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Lopera pi amata e conosciuta del sacerdore musicista di Gonnesa

La Missa Fulgens corona tra storia e memoria


di Angelo Rosso
Archivio Musicale dellAngelo piazza SantAmbrogio, 25 Milano www.archiviodellangelo.org

Missa Fulgens corona tribus vocibus mixtis comitante organo, , tra le composizioni di don Allori, quella pi nota e pi amata, non solo da quanti lhanno can- Don Pietro Allori tata e ascoltata e allarmonium-organo Bozzetta. sono davvero tanti ma dal compositore stesso, che a partire dal 20 novembre 1955, giorno della sua prima esecuzione, la fece cantare tante altre volte. Per 25 anni fu la Messa delle grandi solennit liturgiche e non solo della Cattedrale di Iglesias. Lentusiasmo che suscit la Missa Fulgens corona lo convinse, pi tardi, alla trascrizione per sole voci maschili: Missa Fulgens corona tribus vocibus virilibus concinenda organo comitante, destinata elettivamente al grande coro maschile del Pontificio Seminario Regionale di Cuglieri che per non ebbe lopportunit di studiarla. E nessun altro coro di voci

La

Il vescovo di Iglesias mons. Giovanni Pirastru e lon. Antonio Segni.

maschili, sino a oggi, si cimentato con questa partitura. Come si gi accennato, la prima esecuzione ebbe luogo in occasione di un m o m e n t o particolarmente importante della vita religiosa e civile di Iglesias. Il 20 novembre del 1955, infatti, riapr la cattedrale dedicata a santa Chiara dopo otto anni di restauri con il solenne pontificale che apr i festeggiamenti indetti dalla diocesi per il XXV anniversario della consacrazione episcopale di sua eccellenza mons. Giovanni Pirastru, vescovo di Iglesias dal 23 novembre del 1930. Alla messa pontificale partecip anche lon. Antonio Segni, allora presidente del consiglio dei ministri. La celebrazione, alla presenza di tutti i vescovi della Sardegna, fu resa ancor pi solenne grazie allesecuzione della Fulgens corona interpretata da pi cori sotto la direzione di don Onorino Cocco, che fu parroco di Gonnesa negli anni di formazione sacerdotale di don Allori e il primo ad aver compreso le sue alte qualit musicali. I cori erano quelli del Seminario minore di Iglesias, della Schola cantorum Pio X di Iglesias con lapporto delle voci bianche dellOrfanatrofio e dellEnaoli, dei cui istituti don Allori fu anche cappellano per diversi anni. Fu don Allori ad accompagnare la Messa con il nuovissimo armonium-organo Bozzetta a due

manuali e pedaliera. Lo strumento era stato commissionato alla fabbrica Bozzetta di Tesero (nel Trentino della val di Fiemme, famosa per i suoi legni pregiati e quindi assai adatti alla costruzione di strumenti musicali), che vantava una grande esperienza nella costruzione di armonium ad aspirazione. Don Allori progett uno strumento che doveva associare registri con sonorit forti a registri dalle sonorit pi dolci ed espressive. Si trattava di un prototipo a due tastiere e pedaliera, unico nel suo genere, che sotto il profilo sonoro fosse in grado di ottenere, toccando la prima tastiera, un suono robusto e forte a sostegno delle esecuzioni di brani di tipo maestoso, sia vocali che strumentali; mentre toccando la seconda tastiera si doveva ottenere un suono dolce ed espressivo perch alle ance laria giunge aspirata nel momento in cui viene schiacciato ciascun tasto. Questo aspetto tecnico dello strumento risult determinante: la volont di dotare la cattedrale di Iglesias di uno strumento singolare per quanto sempre un surrogato dellorgano a canne con una sonorit adeguata alle sue liturgie, esigeva tuttavia da parte dellesecutore una perizia nel toccare le tastiere e nellequilibrare la distribuzione del suono. La Missa Fulgens corona, prescritta cum organo comitante, richiedeva un organista di esperienza e di capacit tecniche consolidate. Don Allori aveva pensato di affidare tale compito a don Mario Cuomo, che essendo stato organista presso il Seminario di Cuglieri, gli appariva lunico in grado di accompagnare la Fulgens corona. A don Allori, che aveva istruito tutti i cantori impegnati, restava la direzione. Ma i tentativi fatti diedero esiti negativi; don Mario Cuomo trov

difficolt a sincronizzare il tocco tra le due tastiere, la prima, come gi detto a pressione, che esigeva unarticolazione delle dita assai energica e la seconda, ad aspirazione, ove il tocco doveva alleggerirsi per rendere espressiva la parte musicale che esigeva registri dolci e tranquilli come, per esempio nel Gloria linterludio e il duetto tra soprani e contralti del Gratias agimus tibi e del Qui tollis peccata mundi. Don Allori decise di suonare lui stesso e chiam a dirigere don Onorino Cocco che quella Messa non solo aveva suggerito al suo viceparroco quando era a Gonnesa, ma aveva lui stesso copiata in partitura per la direzione corale. Inoltre don Allori, ricorrendo nel 1954 il 20 anno dellordinazione sacerdotale di don Cocco, gli dedic lopera proprio in quellAnno Mariano voluto da papa Pio XII. In tale contesto vennero a fondersi lelevata ispirazione musicale di don Allori con la stima e lammirazione di don Cocco per il genio artistico di Pietro, cos lo Don Pietro Allori chiamava, poste al allarmonium-organo Bozzetta servizio della Chiesa il 20 novembre 1955. e soprattutto offerte Alle sue spalle, don Cocco. alla Vergine Maria di cui entrambi erano molto devoti. La prima elaborazione della Messa risale alla seconda met del 1953, quando appunto don Allori era ancora viceparroco della chiesa di SantAndrea apostolo di Gonnesa. Papa Pio XII aveva promulgato la Lettera Fulgens corona l8 settembre del 1953 per indire lAnno Mariano Universale del 1954, a ricordo della definizione dogmatica dellImmacolata Concezione voluta da papa Pio IX. La lettera si apre cos: La fulgida corona di gloria, con la quale il Signore cinse la fronte purissima della vergine Madre di

della vita ecclesiale della diocesi sulcitana. La Fulgens, cos la chiamavano tutti i cantori, era sinonimo di grandi celebrazioni e la notizia di una sua esecuzione creava ogni volta momenti di vera euforia sia corale sia umana. I cori che lhanno cantata dopo la prima esecuzione sono diversi e hanno permesso a questa partitura di continuare a Don Allori e don Cocco. entusiasmare cantori e Dio, ci sembra maggiormente risplendefedeli. Il Coro del Seminario di Iglesias e re mentre rievochiamo il giorno in cui, la Schola cantorum San Pio X lebbero cento anni orsono, il Nostro predecessoin repertorio sino al 1962. Nel 1965 fu la re di f.m. Pio IX, circondato da Polifonica Vivaldiana di Gonnesa a eseunimponente schiera di cardinali e di guirla costantemente sino al 1969 sia vescovi, dichiar, proclam e solennenella Parrocchia S. Andrea (Natale e Pasqua), sia nelle altre parrocchie della mente defin con autorit infallibile che diocesi in occasione di feste patronali e stata rivelata da Dio, ed quindi da credersi con fede ferma e costante da odi nuove ordinazioni sacerdotali. Per oltre dieci anni la Fulgens non fu pi gni fedele la dottrina la quale insegna che eseguita. Ma negli anni 80 la Corale della la beatissima vergine Maria, nel primo istante del suo concepimento, per Parrocchia di S. Giovanni Bosco di singolare grazia e privilegio di Dio onniCarbonia la ripropose durante le liturgie di Natale e Pasqua per diversi anni. A potente, in previsione dei meriti di Ges Cristo salvatore del genere umano, fu partire dai primi anni del 2000, grazie alpreservata immune da ogni macchia di la pubblicazione a stampa e alla divulgapeccato originale. zione della Messa, promosse dal Coro Fu questa lettera papale a suggedellUniversit Cattolica di Milano e serire il titolo della Messa che don Allori in guendo lultima revisione fattane da don quel momento stava elaborando. InseAllori (1979), stata la Schola cantorum gn subito alcune parti al coro parrocPietro Allori di Alghero a inserirla nel chiale di Gonnesa. Un coro non numeproprio repertorio ed eseguirla in diversi roso, 10-12 elementi, ma assai volitivo e concerti spirituali. composto da belle voci che aveva gi Anche il Gruppo vocale Don eseguito la Missa Lumen de lumine a due Allori di Iglesias pi recentemente ha voci dispari, scritta da don Allori per la iniziato uno studio puntuale dellintera Pasqua del 1952 e la Missa Mane nobiscum partitura eseguendo il Kyrie e lAgnus Dei Domine a una sola voce per due cori. durante particolari celebrazioni liturgiche Alcuni di questi cantori presero commemorative. A questo proposito parte alla esecuzione del 20 novembre bisogna far menzione dellesecuzione 1955. Gi da questi dati si pu senzaltro delle suddette parti durante la Santa dire che la Fulgens corona era destinata alle Messa presieduta dal vescovo di Iglesias, grandi feste liturgiche, ai grandi momenti mons. Giovanni Paolo Zedda, nella

basilica di San Pietro di Sorres (20 agosto 2010), nellambito del convegno promosso per commemorare il 25 anniversario della morte di don Allori. La menzione dobbligo poich i c inq u a nta c or is ti im pe gna t i in quellesecuzione hanno potuto cantare, per la prima volta, il finale del terzo Agnus Dei che ha una coda a 8 voci sul tema del primo Kyrie della messa, ovvero il tema principale. In quelloccasione ad accompagnare il possente coro formato da cantori provenienti da diverse realt corali, tra cui anche il Coro dellUniversit Cattolica di Milano, stato il maestro Alessio Corti, organista di fama internazionale che ha revisionato la parte organistica dellintera composizione prima della pubblicazione della partitura, promossa dallUniversit Cattolica di Milano per adeguarla agli organi a c a nne d i c once zione mod er na , aggiungendo lindicazione del Pedale in quelle frasi che lo richiedevano. Durante la Messa celebrata in onore di santa Cecilia, patrona della musica, che avr luogo marted 22 novembre 2011 nella chiesa parrocchiale di Gonnesa, i cori di Alghero e Iglesias intitolati a don Allori e alcuni coristi di Milano eseguiranno parti della Missa Fulgens corona con l a c c o m p a g n amento dellorgano Cavalli sul quale don Allori ha composto la Messa. Per la prima volta dalla sua composizione la Missa Fulgens corona sar cantata con le sonorit organistiche che don Pietro aveva previsto. Le esecuzioni della Messa avvenute negli anni 60 a Gonnesa furono sempre accompa-

gnate da armonium o da organi elettrici, data lindisponibilit, allora, dellorgano Cavalli, danneggiato dai calcinacci e dal tarlo. La voce dellorgano e dei cantori, oltre a esprimere il senso liturgico della celebrazione in onore di santa Cecilia, risuoneranno anche per ricordare la memoria di don Allori e di tanti amici che in quella voce nobile e autorevole hanno specchiato la loro sensibilit. Tra questi doveroso ricordare il prof. Wilhelm Krumbach, che ha seguito il restauro e interpretato il concerto di inaugurazione dello strumento rinato. Eugenio Poncellini che quattro anni fa, proprio nel giorno di santa Cecilia, ricevette in questa chiesa lestrema benedizione, e che tanto si prodig per il restauro. La voce dellorgano far memoria anche di Bastiano Tiddia, scomparso recentemente, che due anni fa, proprio in occasione della Festa di santa Cecilia, accolse con tanta semplicit e gentilezza i monaci benedettini di San Pietro di Sorres, intrattenendoli sul sagrato della chiesa in attesa dell incontro con il parroco don Dionigi. Suoni dorgano e canto solenne vogliono sottolineare la devozione della comunit di Gonnesa per i valori spirituali pi autentici che nella musica di don Pietro Allori trovano la sintesi pi alta e pi nobile.
Linterno della chiesa di SantAndrea apostolo a Gonnesa negli anni 50.

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