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IL PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO PONTEGGI METALLICI FISSI (Pi.M.U.S.

)
ai sensi dell'articolo 136 e dell'allegato XXII del D.Lgs. 81/2008

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IL PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO PONTEGGI METALLICI FISSI (Pi.M.U.S.) ai sensi dell'articolo 136 e dell'allegato XXII del D.Lgs. 81/2008 Stampato in Ancona ottobre 2006 Copyright Namirial S.p.A. - Via Caduti sul Lavoro, 4 - 60019 Senigallia (AN) Propriet letteraria e tutti i diritti riservati alla Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. La struttura ed il contenuto del presente volume non possono essere riprodotti neppure parzialmente salvo espressa autorizzazione della Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. Non altres consentita la memorizzazione su qualsiasi supporto. MARCHI REGISTRATI AVVERTENZA I marchi citati sono registrati dai legittimi proprietari. La Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. si riserva il diritto di modificare il software senza preavviso e/o il presente manuale senza preavviso. La Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. non si assume alcuna responsabilit diretta o indiretta per qualsiasi conseguenza dovuta ad errori del sistema o al non corretto uso dello stesso. Luso del programma a totale rischio del cliente e la sua utilizzazione ne sottintende laccettazione incondizionata delle suddette norme.

RESPONSABILIT

SOMMARIO

1. INTRODUZIONE 1.1. LE STATISTICHE INFORTUNISTICHE 1.2. LEVOLUZIONE LEGISLATIVA 1.3. IL PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI SECONDO IL D.LGS. 81/2008 1.4. I CONTENUTI DEL PIMUS 1.5. PROPOSTA DI PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI

3 3 7 8 9 10

2. PRESCRIZIONI 2.1. PRESCRIZIONI DI MONTAGGIO 2.1.1. Ponteggi a tubi e giunti 2.1.2. Ponteggi a telai prefabbricati 2.1.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati 2.2. PRESCRIZIONI DUSO 2.2.1. Ponteggi a tubi e giunti 2.2.2. Ponteggi a telai prefabbricati 2.2.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati 2.3. PRESCRIZIONI DI SMONTAGGIO 2.3.1. Ponteggi a tubi e giunti 2.3.2. Ponteggi a telai prefabbricati 2.3.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati

11 11 11 26 46 58 58 59 60 61 61 64 68

3. ESEMPIO DI STAMPA

71

4. MANUALE DI REGOLO PONTEGGI CONVENZIONI USATE IN QUESTO MANUALE Termini utilizzati ICONE DI USO COMUNE Icone di gestione e navigazione archivi Icone acceleratici Icone di stampa

101 101 101 102 102 102 103

INTRODUZIONE

Controllo ortografico 4.1. INTRODUZIONE 4.2. INSTALLAZIONE 4.2.1. Kit di distribuzione 4.2.2. Requisiti hardware e software 4.2.3. Installazione di Regolo Ponteggi 4.3. REGISTRAZIONE 4.3.1. Richiesta di registrazione 4.3.2. Inserimento / Modifica password 4.3.3. Aggiornamento 4.4. CONFIGURAZIONE DELLA PROCEDURA 4.4.1. Impostazione dellarea di lavoro 4.5. MEN PRINCIPALE 4.5.1. Informazioni generali sul funzionamento 4.5.2. Men principale della procedura 4.6. MEN FILE 4.6.1. Gestione cantieri 4.6.2. Parametri di Regolo Ponteggi 4.7. MEN PIANO 4.7.1. Dati generali 4.7.2. Costituzione del ponteggio 4.7.3. Composizione del ponteggio 4.7.4. Prescrizione di montaggio/smontaggio 4.7.5. Prescrizioni duso 4.7.6. Misure di sicurezza integrative 4.7.7. Verifiche degli elementi di ponteggio 4.7.8. Allegati 4.7.9. Generazione automatica a partire dal disegno 4.7.10. Stampa del piano montaggio, uso e smontaggio ponteggi 4.8. MEN ARCHIVI DI BASE 4.8.1. Archivio degli ancoraggi 4.8.2. Archivio dei DPI 4.8.3. Archivio delle attrezzature 4.8.4. Archivio delle prescrizioni 4.8.5. Archivio delle imprese 4.8.6. Gestione aggiornamenti 4.9. MEN UTILIT 4.9.1. Controllo nuove versioni 4.10. MEN FINESTRA 4.11. MEN ?

104 106 107 107 107 108 111 111 114 116 117 117 118 118 118 119 119 124 132 135 140 143 146 148 149 151 151 153 154 156 157 158 159 159 163 167 170 170 172 173

INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE

1.1. LE STATISTICHE INFORTUNISTICHE


Le statistiche infortuni dellINAIL, diffuse nel Rapporto annuale 2006 dell'INAIL (tavola 1), mostrano nellIndustria e nei Servizi un calo infortunistico complessivamente del 2,8% del 2005 rispetto al 2004, confermando il trend degli ultimi anni, pur osservando una crescita degli occupati, quindi dellesposizione al rischio, dello 0,7% (fonte ISTAT). Nel settore delle Costruzioni il calo registrato degli infortuni del 5,3%, a fronte di una crescita occupazionale dichiarata dallISTAT del 4,4%. Diminuzione che riguarda anche i casi mortali (sotto le trecento unit). Pi in particolare, sempre secondo i dati infortunistici dellINAIL1 (tavole 2-5), si apprende chiaramente che nel settore delle Costruzioni il lavoro in elevato rappresenta il fattore di pericolo maggiore per lincolumit dei lavoratori. Negli eventi con postumi permanenti, quasi la met degli infortuni sono dovuti a cadute, urti e collisioni e la sede pi colpita la colonna vertebrale. Se si considerano, invece, esclusivamente gli infortuni mortali, pi di un caso mortale ogni tre dovuto a cadute dallalto. La probabilit che si verifichi questo tipo di infortunio aumenta al crescere dellet.

Tratti dalla pubblicazione: Direttiva cantieri - Come applicare le norme per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 464/96 e decreti correlati) Milano, edizione 2006.

INTRODUZIONE

Tavola 1 Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2004-2005 e denunciati all'INAIL per settore di attivit economica (dal Rapporto annuale 2006 dell'INAIL)
T otale infortuni 2004 di cui mortali 2004

Settore di attivit economica

2005

2005*

A B C DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK DL DM DN D E F

Agrindustria Pesca Estrazione di minerali Ind. alimentare Ind. tessile e abbigliamento Ind. conciaria Ind. del legno Ind. della carta Ind. del petrolio Ind. chimica Ind. della gomma e plastica Ind. lav. minerali non metalliferi Ind. dei metalli Ind. meccanica Ind. macchine elettriche Ind. fabbric. mezzi di trasporto Altre industrie T otale Industrie manifatturiere Elettricit, gas, acqua Costruzioni

4.288 445 1.814 20.009 12.038 4.210 11.109 9.629 446 6.388 11.756 17.207 61.286 32.347 11.924 16.188 14.581 229.118 5.347 110.365 351.377 16.710 21.627 40.144 78.481 32.762 70.025 6.338 59.371 29.311 5.452 33.924 28.456 344.120 695.497 173.942 869.439

4.562 477 1.854 19.232 10.638 3.698 10.311 9.314 412 6.035 10.636 15.516 56.667 29.717 11.285 15.053 13.009 211.523 5.359 104.554 328.329 16.267 22.104 40.029 78.400 32.725 69.287 6.618 61.617 27.415 5.982 34.446 30.023 346.513 674.842 170.010 844.852

10 5 12 22 8 5 21 8 2 17 10 31 86 39 19 10 13 291 7 311 636 26 43 37 106 32 164 12 79 13 3 17 25 451 1.087 50 1.137

6 1 9 24 11 4 13 7 1 16 5 34 71 26 18 14 10 254 6 263 539 29 46 36 111 42 167 16 75 13 4 9 27 464 1.003 62 1.065

INDUSTRIA G50 G51 G52 G H I J K L M N O Commercio e riparazione auto Commercio allingrosso Commercio al dettaglio T otale Commercio Alberghi e ristorarnti Trasporti e comunicazioni Intermediazione finanziaria Attiv. Immob.ri e serv. alle imprese Pubblica amministrazione Istruzione Sanit e servizi sociali Altri servizi pubblici

SERVIZI TOTALE Non determinato* * INDUSTRIA E SERVIZI

* denunce effettive acquisite a tutto il 30 aprile 2006 * * trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c lobbligo della denuncia da parte del datore di lavoro

Tavola 2 Tipologia di contatto lesivo (casi con postumi permanenti) Cadute, urti, collisioni Contatto con agente contundente Sforzi psicofisici 46,2 % 7,8 % 6,1 %

INTRODUZIONE

Tavola 3 Sede lesione (casi con postumi permanenti) Colonna vertebrale Mano Polso 12,3 % 12,1 % 9,3 %

Tavola 4 Tipologia di contatto lesivo (casi mortali) cadute, urti, collisioni contatto con agente contundente sforzi psicofisici 40,8% 9,2% 7,2%

Tavola 5 Sede della lesione (casi mortali) colonna vertebrale mano polso 58,2% 15,1% 8,2%

Se i dati infortunistici in flessione sono incoraggianti, essendo indice di un miglioramento delle condizioni generali di lavoro, pur vero che il rischio infortunistico nelle Costruzioni continua ad essere comunque molto elevato, soprattutto se rapportato ad altre attivit lavorative. La frequenza infortunistica mortale nel settore delle Costruzioni espressa da due cifre (0,19), mentre nelle altre attivit economica generalmente espressa da una cifra (mediamente 0,06). La legislazione sulla sicurezza nei cantieri, rappresentata sino al 1 maggio 2008 dal D.Lgs. 494/96 e dopo dal Titolo IV del D.Lgs. 81/2008, sembrano non aver prodotto compiutamente i risultati attesi: calo consistente degli infortuni e diminuzione della spesa sociale conseguente, che rasenta complessivamente il 3% del PIL italiano.

INTRODUZIONE

Tavola 6 Frequenza infortunistica per settore di attivit economica nel triennio 2001-2003 (dal Rapporto annuale 2006 dell'INAIL)
Indice di frequenza Settore di attivit economica

Lav.ne metalli (siderurgia, metallurgia) Lav.ne minerali non metalliferi (mat. per edilizia, vetro, ceramica) Lav.ne legno Costruzioni Ind. gomma e plastica Estraz. di minerali (marmi, sabbia, ghiaia, carbone, gas e petrolio..) Ind. mezzi di trasporto (auto, moto , navi, treni, aerei, imp. a fune...) Ind. meccanica (fabbr. utensili, armi, elettrodomestici ) Trasporti e comunicazioni Altre industrie manifatturiere Ind. alimentare Alberghi e ristoranti Agroindustria Complesso Industria e Servizi Elettricit, gas, acqua Pesca Ind. carta Altri serv. pubblici Sanit e servizi sociali Commercio Ind. tessile e abbigliamento Ind. conciaria Ind. macch. elettr. (motori elettrici, generatori, app. radiotelev. ecc.) Pubblica amministrazione Attivit immobiliari e servizi alle imprese Ind. chimica Ind. petrolio Istruzione Intermediazione finanziaria Agricoltura
* **

62,59 60,96 55,26 51,97 48,79 51,07 50,10 42,38 41,24 40,26 37,96 34,14 31,86 32,30 27,82 26,65 26,34 25,89 24,83 22,93 21,07 20,09 20,06 19,32 18,50 18,25 16,75 10,50 3,08 50,80

2,48 2,87 4,04 4,29 3,88 1,59 1,21 1,17 1,83 2,58 1,58 1,05 2,30 1,53 1,21 1,68 0,94 1,15 0,70 1,04 0,74 0,82 0,62 0,77 0,76 0,62 1,14 0,46 0,25 3,52

0,09 0,12 0,07 0,19 0,30 0,04 0,02 0,06 0,05 0,21 0,07 0,03 0,10 0,06 0,02 0,00 0,02 0,03 0,01 0,04 0,02 0,02 0,03 0,02 0,04 0,07 0,10 0,01 0,01 0,12

65,16 63,94 59,37 56,45 52,97 52,70 51,34 43,61 43,12 43,06 39,60 35,21 34,27 33,89 29,06 28,33 27,30 27,06 25,54 24,02 21,83 20,92 20,71 20,11 19,30 18,94 17,98 10,98 3,34 54,44

192,3 188,7 175,2 166,6 156,3 155,5 151,5 128,7 127,2 127,1 116,8 103,9 101,1 100,0 85,7 83,6 80,6 79,8 75,4 70,9 64,4 61,7 61,1 59,3 56,9 55,9 53,1 32,4 9,9 160,6

Infortuni indennizzati x 1000 addetti INAIL, esclusi i casi in itinere - Media triennio consolidato (2001-2003) Base: Industria e Servizi = 100.

Tavola 7 Raffronto tra gli indici di frequenza infortunistica delle Costruzioni e del Complesso Industria e Servizi Settore di attivit economica Costruzioni Complesso Industria e Servizi Indice di frequenza infortunistica Inabilit Inabilit Morte temporanea permanente 54,43 4,10 0,19 34,19 1,49 0,06 Totale 58,72 35,74

INTRODUZIONE

1.2. LEVOLUZIONE LEGISLATIVA


Con lentrata in vigore del D.Lgs. 8 luglio 2003, n. 2352, di recepimento della direttiva comunitaria 2001/45/CE, decreto oggi recepito nel capo II del titolo IV del D.Lgs. 81/2008, considerato che le cadute da ponteggi e scale sono, come gi detto in precedenza, tra le maggiori cause di infortuni sul lavoro, si sono introdotti nuovi obblighi a carico dei datori di lavoro per la salvaguardia dei lavoratori impiegati nei lavori in elevato. Da notare che il capo II del titolo IV del D.Lgs. 81/2008 ha unapplicazione non solo nel settore delle Costruzioni ma appllicabile ad ogni attivit in cui presvisto un lavoro un quota. La nuova legislazione ha posto fine a un dibattito durato cinquanta anni, dallemanazione del D.P.R. 164/56, sullaltezza di pericolo di caduta dallalto. Il D.P.R. 164/56, allarticolo 16, dispone che nei lavori che sono eseguiti ad un'altezza superiore ai m. 2, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose. La giurisprudenza pi volte si espressa interpretando che laltezza in questione era da riferirsi alla quota cui effettivamente svolto il lavoro e non a quella di riferimento del piano in elevato di stazionamento del lavoratore (tavola 8). Il nuovo decreto, e prima ancora il D.Lgs. 235/2003, invece dispone che per lavoro in quota si intende: lattivit lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. La caduta non pu non avvenire che dal piano di lavoro in elevato. Tavola 8 Differente definizione del lavoro in quota tra il D.P.R. 164/56 e il capo II del titolo IV del D.Lgs. 81/2008

2m

2m
D.P.R. 164/1956 D.Lgs. 81/2008

Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 235 "Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 27 agosto 2003

INTRODUZIONE

Il D.Lgs. 235/2003, pi diffusamente, affronta quattro questione tecniche fondamentali: 1. lacceso ai luoghi in elevato; 2. luso di scale portatili per lavori temporanei in elevato; 3. luso dei sistemi anticaduta nei lavori in elevato; 4. luso di ponteggi nei lavori in elevato. Inoltre, stabilisce obblighi di formazione nei confronti dei lavoratori e dei soggetti che sovrintendono le attivit lavorative con rischio di caduta dallalto. In questa pubblicazione ci si soffermer esclusivamente sul quarto aspetto.

1.3. IL PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI SECONDO IL D.LGS. 81/2008
Il datore di lavoro, ai sensi dellart. 136 del D.Lgs. 81/2008, provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio, in funzione della complessit del ponteggio scelto. Tale piano pu assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati. Il datore di lavoro, ai sensi dellart. art. 36-quater, commi 1 e 2, D.Lgs. 626/94, procede alla redazione di un calcolo di resistenza e di stabilit e delle corrispondenti configurazioni di impiego, se nella relazione di calcolo del ponteggio scelto non sono disponibili specifiche configurazioni strutturali con i relativi schemi di impiego. Il datore di lavoro esonerato dall'obbligo di cui al comma 1, se provvede all'assemblaggio del ponteggio in conformit ai capi IV, V e VI del decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164. Il datore di lavoro esonerato dall'obbligo del progetto se, ai sensi dellart. art. 36-quater, comma 2, D.Lgs. 626/94, provvede all'assemblaggio del ponteggio in conformit ai capi IV, V e VI del decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164. Il datore di lavoro assicura, ai sensi dellart. 136, comma 6, D.Lgs. 81/2008, che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la sorveglianza di un preposto e ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. Correlando tra loro le norme succitate possibile affermare sinteticamente, ma pi compiutamente, che il piano di montaggio, uso e smontaggio ponteggi debba indicare e definire: a) i soggetti (abilitati) al montaggio dei ponteggi; b) le corrette procedure di montaggio, uso e smontaggio; c) il progetto del ponteggio in relazione allopera da asservire e alle condizioni ambientali. Ovvero, ragionevole ritenere che il documento deve dare risposte ai seguenti interrogativi: 1. chi (i soggetti) esegue il montaggio/smontaggio del ponteggio? 2. come (le procedure) montare/usare/smontare il ponteggio? 3. che cosa (il progetto) montare(/usare/smontare)?

INTRODUZIONE

1.4. I CONTENUTI DEL PIMUS


I contenuti minimi del PiMUS erano stati prima indicati in un documento del gruppo tecnico interregionale Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro, del Coordinamento tecnico delle Regioni e delle Province Autonome, successivamente recepiti nella Circolare ministeriale del 13/9/2006 e oggi stabiliti dallallegato XXII del D.Lgs. 81/2008, che di seguito si riporta. D.Lgs. 81/2008 Allegato XXII CONTENUTI MINIMI DEL Pi.M.U.S. Dati identificativi del luogo di lavoro; Identificazione del datore di lavoro che proceder alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; Identificazione del ponteggio; Disegno esecutivo del ponteggio; Progetto del ponteggio, quando previsto; Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio ("piano di applicazione generalizzata"): 7.1. planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio, evidenziando, inoltre: delimitazione, viabilit, segnaletica, ecc. 7.2. modalit di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (portata della superficie, omogeneit, ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc.), 7.3. modalit di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalit, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita, ecc., 7.4. descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalit di uso, con esplicito riferimento all'eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio, 7.5. descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalit di installazione ed uso 7.6. misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione, di cui all'art.117 7.7. tipo e modalit di realizzazione degli ancoraggi, 7.8. misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche (neve, vento, ghiaccio, pioggia) pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori, 7.9. misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti; Illustrazione delle modalit di montaggio, trasformazione e smontaggio, riportando le necessarie sequenze passo dopo passo, nonch descrizione delle regole puntuali/specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio (istruzioni e progetti particolareggiati), con lausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi, disegni e foto; Descrizione delle regole da applicare durante luso del ponteggio; Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante luso (vedasi ad es. lallegato XIX).

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

8.

9. 10.

10

INTRODUZIONE

1.5. PROPOSTA DI PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI


Coerentemente con i documenti citati in precedenza, il piano di montaggio, uso e smontaggio ponteggi deve comprendere i seguenti contenuti minimi: 1. dati anagrafici; 2. progetto del ponteggio; 3. procedure di montaggio/uso/smontaggio del ponteggio; 4. allegati. Pi in particolare deve riportare: 1. dati anagrafici: 1.1. identificazione del cantiere dove sar montato il ponteggio 1.2. identificazione appaltatore per i quale si effettua lintervento 1.3. identificazione della ditta di montaggio/smontaggio del ponteggio 1.4. nominativi del Preposto e dei Lavoratori che eseguiranno il montaggio e lo smontaggio e relativi dati inerenti la formazione specifica 1.5. identificazione del ponteggio/i (marca, modello, autorizzazione ministeriale/i) 1.6. identificazione argani (marca, modello, portata, sforzo trasmesso la ponteggio, conformit) utilizzati per movimentare gli elementi di ponteggio 1.7. identificazione sistema anticaduta (marca, modello, tirante daria ammesso) adottato per la protezione dalla caduta durante le fasi di montaggio/trasformazione/smontaggio del ponteggio 2. progetto del ponteggio: 2.1. planimetria dellarea di cantiere e pianta del ponteggio con indicazione dei fili fissi necessari ad un agevole tracciamento a terra del ponteggio 2.2. disegno esecutivo del ponteggio (per ponteggi fuori schema autorizzazione ministeriale) 2.3. eventuale calcolo del ponteggio (per ponteggi fuori schema autorizzazione ministeriale) procedure, almeno: 3.1. modalit di controllo degli elementi prima del loro utilizzo 3.2. modalit di controllo e uso dei DPI di III categoria da utilizzare e verifica del tirante daria nelle condizioni pi sfavorevoli 3.3. procedure di montaggio/smontaggio relative a: - primo impalcato - impalcati tipo - parti speciali (passi carrai, mensole, piazzole di scarico merci, castelli di tiro, mantovana parasassi, teli, cartelli pubblicitari, ) - uso del ponteggio, comprese le regole per il controllo e la manutenzione, e le procedure da adottare in caso di condizioni atmosferiche avverse e di emergenza - verifiche finali e relativo collaudo, da effettuarsi dalla ditta installatrice prima delluso del ponteggio allegati, almeno: 4.1. copia autorizzazione/i ministeriale/i 4.2. copia schema/i di montaggio ovvero progetto 4.3. modalit di ancoraggio del ponteggio 4.4. copia attestato di formazione preposto e lavoratori addetti 4.5. verifica scariche atmosferiche (CEI EN 62305-1/4 Guida CEI 64-17) 4.6. schede di verifica e controllo (D.Lgs. 81/2009 allegato XIX).

3.

4.

PRESCRIZIONI

11

2. PRESCRIZIONI

2.1. PRESCRIZIONI DI MONTAGGIO


2.1.1. Ponteggi a tubi e giunti Operazioni preliminari Delimitare l'area di montaggio, predisporre la segnaletica di segnalamento prevista nel piano di sicurezza. Scaricare il materiale pi possibilmente vicino alla zona di stoccaggio dei vari elementi, i quali saranno accatastati per tipo onde facilitarne il prelievo. Controllare che tutti gli elementi metallici del ponteggio da utilizzare siano dotati di marchio come da libretto, provvedendo a scartare quelli sprovvisti di marchio o appartenenti ad altri ponteggi. Controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi metallici del ponteggio, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalit e verticalit), rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare visivamente i bulloni e i relativi dadi, provvedendo a scartare ed integrare i bulloni con altri dello stesso produttore del ponteggio. Controllare l'orizzontalit e l'efficienza del sistema di collegamento delle tavole metalliche ai traversi, provvedendo a scartare gli elementi non pi idonei e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare le tavole da ponte in legname, scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti di discrete dimensioni o che presenti accentuate fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo della struttura). Sulla base dello schema di montaggio allegato, tracciare il perimetro lungo il quale dovr svilupparsi il ponteggio, partendo dai fili fissi prestabiliti. La distanza dal fabbricato non sar superiore a 20 centimetri. Nei punti in cui ci non realizzabile si provveder a montare parapetto regolamentare con tavola di arresto al piede. Allestire idoneo banco di lavoro per montare a terra i giunti degli stocchi nell'esatta posizione prestabilita. Procedere ad un ulteriore controllare della solidit e la planarit del piano di appoggi; effettuare la ripartizione del carico nelle modalit indicate nel libretto del ponteggio.

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PRESCRIZIONI

Con uso di DPI anti caduta Impalcato di base Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionare tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera basette e vi montano la partenza delle stilate allineandole e unendole tra di loro con due correnti. Proseguono montando i traversi, i correnti superiori, la scala secondo lo schema grafico allegato. Controllano l'orizzontalit dei correnti e dei traversi e regolano le basette.

PRESCRIZIONI

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A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

Impalcato di base a un metro da terra Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionano le tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera le basette e vi montano la partenza delle stilate allineandole e unendole tra di loro con due correnti dell'impalcato provvisorio ad un metro da terra. Proseguono montando i traversi, i correnti superiori, la scala secondo lo schema previsto. Controllano l'orizzontalit dei correnti e dei traversi e regolano le basette. A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato provvisorio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

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PRESCRIZIONI

Impalcati tipo con cordino retrattile Un addetto al montaggio operando dal basso da terra o sul ponteggio gi munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un traverso al livello superiore. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato gi dotato di parapetto, estende il cordino retrattile fino a consentirgli di passarlo dall'alto verso in basso dalla botola aperta della scala interna al ponteggio. Aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e sale al piano superiore attraverso la medesima scala del ponteggio. Solo a questo punto prosegue il montaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

PRESCRIZIONI

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FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

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PRESCRIZIONI

Impalcati tipo con linea di ancoraggio Gli addetti al montaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando dal basso montano, in corrispondenza dei piani di ponteggio gi montati e protetti contro la caduta dall'alto, una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e sale attraverso la scala interna del ponteggio sino alla quota minima che consente l'ancoraggio dell'altra estremit del cordino alla linea di ancoraggio. Successivamente continuano la salita verso l'alto ed accedono al piano di ponteggio sprovvisto di parapetto. A questo punto pu effettuare il montaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

FASE 1

FASE 2

PRESCRIZIONI

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FASE 3 Passo carraio con trave prefabbricata

FASE 4

La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Si proceder, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ad un traverso superiore di estremit, gi montato in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta i montanti di mezzeria, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

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PRESCRIZIONI

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

PRESCRIZIONI

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Passo carraio con trave in opera La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Dapprima si monter a terra con tubi e giunti la coppia di travi reticolari previste per il passo carraio. Si proceder, quindi, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ad un traverso superiore di estremit, gi montato in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta i montanti di mezzeria, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

FASE 1

FASE 2

20

PRESCRIZIONI

FASE 3 Piano di sbarco materiali

FASE 4

Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico completo di parapetti, montano i traversi a sbalzo delle della piazzola. Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire e, aiutato dal lavoratore B che si trova sull'impalcato inferiore, mette in opera in sequenza: le tavole di impalcato della mensola, i montanti della mensola, il corrente esterno della mensola (fissato tramite giunti ortogonali ai montanti), i puntoni della mensola (fissati tramite giunto ortogonale al corrente esterno della mensola), la diagonale in pianta della mensola (fissata tramite giunto ortogonale ad un montante esterno e ad un montante interno della mensola), i correntiparapetto della mensola, i fermapiede.

PRESCRIZIONI

21

FASE 1

FASE 2

FASE 3

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PRESCRIZIONI

Mantovana parasassi Gli addetti dal piano di ponteggio dotato gi di parapetto montano la struttura portante della mantovana parasassi serrando i giunti di collegamento sui montanti del ponteggio. Indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra al traverso superiore del ponteggio. Procedono, quindi, al montaggio delle tavole del parasassi sporgendosi verso il vuoto, partendo dalla tavola inferiore sino all'ultima superiore, stazionando sul tavolato del parasassi in corso di esecuzione.

FASE 1 Sbalzo di testata

FASE 2

Gli addetti preparano a terra lo stocco costituito da due tubi da 4 metri, collegati da un traverso di estremit e da un traverso di partenza della stilata sovrastante. Si portano in quota e ancorati tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata tirano in quota lo stocco e lo montano provvisoriamente, ancorandolo con giunti ortogonali alle due stilate di estremit. Operando dal basso, procedono al montaggio con giunti inclinabili di due tubi con funzione di puntoni. Ritornati al piano superiore, ancorati come in precedenza, fanno scorrere verso il vuoto lo stocco gi montato e serrano completamente i dadi quando questo posizionato nella sede definitiva. Un addetto al piano inferiore procede al serraggio dei puntoni ad un traverso sottostante e l'altro, al piano superiore in posizione sicura, monta il tavolato e i parapetti di facciata e di estremit dello sbalzo.

PRESCRIZIONI

23

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

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PRESCRIZIONI

FASE 5 Senza luso di DPI Impalcati tipo con mezzapontata provvisoria Gli addetti al montaggio operando dal basso in posizione sicura (da terra o sul ponteggio gi munito di parapetto) montano un impalcato provvisorio con tubi e giunti, tavolato e parapetto regolamentare, ad un'altezza di circa un metro dal piano su cui poggiano i piedi. Gli addetti salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale montato in precedenza, e da questa posizione montano il parapetto dell'impalcato definitivo. Successivamente procedono allo smontaggio dell'impalcato provvisorio e completano dal basso il montaggio del tavolato dell'impalcato definitivo. Salgono tramite scala sull'impalcato definitivo del piano superiore gi dotato di parapetto, montano le tavole fermapiede e proseguono le operazioni di montaggio sopra descritte per tutti i piani di ponteggio. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

PRESCRIZIONI

25

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

26

PRESCRIZIONI

FASE 5 2.1.2. Ponteggi a telai prefabbricati Operazioni preliminari Delimitare l'area di montaggio, predisporre la segnaletica di segnalamento prevista nel piano di sicurezza. Scaricare il materiale pi possibilmente vicino alla zona di stoccaggio dei vari elementi, i quali saranno accatastati per tipo onde facilitarne il prelievo. Controllare che tutti gli elementi metallici del ponteggio da utilizzare siano dotati di marchio come da libretto, provvedendo a scartare quelli sprovvisti di marchio o appartenenti ad altri ponteggi. Controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi metallici del ponteggio e dell'efficacia del sistema di interconnessione, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalit e verticalit), rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare l'orizzontalit e l'efficienza del sistema di collegamento delle tavole metalliche ai traversi, provvedendo a scartare gli elementi non pi idonei e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare le tavole da ponte in legname, scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti di discrete dimensioni o che presenti accentuate fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo della struttura). Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

PRESCRIZIONI

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Sulla base dello schema di montaggio allegato, tracciare il perimetro lungo il quale dovr svilupparsi il ponteggio, partendo dai fili fissi prestabiliti. La distanza dal fabbricato non sar superiore a 20 centimetri. Nei punti in cui ci non realizzabile si provveder a montare parapetto regolamentare con tavola di arresto al piede. Procedere ad un ulteriore controllare della solidit e la planarit del piano di appoggi; effettuare la ripartizione del carico nelle modalit indicate nel libretto del ponteggio.

Con uso di DPI anticaduta Impalcato di base Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionare tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette

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PRESCRIZIONI

devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera le basette, allineano i telai del piano terra collegandoli tra loro con gli elementi (diagonali, correnti) previsti nello schema grafico, montano i traversi di collegamento delle basi dei montanti. Controllano l'orizzontalit dei telai e regolano le basette. A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

Impalcati tipo con cordino retrattile Un addetto al montaggio operando dal basso da terra o sul ponteggio gi munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un montante (interno/esterno) a livello immediatamente superiore al traverso sovrastante. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato gi dotato di parapetto, estende il cordino retrattile fino a consentirgli di passarlo dall'alto verso in basso dalla botola aperta della scala interna al ponteggio. Aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e sale al piano superiore attraverso la medesima scala del ponteggio. Solo a questo punto prosegue il montaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

PRESCRIZIONI

29

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

30

PRESCRIZIONI

FASE 5 Impalcati tipo con linea di ancoraggio

FASE 6

Gli addetti al montaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando dal basso montano, in corrispondenza dei piani di ponteggio gi montati e protetti contro la caduta dall'alto, una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e sale attraverso la scala interna del ponteggio sino alla quota minima che consente l'ancoraggio dell'altra estremit del cordino alla linea di ancoraggio. Successivamente continuano la salita verso l'alto ed accedono al piano di ponteggio sprovvisto di parapetto. A questo punto pu effettuare il montaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

PRESCRIZIONI

31

FASE 1

FASE 2

FASE 3 Impalcati tipo con linea di ancoraggio su pali

FASE 4

Gli addetti al montaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) ad attacco dorsale. Operando da terra o dallultimo piano appena completato, gli addetti provvederanno a montare i pali e la relativa linea di ancoraggio di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795), secondo lo schema e le istruzioni indicate dal costruttore e riportate in allegato.

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PRESCRIZIONI

Dopo aver messo nella giusta tensione la linea di ancoraggio, l'addetto al montaggio sale sulla scala sino alla quota minima che consente l'ancoraggio dell'altra estremit del cordino alla linea di ancoraggio. Successivamente continuano la salita verso l'alto ed accedono al piano di ponteggio sprovvisto di parapetto. A questo punto pu effettuare il montaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

FASE 1

FASE 2

PRESCRIZIONI

33

FASE 3

FASE 4

FASE 5

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PRESCRIZIONI

Impalcati tipo con campata d'estremit Gli addetti montano in corrispondenza di una campata di estremit (destra o sinistra) una tavola con botola ed una rampa della scala del ponteggio. Un addetto sale a circa met dell'altezza della scala e riceve dal lavoratore che opera a terra un telaio che provveder a montare sopra il telaio inferiore. L'addetto scende dalla scala e si porta al piano terra. Gli addetti smontano la tavola con botola e la rimontano invertendo la posizione della botola, in modo tale che la scala sia vicina alla stilata opposta a quella dove gi stato montato il telaio. Un addetto sale a circa met della scala nella nuova posizione e riceve dal lavoratore che opera a terra un telaio che provveder a montare sopra il telaio inferiore. Sempre operando con i piedi sulla scala, il lavoratore riceve i correnti che costituiscono il parapetto (sia di facciata che di testata), oppure, in sostituzione, il telaietto di facciata ed il cancelletto di testata, e li monta. Nei punti in cui l'impalcato interno distante dall'opera servita pi di 20 cm, il parapetto di facciata viene montato anche verso l'interno (parapetto interno). Un addetto sale a questo punto sull'impalcato dotato di parapetto e collega il connettore (conforme a UNI EN 362) del proprio DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360) al traverso del telaio pi vicino alla campata adiacente priva di parapetto. Con la protezione del DPI anticaduta retrattile, monta il telaio della stilata pi vicina e relativi correnti e tavola fermapiede fino a completamento dell'intero piano di ponteggio. Procedendo nella maniera sopra indicata si provveder a montare le campate superiori. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

FASE 1

FASE 2

PRESCRIZIONI

35

FASE 3

FASE 4

FASE 5

FASE 6

36

PRESCRIZIONI

FASE 7 Passo carraio con trave prefabbricata La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Dapprima si realizzer un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da realizzare (l'interruzione della stilata avverr in un secondo momento). Si proceder, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ad ognuno dei telai di estremit (montante interno) gi montati in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta il telaio intermedio, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

PRESCRIZIONI

37

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

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PRESCRIZIONI

FASE 5 Passo carraio con trave in opera La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Dapprima si monter a terra con tubi e giunti la coppia di travi reticolari previste per il passo carraio. Si proceder, quindi, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ad ognuno dei telai di estremit (montante interno) gi montati in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta i montanti di mezzeria, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

PRESCRIZIONI

39

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

40

PRESCRIZIONI

Piano di sbarco materiali Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico completo di parapetti, montano i traversi a sbalzo delle della piazzola. Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire e, aiutato dal lavoratore B che si trova sull'impalcato inferiore, mette in opera in sequenza: le tavole di impalcato della mensola, i montanti della mensola, il corrente esterno della mensola (fissato tramite giunti ortogonali ai montanti), i puntoni della mensola (fissati tramite giunto ortogonale al corrente esterno della mensola), la diagonale in pianta della mensola (fissata tramite giunto ortogonale ad un montante esterno e ad un montante interno della mensola), i correntiparapetto della mensola, i fermapiede.

FASE 1

FASE 2

PRESCRIZIONI

41

FASE 3 Mantovana parasassi Gli addetti dal piano di ponteggio dotato gi di parapetto montano la struttura portante della mantovana parasassi serrando i giunti di collegamento. Indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit superiore al montante interno di telaio del ponteggio. Procedono, quindi, al montaggio delle tavole del parasassi sporgendosi verso il vuoto, partendo dalla tavola inferiore sino all'ultima superiore, stazionando sul tavolato del parasassi in corso di esecuzione.

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PRESCRIZIONI

FASE 1 Sbalzo di testata

FASE 2

Gli addetti preparano a terra lo stocco costituito da due tubi da 4 metri, collegati da un traverso di estremit e da un traverso di partenza della stilata sovrastante. Si portano in quota e ancorati tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata tirano in quota lo stocco e lo montano provvisoriamente, ancorandolo con giunti ortogonali alle due stilate di estremit. Operando dal basso, procedono al montaggio con giunti inclinabili di due tubi con funzione di puntoni. Ritornati al piano superiore, ancorati come in precedenza, fanno scorrere verso il vuoto lo stocco gi montato e serrano completamente i dadi quando questo posizionato nella sede definitiva. Un addetto al piano inferiore procede al serraggio dei puntoni ad un traverso sottostante e l'altro, al piano superiore in posizione sicura, monta il tavolato e i parapetti di facciata e di estremit dello sbalzo.

PRESCRIZIONI

43

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

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PRESCRIZIONI

FASE 5 Senza luso di DPI Impalcati tipo con montaggio parapetto dal basso Un addetto, stando su un impalcato dotato di parapetti, monta dal basso il parapetto definitivo di facciata e di testata (smontabile/smontabile dal basso) a servizio del piano superiore. Il parapetto definitivo collegato a speciali attacchi (in generale boccole) presenti sui telai superiori, telai gi montati dal basso. Completato il montaggio di tutti i parapetti definitivi, l'addetto, coadiuvato dall'altro addetto, monta dal basso le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, le eventuali diagonali in pianta e la scala di collegamento. I due lavoratori salgono sul piano superiore (dotato su tutti i lati di parapetto definitivo) e montano in sequenza: correnti interni, diagonali di facciata (se previste), eventuali ancoraggi, fermapiede (solo di facciata, in quanto quelli di testata sono resi solidali al parapetto definitivo di testata).

PRESCRIZIONI

45

FASE 1

FASE 2

FASE 3

46

PRESCRIZIONI

2.1.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati Operazioni preliminari Delimitare l'area di montaggio, predisporre la segnaletica di segnalamento prevista nel piano di sicurezza. Scaricare il materiale pi possibilmente vicino alla zona di stoccaggio dei vari elementi, i quali saranno accatastati per tipo onde facilitarne il prelievo. Controllare che tutti gli elementi metallici del ponteggio da utilizzare siano dotati di marchio come da libretto, provvedendo a scartare quelli sprovvisti di marchio o appartenenti ad altri ponteggi. Controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi metallici del ponteggio e dell'efficacia del sistema di interconnessione, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalit e verticalit), rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare l'orizzontalit e l'efficienza del sistema di collegamento delle tavole metalliche ai traversi, provvedendo a scartare gli elementi non pi idonei e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare le tavole da ponte in legname, scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti di discrete dimensioni o che presenti accentuate fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo della struttura). Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Sulla base dello schema di montaggio allegato, tracciare il perimetro lungo il quale dovr svilupparsi il ponteggio, partendo dai fili fissi prestabiliti. La distanza dal fabbricato non sar superiore a 30 centimetri. Nei punti in cui ci non realizzabile si provveder a montare parapetto regolamentare con tavola di arresto al piede. Procedere ad un ulteriore controllare della solidit e la planarit del piano di appoggi; effettuare la ripartizione del carico nelle modalit indicate nel libretto del ponteggio.

PRESCRIZIONI

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Con uso di DPI anticaduta Impalcato di base Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionano le tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera le basette e vi montano la partenza delle stilate allineandole e unendole tra di loro con due correnti. Proseguono montando i traversi, i correnti superiori, la scala secondo lo schema previsto. Controllano l'orizzontalit dei correnti e dei traversi e regolano le basette.

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PRESCRIZIONI

A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

Impalcato di base a un metro da terra Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionano le tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera le basette e vi montano la partenza delle stilate allineandole e unendole tra di loro con due correnti dell'impalcato provvisorio ad un metro da terra. Proseguono montando i traversi, i correnti superiori, la scala secondo lo schema previsto. Controllano l'orizzontalit dei correnti e dei traversi e regolano le basette. A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato provvisorio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

PRESCRIZIONI

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Impalcati tipo con linea di ancoraggio Gli addetti al montaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando dal basso montano, in corrispondenza dei piani di ponteggio gi montati e protetti contro la caduta dall'alto, una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e sale attraverso la scala interna del ponteggio sino alla quota minima che consente l'ancoraggio dell'altra estremit del cordino alla linea di ancoraggio. Successivamente continuano la salita verso l'alto ed accedono al piano di ponteggio sprovvisto di parapetto. A questo punto pu effettuare il montaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

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PRESCRIZIONI

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

PRESCRIZIONI

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Passo carraio con trave prefabbricata La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Dapprima si realizzer un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da realizzare (l'interruzione della stilata avverr in un secondo momento). Si proceder, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ai traversi superiori delle stilate di estremit, gi montati in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta i montanti intermedi, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

FASE 1

FASE 2

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PRESCRIZIONI

FASE 3 Piano di sbarco materiali

FASE 4

Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico completo di parapetti, montano i traversi a sbalzo delle della piazzola. Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire e, aiutato dal lavoratore B che si trova sull'impalcato inferiore, mette in opera in sequenza: le tavole di impalcato della mensola, i montanti della mensola, il corrente esterno della mensola (fissato tramite giunti ortogonali ai montanti), i puntoni della mensola (fissati tramite giunto ortogonale al corrente esterno della mensola), la diagonale in pianta della mensola (fissata tramite giunto ortogonale ad un montante esterno e ad un montante interno della mensola), i correntiparapetto della mensola, i fermapiede.

PRESCRIZIONI

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FASE 1

FASE 2

FASE 3

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PRESCRIZIONI

Mantovana parasassi Gli addetti dal piano di ponteggio dotato gi di parapetto montano la struttura portante della mantovana parasassi serrando i giunti di collegamento sui montanti del ponteggio. Indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra al traverso superiore del ponteggio. Procedono, quindi, al montaggio delle tavole del parasassi sporgendosi verso il vuoto, partendo dalla tavola inferiore sino all'ultima superiore, stazionando sul tavolato del parasassi in corso di esecuzione.

FASE 1 Senza luso di DPI Impalcati tipo con mezzapontata provvisoria

FASE 2

Gli addetti al montaggio operando dal basso in posizione sicura (da terra o sul ponteggio gi munito di parapetto) montano un impalcato provvisorio con elementi a montanti e telai prefabbricati, completo di tavolato e parapetto regolamentare, ad un'altezza di circa un metro dal piano su cui poggiano i piedi. Gli addetti salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale montato in precedenza, e da questa posizione montano l'impalcato superiore definitivo, completo di parapetto con relativa tavola fermapiede. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori smontano l'impalcato provvisorio con i relativi traversi provvisori, smontano una tavola e la sostituiscono con una botola

PRESCRIZIONI

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con scala da ponteggio. Salgono tramite scala sull'impalcato definitivo del piano superiore gi dotato di parapetto e proseguono le operazioni di montaggio sopra descritte per tutti i piani di ponteggio.

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

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PRESCRIZIONI

FASE 5 Impalcati tipo con montaggio parapetto dal basso Un addetto, stando su un impalcato dotato di parapetti, monta dal basso il parapetto definitivo di facciata e di testata (smontabile/smontabile dal basso) a servizio del piano superiore. Il parapetto definitivo collegato a speciali attacchi (in generale boccole) presenti sui montanti gi montati dal basso. Completato il montaggio di tutti i parapetti definitivi, l'addetto, coadiuvato dall'altro addetto, monta dal basso le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, le eventuali diagonali in pianta e la scala di collegamento. I due lavoratori salgono sul piano superiore (dotato su tutti i lati di parapetto definitivo) e montano in sequenza: correnti interni, diagonali di facciata (se previste), eventuali ancoraggi, fermapiede (solo di facciata, in quanto quelli di testata sono resi solidali al parapetto definitivo di testata).

PRESCRIZIONI

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FASE 1

FASE 2

FASE 3

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PRESCRIZIONI

2.2. PRESCRIZIONI DUSO


2.2.1. Ponteggi a tubi e giunti Durante l'uso del ponteggio tutti gli utilizzatori devono attenersi alle seguenti istruzioni: nessun lavoro deve essere effettuato su di un ponte di servizio se questo non completo di tavolato e di parapetti regolamentari e non presente un sottoponte di sicurezza realizzato come quello di servizio; nessuna parte del ponteggio (soprattutto i parapetti) potr essere rimossa o modificata neanche provvisoriamente. Eventuali necessit insorgenti durante i lavori devono essere segnalate alla direzione del cantiere. Le modifiche saranno effettuate, previa autorizzazione e aggiornamento del presente piano, da parte del personale competente; gli impalcati devono essere caricati senza superare i limiti indicati nello schema del ponteggio allegato, con il carico accidentale previsto (150 daN/m2 per i ponteggi da manutenzione, 300 daN/m2 per i ponteggi da costruzione e 450 daN/m2 per le piazzole di carico); sopra gli impalcati vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori; non consentito aggiungere al ponteggio elementi (ad esempio teli per la protezione dagli schizzi o dalla polvere, cartelloni pubblicitari ecc.) se tali elementi non sono espressamente previsti dallo schema allegato, e sempre che vengano montati dall'impresa incaricata del montaggio/smontaggio del ponteggio; le botole che consentono il passaggio da un piano all'altro del ponteggio tramite scala devono essere sempre chiuse, tranne che per il periodo strettamente necessario a permettere il passaggio dei lavoratori; ai piani di ponteggio si dovr accedere in modo sicura utilizzando la scala interna. Non consentito salire e scendere dal ponteggio arrampicandosi lungo i sui elementi; la movimentazione dei carichi dovr avvenire tramite l'utilizzo di mezzi appropriati. vietato gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere, compreso qualsiasi elemento del ponteggio; Non consentito stazionare sul ponteggio in presenza di vento forte. La direzione di cantiere dovr provvedere, ad intervalli periodici, a controllare: il mantenimento in efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto; il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento della verticalit dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo; il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: o controllo visivo della linearit delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta;

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controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato; il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi. o

In caso di emergenza (caduta dei lavoratori dal ponteggio) si deve avvisare prontamente gli addetti al pronto soccorso e/o alla gestione delle emergenze e richiedere immediatamente lintervento dei Vigili del Fuoco (telefonando al 115) e il Pronto Soccorso (telefonando al 118). Il presente piano non prende in considerazione le informazioni circa i rischi e le cautele da adottare nelle lavorazioni specifiche che saranno svolte sul ponteggio, le quali sono riportate nei piani di sicurezza ai quali si rimanda. 2.2.2. Ponteggi a telai prefabbricati Durante l'uso del ponteggio tutti gli utilizzatori devono attenersi alle seguenti istruzioni: nessun lavoro deve essere effettuato su di un ponte di servizio se questo non completo di tavolato e di parapetti regolamentari e non presente un sottoponte di sicurezza realizzato come quello di servizio; nessuna parte del ponteggio (soprattutto i parapetti) potr essere rimossa o modificata neanche provvisoriamente. Eventuali necessit insorgenti durante i lavori devono essere segnalate alla direzione del cantiere. Le modifiche saranno effettuate, previa autorizzazione e aggiornamento del presente piano, da parte del personale competente; gli impalcati devono essere caricati senza superare i limiti indicati nello schema del ponteggio allegato, con il carico accidentale previsto (150 daN/m2 per i ponteggi da manutenzione, 300 daN/m2 per i ponteggi da costruzione e 450 daN/m2 per le piazzole di carico); sopra gli impalcati vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori; non consentito aggiungere al ponteggio elementi (ad esempio teli per la protezione dagli schizzi o dalla polvere, cartelloni pubblicitari ecc.) se tali elementi non sono espressamente previsti dallo schema allegato, e sempre che vengano montati dall'impresa incaricata del montaggio/smontaggio del ponteggio; le botole che consentono il passaggio da un piano all'altro del ponteggio tramite scala devono essere sempre chiuse, tranne che per il periodo strettamente necessario a permettere il passaggio dei lavoratori; ai piani di ponteggio si dovr accedere in modo sicura utilizzando la scala interna. Non consentito salire e scendere dal ponteggio arrampicandosi lungo i sui elementi; la movimentazione dei carichi dovr avvenire tramite l'utilizzo di mezzi appropriati. vietato gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere, compreso qualsiasi elemento del ponteggio; Non consentito stazionare sul ponteggio in presenza di vento forte. La direzione di cantiere dovr provvedere, ad intervalli periodici, a controllare: il mantenimento in efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto;

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PRESCRIZIONI

il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento della verticalit dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo; il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: o controllo visivo della linearit delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato; il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi.

Il presente piano non prende in considerazione le informazioni circa i rischi e le cautele da adottare nelle lavorazioni specifiche che saranno svolte sul ponteggio, le quali sono riportate nei piani di sicurezza ai quali si rimanda. 2.2.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati Durante l'uso del ponteggio tutti gli utilizzatori devono attenersi alle seguenti istruzioni: nessun lavoro deve essere effettuato su di un ponte di servizio se questo non completo di tavolato e di parapetti regolamentari e non presente un sottoponte di sicurezza realizzato come quello di servizio; nessuna parte del ponteggio (soprattutto i parapetti) potr essere rimossa o modificata neanche provvisoriamente. Eventuali necessit insorgenti durante i lavori devono essere segnalate alla direzione del cantiere. Le modifiche saranno effettuate, previa autorizzazione e aggiornamento del presente piano, da parte del personale competente; gli impalcati devono essere caricati senza superare i limiti indicati nello schema del ponteggio allegato, con il carico accidentale previsto (150 daN/m2 per i ponteggi da manutenzione, 300 daN/m2 per i ponteggi da costruzione e 450 daN/m2 per le piazzole di carico); sopra gli impalcati vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori; non consentito aggiungere al ponteggio elementi (ad esempio teli per la protezione dagli schizzi o dalla polvere, cartelloni pubblicitari ecc.) se tali elementi non sono espressamente previsti dallo schema allegato, e sempre che vengano montati dall'impresa incaricata del montaggio/smontaggio del ponteggio; le botole che consentono il passaggio da un piano all'altro del ponteggio tramite scala devono essere sempre chiuse, tranne che per il periodo strettamente necessario a permettere il passaggio dei lavoratori; ai piani di ponteggio si dovr accedere in modo sicura utilizzando la scala interna. Non consentito salire e scendere dal ponteggio arrampicandosi lungo i sui elementi;

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la movimentazione dei carichi dovr avvenire tramite l'utilizzo di mezzi appropriati. vietato gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere, compreso qualsiasi elemento del ponteggio; Non consentito stazionare sul ponteggio in presenza di vento forte.

La direzione di cantiere dovr provvedere, ad intervalli periodici, a controllare: il mantenimento in efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto; il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento della verticalit dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo; il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: o controllo visivo della linearit delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato; il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi. Il presente piano non prende in considerazione le informazioni circa i rischi e le cautele da adottare nelle lavorazioni specifiche che saranno svolte sul ponteggio, le quali sono riportate nei piani di sicurezza ai quali si rimanda.

2.3. PRESCRIZIONI DI SMONTAGGIO


2.3.1. Ponteggi a tubi e giunti Operazioni preliminari Controllare che siano regolarmente in opera le delimitazioni e le segnalazioni previste nel piano di sicurezza. Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Effettuare lo smontaggio secondo le operazione di seguito indicate, avendo cura di controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi del ponteggio, provvedendo alla pulizia degli elementi da conservare e a scartare gli elementi che presentano deformazioni, rotture e corrosioni pregiudizievoli della resistenza e stabilit del ponteggio in un ulteriore uso.

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PRESCRIZIONI

Con uso di DPI anticaduta Impalcato di base Gli addetti allo smontaggio, operando dal basso (cio dal piano di campagna), smontano le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, comprese le tavole con botola e la relativa scala, rimuovono gli ancoraggi rimasti in opera, smontano gli eventuali traversi di collegamento delle basi dei montanti, smontano le diagonali, i correnti e gli altri traversi, rimuovono le basette e le tavole di ripartizione. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcato di base a un metro da terra Gli addetti da terra smontano l'ultimo impalcato rimasto a circa un metro da terra, procedendo allo smontaggio in ordine del tavolato, delle tavole fermapiede, del parapetto, dei traversi, dei correnti, dei montanti, delle basette e dei ripartitori di carico. Impalcati tipo con cordino retrattile Un addetto al montaggio rimanendo sul ponteggio munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un montante (interno/esterno) a livello immediatamente superiore al traverso sovrastante. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato dotato di parapetto aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e prosegue lo smontaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con linea di ancoraggio Gli addetti allo smontaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando in posizioni protette dalla caduta dall'alto (parapetti in opera), montano una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e l'altra estremit alla linea di ancoraggio. A questo punto pu effettuare lo smontaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Passo carraio con trave prefabbricata Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei traversi superiori di estremit del varco, procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e dei montanti intermedi e del traverso delle travi di passo carraio.

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Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio. A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Passo carraio con trave in opera Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei traversi superiori di estremit del varco, procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e dei montanti intermedi e del traverso delle travi di passo carraio. Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio. A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Piano di sbarco materiali Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire, aiutato dall'altro addetto che si trova sull'impalcato inferiore, smonta in sequenza: i fermapiede, la diagonale in pianta della mensola, il corrente esterno della mensola, i correnti-parapetto della mensola, i montanti della mensola, i puntoni della mensola, le tavole di impalcato della mensola(a ritroso, partendo da quella pi esterna). Scende sull'impalcato inferiore, e si sgancia dal proprio DPI anticaduta retrattile solo quando ha raggiunto una posizione protetta dai parapetti. Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico, in posizione protetta dai parapetti, smontano i traversi a sbalzo del piano di sbarco ormai smontato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Mantovana parasassi Gli addetti indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit al traverso superiore del ponteggio. Stazionando sul tavolato del parasassi in corso di smontaggio, provvedono alla rimozione graduale delle tavole del parasassi, partendo dall'esterno verso l'interno, stazionando pi possibile sul ponte del ponteggio dotato di parapetto. Successivamente procedono allo smontaggio della struttura portante della mantovana parasassi, svitando i giunti di collegamento. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

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Sbalzo di testata Un addetto, ancorato tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata, procede alla rimozione dei parapetti e dei tavolati del piano a sbalzo, assistito dall'altro addetto al piano inferiore o a terra. Al piano inferiore, l'altro addetto procede alla rimozione del giunto direzionale dalle estremit inferiori dei puntoni. L'addetto al piano superiore, imbracato, allenta i giunti ortogonali dei correnti e li tira completamente verso l'interno del ponteggio. Rimuove i puntoni di estremit, ormai appesi allo sbalzo in smontaggio, completa la rimozione dei giunti dai correnti del cala in basso i vari elementi smontati. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Senza l'uso di DPI Impalcati tipo con mezzapontata provvisoria Gli addetti montano sotto l'ultimo impalcato, stazionando sull'impalcato inferiore dotato di parapetto regolamentare, un impalcato provvisorio con tubi e giunti, tavolato e parapetto regolamentare, ad un'altezza di circa un metro dal piano su cui poggiano i piedi. Gli addetti salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale montato in precedenza, e da questa posizione smontano l'impalcato superiore e tutti gli elementi appartenenti a questo piano di ponteggio. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori smontano l'impalcato provvisorio con i relativi traversi provvisori e ripetono le operazioni di montaggio dell'impalcato provvisorio e di smontaggio del ponteggio sopra descritte per tutti i piani di ponteggio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. 2.3.2. Ponteggi a telai prefabbricati Operazioni preliminari Controllare che siano regolarmente in opera le delimitazioni e le segnalazioni previste nel piano di sicurezza. Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Effettuare lo smontaggio secondo le operazione di seguito indicate, avendo cura di controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi del ponteggio, provvedendo alla pulizia degli elementi da conservare e a scartare gli elementi che presentano deformazioni, rotture e corrosioni pregiudizievoli della resistenza e stabilit del ponteggio in un ulteriore uso.

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Con uso di DPI anticaduta Impalcato di base Gli addetti allo smontaggio, operando dal basso (cio dal piano di campagna), smontano le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, comprese le tavole con botola e la relativa scala, rimuovono gli ancoraggi rimasti in opera, smontano gli eventuali traversi di collegamento delle basi dei montanti, smontano le diagonali, i correnti e i telai del piano terra, rimuovono le basette e le tavole di ripartizione. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con cordino retrattile Un addetto al montaggio rimanendo sul ponteggio munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un montante (interno/esterno) a livello immediatamente superiore al traverso sovrastante. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato dotato di parapetto aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e prosegue lo smontaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con linea di ancoraggio Gli addetti allo smontaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando in posizioni protette dalla caduta dall'alto (parapetti in opera), montano una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e l'altra estremit alla linea di ancoraggio. A questo punto pu effettuare lo smontaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con linea di ancoraggio su pali Gli addetti allo smontaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando in posizioni protette dalla caduta dall'alto (parapetti in opera), montano una linea di ancoraggio su pali (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e l'altra estremit alla linea di ancoraggio. A questo punto pu effettuare lo smontaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con campata d'estremit Un addetto sale sull'ultimo impalcato, si porta su una campata di estremit (destra o sinistra) e collega il connettore (conforme a UNI EN 362) del proprio DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360) al traverso del telaio della stilata adiacente alla stilata di estremit.

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PRESCRIZIONI

Sempre operando nella campata di estremit con la protezione del DPI anticaduta retrattile, il lavoratore smonta i correnti che costituiscono il parapetto di testata, il fermapiede di testata, oppure il parapetto di testata prefabbricato, e li passa manualmente all'altro addetto che opera in basso. Il lavoratore scende dall'ultimo impalcato e si porta al piano inferiore in corrispondenza della campata di estremit in smontaggio (destra o sinistra), e, se non gi presenti nel ponteggio da smontare, monta una tavola con botola e una scala. Sale a circa met altezza della scala e smonta i correnti che costituiscono il parapetto di facciata, i fermapiede, le spine a verme di collegamento assiale tra i telai, ed infine il telaio della stilata pi vicina, passandoli manualmente al lavoratore che opera a terra. Scende dalla scala e si porta al piano inferiore. Gli addetti smontano la tavola con botola e la rimontano invertendo la posizione della botola, in modo tale che la scala sia vicina alla stilata opposta a quella dove gi stato smontato il telaio. Un addetto sale a circa met della scala (nuova posizione), smonta le spine a verme ed il telaio della stilata pi vicina, passandoli manualmente al lavoratore che opera a terra. Procedendo nella maniera sopra indicata si smonta tutto il piano, campata dopo campata. Una volta smontati tutti gli elementi del piano (compresi i telai e non comprese le tavole di impalcato), gli addetti, entrambi operando sul piano inferiore, smontano dal basso le tavole dell'impalcato superiore. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Passo carraio con trave prefabbricata Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei telai di estremit (montante interno), procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e del traverso delle travi di passo carraio. Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio. A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Passo carraio con trave in opera Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei telai di estremit (montante interno), procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e dei montanti intermedi e del traverso delle travi di passo carraio. Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio.

PRESCRIZIONI

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A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Piano di sbarco materiali Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire, aiutato dall'altro addetto che si trova sull'impalcato inferiore, smonta in sequenza: i fermapiede, la diagonale in pianta della mensola, il corrente esterno della mensola, i correnti-parapetto della mensola, i montanti della mensola, i puntoni della mensola, le tavole di impalcato della mensola(a ritroso, partendo da quella pi esterna). Scende sull'impalcato inferiore, e si sgancia dal proprio DPI anticaduta retrattile solo quando ha raggiunto una posizione protetta dai parapetti. Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico, in posizione protetta dai parapetti, smontano i traversi a sbalzo del piano di sbarco ormai smontato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Mantovana parasassi Gli addetti indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit superiore del montante interno di telaio del ponteggio. Stazionando sul tavolato del parasassi in corso di smontaggio, provvedono alla rimozione graduale delle tavole del parasassi, partendo dall'esterno verso l'interno, stazionando pi possibile sul ponte del ponteggio dotato di parapetto. Successivamente procedono allo smontaggio della struttura portante della mantovana parasassi, svitando i giunti di collegamento. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Sbalzo di testata Un addetto, ancorato tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata, procede alla rimozione dei parapetti e dei tavolati del piano a sbalzo, assistito dall'altro addetto al piano inferiore o a terra. Al piano inferiore, l'altro addetto procede alla rimozione del giunto direzionale dalle estremit inferiori dei puntoni. L'addetto al piano superiore, imbracato, allenta i giunti ortogonali dei correnti e li tira completamente verso l'interno del ponteggio. Rimuove i puntoni di estremit, ormai appesi allo sbalzo in smontaggio, completa la rimozione dei giunti dai correnti del cala in basso i vari elementi smontati. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

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PRESCRIZIONI

Senza l'uso di DPI Impalcati tipo con montaggio parapetto dal basso Due addetti salgono su un impalcato dotato su tutti i lati di parapetto definitivo smontabile/smontabile dal basso e smontano in sequenza: fermapiede, diagonali di facciata (se previste), correnti interni, eventuali ancoraggi. I due addetti scendono al piano inferiore (dotato anch'esso di parapetti) e smontano - dal basso - le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, la scala di collegamento e le eventuali diagonali in pianta. Sempre rimanendo sullo stesso impalcato, i due lavoratori, smontano dal basso i parapetti definitivi smontabili/smontabili dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore, successivamente le spine a verme di collegamento tra telai inferiori e superiori, ed infine i telai. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. 2.3.3. Ponteggi a montanti e traversi prefabbricati Operazioni preliminari Controllare che siano regolarmente in opera le delimitazioni e le segnalazioni previste nel piano di sicurezza. Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Effettuare lo smontaggio secondo le operazione di seguito indicate, avendo cura di controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi del ponteggio, provvedendo alla pulizia degli elementi da conservare e a scartare gli elementi che presentano deformazioni, rotture e corrosioni pregiudizievoli della resistenza e stabilit del ponteggio in un ulteriore uso. Con uso di DPI anticaduta Impalcato di base Gli addetti allo smontaggio, operando dal basso (cio dal piano di campagna), smontano le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, comprese le tavole con botola e la relativa scala, rimuovono gli ancoraggi rimasti in opera, smontano gli eventuali traversi di collegamento delle basi dei montanti, smontano le diagonali, i correnti e gli altri traversi, rimuovono le basette e le tavole di ripartizione. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

PRESCRIZIONI

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Impalcato di base a un metro da terra Gli addetti da terra smontano l'ultimo impalcato rimasto a circa un metro da terra, procedendo allo smontaggio in ordine del tavolato, delle tavole fermapiede, dei correnti del parapetto, dei traversi, dei correnti, dei montanti, delle basette e dei ripartitori di carico. Impalcati tipo con linea di ancoraggio Gli addetti allo smontaggio indossano un'imbracatura anticaduta (UNI EN 361). Operando in posizioni protette dalla caduta dall'alto (parapetti in opera), montano una linea di ancoraggio (interna o esterna, in relazione al tirante d'aria disponibile) di tipo flessibile orizzontale classe C (UNI EN 795). Un addetto aggancia un cordino ad assorbimento (UNI EN 355) all'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta e l'altra estremit alla linea di ancoraggio. A questo punto pu effettuare lo smontaggio degli elementi di ponteggio secondo le schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Passo carraio con trave prefabbricata Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei telai di estremit (montante interno), procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e del traverso delle travi di passo carraio. Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio. A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Piano di sbarco materiali Un addetto sale sull'impalcato superiore dopo aver collegato il proprio DPI anticaduta retrattile al montante del ponteggio pi vicino alla scala utilizzata per salire, aiutato dall'altro addetto che si trova sull'impalcato inferiore, smonta in sequenza: i fermapiede, la diagonale in pianta della mensola, il corrente esterno della mensola, i correnti-parapetto della mensola, i montanti della mensola, i puntoni della mensola, le tavole di impalcato della mensola(a ritroso, partendo da quella pi esterna). Scende sull'impalcato inferiore, e si sgancia dal proprio DPI anticaduta retrattile solo quando ha raggiunto una posizione protetta dai parapetti. Gli addetti, stando sull'impalcato inferiore a quello della piazzola di carico, in posizione protetta dai parapetti, smontano i traversi a sbalzo del piano di sbarco ormai smontato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

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PRESCRIZIONI

Mantovana parasassi Gli addetti indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit al traverso superiore del ponteggio. Stazionando sul tavolato del parasassi in corso di smontaggio, provvedono alla rimozione graduale delle tavole del parasassi, partendo dall'esterno verso l'interno, stazionando pi possibile sul ponte del ponteggio dotato di parapetto. Successivamente procedono allo smontaggio della struttura portante della mantovana parasassi, svitando i giunti di collegamento. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Senza l'uso di DPI Impalcati tipo con mezzapontata provvisoria Gli addetti montano sotto l'ultimo impalcato, stazionando sull'impalcato inferiore dotato di parapetto regolamentare, un impalcato provvisorio con elementi a montati e telai prefabbricati, tavolato e parapetto regolamentare, ad un'altezza di circa un metro dal piano su cui poggiano i piedi. Gli addetti salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale montato in precedenza, e da questa posizione smontano l'impalcato superiore e tutti gli elementi appartenenti a questo piano di ponteggio. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori smontano l'impalcato provvisorio con i relativi traversi provvisori e ripetono le operazioni di montaggio dell'impalcato provvisorio e di smontaggio del ponteggio sopra descritte per tutti i piani di ponteggio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra. Impalcati tipo con montaggio parapetto dal basso Due addetti salgono su un impalcato dotato su tutti i lati di parapetto definitivo smontabile/smontabile dal basso e smontano in sequenza: fermapiede, diagonali di facciata (se previste), correnti interni, eventuali ancoraggi. I due addetti scendono al piano inferiore (dotato anch'esso di parapetti) e smontano - dal basso - le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, la scala di collegamento e le eventuali diagonali in pianta. Sempre rimanendo sullo stesso impalcato, i due lavoratori, smontano dal basso i parapetti definitivi smontabili/smontabili dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore, successivamente i montanti. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

ESEMPIO DI STAMPA

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3. ESEMPIO DI STAMPA

Di seguito viene riportato un esempio di piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi ottenuto come output della procedura Microsoftware Regolo Ponteggi.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Committente: Rossi Paolo Indirizzo: Ancona, via Matteotti 21 Telefono - FAX: 071 202020 - 071 202021

PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO PONTEGGI


(art. 134 comma 1, allegato XXII D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)

Natura dell'opera: Manutenzione delle facciate Indirizzo: Ancona, via Bianchi 55

Data: 22/06/2006 Revisione: 1

Il Datore di lavoro (Ditta di montaggio/smontaggio) _____________________________

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Esempio

Struttura del documento

Struttura del documento Dati generali Premessa Dati identificativi del cantiere Ditta montaponteggio Costituzione del ponteggio Ponteggi Ancoraggi Dispositivi di protezione individuale Attrezzature Piano di montaggio Piano d'uso Piano di smontaggio Misure di sicurezza integrative Verifiche da effettuare sul ponteggio Allegati Copia autorizzazione ministeriale ponteggio Schema montaggio ponteggio Schema passo carraio Specifiche ancoraggio da adottare

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Premessa

Premessa
Il presente Piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) redatto ai sensi dell'articolo 134 comma 1 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. in conformit a quanto disposto dall'allegato XXII dello stesso decreto sui contenuti minimi del Pi.M.U.S.. L'obiettivo primario del Piano di fornire istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati.
Nei lavori in quota il datore di lavoro provvede a redigerlo a tale scopo a mezzo di persona competente, in funzione della complessit del ponteggio scelto, con la valutazione delle condizioni di sicurezza realizzate attraverso l'adozione degli specifici sistemi utilizzati nella particolare realizzazione e in ciascuna fase di lavoro prevista. Pertanto, il presente documento assolve agli obblighi normativi succitati indicando e definendo: 1. Dati identificativi del luogo di lavoro; 2. Identificazione del datore di lavoro che proceder alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; 3. Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; 4. Identificazione del ponteggio; 5. Disegno esecutivo del ponteggio; 5.1. Generalit e firma del progettista, salvo i casi di cui al comma 1, lettera g) dell'articolo 132; 5.2. Sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato; 5.3. Indicazioni degli appoggi e degli ancoraggi; Quando non sussiste l'obbligo di calcolo, ai sensi del comma 1, lettera g) dell'articolo 132, invece delle indicazioni di cui al precedente punto 5.1, sono sufficienti le generalit e la firma della persona competente di cui al comma 1 dell'articolo 136. 6. Progetto del ponteggio redatto da ingegnere o architetto abilitato, quando previsto; 7. Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio ("piano di applicazione generalizzata"): 7.1. planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio, evidenziando, inoltre: delimitazione, viabilit, segnaletica, ecc.; 7.2. modalit di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (portata della superficie, omogeneit, ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc.); 7.3. modalit di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalit, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita, ecc.; 7.4. descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalit di uso, con esplicito riferimento all'eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio; 7.5. descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalit di installazione ed uso; 7.6. misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione, di cui all'articolo 117; 7.7. tipo e modalit di realizzazione degli ancoraggi; 7.8. misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche (neve, vento, ghiaccio, pioggia) pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori; 7.9. misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti; 8. Illustrazione delle modalit di montaggio, trasformazione e smontaggio, riportando le necessarie sequenze passo dopo passo, nonch descrizione delle regole puntuali/specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio (istruzioni e progetti particolareggiati), con l'ausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi, disegni e foto; 9. Descrizione delle regole da applicare durante l'uso del ponteggio; 10. Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l'uso.

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Esempio

Dati identificativi

Dati identificativi cantiere Committente: Rossi Paolo Ancona, via Matteotti 21 Telefono: 071 202020 FAX: 071 202021 condominio Rossi Manutenzione delle facciate Ancona, via Bianchi 55 Telefono: 071 212121 FAX: 071 212122 zona B - di completamento Bianchi srl Ancona, via Maritiri della Resistenza 14 Telefono: 071 2222222 FAX: 071 222223 Bianchi Franco

Ente rappresentato: Descrizione dell'opera: Indirizzo cantiere:

Collocazione urbanistica: Appaltatore:

Datore di lavoro:

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Dati identificativi ditta montaponteggio

Verdi sas di Verdi Giuseppe & C. Datore di lavoro: Verdi Giuseppe Lavoratore Gialli Giorgio Matricola: 43 Nato a Ancona il 21/05/1959 Residenza: Ancona Titolo: licenza media inferiore Data assunzione: 30/04/1978 Qualifica: Preposto al montaggio/smontaggio/trasformazione Data rilascio idoneit sanitaria: 02/06/2005 da Bravo Sandro Svolge tale attivit da almeno tre anni alla data del 19 luglio 2005 Lavoratore Viola Alberto Matricola: 54 Nato a Falconara Marittima il 10/04/1974 Residenza: Falconara Marittima Titolo: licenza media inferiore Data assunzione: 10/01/1994 Qualifica: Addetto al montaggio/smontaggio/trasformazione Data rilascio idoneit sanitaria: 02/06/2005 da Bravo Sandro Svolge tale attivit da almeno due anni alla data del 19 luglio 2005 Lavoratore Neri Carlo Matricola: 12 Nato a Loreto il 05/02/1980 Residenza: Loreto Titolo: licenza media superiore Data assunzione: 12/06/1996 Qualifica: Addetto al montaggio/smontaggio/trasformazione Data rilascio idoneit sanitaria: 02/06/2005 da Bravo Sandro Svolge tale attivit da almeno due anni alla data del 19 luglio 2005

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Lato nord

Ponteggi Lato nord Ponteggio metallico fisso a telai prefabbricati Matricola: a001 Marca: FRACASSO PONTEGGI SpA Modello: PS 1800 TP acciaio Autorizzazione ministeriale e supplementi - 20483/OM-4 del 27/05/1998 - 22542/OM-4 del 21/12/1998 - 21764/OM-4 del 15/01/2001 - 20125/OM-4 del 28/03/2002 Distanza dall'opera servita: 20 cm

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Lato nord

Disegno ponteggio "Lato nord"

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Indicazioni degli ancoraggi e degli appoggi

Ancoraggi e appoggi Ancoraggio ad anello

Modalita di montaggio: Disporre in fase di getto delle strutture in esecuzione, nei punti indicati nel disegno del ponteggio, delle barre di ferro di diametro minimo 6 mm, sagomato ad U e con gli estremi ripiegati a gancio intorno alle armature longitudinali della parete muraria o dei pilastri. Successivamente, durante il montaggio del ponteggio, si dovranno realizzare gli ancoraggi voluti mediante elementi di tubo e giunti, secondo lo schema indicato in figura.

Tavola di ripartizione

Descrizione: Tavole sotto le basette del ponteggio per ripartire i carichi.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Dispositivi di protezione individuale

Anagrafica DPI Cordino statico

Cordino statico costituitoda corda poliammideintrecciata,diametro12 mm, con doppio terminale munito di connettori omologati. Lunghezza 1,5 metri. Conforme alla norma: UNI EN 354 Modalita d'uso: Prima di utilizzare effettuareun controllo a vista al fine di verificarel'assenzadi sfilacciature nella corda e di corrosione delle parti metalliche. Il cordinoretrattile un anticadutaa richiamoautomatico.Questodispositivopu essere utilizzato da una sola persona munita di un'imbracaturaanticaduta (EN 361). Il carico umano massimo che pu essere sostenuto di 150 kg. Conforme alla norma: UNI EN 360 Modalita d'uso: Il cordinoretrattiledeve esserecollegatoad una struttura,di resistenzaR>10 kN, tramiteil suo connettore,postoal di sopradell'operatore. 'utilizzatoredeveessere L collegato al cordino per mezzo del connettore dorsale della sua imbracatura. L'utilizzatore deve limitare il suo spostamento a 20 verticalmente ed orizzontalmente. Il cordinoretrattiledeve essereprotettocontrol'introduzionedi elementiall'interno del carter (vernice, sabbia, fango...). severamente vietatoutilizzareun apparecchioche non sia stato revisionatonegli ultimi 12 mesi o che abbia arrestato una caduta. Guanti di protezione contro i rischi meccanici per uso generico resistenti all'abrasione e alle lacerazioni. Conforme alla norma: UNI EN 388 Modalita d'uso: Indossare i guanti contro i rischi meccanici nelle fasi di montaggio/trasformazione/smontaggio del ponteggio. Elmetto di protezione munito di sottogola. Conforme alla norma: UNI EN 397 Modalita d'uso: Indossarel'elmetto di protezioneper il montaggio/trasformazione/smontaggio del ponteggio.

Cordino retrattile per utilizzo non orizzontale

Guanti di protezione contro i rischi meccanici

Elmetto di protezione

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Esempio

Attrezzature

Anagrafica attrezzature Carrucola autofrenante

Carrucola autofrenanteda posizionare in alto su bandiera o su struttura del ponteggio. Matricola: A3452 Marca: TORNOMECCANICA s.r.l. Modello: SECURPULLEY Portata: 50 kg Modalita d'uso: Montareuna mensola del ponteggioe a questa agganciareil paranco. Durante l'uso l'operatorein basso deve rimanerea distanzadi sicurezzadalla verticaledel caricoe l'operatorericevente,nel caso sia necessariorimuovereil parapetto,deve utilizzare imbracaturaanticaduta agganciata a punto stabile posto al di sopra dell'operatore.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni montaggio

PIANO DI MONTAGGIO
LATO NORD

OPERAZIONI PRELIMINARI

Delimitare l'area di montaggio, predisporre la segnaletica di segnalamento prevista nel piano di sicurezza. Scaricare il materiale pi possibilmente vicino alla zona di stoccaggio dei vari elementi, i quali saranno accatastati per tipo onde facilitarne il prelievo. Controllare che tutti gli elementi metallici del ponteggio da utilizzare siano dotati di marchio come da libretto, provvedendo a scartare quelli sprovvisti di marchio o appartenenti ad altri ponteggi. Controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi metallici del ponteggio e dell'efficacia del sistema di interconnessione, provvedendo a scartare gli elementi che presentano deformazioni (orizzontalit e verticalit), rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare l'orizzontalit e l'efficienza del sistema di collegamento delle tavole metalliche ai traversi, provvedendo a scartare gli elementi non pi idonei e ad integrarli con altri forniti dallo stesso produttore del ponteggio. Controllare le tavole da ponte in legname, scartando gli elementi non idonei quali quelli con nodi passanti di discrete dimensioni o che presenti accentuate fessurazioni longitudinali (per evitare il crollo della struttura). Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Sulla base dello schema di montaggio allegato, tracciare il perimetro lungo il quale dovr svilupparsi il ponteggio, partendo dai fili fissi prestabiliti. La distanza dal fabbricato non sar superiore a 20 centimetri. Nei punti in cui ci non realizzabile si provveder a montare parapetto regolamentare con tavola di arresto al piede. Procedere ad un ulteriore controllare della solidit e la planarit del piano di appoggi; effettuare la ripartizione del carico nelle modalit indicate nel libretto del ponteggio.

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prescrizioni montaggio

IMPALCATO DI BASE Effettuato il tracciato, gli addetti procedono a rendere orizzontali le zone di terreno sulle quali dovranno poggiare le basette. In corrispondenza di tali punti, posizionare tavole di legno di spessore 4 o 5 cm o altri dispositivi ripartitori del carico (piastre metalliche o di altro materiale), rispettando le istruzioni del libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio. Quando, in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, la parte superiore del primo traverso viene portata ad un'altezza superiore a 205 cm, le piastre di base delle basette devono essere fissate (ad esempio tramite chiodi) agli elementi di ripartizione che, in questo caso, devono interessare almeno due montanti contigui, e le basi dei montanti di uno stesso telaio devono essere collegate tramite elemento in tubo/giunto. Mettono in opera le basette, allineano i telai del piano terra collegandoli tra loro con gli elementi (diagonali, correnti) previsti nello schema grafico, montano i traversi di collegamento delle basi dei montanti. Controllano l'orizzontalit dei telai e regolano le basette. A questo punto, operando dal piano inferiore, mettono in opera le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, facendo attenzione a montare le tavole con botola dove previsto nello schema. Sempre operando dal basso, mettono in opera gli ancoraggi in corrispondenza dei telai gi montati, se previsti dallo schema di ponteggio o dal disegno esecutivo. Quindi collocano in opera dal basso le scale in corrispondenza delle botole.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni montaggio

IMPALCATI TIPO CON CORDINO RETTRATTILE Un addetto al montaggio operando dal basso da terra o sul ponteggio gi munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un montante (interno/esterno) a livello immediatamente superiore al traverso sovrastante. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato gi dotato di parapetto, estende il cordino retrattile fino a consentirgli di passarlo dall'alto verso in basso dalla botola aperta della scala interna al ponteggio. Aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e sale al piano superiore attraverso la medesima scala del ponteggio. Solo a questo punto prosegue il montaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Nel corso del montaggio si deve costantemente verificare la distanza tra ponteggio ed opera in modo da assicurare quanto previsto nello schema allegato.

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

pag. 13 Regolo Ponteggi - Microsoftware srl - Ancona

ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prescrizioni montaggio

PASSO CARRAIO CON TRAVE PREFABBRICATA La realizzazione del passo carraio sar effettuato secondo lo schema allegato e comporter l'interruzione di una stilata di ponteggio a piano terra. Dapprima si realizzer un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da realizzare (l'interruzione della stilata avverr in un secondo momento). Si proceder, mediante l'uso di due argani a mano o elettrici, al tiro in quota di ognuna delle travi del passo carraio, previa imbracatura delle due estremit, e al loro montaggio dal basso insieme al traverso di collegamento. Successivamente si completer, sempre operando dal basso, il tavolato del ponte di passo carraio. I due addetti in questa fase operano sull'impalcato in condizione di sicurezza ottenuta tramite l'imbracatura del corpo e l'utilizzo di cordino retrattile collegato da un'estremit all'attacco dorsale e dall'altra ad ognuno dei telai di estremit (montante interno) gi montati in precedenza. Un addetto rimasto sul tale impalcato, sempre imbracato, monta il telaio intermedio, il parapetto regolamentare ed effettua gli ancoraggi supplementari come da schema allegato. A questo punto si procede al montaggio dei parapetti di testata del ponte sottostante e, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio, producendo l'interruzione della stilata voluta.

FASE 1

FASE 2

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni montaggio

FASE 3

FASE 4

FASE 5
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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prescrizioni montaggio

MANTOVANA PARASASSI Gli addetti dal piano di ponteggio dotato gi di parapetto montano la struttura portante della mantovana parasassi serrando i giunti di collegamento. Indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit superiore al montante interno di telaio del ponteggio. Procedono, quindi, al montaggio delle tavole del parasassi sporgendosi verso il vuoto, partendo dalla tavola inferiore sino all'ultima superiore, stazionando sul tavolato del parasassi in corso di esecuzione.

FASE 1

FASE 2

SBALZO DI TESTATA Gli addetti preparano a terra lo stocco costituito da due tubi da 4 metri, collegati da un traverso di estremit e da un traverso di partenza della stilata sovrastante. Si portano in quota e ancorati tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata tirano in quota lo stocco e lo montano provvisoriamente, ancorandolo con giunti ortogonali alle due stilate di estremit. Operando dal basso, procedono al montaggio con giunti inclinabili di due tubi con funzione di puntoni. Ritornati al piano superiore, ancorati come in precedenza, fanno scorrere verso il vuoto lo stocco gi montato e serrano completamente i dadi quando questo posizionato nella sede definitiva. Un addetto al piano inferiore procede al serraggio dei puntoni ad un traverso sottostante e l'altro, al piano superiore in posizione sicura, monta il tavolato e i parapetti di facciata e di estremit dello sbalzo.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni montaggio

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4
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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prescrizioni montaggio

FASE 5

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni d'uso

PIANO D'USO
PONTEGGI A TELAI PREFABBRICATI Durante l'uso del ponteggio tutti gli utilizzatori devono attenersi alle seguenti istruzioni: nessun lavoro deve essere effettuato su di un ponte di servizio se questo non completo di tavolato e di parapetti regolamentari e non presente un sottoponte di sicurezza realizzato come quello di servizio; nessuna parte del ponteggio (soprattutto i parapetti) potr essere rimossa o modificata neanche provvisoriamente. Eventuali necessit insorgenti durante i lavori devono essere segnalate alla direzione del cantiere. Le modifiche saranno effettuate, previa autorizzazione e aggiornamento del presente piano, da parte del personale competente; gli impalcati devono essere caricati senza superare i limiti indiati nello schema del ponteggio allegato, con il carico accidentale previsto (150 daN/m2 per i ponteggi da manutenzione, 300 daN/m2 per i ponteggi da costruzione e 450 daN/m2 per le piazzole di carico); sopra gli impalcati vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori; non consentito aggiungere al ponteggio elementi (ad esempio teli per la protezione dagli schizzi o dalla polvere, cartelloni pubblicitari ecc.) se tali elementi non sono espressamente previsti dallo schema allegato, e sempre che vengano montati dall'impresa incaricata del montaggio/smontaggio del ponteggio; le botole che consentono il passaggio da un piano all'altro del ponteggio tramite scala devono essere sempre chiuse, tranne che per il periodo strettamente necessario a permettere il passaggio dei lavoratori; ai piani di ponteggio si dovr accedere in modo sicura utilizzando la scala interna. Non consentito salire e scendere dal ponteggio arrampicandosi lungo i sui elementi; la movimentazione dei carichi dovr avvenire tramite l'utilizzo di mezzi appropriati. vietato gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere, compreso qualsiasi elemento del ponteggio; Non consentito stazionare sul ponteggio in presenza di vento forte. La direzione di cantiere dovr provvedere, ad intervalli periodici, a controllare: il mantenimento in efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto; il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale; il mantenimento della verticalit dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo; il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: o controllo visivo della linearit delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; o controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato; il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi. Il presente piano non prende in considerazione le informazioni circa i rischi e le cautele da adottare nelle lavorazioni specifiche che saranno svolte sul ponteggio, le quali sono riportate nei piani di sicurezza ai quali si rimanda.

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prescrizioni smontaggio

PIANO DI SMONTAGGIO
LATO NORD

OPERAZIONI PRELIMINARI Controllare che siano regolarmente in opera le delimitazioni e le segnalazioni previste nel piano di sicurezza. Controllare la disponibilit ed integrit del sistema anticaduta e degli altri DPI (casco, guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole) da adottare in quanto previsti dal presente piano durante la fase del montaggio. Leggere attentamente le istruzioni d'uso stabilite dal produttore .

Effettuare lo smontaggio secondo le operazione di seguito indicate, avendo cura di controllare lo stato di conservazione di tutti gli elementi del ponteggio, provvedendo alla pulizia degli elementi da conservare e a scartare gli elementi che presentano deformazioni, rotture e corrosioni pregiudizievoli della resistenza e stabilit del ponteggio in un ulteriore uso.

SBALZO DI TESTATA Un addetto, ancorato tramite un cordino retrattile al montante interno del telaio dell'ultima stilata, procede alla rimozione dei parapetti e dei tavolati del piano a sbalzo, assistito dall'altro addetto al piano inferiore o a terra. Al piano inferiore, l'altro addetto procede alla rimozione del giunto direzionale dalle estremit inferiori dei puntoni. L'addetto al piano superiore, imbracato, allenta i giunti ortogonali dei correnti e li tira completamente verso l'interno del ponteggio. Rimuove i puntoni di estremit, ormai appesi allo sbalzo in smontaggio, completa la rimozione dei giunti dai correnti del cala in basso i vari elementi smontati. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

MANTOVANA PARASASSI Gli addetti indossano un'imbracatura del corpo omologata e collegano il proprio cordino retrattile da una estremit all'attacco dorsale e dall'altra all'estremit superiore del montante interno di telaio del ponteggio. Stazionando sul tavolato del parasassi in corso di smontaggio, provvedono alla rimozione graduale delle tavole del parasassi, partendo dall'esterno verso l'interno, stazionando pi possibile sul ponte del ponteggio dotato di parapetto. Successivamente procedono allo smontaggio della struttura portante della mantovana parasassi, svitando i giunti di collegamento. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

PASSO CARRAIO CON TRAVE PREFABBRICATA Gli addetti, in posizione sicura sul primo impalcato realizzata tramite imbracatura del corpo e aggancio del cordino retrattile ad ognuno dei telai di estremit (montante interno), procedono a smontare il parapetto e gli ancoraggi del passo carraio. Successivamente procederanno alla realizzazione di un impalcato completo di parapetto regolamentare sottostante il passo carraio da smontare. Operando dal basso, sul ponte provvisorio appena realizzato, procederanno alla rimozione delle tavole e del traverso delle travi di passo carraio. Ritornati al piano superiore ed essendo imbracati come in precedenza procederanno, mediante l'uso di due argani a mano, al calo in basso, previa imbracatura delle due estremit, di ognuna delle travi del passo carraio. A questo punto procederanno, operando da terra, allo smontaggio dell'impalcato provvisorio sottostante il passo carraio. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prescrizioni smontaggio

IMPALCATI TIPO CON CORDINO RETTRATTILE Un addetto al montaggio rimanendo sul ponteggio munito di parapetto collega un cordino retrattile con connettore (UNI EN 795) ad un montante (interno/esterno) a livello immediatamente superiore al traverso sovrastante. A questo punto, rimanendo sempre sull'impalcato dotato di parapetto aggancia l'estremit libera del cordino all'anello dell'attacco dorsale della propria imbracatura anticaduta (UNI EN 361) e prosegue lo smontaggio degli elementi del ponteggio secondo lo schema prefissato. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

IMPALCATO DI BASE Gli addetti allo smontaggio, operando dal basso (cio dal piano di campagna), smontano le tavole di impalcato del primo piano di ponteggio, comprese le tavole con botola e la relativa scala, rimuovono gli ancoraggi rimasti in opera, smontano gli eventuali traversi di collegamento delle basi dei montanti, smontano le diagonali, i correnti e i telai del piano terra, rimuovono le basette e le tavole di ripartizione. Calano in basso con l'argano regolamentare gli elementi smontati con l'assistenza di personale a terra.

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Misure di sicurezza integrative

MISURE DI SICUREZZA INTEGRATIVE


LINEE ELETTRICHE AEREE Sono presenti linee elettriche aeree nude in tensione a distanza inferiore alla minima consentita. Come concordato con l'Ente gestore, le linee elettriche aeree a conduttori nudi a distanza inferiore alla minima consentita dal ponteggio saranno deviate e portate a distanza di sicurezza prima dell'inizio dei lavori.

AZIONE DEL VENTO L'azione del vanto stata gi considerata nella fase di progettazione del ponteggio. Tuttavia, il vento esercitando, con intensit variabile nel tempo, un'azione orizzontale dinamica pressoch continua sul ponteggio, pu determinare sollecitazioni tali negli ancoraggi da provocare instabilit. Per tale motivo, periodicamente saranno verificati dal preposto ai lavori l'integrit degli ancoraggi. Qualunque anomalia riscontrata dovr essere rappresentata al direttore tecnico di cantiere che provveder a far intervenire la squadra di montaggio/trasformazione/smontaggio del ponteggio. Se non espressamente previsti dal progetto del ponteggio, vietata l'applicazione sulle facciate del ponteggio di teli, reti, stuoie che amplificano l'effetto del vento.

AZIONE DELLA NEVE L'azione della neve stata gi considerata nella fase di progettazione del ponteggio. Tuttavia, subito dopo una nevicata si dovr provvedere a spalare la neve depositata sull'ultimo impalcato del ponteggio e sulle mantovane parasassi.

AZIONE DELLA PIOGGIA Durante l'uso del ponteggio gli operatori devono utilizzare scarpe di sicurezza con suola antiscivolo. In caso di pioggia insistente preferibile non lavorare sul ponteggio. In presenza di temporali abbandonare il ponteggio e le sue vicinanze per un raggio di almeno 10 m.

AZIONE DEL GHIACCIO In occasione di gelate il preposto ai lavori dovr controllare che non vi siano strati di ghiaccio sugli impalcati e soprattutto sui pioli delle scale di accesso ai vari piani del ponteggio. Nel caso siano presenti, dovr far rimuovere prontamente il ghiaccio sul ponteggio.

AZIONE DI ALTRI LIQUIDI Periodicamente si provveder alla pulizia degli impalcati e delle scale di accesso agli impancati. Nel caso si riscontrasse la presenza di spandimenti di liquidi, specie se oleosi, si dovr provvedere tempestivamente alla pulizia delle parti di ponteggio interessate dagli spandimenti.

CADUTA MATERIALI DALL'ALTO Durante il montaggio, trasformazione, uso e smontaggio del ponteggio si devono osservare le seguenti regole: vietato lo stazionamento o il passaggio di qualsiasi persona sotto il ponteggio durante le fasi di montaggio, trasformazione e smontaggio. L'area al piano terra, in corrispondenza della piazzola di carico dei materiali o in corrispondenza dell'argano per il tiro in quota o il calo a terra dei materiali o rifiuti, deve essere interdetta al passaggio e allo stazionamento delle persone tramite barriera invalicabile, al cui limite sia posta la segnaletica di divieto d'accesso. vietato gettare oggetti di qualsiasi genere dall'alto. La chiave di serraggio dei bulloni deve essere inserita in un occhiello munito di chiusura. vietato l'uso di carrucole a mano senza freno e fermo del carico per altezze superiori a 5 metri da terra. Garantire la presenza e l'integrit della mantovana parasassi prevista nel disegno del ponteggio per tutta la durata dei lavori. I lavoratori a terra durante l'uso del ponteggio devono indossare l'elmetto di protezione.

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Prima del montaggio: telai prefabbricati

VERIFICHE PRIMA DEL MONTAGGIO DEI PONTEGGI METALLICI FISSI


PONTEGGI METALLICI A TELAI PREFABBRICATI
ELEMENTI GENERALE TIPO DI VERIFICA MODALIT DI VERIFICA Controllo esistenza del libretto di cui Visivo all'autorizzazione ministeriale, rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Controllo che gli elementi in tubi e Visivo giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato appartenenti ad unico fabbricante Controllo marchio come da libretto Visivo MISURA ADOTTATA Se non esiste il libretto, il ponteggio non pu essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio Se il controllo negativo, necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto

TELAIO

CORRENTI E DIAGONALI

IMPALCATI PREFABBRICATI

Se il marchio non rilevabile, o difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l'elemento Controllo stato di conservazione Visivo Se il controllo negativo, procedere al controllo della protezione contro la corrosione degli spessori: Se il controllo degli spessori negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l'elemento Se il controllo degli spessori positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformit alle modalit previste dal fabbricante del ponteggio Controllo verticalit montanti telaio Visivo, ad esempio con utilizzo filo a Se la verticalit dei montanti non soddisfatta piombo occorre scartare l'elemento Controllo spinotto di collegamento Visivo e/o funzionale Se il controllo negativo occorre scartare fra montanti l'elemento Controllo attacchi controventature: Visivo e/o funzionale Se il controllo negativo, occorre: perni e/o boccole Scartare l'elemento, o Ripristinare la funzionalit dell'elemento in conformit alle modalit previste dal fabbricante del ponteggio Controllo orizzontalit traverso Visivo Se il controllo negativo occorre scartare l'elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non rilevabile, o difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l'elemento Controllo stato di conservazione Visivo Se il controllo negativo, procedere al controllo della protezione contro la corrosione degli spessori: Se il controllo degli spessori negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l'elemento Se il controllo degli spessori positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformit alle modalit previste dal fabbricante del ponteggio Controllo linearit dell'elemento Visivo Se il controllo negativo occorre scartare l'elemento Controllo stato di conservazione Visivo e/o funzionale Se il controllo negativo occorre scartare collegamenti al telaio l'elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non rilevabile, o difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l'elemento Controllo stato di conservazione Visivo Se il controllo negativo, procedere al controllo della protezione contro la corrosione degli spessori: Se il controllo degli spessori negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l'elemento Se il controllo degli spessori positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformit alle modalit previste dal fabbricante del ponteggio Controllo orizzontalit piani di Visivo Se il controllo negativo occorre scartare calpestio l'elemento Controllo assenza di deformazioni Visivo e/o funzionale Se il controllo negativo occorre scartare negli appoggi al traverso l'elemento

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Prima del montaggio: telai prefabbricati

ELEMENTI

BASETTE FISSE

Se il marchio non rilevabile, o difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l'elemento Controllo orizzontalit piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di Se il controllo negativo occorre scartare riscontro l'elemento BASETTE REGOLABILI Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non rilevabile, o difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l'elemento Controllo orizzontalit piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di Se il controllo negativo occorre scartare riscontro l'elemento Controllo verticalit stelo Visivo Se il controllo negativo occorre scartare l'elemento Visivo e funzionale Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi Controllo stato di conservazione Visivo: stato di conservazione occorre scartare l'elemento della filettatura dello stelo e della ghiera filettata della filettatura Se negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalit (pulizia e Funzionale: regolare ingrassaggio). Se ci non possibile, scartare avvitamento della ghiera l'elemento N.B.: per le verifiche relative ad altri elementi di ponteggio (quali ad esempio: fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommit, scala, parasassi), riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre utilizzare: tipo, modalit di verifica e misure, analoghi a quelli descritti per gli elementi sopraelencati.

TIPO DI VERIFICA MODALIT DI VERIFICA Visivo: Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, Integrit del sistema di collegamento per rivettatura, testata con ganci di collegamento al bullonatura e cianfrinatura traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e Assenza, nel sistema di cianfrinatura) collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura Controllo marchio come da libretto Visivo

MISURA ADOTTATA Se il controllo negativo: Scartare l'elemento, o Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell'efficienza dei sistemi di collegamento

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Durante l'uso

VERIFICHE DURANTE L'USO DEI PONTEGGI METALLICI FISSI


Controllare che il disegno esecutivo: Sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio; Sia firmato dal responsabile del cantiere per conformit agli schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio; Sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.

Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi tipo: Sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione; Che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorit di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare che vi sia la documentazione dell'esecuzione, da parte del responsabile di cantiere, dell'ultima verifica del ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento. Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio montato. In tale calcolo deve essere tenuto conto del grado di permeabilit delle strutture servite. Controllare che sia mantenuto un distacco non superiore a 30 cm tra il bordo interno dell'impalcato del ponteggio e l'opera servita. Controllare che sia mantenuta l'efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalit previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento della verticalit dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo. Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: Controllo visivo della linearit delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; Controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi.

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Copia autorizzazione ministeriale ponteggio

Allegato 1 - Copia autorizzazione ministeriale ponteggio

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Schema montaggio ponteggio

Allegato 2 - Schema montaggio ponteggio

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ESEMPIO DI STAMPA

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Esempio

Schema passo carraio

Allegato 3 - Schema passo carraio

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ESEMPIO DI STAMPA

Esempio

Specifiche ancoraggio da adottare

Allegato 4 - Specifiche ancoraggio da adottare Ancoraggio a tassello e resina epossidica

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MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

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4. MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

CONVENZIONI USATE IN QUESTO MANUALE


Termini utilizzati Nel manuale vengono citati alcuni oggetti propri di Windows usando la terminologia tecnica che li identifica universalmente nel campo dellinformatica. Di seguito sono riportate alcune esemplificazioni dei termini pi comuni. CHECKBOX Sono gli oggetti di windows che servono ad indicare generalmente una scelta di tipo SI o NO, e sono rappresentati con un riquadro dove compare un segno di spunta per la scelta affermativa e scompare per quella negativa. Se abilitati possibile variare il loro stato semplicemente cliccandoli con il mouse. Vengono generalmente utilizzati per esprimere scelte multiple su una lista di possibili valori. Sono utilizzati per indicare una scelta esclusiva: un solo valore accettabile da una lista di possibili valori. Lelemento risulta selezionato quando cliccando con il mouse sul cerchietto che lo rappresenta questo viene riempito con un punto nero.

RADIO BUTTON

COMBOBOX simile ad una casella di testo ma con la particolarit di poter attivare una lista di possibili valori selezionabili tramite il mouse con un semplice clic sul valore scelto. Per attivare la lista basta cliccare sullicona rappresentata dalla freccia rivolta verso il basso. DOCUMENTO RTF un formato di testo (Rich-Text Format) che consente anche vari tipi di formattazione (dimensione e tipo di carattere, grassetto, corsivo ) ed compatibile con Microsoft Word.

102

MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

ICONE DI USO COMUNE


Icone di gestione e navigazione archivi Le icone rappresentate qui di seguito sono comuni a tutti i programmi Microsoftware in cui svolgono le funzioni di gestione e navigazione allinterno degli archivi presenti nel programma in uso. Conferma le variazioni apportate ad un gruppo di dati registrando l'avvenuta modifica nel database. Annulla le variazioni apportate ad un gruppo di dati evitando che il programma aggiorni i dati contenuti nel database con altri non corretti. Crea un nuovo elemento nell'archivio che si sta consultando.

Elimina l'elemento selezionato nell'archivio che si sta consultando. Questo gruppo di quattro icone consente di spostarsi fra gli elementi dell'archivio che si sta consultando; in particolare la prima e l'ultima consentono rispettivamente di posizionarsi sul primo e sull'ultimo elemento dell'archivio, mentre le altre due intermedie spostano la selezione sull'elemento precedente e su quello successivo. Le stesse icone vengono utilizzate nella finestra di anteprima di stampa per visualizzare le pagine. Aprono e chiudono lintera struttura dellalbero su cui si posizionati consentendo la completa visione degli elementi presenti nellalbero.

Icone acceleratici Le icone acceleratici consentono di accedere alle funzioni del programma pi comunemente usate senza dover selezionare il relativo men. Icona di stampa, cliccando su questa icona viene avviata la stampa relativa al contesto in cui ci si trova. Apre la documentazione in linea di Regolo Ponteggi, in formato PDF. Avvia il collegamento al sito www.microsoftware.it.

MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

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Predispone linvio di una e-mail allindirizzo info@microsoftware.it. Duplica lelemento selezionato. Sposta lelemento o il nodo selezionato nella posizione precedente. Sposta lelemento o il nodo selezionato nella posizione successiva. Attiva la finestra del controllo ortografico. Attiva la finestra di informazioni del programma dove viene riportata la versione del programma e altre informazioni utili in caso di assistenza tecnica.

Icone di stampa Prima di eseguire la stampa vera e propria il programma attiva sempre la funzione di anteprima. Tale funzione permette di visualizzare il documento in modo da controllare la correttezza delle informazioni riportate prima della stampa vera e propria. Allestremit superiore della finestra di anteprima presente una barra che include tutte le funzioni di gestione del formato di visualizzazione.

Barra della finestra di anteprima Stampa il documento. Avvia lesportazione del documento in anteprima nel formato RTF. Avvia lesportazione del documento in anteprima nel formato DOC editabile con Word. Avvia lesportazione del documento in anteprima nel formato PDF leggibile con Acrobat Reader. Diminuisce lo zoom di 10 unit. Aumenta lo zoom di 10 unit. Adatta lo zoom alla dimensione della pagina. Adatta lo zoom per consentire la visualizzazione dellintera pagina.

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MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

Porta lo zoom a 100%. Aumenta e diminuisce lo Zoom di 2 unit. Visualizza i righelli nella parte superiore e a sinistra della finestra di anteprima.

Attenzione!
Lesportazione nel formato DOC disponibile solo se nel sistema installato Microsoft Word, di cui Regolo Ponteggi si serve per la generazione del documento.

Attenzione!
Lesportazione nel formato PDF disponibile solo se Regolo Ponteggi stato installato correttamente. Se durante la generazione del documento PDF vengono riportati degli errori dovuti ad alcuni componenti mancanti, occorre reinstallare Regolo Ponteggi.

Controllo ortografico In Regolo Ponteggi presente la funzione di controllo ortografico che, una volta attivata, consente di evidenziare ed eventualmente correggere gli errori ortografici presenti nella casella di testo attiva. Controllo ortografico. Il controllo ortografico basato su un dizionario, fornito con il programma, di oltre 120.000 parole, comprendente anche termini tecnici. L'utente pu comunque aggiornare l'elenco delle parole valide, agendo su un dizionario personalizzato, differente per ciascun utente di Windows. Il programma consente anche di segnalare automaticamente, nella casella di testo, le parole eventualmente errate sottolineandole in rosso (opzione "controlla ortografia durante la digitazione"), oppure di correggere la parola errata mentre la si sta scrivendo (opzione "correzione automatica durante la digitazione"). Per maggiori informazioni relative alle opzioni disponibili per il controllo ortografico vedere il paragrafo Errore. L'origine riferimento non stata trovata.. La correzione automatica avviene in base ad un ulteriore dizionario che contiene un elenco di errori tipici di battitura e le relative correzioni; anche questo dizionario integrabile attraverso il dizionario personalizzato dell'utente. Il controllo ortografico viene avviato premendo l'apposito pulsante (abilitato solo se il controllo attivo una casella di testo), presente in alcune finestre di Regolo Ponteggi ove vi siano delle caselle di testo.

MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

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Premendo il pulsante, se non ci sono errori di ortografia comparir una finestra che indica che il controllo stato completato, altrimenti verr visualizzata un'altra finestra che consente di modificare la parola errata o di aggiungerla al dizionario se invece era corretta.

Controllo ortografico. In questa finestra ci sono diversi pulsanti: Ignora: Ignora Tutto: Sostituisci: Sostituisci tutto: Aggiungi: Correzione Auto: la parola viene considerata corretta per la sessione corrente (finch il programma non viene chiuso. come sopra per tutte le parole non trovate nel dizionario. la parola errata viene sostituita con quella scelta tra i suggerimenti o con una inserita dall'utente. come sopra con la differenza che se pi avanti nel testo si dovesse incontrare di nuovo la stessa parola, questa verrebbe sostituita automaticamente. la parola viene lasciata cos com' e viene aggiunta al dizionario dell'utente. la parola viene aggiunta al dizionario dell'utente e quando si scriver di nuovo la parola errata questa verr automaticamente corretta durante la digitazione (se l'opzione di autocorrezione stata attivata).

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MANUALE DI REGOLO PONTEGGI

4.1. INTRODUZIONE
Il software Regolo Ponteggi consente di redigere il Piano di montaggio, uso e smontaggio di un ponteggio (PiMUS) conformemente alle disposizioni previste dallart. 36-quater, comma 3, D.Lgs. n. 626/94 successivamente modificato ed integrato dal D.Lgs. n. 235/2003. Il PiMUS il documento operativo che deve essere preso come riferimento dal personale addetto al montaggio, uso e smontaggio di un ponteggio al fine di garantire la propria sicurezza durante lattivit, la sicurezza di altri individui (lavoratori del cantiere, abitanti di uno stabile in restaurazione, ecc.) che pur non essendo addetti al montaggio/smontaggio potrebbero trovarsi coinvolti in queste operazioni e la sicurezza di chi utilizzer il ponteggio. Il PiMUS deve essere redatto quando si utilizzano ponteggi metallici fissi, altre opere provvisionali realizzate con elementi di ponteggi metallici fissi o ponteggi realizzati con elementi in legno. Gli archivi del programma Regolo Ponteggi vengono forniti con numerosi formulari contenenti le prescrizioni e le modalit di montaggio, uso e smontaggio relative ai vari elementi costituenti il ponteggio. Tutti gli elaborati eseguiti dal programma possono essere esportati automaticamente in formato DOC, RTF e PDF comprensivi di formattazione e disegni per agevolare la flessibilit e la personalizzazione del proprio lavoro e consentire linvio dei propri elaborati tramite e-mail.

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4.2. INSTALLAZIONE
4.2.1. Kit di distribuzione Il kit di distribuzione della procedura comprende: il presente manuale duso il CD ROM contenente tutti le applicazioni Microsoftware I supporti di distribuzione non sono protetti dalla duplicazione e consentono ripetute installazioni della procedura stessa. Successivamente allinstallazione, il programma configurato in modalit di valutazione. Una volta eseguita la registrazione, le funzioni della procedura acquistate risulteranno abilitate. Il programma pu essere installato pi volte, funzionando in modalit di valutazione, su qualsiasi elaboratore anche in assenza di password di abilitazione. Questa particolarit di funzionamento risulta molto utile per poter disporre di posti aggiuntivi di lavoro senza alcun costo supplementare, tali posti di lavoro sono utili per linserimento dati ed il loro controllo, essendo comunque attiva lanteprima di stampa degli elaborati.

4.2.2. Requisiti hardware e software Linstallazione di Regolo Ponteggi sul proprio personal computer totalmente automatizzata. Gli unici vincoli che devono essere soddisfatti sono relativi alla configurazione del proprio PC. Configurazione minima: Sistema operativo Windows 2000, processore Intel o compatibile 1.5 GHz, memoria RAM disponibile 256 MB, scheda grafica con risoluzione 1024x768 a 65.000 colori, spazio libero su disco almeno 200 MB per il funzionamento della procedura; loccupazione degli archivi dipende dalla dimensione degli stessi. Configurazione ottimale: Sistema operativo Windows XP/Vista, processore Intel o compatibile 2.5 GHz, memoria RAM disponibile 1 GB, scheda grafica con risoluzione 1280x1024 a 16.000.000 colori con accelerazione 3D, spazio libero su disco almeno 200 MB per il funzionamento della procedura; loccupazione degli archivi dipende dalla dimensione degli stessi. indispensabile avere configurata una stampante da poter utilizzare in ambiente Windows ed opportuno luso di una stampante a getto di inchiostro o laser. Progettato per sistemi operativi a 32 bit.

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Attenzione!
Prima di procedere allutilizzo del programma si raccomanda di impostare la dimensione dei caratteri di Windows su piccoli o predefinita (96 DPI) altrimenti linterfaccia grafica del programma potrebbe modificarsi a tal punto da rendere inutilizzabile il programma.

4.2.3. Installazione di Regolo Ponteggi Dopo aver controllato la corretta configurazione del sistema si pu procedere allinstallazione della procedura. Inserito il CD nellapposito lettore, verr avviato in modo totalmente automatico il programma di installazione e verr mostrata la finestra di installazione. Se il programma di installazione non venisse avviato in automatico (per eventuali configurazioni che disabilitano lautorun dal CD), fare clic sullicona di Risorse del computer e da qui selezionare licona del CD facendo doppio clic. Se ancora linstallazione non dovesse partire verr mostrato il contenuto del CD; in tale caso avviare il file Setup.exe. Il setup, oltre a mostrare i programmi installabili sulla parte sinistra della finestra, riporta in alto a destra alcuni pulsanti di utilit tra cui Informazioni Sistema. Premendo questo pulsante comparir la finestra mostrata in Figura 4.2.

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Figura 4.1 Finestra di installazione delle procedure Microsoftware

Figura 4.2 - Finestra informazioni di sistema.

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In questa finestra possono essere reperite informazioni utili (anche in caso di assistenza tecnica) come il sistema operativo in uso, se e quale versione installata nel sistema sia di DCOM sia di MDAC (applicativi Microsoft necessari per il funzionamento di Regolo Ponteggi), qual la stampante predefinita e le dimensioni del foglio di default, quanto spazio si ha a disposizione su tutti gli hard disk della macchina che si sta usando. Infine vengono riportate anche le applicazioni Microsoftware a 32 bit correntemente installate con numero di versione e percorso di installazione. importante notare che se un programma non compare in questa lista non detto che non sia installato, ma soltanto che il setup non in grado di reperirne le informazioni relative. possibile poi verificare se una procedura Microsoftware stata correttamente installata anche dalla schermata iniziale, tramite un segno di spunta verde accanto al nome della procedura stessa. Per installare Regolo Ponteggi fare clic sul pulsante denominato Regolo Ponteggi e successivamente su Installazione (oppure fare doppio clic direttamente su Regolo Ponteggi). Linstallazione della procedura una classica installazione a 32 bit di Windows; se si seguono le istruzioni secondo le impostazioni di default, il programma verr installato nella cartella C:\Programmi\Microsoftware\RegoloPonteggi ed inoltre verr creata una nuova cartella nel men di avvio sotto la voce programmi denominata Applicazioni Microsoftware dove verr riportato il collegamento per lavvio del programma. Verr automaticamente creato anche il collegamento sul desktop.

Attenzione!
Prima di installare Regolo Ponteggi necessario che nessuna altra applicazione sia in esecuzione. In particolare lesistenza di alcuni programmi Antivirus possono compromettere la corretta installazione del programma. Per installare correttamente Regolo Ponteggi chiudere tutte le applicazioni in esecuzione e disattivare gli eventuali Antivirus presenti, poi lanciare il Setup.

Al termine dellinstallazione viene richiesto di riavviare il sistema.

Attenzione!
indispensabile lasciare che il setup, se richiesto, riavvii il computer, altrimenti non verranno installati correttamente gli ActiveX Data Objects di Microsoft.

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4.3. REGISTRAZIONE
4.3.1. Richiesta di registrazione Effettuata linstallazione secondo quanto descritto nel Capitolo Installazione, ed avviato il software Regolo Ponteggi si noter che nella barra del titolo, presente nella parte superiore della finestra principale, riportata la dicitura Regolo Ponteggi (versione di valutazione). Questo messaggio indica che la modalit di funzionamento quella di valutazione e quindi parzialmente limitata rispetto a quella operativa vera e propria. Le limitazioni poste alle versioni di valutazione sono quelle di non consentire nessun tipo di output esterno n su carta n in formato elettronico (esportazione RTF o altri formati) e quindi tutte le icone e tutte le voci di men che consentono di accedere a queste funzioni risulteranno disabilitate. Per passare dalla modalit valutazione a quella pienamente operativa, sar quindi necessario, una volta acquistati i moduli desiderati, registrarsi presso la Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. di Ancona seguendo le istruzioni riportate di seguito. Avviare il programma e nella finestra principale selezionare la voce Registrazione / Password del men Utilit.

Figura 4.3 - Men utilit. A seguito di questa operazione viene visualizzata la finestra mostrata in Figura 4.4 nella quale la parte di sinistra mostra lo stato di attivazione dei moduli; la parte di destra consente di effettuare le operazioni di richiesta registrazione, modifica password e di visualizzazione dellinformativa sulla privacy.

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Figura 4.4 - Registrazione.

Numero seriale della macchina su cui installata la procedura.

Avvia la creazione guidata della Richiesta di registrazione.

Apre la finestra per la modifica password.

Apre la finestra di visualizzazione dellinformativa sulla privacy.

La registrazione si effettua premendo il pulsante Richiesta di Registrazione posto sulla parte destra il quale avvier la creazione guidata della Richiesta di Registrazione.

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Essa guida lutente per passi nella compilazione dei dati utente per la registrazione, selezione dei moduli da attivare, generazione della stampa del modulo di richiesta ed informa su come richiedere la registrazione. Impiegando i pulsanti Avanti e Indietro si ha la possibilit, rispettivamente, di avanzare con la creazione guidata o di tornare indietro. Il pulsante Annulla consente in ogni momento di annullare loperazione.

Figura 4.5 - Richiesta di registrazione. La richiesta di registrazione serve per effettuare la registrazione a seguito di nuova installazione ovvero in caso di spostamento del programma da una macchina ad unaltra, poich il numero seriale sar diverso. In questo caso occorre disinstallare il programma dal PC nel quale era stato precedentemente installato e richiedere la password per la nuova macchina. Per procedere con la richiesta di registrazione a seguito dello spostamento del programma, attivare lopzione:

E specificare il numero di serie relativo alla precedente installazione nella relativa casella di immissione:

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Al termine della creazione guidata, premendo il pulsante Fine si procede alla stampa del modulo di Richiesta di Registrazione. Il numero seriale, ricavato dallelaboratore stesso, viene riportato in automatico. Il modulo della Richiesta di Registrazione dovr essere spedito, debitamente sottoscritto, presso la Microsoftware divisione di Namirial S.p.A. Via Brecce Bianche 158/A, 60131 Ancona ovvero inviato via fax al numero 071.206777. La Microsoftware, dopo aver ricevuto la richiesta, provveder al rilascio della licenza, che contiene la password di attivazione, che potr avvenire tramite e-mail, se fornita ovvero via posta allindirizzo indicato nel modulo di registrazione. 4.3.2. Inserimento / Modifica password Una volta entrati in possesso della licenza, e quindi della relativa password di abilitazione del modulo richiesto, necessario selezionare nuovamente la voce Registrazione / Password del men Utilit. A seguito di questa operazione viene visualizzata la finestra relativa allo stato di attivazione dei moduli dalla quale, premendo il pulsante Modifica password, si accede alla finestra di dialogo per limpostazione della password. Nella casella di testo della password si dovr inserire la password riportata nella licenza, sostituendo quella dimostrativa gi presente ed evidenziata, e quindi confermarla cliccando sullapposita icona di conferma. Si noter che le abilitazioni dei vari moduli passeranno dal valore NO al valore SI e verranno indicati i moduli attivati. A questo punto loperazione di Modifica password conclusa e attraverso il pulsante Chiudi si pu procedere alla chiusura della finestra. Se si inserita la password in modo corretto la dicitura versione di valutazione presente nella barra superiore della finestra sparir e il programma sar abilitato in conformit al modulo acquistato. importante notare che la password inserita nella licenza abilita unicamente quella versione di programma (o precedenti) con quei moduli e per il numero seriale del computer indicato.

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Figura 4.6 - Inserimento password. pulsante per la conferma della password. pulsante per annullare la modifica della password.

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4.3.3. Aggiornamento Regolo Ponteggi, come tutti i programmi Microsoftware, contraddistinto da un numero di versione che composto da 4 gruppi (ad esempio 2.0.0.125). I primi due numeri identificano versione e sottoversione e determinano la password di attivazione del programma. Pertanto non necessario richiedere una nuova password se sul proprio computer installata una determinata versione e la si aggiorna ad una versione successiva con i primi due numeri identici. Viceversa se cambia anche solo il secondo numero importante avere con s la nuova password, altrimenti il nuovo programma rimarr nella versione dimostrativa. Gli utenti in contratto di assistenza, ricevono automaticamente le nuove versioni (via web o tramite CD) e, se necessaria, anche la nuova licenza (e password) via e-mail.

Attenzione !
La procedura di aggiornamento pu provocare il cambiamento di struttura degli archivi. Quindi se si aggiorna il programma ad una nuova versione con i primi due numeri diversi occorre essere certi di aver ricevuto la nuova licenza (e password), perch non sar possibile tornare indietro alla versione precedente.

Versione installata 2.0.0.x 2.0.0.x .

Versione da installare 2.0.1.x 2.1.x.x

Necessaria nuova password NO SI

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4.4. CONFIGURAZIONE DELLA PROCEDURA


4.4.1. Impostazione dellarea di lavoro Normalmente Regolo Ponteggi utilizza come area di lavoro (ovvero la cartella in cui sono presenti gli archivi) la sottocartella Microsoftware\RegoloPonteggi2 creata automaticamente nella cartella Documenti. Se si vuole cambiare la cartella di lavoro (per esempio quando si utilizza il programma in rete e si vogliono utilizzare da pi workstation gli stessi archivi) occorre selezionare la voce Area di lavoro dal men Utilit.

Figura 4.7 - Finestra di selezione dell'area di lavoro. Per selezionare una nuova area di lavoro sufficiente scegliere con il mouse la nuova cartella e premere il pulsante di conferma. In tal caso verr chiuso il cantiere corrente e quindi attivato il nuovo percorso. possibile anche crearne una nuova con lapposito pulsante .

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4.5. MEN PRINCIPALE


4.5.1. Informazioni generali sul funzionamento Nel corso dei seguenti capitoli saranno analizzate dettagliatamente tutte le funzioni del programma Regolo Ponteggi. Sono comunque da tenere presenti alcune considerazioni di carattere generale valide per tutta la procedura: Evitare di spegnere lelaboratore mentre Regolo Ponteggi in funzione; si raccomanda di uscire prima dallesecuzione del programma per evitare spiacevoli inconvenienti come la perdita dei dati.

4.5.2. Men principale della procedura Allavvio della procedura, dopo la visualizzazione dello splash screen con il logo di Regolo Ponteggi, viene visualizzata la finestra principale completa del men e dei tasti di scelta rapida delle operazioni pi comuni.

Figura 4.8 Men principale. Attiva la gestione dei cantieri presenti nellarea di lavoro. Attiva la gestione del Piano di montaggio, smontaggio o trasformazioni ponteggi.

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4.6. MEN FILE


Dopo aver avviato Regolo Ponteggi, occorre stabilire su quale cantiere si intende operare; si pu richiamarne uno gi esistente oppure crearne uno nuovo. Sar inoltre possibile impostare i parametri di stampa come i margini del foglio, la formattazione dei paragrafi e informazioni aggiuntive a pi di pagina. Per accedere a tutte queste funzioni si deve utilizzare il men File o il pulsante di scelta veloce corrispondente alloperazione desiderata.

Figura 4.9 Men file.

4.6.1. Gestione cantieri Questa opzione attiva lomonima finestra nella quale possibile effettuare diverse operazioni quali lattivazione, la duplicazione, il salvataggio, il ripristino, la modifica dei dati generali, la compattazione e ristrutturazione del file del cantiere e la stampa della lista dei cantieri presenti allinterno dellarea di lavoro selezionata. Per creare una nuovo cantiere bisogna cliccare sul pulsante ed inserire il nome identificativo del cantiere. Una volta creato il documento sar possibile inserire le altre informazioni: Committente, Ente, Descrizione dellopera e Indirizzo cantiere. Tra le altre funzioni si pu notare il pulsante per la cancellazione del cantiere selezionato, per la duplicazione del documento selezionato, ossia per creare una nuovo cantiere duplicando i dati gi esistenti in un altro, per il salvataggio ed il ripristino del cantiere. Queste ultime funzioni si basano sul formato di compressione ZIP per poter trasportare un cantiere anche tramite dischetto da 3.5.

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Figura 4.10 Gestione cantieri. Duplica il cantiere selezionato Attiva la funzione di salvataggio del cantiere selezionato Attiva la funzione di ripristino del cantiere Attiva la funzione di compattazione del cantiere Attiva la funzione di ristrutturazione degli archivi Informazioni sul cantiere selezionato Attiva la gestione delle copie di emergenza Invia il cantiere per e-mail Attiva il correttore ortografico

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Stampa la lista dei cantieri presenti nellarea di lavoro corrente Duplicazione di un cantiere. Per duplicare un cantiere sufficiente inserire il nuovo nome del cantiere (che non sia gi presente in archivio) e cliccare sul pulsante Duplica; verr generata automaticamente una copia del cantiere che verr aggiunta alla lista presente nella finestra Gestione cantieri.

Figura 4.11 Duplicazione cantiere. Salvataggio e Ripristino di un cantiere. Nella finestra relativa al salvataggio del cantiere si dovr scegliere la destinazione del file da salvare. Per default viene proposta lunit A, ma sempre possibile scegliere unaltra destinazione; infine, per completare loperazione, baster cliccare sul pulsante Salva. La funzione di salvataggio effettua in automatico anche la compattazione del file.

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Figura 4.12 Salvataggio cantiere. Per il ripristino si dovr attivare lapposita finestra nella quale si sceglier la cartella dalla quale selezionare il file. Nella griglia verranno riportati tutti gli archivi di Regolo Ponteggi presenti nella cartella selezionata: selezionare il file da ripristinare e cliccare sullapposito pulsante Ripristina.

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Figura 4.13 Carica cantiere. Compattazione e Ristrutturazione di un cantiere. Sempre nella finestra Gestione cantieri sono presenti due pulsanti di utilit: Compattazione cantiere e Ristrutturazione cantiere. Il primo permette di ridurre le dimensioni del cantiere selezionato. Infatti il sistema di archiviazione utilizzato da Regolo Ponteggi, quando si effettuano ripetute cancellazioni ed inserimenti di dati, pu anche rendere il file molto grande; tramite la compattazione si riporta il documento alla dimensione minima, ottimizzando anche le prestazioni. Il secondo effettua una ricostruzione del cantiere ricreandolo da zero e re-inserendo tutti i dati in esso contenuti. Questa operazione, che utile solo in caso di accertato danneggiamento del file, viene avviata in automatico da Regolo Ponteggi qualora si stia caricando un cantiere creato con una versione precedente del programma. La funzione di ristrutturazione comprende anche quella di compattazione.

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Attenzione!
La ristrutturazione del cantiere pu richiedere molto tempo. Sebbene Regolo Ponteggi sia stato progettato per ripristinare le condizioni iniziali in caso di interruzione del processo, consigliato lasciar completare loperazione senza tentare di chiudere il programma.

Non possibile con una versione di Regolo Ponteggi utilizzare archivi specifici di versioni successive.

4.6.2. Parametri di Regolo Ponteggi La funzione Parametri del programma attiva la finestra di configurazione dei parametri di Regolo Ponteggi. Tale finestra suddivisa in sette parti accessibili tramite dei tabulatori presenti nella parte superiore della finestra stessa. La sezione Foglio (Figura 4.14) consente di impostare i margini di stampa.

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Figura 4.14 Configurazione dei parametri di stampa.

La sezione Opzioni consente di impostare delle opzioni di stampa e della modalit di generazione automatica da disegno del piano di montaggio, uso e smontaggio spiegata nel paragrafo 4.7.2.

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Figura 4.15 - Configurazione dei parametri del programma. La sezione Personalizzazione (Figura 4.16) consente di inserire una riga di testo per eventuali personalizzazioni delle stampe; tale testo verr riportato a fondo di ogni pagina stampata. Inoltre, possibile scegliere se abilitare o meno la lista degli ultimi cantieri utilizzati e in caso affermativo quanti cantieri memorizzare nella cronologia. Questa lista verr visualizzata sempre nel men File, dopo la voce Imposta stampante, come mostrato in Figura 4.9. Nella stessa scheda presente un ulteriore parametro che permette di specificare la modalit di apertura dei cantieri. Infatti lutente in grado di scegliere se aprire i cantieri utilizzando una sola finestra (monocantiere) oppure aprire i singoli cantieri su finestre diverse (multicantiere). Il programma, nel caso monocantiere, ad ogni apertura di un cantiere chiuder il documento in uso e aprir quello nuovo. Dopo linstallazione del programma, viene impostato come valore di default la gestione monocantiere (opzione Apri i cantieri usando una sola finestra). La gestione multicantiere, invece, prevede la possibilit di aprire pi cantieri contemporaneamente. Impostando questa opzione viene attivata la voce di men Finestra che permette di passare da un cantiere allaltro o di disporre sullo schermo i cantieri in modo tale da consentire un facile raffronto dei dati.

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Figura 4.16 Opzioni di personalizzazione.

Quando viene attivata la gestione multicantiere possibile vedere nellangolo in alto a destra di ogni singola finestra due crocette. Quella pi in alto (e leggermente pi grande) permette di chiudere il cantiere attivo e, nel caso in cui esso sia lunico documento aperto, anche il programma. Quella sottostante permette di chiudere solamente il cantiere lasciando in ogni caso il programma in esecuzione.

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Figura 4.17 Parametri gestione copia di emergenza. Nella finestra Copia di emergenza (Figura 4.17) possibile scegliere se abilitare o meno il sistema di backup automatico di Regolo Ponteggi. Se attivato, alla prima apertura della giornata di un cantiere, il programma salva una copia del documento in modo da poter essere ripristinata in seguito a operazioni che hanno causato la perdita irreversibile di dati. Leventuale ripristino della copia di emergenza viene effettuato nella finestra Gestione cantieri (Paragrafo 4.6.1). Nella sezione "Controllo ortografico" (Figura 4.18) si trovano le opzioni che consentono di controllare gli eventuali errori di ortografia commessi durante la digitazione (sottolineando in rosso le parole errate, ossia non presenti nel dizionario) oppure di correggere automaticamente gli errori durante la digitazione. Anche se entrambe queste opzioni sono disabilitate il pulsante del controllo ortografico manuale rimane comunque attivo e funzionale. Nella sezione Invio e-mail (Figura 4.19) possibile settare il nome, lindirizzo del mittente, il server per linvio della posta (SMTP) e la porta del server.

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Tali dati vengono automaticamente prelevati da Outlook, nel caso questo risulti installato, oppure sono personalizzabili dallutente.

Figura 4.18 Parametri del controllo ortografico.

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Figura 4.19 Parametri invio cantieri per e-mail. Nella sezione Aspetto (Figura 4.20) possibile scegliere laspetto grafico di Regolo Ponteggi tra varie possibilit: Windows Classic, Office XP, Office 2003 e Windows XP (questultimo disponibile solo per sistemi operativi Windows XP).

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Figura 4.20 Impostazione aspetto grafico.

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4.7. MEN PIANO


Il men piano permette di accedere alla finestra tramite la quale possibile redigere il PiMUS ovvero il Piano di montaggio, uso e smontaggio di un ponteggio.

Figura 4.21 Men archivi di base. Selezionando la voce Piano di montaggio, uso e smontaggio si attivata una finestra in cui viene mostrato un albero rappresentante tutta la struttura del PiMUS. Si potr notare che il piano viene suddiviso in sette capitoli: Dati generali, Costituzione del ponteggio, Prescrizione di montaggio/smontaggio, Prescrizioni duso, Misure di sicurezza integrative, Verifiche degli elementi di ponteggio, Allegati. Prima di analizzare sezione per sezione la struttura del PiMUS daremo una rapida illustrazione delle funzioni di gestione dellalbero attivabili dalle icone presenti nella parte superiore dello stesso. Crea un nuovo nodo relativo alla sezione selezionata sullalbero Cancella il nodo selezionato dellalbero Attiva la finestra di importazione dellarchivio relativo alla sezione selezionata sullalbero Esporta il contenuto del nodo selezionato negli archivi di base La prima icona apre tutta la struttura dellalbero permettendo di rendere visibile ogni nodo e relativi elementi finali dellalbero, la seconda svolge la funzione opposta riducendo tutto lalbero ai sei capitoli precedentemente esposti. Consentono di spostare i nodi dellalbero nella posizione precedente o successiva in modo tale da ottenere lordinamento desiderato che verr poi rispettato in fase di stampa. Lo spostamento, quando permesso, pu essere effettuato anche in modo pi rapido mediante Drag&Drop del mouse Attiva la finestra di verifica dati. Generazione automatica delle prescrizioni di montaggio, uso e smontaggio dal disegno del ponteggio. Genera automaticamente anche gli ancoraggi utilizzati, eventuali misure di sicurezza integrative e le verifiche degli elementi di ponteggio prima del montaggio e durante luso.

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I comandi di creazione, cancellazione ed importazione possono essere attivati anche mediante il men a discesa che viene visualizzato premendo il tasto destro del mouse sopra un nodo dellalbero.

Figura 4.22 - Rappresentazione ad albero dei dati del PiMUS. La finestra di verifica dati attivabile tramite lapposita icona rappresentante un semaforo consente di verificare la completezza dei dati inseriti allinterno del piano. Se lampeggia la luce rossa nel piano non sono stati inseriti dei dati essenziali, se gialla mancano dei dati importanti ma non essenziali, se verde i dati sono completi e non stato tralasciato nessun tipo di dato. E possibile visualizzare i dati mancanti in modalit testo cliccando sullicona e stamparli.

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I criteri con cui il programma gestisce la funzione di semaforo sono riportati di seguito: Dati essenziali Nome del committente Descrizione del cantiere Indirizzo del cantiere Ragione sociale dellimpresa Inserimento dati del preposto Inserimento dati dei ponteggi utilizzati Inserimento dati sezioni dei ponteggi Inserimento DPI, attrezzature, ancoraggi Prescrizioni su montaggio, uso e smontaggio Verifiche sugli elementi di ponteggio Dati importanti Indirizzo del committente Allegati

Figura 4.23 - Verifica dati. Nei nodi Dati generali e Costituzione ponteggio formanti la struttura del Piano di montaggio, uso e smontaggio possibile inserire uno o pi nodi relazione. Essi sono dei documenti di testo liberamente

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editabili dallutente per mezzo dellapposito editor che permette anche di caricare un qualsiasi documento RTF da file esterno o delle immagini. La posizione di un nuovo nodo relazione pu essere liberamente modificata mediante gli appositi pulsanti descritti sopra o mediante il Drag&Drop.

4.7.1. Dati generali Nella sezione dati generali, il primo documento che si incontra la premessa (Figura 4.25). Cliccando su questo nodo viene attivato un editor di testi nel quale possibile caricare e modificare qualsiasi documento RTF presente nel proprio disco fisso o in un altro computer in rete. La premessa pu anche essere generata automaticamente dal programma mediante la pressione del pulsante Generazione automatica posto nella parte alta della finestra.

Figura 4.24 - Struttura del capitolo Dati generali.

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Figura 4.25 - Finestra relativa alla premessa del PiMUS. Il documento Dati identificativi del cantiere permette di inseriti il nome del committente, il nome dellappaltatore ed i loro relativi indirizzi e numeri telefonici. Inoltre possibile specificare i principali dati relativi al cantiere fra i quali troviamo la descrizione dellopera, lindirizzo, la collocazione urbanistica ed il telefono. Completano questo documento i campi per linserimento del nome del redattore (quando diverso dal datore di lavoro) e la possibilit di specificare la data ed il numero di revisione del PiMUS. Per facilitare linserimento, i dati identificativi del cantiere possono essere importati anche da un cantiere di Regolo Sicurezza; infatti quando si posizionati su questo nodo dellalbero si attiva il pulsante , che consente la selezione di un cantiere di Regolo Sicurezza e successivamente limportazione dei dati.

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Figura 4.26 - Importazione dati identificativi da Regolo Sicurezza. Il nodo Ditta montaponteggio (Figura 4.27) permette di specificare tutti i dati relativi alla ditta preposta al montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio (i dati da inserire sono gli stessi descritti per larchivio delle imprese nel paragrafo 4.8.5). Inoltre necessario specificare i ponteggisti ovvero i dipendenti della ditta adibiti a operare sul ponteggio. Per aggiungere un ponteggista necessario posizionarsi sul nodo Ditta montaponteggio (o, se gi presente, su un nodo ponteggista), premere il pulsante e specificare il nome e cognome del lavoratore. Una volta creato il nuovo nodo (Figura 4.29) possibile completare i dati afferenti al lavoratore (per maggiori informazioni relative al significato dei vari campi da completare si rimanda al paragrafo 4.8.5). Per eliminare un dipendente di una ditta si deve premere il pulsante che si desidera cancellare. dopo aver selezionato lelemento

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Figura 4.27 - Finestra relativa al nodo ditta "montaponteggio". I dati della ditta preposta al montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio possono anche essere importati dallarchivio delle imprese. Per far ci sufficiente posizionarsi sul nodo ditta montaponteggio e premere il pulsante , scegliendo di importare dagli archivi di base. Verr aperta una nuova finestra nella quale verr visualizzato lelenco di tutte le ditte, con i relativi dipendenti, memorizzate in archivio. Da questa finestra possibile importare sia unimpresa sia i dipendenti. Nel primo caso, oltre ai dati relativi allimpresa selezionata, verranno importati anche tutti i dipendenti della stessa. La procedura di importazione pu avvenire in diversi modi. Dopo avere selezionato lelemento che si desidera importare, possibile procedere allimportazione premendo il pulsante presente nella finestra di importazione, facendo doppio click sul nodo selezionato oppure trascinando il nodo selezionato sopra il nodo ditta montaponteggio (o i nodi ponteggisti se si sta importando un dipendente) presente nellalbero del PiMUS. possibile anche importare unimpresa con tutti i dipendenti (ponteggisti) da Regolo Sicurezza. Selezionando questa opzione (sempre dal pulsante ) comparir una finestra (Figura 4.28) che consente dapprima di scegliere se importare dallarchivio di base di Regolo Sicurezza (qualora questo sia installato correttamente) oppure importare da un cantiere di Regolo Sicurezza; in questo secondo caso, prima di proseguire, occorre selezionare il cantiere tramite il bottone . A questo punto saranno elencate tutte le imprese presenti negli archivi di base o nel cantiere; spuntare quella da importare e premere OK per terminare loperazione, oppure Annulla per interrompere senza importare nessuna impresa.

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Figura 4.28 Importazione imprese da Regolo Sicurezza. Il pulsante permette di eseguire loperazione opposta e cio di esportare unimpresa definita nel PiMUS nellarchivio di base. Tramite questa operazione nellarchivio di base verr creata una nuova impresa avente gli stessi dati di quella definita nel PiMUS. Lesportazione di unimpresa dal PiMUS agli archivi di base comporta lesportazione anche di tutti i dipendenti. Lutente pu selezionare unimpresa gi presente in archivio oppure specificarne una nuova.

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Figura 4.29 - Finestra relativa al nodo "ponteggista". Lordine con cui i ponteggisti vengono inseriti viene rispettato in fase di stampa del piano di montaggio, uso e smontaggio. possibile variare lordine dei nodi ponteggisti in qualsiasi momento mediante i pulsanti o Drag&Drop. 4.7.2. Costituzione del ponteggio Questo capitolo suddiviso in quattro parti: nella prima, costituita da una cartella denominata Ponteggi, devono essere inseriti tutti i modelli di ponteggi utilizzati; la seconda, rappresentata dal nodo Ancoraggi, costituisce un contenitore dei punti di ancoraggio utilizzati nei vari ponteggi; nella terza, costituita anchessa da una cartella, devono essere specificati i DPI impiegati nel montaggio/smontaggio del ponteggio e nella quarta le attrezzature utilizzate, con un riguardo particolare agli apparecchi di sollevamento carichi.

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Nella sezione ponteggi possibile definire il layout dello stesso a partire dalle sue componenti con lo scopo di generare, tramite procedura automatizzata, il disegno del ponteggio. Qualora non si voglia utilizzare questa possibilit comunque possibile inserire un disegno manualmente, caricandolo da un file preesistente. I formati di immagini che possono essere gestiti allinterno di questa sezione sono il Bitmap (estensione .bmp), Window Metafile (estensione .wmf), Window Enhanced Metafile (estensione .emf), Autodesk Drawing Interchange (estensione .dxf, Autocad fino alla versione 2007), Autodesk Drawing (estensione .dwg, Autocad fino alla versione 2007), Jpeg (estensione .jpg), GIF, PNG.

Figura 4.30 - Struttura del capitolo "Costituzione del ponteggio". Per inserire un nuovo modello di ponteggio necessario posizionarsi sul nodo Ponteggi, premere il tasto , specificare la descrizione da associare allelemento e, una volta creato il nuovo nodo, completare la compilazione dei dati. . Per cancellare un ponteggio premere il pulsante Nel caso in cui i dati relativi ad un ponteggio siano gi stati inseriti nellarchivio delle imprese possibile effettuare limportazione da questultimo. Per eseguire tale operazione sufficiente premere il pulsante e selezionare il ponteggio desiderato nella finestra di importazione. Limportazione pu essere effettuata con le stesse modalit viste nel paragrafo precedente. Anche per i nodi contenenti i dati sui ponteggi utilizzati prevista lesportazione dal documento del PiMUS agli archivi di base delle imprese. Per eseguire tale operazione sufficiente selezionare lelemento che si e selezionare limpresa a cui associare il ponteggio. desidera esportare, premere il pulsante Ad ogni ponteggio, oltre ai dati anagrafici, possibile associare un disegno tridimensionale e unimmagine che si desidera riportare in fase di stampa. Lordine di stampa dei ponteggi utilizzati rispecchia lordine visibile nellalbero della struttura del PiMUS. Per la generazione del disegno si pu utilizzare una procedura guidata (spiegata nel prossimo paragrafo) composizione ponteggio al termine della quale, oltre al modello avviabile tramite la pressione del tasto 3D del ponteggio, verr generata automaticamente limmagine del ponteggio da utilizzare in fase di stampa. Lutente pu visualizzare il modello 3D da varie angolazioni, altezze e distanze. Nella finestra sono disponibili ) che permettono di attivare delle viste predefinite del disegno o, in vari pulsanti ( alternativa, tramite il pulsante , possibile attivare la funzione di orbita libera tramite la quale si pu ruotare liberamente la vista muovendo e tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse.

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Nella barra dei comandi posta sotto il disegno sono disponibili le seguenti funzioni: Ingrandisce il disegno. Rimpiccolisce il disegno. Permette di definire un rettangolo che verr ridimensionato per occupare tutta la finestra. Questa funzione serve per ingrandire un determinato dettaglio del disegno. Adatta i limiti del disegno alle dimensioni della finestra. Adatta il disegno alle dimensioni della finestra. Ripristina il fattore di zoom precedente. La composizione di un disegno permette di utilizzare la funzione di compilazione automatica di alcune sezione del piano di montaggio, uso e smontaggio descritta nel paragrafo 4.7.9.

Figura 4.31 - Finestra di inserimento dei dati del ponteggio. La gestione degli ancoraggi analoga a quella descritta per i ponteggi, con la differenza che questi possono essere importati dagli archivi di base degli ancoraggi, scegliendo tra ancoraggio a tassello, a vitone, a cravatta o ad anello.

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Anche per i DPI e le attrezzature possibile creare un elemento da zero tramite il pulsante , oppure importarlo dallarchivio; nel secondo caso occorre scegliere se importare dagli archivi dei DPI / attrezzature oppure dallarchivio delle imprese, in cui saranno stati inseriti precedentemente i DPI e le attrezzature utilizzate da una determinata impresa. 4.7.3. Composizione del ponteggio Come accennato precedentemente, la composizione di un ponteggio avviene tramite una procedura guidata (o wizard) composta da otto fasi ognuna delle quali permette di definire un particolare aspetto che spazia dalla tipologia del ponteggio fino alla definizione dei punti di ancoraggio. Tutte le pagine della procedura presentano un layout analogo nel quale si trovano sulla destra tutti i parametri modificabili dallutente, sulla sinistra una vista aggiornata in tempo reale del ponteggio che si sta realizzando (comprensivo di quotature) e nella parte inferiore della finestra i pulsanti per navigare fra le varie pagine della procedura guidata. La prima pagina del wizard permette di definire la tipologia del ponteggio che si desidera utilizzare e la tipologia di montaggio dellimpalcato tipo sia essa realizzata mediante luso di dispositivi di protezione individuale o effettuata senza lutilizzo di DPI. Le varie tipologie di montaggio disponibili dipendono dalla tipologia di ponteggio selezionato e dalla disponibilit negli archivi di base delle prescrizioni delle relative schede. Nel caso la tipologia del ponteggio sia a telaio prefabbricato possibile specificare anche la tipologia del parapetto utilizzato. La seconda fase della procedura permette di definire le dimensioni geometriche del ponteggio attraverso i seguenti parametri: numero di campate, numero di impalcati, larghezza delle singole campate e altezza dei singoli impalcati. Tramite il corrispettivo pulsante lutente pu assegnare un determinato valore alla larghezza di tutte le campate o allaltezza di tutti gli impalcati. Nella pagina sono presenti anche i campi per specificare la presenza del prolungamento di sommit per ogni singola campata e la sua eventuale altezza. Tramite questa pagina inoltre possibile specificare la larghezza di tutte le stilate del ponteggio.

Figura 4.32 Caricamento di un disegno di sfondo.

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Nella parte alta della finestra sono presenti i pulsanti che permettono rispettivamente di inserire ed eliminare un disegno CAD (in formato DWG o DXF) da utilizzare come sfondo in modo tale da facilitare la creazione del ponteggio. Premendo il pulsante viene visualizzata la finestra illustrata in Figura 4.32 con la quale possibile selezionare il file di disegno da utilizzare come sfondo. Nella scelta di tale file bisogna prestare attenzione al fatto che non sia troppo voluminoso e possa quindi comportare rallentamenti significativi durante la fase di creazione del ponteggio. Una volta selezionato il disegno di sfondo possibile impostarne la scala, indispensabile per un corretta conversione tra le unit di misura del DWG/DXF e lunit di misura di Regolo Ponteggi, e la posizione dellorigine del ponteggio rispetto allo sfondo stesso. Questultima operazione pu essere effettuata manualmente, cio inserendo i valori di ordinata e ascissa nei rispettivi campi, oppure premendo il pulsante che permette di individuare direttamente sul disegno il punto di origine sfruttando le funzioni di snap ad oggetto messe a disposizione dal programma. Tali funzioni possono essere attivate/disattivate cliccando posto nella barra posizionata sotto il disegno. Se si desidera annullare la sopra il pulsante selezione del punto di origine sufficiente premere il pulsante Esc. Nella finestra di selezione del disegno di sfondo presente un ulteriore campo che permette di definirne il livello di trasparenza in modo tale da evitare confusione fra sfondo e disegno del ponteggio. Il terzo passo del wizard permette di definire laltezza delle basette regolabili. possibile specificare laltezza di ogni singola basetta oppure definire un profilo tramite la pressione del pulsante . Un profilo definibile specificando laltezza della basetta di partenza e laltezza della basetta di arrivo. Il pulsante permette di azzerare laltezza di tutte le basette. La quarta pagina della procedura permette di attivare la funzione di sbalzo sommitale e stabilire il tipo di partenza del ponteggio. I parametri da inserire relativi allo sbalzo sommitale, se presente, sono lentit delle sbalzo (dimensione) ed il numero dellimpalcato dal quale far partire lo sbalzo. Il programma permette di inserire un solo sbalzo sommitale. Il programma prevede lutilizzo di tre tipi di partenza del ponteggio: normale, stretta o larga. Nel caso di partenza stretta o larga necessario indicare la larghezza della partenza. Si ricorda che la partenza stretta di un ponteggio interessa due impalcati. Tramite la successiva fase si possono definire i passi carrai presenti nel ponteggio. Tutti i passi carrai definiti sono visualizzati in unapposita griglia tramite la quale possibile specificare il tipo di architrave da utilizzare tra due possibili scelte: prefabbricata o in opera. Per creare un nuovo passo carraio sufficiente selezionare nel ponteggio le campate interessate dal passo carrabile e premere il pulsante . Si ricorda che un passo carraio pu interessare solo il primo impalcato del ponteggio. Per cancellare un passo carraio necessario selezionare nella griglia o nel disegno lelemento desiderato e premere il pulsante . La sesta pagina della procedura guidata permette di personalizzare ogni singolo elemento o modulo che compone il ponteggio. La selezione di un modulo avviene direttamente sul disegno mediante click con il mouse. Per ogni modulo possibile attivare/disattivare le seguenti opzioni: modulo presente: specifica se il modulo presente o meno nel ponteggio come ad esempio pu accadere in presenza di un balcone. Disattivando questo check box verranno rese non modificabili alcune delle opzioni sotto illustrate. Si ricorda che il prolungamento di sommit collegato sempre allultimo modulo di un campata. Eliminando tale modulo si provoca lo spostamento del prolungamento sul modulo sottostante. Per rendere non visibile il prolungamento di sommit si deve agire sul check box presente nella seconda pagina della procedura guidata. parapetto: permette di eliminare il parapetto da un modulo. La scelta modificabile solamente se il modulo presente. Il programma di default attiva il parapetto per tutti i moduli ad eccezione degli impalcati di base. La rimozione del parapetto comporta anche la rimozione della tavola fermapiede;

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corrente: permette di attivare la presenza di un corrente basso. Questa opzione disponibile solo per gli impalcati di base. campata doppia: attiva il raddoppio di campata per il modulo selezionato e per quelli sottostanti. Il raddoppio della campata, evidenziata da uno sfondo rosa, possibile solo il ponteggio non ha una partenza larga o stretta. piano di servizio: permette di eliminare il piano di servizio da un modulo. Leliminazione di un piano di servizio comporta anche la rimozione della tavola fermapiede. Inoltre non possibile definire un punto di accesso al fabbricato, posizionare una scala o definire una mensola su un modulo privo di piano di servizio; piano di servizio superiore: questa opzione attiva solamente se il modulo selezionato corrisponde allultimo modulo attivo (ad eccezione del prolungamento di sommit) di una campata e permette di attivare il piano di servizio superiore in modo tale da fornire una copertura superiore al modulo stesso. Se per la campata in esame presente il prolungamento di sommit, il piano di servizio superiore coincide con il piano di servizio del prolungamento; accesso al fabbricato: permette di marcare sul disegno, tramite una freccia rossa, un punto di accesso al fabbricato; scala: permette di inserire una scala con orientamento verso destra o verso sinistra. La possibilit di inserire una scala vincolata dalla presenza del piano di servizio del modulo selezionato e del piano di servizio del modulo sovrastante; controvento: permette di inserire un controvento verso destra e/o verso sinistra; mensola: permette di inserire sul piano di servizio del modulo selezionato una mensola rivolta verso ledificio. La profondit della mensola specificabile attraverso lapposito campo. Si ricorda che la mensola inseribile solamente se lopzione piano di servizio attiva. Per velocizzare la personalizzazione del ponteggio possibile selezionare contemporaneamente pi moduli in modo tale da impostare con ununica operazione tutti i parametri comuni ai moduli selezionati. La selezione multipla pu essere effettuata sia mediante la selezione a rettangolo (vengono selezionati tutti i moduli intersecati dal rettangolo di selezione) sia mediante la selezione capillare (vengono selezionati solamente i moduli desiderati tramite pressione del tasto Shift e clic con il mouse sopra di essi). La settima pagina del wizard permette di definire le mantovane e i piani di sbarco materiale presenti nel ponteggio. Come gi descritto per i passi carrai, gli elementi gi inseriti nel ponteggio sono visualizzati in apposite griglie tramite le quali possibile specificare le propriet di ogni singolo elemento. In particolare per una mantovana possibile indicare la sporgenza e linclinazione mentre per un piano di sbarco materiale necessario inserire la sporgenza. Per inserire una nuova mantovana necessario selezionare i moduli interessati premere il pulsante . La selezione pu interessare anche pi campate ed impalcati ad eccezione del primo impalcato sul quale, per ovvie ragioni, non possibile creare una mantovana (nel caso di ponteggio a partenza stretta, anche sul secondo impalcato non possibile inserire una mantovana). Per eliminare una mantovana si deve selezionarla sulla griglia o sul disegno e premere il pulsante . La gestione dei piani di sbarco materiale analoga a quella descritta per le mantovane salvo per il fatto che la selezione necessaria per effettuare linserimento deve interessare un solo modulo. Lultimo passo della procedura guidata permette di definire i punti di ancoraggio. Il programma effettua un calcolo forfetario del numero di ancoraggi necessari basato sullarea del ponteggio e sul valore massimo consentito (22 m2) affinch il ponteggio non sia soggetto a calcolo statico. Tale calcolo viene utilizzato anche dalla procedura di verifica dei dati inseriti (semaforo) che informa lutente, tramite un messaggio di dato importante mancante, nel caso in cui si sia utilizzato un numero di ancoraggi inferiore rispetto a quello suggerito dal programma. e selezionare la tipologia ed il Per inserire un ancoraggio nel ponteggio sufficiente premere il pulsante nodo sul quale si desidera collocare lancoraggio. La selezione del nodo avviene in modo molto semplice.

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Muovendosi con il mouse sopra il disegno del ponteggio verr marcato con un cerchio il nodo pi vicino al cursore sul quale possibile collocare un ancoraggio. Dopo avere individuato il nodo desiderato sufficiente effettuare un clic con il mouse per completare loperazione. Per aggiungere un ulteriore punto di collegamento fra ponteggio e edificio basta selezionare e cliccare su un altro nodo dopo, nel caso sia necessario, aver selezionato una differente tipologia di ancoraggio da utilizzare. Gli ancoraggi sono rappresentanti dal programma con opportuni simboli in funzione della tipologia: ancoraggio ad anello; ancoraggi a cravatta; ancoraggi a vitone; ancoraggi a tassello. Esistono altre due funzioni adibite allinserimento degli ancoraggi. La prima attivabile mediante il pulsante ed effettua linserimento su tutti i nodi del ponteggio. La seconda funzione attivabile mediante il pulsante inserimento a frequenza e permette di collocare gli ancoraggi in funzione di un intervallo stabilito dallutente. In entrambi i casi il tipo di ancoraggio inserito dipende dalla scelta effettuata dallutente mediante gli appositi radio button. La cancellazione di un ancoraggio avviene premendo il pulsante e selezionando il nodo dal quale si desidera rimuovere lancoraggio. La modalit di selezione del nodo analoga a quella descritta per la fase di inserimento. Il pulsante permette di eliminare tutti gli ancoraggi inseriti nel ponteggio. La procedura di creazione guidata del processo pu essere interrotta in qualsiasi momento sia perch lutente desidera annullare le modifiche apportate sia perch lutente ritiene soddisfacente il risultato ottenuto anche senza giungere allultima pagina del wizard. Alla pressione del tasto Fine, come descritto nel paragrafo precedente, verranno creati un modello 3D del ponteggio e unimmagine utilizzata in fase di stampa in cui vengono riprodotte la vista di fronte, laterale e dallalto del ponteggio.

4.7.4. Prescrizione di montaggio/smontaggio Il capitolo prescrizioni di montaggio/smontaggio contiene tutte le sezione del ponteggio che devono essere montate o smontate. Le sezioni identificano configurazioni diverse del ponteggio. Ad esempio, possibile suddividere un ponteggio di un palazzo in restaurazione a seconda della strada sulla quale il ponteggio stesso si affaccia. Per creare una nuova sezione necessario posizionarsi sul nodo prescrizioni montaggio/smontaggio, premere il pulsante e fornire la descrizione. Per cancellare una sezione si deve premere il pulsante .

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Figura 4.33 - Struttura del capitolo "Prescrizioni montaggio/smontaggio". Per ogni sezione possibile inserire le prescrizioni relative al montaggio/smontaggio delle varie parti che compongono la sezione stessa. Le parti possono essere create o importate dallarchivio di base. Nel primo caso si dovr premere licona di nuovo elemento presente sulla sommit dellalbero dopo aver preventivamente selezionato la sezione desiderata alla quale si desidera aggiungere la parte.

Figura 4.34 - Finestra relativa al nodo prescrizioni di montaggio/smontaggio.

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Per la stesura delle prescrizioni da associare alla parte in creazione, attenersi alle istruzioni riportate nel capitolo Men archivi di base al paragrafo 4.8.1 Archivio delle prescrizioni, tenendo presente che la scheda suddivisa in montaggio e smontaggio. Le prescrizioni di montaggio e smontaggio inserite nel PiMUS, vengono stampate normalmente con ordine inverso ovvero quelle di montaggio vengono stampate dalla prima inserita allultima inserita mentre quelle di smontaggio dallultima alla prima. La prescrizione denominata Operazioni preliminari costituisce uneccezione, in quanto verr stampata al primo posto sia nel piano di montaggio sia nel piano di smontaggio. Si ricorda che possibile variare lordine di posizione delle varie prescrizioni mediante i pulsanti o Drag&Drop. Nel caso si desideri importare una parte dallarchivio di base si dovr premere il pulsante presente nella barra dei comandi e selezionare lelemento desiderato nella relativa finestra di importazione chi verr visualizzata alla pressione del pulsante. I documenti di prescrizione redatti nel PiMUS possono essere esportati negli archivi di base delle . Per effettuare tale operazione necessario selezionare lelemento che si prescrizione tramite il pulsante desidera esportare e premere il pulsante sopra citato. Il programma chieder di specificare la tipologia del ponteggio ed il metodo di montaggio/smontaggio ai quali associare la prescrizione. La tipologia di ponteggio pu essere selezionata da una lista di valori gi presenti in archivio o inserita direttamente nel campo corrispondente, indicando cos al programma di creare una nuova tipologia di ponteggio.

Figura 4.35 - Finestra di esportazione di una prescrizione. 4.7.5. Prescrizioni duso Questo documento adibito a contenere tutte le prescrizioni relative alluso del ponteggio. Esse possono essere create o importate dallarchivio di base delle prescrizione con le stesse modalit viste nel paragrafo precedente.

Figura 4.36 - Struttura del capitolo "Prescrizioni d'uso".

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Per quanto riguarda la stesura di nuove prescrizioni si rimanda al paragrafo 4.8.1. Lunica puntualizzazione che si desidera fare in questo contesto che larchivio delle prescrizioni duso fornito con il programma non distingue luso del ponteggio in base alle parti di cui composto, ma solo dalla tipologia (tubi e giunti, telai prefabbricati o montanti e traversi prefabbricati). . Una volta Anche le prescrizione duso possono essere esportate sugli archivi di base tramite il pulsante avviata la procedura di esportazione, il programma chieder a quale tipologia di ponteggio si deve associare il documento. 4.7.6. Misure di sicurezza integrative In questa sezione del PiMUS occorre indicare le misure di sicurezza da adottare: in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche (neve, vento, ghiaccio, pioggia) pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori contro la caduta di materiali e oggetti. Per quanto riguarda le linee elettriche occorre specificare, nel nodo Linee elettriche aeree , se sono presenti linee elettriche aeree nude a meno di 5 metri dal ponteggio, spuntando la casella corrispondente. Se sono presenti linee aeree occorre anche indicare le prescrizioni a cui attenersi da concordare con lente gestore dellenergia elettrica. Regolo Ponteggi mette a disposizione alcune prescrizioni tipo premendo il pulsante .

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Figura 4.37 Linee elettriche aeree nude in tensione. Per tutte le altre misure di sicurezza da adottare, il programma consente di generare automaticamente un documento con prescrizioni standard adatte a qualsiasi situazione. sufficiente premere il pulsante Generazione automatica posto al di sopra del documento, nella parte destra della finestra. Verranno incluse anche le eventuali prescrizioni sulle linee elettriche aeree nude in tensione descritte nel nodo precedente dellalbero del PiMUS.

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Figura 4.38 Misure di sicurezza integrative. 4.7.7. Verifiche degli elementi di ponteggio In questa sezione occorre fornire le indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante luso. Regolo Ponteggi consente di importare queste indicazioni da un archivio che rispecchia la circolare del MLPS n.46/2000. Per creare una nuova verifica premere il pulsante una volta selezionato il nodo Verifiche degli elementi . di ponteggio e fornire la descrizione. Per cancellare una verifica si deve premere il pulsante Se invece si vuole importare le verifiche dallarchivio premere il pulsante . 4.7.8. Allegati La sezione degli allegati contiene la lista dei documenti che andranno allegati al piano di montaggio, smontaggio e trasformazione del ponteggio. Ad esempio, possibile aggiungere in questa sezione gli schemi di montaggio del ponteggio e le eventuali copie delle autorizzazioni ministeriali allegate al ponteggio.

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Figura 4.39 - Struttura del nodo "Allegati" . Tramite leditor di testo presente nella Per inserire un nuovo allegato necessario premere il pulsante parte destra della finestra possibile inserire un documento qualsiasi sia esso un file di testo (RTF o TXT) o unimmagine. . La cancellazione di un allegato avviene tramite la pressione del pulsante Tramite il pulsante possibile importare dallarchivio delle imprese gli eventuali documenti allegati ai modelli di ponteggio presenti in archivio. Il pulsante invece permette di effettuare loperazione inversa e cio di associare lallegato ad un modello di ponteggio presente nellarchivio di base delle imprese. Prima di effettuare lesportazione il programma richiede a quale impresa e modello di ponteggio associare il documento.

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Figura 4.40 - Finestra relativa ad un allegato. 4.7.9. Generazione automatica a partire dal disegno Regolo Ponteggi contiene un automatismo che consente di generare automaticamente varie parti del PiMUS a partire dal disegno del ponteggio, se definito. Le parti che possono essere generate automaticamente sono: Ancoraggi Prescrizioni di montaggio/smontaggio Prescrizioni duso Verifiche degli elementi di ponteggio posto al di sopra dellalbero del PiMUS. La sezione La generazione avviata premendo il bottone ancoraggi, dopo la generazione, conterr tutte le tipologie di ancoraggio utilizzate in tutti i ponteggi definiti; le sezioni prescrizioni duso e verifiche degli elementi di ponteggio conterranno i documenti relativi raggruppati per tipologia di ponteggio (ad esempio se tutti i ponteggi inseriti sono di tipo tubi e giunti verranno riportate le prescrizioni duso e le verifiche prima del montaggio relative alla tipologia tubi e giunti una sola volta). Ci che viene generato per la sezione prescrizioni di montaggio/smontaggio dipende dal parametro visto nel paragrafo 4.6.2, alla sezione Opzioni. Infatti se lopzione suddividi le prescrizioni per sezione di ponteggio

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attiva verranno generate tante sezioni quanti sono i ponteggi inseriti ognuna delle quali avr le sue prescrizioni di montaggio/smontaggio (in questo modo se due ponteggi sono della stessa tipologia alcune prescrizioni potrebbero essere ripetute in sezioni diverse). Se tale opzione non attiva le sezioni verranno raggruppate per tipologia di ponteggio, riportando quindi solo le prescrizioni differenti.

Attenzione!
La generazione automatica compila tutte le sezioni del PiMUS che possono essere dedotte dal disegno. Le sezioni gi presenti verranno eliminate prima della generazione e sostituite con quelle derivanti dal disegno.

4.7.10. Stampa del piano montaggio, uso e smontaggio ponteggi La stampa o la generazione in Word del piano o di una delle sue sezioni molto semplice in quanto il programma consente di selezionare o lintero piano o la sezione su cui si posizionati. Premendo il pulsante OK si procede con la generazione dell'anteprima di stampa e da qui possibile stampare, generare il PiMUS in formato Word, RTF e PDF.

Figura 4.41 - Stampa del PiMUS o delle sezioni. Seguono alcuni esempi di stampa:

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Figura 4.42 - Stampa della copertina

Figura 4.43 - Stampa della premessa.

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Figura 4.44 - Stampa delle prescrizioni di montaggio.

4.8. MEN ARCHIVI DI BASE


Il men archivi di base consente laccesso e la gestione dellarchivio di base fornito con il programma. Allinterno del suddetto archivio sono presenti tutte le prescrizioni e le modalit di montaggio e smontaggio relative a varie tipologie di ponteggio. Inoltre presente un archivio delle imprese per le quali possibile specificare i dipendenti, i modelli di ponteggio, di DPI e di attrezzature utilizzati dallimpresa stessa.

Figura 4.45 Men archivi di base.

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4.8.1. Archivio degli ancoraggi La finestra di gestione dellarchivio degli ancoraggi suddivisa in due parti. A sinistra si trova lalbero di navigazione mentre a destra vengono riportati tutti i dati relativi allancoraggio selezionato, nome, modalit di montaggio e immagine illustrativa. Larchivio di base gi fornito delle modalit di ancoraggio pi comuni complete di raffigurazione grafica. Per creare una nuova tipologia premere il tasto posto nelle barra dei comandi situata nella parte alta della finestra o cliccando sullalbero con il tasto destro del mouse. Successivamente necessario fornire la descrizione da associare al nuovo ancoraggio. Per eliminare un elemento dellalbero necessario premere il pulsante . Per inserire unimmagine dellancoraggio premere il pulsante Carica immagine, scegliere il file e premere Ok, per eliminare limmagine premere il pulsante posto a destra del pulsante Carica immagine.

Figura 4.46 - Archivio degli ancoraggi. Ogni elemento dellalbero pu essere spostato ad eccezione del nodo principale. Questa operazione pu essere eseguita tramite i pulsanti posti nella barra dei comandi o mediante Drag&Drop.

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Altra funzione prevista quella di duplicazione di un elemento. Loperazione pu essere effettuata mediante pressione del pulsante posto nelle barra dei comandi situata nella parte alta della finestra o cliccando sul nodo da duplicare con il tasto destro del mouse. Nella finestra presente la ricerca degli elementi con testo libero, questa funzione viene attivata scrivendo il testo da cercare sulla casella bianca a fianco a Ricerca e premendo il pulsante . Larchivio dotato di correttore ortografico dei testi, attivabile con il pulsante . Tra le funzioni presenti nelle barra dei comandi disponibile il pulsante Stampa che attiva la finestra di stampa ancoraggi dalla quale si pu scegliere se stampare lancoraggio selezionato o tutto larchivio degli ancoraggi. 4.8.2. Archivio dei DPI La finestra dellarchivio dei DPI suddivisa in due parti. A sinistra si trova lalbero di navigazione mentre a destra vengono riportati tutti i dati relativi al DPI selezionato, il nome del DPI, la descrizione, il riferimento normativo e la modalit duso. In questo archivio possibile creare delle categorie di DPI posizionandosi sul primo nodo dellalbero e premendo il tasto posto nelle barra dei comandi situata nella parte alta della finestra o cliccando sul primo nodo con il tasto destro del mouse. Successivamente necessario fornire la descrizione da associare alla nuova categoria; per creare un nuovo DPI posizionarsi sulla categoria in cui posto nelle barra dei comandi o utilizzando il tasto destro del deve essere contenuto e premere il tasto mouse sulla categoria scelta, infine inserire il nome del DPI e premere Ok. Per eliminare un elemento dellalbero necessario premere il pulsante prestando attenzione al fatto che leliminazione di una cartella comporta anche la cancellazione di tutti gli elementi in essa contenuti. Ad esempio, leliminazione di una categoria comporta anche la cancellazione di tutti i DPI in essa contenuti. Ogni elemento dellalbero pu essere spostato ad eccezione del nodo principale. Questa operazione pu essere eseguite o tramite i pulsanti posti nella barra dei comandi o mediante Drag&Drop. Nel primo caso lo spostamento pu essere effettuato solo allinterno della cartella che contiene lelemento soggetto a spostamento mentre con il Drag&Drop possibile spostare lelemento anche in altre cartelle in grado di contenere elementi coerenti cio elementi delle stesso tipo del nodo spostato. Altra funzione prevista quella di duplicazione di un elemento. Anche in questo caso loperazione pu essere effettuata o mediante pressione del pulsante o mediante Drag&Drop. Utilizzando questultimo metodo necessario per tenere premuto il pulsante Ctrl; in caso contrario, infatti, il nodo verr spostato e non copiato. Lattivazione della funzione di copia o di spostamento viene evidenziato dalla forma del cursore: indica lo spostamento del nodo selezionato Indica la duplicazione del nodo selezionato. Le operazioni di creazione, cancellazione e duplicazione di un elemento possono essere eseguite anche tramite la pressione del tasto destro del mouse sopra un nodo dellalbero. In questo caso verr aperto un men a discesa nel quale possibile selezionare rapidamente loperazione desiderata.

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Figura 4.47 - Archivio di DPI. 4.8.3. Archivio delle attrezzature La finestra di gestione dellarchivio delle attrezzature e le funzioni presenti sono identiche a quelle spigate nel paragrafo precedente. 4.8.4. Archivio delle prescrizioni La finestra di gestione dellarchivio prescrizioni (Figura 4.48) suddivisa in due parti: a sinistra si trova lalbero di navigazione che consente una ricerca rapida del documento desiderato mentre nella parte destra presente un editor di testo. Questultimo oggetto dispone di tutte le funzioni attualmente presenti nei pi diffusi programmi di gestione dei testi. Possiamo trovare le funzionalit per la gestione di tabelle, di elenchi numerati e puntati, di ricerca e sostituzione di parole e di evidenziazione dei paragrafi.

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presente la possibilit di inserire immagini o da file (pulsante

) o tramite acquisizione da scanner

). Questultima funzione permette, come sar descritto meglio in seguito, di inserire documenti (pulsante come autorizzazioni ministeriali o schemi di montaggio. Le immagini inserite nel documento possono essere successivamente modifiche sia per quanto riguarda le loro dimensioni sia per quanto concerne il layout cio la loro disposizione rispetto al testo (Figura 4.49). Si ricorda che linserimento di immagini molto grandi nel documento comporta una dilatazione dei tempi di caricamento e di salvataggio del documento stesso. Si raccomanda quindi di utilizzare immagini di dimensioni adeguata soprattutto quando queste vengono acquisite tramite scanner. Completano la dotazione delleditor, le funzioni adibite allimportazione ed esportazione di documenti in formato RTF e TXT.

Figura 4.48 - Archivio delle prescrizioni. La struttura dellalbero di navigazione consente di suddividere i ponteggi in base alla loro tipologia. Dopo linstallazione di Regolo Ponteggi, in archivio sono gi presenti tre tipologie di ponteggio: tubi e giunti, a telai

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prefabbricati, a montanti e traversi prefabbricati; tuttavia lutente pu creare a piacimento ulteriori tipologie o cancellare quelle gi presenti.

Figura 4.49 - Finestra gestione dimensioni e layout delle immagini. Ogni tipologia pu essere suddivisa in varie cartelle che rappresentano le metodologie di montaggio/smontaggio. Questultime a loro volta possono essere suddivise in parti che rappresentano gli elementi costituenti il ponteggio vero e proprio. Per ogni parte prevista la possibilit di redigere due descrizioni: una relativa alla fase di montaggio e laltra relativa alla fase di smontaggio. Per ogni parte inoltre possibile specificare se il documento deve essere stampato prima delle altri parti. Il programma fornisce, per ogni tipologia di ponteggio, due metodologie: montaggio (e smontaggio) mediante luso di DPI anticaduta e montaggio senza lutilizzo di DPI. Analogamente a quanto detto per le tipologie, lutente pu creare nuove parti oltre a quelle fornite dal programma oppure cancellare elementi gi presenti. Le cartelle che identificano le tipologie di ponteggio inoltre contengono un nodo rappresentante le prescrizioni legate alluso del ponteggio stesso. Questa struttura dovuta al fatto che luso di un ponteggio non dipende n dalla modalit di montaggio n dalla parte in uso. Nella seguente figura possibile vedere la struttura dellalbero presente nellarchivio delle prescrizioni.

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Nodo principale dellalbero Tipologia di ponteggio Prescrizioni sulluso del ponteggio Modalit di montaggio del ponteggio Prescrizione sul montaggio della parte del ponteggio

Per creare una nuova tipologia di ponteggio necessario posizionarsi sul nodo principale dellalbero e premere il tasto posto nella barra dei comandi situata nella parte alta della finestra. Successivamente necessario fornire la descrizione da associare alla nuova tipologia. La creazione di questo elemento comporta anche la creazione di un nuovo nodo in cui possibile inserite la prescrizione di uso per la nuova tipologia. In modo analogo possibile creare nuove modalit di montaggio e nuove parti del ponteggio. Nel primo caso necessario posizionarsi sul nodo tipologia e premere il tasto mentre per la creazione di una nuova parte necessario posizionarsi su un nodo modalit prima di premere lapposito pulsante. Per eliminare un elemento dellalbero necessario premere il pulsante prestando attenzione al fatto che leliminazione di una cartella comporta anche la cancellazione di tutti gli elementi in essa contenuti. Ad esempio, leliminazione di una tipologia comporta anche la cancellazione di tutte le modalit di montaggio e di tutte le parti relative alla tipologia in questione. Ogni elemento dellalbero pu essere spostato ad eccezione del nodo principale e dei nodi relativi alle prescrizioni duso di una tipologia di ponteggio. Questa operazione pu essere eseguite o tramite i pulsanti posti nella barra dei comandi o mediante Drag&Drop. Nel primo caso lo spostamento pu essere effettuato solo allinterno della cartella che contiene lelemento soggetto a spostamento mentre con il Drag&Drop possibile spostare lelemento anche in altre cartelle in grado di contenere elementi coerenti cio elementi delle stesso tipo del nodo spostato. Altra funzione prevista quella di duplicazione di un elemento. Anche in questo caso loperazione pu essere effettuata o mediante pressione del pulsante o mediante Drag&Drop. Utilizzando questultimo metodo necessario per tenere premuto il pulsante Ctrl; in caso contrario, infatti, il nodo verr spostato e non copiato. Lattivazione della funzione di copia o di spostamento viene evidenziato dalla forma del cursore: indica lo spostamento del nodo selezionato Indica la duplicazione del nodo selezionato. Le operazioni di creazione, cancellazione e duplicazione di un elemento possono essere eseguite anche tramite la pressione del tasto destro del mouse sopra un nodo dellalbero. In questo caso verr aperto un men a discesa nel quale possibile selezionare rapidamente loperazione desiderata.

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4.8.5. Archivio delle imprese Questa voce di men permette allutente di creare un archivio di tutte le imprese che vengono impiegate per il montaggio, smontaggio o trasformazione di un ponteggio. Per ogni impresa possibile specificare i dipendenti, lanagrafica dei ponteggi che attualmente vengono gestiti, lanagrafica delle attrezzature che vengono utilizzate durate il montaggio, uso e smontaggio del ponteggio e i DPI usati. La finestra di gestione dellarchivio delle imprese suddivisa in due parti. A sinistra si trova lalbero di navigazione mentre a destra vengono riportati tutti i dati relativi al nodo selezionato nellalbero. Per creare una nuova impresa necessario posizionarsi sul nodo principale dellalbero e premere il pulsante posto nella barra dei comandi situata nella parte alta della finestra. Dopo aver fornito la ragione sociale della nuova impresa, nellalbero verranno creati il nodo relativo allimpresa in questione e tre cartelle rispettivamente adibite a contenere tutti i dipendenti, i modelli di ponteggio utilizzati dallimpresa e gli apparecchi di sollevamento. possibile anche importare unimpresa con tutti i dipendenti (ponteggisti) da Regolo Sicurezza come spiegato nel paragrafo 4.7.1 Cliccando sul pulsante si attiva la funzione di importazione delle imprese presenti su Regolo Ponteggi versione 1.xx, questa operazione non sovrascrive le imprese gi presenti in archivio. Dopo la creazione del nodo impresa possibile inserire ulteriori informazioni relative allimpresa stessa tra le quali troviamo il datore di lavoro, la partita IVA, la posizione INAIL, ecc. Per aggiungere un lavoratore alla nuova impresa necessario posizionarsi sulla cartella contrassegnata dalletichetta Lavoratori, premere il pulsante e specificare il nome ed il cognome del dipendente. Dopo la creazione del nodo lavoratore sar possibile specificare ulteriori dati anagrafici relativi al dipendente dellimpresa. Fra i vari dati da inserire particolare attenzione merita il campo qualifica che permette di specificare se il lavoratore inserito un addetto o un preposto al montaggio/smontaggio/trasformazione del ponteggio.

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Figura 4.50 - Archivio delle imprese. Il D.Lgs. 626/94 afferma che i ponteggi devono essere montati, smontati e trasformati sotto la sorveglianza di un preposto e per opera di lavoratori (addetti) che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. In particolare devono essere rispettate le seguenti condizioni: gli addetti che al 19.07.2005 hanno svolto per almeno due anni attivit di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare a corsi di formazione entro il 19.07.2007; i preposti che al 19.07.2005 hanno svolto per almeno tre anni attivit di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare a corsi di formazione entro il 19.07.2007; gli addetti e/o preposti che non rientrano nei precedenti due casi sono tenuti a partecipare a corsi di formazioni prima di procedere allattivit di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi.

Inoltre tutti i lavoratori, dopo un periodo di quattro anni rispetto allultimo corso seguito, sono tenuti a seguire un nuovo corso di aggiornamento. Nella schermata adibita allinserimento dei dati di un dipendente possibile specificare sia se il soggetto al 19.07.2005 ha svolto per almeno due anni, in caso di addetto, o tre anni, in caso di preposto, attivit di montaggio, smontaggio o trasformazione sia gli eventuali corsi di formazioni ed aggiornamento seguito dal lavoratore. Per ogni corso possibile specificare lente formatore, la data di inizio corso, la durata e lesito della verifica finale.

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Figura 4.51 Finestra di gestione dei ponteggisti. Posizionandosi sul nodo contrassegnato dalletichetta Ponteggi, tramite il pulsante , possibile creare lanagrafica di tutti i ponteggi utilizzati dallimpresa. Per ogni ponteggio possibile specificare descrizione, marca, modello, matricola e le autorizzazioni ministeriali. Inoltre, ad ogni ponteggio possibile associare uno o pi documenti relativi a certificazioni, schemi di montaggio, disegni, ecc. Per fare ci sufficiente posizionarsi sul nodo del ponteggio appena creato, premete il pulsante e fornire una descrizione da associare al documento da creare. Nelleditor di testo che viene attivato nella parte destra della finestra possibile inserire eventuali documenti di testo (formato RTF e TXT) o immagini importate da file o acquisite tramite scanner (maggiori informazioni sono disponibili nel paragrafo precedente).

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Figura 4.52 - Finestra di gestione dei modelli di ponteggio. Nel nodo DPI vanno inseriti i dispositivi di protezione individuale utilizzati per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio. Per creare un nuovo DPI necessario posizionarsi sul relativo nodo, premere il pulsante ed indicare la descrizione, se invece si vogliono importare i DPI dallarchivio premere il pulsante . Per ogni DPI possibile specificare matricola, descrizione, marca, modello, riferimento normativo e modalit duso. Per creare lanagrafica delle attrezzature utilizzate dallimpresa necessario posizionarsi sul relativo nodo, ed indicare la descrizione da associare al nuovo elemento, se invece si vogliono premere il pulsante importare le attrezzature dallarchivio premere il pulsante . Per ogni attrezzatura possibile specificare matricola, descrizione, marca, modello, portata e modalit duso.

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Figura 4.53 - Finestra di gestione delle attrezzature. Come visto nel paragrafo 4.8.2, ogni nodo dellalbero pu essere cancellato, spostato o duplicato. Le operazioni di spostamento e duplicazione possono essere realizzate sia per mezzo degli appositi pulsanti posti nella barra dei comandi sia tramite Drag&Drop. Per larchivio delle imprese possibile, tramite la pressione del tasto destro del mouse sopra un nodo dellalbero, aprire un men a discesa nel quale possibile selezionare in modo rapido le operazioni creazione, cancellazione e duplicazione di un elemento. 4.8.6. Gestione aggiornamenti Lultima sezione degli archivi di base quella relativa agli aggiornamenti degli archivi. La finestra di dialogo che consente la gestione degli aggiornamenti viene attivata selezionando la voce di menu Archivi di base/Gestione aggiornamenti. La finestra mostrata nella figura sottostante, prospetta a confronto, per ogni categoria di archivio, il numero di elementi presenti nella libreria Microsoftware e nellarchivio utente. Su ogni archivio, a seconda della sua tipologia, possono essere effettuate le seguenti operazioni; sostituzione e aggiornamento automatico.

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Figura 4.54 - Finestra di gestione degli aggiornamenti. Lultima riga, denominata Archivio totale, rappresenta tutti gli archivi; essa infatti, riporta la somma del numero degli elementi di tutti gli archivi. Le operazioni di sostituzione e di aggiornamento automatico relative a questa riga agiscono globalmente su tutti gli archivi. Per esempio, per aggiornare mediante sostituzione tutti gli archivi elencati possiamo procedere alternativamente in due modi: o premere uno ad uno i pulsanti Sostituzione su tutti gli archivi o semplicemente premendo una sola volta il pulsante Sostituzione corrispondente allultima riga Archivio totale. Aggiornamento per sostituzione Loperazione di sostituzione provvede a sostituire gli elementi contenuti nellarchivio di base selezionato con il corrispondente della libreria Microsoftware. Questa operazione adatta a tutti quegli utenti che non hanno modificato gli elementi dellarchivio di base e che con una sola operazione vogliono allineare il proprio archivio con quello fornito dalla Microsoftware.

Attenzione!
Poich laggiornamento avviene tramite sostituzione integrale dellarchivio con il nuovo, eventuali modifiche o integrazioni eseguite dallutente vengono perse.

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Aggiornamento automatico Laggiornamento automatico confronta il contenuto degli elementi dellarchivio di base con quello delle schede della libreria standard Microsoftware e quando trova degli elementi mancanti o modificati li aggiorna sovrascrivendoli. Questa operazione adatta a tutti quegli utenti che pur avendo aggiunto nuovi elementi non hanno effettuato modifiche su quelli gi esistenti e che con una sola operazione vogliono allineare i propri archivi a quelli forniti dalla Microsoftware. La libreria standard Microsoftware costituita da tutti gli elementi degli archivi di base; lunica differenza risiede nel fatto che non sono modificabili direttamente dallutente, ma sono caricati allinterno degli archivi di base di Regolo Ponteggi per poter essere modificati. Al primo utilizzo di Regolo Ponteggi e ad ogni impostazione dellarea di lavoro gli archivi di base vengono caricati in base alla libreria standard Microsoftware.

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4.9. MEN UTILIT


Il men utilit stato parzialmente descritto nel capitolo 4.3 e nel capitolo 4.4 per quanto riguarda la registrazione del programma e l'impostazione dell'area di lavoro. Questo men inoltre consente di effettuare il controllo di nuove versioni di Regolo Ponteggi.

Figura 4.55 - Men utilit. 4.9.1. Controllo nuove versioni Questa funzionalit di Regolo Ponteggi consente di verificare se esistono nuove versioni del programma, collegandosi al sito internet della Microsoftware. Per effettuare tale controllo quindi necessario un collegamento ad internet. La versione dei programmi Microsoftware composta di 2 numeri (per esempio 4.1), pi un eventuale terzo numero che rappresenta la release (per esempio 4.1.2), cio indica un aggiornamento della versione che normalmente esce con il CD. Avviata la procedura di Aggiornamento guidato e cliccato sul pulsante Avanti, il programma verificher la disponibilit una connessione ad Internet ed in tal caso cercher la presenza di uneventuale aggiornamento disponibile. Si possono presentare tre casi: Il programma gi aggiornato. In tal caso non necessario alcun aggiornamento e lutente invitato ad uscire dalla procedura guidata. L'ultima versione del programma pi aggiornata rispetto a quella che sta usando l'utente, ma i primi due numeri sono identici (per esempio l'utente ha la versione 4.1.2 e quella disponibile sul sito la 4.1.3) . In questo caso verr fornita una breve descrizione dellaggiornamento disponibile e premendo sul pulsante Avanti sar possibile avviare la procedura di download automatico e di installazione dellultima versione disponibile. L'utente ha una versione pi vecchia di quella presente sul sito, cio i primi due numeri sono diversi (per esempio l'utente ha la versione 4.1 e sul sito c' la versione 4.2.1). In questo caso occorre prima installare la versione fornita con l'ultimo CD e poi rieseguire il controllo della versione, per poi scaricare l'ultima patch.

Per gli utenti che non dispongono di un collegamento ad Internet sul PC nel quale installato il programma Regolo Ponteggi possibile utilizzare la procedura manuale di aggiornamento. In tal caso comunque necessario utilizzare una macchina in grado di collegarsi al sito Internet della Microsoftware raggiungibile mediante lindirizzo www.microsoftware.it.

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A questo punto necessario accedere alla pagina Supporto e dopo aver immesso la password richiesta si deve cliccare sulla sezione Aggiornamenti. Verr aperta una nuova pagina nella quale possibile individuare e scaricare lultima versione disponibile per il programma desiderato. Il file scaricato dovr poi essere eseguito sulla macchina nella quale installato il programma Regolo Ponteggi. Si ricorda che anche in questo caso laggiornamento del programma pu essere effettuato solo se i primi due numeri sono identici (per esempio l'utente ha la versione 4.1.1 e quella disponibile sul sito la 4.1.2).

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4.10. MEN FINESTRA


Il men finestra visibile solamente nel caso in cui lutente abbia attivato la gestione multicantiere attraverso la scheda Personalizzazione raggiungibile mediante il men File, Parametri del programma. In questo men sono presenti due comandi di base: disponi tutto e affianca verticalmente pi delle voci associate ad ogni singolo cantiere aperto. Queste ultime permettono di attivare la finestra relativa al cantiere il cui nome compare nella voce di men. La funzione disponi tutto permette di visualizzare contemporaneamente tutte le finestre relative ai vari cantieri aperti. La loro disposizione sullo schermo dipende dal numero di file aperti nellistante in cui viene premuto il pulsante. La funzione affianca verticalmente attiva solamente nel caso in cui siano aperti contemporaneamente due cantieri. Tale procedura permette di disporre verticalmente sullo schermo le due finestre in modo tale da permettere un rapido confronto fra due cantieri.

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4.11. MEN ?

Figura 4.56 Men ?. Regolo Ponteggi mette a disposizione dellutente il manuale in linea attivabile attraverso lapposita icona o mediante il men ?.

Figura 4.57 Informazioni sulla versione.

La struttura gerarchica del manuale e le funzioni di ricerca messe a disposizione da Adobe Acrobat Reader consentono in modo rapido il passaggio da un argomento allaltro e di approfondire gli argomenti trattati in una determinata sezione tramite spiegazioni specifiche e dettagliate. La voce Microsoftware Online apre il sito internet Microsoftware e la voce Contattaci prepara une-mail da inviare alla Microsoftware; entrambe le funzioni necessitano di una connessione ad internet. La voce Informazioni fornisce tutti i dati relativi alla versione della procedura, del sistema operativo, dellelaboratore, dei cantieri che possono essere usati dal programma e degli archivi di base; queste informazioni sono utili in caso di assistenza tecnica.

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La voce Info aggiornamenti apre una finestra che riassume tutte le novit presenti nella versione attuale del programma e consente di effettuare laggiornamento degli archivi di base qualora il programma rilevi che ci sono differenze di contenuti tra gli archivi di base dellutente e quelli forniti dalla Microsoftware.

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