbach e Friburgo la capacit di aver ricondotto allessenziale della fede i dibattiti vigenti tra i cattolici. Con notevole coraggio Benedetto XVI ha formulato delle critiche relative alla vita della Chiesa in Germania, caratterizzata da strutture organizzative che spesso soffocano lo spirito. E in tal modo il Pontefice ha superato non solo le mie attese ma anche quelle di molti, soprattutto per la chiarezza del suo messaggio. Che impressioni ha avuto dai vari appuntamenti? E quali sono stati, a suo avviso, gli avvenimenti pi significativi e i discorsi pi interessanti? Vista in retrospettiva la serie dei vari avvenimenti si svolta come un
Un momento della visita di Benedetto
XVI

crescendo musicale: dallintenso preludio al Bundestag di Berlino, fino al discorso conclusivo per i laici impegnati nella Chiesa e nella societ, pronunciato al Konzerthaus di Friburgo. Proprio questo appello a liberare la Chiesa da elementi secolari e profani che determinano in parte la vita ecclesiale provocher discussioni quando si tratter di mettere in pratica le parole del Papa. In tal senso lultimo discorso stato dav-

vero il finale travolgente della sinfonia che ha scandito questo viaggio pontificio. A chi si riferiva il Pontefice? A quelle organizzazioni di laici tedeschi che spesso sono ideologizzate, aspirano alla democratizzazione, puntando sui soliti temi del sacerdozio per le donne, labolizione del celibato ecclesiastico e la comunione ai

divorziati. Si tratta di ambienti che invece in passato hanno avuto grandissimi meriti, ma che adesso sono secolarizzati e in contrasto con il magistero. E dove ha intravisto germogli che potrebbero fiorire? Ovunque abbiamo potuto vedere la gente aperta alle parole del Papa, lieta di poterlo incontrare e salutare,

soprattutto i giovani. Hanno mostrato il volto di una Chiesa viva e gioiosa: a Etzelsbach in unatmosfera pi devota e raccolta, a Friburgo in un clima pi festoso. Tra laltro non va dimenticato che in Germania ci sono notevoli differenze tra il Nord e il Sud: infatti il primo prevalentemente protestante, quando non scristianizzato; mentre il secondo ha una maggiore identit cattolica. Cosa lha colpita in particolare? Mi sono piaciute le liturgie senza chitarre, con composizioni musicali classiche e di buono stile moderno: celebrazioni pi snelle, pi sobrie e pi spirituali e raccolte. Riguardo a Martin Lutero, alcuni hanno parlato di una riabilitazione da parte del Papa. Lei uno storico della Chiesa, che opinione si fatto? Le aspettative formulate da molti, di un qualche pronunciamento spettacolare da parte del Papa a Erfurt erano irreali ed esagerate, probabilmente al solo scopo di enfatizzare un successivo atteggiamento di delusione. Queste persone dovevano sapere che Benedetto XVI non vuole fare politica ecumenica, ma approfondire elementi comuni della fede. Cos i nostri interlocutori protestanti dovrebbero interrogarsi su quanto condividere ancora oggi circa il comune fondamento del Simbolo apostolico e gli elementi della morale cristiana. Inoltre domandiamo quanto preme loro ancora la domanda esistenziale di Lutero, cio: come posso avere un Dio misericordioso.

Cooperazione internazionale

Nuove frontiere al Bambino Ges


Un accordo di cooperazione stato firmato a Mosca da Maria Grazia Salviati, in rappresentanza del presidente dellOspedale pediatrico Bambino Ges, Giuseppe Profiti, e da Andrei Prityko, direttore di un centro medico di cura per linfanzia della capitale russa. Erano presenti il nunzio apostolico, arcivescovo Ivan Jurkovi, e rappresentanti della Chiesa ortodossa e del ministero della Sanit della Federazione Russa. un nuovo passo rilevante nellambito delle attivit internazionali dellO spedale pediatrico Bambino Ges, grazie al quale sar possibile migliorare il flusso di conoscenze scientifiche fra i due istituti, soprattutto in campo genetico.

al Konzerthaus il 24 settembre scorso: in primo piano elementi dellOrchestra filarmonica di Friburgo

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