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CAPITOLO 6

PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA IN C.A. CON PARETI DI TAGLIO

Capitolo 6

Progettazione di una struttura in c.a. con pareti di taglio


La struttura oggetto di studio costituita da un sistema duale telaio-pareti in cemento armato, realizzato disponendo lungo il perimetro esterno delledificio dei sistemi di pareti di taglio accoppiate che, essendo molto rigide, sono in grado di sopportare azioni taglianti e flettenti di notevole entit. Internamente la struttura concepita secondo uno schema approssimativamente pendolare, ovvero i pilastri dei telai interni devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni derivanti dai carichi verticali e allo stesso tempo devono essere dimensionati in modo da avere delle caratteristiche di rigidezza tali da prendere unaliquota dellazione di taglio nettamente inferiore rispetto a quella portata dalle pareti esterne. Pertanto secondo questo schema la resistenza alle azioni orizzontali affidata alle pareti di taglio. Nel caso in esame garantita la collaborazione tra coppie di pareti grazie all'introduzione di travi di collegamento fra le stesse. Le travi di accoppiamento devono essere progettate in modo tale da avere un'elevata duttilit per deformarsi seguendo le pareti senza perdere la capacit portante nei confronti dei carichi verticali. A causa dei diversi comportamenti dei due componenti (telaio e parete) sotto l'azione sismica, la risposta del sistema accoppiato caratterizzata da un'alterazione dei diagrammi di taglio e momento rispetto a quelli che si avrebbero nel caso di pareti indipendenti. L'effetto dell'accoppiamento quello di unire benefici dei due sistemi: la duttilit del telaio e la rigidezza della parete ovviando anche ai limiti architettonici presenti nei sistemi a parete. Il risultato un edificio che mostra una risposta duttile con un'uniforme e significativa capacit di dissipazione di energia lungo tutta la struttura a deformabilit controllata.

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Per ottenere tale comportamento necessario progettare le pareti accoppiate in modo tale che si formino cerniere plastiche flessionali alla base della parete e nelle travi di accoppiamento.

6.1. Descrizione della struttura


Ledificio presenta una pianta simmetrica e si sviluppa per 5 piani fuori terra pi copertura piana per unaltezza totale di 22 m. Laltezza di interpiano di 4 m per il primo piano di 3,6 m per i piani successivi. Ledificio multipiano destinato ad uffici. La struttura costituita da 4 telai interni e 2 sistemi misti esterni telaiopareti accoppiate in direzione longitudinale (direzione X), 2 telai interni e 2 sistemi esterni di pareti accoppiate in direzione trasversale (direzione Y). Lungo il perimetro sono disposti sistemi di pareti accoppiate, sia nella direzione x che y, aventi le seguenti caratteristiche: LARGHEZZA PARETE (m) 3 6,6 LUNGHEZZA TRAVI DI ACCOPPIAMENTO (m) 1,2 2,6

DIREZIONE X Y

Si

riportano

di

seguito

alcuni

schemi

della struttura finalizzati

allidentificazione della stessa in termini di dimensioni e di disposizione degli elementi resistenti, con particolare attenzione alla disposizione delle pareti accoppiate nello schema complessivo:

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PARETE 3

PARETE 4

PARETE 5

PARETE 6

PARETE 2

10

11

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14

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16

17

18

PARETE 1

19

20
PARETE 12

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PARETE 11

22
PARETE 10

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PARETE 9

24

Figura 1 Pianta edificio

Figura 2 Telaio trasversale (direzione y)

Figura 3 Telaio longitudinale (direzione x)

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PARETE 8

PARETE 7

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I sistemi a pareti si comportano, sotto le azioni laterali, come una mensola. La distribuzione del taglio proporzionale al momento di inerzia della sezione dei muri. Gli spostamenti relativi dei piani derivano dalla deformazione flessionale dei muri e quindi presentano una forma convessa dalla parte dei carichi: ne consegue che gli spostamenti elastici tra i piani sono pi alti nella parte superiore. Inoltre il comportamento a mensola implica che lo spostamento della struttura (duttilit globale) sia completamente controllato dalla rotazione alla base (duttilit locale). Essendo sistemi molto rigidi sono generalmente in grado di sopportare notevoli azioni sismiche per a fronte di elevatissimi momenti alla base. Ci comporta che la richiesta di duttilit locale in corrispondenza della base sia elevata e quindi che la crisi venga raggiunta a causa di un danno concentrato e non, come preferibile, a causa di un danno distribuito.

6.2. Analisi dei carichi

6.2.1. Azioni di calcolo


Le verifiche devono essere condotte nei riguardi degli stati limite di esercizio e degli stati limite ultimi. La valutazione delle varie combinazioni di carico eseguita secondo quanto previsto dalle NTC 14-1-2008. Per gli stati limite ultimi si adotteranno le combinazioni del tipo: Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU):

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi allazione sismica E:

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Per gli stati limite di esercizio si adotteranno le combinazioni del tipo: Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) irreversibili, da utilizzarsi nelle verifiche alle tensioni ammissibili:

Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili:

Combinazione quasi permanente(SLE), generalmente impiegata per gli effetti a lungo termine:

Figura 3 Coefficienti parziali per le azioni o per leffetto delle azioni nelle verifiche SLU

Nella figura 3 il significato dei simboli il seguente:


G1 coefficiente parziale del peso proprio della struttura, nonch del peso

proprio del terreno e dellacqua, quando pertinenti;


G2 coefficiente parziale dei pesi propri degli elementi non strutturali;

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Qi coefficiente parziale delle azioni variabili.

Figura 4 Valori dei coefficienti di combinazione

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6.2.3. Analisi dei carichi unitari

PESI SISMICI E FORZE SISMICHE AI PIANI

PIANO TIPO (KN/m ) Solaio predalle Totale Permanenti Strutturali (G1) Impermeabilizzazione Pavimento Intonaco Tramezzature Totale Permanenti Non Strutturali (G2) Carichi variabili desercizio (Qk1) Cat. B2 Uffici aperti al pubblico Copertura accessibile per sola manutenzione Carichi variabili neve (Qk2) Combinazione fondamentale (SLU) 14,43 ) 3 0,4 0,3 1,5 2,2 5,1 5,1
2

COPERTURA (KN/m2) 5,6 5,6 0,3 0,4 0,3

0,5

0,48

( ;

9,89

Carichi gravitazionali 8,2 6,75

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6.2.4. Analisi dei carichi sulle travi


Il valore del carico unitario spettante a ciascuna trave stato determinato mediante la seguente espressione: Dove ogni trave. il valore totale dei carichi gravitazionali calcolato precedentemente, mentre la larghezza della fascia di solaio spettante ad

DIREZIONE X TRAVE i (m) 3,3 3,3 3,3 4,6 4,6 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 i (m) 7,2 7,2 7,2 7,2 3,6 3,6 qt (kN/m) PIANO TIPO COPERTURA 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 37,72 31,05 37,72 31,05 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 27,06 22,275 DIREZIONE Y TRAVE qt (kN/m) PIANO TIPO COPERTURA 59,04 48,6 59,04 48,6 59,04 48,6 59,04 48,6 29,52 24,3 29,52 24,3

6.2.5. Valutazione dei pesi sismici e delle masse degli impalcati

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Di seguito viene calcolato il peso sismico totale della struttura, ottenuto sommando i contributi in termini di peso dei vari elementi costituenti. Per quanto riguarda la valutazione del peso dei pilastri, delle travi e delle pareti si ipotizzano delle dimensioni di massima di tali elementi, ragionevoli per la tipologia strutturale, le dimensioni e i carichi previsti. SOLAIO Piano tipo

Copertura

TAMPONATURE Piano terra

Piano tipo

Copertura

il peso delle tamponature per unit di superficie il perimetro delledificio lungo cui sono disposte le tamponature

TRAVI

TRAVI DI ACCOPPIAMENTO

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PILASTRI Piano terra

Piano tipo

Copertura

PARETI Piano terra

Piano tipo

Copertura

Per cui sommando i contributi dei vari elementi si ottengono i pesi sismici di ogni impalcato: Peso primo impalcato Peso impalcato tipo

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Peso ultimo impalcato Per cui il peso sismico totale :

Per ciascun livello, le masse associate agli spostamenti lungo x y sono ovviamente uguali. La massa associata al grado di libert rotazionale linerzia rotazionale ed data dal prodotto delle masse per il quadrato delle raggio di inerzia :

Tali quantit sono assegnate direttamente al baricentro del relativo livello, coerentemente con l'ipotesi di impalcato infinitamente rigido. Le masse si calcolano dai pesi sismici dividendoli per l'accelerazione di gravit

Il raggio di inerzia

calcolato assumendo tutte le masse spalmate

uniformemente sulla superficie dell'edificio, la quale assunta rettangolare e di dimensioni approssimazione, risulta: . Conseguentemente sulla base di tale

Con a e b dimensioni della proiezione verticale delledificio.


Piano 1 2 3 4 5 6
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zi [m] 4 7,6 11,2 14,8 18,4 22

Wi (kN) 8338,404 8190,828 8190,828 8190,828 8190,828 6037,884

Mi (Kg) 849990,2 834946,8 834946,8 834946,8 834946,8 615482,6

2 (m2) 128,80 128,80 128,80 128,80 128,80 128,80

IP (Kg*m2) 109481572,9 107543929,6 107543929,6 107543929,6 107543929,6 79276206,47

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6.3. Schema statico e predimensionamento 6.3.1. Modello strutturale semplificato del comportamento

Al fine di effettuare il pre-dimensionamento della struttura in oggetto stato realizzato un modello semplificato del comportamento strutturale. Grazie a questo modello verr quindi eseguita una stima delle caratteristiche della sollecitazione nonch sar messo in evidenza il comportamento di un sistema strutturale a pareti accoppiate. Una parete presa singolarmente pu essere considerata come una mensola incastrata alla base. Integrando lequazione della linea elastica otteniamo che lo spostamento u(x) e la rotazione u(x) valgono rispettivamente :

Il nostro sistema strutturale un sistema a pareti accoppiate da travi che devono avere la capacit di resistere a taglio e devono permettere delle rotazioni nelle sezioni di incastro compatibili con le rotazioni delle pareti. Per il semplificato pareti trave il generico piano, comportamento del sistema il seguente:

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Figura 1 Schema semplificato del sistema pareti - trave

Andiamo a vedere che rigidezze nascono a seguito di uno spostamento laterale:

Figura 2 Rigidezze che nascono a seguito della deformazione delle pareti

La trave di accoppiamento subisce uno spostamento dei nodi di una quantit pari a 2d sencos. A seguito di questo spostamento, indotto dalle deformazioni delle pareti quindi logicamente dipendente da , nasceranno delle rigidezze nel nodo i e nel nodo j secondo il seguente schema :

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Figura 3 Rigidezze che nascono a seguito della deformazione della trave

I termini di rigidezza cos ottenuti sono rispettivamente :

Per cui sulla nostra struttura globalmente avremmo le seguenti rigidezze:

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Figura 4 Rigidezze che nascono nel sistema trave parete

Proiettando i termini di rigidezza nella direzione di Ki otteniamo la seguente relazione : Ki 2 K* cos2 i 2 K* sen2 i + KT sen i - KT sen i = 0 Ki = 2 K* cos2 i 2 K* sen2 i Abbiamo determinato la rigidezza laterale del sistema trave parete in funzione della rotazione che subisce la colonna in corrispondenza dellimpalcato. modello multipiano si sar per Ora il esteso al caso valutare come le rigidezze. schema seguente :

distribuiscono

Nel nostro caso lo semplificato il

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Figura 5 Sistema semplificato multipiano

Lo schema governato dal seguente sistema :

Dalla risoluzione del sistema siamo in grado di andare a determinare alla base della parete il taglio e il momento flettente necessari per il predimensionamento. I risultati ottenuti alla base della parete sono nelle rispettive direzioni taglio T = 461,6 kN e M = 1910,8 KN m in direzione x e nella direzione y T = 1105,1 KN e M = 9448,4 KN m. I risultati ottenuti agli estremi delle travi di accoppiamento sono nelle rispettive direzioni taglio T = 507 kN e M = 285 KN m in direzione x e nella direzione y T = 288 kN e M =367 kNm

6.3.2. Predimensionamento delle pareti di taglio


Il predimensionamento delle pareti di taglio verr effettuato seguendo le prescrizioni dettate a riguardo dalle NTC 2008.
-

Lo spessore delle pareti deve essere non inferiore al valore massimo tra 150 mm, (200 mm nel caso in cui nelle travi di collegamento siano da prevedersi armature inclinate) e 1/20 dellaltezza libera di interpiano. Pertanto nel caso in esame si ha uno spessore minimo previsto dalla Normativa pari a:

Sia per le pareti in direzione x che y si sceglie di adottare uno spessore:

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Le armature, sia orizzontali che verticali, devono avere diametro non superiore ad 1/10 dello spessore della parete, devono essere disposte su entrambe le facce della parete, ad un passo non superiore a 30 cm, devono essere collegate con legature, in ragione di almeno nove ogni metro quadrato.

Nella zona critica si individuano alle estremit della parete due zone confinate aventi per lati lo spessore della parete e una lunghezza confinata lc pari al 20% della lunghezza in pianta l della parete stessa e comunque non inferiore a 1,5 volte lo spessore della parete.

In tale zona il rapporto geometrico dellarmatura totale verticale, riferito allarea confinata, deve essere compreso entro i seguenti limiti: 1% 4%

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Nelle zone confinate larmatura trasversale deve essere costituita da barre di diametro non inferiore a 6 mm, disposti in modo da fermare una barra verticale ogni due con un passo non superiore a 8 volte il diametro della barra o a 10 cm. Le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15 cm da una barra fissata. Nel caso in esame si sceglie di disporre delle staffe fissare tutte le barre e disposte con un passo di 25 cm. tali da

Le armature inclinate che attraversano potenziali superfici di scorrimento devono essere efficacemente ancorate al di sopra e al di sotto della superficie di scorrimento ed attraversare tutte le sezioni della parete poste al di sopra di essa e distanti da essa meno della minore tra altezza ed larghezza della parete.

Nella rimanente parte della parete, in pianta ed in altezza, vanno seguite le regole delle condizioni non sismiche, con unarmatura minima orizzontale e verticale pari allo 0,2%, per controllare la fessurazione da taglio.

Si sceglie di adottare 810/m per unarea di ferro ogni metro pari a: )=6,28 Pertanto si disporr su entrambe le facce della parete una rete di armature costituita da barre verticali e orizzontali che si sceglie di posizionare con un passo di 25 cm, ovvero si avranno

6.3.2.1.

Pre-dimensionamento delle armature della zona di confinamento

Ai fini del predimensionamento delle armature poste nella zona di confinamento si sfrutta la seguente espressione:

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Da cui si ricava il valore dellarea di ferro ponendo come valore del taglio quello ottenuto dalla risoluzione dello schema statico semplificato, ovvero Vdx=461,6 kN Vdy=1105,1 kN Per quanto riguarda le caratteristiche dei materiali si adottano le seguenti caratteristiche: Classe di resistenza calcestruzzo C 25/30 Rck=30MPa Acciaio per c.a. B450C

Pertanto si ricava per le pareti in direzione x:

Per cui nelle zone confinate delle pareti in direzione x si sceglie di adottare 1626 a cui corrisponde unarea pari a:

Mentre per le pareti in direzione y si ha:

Per cui nelle zone confinate delle pareti in direzione y si sceglie di adottare 2428 a cui corrisponde unarea pari a: Tali valori rispettano la limitazione vista precedentemente 1% 4%.

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6.3.2.2.

Predimensionamento delle armature diagonali

Per quanto riguarda le barre di armatura diagonali, la loro area verr predimensionata sulla base della seguente espressione:

Dove Asi larea di ciascuna armatura inclinata che attraversa il piano detto formando con esso un angolo i. Nel caso in esame si assume i=60. Il valore di viene posto pari a met del valore del taglio ottenuto dalla

risoluzione dello schema statico semplificato, ovvero Vdx/2=461,6/2=230,8 kN Vdy/2=1105,1/2=552,5 kN Pertanto si ricava:

Si sceglie di adottare: per le pareti in direzione x 4 a cui corrisponde unarea pari a:

per le pareti in direzione y 4

a cui corrisponde unarea pari a:

6.3.3. Predimensionamento delle travi di accoppiamento

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Dalla risoluzione dello schema statico semplificato risultato un valore di taglio nella travi di accoppiamento pi sollecitate in direzione x e y pari a: Vsd x=507 kN Vsd y=288 kN Sulla base di tali valori possibile effettuare il predimensionamento dellarmatura, assumendo le seguenti dimensioni geometriche: Direzione x L=1,2 m lunghezza trave di accoppiamento in direzione x bw=0,9 m altezza trave di accoppiamento in direzione x d=0,3 m spessore trave di accoppiamento in direzione x Direzione y L=2,6 m lunghezza trave di accoppiamento in direzione y bw=0,9 m altezza trave di accoppiamento in direzione y d=0,3 m spessore trave di accoppiamento in direzione y In direzione x sono richieste le armature diagonali perch si verificano le due seguenti condizioni: 1) 2) L=1,2 m < 3 bw=3 0,9=2,7 m

fck=25 MPa =0,3 MPa

Per quanto riguarda il predimensionamento dellarmatura diagonale nelle travi di accoppiamento in direzione x si ha:

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Angolo inclinazione diagonali

fyd= 450 MPa

Nel caso di armatura ad X, ciascuno dei due fasci di armatura deve essere racchiuso da armatura a spirale o da staffe di contenimento con passo non superiore a 100 mm. In questo caso, in aggiunta allarmatura diagonale deve essere disposta nella trave armatura di diametro almeno 10 mm distribuita a passo 10 cm in direzione sia longitudinale che trasversale ed armatura corrente di 2 barre da 16 mm ai bordi superiore ed inferiore. Gli ancoraggi delle armature nelle pareti devono essere del 50% pi lunghi di quanto previsto per il dimensionamento in condizioni non sismiche. Sulla base di tali prescrizioni della Normativa si dispongono le seguenti armature: Passo Staffe p=10 cm Rete a maglia quadrata 10x10 (10) 2 16 correnti superiori e inferiori Lancoraggio=40 +50%40 =120 cm =1,87 MPa < 15 =5,55 MPa

In direzione y non sono richieste le armature diagonali perch si verifica la seguente condizione:

Le travi di accoppiamento in direzione y verranno pertanto predimensionate come travi ordinarie, assumendo come valore di momento flettente agente quello ottenuto dalla risoluzione dello schema statico semplificato: M=285 kNm

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In zona tesa larea di ferro necessaria :

Si adottano In zona zona compressa si dispongono

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6.3.4. Predimensionamento dei pilastri interni


Il predimensionamento dei pilastri interni verr eseguito in modo da ottenere un comportamento approssimativamente pendolare; quindi i pilastri dovranno essere in grado di resistere interamente alle sollecitazioni derivanti dai carichi verticali, per verranno dimensionati in modo da prendere solo una piccola aliquota dellazione tagliante totale. Pi precisamente essi verranno dimensionati in modo tale da sopportare per entrambe le direzioni unazione tagliante pari al 10 % di quella totale agente, mentre il restante 90 % verr preso dalle pareti di taglio. Pertanto le dimensioni delle pareti e dei pilastri verranno assegnate in modo tale che:

Ovvero la rigidezza a taglio dei pilastri deve essere pari al 10 % di quella delle pareti, sia in direzione x che y. La rigidezza a taglio dei pilastri in direzione x per il generico impalcato pu essere calcolata come segue:

Dove n il numero di pilastri per ogni impalcato e rigidezza a taglio in direzione x del singolo pilastro pari a:

la

La rigidezza a taglio delle pareti in direzione x per il generico impalcato pu essere calcolata come segue:

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Dove n il numero di pareti per ogni impalcato e

la rigidezza a

taglio in direzione x della singola parete che si comporta come una mensola; trattandosi di una parete non possibile trascurare la deformabilit a taglio, pertanto la rigidezza totale della parete sar:

deformabilit a flessione della parete deformabilit a taglio della parete

Analogamente si procede per la direzione y.


3 4 5 6

12

11

y x

10

Figura 4 Disposizione pareti

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Di seguito si riportano i risultati in termini di rigidezze taglianti offerte dalle pareti nelle due direzioni x e y, tenendo presente che: lungo x le pareti 3-4-5-6-9-10-11-12 presentano una rigidezza a taglio valutata secondo la loro direzione forte, mentre le pareti 1-2-78 presentano una rigidezza a taglio valutata secondo la loro direzione debole; lungo y le pareti 1-2-7-8 presentano una rigidezza a taglio valutata secondo la loro direzione forte, mentre le pareti 3-4-5-6-9-10-11-12 presentano una rigidezza a taglio valutata secondo la loro direzione debole.

PARETI

b (m) 0,3 3 0,3 6,6

h (m) 3 0,3 6,6 0,3

Hpiano (m) 4 4 4 4

Iparete (m4) 0,675 0,00675 7,1874 0,01485

3EI/H3 (N/m) 901757813 9017578,1 9,602E+09 19838672

GA*/H (N/m) 2226562500 2226562500 4898437500 4898437500

3-4-5-6-9-10-11-12 1-2-7-8

Ktaglio parete (N/m) 641820507,1 3-4-5-6-9-10-11-12 8981204,248 3243671775 1-2-7-8 19758649,35 PARETI

n 8 8 4 4

Ktaglio tot (N/m) 5134564057 71849634 1,2975E+10 79034597,4

Ai fini dei calcoooli sono state utilizzati i seguenti moduli di rigidezza:


E=28500Mpa G=11875MPa Mentre larea resistente a taglio stata calcolata come:
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A questo punto sono state determinate le dimensioni dei pilastri impostando in Excel la funzione risolutore impostando la condizione:

Di seguito si riportano i risultati ottenuti:


10% (N/m) 10% (N/m)

4807144,26 24137202,4

b (m) 0,191 0,286

Ktaglio pil tot 12EI/H3 (N/m) (N/m) 0,000112448 600893,03 4807144,26 0,000564613 3017150,3 24137202,4 Ipilastro (m4)

Si sceglie di adottare delle dimensioni dei pilastri 35 cm x 35 cm; pertanto lazione tagliante presa dai pilastri sar superiore al 10 % di quella totale e precisamente sar pari circa al 22% in direzione x e al 12% in direzione y.

6.3.5. Modellazione della struttura


La presenza dei sistemi esterni di pareti accoppiate comporta la necessit di elaborare un adeguato modello che sia in grado di riprodurre leffettivo comportamento della struttura. Pertanto, prima di procedere con lesecuzione delle varie tipologie di analisi previste dalla Normativa, verranno definite le caratteristiche del modello che saranno successivamente inserite nel software SAP2000 con cui si eseguiranno le analisi.

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CAPITOLO 6

PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA IN C.A. CON PARETI DI TAGLIO

Ciascuna parete viene modellata mediante un pilastrino fittizio avente caratteristiche di rigidezza equivalenti a quelle delle pareti; in corrispondenza di ciascun impalcato si dispone per tutta la larghezza della parete una trave orizzontale infinitamente rigida alle cui estremit si collegano le travi. Le travi di accoppiamento, le travi ordinarie e i pilastri mantengono le loro caratteristiche geometriche e di rigidezza.
EI,EA

Figura 5 Schema modello direzione y

EI,EA

Figura 6 Schema modello direzione x

Le caratteristiche di rigidezza da assegnare ai pilastrini fittizi sono calcolate considerando per ciascuno di essi uno schema a mensola. Infatti le pareti sotto azioni laterali si comportano appunto come mensole. La distribuzione del taglio proporzionale al momento di inerzia della sezione dei muri.

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CAPITOLO 6

PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA IN C.A. CON PARETI DI TAGLIO

Di seguito si riportano le caratteristiche di rigidezza a flessione e a taglio delle pareti; tali rigidezze verranno assegnate ai pilastrini fittizi del modello.
Iparete (m4) 0,675 0,00675 7,1874 0,01485 0,390625 0,005625 3EI/H3 (N/m) 5420032 54200,32 57712500 119240,7 3136593 45166,93 GA*/H (N/m) 4,05E+08 4,05E+08 8,91E+08 8,91E+08 3,37E+08 3,37E+08

b(m) 0,3 3 0,3 6,6 0,3 2,5

h(m) 3 0,3 6,6 0,3 2,5 0,3

Hedif(m) 22 22 22 22 22 22

6.3.6. Analisi statica lineare


Lanalisi statica lineare consiste nellapplicazione di forze statiche equivalenti alle forze di inerzia indotte dallazione sismica. La forza da applicare a ciascuna massa della costruzione data dalla formula seguente:

dove:

Fi la forza da applicare alla massa i-esima; Wi e Wj sono i pesi, rispettivamente, della massa i e della massa j; zi e zj sono le quote, rispetto al piano di fondazione, delle masse i e j; Sd(T1) lordinata dello spettro di risposta inelastico ottenuto dallo spettro elastico corrispondente alla probabilit di superamento nel periodo di riferimento PVR considerata, con le ordinate ridotte tenendo conto del rapporto 1/q, dove q il fattore di struttura; W il peso complessivo della costruzione;

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un coefficiente pari a 0,85 se la costruzione ha almeno tre orizzontamenti e se T1 < 2TC, pari a 1,0 in tutti gli altri casi; g laccelerazione di gravit. Tale procedura pu essere effettuata a condizione che il periodo del modo di vibrare principale nella direzione in esame (T1) non superi 2,5 TC o TD e che la costruzione sia regolare in altezza. La costruzione risulta regolare in altezza poich sono soddisfatte le seguenti condizioni previste dalle NTC 2008:
-

tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta laltezza della costruzione; massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommit della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento allaltro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante pi del 30% e non aumenta pi del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. o pareti e nuclei in muratura di sezione costante sullaltezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dellazione sismica alla base;

eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, n il 20% della dimensione corrispondente all orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione lultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento.

Per costruzioni civili o industriali che non superino i 40 m di altezza e la cui massa sia approssimativamente uniformemente distribuita lungo laltezza,

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T1 pu essere stimato, in assenza di calcoli pi dettagliati, utilizzando la formula seguente:

dove: H laltezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione e Cl vale 0,085 per costruzioni con struttura a telaio in acciaio, 0,075 per costruzioni con struttura a telaio in calcestruzzo armato e 0,050 per costruzioni con qualsiasi altro tipo di struttura. Nel caso in esame si ha:
H (m) 22 C1 0,075 T1 (sec) 0,7619

Per poter stimare le forze statiche equivalenti necessario prima di tutto determinare lo spettro di progetto; esso stato ricavato utilizzando le macro di Excel fornite con le NTC 14 gennaio 2008. I parametri richiesti per la determinazione degli spettri sono riportati di seguito: -

VITA NOMINALE: 50 anni (opera ordinaria); CLASSE DUSO II Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per lambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali;

COEFFICIENTE Cu=1; CATEGORIA SOTTOSUOLO B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle propriet meccaniche con la profondit e da valori di Vs, 30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina).

CATEGORIA TOPOGRAFICA T1

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Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i 15

Figura 7 Spettro di risposta elastico per lo SLC

Di seguito si riportano il grafico e il tabulato dello spettro elastico relativo allo SLC (stato limite di collasso) ottenuto per la localit di Reggio Calabria:

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T (s) 0,000 TB TC 0,172 0,517 0,638 0,759

Se (g) 0,378 0,932 0,932 0,756 0,636

T (s) 3,096 3,142 3,187 3,232 3,277

Se (g) 0,153 0,149 0,145 0,141 0,137

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0,879 1,000 1,121 1,241 1,362 1,483 1,603 1,724 1,845 1,965 2,086 2,207 2,327 2,448 2,569 2,689 2,810 2,930 TD 3,051

0,549 0,482 0,430 0,389 0,354 0,325 0,301 0,280 0,261 0,245 0,231 0,219 0,207 0,197 0,188 0,179 0,172 0,165 0,158

3,322 3,367 3,413 3,458 3,503 3,548 3,593 3,639 3,684 3,729 3,774 3,819 3,864 3,910 3,955 4,000

0,133 0,130 0,126 0,123 0,120 0,117 0,114 0,111 0,108 0,106 0,103 0,101 0,099 0,096 0,094 0,092

Per la determinazione dello spettro inelastico di progetto necessario definire anche i seguenti parametri: SMORZAMENTO CLASSE DI DUTTILITA ALTA CD A VALORE MASSIMO DEL FATTORE DI STRUTTURA qo Per strutture a pareti accoppiate e CD A si ha 4,5 Dove per strutture a pareti accoppiate si ha Per cui qo=5,4 Di seguito si riportano il grafico e il tabulato dello spettro inelastico relativo allo SLC (stato limite di collasso) ottenuto per la localit di Reggio Calabria:

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Figura 8 Spettro di risposta inelastico per lo SLC

T (s) Se (g) T (s) Se (g)

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0,000 TB TC 0,172 0,517 0,638 0,759 0,879 1,000 1,121 1,241 1,362 1,483 1,603 1,724 1,845 1,965 2,086 2,207 2,327 2,448 2,569 2,689 2,810 2,930 TD 3,051

0,378 0,173 0,173 0,140 0,118 0,102 0,089 0,080 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073

3,096 3,142 3,187 3,232 3,277 3,322 3,367 3,413 3,458 3,503 3,548 3,593 3,639 3,684 3,729 3,774 3,819 3,864 3,910 3,955 4,000

0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073 0,073

Il periodo del modo di vibrare principale nella direzione in esame T1 non supera 2,5 TC o TD : T1=0,7619 sec < 2,5 TC=1,29 sec T1=0,7619 sec < 2,5 TD=7,62 sec Lordinata dello spettro di risposta inelastico valutato in corrispondenza del periodo T1 Sd(T1)=0,118 T1 < 2 TC=1,04 sec

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Per cui applicando lespressione

Si ricavano le forze da applicare a ciascun impalcato:

Piano 1 2 3 4 5 6

zi [m] 4 7,6 11,2 14,8 18,4 22

Wi (kN) 8338,404 8190,828 8190,828 8190,828 8190,828 6037,884

z i Wi 33353,62 62250,29 91737,27 121224,3 150711,2 132833,4

zi Wi 592110,12 592110,12 592110,12 592110,12 592110,12 592110,12

Fi(kN) 266,3344016 497,0793717 732,5380214 967,9966712 1203,455321 1060,698093

0,3Fi(kN) 79,90032049 149,1238115 219,7614064 290,3990014 361,0365963 318,2094279

E stato calcolato anche il valore delle forze pari a 0,3 Fi per tener conto della risposta alle diverse componenti dellazione sismica ed alla variabilit spaziale del moto come previsto dalle NTC2008. Infatti se la risposta viene valutata mediante analisi statica o dinamica in campo lineare le azioni sono combinate applicando la seguente espressione: 1,00E x + 0,30Ey con rotazione dei coefficienti moltiplicativi e conseguente individuazione degli effetti pi gravosi. Per tenere conto della variabilit spaziale del moto sismico, nonch di eventuali incertezze nella localizzazione delle masse, al centro di massa deve essere attribuita una eccentricit accidentale rispetto alla sua posizione quale deriva dal calcolo. Per i soli edifici ed in assenza di pi accurate determinazioni leccentricit accidentale in ogni direzione non pu essere considerata inferiore a 0,05 volte la dimensione delledificio misurata perpendicolarmente alla direzione di applicazione dellazione sismica. Detta eccentricit assunta costante, per entit e direzione, su tutti gli orizzontamenti. Pertanto le forze statiche equivalenti saranno applicate con uneccentricit rispetto al baricentro pari a:

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Fx ey

Fy ex

Fx ey

Fy

ex

ex ey Fx Fy

ex

Fy ey Fx

ex Fy ey Fy Fx ex ey Fx

Fx ey Fy ey

ex Fx

Fy

ex

Figura 9 Combinazioni forze orizzontali

Le 8 combinazioni riportate sono state applicate 2 volte, considerando la prima volta Fx=Fi e Fy=0,3 Fi e la seconda Fy=Fi e Fx=0,3 Fi. A questo punto stata effettuata lanalisi lineare statica mediante lutilizzo del software SAP2000.

6.3.7. Analisi dinamica lineare

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L'analisi dinamica lineare consiste: nella determinazione dei modi di vibrare della costruzione (analisi modale); nel calcolo degli effetti dell' azione sismica, rappresentata dallo spettro di risposta di progetto, per ciascuno dei modi di vibrare individuati; nella combinazione di questi effetti.

Devono essere considerati tutti i modi con massa partecipante significativa. opportuno a tal riguardo considerare tutti i modi con massa partecipante superiore al 5% e comunque un numero di modi la cui massa partecipante totale sia superiore all 85%. Lo spettro di risposta di progetto utilizzato quello inelastico determinato in 6.4.1

Gli effetti dell eccentricit accidentale del centro di massa possono essere determinati mediante lapplicazione di carichi statici costituiti da momenti torcenti di valore pari alla risultante orizzontale della forza statica equivalente agente al piano calcolata precedentemente, moltiplicata per leccentricit accidentale del baricentro delle masse rispetto alla sua posizione di calcolo (determinata come in 6.4.1). Sono state considerate le due combinazioni seguenti:

Piano 1 2 3 4 5 6

M1(KN*m) 354,22 661,11 974,27 1287,43 1600,59 1410,72

Piano 1

M2(KN*m) 542,52

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2 3 4 5 6

1012,55 1492,18 1971,81 2451,44 2160,64

A questo punto stata effettuata lanalisi lineare dinamica mediante lutilizzo del software SAP2000. Di seguito si riportano i primi due modi di vibrare:

Figura 10 1 modo di vibrazione T=0,785 sec

Figura 11 2 modo di vibrazione T=0,646 sec

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