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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled-gioved 2-3 novembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 253 (45.898)
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ranza di eternit. E solo chi pu riconoscere una grande speranza nella morte, pu anche vivere una vita a partire dalla speranza. Luomo ha ribadito il Pontefice ha bisogno di eternit e ogni altra speranza per lui troppo breve, troppo limitata. Perci lessere umano spiegabile solamente se
c un Amore che superi ogni isolamento, anche quello della morte, in una totalit che trascenda anche lo spazio e il tempo: in definitiva, luomo spiegabile solamente se c Dio. Nel recarci ai cimiteri a pregare con affetto e con amore per i nostri defunti ha esortato in conclusione
il Papa siamo invitati, ancora una volta, a rinnovare con coraggio e con forza la nostra fede nella vita eterna, anzi a vivere con questa grande speranza e testimoniarla al mondo: dietro il presente non c il nulla.
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Borse in picchiata dopo lannuncio del referendum da parte di Atene mentre si cercano possibili rimedi
l fine di evitare il collasso di un pianeta sempre pi popolato e sfruttato indispensabile dicono alcuni una profonda trasformazione dei modelli culturali dominanti, passando dal consumismo sfrenato delle opulente societ occidentali a una nuova sostenibilit e a una decrescita felice, cio una iniziativa che preveda la diminuzione dei consumi di pari passo con quella demografica. quello che emerge dalla lettura del rapporto del Worldwatch Institute di un anno fa, in cui si riparlava di esplosione demografica globale, ormai presentata come lorigine di tutti i mali. Loccidente dovrebbe in sostanza accollarsi il grave peso di una riduzione dei consumi, e in cambio chiederebbe ai Paesi emergenti che ovviamente tali sono perch proprio il consumo a dettarne crescita ed emersione una moderazione della propria demografia. Loccidente in questo campo ha gi dato, il sottinteso. Infatti, se si domanda a una qualunque coppia italiana perch non ha figli, la risposta in genere sempre la stessa: impossibile, non possiamo permettercelo. Ma se ci si spingesse in India, per esempio a Bangalore dove buona parte della popolazione vive in miseri fabbricati senza acqua e con un buco per terra come latrina, ma ciononostante continua a mantenersi su una media di due o tre bimbi per nucleo familiare si vedrebbero le cose da un altro punto di vista. Questi bambini, infatti, non sono destinati a una vita di privazioni e umiliazioni. In impeccabili uniformi li si incrocia la mattina diretti a scuola con in spalla degli enormi zaini pieni di cultura, mica miseria. Ecco, si direbbe che nessuno abbia insegnato loro ancora quella parola, e ci che ne consegue. Sono invece solari, come amano dire i giovani oggi quando sono positivi e di ottimo umore. Quando poi capita di incontrarli di ritorno a casa dopo la lezione di inglese pomeridiana non sembrano affatto coscienti di tornare a toccare nel vivo quella che un certo occidente insiste a chiamare miseria. Sono raggianti. Li rivedi poi verso sera giocare a cricket con un bastone raccolto per strada e una palla di gomma, mica di cuoio, mentre fanno salti mortali per schivare capre, mucche e i loro enormi escrementi. Sono la prova vivente che,
anche senza iphone e motorino, la vita merita di essere vissuta. Cosa significa overpopulation? Gigantismo, crescita eccessiva. Se per gigantismo pensiamo a una crescita abnorme, per esempio lipertrofia di un arto, facile intuire la sciagura che ne pu conseguire per la salute dellintero organismo; ma se invece pensiamo al gigantismo che colpisce alcune persone, portando a un accrescimento ben oltre la media, ma proporzionato, cio di tutti gli organi del corpo, allora possiamo trovarci di fronte non a un handicap, ma addirittura a un vantaggio. Verrebbe allora da pensare che vi possa essere in una parte del mondo molto ristretta una crescita abnorme di popolazione e dunque, per continuare il parallelo, nociva a un sano ed equilibrato sviluppo, e mantenimento, non solo della stessa ma di tutto il pianeta. Bene. Dov che nel mondo avviene tutto ci? Gli esperti indicano in proposito sempre e solo due parti del mondo: lAfrica subsahariana e lAsia. Questo gigantismo morboso avverrebbe, ad esempio, in India e in Cina: indiscutibilmente i Paesi pi popolati della terra, con pi di un miliardo di abitanti a testa. Ma lEuropa, intesa come continente, quante persone ospita? Le stime, includendo la Turchia, parlano di oltre 850 milioni. Perch allora, quando si parla di sovrappopolazione, si fa riferimento allIndia e alla Cina e non al continente europeo? Si dir che quello che conta la densit di popolazione. Ma la Cina ha una densit che quasi la met di quella della Germania. Qualcuno sosterr che lIndia il problema. vero, la sua densit di un terzo maggiore di quella tedesca, ma sostanzialmente analoga a quella giapponese. Nessuno per osa mai citare il Giappone quando si indica la necessit di sfoltire la popolazione mondiale. Allora, quando si dibatte di sovrappopolazione di cosa si sta parlando? Forse delle previsioni di crescita futura e del tasso di fertilit: lIndia ha un tasso di fertilit pari al 2,6, gli Stati Uniti del 2,1. Tutta qui la tragedia? Un mezzo punto di fertilit in pi? Perch la Cina neanche vale menzionarla: grazie alla pianificazione di crescita, langue a un misero 1.7, sufficiente neppure al ricambio generazionale. Tuttavia, sia per lIndia che per la Cina non si fa che parlare di sovrappopolazione. Vale la pena chiedersi di quale sovrappopolazione si stia parlando. Il problema non il gigantismo demografico e non lo mai stato, neppure nel lontano 1968, quando il bestseller The Population Bomb sconvolse le coscienze di milioni prevedendo catastrofi planetarie. Niente di tutto questo avvenuto. Forse il punto non allora arrestare la crescita appena nata la Seven Billionth Baby ma semmai come continuare a crescere. Puntare su uno sviluppo che non privilegi una parte ma il tutto, trasformando quello che i dottori predissero come una malformazionecatastrofe in un successo globale di specie.
Proteste palestinesi contro gli insediamenti israeliani in Cisgiordania (Zuma Press) PAGINA 3
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Le economie emergenti si dicono pronte ad aiutare lEuropa
Media cinesi lanciano lallarme sul debito delle amministrazioni locali e sulle banche ombra
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BANGKOK, 2. Peggiorano in Thailandia le conseguenze delle alluvioni, le pi gravi degli ultimi cinquantanni. Stamane, il dipartimento nazionale per la Prevenzione dei disastri ha reso noto che le vittime sono arrivate a 427, aggiungendo che gli allagamenti hanno colpito tuttora oltre 2,1 milioni di abitanti in ventisei province del Paese. Mentre la capitale, Bangkok, rimasta largamente allasciutto dalla massa dacqua proveniente da nord, la fascia periferica della metropoli da dodici milioni di abitanti ancora allagata. Le autorit della capitale
hanno gi drenato quasi dieci miliardi di metri cubi di acqua, anche se ci vorranno ancora una decina di giorni per drenare i rimanenti 5,5 miliardi di metri cubi, che si trovano a nord di Bangkok. Il primo ministro thailandese, Yingluck Shinawatra, ha spiegato alla stampa che lemergenza dovrebbe gradualmente migliorare dalla prossima settimana. Ma dati i contrastanti messaggi arrivati dalle autorit nelle ultime settimane, gli abitanti delle zone pi esposte alle inondazioni rimangono in allerta.
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per quanto si riferisce alla Spagna ma ci vale anche in generale per altri Paesi limitrofi solo quattro cittadini su dieci credono nella vita dopo la morte. Al cielo crede circa un quaranta per cento, lo mette in dubbio un trenta per cento e la stessa percentuale si rifiuta di credere alla sua esistenza. Per quanto riguarda linferno, le cifre sinvertono poich la maggioranza della gente non ci crede, mentre nutre dei dubbi la stessa percentuale che dubita del cielo. Per quanto concerne il purgatorio, un minoranza appena della popolazione crede alla sua esistenza. Questi dati mostrano indubbiamente una scandalosa contraddizione con la fede nel Dio cristiano e questa continua ad avere conseguenze nella nostra esistenza terrena, effetti che vanno dalla perdita del senso della vita al decadimento della solidariet, passando per la mancanza di speranza e per laumento della paura di affrontare il futuro con decisioni durature. Una serie di carenze di valori necessari, persino per superare le crisi sociali ed economiche, che allo stesso tem-
Alla sepoltura seguiva un periodo di lutto, con commemorazione del defunto nel terzo, settimo o nono, trentesimo o quarantesimo giorno. Se i pagani celebravano la ricorrenza della nascita del defunto con il natalicium, i cristiani rievocavano il dies natalis, corrispondente con lanniversario della morte che, per paradosso, rappresentava la nascita alla vera vita. Nella interazione tra riti pagani e riti cristiani risulta, inoltre, significativa la trasformazione dei pagani parentalia, un rito che comportava dieci giorni di lutto, che si concludeva il 22 febbraio con i caristia, i quali rappresentavano una festa di riconciliazione familiare, da consumarsi presso la tomba dei defunti nella festa Natale Petri de cathedra, come ricorda, la Depositio martyrum, il pi antico calendario della Chiesa romana, riferibile al 336. interessante rilevare come la festa pagana e quella cristiana comportino lallestimento simbolico del banchetto funebre, che rappresenta un poco il leit motiv di tutta la ritualit del mondo antico. Il pasto funebre, daltra parte, era celebrato da parenti e amici presso la tomba del defunto, che diveniva, cos, un convitato invisibile, che fungeva da elemento aggregante per rinsaldare i vincoli della solidariet e della concordia familiare, affidando al rito valenza sociale, con implicazioni di carattere economico, se, nelloccasione, si consumavano i pasti evergetici, di cui fa menzione Paolino di Nola, che rievoca il solenne convito organizzato nel 397 dal nobile Pammachio per i poveri della citt, addirittura nella basilica di San Pietro in Vaticano, in memoria della moglie (Epistula, XIII, 11). Questi pasti funebri erano sintomaticamente definiti refrigeria, intendendo, con questo, un rinfresco fisico che vuole, per, alludere alla felicit e alla condizione celeste, come esprime efficacemente la lastra sepolcrale, conservata nelle catacombe di Domitilla e dedicata alla piccola Criste, rappresentata, attraverso unincisione, in atteggiamento di orante e, dunque, gi assunta in un ameno aldil; mentre il padre Crestor colto nel gesto del refrigerio al cospetto del cagnolino tanto amato dalla defunta. Parallelamente al rito del refrigerium, prosegue, come retaggio delle consuetudini pagane, il gesto, superstizioso delle libagioni, che comportano lalimentazione dei defunti attraverso fori e condotti fittili, praticati in corrispondenza della salma, come ricorda, ancora Agostino, rievocando un episodio accaduto alla madre Monica nel loro soggiorno milanese. Ebbene, la donna, mentre si accingeva a visitare il cimitero della chiesa milanese per inserire nelle tombe farinata e vino annacquato, fu redarguita dal custode, ligio al divieto di celebrare il rito della libagione imposto da
Ambrogio alla comunit (Confessioni, VI, 2). Rispetto alla ritualit funeraria, che rasentava, la superstizione, la Chiesa ufficiale assunse, talora, provvedimenti decisi, come testimonia Tertulliano, agli esordi del III secolo, quando la partecipazione ai banchetti, almeno in Africa, vietata ai cristiani, per il carattere idolatrico che essa comporta e che viene considerata immorale, di l a qualche decennio, anche da Cipriano (Epistula, LXVIII, 6). Eppure, una certa tolleranza nei confronti dei banchetti funebri permise ai nuovi convertiti di non allontanarsi dalla comunit, per tornare alle
secolo, se ne auspicava la soppressione ovunque. Molte necropoli dellarea mediterranea hanno mantenuto strutture relative alla celebrazione di questi particolari riti funerari, come hanno dimostrato vecchie e nuove indagini archeologiche, che hanno restituito mense, stoviglie e resti di pasti, mentre centinaia di iscrizioni graffite nella cosiddetta triclia di San Sebastiano in Roma, ricordano i refrigeria celebrati in onore dei principi degli apostoli, tra la met del III secolo e gli inizi del IV. Anche nelle catacombe romane, come nelle necropoli sub divo, sono evidenti bancali, pozzi, mense e cattedre scavate nel tufo, dove si riteneva sedesse idealmente il defunto, nel momento del refrigerium. Alcune pitture catacombali rappresentano fedelmente la dinamica di questultimo rito, offrendoci uno spaccato saliente del vissuto quotidiano dei primi cristiani fotografati nel rito intimo del pasto funebre, cos carico di significati e cos rappresentativo del sentimento della convivialit, della solidariet, della familiarit, della concordia, ma anche dellaspirazione verso una vita ultraterrena. Questultima proiezione paradisiaca, daltra parte, traspare anche da altre decorazioni catacombali, che tradiscono la pratica funeraria costituita da altri riti e consuetudini, pure provenienti dalla civilt pagana. Un tema eloquente, in questo senso, rappresentato dalle decorazioni che riproducono orti e giardini e che restituiscono, da un lato, le caratteristiche delle sistemazioni dei recinti funerari pagani e, dallaltro, luso pagano e cristiano di decorare le tombe con fiori recisi e ghirlande. Specialmente nelle regioni catacombali si innesca, poi, il problema delloscurit, che i cristiani cercano di combattere con mille espedienti: dalla sistemazioni di lucerne nella chiusura dei loculi, allapplicazione di elementi di materiale riflettente, come conchiglie,
pratiche della tradizione, anche se Agostino, tratteggiando lambiente africano del maturo IV secolo stigmatizza ebrietates et luxuriosa convivia (Epistulae, XX, 6), tanto che nel 397 un concilio di Cartagine ne viet la pratica ai vescovi, sconsigliandola anche ai laici; mentre qualche anno dopo, agli inizi del V
monete, tessere di mosaico, paste vitree, bracciali e altri monili in metallo, in osso e in avorio. La ricerca affannosa della luce tradisce una tensione verso quel paradiso luminoso, che rappresentava per i primi cristiani la meta ambita e ultima di un popolo assopito in attesa della resurrezione.
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Venezia e lEgitto in mostra a Palazzo Ducale
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Al Festival internazionale del film di Roma Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati
certa ripetitivit pur attenuata dalle ragioni del cuore. Gi, perch uno dei limiti di questo film una commedia peraltro diretta con la consueta impeccabile maestria, pi attenta al gioco delle emozioni che alla forma sta proprio nella sensazione di un gi visto, che tuttavia frena solo in parte loriginale idea di fondo: raccontare la forza delle donne, quelle di una volta; ma anche, per contro, le debolezze degli uomini. Siamo nellEmilia della prima met degli anni Trenta. I coniugi Vigetti, contadini, hanno tre figli, uno dei quali, Carlino, un po tonto ma in compenso ha fin troppo ascendente sulle donne del luogo. Gli Osti, invece, sono proprietari della terra in cui i Vigetti lavorano come mezzadri; hanno due figlie, un po avanti con let e decisamente bruttine, che cercano in ogni modo di far maritare. Qualcuno, come ultima spiaggia, pensa proprio a Carlino (Cesare Cremonini) per sistemarne quantomeno una. Il giovane comincia suo malgrado a frequentare la casa con la promessa di una motocicletta. Ma da Roma arriva unaltra ragazza, Francesca (Micaela Ramazzotti) figlia della nuova moglie del capofamiglia Sisto a scombinare i piani. giovane e bella, e Carlino se ne innamora, subito ricambiato. Pur con la disapprovazione dei genitori, che per lei avevano altri progetti, Francesca riesce a portare il giovane allaltare. Ma il giorno del matrimonio un contrattempo manda a monte le nozze. Che saranno celebrate due mesi dopo. Tutto sembra andare a posto, ma durante la luna di miele, proprio la prima notte, Carlino tradisce la sposa. Avati torna cos a sfogliare con evidente nostalgia il suo inesauribile
Pupi Avati
e sorprendente album dei ricordi, ispirandosi stavolta, con qualche piccola concessione alla fantasia, alla storia dei nonni materni. Con sguardo leggero e umanissimo, in una commedia che talvolta cede forse un po troppo nel caricaturale nel definire personaggi e situazioni, il regista affronta temi delicati, quali il sesso e il tradimento. E racconta un tempo in cui luomo era cacciatore le immagini con i capifamiglia che imbracciano fucili sono decisamente allusive e la donna la preda. Predestinata, ma non sempre inconsapevole, tuttaltro, e soprattutto forte. Forte di una forza sprigionata da un amore capace di andare oltre: quella di un cuore grande, con una incredibile capacit di sopportazione, in grado di capire e non di rado perdonare. Per il bene della famiglia. Perch alla fine i mariti tornavano inevitabilmente a casa. Era questo il loro potere, dolce e unico.
Micaela Ramazzotti
Le indicazioni di Benedetto
XVI
sullarte delleducare
Un compito urgente
Leducazione costituisce uno dei punti nodali della questione antropologica odierna. Senza educazione non c evangelizzazione duratura e profonda, non c crescita e maturazione, non si d cambio di mentalit e di cultura. Era il 1 marzo 2008 quando Benedetto XVI pronunciava queste parole nel messaggio rivolto al rettore maggiore dei salesiani, don Pascual Chvez Villanueva, rimarcando limpegno verso una tematica per lui centrale fin dallinizio del suo pontificato. E centrale dunque il tema delleducazione anche per la Libreria Editrice Vaticana che da tempo a questo dedica una grande attenzione. Oltre al volume di Donato Petti, leditrice ha appena pubblicato il libro di Paola Dal Toso, Papa Benedetto XVI ed il compito urgente delleducazione (pagine 93, euro 10), che viene presentato il 4 novembre 2011 presso la Libreria internazionale Paolo VI. Nel testo lautrice, ricercatrice di storia della pedagogia a Verona, ricostruisce con precisione e semplicit il magistero rivolto dal Papa allappassionante servizio degli educatori.
Una sorta di mezza notte bianca. Cos Milano festeggia linaugurazione delle Gallerie dItalia, il nuovo museo dedicato allarte dellOttocento. Il 3 novembre, dalle 20.30 alle ore 1, sar possibile visitare gratuitamente la nuova struttura. In programma anche una lezione di Remo Bodei e visite dietro le quinte del Teatro alla Scala. Il museo il primo dei poli museali voluti da Intesa Sanpaolo per sollecitare la crescita civile e culturale del Paese aprir ufficialmente venerd 4. Ospiter quasi duecento opere (provenienti dalla Fondazione Cariplo e da Intesa Sanpaolo) suddivise in tredici sezioni monografiche, attraversando un secolo di arte italiana. Si va da Antonio Canova a Umberto Boccioni.
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Il cardinale Sandri nellanniversario della strage nella cattedrale siro cattolica di Baghdad
Principe
D ON
FRANCESCO PACELLI
Orsola Pacelli anche a nome del proprio marito Giuliano Daddi e dei figli con le rispettive famiglie, partecipa con profondo dolore alla scomparsa del fratello principe
FRANCESCO
Ed vicina con tutto laffetto alla consorte Giorgia e figli.
Benedetto Orsini e Pier Giorgio Imbrighi ricordano con affetto e nella preghiera il caro amico
Principe
D ON
FRANCESCO PACELLI
Benedetta sempre sia la Beata Vergine Maria La Congregazione Mariana dellAssunta al Ges partecipa con profondo dolore e rimpianto il ritorno alla Casa del Padre del
Principe
D ON
FRANCESCO PACELLI
Lutti nellepiscopato
Monsignor Hctor Rueda Hernndez, arcivescovo emerito di Medelln, in Colombia, morto marted 1 novembre a Bucaramanga. Il compianto presule era nato a Mogotes, diocesi di Socorro y San Gil, il 9 novembre 1920 ed era stato ordinato sacerdote il 15 dicembre 1946 a Bogot per il clero della diocesi natale. Il 6 maggio 1960 era stato eletto alla sede residenziale di Bucaramanga e il successivo 19 giugno aveva ricevuto lordinazione episcopale. Il 14 dicembre 1974 con lelevazione a metropoli di Bucaramanga ne era divenuto primo arcivescovo. Dal 1984 al 1987 era stato presidente della Conferenza episcopale colombiana. Il 7 novembre 1991 era stato trasferito a Medelln. Il 13 febbraio 1997 aveva rinunciato al governo pastorale dellarcidiocesi. Le esequie sono state celebrate mercoled 2 novembre nella cattedrale di Bucaramanga. Monsignor Ricardo Watty Urquidi, vescovo di Tepic, in Messico, morto alle 21 di marted sera, 1 novembre, nellospedale in cui era stato ricoverato durgenza per un carcinoma diagnosticato appena la settimana precedente. Il compianto presule era nato a San Diego, negli Stati Uniti dAmerica, il 16 luglio 1938. Entrato nellistituto religioso dei missionari dello Spirito Santo, aveva ricevuto lordinazione sacerdotale l8 giugno 1968. Il 27 maggio 1980 era stato eletto alla sede titolare di Macomades e nel contempo nominato ausiliare di Mxico, e il successivo 16 luglio aveva ricevuto lordinazione episcopale. Il 6 novembre 1989, con lerezione della diocesi di Nuevo Laredo, ne era stato nominato primo vescovo. Il 21 febbraio 2008 era stato trasferito alla sede residenziale di Tepic.
Nel giorno della commemorazione dei defunti e della speranza cristiana la BANCA POPOLARE DI SONDRIO ricorda i propri: promotori, soci, amministratori, sindaci, probiviri, commissari, personale, pensionati e clienti. Una Santa Messa di suffragio viene celebrata gioved 3 novembre 2011 alle ore 18.00 nella Collegiata di Sondrio. Sondrio, 2 novembre 2011
In Romania lincontro dei vescovi delle Chiese cattoliche di rito orientale in Europa
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della morte, lha vinta, risorto ed ha aperto anche a noi le porte delleternit. Cristo ci sostiene attraverso la notte della morte che Egli stesso ha attraversato; il Buon Pastore, alla cui guida ci si pu affidare senza alcuna paura, poich Egli conosce bene la strada, anche attraverso loscurit. Ogni domenica, recitando il Credo, noi riaffermiamo questa verit. E nel recarci ai cimiteri a pregare con
affetto e con amore per i nostri defunti, siamo invitati, ancora una volta, a rinnovare con coraggio e con forza la nostra fede nella vita eterna, anzi a vivere con questa grande speranza e testimoniarla al mondo: dietro il presente non c il nulla. E proprio la fede nella vita eterna d al cristiano il coraggio di amare ancora pi intensamente questa nostra terra e di lavorare per costruirle un futuro, per darle una vera e sicura speranza. Grazie.
Lappello di Benedetto
XVI
ai partecipanti al
G20
di Cannes
VI
pas, Augsburg; Donaueschingen; St. Rochus, Kerpen; Matzenbach; Ministranten und Eltern aus Neufarn; Schlerinnen, Schler und Lehrer folgender Schulen: Erzbischfliches St. Ursula Gymnasium, Dsseldorf; Hans Baldung Gymnasium, Schwbisch Gmnd; Hans und Sophie Scholl Gymnasium, Ulm. De Espaa: Romeros devotos de Nuestra Seora del Perpetuo Socorro, de Valladolid. De Mxico: Parroquia de Ntra. Sra. de Ftima, de Aguascalientes. De la Repblica Dominicana: grupo de peregrinos. De Colombia: grupo de peregrinos. De Argentina: Baslica de la Natividad de la Santsima Virgen, de Esperanza - Santa Fe. Do Brasil: Parquia So Benedito, Bragana Paulista; Parquia de Santa Rita de Cssia, Caieiras; Parquia do Sagrado Corao de Jesus, So Paulo; Parquia de Maria Me dos Caminhantes, Itapecerica da Serra; grupos de visitantes.
Dompfarrei St. Stephan, Passau; St. Franziskus, Pforzheim; St. Georg, Schonungen; St. Josef, Starzach; St. Augustinus, Stopfenheim; Verklrung Christi, Uettingen; St. Antonius, Waiblingen; Mari Himmelfahrt, Zell Atzenbach; Pilgergruppe aus dem Bistum Eichsttt; Erzbistum Mnchen-Freising; Erzbistum Paderborn; Pilgergruppen aus Mnchen und Umgebung; Rottweil; Viechtach; Jugendliche und Familien der Gemeinschaft Totus Tuus aus verschiedenen; Teilen Deutschlands; Priester und Mitarbeiter aus dem Bistum Eichsttt; Katholisches Ferienwerk, Gladbeck; Pfarrei St. Peter und Paul, Halverde mit Blaskapelle; Evangelisch Lutherische Kirchengemeinde, Hannover-Barnstedt; Marianische Mnnerkongregation, Mnchen; Katholisches Ferienwerk, Oberhausen; Kirchenchor St. Cyriakus, Weeze; Lehrerinnen, Lehrer und Direktoren aus verschiedenen Teilen Deutschlands; Seniorenpilgergruppe aus Ebensfeld; Studienreisegruppe Karlsruhe; Chor der Alexianer, Kln; Freiwillige Feuerwehr Oberroning; Pilgergruppe der Soroptimisten aus Ravensburg; Musikverein Riedern am Wald; Ministranten aus folgenden Pfarreien; Katholische Pfadfinderschaft Euro-
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AllAngelus del 1 novembre il Papa ricorda anche la commemorazione dei defunti
I partecipanti alla Corsa dei Santi, organizzata dalla fondazione Don Bosco nel mondo
reichbares Ideal ist, sondern konkret gelebt, in das ganz persnliche Leben eines jeden hinein umgesetzt werden kann. Lassen wir uns also von den Heiligen, die in den verschiedensten Umstnden mit den verschiedensten Charakteren gelebt haben, anstecken, von ihrer Treue und von ihrer Liebe zu Christus und von ihrem Erfindungsreichtum, das Evangelium auch heute sozusagen greifbar zu machen. Und bitten wir sie um ihre Frsprache, da wir Gottes Liebe zu den Menschen sichtbar werden lassen und so wirklich Licht der Welt sein mgen. Gesegneten Festtag euch allen! Saludo con afecto a los fieles de lengua espaola presentes en esta oracin mariana. En la solemnidad de Todos los Santos, la Liturgia nos invita a contemplar el amor infinito de Dios, que se refleja en la victoria de los que ya gozan de su gloria en el cielo. Es el amor del Padre que nos llama a ser hijos suyos, nos entrega a su propio Hijo para redimirnos con su sangre purificadora. Por
eso nos proclama dichosos aun cuando sufrimos tribulacin, porque en l tenemos nuestra esperanza. Respondamos con generosidad y coherencia a ese don, que ha sido derramado en nuestros corazones, siendo Santos como Dios es Santo, para que tambin en nosotros se manifieste su gloria. Que Dios os bendiga. Serdecznie pozdrawiam Polakw. Bracia i siostry, w Uroczysto Wszystkich witych z radoci mylimy o tych, ktrych Bg ju wprowadzi do swojej chway. S bogosawieni: ciesz si niemiertelnym yciem, ujrzeli Boga takim, jakim jest (por. 1 J 3, 3). Niech wiadectwo ich wiary i wito ycia bd dla nas drogowskazem na drodze wiodcej do domu Ojca. Niech ta myl umacnia wasz nadziej, gdy stajecie w modlitewnej zadumie nad grobami waszych bliskich. Z serca wam bogosawi. [Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Fratelli e sorelle, nella Solennit di Tutti i Santi con gioia pensiamo a
tutti coloro che Dio ha gi introdotto nella sua gloria. Sono i beati: godono della vita immortale, vedono Dio cos come (cfr. 1 Gv 3, 3). La testimonianza della loro fede e santit di vita sia per noi di esempio sulla via che ci conduce alla casa del Padre. Questo pensiero rafforzi la vostra speranza, quando sosterete in preghiera davanti ai sepolcri dei vostri cari. Vi benedico di cuore.] Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai giovani di Valenzano e ai ragazzi di Modena che hanno da poco ricevuto il Sacramento della Confermazione. Un caloroso saluto rivolgo a quanti hanno partecipato questa mattina alla Corsa dei Santi, organizzata dalla Fondazione Don Bosco nel mondo. San Paolo direbbe che tutta la vita una corsa verso la santit: voi ci date un buon esempio! A tutti auguro una buona festa. Grazie per la vostra attenzione. Grazie e buona festa a tutti!