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ANARCHIA, COMUNISMO E LORO SUBITE MISTIFICAZIONI

Nel film "La societ dello spettacolo" c' un riferimento a Marx che sostiene che non aveva previsto la debolezza teorica del proletariato. Prendo spunto per chiarire un paio di fatti che generano molta confusione e che i furbastri usano per accanirsi contro il comunismo, anche se molti di loro sanno che non il nome che fa il contenuto. In ogni caso questo risultato dell'appropriazione di definizione da parte di chi non lo , ovvero in realt non applica gli ideali della dellidea stessa , sia essa comunista, fascista, liberale, ecc, dimostra quanto sia importante in relazione a un idea definire le persone nel giusto modo. L'intuizione giusta sul pensiero di Marx e sul fatto che il proletariato non possedeva capacit scientifico-culturali, per non ricadere in servit a personaggi diversi nella definizione ma del tutto simili ai loro colleghi occidentali. Persone che si definivano comuniste ma non lo erano come non lo sono mai stati qui in Italia Napolitano e il PCI, da pochi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale in poi. Infatti, lo stesso PCI e Togliatti pur difendendo la classe dei lavoratori, hanno espulso i suoi membri interni convinti di dover dichiarare subito che la Russia non era comunista, vedi Amadeo Bordiga e altri fondatori dei partiti definiti di estrema sinistra. Ci ben trattato anche nell'ultimo libro di Lucio Magri: "Il sarto di Ulm" che ho gi letto, dove sostiene che i "comunisti" hanno sbagliato ma che il comunismo non una brutta idea. Comunque lo stesso Marx ha sempre sostenuto che non pu funzionare un paese comunista, io aggiungo anarchico, in un mondo il cui resto capitalista, tanto quanto l'inverso, ossia non pu funzionare un paese capitalista in un mondo anarchico o comunista. E i risultati si sono visti. In appunto a ci, utile chiarire che la differenza di base tra comunismo e anarchia, consiste nel fatto che: il primo sostiene che per tutelare la rivoluzione occorre una dittatura, comunque di massa, contro gli spogliati dei privilegi, che altrimenti provocano ci che poi avvenuto in tutti i paesi che hanno realizzato una rivoluzione proletaria, fino alla completa istallazione di quello che l'anarchia ritiene di poter ottenere senza dittatura del proletariato, ovvero decisioni collegiali con esclusione degli ex proprietari e dei servi a loro pi vicini, e quindi imposizione di tanti esseri umani su pochi. Adesso sembra democrazia ma in realt potete ben vedere che imposizione di pochi su tanti, dunque la dittatura del capitalismo comunque peggiore. E ripeto la condizione sovietica non era e non mai stata dittatura del proletariato, anche se ce lo vogliono far credere. Altres importante capire che la definizione di proletario colui il quale ha una famiglia la cui ricchezza data unicamente dalla sua forza lavoro e quella dei suoi figli, prole. Oggi i proletari sono stati ridefiniti lavoratori, perch il benessere ottenuto con le lotte proletarie ha portato a far s che non fosse pi unicamente la quantit di figli a permettere il mantenimento della famiglia. Ma se continua questa pericolosa e attuale discesa verso la miseria, saranno presto in condizioni peggiori, poich non potranno neanche contare sulla vecchia risorsa che era la prole, giacch non avranno lavoro n sufficiente retribuzione per mantenerla negli anni dell'infanzia. Inoltre altres vero che chi si considera anarchico, non pu esimersi da una visione della realizzazione di una societ simile alla visione di Marx, che si realizzerebbe in seguito alla dittatura del proletariato o lavoratori, in altre parole una societ comunista o socialista che dir si voglia. Comunque basata sulla totale uguaglianza degli individui, un mondo comunitario abitato dalla grande famiglia che sarebbe l'umanit, ove regna la fratellanza nel suo senso pi profondo.

Si pu dire che a prescindere dal misticismo il primo comunista stato proprio Cristo. Chi pensa diversamente accetta solo l'idea di libert dellanarchia, ma non pu appropriarsi della definizione di anarchico. Dunque non esiste anarchico destroide, non esiste anarchico apolitico. Chi pensa di esserlo senza speranza in un mondo comunitario un qualunquista, che non ha letto niente o non ha capito niente dei fondatori del pensiero anarchico e si appropria di una definizione non sua. Diversamente quello che oggi fraudolentemente si definisce libertarismo, ma i sui adepti sono i libertaristi e non i libertari una corrente di destra che vede nello Stato, di qualsiasi forma esso sia, il freno e la tutela, (per altro mal fatto e strumentalizzato), della moltitudine e quindi l'ostacolo alla "libert", che prepotenza e imposizione, dei potenti sui pi deboli. Dei privilegiati sugli svantaggiati, svantaggiati poich sono tali in seguito allappropriazione indebita di risorse e mezzi di produzione. Appropriazione la cui radice si trova proprio nel furto violento o truffaldino di risorse comuni, il furto che la propriet privata. Pensate che chi in questo momento sono tra i pi ricchi del mondo, potenti americani (lesempio non esclude che lo stesso sia per gli altri nel mondo), lo sono grazie al furto e il genocidio subito dai pellerossa. Ecco che la propriet privata si spiega e si dimostra come furto e come trattenimento del bottino volto a moltiplicare il furto. Per propriet privata non s'intende il possesso di ci che si usa, utile alla sopravvivenza e livello di vita dati dal grado di sviluppo tecnico e produttivo della societ stessa, che comunque deve dividere le sue risorse equamente per gli abitanti del pianeta. illogico pensare che chi si adoperi per maggiore equit e giustizia sociale, da chi certe idee le ha concepite fino a chi lotta perch esse siano realt, sia pi scaltro e disonesto di chi le mistifica per proseguire e mantenere in essere il sistema, che gli permette prevaricazione, furto e appropriazione indebita. Ma altres importante riconoscere chi si mischia a loro per interessi personali, distruzione dellidea stessa o la sua applicazione deviata a favore del suo personale predominio.

Non si pu fare l'errore di assumere come valide le critiche senza conoscere a fondo il soggetto della critica, questa una delle forme di ci che si chiama "Pregiudizio" o "sentito dire" che spesso non realt. Inoltre bisogna considerare l'effetto ipnotico della ripetizione ossessiva dei "preconcetti" che si pu paragonare allipnopedia. Se non sapete il significato dipnopedia, ricercatelo sul web. Inoltre la politica deriva da ragionamento, quindi del tutto escluso che la forma di appartenenza simile alla tifoseria, come di una squadra di calcio, sia qualit dell'intelligenza. Qualunque sia l'ideale a cui si aderisce. L'essere apolitico non un vanto. In quanto si traduce in qualunquismo ovvero espressione di una forma d'indifferenza. Cio in "qualsiasi" cosa ci si applica come attivismo sociale inutile, perch tanto non cambia niente. Che se non menefreghismo, lasciare spazio a chi invece si applica e lo fa per reprimere e manovrare soprattutto il qualunquista. Open your eyes! Si pu essere contro tutte le idee proposte ma definirsi apolitico assurdo.

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