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- che in tutto il mondo esplosa la fase acuta e devastante di una crisi economica internazionale che da vari anni stringe alla gola a livello mondiale lintero sistema economico attuale, il capitalismo; - in tutti i paesi la classe dei lavoratori in primo luogo e pi in generale vasti strati di masse popolari sono oggetto di attacchi violentissimi da parte della borghesia; attacchi che diventano ogni giorno pi duri e violenti in quanto sono lo specifico strumento col quale la borghesia prova a scaricare il peso di questa crisi sulle spalle del proletariato;
- che questi attacchi della borghesia, volti a colpire le condizioni di vita, di salario, dei servizi pensionistici e sociali, ecc. sono attuati da tutti i Governi e da tutte le forze politiche borghesi, indipendentemente dalla loro collocazione nellarco politico, siano essi di destra, di sinistra o di centro, oppure basati su orientamenti religiosi o etnici (come per esempio accade per alcune forze politiche in Egitto, ma anche in paesi capitalisticamente maturi);
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- che in vari paesi cosiddetti avanzati, quali per esempio Grecia, Spagna, Inghilterra, Francia, Italia, ecc. i lavoratori, i giovani, i disoccupati e i pensionati hanno dato vita da vari mesi e stanno tuttora portando avanti lotte durissime per resistere e reagire a questi attacchi portati avanti dalla classe padronale; - che allo steso tempo da vari mesi le masse popolari e il proletariato del Nord Africa e del mondo arabo, stanno indicando al proletariato e alle masse oppresse di tutto il mondo, con lesempio concreto delle loro lotte e della rivolta di massa, la strada da seguire - lunica possibile - per reagire a questo attacco. Una strada che, inevitabilmente deve mettere in discussione lintero sistema capitalistico come presupposto necessario per il superamento della attuale condizione di guerra, fame, miseria e sfruttamento.
Esaminata in particolare la situazione attuale della lotta in Egitto e considerato:
- che la lotta di liberazione dallo sfruttamento e dalla oppressione delle masse popolari egiziane oggettivamente per sua natura una lotta contro il doppio sfruttamento dellimperialismo e della propria borghesia nazionale;
- che la componente fondamentale per gli esiti di questa lotta costituita dal proletariato ed in particolare dalla classe operaia egiziana, la quale ha una lunga e gloriosa tradizione di lotta che risale - per limitarsi solo ai tempi recenti - al famoso sciopero verificatosi nella fabbrica di una delle pi grandi aziende egiziane del settore tessile, la Misr for Weaving & Spinning, nella citt di El-Mahalla El-Kubra ( );
- che durante questo sciopero per la prima volta nella storia recente egiziana furono rovesciate e bruciate le immagini di Mubarak, indicando alle masse popolari egiziane la necessit da un lato della lotta politica e dellabbattimento del regime e dallaltro che un vero superamento di questo regime poteva e pu essere attuato solo difendendo gli specifici interessi di classe del proletariato egiziano;
- che la rivolta esplosa il 25 gennaio di questanno con presidi permanenti nelle maggiori piazze egiziane ha avuto come componente fondamentale, sia dal punto di vista quantitativo che da quello dei contenuti politici, la classe proletaria;
- che questa rivolta riuscita a realizzare un importante obbiettivo immediato - condiviso dal proletariato con altre fasce sociali - quello di
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- che la vergognosa e violentissima legge antisciopero promulgata dal Governo provvisorio egiziano, il consiglio militare, subentrato al rovesciamento del dittatore Mubarak, la pi chiara dimostrazione della insanabile contraddizione tra gli interessi di classe della borghesia egiziana e quelli del proletariato. Il Governo provvisorio difende gli interessi della borghesia contro quelli del proletariato e quindi intende privare la classe operaia egiziana di ogni strumento di difesa dei propri interessi specifici, al fine di impedire ogni tentativo di superamento dello status quo. Per la sua natura di classe il Governo provvisorio vuole e deve mantenere gli stessi rapporti di produzione che esistevano sotto il vecchio regime, rapporti di sfruttamento che vanno a tutto vantaggio della borghesia locale e dellimperialismo internazionale, rapporti che sono reazionari e vanno contro la logica di tutto il corso della storia;
- che la portata della rivolta dei lavoratori e delle masse oppresse del Nord Africa e del Medio Oriente, amplificata dallattuale crisi del capitalismo mondiale, ha superato le originarie frontiere geografiche per diventare un esempio concreto di lotta anche per i lavoratori dei paesi imperialistici, centro del capitalismo mondiale.
Tutto questo premesso e considerato, partendo dalla innegabile constatazione che il proletariato e il suo cuore, la classe operaia, una classe che non ha nazione, essendo per i suoi interessi e per sua natura internazionale,
questa assemblea nazionale esprime
- la sua solidariet di classe con le attuali lotte del proletariato del mondo, con le rivolte dellarea del Nord Africa e del Medio Oriente, in particolare con le loro componenti proletarie e con la lotta del proletariato egiziano.
ASSEMBLEA NAZIONALE SI COBAS: SOLIDARIETA ALLE LOTTE DEL PROLETARIATO EGIZIANO, DEL NORD AFRICA E DEL MONDO ARABO 23 OTTOBRE 2011 Pag. 4/4 l. o l> _.. L.V .I ,oI l,l.,I.I . 2 - s.LI l. ,ol. Ils. cl.. l.,o _I L.Il. ,oI IolaI ,...\ L> _o :I I., loI ,> ,oIlaI s.LI ,.o _ loV _I Va..V _Ic lsI >. l,oIlc l,oIlc _Ilo.I .
- la convinzione e lauspicio che la lotta del proletariato egiziano possa - in virt dellimportanza strategica che riveste - segnare un passo in avanti fondamentale nel cammino del proletariato mondiale verso labbattimento dello sfruttamento capitalistico internazionale.
SOLIDARIETA INCONDIZIONATA ALLA LOTTA DEI LAVORATORI EGIZIANI, DEL NORD AFRICA E DEL MONDO ARABO!
LAVORATORI EGIZIANI: LA VOSTRA LOTTA E LA NOSTRA STESSA LOTTA. SOLO UNITI SI VINCE!
Lassemblea decide di tradurre questa dichiarazione in arabo, inglese e francese e di inviarla alle forze politiche e sindacali che esprimono gli interessi di classe del proletariato egiziano.