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= Martedì 21 febbraio 2012
SISTEMA
Mai più cambio pila
OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale
TIRA FUORI I MARÒ
Due militari italiani rischiano la pena di morte in India per aver fatto il loro dovere e il governo
non fa nulla. Se è davvero «super», Mario smetta di pontificare, prenda l’aereo e vada a salvarli
Chi boicotta la riforma
SULL’ARTICOLO 18
INDUSTRIALI
COMPLICI DELLA CGIL
di MAURIZIO BELPIETRO
Fino a trent’anni fa il sindacato era
convinto che il salario fosse una va-
riabile indipendente del ciclo econo-
mico. A prescindere dal fatto che una
impresa crescesse, per Cgil, Cisl e Uil
lo stipendio doveva aumentare per
forza. Ci volle del tempo prima che
Luciano Lama, leader storico della
confederazione più a sinistra, ricono-
scesse l’errore e ammettesse che la
busta paga non poteva essere slegata
dall’andamento di un’azienda. Il pas-
so fu compiuto con un’intervista a
Repubblica, il quotidiano più vicino
alle tesi del segretario, ma prima che
l’enunciazione si traducesse in prati-
ca servirono altri anni. In mezzo ci fu-
rono scioperi, polemiche e perfino un
referendum sulla scala mobile. Il tut-
to richiese poco meno di una decina
d’anni.
Vi chiedete perché rievoco un epi-
sodio sepolto nel tempo? La ragione è
semplice: temo che per far digerire al
nostro sindacato la modifica dell’ar-
ticolo 18 servirà un periodo più lungo
di quello che servì allora. Innanzi tut-
to perché Susanna Camusso non è
Lama, nel senso che non ha il corag-
gio del vecchio leone sindacale né il
carisma. E poi perché un’organizza-
zione che basa tutto il proprio potere
sull’immobilismo del mercato del la-
voro non è preparata ad affrontare la
sfida di un cambiamento così pro-
fondo come quello che comporte-
rebbe l’abolizione del divieto di li-
cenziamento individuale. Per il sin-
dacato si tratterebbe di una rivolu-
zione: invece di situazioni immutabi-
li si troverebbe a fare i conti (...)
segue a pagina 3
Scuola Santoro L’eredità di Annozero:
cinque milioni di multa alla Rai
CONTRATTO DA RIFARE
La Lei ammette:
se sei incinta
la tv può cacciarti
di CATERINA MANIACI
a pagina 12
* Con: “Maledetto Spread - Storia di una grande truffa” € 5,0 0.
DLsaYGezj+VCpehkpx/EswiQoLMbzufmgUqMv6HtxMw=
FONDATORE VITTORIO FELTRI
APPELLO A MONTI
Cosa se ne fanno a Venezia?
La sede della Regione con più auto blu
FRANCESCO SPECCHIA a pagina 19
A Napoli su 2075 vigili
2187 possono rifiutarsi
di andare in strada
di MATTIAS MAINIERO
Totò si chiedeva: siamo uomini
o caporali? Più di mezzo secolo
dopo, Napoli chiarisce il dub-
bio: siamo vigili urbani. ’E
Gguardie, dicono da quelle par-
ti, con due g. Numero 24 della
smorfia partenopea, lo stesso
della pizza. Ma questo (...)
segue a pagina 18
di ANDREA MORIGI
L’Alfa MiTo più cara al mondo è
quella di Corrado Formigli: cinque
milioni di euro, prezzo da condi-
videre con la Rai (ma non con Mi-
chele Santoro). Li dovranno sbor- Il prete di Celentano:
sare nelle casse del Gruppo Fiat,
per ordine del tribunale civile di non fa mai beneficenza
Torino, a titolo di risarcimento per
una puntata di Annozero (...) di ALESSANDRA MENZANI a pagina 31
segue a pagina 12
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO
ANNO XLVII NUMERO 44 EURO 1,20*
di CLAUDIO ANTONELLI
Nessuno di noi vorrebbe essere nei panni del
capo di prima classe Massimiliano Latorre e del
sergente Salvatore Girone. Nei prossimi due
giorni se ne staranno in una prigione indiana di
Kochi. Un posto infame, aggravato dal rischio
concreto di essere processati per omicidio. Sol-
tanto, quasi sicuramente, per aver fatto il pro-
prio dovere. Hanno difeso una nave italiana da
presunti pirati, che poi si sono rivelati soltanto
pescatori. Per questo tutti noi dovremmo in un
certo senso essere al loro posto. È vero, è facile
cadere nelle frasi scontate. (...)
segue a pagina 11
GIANANDREA GAIANI
e MAURIZIO STEFANINI alle pagine 10-11
APPUNTO
di FILIPPO FACCI
Le banalità del Mario
Se sono insopportabili «quelli che l'avevano
detto», figurarsi quelli che l'avevano detto per
primi, a lungo soli, sbeffeggiati e poi trattati
con sufficienza quando ci si accorge che ave-
vano ragione. Quelli che dicono delle cose giu-
ste con troppo anticipo, da noi, sembra che di-
cano delle sciocchezze: soprattutto perché poi,
a tempi maturati, sono già passati a dire altre
cose giuste con troppo anticipo (che sembrano
altre sciocchezze) e morale: alcuni sembra che
dicano sempre delle sciocchezze, mentre altri,
sui grandi giornali, si limitano a scrivere che
andrebbero chiuse le stalle a buoi già scappa-
SANITÀ Incatenata per 4 giorni ti. Detto questo, vogliamo riparlare dell'Ici al-
la Chiesa? Chiedete a Pippo Civati, secondo il
Spendiamo 115 miliardi quale nel Pd «non se ne poteva neanche par-
lare» sino a un mese fa. Chiedete a Marco Lillo
per essere legati in ospedale
del Fatto quotidiano. Mentre a destra - senza
neppure citare le penose acquiescenze del Pdl
- chiedete pure a questo giornale che scriveva
il 10 dicembre scorso: «Le esenzioni dovrebbe-
di FRANCO BECHIS ro essere riservate esclusivamente a luoghi co-
me chiese, santuari, sedi di diocesi, parroc-
Agli italiani la sanità pubblica costa 115 miliardi di euro, un bot- chie, biblioteche e centri di accoglienza».
to. Venti anni fa costava meno della metà: 49,6 miliardi di euro. Sciocchezze che ora sembrano persino banali.
Per finanziarla sono raddoppiate quasi ovunque anche le tasse. E allora eccone altre tre: 1) Monti, fosse stato
Per la sanità gli italiani hanno tirato la cinghia (...) per lui, non si sarebbe mai mosso; 2) figurati i
segue a pagina 14 vescovi; 3) Avvenire non va certo chiuso, ma le
RITA CAVALLARO e ANDREA SCAGLIA all’interno sciocchezze e le balle, da mesi, le scrive lui.
Uscita infelice «Non difendo le banche»
E pure Napolitano si becca i fischi
di MARCO GORRA ALLA FACCIA DEI PROLETARI
Dagli anni ’40 ad oggi tante cose
sono venute meno. Tra le poche Lenin a Capri
che resistono, la ciclicità delle ac-
cuse di intelligenza col padronato Vita da capitalista
rivolte a Giorgio Napolitano. È la
maledizione del migliorista, che il tra ville e amanti
sospetto di essere in combutta coi
nemici del popolo se lo porta di FRANCESCO BORGONOVO
scritto nel dna. (...)
a pagina 28
segue a pagina 6
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 2 Martedì 21 febbraio 2012 PRIMO PIANO
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IL RISCHIO In caso di sussidio di disoccupazione il

le grane di Monti governo vuole che i contributi per la pensione siano
calcolati in base all’assegno e non al precedente stipendio

Sinistra al bivio
Il Pd litiga sulla flessibilità
Ma la guerra è sul Prof
::: ELISA CALESSI non la pensa così. Su questo le vi-
ROMA sioni che si fronteggiano nel Pd

QQQ Si parla di articolo 18. Ma

l’oggetto dello scontro che nelle
ultime 48 ore si sta consumando
nelPartito democraticoè piùcon-
sistente. Riguarda il dna del parti-
to (socialdemocratico o liberal?) e
il dopo-Monti. Si tornerà allo
schema di Vasto (Pd, Sel Idv) o bi-
sognerà dare continuità all’espe-
rienza dei tecnici, magari candi-
dando l’attuale premier o uno del-
la squadra? A scatenare la discus-
sione è stata l’intervista rilasciata
domenica da Walter Veltroni a Re-
pubblica. Il fondatore del Pd invi-
tava a «non consegnare» Monti al
centro o alla destra. Quanto all’ar-
ticolo 18, diceva, basta «totem e ta-
bù». Ma a infuocare il clima è stata
la replica di Stefano Fassina, re-
sponsabile economico del Pd,
che, quasi lanciando un’anatema,
metteva in guardia Veltroni
dall’esprimere opinioni che non
corrispondono alla «linea» del
partito, ma somigliano a quelle
«del centrodestra». Concetto
espresso ancora più nettamente
da Nichi Vendola, che ha detto di
sognare un «centrosinistra da
contrapporre alla destra di Berlu-
sconi e di Veltroni». Ieri su Twitter
l’ex segretario ha precisato che il
punto non è l’articolo 18, dove ha
detto «molto meno» di quanto so-
stenuto da Bersani, ma, appunto,
«il giudizio di Monti». Se si pensa
«sia un governo di destra, allora bi-
sogna avere il coraggio di discuter-
ne». Senza dare del «nemico» a chi
appaiono inconciliabili. Per i vel-
troniani non solo non è di destra,
ma, come dice Andrea Martella,
«ha una posizione avanzata su
molti temi che dovremo prosegui-
re anche dopo». Per ora nessuno
pronuncia la parola «congresso».
Ma dopo le amministrative, dove
il Pd quasi ovunque si presenta coi
vecchi alleati, il tema si porrà.
Quanto all’articolo 18 lo scon-
tro, più che di merito, è politico.
Molto probabilmente l’intesa ri-
calcherà la proposta Boeri-Gari-
baldi, fatta propria dal Pd in un di-
segno di legge. Ma il punto è: se la
Cgil non dovesse firmare l’accor-
do, ce la farà il Pd a «reggere» in
Parlamento, mentre fuori Camus-
so e Vendola grideranno alla vio-
lazione dei diritti? «A un anno dal-
le elezioni è una follia», diceva ieri
un dirigente filo-Cgil. Il segretario
del Pd invita a non «martoriarsi»
sull’articolo 18. Ma una risposta,
come osserva Stefano Ceccanti,
bisognerà darla e in fretta: «Qual-
cosa sull’articolo 18 ci sarà. Se c’è
la Cgil sarà più facile. Ma se non
c’è? Il giochino “votiamo ma non
siamo d’accordo”, qui non pos-
siamo farlo. Non esiste che non
votiamo la delega sul lavoro». Ma è
proprio questo che tenta l’ala filo-
Cgil: senza l’accordo coi sindacati,
dice Fassina, «il percorso parla-
mentare sarà difficile». Metà Pd
potrebbe votare no. Bersani non si
sbilancia. Sa che il Pd non potrà
non votarla, ma spera che la Cgil si
convinca.
Tempi duri per gli statali
«Licenziabili anche loro»
Patroni Griffi: è l’ora di parlare di esuberi anche nella Pa. SuperMario tira dritto:
«Entro marzo la riforma del lavoro». Nervose le parti sociali: basta dare scadenze
::: ANTONIO CASTRO
QQQ Il governo tira dritto sulla ri-
forma del lavoro. Con o senza l’ac-
cordo con le parti sociali. E l’oro-
logio la dice lunga sulla determi-
nazione dell’esecutivo. Sono le 11
e una manciata di minuti quando
Mario Monti entra nel tempio del-
la finanza italiana. E serve l’anti-
pasto a sindacalisti e imprenditori
che si incontreranno poco dopo le
12 a Roma: «Sia io sia il ministro
Fornero», scandisce Mario Monti,
«siamo molto fiduciosi che entro il
termine che ci siamo dati di fine
marzo potremo presentare al Par-
lamento un provvedimento con
l’accordo delle parti sociali». Poi
quasi a lanciare un monito a chi
sta con il freno a mano tirato av-
verte: «Lo presenteremo comun-
que, speriamo di presentarlo con
l’accordo delle parti sociali».
Alle 12.30 i sindacalisti entrano
a via Veneto per il quarto incontro
con il ministro del Welfare Elsa
Fornero. Quella tagliola di marzo
poco piace, soprattutto il diktat
scandito e scolpito con la precisa-
zione «...lo presenteremo comun-
que...». La Cgil, rappresentata al
tavolo da Susanna Camusso cerca
di spostare un po’ oltre le scaden-
ze. Il governo vorrebbe varare una
riforma degli ammortizzatori
(con l’introduzione dell’indenni-
tà di disoccupazione estesa a tutti
cancellando la Cigs), entro il 2013.
I mal di pancia dentro i partiti so-
no già stati esplicitati, e poi nella
primavera di quell’anno si terran-
no le elezioni politiche (sempre
che il governo tecnico non “salti”
prima del semestre Bianco di Na-
politano, novembre 2012). C’è la
recessione (il Pil calerà quest’an-
no dell’1,5%), e di aziende in crisi è
pieno il carnet. Toccare ora gli
ammortizzatori - per di più senza
::: I PUNTI
L’AVVISO
Monti lancia un monito alle
parti sociali: «Faremo la ri-
forma del mercato del lavoro
in ogni caso entro marzo,
speriamo di presentarlo con
l’accordo delle parti socia-
li».
LA TRATTATIVA
Ieri incontro sugli ammortiz-
zatori sociali. La proposta
del governo è di eliminare la
cassa integrazione straordi-
naria e in deroga e di puntare
sulla cig ordinaria e sui sus-
sidi di disoccupazione.
IL RISCHIO
Secondo le intenzioni del
governo in caso di disoccu-
pazione i contributi saranno
in base all’assegno e non al
precedente stipendio.
quattrini per lanciare l’assegno di
disoccupazione - vuol dire arriva-
re al governo e dover subito raci-
molare una decina di miliardi.
L’impatto politico, insomma, sa-
rebbe notevole. Di certo ieri si è
appreso che il contestatissimo ar-
ticolo 18 verrà esaminato nell’en-
nesima incontro già fissata per il 1
marzo. E il 23 ci si rivede per affi-
nare il canovaccio senza cifre.
Che il clima cominci a surri-
scaldarsi è certo. I sindacalisti non
hanno gradito né la scadenza im-
posta né il tono professorale.
«Manderemo un compito scrit-
to...», ironizza Luigi Angeletti
(Uil). Attacca direttamente Monti
Raffaele Bonanni (Cisl), che non
gradisce la scadenza: «È un refrain
che può valere mediaticamente
un giorno ma al terzo comincia a
puzzare», avverte. La Camusso ri-
prende i toni «della maestrina» e
affibbia un bel 2 in condotta ad un

Il pensionando
Accetta il reintegro per salvare la pensione
QQQ Nella trentennale esperienza di un avvocato
del lavoro, Gerardo Salvatore del foro di Brescia, la
casistica giurisprudenziale sulle cause per licenzia-
mento funziona cosi: «Nell’80% delle liti si preferisce
transare. Se si arriva a sentenza, però, due processi
su tre danno ragione al lavoratore per mancanza
della giusta causa e condannano l’azienda a risarci-
re il danno e a reintegrare il dipendente. Ma atten-
zione perché quasi mai (si può riassumere in una
percentuale del 10%) l’addetto allontanato accetta
di tornare al suo posto». In soldoni: preferisce pren-
dersi gli stipendi arretrati (quelli che non gli sono
stati versati per la durata del processo) e l’indennità
di 15 mesi. In quel 10% però rientra quanto accadu-
to in un’azienda metalmeccanica lombarda. Il Cip-
puti (operaio di terzo livello montatore) era stato li-
cenziato perché avrebbe superato il periodo di com-
porto (il periodo di malattia durante il quale l’azien-
da non può licenziare il lavoratore malato). Non
passa neanche un anno e il giudice gli dà ragione. E
lui che fa? Stranamente accetta di ritornare nel suo
vecchio posto. Motivo? Stava per andare in pensio-
ne e senza gli ultimi contributi avrebbe perso buona
parte di quanto versato in anni di lavoro.
L’operaio
In conto all’azienda i trasferimenti dei giudici
QQQ Che succede se un giudice viene trasferito e in
attesa che la causa sia assegnata a un’altra toga il pro-
cesso resta fermo per otto mesi? Succede che, alla fine
della fiera, quegli otto mesi di «sospensione» finiscano
sul groppone dell’azienda. Il caso di scuola arriva da
Brescia, fine anni ’90, c’era ancora la lira. Un’azienda
metalmeccanica (circa 250 dipendenti sul territorio e
un migliaio sparsi per il Paese) licenzia, per motivi di-
sciplinari, un suo addetto (stipendio da 35 milioni lor-
di all’anno). Motivazioni? Abbandono del posto per
svolgere un’attività sindacale, evidentemente non au-
torizzata. Parte la causa e i tempi, manco a dirlo, sono i
i guai de
soliti. O peggio. Quattro anni solo per arrivare al primo
grado. Come mai? Certo, c’erano da sentire i testimoni
e poi l’abbandono non era semplice da dimostrare,
ma c’e anche dell’atro: cambia il magistrato. Bene. Il
primoverdetto dàragioneall’azienda,mentre ilricor-
so in appello (e siamo al quinto anno) premia il lavo-
ratore che al reintegro preferisce il risarcimento del
danno (gli stipendi) più i 15 mesi di indennità. Morale
della favola: il datore sborsa i 5 anni di arretrato (ma
dentro ci sono anche gli otto mesi della sospensione
del processo) più uno (l’indennità appunto) che ag-
giuntia tfr e spese processuali fanno 220 milioni.
 PRIMO PIANO Martedì 21 febbraio 2012 3
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SVOLTA DIFFICILE Un’organizzazione che basa tutto

il proprio potere sull’immobilismo del mercato non è
pronta ad affrontare un cambiamento così profondo
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
. fatto di aiuti e sussidi che ora con la
(...) con realtà in evoluzione. Non più il
posto fisso per la vita, ma il posto fisso
per una parentesi. Se i lavoratori non
fossero legati da una legge alla loro
azienda, la conseguenza sarebbe un
mercato più dinamico e gli stessi di-
pendenti avrebbero meno paura di
perdere il lavoro, con l’inevitabile venir
meno di uno dei motivi che spingono
operai e impiegati ad aderire a una
confederazione.
Ma se, come è evidente, Cgil, Cisl e
Uil fanno di tutto per conservare le
norme che rendono di fatto il lavoro
una variabile indipendente dall’im-
presa, cosicché nel tempo si continua-
no a tener in vita posti che sono morti
da un pezzo, non esiste solo la resi-
stenza culturale e politica di Camusso
e compagni. La stessa rigidità manife-
stata dal sindacato la si ritrova a sor-
presa anche sul fronte opposto, quello
Editoriale
Liberiamo il lavoro da padroni e sindacati
industriale: un atteggiamento di cui è
più difficile capire le ragioni. Se la Tri-
plice ha paura di perdere potere in
fabbrica e comunque, essendo forza di
conservazione, tende a reagire negati-
vamente di fronte a qualsiasi novità,
tecnologica o normativa, perché gli
imprenditori si oppongono? Cosa fa
dire a Carlo De Benedetti, uno dei più
importanti finanzieri di questo Paese,
di non essersi mai imbattuto nell’arti-
colo 18 in 55 anni di lavoro, liquidando
il tema come un falso problema? Co-
me mai Giorgio Squinzi, uno dei due
candidati in lizza per la poltrona di
Emma Marcegaglia, getta acqua sul
fuoco, dicendo che le rigidità del mer-
cato del lavoro non sono la causa della
riluttanza degli stranieri ad investire in
Italia?
Il motivo per cui Confindustria e al-
cuni tra gli imprenditori più in vista
le grane di Monti
sono così poco interessati alla questio-
ne è che anche a loro, come Cgil, Cisl e
Uil, il sistema va bene com’è: garanti-
sce la pace sociale e soprattutto per-
mette di scaricare gran parte dei costi
delle ristrutturazioni aziendali sulle
spalle della collettività. Dal servizio di
Nino Sunseri che pubblichiamo in
questa pagina si capisce che una rifor-
ma come quella appena introdotta dal
nuovo governo spagnolo, alle imprese
costerebbe molto di più. Chi vuole può
licenziare, ma il prezzo - della cassa in-
tegrazione o della mobilità - non lo pa-
ga lo Stato. Sono le imprese a finanzia-
re la spesa.
In pratica, se in Italia i meccanismi
di tutela del mercato del lavoro sono
diventati una zavorra per l’economia,
lo si deve anche alla collaborazione,
quando non alla complicità, degli stes-
si rappresentanti del mondo indu-
striale, i quali nel tempo hanno con-
trattato un sistema di compensazioni
riforma temono di perdere. Una rete
di protezione che funziona per le gran-
di e le medie imprese, le quali bene-
ficiano di fondi e strumenti come la
cassa integrazione, ma non per le pic-
cole, che al contrario sono costrette ad
affrontare da sole le difficoltà di mer-
cato. Per cambiare sarà dunque neces-
sario superare le resistenze culturali e
politiche del sindacato, così come av-
venne trent’anni fa con i salari, ma
probabilmente anche quelle impren-
ditoriali. I vertici di Confindustria sa-
ranno capaci di fare il gran salto, op-
pure il mercato continueranno a invo-
carlo solo quando ne individueranno
la convenienza? Una cosa è certa, pri-
ma delle liberalizzazioni di cui si è oc-
cupato il governo c’è da liberalizzare il
lavoro. Dai sindacati, di lavoratori e
padroni.
maurizio.belpietro@liberoquotidiano.it

IN PIAZZA

Perché Emma sta con la Camusso

.

A sinistra in alto l’ex se-

gretario del Partito De-
mocratico Walter Veltro-
ni (LaPresse). Sopra la
manifestazione della
Cgil a Torino, dello scorso
6 settembre 2011. La Ca-
musso rischia di perdere
la sponda del Partito De-
mocratico sul lavoro.
giornalista perché troppo «indi-
sciplinato». Tutti nervosetti. E le
cose rischiano di peggiorare se il
governo darà seguito all’intenzio-
ne espressa ieri sera dal ministro
Patroni Griffi: «Serve una riflessio-
ne comune anche sui licenzia-
menti nella pubblica ammini-
strazione». Tempi duri anche per
gli statali?
Al momento c’è la proposta di
limitare la nuova cassa integra-
zione che verrà utilizzata per chi
rientra in azienda. Chi paga potrà
accedervi, anche il commercio
(sotto i 50 dipendenti) e le banche.
Mancano sempre le risorse («si fa-
rà con i soldi che abbiamo», taglia
corto Fornero). Ultima mina sul
percorso: in caso di disoccupazio-
ne i contributi saranno in base
all’assegno e non al precedente
stipendio. Insomma, prima di-
soccupati e poi pensionati più po-
veri. Marzo? sì, le Idi di marzo...
La leader Cgil e la Marcegaglia si ritrovano insieme contro la riforma degli ammortizzatori della Fornero.
La sindacalista per evitare la batosta sui licenziamenti, l’industriale perché non vuole pagare i contributi
::: NINO SUNSERI
QQQ Due donne, Emma Marce-
gaglia e Susanna Camusso, contro
un’altra donna: Elsa Fornero. Con
buona pace dei difensori delle
quote rosa. Dalle loro decisioni di-
pendono i destini di milioni di la-
voratori. Per il presente. Ma so-
prattutto, per il futuro visto che si
parla di riforma del mercato del la-
voro e, in particolare, di nuovi am-
mortizzatori sociali.
Si è formato un triangolo fra le
tre signore. Isoscele perché due
lati, nell’apparente diversità, sono
eguali. La presidente di Confindu-
stria e il segretario generale della
Cgil nonostante rappresentino
interessi apparentemente con-
trapposti, marciano unite. Un ve-
ro inciucio.
Al centro del dibattito c’è la mo-
difica della cassa integrazione. Un
sistema costoso ma che, fra molte
ingiustizie ha funzionato. Era nata
come strumento per permettere
alle aziende di ristrutturarsi e af-
frontare momenti di calo di do-
manda consentendo, comunque
ai dipendenti di portarsi a casa
l’80% dello stipendio per un anno.
Poi la durata è stata raddoppiata
con l’introduzione della cassa in-
tegrazione straordinaria. Infine,
dal 2009, la cassa integrazione in
deroga che si applica a settori pri-
ma esclusi (piccole imprese, com-
mercio, dipendenti degli studi
professionali). Risultato: la spesa
complessiva (compresi l’indenni-
tà di disoccupazione) è più che
raddoppiata. Nel 2006 era stata di
8 miliardi. L’anno scorso è salita a
diciotto. Non tutti a carico dello
Stato. Metà dell’importo, infatti, è
stato pagato dai contributi delle
imprese e dei lavoratori stessi (cir-
ca l’1% della retribuzione). Nei tre
anni della grande crisi il peso a ca-
rico dello Stato è stato di 28 miliar-
di. Certo una spesa non trascura-
bile. Tuttavia nemmeno dram-
matica. Come ha spiegato Pietro
Ichino nei cinque anni precedenti
alla grande crisi (2003-2007) il si-
stema era andato in attivo di circa
dodici miliardi considerando i
contributi (circa tre miliardi mi-
liardi l’anno) e il contenuto livello
delle erogazioni (da un minimo di
200 milioni e un massimo di 600
milioni l’anno). Insomma il siste-
ma funzionava come un serba-
toio: nei momenti di congiuntura
buona si riempiva di liquidità.
Quando le cose andavano male
distribuiva. Un meccanismo do-
tato di compatibilità finanziarie.
Non a caso ha funzionato abba-
stanza bene per tanto tempo. Poi
la crisi e le urgenze sociali hanno
scassato tutto.
Ora il ministro Fornero vorreb-
be cambiare. Propone di sostitui-
re la cassa integrazione con una
indennità di disoccupazione che
dovrebbe funzionare come am-
mortizzatore per tutti i lavoratori
che perdono il posto.
Apriti cielo: su questo snodo si è
saldata la protesta di Cgil e di Con-
findustria. La stessa connessione
che, in estate, aveva portato la
Marcegaglia a firmare, insieme ai
Emma Marcegaglia sindacati, la sterilizzazione
dell’articolo 8 del decreto con cui
Berlusconi e Sacconi avevano, per
la prima volta, ammesso il princi-
pio della libertà di licenziamento.
Le ragioni della santa alleanza
di Marcegaglia e Camusso contro
la Fornero sono molteplici. La Cgil
perché teme una sconfitta cam-
pale: se passa la riforma della cas-
sa integrazione diventa più sem-
plice per il governo scardinare
l’articolo 18. Così sfrutta l’inter-
vento della Marcegaglia a difesa
dell’attuale struttura degli am-
mortizzatori sociali. Confindu-
stria si trova davanti ad un proble-
ma non semplicissimo: la riforma
delle pensioni ha reso impratica-
bili i prepensionamenti. Vuol dire
che tutto il peso delle ristruttura-
zioni finisce sugli ammortizzatori
sociali: ma chi paga? Ancora le
aziende che dovrebbero così ver-
sare contributi maggiori ? Oppure
toccherebbe allo Stato? Monti,
però, continua a dire che non ci
sonopiù soldi.Così iltavolo sulla-
voro gira a vuoto vista la resistenza
congiunta di Cgil e Confindustria.
Chissà quando si sbloccherà.

ll’art. 18
Il dirigente
Trova un altro posto. L’impresa paga lo stesso
QQQ Alla fine l’azienda deve ringraziare la buo-
na sorte: perché la dipendente «cacciata» è riu-
scita a trovare un altro lavoro prima della senten-
za che le ha dato ragione. Altrimenti il salasso da
pagare sarebbe stato ancora più alto. Ebbene sì.
La storia inizia nel 2002 quando la responsabile
della Lombardia (area manager) di un’azienda
commerciale austriaca viene licenziata per mo-
tivi disciplinari. Secondo l’accusa «il quadro», re-
sponsabile di zona che si occupava delle vendite
in diverse aree del Paese, avrebbe lavorato per
una società concorrente. Strano a dirsi, ma in
questo caso il processo è stato anche abbastanza
celere. Non più di tre anni complessivi... con sen-
tenza di primo grado favorevole alla lavoratrice
che guadagnava 2.500 euro netti al mese. Ma qui
arriva la buona sorte: perché la signora, non era-
no trascorsi più di 12 mesi dal licenziamento,
aveva trovato un nuovo impiego. Certo lo stipen-
dio non era sulle stesse cifre di quello precedente,
ma tanto bastava per graziare il datore di lavoro
austriaco che alla fine ha dovuto sborsare solo
120 mila euro. Spese processuali e trattamento di
fine rapporto compresi.
L’impiegata
Telefona agli amici a spese della società
QQQ «Articolo 18: un conto è teorizzarlo, un con-
to è viverlo sulla pelle della propria azienda...». Co-
sì scrive al ministro Fornero e a «Libero» l’ammi-
nistratore di un’azienda lombarda di macchine
agricole. Il calvario inizia nel 2008 con l’assunzio-
ne di un’impiegata con contratto a tempo deter-
minato della durata di 2 anni. Il comportamento
della neoassunta è da subito inadeguato: telefona-
te private con le linee aziendali, liti con chiunque,
denunce infondate contro la ditta all’Asl e
all’ispettorato del lavoro e persino episodi di raz-
zismo nei confronti degli operai stranieri. L’azien-
da dopo 10 mesi di richiami continui, decide di li-
cenziare in anticipo l'impiegata, la quale impugna
il licenziamento e intenta causa alla ditta. A set-
tembre 2011 la sentenza: il licenziamento era ille-
gittimo, articolo 18. Risarcimento da 100 mila eu-
ro. Ci domanda l’amministratore: «Allora è uno
sciocco il dipendente che ha svolto 30 anni di la-
voro esemplare e matura un Tfr di 30.000 euro,
quando in 10 mesi di non lavoro può guadagnarne
il quadruplo?». Non c'è tempo per la risposta, l'a-
zienda, attiva dal 1923, con questa mazzata e il
conseguente pignoramento deve chiudere.
 4 Martedì 21 febbraio 2012
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le grane di Monti
Sull’Irpef Mario scommette al buio
Il premier studia la riduzione dell’aliquota minima dal 23 al 20%: per ottenerla punta sugli
11 miliardi che arriverebbero dalla lotta all’evasione. Ossia soldi che per ora non esistono
::: FRANCESCO DE DOMINICIS
ROMA
QQQ Sperare di abbassare le tas-
se con il ricavato della lotta all’eva-
sione. Il Governo di Mario Monti
prova ad alzare l’asticella: destina-
re il frutto della guerra contro i fur-
betti del fisco all’abbattimento
dell’aliquota minima irpef. Il 50%
degli 11 miliardi di euro messi in
bilancio per il 2012, secondo indi-
screzioni, dovrebbe servire a ri-
durre dal 23% al 20% lo scaglione
più basso dell’imposta sui redditi,
che verrebbe così allineato al pre-
lievo sulle rendite finanziarie.
L’idea di rosicchiare il macigno
dei tributi che grava sulle tasche
dei cittadini, tuttavia, appare fon-
data più su eventi sperati che su
stime attendibili: il contrasto al
sommerso genera incassi incerti
per definizione. Non c’è, quindi,
una quota del bilancio statale già
bloccata e vincolata all’annuncia-
to taglio delle tasse. Non solo. Fra
gli addetti ai lavori non mancano
perplessità sui 5,5 miliardi calco-
lati per l’operazione. Ecco perché,
per ora, la promessa dei professori
della Bocconi di stanza a palazzo
Chigi somiglia parecchio a quelle
dei marinai. Sta di fatto che il can-
tiere della riforma fiscale è aperto.
E arriva dopo quelli già avviati sul-
le pensioni, sulla concorrenza e su
lavoro. Oggi l’esecutivo dovrebbe
dare il via libera alle prime bozze
dei decreti che venerdì saranno al
consiglio dei ministri.
A confermare la volontà di met-
tere mano al capitolo fiscale è sta-
to ieri lo stesso premier. Monti ha
ribadito l’intenzione del Governo
tecnico di «far affluire ai contri-
buenti onesti il gettito della lotta
accresciuta all’evasione in termini
di minore aggravio fiscale». Si par-
te con la missione di «rendere ai
contribuenti onesti la vita più
semplice dal punto di vista fiscale»
e il presidente del consiglio ha as-
sicurato che ci saranno «molti
provvedimenti in questo senso».
Prima di tutto si punterà a ridurre
gli adempimenti a carico dei con-
tribuenti e a migliorare l’ammini-
strazione finanziaria.
L’idea è quella di mettere sul ta-
volo un corposo pacchetto di
semplificazioni che dovrebbe co-
stituire il cuore dei nuovi provve-
dimenti dell’Esecutivo. Meno
scartoffie, quindi. Roba a portata
di mano rispetto alla mission im-
possible del colpo secco all’irpef.
Che, nel dettaglio, riguarderebbe
circa 20 milioni di persone fisiche,
quelle che guadagnano fino a
15mila euro lordi l’anno. Una
enorme platea di contribuenti che
fatica ad arrivare a fine mese. Gen-
te che, sotto i colpi della crisi fi-
nanziaria internazionale, ha alza-
to bandiera bianca da un pezzo.
Con un po’ di tasse in meno da
versare nelle casse dello Stato, in-
somma, arriverebbe una boccata
d’ossigeno. Le brutte sorprese,
però, sono dietro l’angolo. Perché
il piano fiscale di Monti potrebbe
portare anche la riforma degli
LOTTA AI FURBI
A Courmayeur
dopo il blitz
+32% di vendite
Noti i risultati dell’ennesimo
blitz della Guardia di Finan-
za, che sabato scorso 18 feb-
bario ha setacciato la nota
località sciistica di Courma-
yeur, in cerca di evasori. I 70
funzionari del Fisco hanno
effettuato controlli in 33
esercizi commerciali dalle
10.30 fino alle 03.00 del mat-
tino seguente. Il riscontro è
ancora una volta notevole:
gli incassi rispetto al sabato
precedenti sono risultati in
media maggiori del 32%,
con picchi che hanno rag-
giunto il 176%. Il direttore
generale di Bankitalia, Fa-
brizio Saccomanni, al quale
è stato chiesto un commen-
to, ha detto: «ci si chiede per-
chè solo ora, come se ci fos-
sero ordini di scuderia di-
versi e adesso si voglia ri-
marcare una discontinui-
tà».
Messaggio ai mercati
Monti corteggia la Borsa
«Non farò altre manovre»
::: GIANLUCA ROSELLI
ROMA
QQQ Mario Monti difende la Bor-
sa, spinge le banche a fare di più
per lo sviluppo, critica la casta e i
cosiddetti salotti buoni della fi-
nanza e dell’economia. Mentre
sulla riforma del lavoro ribadisce
che «il governo la presenterà, an-
che senza l’accordo con le parti
sociali». Dopo aver parlato davan-
ti alle business community di
Londra e New York, finalmente il
premier si degna di mettere piede
a Piazza Affari. Per un intervento
davanti alla comunità finanziaria
italiana. E alla Borsa di Milano,
per quanto riguarda la riforma del
welfare, il premier sottolinea che
«l’intenzione del governo è quella
di presentare una riforma: se ci
sarà l’intesa con sindacati e Con-
findustria sarà un fatto estrema-
mente positivo, ma se non ci sarà,
l’esecutivo è intenzionato a prose-
guire lo stesso su questa strada».
Prima di partire alla volta di
Bruxelles, dove sono attese le im-
portanti decisioni sugli aiuti alla
Grecia, il presidente del consiglio
vuole lanciare un appello alle
banche a fare la loro parte per la
ripresa, garantendo il loro soste-
gno, con il credito, alle imprese.
Poi elogia Piazza Affari, anche se
PRIMO PIANO
SACCOMANNI Da Bankitalia arriva il monito a non
spettacolarizzare gli interventi anti evasione: «È come se si
voglia rimarcare una discontinuità col passato»
estimi catastali e un colpo d’accet- quilibrare il peso dei tributi, il Go- ni ha detto no alla spettacolarizza-
ta alle oltre 700 agevolazioni fiscali verno pare scommettere tutto su- zione: «Ci si chiede “Ma perché
oggi esistenti. Il che vuol dire più gli accertamenti e sull’azione de- solo ora?” come se ci fossero ordi-
tasse sulla casa e meno detrazioni gli 007 dell’agenzia delle Entrate. ni di scuderia diversi e adesso si
sulla dichiarazione dei redditi. In Dopo essersi messi gli scarponi da voglia rimarcare discontinuità».
buona sostanza, la riduzione sci tra Cortina e Courmayer, i fun- Più ombre che luci, dunque, sul
dell’aliquota minima irpef po- zionari del fisco potrebbero riser- programma fiscale di Monti. Ecco
trebbe essere di fatto compensata, vare nuove sorprese in vista di Pa- perché non si capisce dove abbia
o meglio annacquata, da inaspri- squa. La stretta dell’amministra- trovato certezze il ministro Filip-
menti tributari presentati su altri zione finanziaria, però, non con- po Patroni Griffi, ieri, quando ha
fronti. vince a fondo la Banca d’Italia. Ieri parlato di «buone notizie in arri-
Il conto da pagare all’Erario, alla il direttore generale di via Nazio- vo». Solo un bluff? Occhio alle fre-
fine della giostra, potrebbe essere nale ha lanciato un siluro contro i gature.
identico se non più alto. Per rie- blitz del fisco. Fabrizio Saccoman- twitter@DeDominicisF
.
INCONTRO CHIAVE
Da sinistra: il ministro del-
La lettera
le Finanze e il premier del-
la Grecia; il ministro delle
Finanze tedesco e il presi-
Il verduraio evade
dente dell’Eurogruppo
(ma per necessità)
andrebbe rafforzata con più so- razioni anti-evasione messe in QQQ Guardando un programma televisivo a cura del
cietà quotate. «La Borsa italiana», campo dall’esecutivo, «perché il giornalista più illustre e eminente della Rai, rimasi im-
afferma, «è una delle ricchezze del governo vuole rendere la vita più pietrito da un servizio che documentava la vendita al
nostro sistema, anche se il nume- semplice ai contribuenti onesti». mercato di un mazzo di sedano dall’aspetto fresco ed
ro delle società quotate è ancora E annuncia per il consiglio dei mi- invitante, alla modica cifra di 1 euro, senza l’emissione
inferiore rispetto ad altre realtà nistri di venerdì l’esame sul pac- dello scontrino fiscale. Feci subito buon uso di quindi-
europee: una Borsa con più im- chetto di semplificazioni fiscali. ci anni di istruzione scolastica e 30 di imprenditoria,
prese quotate potrà dare un con- Spiegando che Palazzo Chigi «è per concludere che il ricavo, al netto della materia pri-
tributo fondamentale per la cre- sensibile sul piano intellettuale al- ma e del costo della gestione è di circa 35 centesimi.
scita italiana». le argomentazioni, ma è insensi- Pertanto se il misfatto venisse reiterato per venti volte
Monti poi spiega che «non sarà bile alle pressioni: guardiamo be- al giorno, e trenta giorni al mese, il venditore consegui-
necessaria una manovra aggiunti- ne in faccia a tutti, ma non guar- rebbe 210 euro mensili, non contabilizzati né tassati.
va, perché abbiamo ancora mar- diamo in faccia a nessuno». Evidentemente nemmeno i più disperati, fra disoc-
gini di prudenza per operare». Il Dal premier arriva poi una stoc- cupati e cassa integrati, svolgerebbero questo compito
premier, inoltre, rivendica le ope- cata ai poteri forti. «Alcuni ci han- in condizioni atmosferiche proibitive per una remu-
no accusato di farne parte, ma ab- nerazione così miserabile. Quel soggetto, se non aves-
il graffio biamo dimostrato che non è così,
anche imponendo ad alcuni mi-
nistri di lasciare consigli di ammi-
se svolto questa attività onesta, umile e mal retribuita,
probabilmente avrebbe ingrossato quella fitta cortina
di malfattori e, nella migliore delle ipotesi, con costo
nistrazione di società di cui face- gravante sulla collettività di 400 euro giornalieri in ga-
Alza la cornetta vano parte prima di assumere
l’impegno istituzionale», sostiene
lera. Va da sé che vi è un potere politico che mira a spo-
stare la nostra attenzione ben lontano da dove dilaga il
Il decreto fiscale in arrivo il capo del governo. Che poi cri- vero spreco di denaro pubblico. Mentre barbieri e ac-
prevede l’inasprimento dei tica il concetto di salotto buono. conciatori che si occupano delle chiome dei nostri
controlli sugli scontrini. E Che troppo spesso «ha difeso in onorevoli percepiscono 20.000 euro mensili, il nostro
una novità che coinvolge i modo un po’ forzato l’italianità di verduraio senza senso civico sarebbe quello che mette
cittadini: basterà chiamare alcune aziende senza però guar- le mani in tasca degli italiani. Caro signor verduraio,
il 117 della Guardia di finan- dare al lungo periodo». ben presto saranno delineati i connotati dei veri paras-
za, attivo 24 ore su 24, per Infine, Monti rende noto di aver siti. Coloro che si sono cuciti addosso una veste istitu-
segnalare i commercianti firmato con molti altri paesi euro- zionale per percepire lauti compensi e criminalizzare
che non rilasciano la ricevu- pei una lettera alla Commissione il suo ruolo. Allora tutti comprenderanno che il suo
ta e farli finire subito nella Ue per invitare tutti «a dare un impegno funge da ammortizzatore nel sorreggere
black list del fisco. Alza la forte stimolo alla crescita econo- l’economia, evitando che essa crolli. In quel momento
cornetta, Equitalia ti aspet- mica». Missiva che però non è sta- le chiederanno le dovute scuse. Nel frattempo voglia
ta. ta firmata da Francia e Germa- accettare le mie.
nia. AHMED ABO HATAB
 PRIMO PIANO
STATI UNITI D’EUROPA Il documento accelera verso
l’integrazione, ma manca un aspetto fondamentale: per
competere servono tasse uguali (e più basse) per tutti
Dodici premier anti Merkel:
rigore sì, ma ora la crescita
Il Prof, Cameron e altri dieci capi di governo chiedono otto riforme per scardinare
il potere di Merkozy: aprire il mercato energetico e stop agli aiutini alle banche
::: GIULIANO ZULIN
:::
QQQ AngelaMerkel èindifficoltà
per la figuraccia, con conseguenti
dimissioni, del presidente Wulff.
Nicolas Sarkozy invece sta soc-
combendo nei sondaggi elettorali.
I due capi europei non sono più in
grado di spadroneggiare in Euro-
pa. Barcollano. E così dodici pre-
mier hanno subito scritto una let-
tera d’intenti all’Unione Europea.
Niente di personale con i Merko-
zy, come ha precisato il ministro
italiano Moavero. Però vedendo i
contenuti non si può non pensare
male: rigore sì, ma è il momento di
pensare alla crescita.
Otto i comandamenti che Ma-
rio Monti (probabilmente primo
firmatario della missiva) e i capi di
governo di Estonia, Lettonia, Fi-
nlandia, Irlanda, Repubblica Ce-
ca, Slovacchia, Spagna, Svezia,
Polonia e Regno Unito (sì, ha ap-
posto il suo sigillo pure David Ca-
meron) hanno fatto pervenire a
Van Rompuy e Barroso mentre si
riuniva l’Eurogruppo sulla Grecia.
Due i punti che potrebbero dare
filo da torcere a Francia e Germa-
le grane di Monti
LA SCHEDA
BERLINO PIANGE
La Merkel è in difficoltà
per lo scandalo (con di-
missioni) che ha travolto il
presidente Wulff, e le
pressioni della politica per
la nomina del successore
PARIGI NON RIDE
Sarkozy è in picchiata nei
sondaggi e la sua rielezio-
ne è in forte dubbio: per
recuperare consenso il lea-
der transalpino è pronto a
tutto
IL REGNO UNITO C’È
A sottoscrivere la lettera
d’intenti presentata da
Monti c’è anche David Ca-
meron
GLI ALTRI
La missiva è stata sotto-
scritta anche da Estonia,
Lettonia, Finlandia, Irlan-
da, Repubblica Ceca, Slo-
vacchia, Spagna, Svezia e
Polonia
Martedì 21 febbraio 2012
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nia, che non hanno firmato il do-
cumento: aprire il mercato
dell’energia, dove la Francia è in-
dietro, e “no” ai salvataggi ad ogni
costo per le banche, come la Ger-
mania sta invece facendo per le
Landesbank. Insomma, due bei
schiaffoni a quelli che - fino a po-
che settimane fa - sembravano i
padroni del vapore europeo.
I propositi dei dodici sono pre-
cisi. Si comincia dall’«urgente»
necessità di «rimuovere le restri-
zioni che ostacolano l’accesso e la
concorrenza» nel mercato dei ser-
vizi. Poi si chiede di creare «un ve-
ro mercato unico digitale entro il
2015». E ancora: il mercato unico
dell’energia deve vedere la luce
entro il 2014 e servono - di nuovo -
«azioni urgenti» per «rimuovere le
barriere agli investimenti nelle in-
frastrutture». Ricordate le difficol-
tà di Enel, nel 2006, per comprarsi
una controllata di Suez in Belgio?
Quarto comandamento: «Rad-
doppiare gli impegni per l’innova-
zione, creando un’area europea di
ricerca». Quinto punto, lanciare
un’offensiva commerciale con-
cludendo entro l’anno accordi
5
con India, Canada, Paesi del vici-
nato orientale e i Paesi del sud est
asiatico». Per non lasciare tutti gli
affari - si parla di centinaia di mi-
liardi - solo alla Germania.
Il sesto comandamento evoca
addirittura uno scenario da dopo-
guerra: «ulteriore spinta politica»
verso «l’integrazione economica
con gli Usa» arrivando a ipotizzare
«un accordo di libero scambio». Al
settimo punto il lavoro: «Promuo-
vere mercati che funzionano me-
glio», più aperti a «giovani, donne
e lavoratori anziani». E con «meno
professioni regolamentate», ov-
vero con meno “ordini professio-
nali”. Ultimo punto: rendere «for-
te, dinamico e competitivo« il
mercato dei servizi finanziari.
Se questo non è il manifesto de-
gli Stati Uniti d’Europa, poco ci
manca. Però, forse, manca un
punto. Fondamentale per l’Italia:
l’allineamento della pressione fi-
scale. Perché noi possiamo avere
tutte le libertà del mondo, ma se
metà del reddito delle aziende fi-
nisce al Fisco è difficile fare con-
correnza ai francesi o competere
con il mondo.
 6 Martedì 21 febbraio 2012 PRIMO PIANO
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LA CONTESTAZIONE A Cagliari protesta rumorosa di

le grane di Monti un centinaio tra sindaci, pastori, disoccupati ed irredentisti
sardi: Quirinale colluso con i poteri forti

«Non sto con le banche»

e giù fischi a Napolitano
Il presidente: «Non rappresento il capitale finanziario». Ma restano i dubbi sulla gestione
della crisi del governo Berlusconi finita come voleva la comunità economica Le manifestazioni anti-Profumo

::: segue dalla prima

MARCO GORRA
Casa Pound contro Profumo
.

(...) E oggi, all’epoca dello

spread, il sospetto si declina in
senso finanziario: Napolitano
presidente delle banche. O al-
meno questo è quanto pensa-
vano quanti – un centinaio tra
sindaci, pastori, disoccupati
ed irredentisti sardi – hanno
rumorosamente contestato il
presidente della Repubblica
nel corso della sua visita di ieri
a Cagliari. Tanto che l’inquili-
no del Colle, visibilmente in-
fastidito, ha tenuto a puntua-
lizzare di «non rappresentare
né le banche, né il capitale fi-
nanziario, come qualcuno
umoristicamente crede e gri-
da». Il retroterra dell’accusa
rimpallata da Napolitano è,
ovviamente, la gestione della
crisi del governo Berlusconi fi-
no alla nascita del governo
Monti. Un’operazione gestita
dall’inquilino del Colle e che,
obiettivamente, si è conclusa
come auspicava, tra gli altri,
anche la totalità della comuni-
tà economica e finanziaria in-
ternazionale.
Da qui a sposare in toto le
tesi dei contestatori e dire che
Napolitano agisca per conto
dei poteri forti, ovviamente,
ce ne passa. Giova ricordare
che la transizione tra i governi
è stata portata avanti nel ri-
spetto della forma (seppure
con qualche vistosa sbavatura
qua e là, come ad esempio le
telefonate al presidente tede-
sco Wulff per anticipargli l’in-
tenzione di sostituire il Cava-
liere) e della sostanza. Senza
contare che - in un Paese abi-
tuato a invocare il presiden-
zialismo a ogni pie’ sospinto
salvo impedirsi di metterlo in
STIZZITO
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Non rap-
presento il grande capitale come qualcuno crede»
pratica quando se ne presen-
tano le occasioni - che un ca-
po dello Stato nel momento
del bisogno prenda in mano
la situazione è, almeno in li-
nea di principio, persino con-
solante.
Detto questo, negare che
l’esito della crisi di governo di
novembre si sia discostato an-
che di poco dai desiderata
della finanza internazionale,
dell’Europa e - per dirla in
un’unica, brutale parola - del-
le banche è semplicemente
impossibile. Il segnale
dell’«avanti il prossimo» lo
hanno acceso i mercati. Una
volta incassata la sosituzione,
gli stessi mercati hanno smes-
so di fare le bizze. Si dirà che
fare altrimenti non era possi-
bile, ma resta il fatto che la cri-
si pilotata da Napolitano si è
risolta proprio come auspica-
vano banchieri e capitale fi-
nanziario. Quirinale e finanza
avranno marciato divisi, ma
che abbiano colpito uniti e
fuori di dubbio.
Ma a rinfocolare i sospetti
non c’è solo la storia, ancor-
ché recente. Soccorre anche la
cronaca: sempre ieri, Napoli-
tano ha sottolineato che «la
coesione sociale non significa
immobilismo né mantenere
in piedi il welfare così come è
stato nei decenni passati», so-
stenendo che «occorre rinno-
vare lo stato sociale per mi-
gliorarlo». Parole, quelle del
capo dello Stato, dietro le
quali è facile indovinare una
sorta di incoraggiamento al
processo - per ora al carissimo
amico, ma nulla accelera certe
cose come l’endorsement giu-
sto - di riforma del mercato
del lavoro intrapreso dal go-
verno. E se non siamo al pre-
sidente della Repubblica che
benedice il superamento
dell’articolo 18, così tanto non
pare mancarci.
D’altronde, è pure ancora
fresco il caso Bertinotti, con
l’ex presidente della Camera
(non a caso politico di solida
estrazione ingraiana) a rinfo-
colare il mai sopito scontro
con Napolitano, accusato di
sostenere cose «indicibili» a
proposito di questione sociale
e riforme. Perché i decenni
potranno anche passare e le
repubbliche potranno anche
cambiare, ma la maledizione
del migliorista non muore
mai.
Contestato il ministro
Ma il corteo è di destra
e la Polizia lo blocca
QQQ Cariche di polizia se la
contestazione al governo arri-
va da destra. Si chiude un oc-
chio però se le proteste arriva-
no dai collettivi di sinistra.
Eppure, i militanti di del
Blocco studentesco, l’orga-
nizzazione studentesca di Ca-
saPound Italia, con le mani
alzate e i tesserini alla mano,
chiedevano soltanto di poter
entrare al Polo Zanotto
dell’Università di Verona do-
ve ieri il ministro dell’Istruzio-
ne, Francesco Profumo, tene-
va la sua lectio magistralis in
occasione dell’inaugurazione
dell’anno accademico. Le for-
ze dell’ordine li hanno bloc-
cati e caricati, nonostante il
loro corteo e il sit in fossero
regolarmente autorizzati.
«I circa 200 studenti, che
hanno sfilato senza incidenti
da piazza Pradaval al Polo Za-
notto per manifestare contro
un governo di “baroni” al ser-
vizio di banche e poteri forti,
avrebbero voluto pacifica-
mente esprimere il loro dis-
senso rispetto a chi, come
Profumo e l’intero governo
Monti, vorrebbe che nelle
università italiane si affer-
masse una logica di liberismo
sfrenato ispirata al modello
anglosassone, con atenei di
serie A, privati o dai costi proi-
bitivi e atenei di serie B, inca-
paci di garantire un’istruzio-
ne di qualità e destinate agli
“sfigati” – spiega il responsa-
bile nazionale del Blocco Stu-
dentesco Università, Davide
Di Stefano – Purtroppo non è
stato possibile, perché le forze
dell’ordine, nonostante aves-
simo chiesto di entrare da
semplici studenti universitari,
senza bandiere e con i nostri
tesserini alla mano, ce lo han-
no impedito a colpi di man-
ganellate e con un’azione re-
pressiva del tutto fuori misu-
ra».
Viceversa, il ministro ha
mostrato tutt’altro atteggia-
mento: «In queste mie prime
settimane di lavoro credo di
aver fatto un buon lavoro di
dialettica con gli studenti. Bi-
sogna ascoltarli, in questa si-
tuazione di precarietà gene-
rale non avere la possibilità di
dare loro sicurezza li ha messi
in una grande difficoltà».
Tutt’altra storia a Padova,
per l'inaugurazione dell’anno
accademico dell’Università,
una trentina di militanti del
centro sociale “Pedro” hanno
manifestato contro il ministro
Profumo e il rettore Giuseppe
Zaccaria. Agli autonomi, è
stato concesso perfino di lan-
ciare una bomboletta davanti
a palazzo del Bo, sede del ret-
torato dell’Università, senza
provocare allarmi. Anzi, li
hanno lasciati andare tran-
quilli.
A. M.

::: SALVATORE GARZILLO

Paura per il procuratore capo di Torino Stefano Ginetti, 58 anni, ex di Prima Li-

Le minacce No Tav fermano Caselli

QQQ I No Tav hanno vinto il primo
round. A quasi un mese dal blitz che ha
portato all’arresto di 25 appartenenti al
gruppo di anarchici, arriva la “vendetta”
contro il responsabile dell’inchiesta, il
procuratore capo di Torino Gian Carlo
Caselli. La casa editrice Melampo ha fatto
sapere che «a malincuore» sono stati an-
nullati i due incontri per presentare il libro
del magistrato “Assalto alla giustizia”.
Due appuntamenti fissati per ieri po-
meriggio alle 18 alla Feltrinelli Duomo di
Milano e alle 21 a Cormano, entrambi rin-
viati «per evitare problemi di ordine pub-
blico» poiché «si sarebbe potuto mettere
facilmente in seria difficoltà sia il luogo,
sia il pubblico e i relatori che fossero inter-
venuti», ovvero il sostituto procuratore
della Repubblica di Milano Armando
Spataro e il presidente onorario di Libera
Nando dalla Chiesa. La decisione è stata
presa a seguito delle intimidazioni ricevu-
Intimidazioni e scritte: la casa editrice annulla le presentazioni del suo libro a Milano
te da Caselli nei ultimi giorni: in diverse
città sono apparsi slogan contro il procu-
ratore e proprio a Milano, a due passi dal
Duomo, aderenti alla sigla No Tav hanno
tappezzato i muri con frasi del tipo «Ca-
selli brucerai», «Caselli boia», «Caselli in-
fame», e «Tornerà il piombo».
Sul sito “Indymedia.org”, che raccoglie
la voce degli attivisti, la notizia delle pre-
sentazioni è stata accolta con entusiasmo
dai “No Tav sparsi e itineranti”: «A Milano
sarà presente Giancarlo Caselli, il magi-
strato direttamente responsabile degli ar-
resti dei nostri compagni e amici No Tav.
Andiamo ad esprimergli il nostro punto di
vista a proposito di “assalti” e di “giusti-
Contestazioni a Milano
zia”». La colpa di Caselli è di essere il re- Susa. Tra gli arrestati compaiono anche
sponsabile dell’inchiesta sui No Tav che il due nomi legati a doppio filo alle organiz-
26 gennaio scorso ha portato all’arresto di zazioni terroristiche: Maurizio Paolo Fer-
25 persone ritenute responsabili di episo- rari, 66 anni, cofondatore delle Brigate
di di violenza durante le manifestazioni Rosse da poco in libertà dopo aver sconta-
del 27 giugno e del 3 luglio 2011 in Val di to 30 anni per il sequestro di Mario Sossi; e
nea. Quel 26 gennaio, sempre sul sito “In-
dymedia”, i militanti spiegarono così il la-
voro di Caselli: «L’obiettivo del procurato-
re capo di Torino è chiaramente quello di
dividere il movimento e delegittimarlo.
Del resto, Caselli non è nuovo a simile
operazioni di attacco dei movimenti; pa-
ladino della sinistra giustizialista, è tra co-
loro che portano avanti il primo attacco
giudiziario nei confronti del movimento
No Tav con l’inchiesta “Lupi Grigi” che
portò al “suicidio” di Sole e Baleno, prima
di essere smontata in cassazione. Un paio
di anni fa invece porta avanti l’inchiesta
sugli scontri al “G8 universitario” di Tori-
no. La sua dichiarazione: “Non è un pro-
cesso ai movimenti, ma agli individui”,
quindi, non può convincerci». E dire che
nel suo libro Caselli parla di magistrati
sotto attacco, raccontando come sia stato
accusato di essere comunista all’epoca
delle indagini antimafia, e fascista duran-
te le prime inchieste sulle Br.
 PRIMO PIANO Martedì 21 febbraio 2012 7
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BACCHETTATI Settimana scorsa era intervenuto il

sottosegretario alla presidenza Antonio Catricalà per
sollecitare i riottosi a pubblicare la documentazione
le grane di Monti

Flop sulla trasparenza. Ma Monti esulta

Il governo mette in rete i redditi dei ministri con tre mesi di ritardo. Il premier si autoelogia: nessuno nel mondo ha
fatto qualcosa di simile. E ora SuperMario vuole obbligare manager e politici a rendere noti anche i loro possedimenti
::: ARMANDO ROSSI
ROMA
QQQ Oggi finalmente il governo
metterà on line le dichiarazioni
patrimoniali di ministri e sottose-
gretari. Peccato però che l’atto di
trasparenza arriva a quasi tre mesi
dalla sua enunciazione. Mario
Monti, infatti, lo aveva promesso il
4 dicembre 2011, in occasione del-
la presentazione in Parlamento
del decreto “salva Italia”. «Per i
membri del governo ci sarà un ul-
teriore criterio di trasparenza a li-
vello delle migliori tradizioni in-
ternazionali: abbiamo deciso di
rendere pubblici gli interi patri-
moni dei ministri, oltre natural-
mente ai compensi percepiti per i
loro nuovi incarichi istituzionali»,
aveva annunciato il premier in
quella occasione.
Nelle intenzioni del premier,
l’operazione trasparenza sarebbe
dovuta avvenire entro 90 giorni
dall’insediamento del nuovo ese-
cutivo, avvenuto il 17 novembre
dell’anno scorso. Ma a ridosso
della scadenza, ovvero il 14 feb-
braio, i ministri non avevano pub-
blicato alcunché. L’unico a mette-
re on line i suoi possedimenti, in-
fatti, finora è stato Patroni Griffi.
Niente dagli altri colleghi (a parti-
re da Monti), ad eccezione di Fa-
brizio Barca che, tuttavia, si era li-
mitato a pubblicare l’importo lor-
do della retribuzione da ministro e
di Francesco Profumo, che aveva
però reso pubblico solo l’importo
da percepire in quanto membro
del governo senza specificare
quello fino ad ora percepito.
Tanto che il sottosegretario alla
presidenza del consiglio, Antonio
Catricalà (uno dei pochi sottose-
gretari ad avere dichiarato tutto il
dovuto), la settimana scorsa è do-
vuto intervenire con una circola-
re. «Il prossimo 14 febbraio scade
il termine di 90 giorni che ci siamo
prefissati per dare pubblicità alla
nostra situazione patrimoniale. Il
capo del governo mi ha incaricato
di chiedervi di pubblicare ciascu-
no sul proprio sito istituzionale
tutti i dati che possano dar conto
della vostra situazione, anche al di
là di quanto si è tenuti a fare dalla
legge», ha scritto Catricalà. Non
avendo ottenuto alcun risultato, il
premier si è visto costretto a pro-
rogare la data fino al 21 febbraio.
Ministri riottosi? Chi lo sa. Ma for-
se l’idea di Monti non è stata presa
bene da tutti i membri dell’esecu-
tivo. E così domani l’operazione
trasparenza scatterà per tutti i
membri dell’esecutivo, compreso
lo stesso premier che, nonostante
la richiesta ai suoi ministri, non ha
ancora pubblicato nulla della sua
situazione patrimoniale sul sito di
Palazzo Chigi.
L’annuncio è stato dato ieri da
Monti nel suo intervento a Piazza
Affari, a Milano, davanti alla co-
munità economica e finanziaria.
Ma, nonostante il ritardo, il Pro-
fessore vuole andare oltre. «Pro-
porrò poi che tutto il personale
politico e amministrativo di alto
livello si sottoponga a qualcosa di dei capi di governo del G7, rivelan-
analogo», ha detto Monti. Il presi- do di aver «faticato a trovare qual-
dente del consiglio, inoltre, ha cosa di comparabile a quello che
raccontato che, cercando buoni stiamo facendo noi, con la dispo-
esempi, è andato a vedere sui siti nibilità dei ministri che non erano
Patroni Griffi: fino a giovedì per dire chi sfora
Alla Camera la lista dei boiardi d’oro
Arriva a Montecitorio l’elenco dei super stipendi. E il sottosegretario corregge il Prof sul tetto
::: ROMA
QQQ Il governo sta studiando una
norma che obblighi i manager a
pubblici rendere nota la loro situa-
zione patrimoniale e reddituale. In-
tanto, però, la Camera attende la
documentazione sugli almeno set-
tecento manager pubblici che per-
cepiscono stipendi altissimi: in qual-
che caso superano addirittura il mi-
lione di euro l’anno. Ce n’è per tutti: il
presidente dell’Inps, Antonio Mastrapa-
squa, che percepisce 1,2 milioni di euro
l’anno, il Ragioniere dello Stato, Mario
Canzio, 516 mila euro, i presidenti delle
Authority Agcom e Antitrust che ne in-
cassano 475mila, mentre il presidente e
il direttore della Consob si fermano ap-
pena sotto quota 400mila. L’elenco ag-
giornato delle retribuzioni era stato ri-
chiesto dalle commissioni Affari Costitu-
zionali e Lavoro di Montecitorio, le stesse
che saranno chiamate ad esprimersi
sull’ipotesi di nuovi tagli.
Il ministro della Funzione Pubblica,
Filippo Patroni Griffi ha diramato una
circolare a tutte le amministrazioni: en-
tro il 23 febbraio dovranno comunicare
al ministero informazioni precise circa i
trattamenti economici corrisposti a di-
pendenti e collaboratori che «superano il
limite del trattamento spettante al primo
Presidente della Corte di cassazione, pari
ad euro 304.951,95 per l’anno 2011». Le
cifre serviranno a studiare un intervento
legislativo. «Dopo il tetto agli stipendi dei
dipendenti pubblici, il governo varerà
entro maggio un decreto per regolamen-
tare le retribuzioni dei manager delle so-
cietà partecipate dallo Stato», ha annun-
tenuti a farlo». Come a dire: guar-
date come siamo bravi, in Europa
questa cosa non la fa nessuno.
L’ex presidente della Bocconi
ha poi rivendicato le misure mes-
ciato Patroni Griffi.
Una norma condivisa nel principio dal
premier Mario Monti, che, però, ieri mat-
tina, in visita alla Borsa di Milano, ha
espresso qualche dubbio sui suoi effetti:
«Nei prossimi tempi faremo fatica a tro-
vare delle professionalità di alto livello
per alcune funzioni della pubblica am-
ministrazione», ha detto. Il tetto alle retri-
buzioni, ha sottolineato, è comunque
«doveroso», e di «305 mila euro per i ver-
tici della Pa».
Sia il premier che il ministro della Fun-
zione Pubblica, però, avrebbero sbaglia-
to la cifra. Che, in realtà, è leggermente
inferiore. Così, almeno, aveva comunica-
to giovedì alla commissione Bilancio di
Montecitorio il sottosegretario all’Eco-
nomia Gianfranco Polillo, che si era in-
TRASPARENTI
Il governo schierato nel giorno del giu-
ramento del 16 novembre scorso. Il
giorno dopo, il premier aveva promes-
so che «per un ulteriore criterio di tra-
sparenza» i ministri avrebbero reso
pubblici i loro patrimoni. Ma fino a
oggi non era accaduto nulla Lapresse
se in campo dall’esecutivo per eli-
minare privilegi della cosiddetta
casta, «ovvero il tetto di 305 mila
euro per i vertici della pubblica
amministrazione e la riduzione
formato presso il ministero della
Giustizia. «Il tetto agli stipendi dei
manager della pubblica ammini-
strazione non è di 305 mila euro,
ma di 294 mila euro». A tanto am-
monta, infatti, la retribuzione del
primo presidente della Corte di
Cassazione, “metro” sul quale
vengono calcolati tutte le retri-
buzioni pubbliche.
C’è chi, soprattutto nel Pdl e nell’Udc,
dubita della bontà della norma. Giu-
liano Cazzola, deputato Pdl, esperto
di previdenza ed ex sindacalista Cgil,
lancia l’allarme: l’intervento sui ma-
nager potrebbe far presagire un
«complessivo ridimensionamento
degli stipendi di tutti i lavoratori pub-
blici fino a comprendere anche i livelli
più bassi». Pierluigi Mantini, Udc, nota
che «il provvedimento è di immediata
applicazione, con efficacia retroattiva»
e, «sotto il profilo politico fa intendere
chiaramente che l’Italia si trova nelle me-
desime condizioni della Grecia». Lì il go-
verno è dovuto ricorrere a tagli degli sti-
pendi a tutti i dipendenti pubblici e a mi-
gliaia di licenziamenti. A chi solleva il
problema giuridico dell’indipendenza
delle Authority che sarebbe minacciata
dai tagli del governo, risponde il pidielli-
no Pietro Laffranco: «I sacrifici sono con-
divisibili se a farli sono tutti, anche gli alti
burocrati pubblici. Non è pensabile ri-
nunciare alle Olimpiadi di Roma e poi
consentire il pagamento di stipendi da
nababbi. Nessuna eccezione, dunque, a
meno che il Governo non voglia mettere
in discussione la sua tenuta dei numeri in
Parlamento», dice minaccioso.
P.E.R.
del numero di auto blu, che co-
munque resta sconfinato». Nelle
intenzioni del Professore, infatti,
c’è quella di obbligare a rendere
noti i possedimenti anche ai ma-
nager pubblici, di cui ora si cono-
scono solo gli stipendi.
Oggi, dunque, i patrimoni sa-
ranno on line. Resta il fatto del ri-
tardo e della sollecitazione di Ca-
tricalà. Ritardo che era stato og-
getto anche di un’interpellanza
urgente del Popolo della Libertà,
cui aveva risposto, il 9 febbraio, il
sottosegretario alla presidenza
Giampaolo D’Andrea. «Si sta pro-
cedendo lungo la strada indicata
dal presidente del consiglio», le
parole del sottosegretario.
Fino a ieri, però, l’unico mini-
stro a mettere on line l’intero suo
patrimonio è stato Filippo Patroni
Griffi, titolare della Pubblica am-
ministrazione e Semplificazione.
Due soltanto, invece, i sottosegre-
tari: Gian Luigi Magri e Filippo Mi-
lone, entrambi alla Difesa. Gli altri,
nulla. Anche per loro si dovrà at-
tendere questa mattina.
il graffio
Vae
victis
Il circolo Pd di Mentana
comunica: «Travolgente
successo per Gasbarra a
Mentana nelle primarie
del Pd l’elezione del segre-
tario regionale». Hanno
votato in 792. Gasbarra ha
ottenuto 786 preferenze, 5
sono andate a Marta Leo-
nori, 0 a Bachelet. È caccia
ai 5 deviazionisti.
AVVISO DI
AGGIUDICAZIONE
GARA D’APPALTO
I.1) Amministrazione Aggiudica-
trice: Comune di Milano - Setto-
re Gare Beni e Servizi Galleria C.
Fontana, 3 II.1.1) Denominazione
appalto: GARA N. 52LG/2011 –
CIG 34196998E1. Servizio di rimo-
zione dei mezzi pubblicitari abusivi
installati sul territorio del Comune
di Milano. V.1) Data di aggiudi-
cazione dell’appalto: 8/2/2012.
V.3) Aggiudicataria: Litta & Giar-
dino Srl sede legale via Solari, 41
- Milano; V.4) Valore finale totale
dell’appalto: Euro 1.050.000,00
oltre IVA. VI.4) Data di spedizio-
ne avviso alla GUUE: 9/02/2012.
Il DIRETTORE DI SETTORE
F.to Dott.ssa Manuela Loda
8 Martedì 21 febbraio 2012
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:::
Commento
Dieci punti per comprendere
perché Mani Pulite ha fallito
::: DAVIDE GIACALONE
QQQ Venti anni non sono ba-
stati. Stiamo ancora sguazzando
nelle conseguenze del manipu-
litismo. Dal passato non si esce
mai se si continua a mentire.
Mani Pulite è stata ritratteg-
giata, per i lettori di Libero, e da
par suo, da Filippo Facci. Non
mi pare ci sia nulla da aggiunge-
re. C’è da strappare lo scenario
dell’ipocrisia, c’è da chiudere
una guerra, di cui i più non ricor-
dano la ragione. Lascio delle
mollichine, sapendo che uccel-
laci le mangeranno, ma sapen-
do anche che Pollicino la strada
la ritrova. Perché è giusto così.
1. La storia del dopoguerra va
letta senza dimenticare la guer-
ra fredda e senza dimenticare la
condizione particolare in cui si
trovavano l’Italia e la Germania.
Non si tratta di evocare scenari
globali per giustificare mazzette
locali, ma solo di richiamare
l’ovvio, da cui discende molto.
2. Quello in cui i grandi gruppi
industriali e le società delle par-
tecipazioni statali presero a fi-
nanziare i partiti democratici (le
coalizioni che andavano dal
centro destra al centro sinistra)
fu un giorno positivo, per l’Italia.
Perché quel finanziamento, die-
tro al quale si consumavano vari
reati, pagava il prezzo della no-
stra possibile sovranità.
3. Lo scontro divenne feroce
in occasione del passaggio che
cambiò la storia d’Europa,
quando tedeschi occidentali e
italiani consentirono lo schiera-
mento degli euromissili. Lì la
potenza sovietica cominciò a
morire. In Germania lo fecero i
socialdemocratici, in Italia Craxi
e Spadolini. La battaglia fu du-
rissima e la potenza economica
del Pci temibile. Resistere e bat-
terla fu un dovere, essendo di se-
condarissima importanza la
provenienza dei soldi necessari.
4. La legge sul finanziamento
pubblico dei partiti era ipocrita,
tanto quanto i partiti che la vota-
vano e violavano. Non c’è scu-
sante per questo. È una colpa
politica, com’è stato segno d’in-
capacità il non aver capito le
conseguenze della fine della
guerra fredda. I partiti fucilati fra
il 1992 e il 1994 erano già grave-
mente malati. Non c’entra quel
che si ripete, ovvero il troppo al-
to debito pubblico e la pressione
fiscale, perché il debito era la
metà di oggi e la pressione più
bassa. Il finanziamento pubbli-
co di allora era insufficiente, ol-
tre che violato, quello di oggi, in
barba ai referendum, non solo è
violato, ma è spropositatamen-
te alto. Il caso dei soldi della
Margherita, e del loro gestore,
Luigi Lusi, dimostra che palate
di quattrini pubblici sono usati
per fini privati. Laddove i partiti
di un tempo avevano debiti (so-
lo il Pci aveva un patrimonio im-
mobiliare occulto) quelli di oggi
traboccano soldi e li investono
variamente. Quando non se li
fregano. Bel risultato.
5. La necessità di finanziare i
partiti non ha nulla a che vedere
::: I GUAI DELLA SINISTRA
con la corruzione. La prima cosa
fu spesso affidata ai più onesti, la
seconda fu praticata dai mani-
goldi. Avere mischiato le due co-
se è una colpa dei vecchi partiti
come delle inchieste. I primi per
non avere rivendicato quei soldi
come un merito, le seconde per
aver fatto di tutta l’erba un fa-
scio, pur di perseguire un obiet-
tivo politico.
6. Che consisteva nel far fuori
i partiti senza far fuori la demo-
crazia, quindi appoggiandosi al
fu partito comunista, di cui la
propaganda avvalorava un’ine-
sistente onestà (lì albergava la
più ripugnante immoralità). Fu
grazie a quel disegno che alcune
privatizzazioni (vedi il caso di
Telecom Italia) si tradussero nel
più gigantesco ladrocinio mai
perpetrato ai danni della collet-
tività.
7. La corruzione avvelena la
politica così come il giustiziali-
smo avvelena la giustizia. Sono
fratelli. Figli di genitori pessimi,
la cui regola è il disprezzo delle
regole. Lo spettacolo dell’accu-
sa ha divelto le regole del diritto
e massacrato i diritti individuali,
senza che questo sia minima-
mente servito a sconfiggere il
malaffare. In un Paese serio il
politico sospettato si dimette. In
un Paese serio il magistrato che
teorizza la carcerazione come
sistema estorsivo viene buttato
fuori. Noi abbiamo coltivato,
per venti anni, ladri e manettari,
pretendendo di dar del delin-
quente alle persone per bene. La
Corte dei conti che denuncia la
corruzione, sedendo nei consi-
gli d’amministrazione che gesti-
scono la spesa pubblica, è il
grottesco ritratto di un Paese
che disonora le regole.
8. La distanza siderale fra le
accuse mosse e le risultanze
processuali, l’assenza di con-
danne effettive, il continuare a
raccontare come delinquenti
coloro i quali sono stati assolti, il
descrivere la vita pubblica come
popolata solo da lestofanti serve
ad una sola cosa: mostrare che le
regole non valgono e ci si fa vale-
re con la disonestà e la prepo-
tenza. A giudicare dalla scena e
da come è popolata, direi che ta-
le teoria ha avuto successo.
9. Raccontare il debito pub-
blico come frutto delle ruberie e
l’opacità della vita economica
come opera dei criminali serve
solo a non volere ammettere
che il nostro patto sociale s’è
corrotto al punto da basarsi su
quei pilastri, coinvolgendo mol-
tissimi, se non tutti. Si accusano
pochi per salvare un equilibrio
insostenibile.
10. Per forza che la corruzione
cresce. Dalle Aule del Parlamen-
to a quelle dei tribunali sono le
regole a perdere la partita. La-
sciando che dilaghi l’Italia peg-
giore. Fatele pure sparire, que-
ste mollichine, continuate a pa-
scervi diffondendo letame. Non
è difficile immaginare il risulta-
to.
www.davidegiacalone.it
Nuovi guai per il senatore Pd, ed ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi Olycom
L’inchiesta sui conti dell’ex Margherita
«Lusi sta ancora provando
a imboscare i soldi del reato»
Si indaga su altri 20 milioni. Il gip: il 17 febbraio bonifici sospetti del senatore
::: ROBERTA CATANIA
ROMA
QQQ Luigi Lusi non perde il
vizio. Già indagato per la sot-
trazione di 13 milioni di euro
dalle casse della Margherita,
l’ex partito di cui continuava
a essere tesoriere, il senatore,
cacciato con «disonore» dal
Pd, appena quattro giorni fa
spostava «un ingente importo
dal conto della TTT srl al con-
to corrente della Paradiso
Immobiliare». Ragione che
ha spinto il gip di Roma Si-
monetta d’Alessandro a di-
sporre il sequestro cautelati-
vo dei beni ancora nelle di-
sponibilità dell’onorevole.
Immediatamente la delega è
arrivata al Nucleo di Pt della
Guardia di finanza, che ha
«congelato» le quote delle
due società riconducibili a
Lusi e titolari, rispettivamen-
te, dell’appartamento da 1,9
milioni nel centro di Roma, in
via Monserrato, e di una villa
a Genzano del valore di circa
3 milioni.
VORAGINI CONTINUE
Ma non è tutto. Studiando i
movimenti bancari del vec-
chio partito di Democrazia e
Libertà, il procuratore ag-
giunto Alberto Caperna e il
sostituto Stefano Pesci hanno
scoperto un’altra voragine.
Venti milioni di euro tolti dal
fondo per essere versati a
«destinatari di non facile
identificazione». Ancora po-
co per sommare la cifra ai 13
milioni che Lusi ha già con-
fessato di avere preso per
scopi personali, ma le Fiam-
me gialle del colonnello Vir-
ITALIA
gilio Pomponi stanno co- tributaria della Finanza, dove
::: IL CASO munque esaminando tutti i il contabile avrebbe ricostrui-
bonifici per venire a capo del to il «senso di queste opera-
13 MILIONI reale uso che è stato fatto di zioni» con il “libro giornale” a
Dopo un’indagine di due questo denaro. L’anomalia è portata di mano. Una specie
mesi su strani movimenti saltata fuori nello studio dei di registro che De Meo redi-
bancari, la procura di Roma movimenti di due conti cor- geva su indicazione di Lusi.
scopre che il senatore Pd ed renti di Dl, sui quali, tra il La cosa più curiosa è che il
ex tesoriere della Marghe-
rita, Luigi Lusi, ha sottratto 2007 e la fine del 2011, sono 17 febbraio scorso il senatore
all’ex partito di Rutelli 13 passati sessanta milioni di abbia provato a «sottrarre
milioni. euro. parte del profitto di reato»
con l’ormai collaudato siste-
SEQUESTRI BENEFICIARI OSCURI ma dei bonifici bancari a cin-
Lusi ammette parte delle L’importante cifra è stata que zeri.
accuse e gli vengono se-
questrate le quote della spostata dai conti con asse-
TTT srl e della Paradiso Im- gni bancari, dei quali i pm PARADISO IN TERRA
mobiliare, titolari, rispetti- vogliono rintracciare non so- Lo scrive il gip D’Alessan-
vamente, di un apparta- lo i beneficiari, ma anche le dro a pagina 5 dell’ordinanza
mento da 1,9 milioni nel causali. Delle operazioni so- di sequestro delle quote so-
centro di Roma, in via
Monserrato e di una villa a spette, venerdì scorso, è stato cietarie. «Tale movimenta-
Genzano del valore di circa chiesto conto a Giuseppe De zione», spiega il giudice rife-
3 milioni. Meo, già direttore generale rendosi al bonifico da TTT srl
della Margherita e responsa- a Paradiso Immobiliare, «cer-
ALTRI FONDI bile della contabilità del par- tamente riconducibile a Lusi,
Dei 60 milioni movimentati tito confluito cinque anni fa sottolinea la serietà e l’attua-
nei conti del partito tra il
2007 e il 2011, oltre 20 nel Pd. De Meo è stato ascol- lità del pericolo di un’agevole
avrebbero destinatari non tato in via dell’Olmata, nella sottrazione di almeno parte
chiari. caserma del Nucleo di polizia del profitto di reato, ed impo-
ne pertanto sia di adottare un
provvedimento di urgenza
il graffio sui beni maggiormente espo-
sti a tale pericolo, va le a dire
le somme di denaro giacenti
Riflesso condizionato sui conti intestati alle due so-
cietà, sia di disporre, con se-
«Voglio fare i complimenti ai ragazzi dell’As. Roma, parato provvedimento, il se-
sconfitti di misura dalla Juventus in un’emozionantis- questro dei residui beni indi-
sima finale al Torneo di Viareggio». Lo dichiara in una cati così da “congelare”, in
nota la democratica Patrizia Prestipino, assessore attesa di eventuali efficaci ac-
provinciale a Sport, turismo e politiche giovanili. cordi tra l’indagato e la parte
«Resta un po’ di amarezza per la vittoria sfumata», ha lesa, il profitto dei reati posti
aggiunto l’assessore, «ma il secondo posto è un risul- in essere da Lusi». Un pas-
tato senza dubbio prestigioso, che premia il lavoro del saggio dell’ordinanza che
tecnico Alberto De Rossi e di una società che dimostra svela anche il mancato accor-
di puntare molto sui giovani». Ormai è un riflesso con- do tra i legali del senatore e
dizionato. Appena sentono nominare un tecnico, gli avvocati del partito, che
quelli del Partito democratico corrono subito a soste- hanno rifiutato la fideiussio-
nerlo. ne per «mancanza delle do-
vute garanzie».
 ITALIA
Emergenza elettorale
Il Pdl frana al 10% ma il Cav si tiene il simbolo
Sondaggi da brivido soprattutto al Nord, però Berlusconi insiste: «Alle amministrative con il nostro logo»
::: SALVATORE DAMA
ROMA
QQQ Finirà come al solito. Finirà
che decide il capo. E Silvio Berlu-
sconi non sceglie affidandosi al
caso, testa o croce. Ma leggendo i
sondaggi. Se le performance del
Pdl rimarranno basse da fare im-
barazzo (oltre a causare sconfit-
te), si prediligerà la lista civica am-
mainando la bandiera del partito.
Ricevendo a cena gli amministra-
tori locali a Villa Gernetto, il Cava-
liere però frena: «Il Pdl sarà pre-
sente ovunque», giura, «le liste ci-
viche saranno solo di supporto. Si
valuterà zona per zona». Agli invi-
tati il leader fa sentire il nuovo in-
no (a cui ha lavorato la deputata
Maria Rosaria Rossi), che manda
in pensione “Menomale che Sil-
vio c’è”: «...Noi siamo il Popolo
della Libertà / gente che spera /
che lotta e che crede nel sogno
della libertà...». Eppure quelle tre
lettere del logo - Pdl - non piaccio-
no più a Berlusconi: «Non sono
attraenti», spiega in privato. È sta-
ta una infatuazione passeggera,
ha funzionato un paio di anni, ora
ne ha abbastanza: vuole cambia-
re. Fosse per lui rifarebbe Forza
Italia. Ma non si può. Allora i crea-
tivi del Cavaliere stanno lavor-
nando a surrogati digeribili per gli
ex An: “Forza Italiani” o “Viva
l’Italia”. Insomma, quello è.
La prima preoccupazione del
leader, in ogni caso, è che le can-
didature a sindaco siano decenti,
magari pescate fuori dal recinto
della politica. Certo, poi c’è da ve-
dere come si comporta la Lega al
Nord: alleanza, sì o no? Nel con-
tempo rimane aperta l’ipotesi di
apparentamenti, specie al Sud,
con l’Udc. Sono quattro le città
che preoccupano: Palermo, Ge-
nova, Lecce e Verona. Nel setten-
trione i berluscones rischiano di
rimanere isolati, senza il Carroc-
cio. Eppure, nella città scaligera, il
Pdl potrebbe anche infilarsi nella
contesa interna ai padani soste-
nendo la lista del sindaco Tosi. E
facendo un dispetto al Senatur.
Al Sud, sulle intese con l’Udc,
pesa il veto di Fli e dell’Mpa. Paler-
mo, dove Angelino Alfano gioca in
casa, è un vero sudoku. Il terzo po-
lo ha già un nome, Massimo Co-
sta. Sicché gli azzurri stanno pro-
vando a convincere il suo mento-
re, Francesco Cascio, a scendere
in pista, in modo da far ritirare
l’altro. Ci riusciranno? A Lecce, in-
fine, la si potrebbe risolvere pun-
tando sulla ricandidatura dell’ex
sindaco Adriana Poli Bortone.
Berlusconi è intimamente
preoccupato dai sondaggi. C’è un
dato dell’astensione altissimo, in-
torno al 50 per cento. E le urne
vuote penalizzano il centrode-
stra: teorema sempre verificato.
Però prova a tranquillizzare: «Il
Pdl è al 23,6 per cento, in crescita a
livello nazionale». Tuttavia, se-
condo l’agenzia Agi, ci sarebbero
alcune Regioni, specie nel Nord,
dove il movimento franerebbe
addirittura sotto il 10 per cento
(ma via dell’Umiltà smentisce).
Un incubo. Così, per mettere le
mani avanti, Silvio si è raccoman-
da con i suoi uomini: «Evitate di
Martedì 21 febbraio 2012 9
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::: IL FUTURO DEL CENTRODESTRA
caricare di significato politico An tengono a candidarsi alle ele- strative correremo con il suo sim- liste civiche», perché «le Ammini- sulle tessere false. Berlusconi è fu-
questa tornata elettorale, sono zioni amministrative con il mar- bolo, è un partito con più di un strative sono un tema difficile per rioso: «Che figura di m... abbiamo
solo elezioni locali». La politica si chio ufficiale. Ma per i postmissi- milione di iscritti». Caustico Alte- tutti i partiti. Noi abbiamo sempre fatto!». Ed ha spedito Denis Verdi-
fa a Roma. Dove, annuncia, «mer- ni la centralità del partito è un va- ro Matteoli: «Solo una mente ma- avuto risultati inferiori». Anche il ni a Modena per trovare i respon-
coledì, con Alfano, vedrò Monti». lore assoluto, si sa. Eppoi temono lata rinuncerebbe al simbolo con capogruppo alla Camera Fabrizio sabili del tesseramento funebre.
Sul premier «nessun dubbio, con- che il forfait alle Comunali sia il cui il partito ha ottenuto il 35-36 Cicchitto prende in considerazio- Fortuna, sospira il Cavaliere, che il
tinuiamo a sostenerlo». preludio della fine del partito uni- per cento dei voti». Allora chiama- ne l’ipotesi: bisogna essere «prag- meccanismo “una testa-un voto”
La classe dirigente pidiellina? co del centrodestra, già azzoppa- te la neuro, perché gli ex Forza Ita- matici», dice. Franco Frattini sce- «ha escluso i furbetti» permetten-
Non aiuta Silvio a prendere una li- to dalla scissione dei finiani. È pe- lia non sono affatto scandalizzati glie l’ibrido: «Ci saranno sia le liste do il regolare svolgimento dei
nea: è una Babele sull’ipotesi di rentorio Maurizio Gasparri: «Il all’idea. Guido Crosetto, per civiche sia il Pdl». congressi provinciali «con grande
presentarsi senza simbolo. Gli ex Pdl non sparisce, alle Ammini- esempio: «Non demonizziamo le Infiamma, intanto, la polemica successo di partecipazione».
GLI AZZURRI
Un meeting
per rifondare
il partito a Roma
«Laboratorio Roma» e i «Cri-
stiano popolari» di Mario Bac-
cini (foto) hanno deciso di uni-
re le forze, presentando insie-
PENSIEROSO me la mozione «Il coraggio di
Silvio Berlusconi, fonda- cambiare» in vista del prossi-
Unificazione del Terzo Polo: Fli esita tore del Pdl, sta valu-
tando caso per caso le
mo congresso capitolino del
Pdl, fissato per la metà di apri-
Casini non convince Fini soluzioni per affrontare le
amministrative: in molti
comuni l’ex premier pre-
le. Il battesimo è in program-
ma questo pomeriggio con
l’assemblea fondativa che si
e intanto fa il filo a Veltroni ferirebbe liste civiche al
simbolo del Pdl Olycom
terrà al Museo Centrale Mon-
temartini, nel corso della qua-
le verrà illustrata la mozione
congressuale. Oltre al leader
::: PAOLO EMILIO RUSSO ra berlusconiana. Fli è disponibile ad una fe- nel giro di qualche ora da Carmelo Briguglio, dei Cristiano popolari, Mario
ROMA derazione di partiti, mantenendo i simboli vicecapogruppo di Fli alla Camera: «Il Terzo Baccini, fanno parte della cor-
differenziati, ma non a fondersi in un conte- Polo deve evolversi e fare un salto in avanti su- data, che mira a far saltare i
QQQ A sentire il segretario centrista, c’è «per- nitore più grande. perando differenziazioni e qualche incom- vecchi equilibri del Pdl roma-
fetta sintonia» tra Pier Ferdinando Casini, Casini, incassato il no alla sua proposta, ri- prensione: il Polo della Nazione sia una fede- no - interamente giocati fra ex
Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. La realtà, dimensiona: «Di vertici con Fini ne facciamo razione Fli-Udc-Mpa-Api con una governan- azzurri ed ex aennini - l’asses-
però, è un po’ diversa: il presidente della Ca- tutti i giorni», ha minimizzato. Ed, effettiva- ce, delle regole e una leadership condivisa», sore comunale, Antonello Au-
mera, “scottato” dall’esperienza con il Pdl, ha mente, all’ordine del giorno ieri c’era l’assetto dice. Sì alla federazione, no al partito unico. rigemma, l’ex consigliere re-
detto di no alla proposta del leader Udc di fon- col quale presentarsi alle Amministrative, per «Sarebbe un errore pensare al Terzo Polo co- gionale Massimiliano Maselli,
dare insieme un nuovo partito-contenitore. I le Politiche del 2013 c’è ancora tempo. A chi me partito unico, andando a ripetere quella che sarà il portavoce nonché il
tre segretari del Terzo Polo si sono confrontati gli chiedeva che vi era stato un chiarimento, il che fu la fusione a freddo per la costituzione candidato alla segreteria da
per oltre due ore ieri nello studio del Presiden- leader Udc ha risposto così: «Un chiarimento del Pdl, da cui l’Udc, allora forse più avveduto contrapporre a Gianni Sam-
te della Camera. All’ordine del giorno della c’è quando c’è qualcosa da chiarire, noi non di noi, volle rimanere fuori», aggiunge Brigu- marco, attuale coordinatore
riunione non soltanto la formula attraverso la abbiamo niente da chiarire, siamo in perfetta glio, uomo fidatissimo del vicepresidente Fli capitolino del partito. A dar
quale presentarsi alle prossime Amministra- sintonia». Una tesi, però, che viene smentita Italo Bocchino. manforte a Laboratorio Roma
tive, ma anche l’assetto futuro della coalizio- Nonostante questa - grossa - incompren- l’ex ministro degli Esteri,
ne di centro. Casini è tornato a proporre agli sione, il cantiere del Terzo Polo resta aperto.
alleati una nuova formazione - che, ai tempi,
definì “Partito della nazione” - nella quale far
il graffio Casini ha annunciato un congresso dell’Udc
a maggio, Fini terrà a metà marzo una con-
Franco Frattini, così come il
senatore Stefano De Lillo.
«Non ci vogliamo rassegnare
confluire Udc, Fli, Api e Mpa. Uno strumento vention a Pietrasanta, mentre Rutelli, al mas- alla nomenclatura decisa a ta-
per accelerare gli «scricchiolii» che il centrista
ode «a destra e a sinistra», far confluire al cen-
Palle al balzo simo, può cambiare il nome del partito esclu-
dendo, visto le fallimentari esperienze passa-
volino. Qui a Roma si svolgerà
la madre di tutti i congressi»,
tro pezzi di Pdl e Pd in uscita. Un modo anche «Una discussione fuorviante». te, «riferimenti alla componente vegetale, bo- spiega Baccini, «ho scelto di
per resistere nel caso si concretizzi l’ipotesi L’ha detto Pier Luigi Bersani. Per- tanica e animale». Casini e Fini, però, su una appoggiare questi giovani leo-
che Silvio Berlusconi giochi d’anticipo e crei ché il punto non è «se il governo cosa marciano uniti: il corteggiamento dei ni perché questa mozione ci
lui stesso una lista civica nazionale per le Am- Monti sia di destra o di sinistra, ma “non allineati” dentro agli altri partiti politici. convince e parte dal cuore di
ministrative, recuperando tutti i pezzi del suo come far uscire l’Italia dalla crisi». Ieri è accaduto con Walter Veltroni, “scomu- una militanza che si è sentita
partito e anche i voti che i sondaggi danno in Ai suoi, che gli facevano notare nicato” dal Pd per essersi detto disponibile a tradita. Baccini fa anche un ac-
uscita. che uscito di scena il Cavaliere si ritoccare l’articolo 18. «Speriamo non lo cenno alla questione delle tes-
Se Rutelli e Lombardo possono essere di- poteva anche osare qualcosa di mandino al rogo come le streghe», si è augu- sere, che a Roma sembrano
sponibili a seguire Casini in questa nuova im- più fra una birretta e l’altra, pare rato il primo. Stessa strategia con i membri viaggiare oltre quota 100.000:
presa, Fini, ieri, ha detto no. Troppo alto il ri- che Bersani abbia risposto: «Ra- dell’attuale governo: «Sta andando nella dire- «Si faccia chiarezza anche sul
schio che si possa ripetere quanto già accadu- gassi, non è che posso passare le zione giusta», ha ripetuto ieri. Casini, già da numero degli iscritti affinché il
to con An e il suo ingresso dentro al Pdl, una giornate a pensare a cosa debba giorni, si è detto disponibile a ricandidare partito sia veramente unito e
esperienza finita con l’arcinoto: «Che fai, mi essere la sinistra». Monti premier alle prossime elezioni Politi- non si fermi alle percentuali
cacci?» e la fuoriuscita dei finiani dalla creatu- che. 70-30 tra Forza Italia e An».
10 Martedì 21 febbraio 2012
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MARÒ ABBANDONATI
Confermato il fermo dei marinai
Rischiano la pena di morte
La Farnesina ammette «considerevoli divergenze» con l’India e auspica
«maggiore collaborazione». La Marina: noi non abbiamo sparato al peschereccio
IL CONTRAPPASSO
Mentre i “Bric”
si armano
l’Occidente taglia
QQQ La crisi Italia-India è
la spia di una gerarchia in-
ternazionale in rivoluzione.
Trent’anni fa era impensa-
bile che Nuova Delhi faces-
se la voce grossa col Belpae-
se. Come tutti i Paesi emer-
genti, si sente forte e alza la
testa di fronte all’Occiden-
te. Processo inevitabile con
la crescente industrializza-
zione dell’Asia. Mentre
l’Italia e gli stessi Usa, tra-
volti dalla crisi, tagliano le
spese militari, l’India le au-
menta. E la Cina medita di
raddoppiare i suoi 120 mi-
liardi di dollari l’anno per le
forze armate, cifra su cui, a
differenza della Difesa ita-
liana, l’acquisto di aerei e
navi pesa molto di più che
stipendi e pensioni! Se i
Paesi Nato ripiegano
sull’elettronica e sulle armi
di precisione, scordando il
valore non trascurabile del-
la “massa”, a Oriente sanno
che la qualità, di per sé, vale
poco senza la quantità.
Pechino e Nuova Delhi,
nuove “officine” del mon-
do, per ora spendono solo il
2% del Pil in armi (gli Usa il
4 %), ma potrebbero un
giorno allestire armate ma-
stodontiche, negate all’Eu-
ropa e capaci, con le loro
dimensioni, di sostenere
guerre prolungate ovviando
ad armi occidentali troppo
sofisticate e costose per es-
sere prodotte in grandissi-
ma serie. Forse la ruota del-
la storia gira verso un “nuo-
vo Medioevo”, quando
l’Europa era marginale e i
grandi imperi asiatici erano
le uniche potenze mondia-
li. Si salva la Russia, “con-
dannata” da geografia e in-
dustrie pesanti a essere l’ul-
tima vera potenza europea,
tanto che Putin, nella cam-
pagna elettorale presiden-
ziale, promette ai cittadini
400 nuovi missili nucleari,
2400 carri armati e 600 cac-
cia di ultima generazione.
Mosca se lo può permette-
re, con energia e materie
prime sovrabbondanti. Per-
ciò alla Nato conviene te-
nerla separata dall’Asia.
MI.MOL.
ITALIA
::: L’ITALIA CALA LE BRAGHE
::: GIANANDREA GAIANI accetta supinamente prevaricazioni e violazioni
del diritto internazionale secondo il quale l’India
Quotidiani e blog
QQQ Si complica la vicenda dei due marò nelle
manidella giustiziaindiana.ilcapo diprimaclas-
se Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Gi-
non aveva alcun diritto di fermare la nave italiana
né di far sbarcare i militari per sottoporli a un in-
terrogatorio. Solo Roma può processare o incri-
«Mafiosi dal grilletto facile»
rone, del reggimento San Marco, sono stati inter-
rogati dalla magistratura indiana che ha stabilito
minare militari italiani e l’incidente, avvenuto in
acque internazionali, è di competenza dello Stato
Così ci vedono a New Dehli
il loro fermo fino al 23 febbraio. I militari fanno italiano. Inaudito che la Farnesina abbia conse-
parte del team di scorta alla petroliera Enrica Le- gnato due militari in missione nelle mani del giu- ::: MAURIZIO STEFANINI «per i marines italiani valga la
xie che il 15 febbraio ha subito un tentativo di at- dice K.O. Joy, magistrato del distretto di Kollam, presunzione di innocenza fin
tacco da parte di pirati armati a bordo di un pe- oltre tutto per un reato punito in India anche con QQQ «Assassini a sangue fred- quando non saranno stati giu-
schereccio messo in fuga da raffiche sparate in la pena di morte. In evidente imbarazzo il mini- do!» titola The Pioneer, il se- dicati colpevoli». Anche per lui
mare dai soldati italiani. Le autorità indiane li ac- stro degli Esteri, Giulio Terzi, atteso in India tra condo più antico quotidiano di però «finora le autorità indiane
cusano di essere coinvolti in un’azione che, lo una settimana per una visita già da tempo con- lingua inglese dell’India. «Non hanno agito in base alla legge
stesso giorno, ha provocato la morte di due pe- cordata. Il titolare della Farnesina ha ribadito che c’è ragione per cui l’India deb- internazionale», e chiede
scatori ma i riscontri sembrano smentirle. L’at- esistono «considerevoli divergenze» ma ha auspi- ba alzare la tensione con l’Ita- all’Italia di dimostrare a sua
tacco alla Lexie è avvenuto in acque internaziona- cato una «maggiore collaborazione» con il gover- lia» ribatte Rediff.com India, volta che l’intenzione di evitare
li, a 33 miglia dalle coste indiane mentre i pesca- no indiano. Il ministro della Giustizia, Paola Seve- decano dei portali di informa- escalation «è mutua».
tori sopravvissuti parlano di raffiche provenienti rino, ha aggiunto che la giurisdizione dell'inci- zione su Internet. Direttore del Nei forum on line sembra
da una petroliera a poche miglia dalla costa. I due dente è esclusivamente dell'Italia. Perché allora primo è Chandan Mitra: depu- prevalere l’oltranzismo: ma
episodi si sono verificati ad almeno quattro ore consentire agli indiani di arrestare i due militari e tato del Bharatiya Janata Party forse più per partigianeria anti-
uno dall’altro oltre a riguardare navi e pescherec- bloccare la Enrica Lexie? Il “calabraghismo” del (Bjp), il partito della destra na- partito del Congresso, con la
ci diversi. L’International Maritime Bureau ha re- governo italiano, forse teso a non compromettere zionalista indù. Probabilmente sua segretaria di origine italia-
gistrato quel giorno la segnalazione di un attacco i floridi rapporti d’affari con l’India, sta facendo è lui l’estensore dell’anonimo na Sonia Maino Gandhi. «Devo
pirata alla petroliera greca Olympic Flair alla fon- infuriare i militari. I vertici tacciono ma il sito della editoriale contro gli «italiani dal complimentarmi con il gover-
da di fronte alle coste indiane. Inspiegabilmente Marina riporta che «i fucilieri del San Marco non grilletto facile» che «prima spa- no del Kerala che ha arrestato
le autorità del Kerala hanno intimato solo alla na- hanno sparato al peschereccio» mentre c’è chi la- rano e poi chiedono» «più o questi due killer arrivati da un
ve italiana di fermarsi nel porto di Kochi e, in as- menta, sotto anonimato, il vergognoso abbando- meno nello stile della brutale paese mafioso adesso vedremo
soluta malafede, hanno rifiutato di effettuare no di due soldati in missione. Un episodio senza mafia italiana». A firmare l’ana- cosa farà la loro protettrice ita-
l’autopsia sui cadaveri dei pescatori e gli esami precedenti se si escludono i prigionieri del tempo lisi del secondo è Nitin Pai, fon- liana Sonia Gandhi». «Vedrete,
balistici che avrebbero evidenziato la responsabi- di guerra. E per fortuna che Terzi ha ribadito che datore del think tank di affari la ragazza italiana saprà pro-
lità o meno delle armi italiane. Senza precedenti protezione e tutela dei militari italiani all'estero strategici Takshashila Institu- teggere i mafiosi italiani». «Per-
anche l’atteggiamento del governo italiano che sono una «priorità assoluta». tion, che ricorda anche come ché quella nave era protetta da
L’intreccio
Il figlio di Sonia Gandhi e le elezioni RAMPOLLO
Rahul Gandhi, candidato alle elezioni Olycom
Ecco perché i milirari sono in pericolo
QQQ Sonia Maino, vedova Gandhi, è tito personale Bahujan Samaj Party, che di sinistra, che aveva una tradizionale
diventata segretaria del Congresso, ma ha 206 deputati e che governa con un roccaforte in questo Stato del Sud di lin-
non primo ministro proprio perché le misto di rivendicazionismo per caste gua dravida e non ariana e col 25% di
hanno rinfacciato l’origine italiana. Il basse e fuori casta e culto della persona- popolazione cristiana: anche i due pe-
caso Enrica Lexie arriva ora proprio lità. Ma per il Congresso il tentativo di scatori uccisi erano cattolici. Un dubbio
mentre suo figlio Raul sta cercando di riconquista del più importante Stato in- è se il governo dello Stato di Kerala ha
diventare Chief Minister dell’Uttar Pra- diano è condotto dallo stesso Raul Gan- agito di propria iniziativa, facendo salire
desh: quella “Regione Settentrionale” dhi, che in campagna si è fatto accom- a bordo poliziotti in violazione della
che con i suoi 200 milioni di abitanti è il pagnare sia dalla madre Sonia che dalla extraterritorialità della nave, o se il go-
primo Stato indiano per popolazione. sorella Priyanka. Un suo successo po- verno federale indiano era al corrente.
Dall’8 febbraio al 3 marzo, sono sette i trebbe proiettare il «figlio dell’italiana» In entrambi i casi, giocherebbe il timore
turni do voto che entro il 3 marzo do- come un aspirante addirittura al gover- che una supposta condiscendenza pro-
vranno portare alle urne 126 milioni di no nazionale, alle prossime elezioni. italiani sia intesa come frutto di un in-
elettori per designare i 403 membri Nel Kerala si è invece votato l’anno teressamento personale di Sonia per i
dell’Assemblea locale. Chief Minister è scorso, e lì la coalizione guidata dal suoi connazionali.
la paria Maywati alla testa del suo par- Congresso ha sconfitto di misura quella MAU.STE.
 ITALIA
.
IN MISSIONE
Massimiliano Latorre
(a sinistra) e Salvato-
re Girone (a destra)
soldati? Portavano in Italia la
tangenti del Congresso?». Il mi-
nistro della Navigazione GK
Vasan risponde però che «van-
no puniti» gli autori di questo
«crimine imperdonabile», an-
che a chi gli chiede se andava-
no processati in Italia o in In-
dia. Significa che accetterebbe
pure un processo in Italia, die-
tro garanzia di una sentenza
non assolutoria? Quanto ai mi-
litari, accusano gli italiani di
non aver seguito i protocolli in-
ternazionali, ma ammettono
anche che da tempo i pescatori
avevano preso il vizio di sten-
dere le reti nella zona di tran-
sito, per poi avvicinarsi a to-
glierle o ad avvertire quando
una nave passava. «Glielo ave-
vamo detto da tempo di smet-
terla, se non volevano correre il
rischio di essere scambiati per
pirati».
Incidente in un torrente
Tre italiani morti in Afghanistan, andavano a recuperare dei commilitoni
::: SIMONA VERRAZZO
QQQ Trovano ancora la morte in Afgha-
nistan i soldati italiani. Ieri tre militari
sono rimasti uccisi in un incidente stra-
dale avvenuto nei pressi della località
Shindand, nell’omonimo distretto, nella
provincia occidentale di Herat. Il mini-
stero della Difesa italiano ha diffuso le
generalità delle tre vittime, tutte in forza
al 66esimo Reggimento Aeromobile
“Trieste” di Forlì. I militari rimasti uccisi
sono il caporal maggiore capo France-
sco Currò, nato il 27 febbraio 1979 a
Messina; il primo caporal maggiore
Francesco Paolo Messineo, nato il 23
maggio 1983 a Palermo; il primo caporal
Martedì 21 febbraio 2012 11
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::: L’ITALIA CALA LE BRAGHE
L’attendismo del nostro governo
Monti vada in India, cazzo!
Il premier deve gestire direttamente le trattative e far pesare i nostri affari con Nuova Delhi
::: segue dalla prima teniamoci buoni gli indiani. In-
CLAUDIO ANTONELLI vece è il caso che Monti o anche Mal d’Africa
il ministro degli esteri Giulio
Scontri tra tribù
.
(...) Ma se è altrettanto vero che Terzi prenda subito un aereo e
un militare mette in conto an- voli in India. Se per tirare fuori
che i sacrifici più estremi, al dal carcere prima del processo e Consiglio debole
tempo stesso ha il diritto di ave- Salvatore e Massimiliano è ne-
re la certezza che chi sta a casa al cessario subentrare all’amba- Così la Libia soffre
calduccio (e ci può stare perché sciata e gestire direttamente le
i militari vanno a pigliarsi il fred- trattative, l’Italia lo faccia. Il go- ::: ANTONIO PANZERI
do al posto degli altri) in caso di verno in questa vicenda deve
necessità schizzi in piedi a pa- esporsi direttamente. Per tute- QQQ La scorsa settimana ho
rargli il didietro. Al più presto e lare la sacralità dei due militari, avuto la possibilità di andare
senza badare a spese. Ecco il ca- delle loro divise e dello Stato nella Libia del dopo- Ghedda-
so dei due marò è proprio que- stesso. Il governo ci metta la fac- fi per partecipare alla prima
sto. Per cui, forza Mario Monti cia perchè il resto del mondo, missione ufficiale dell'Euro-
tira fuori i marò. compresi i mercati che non si parlamento. Il caso della Libia
Per di più appare chiaro che nutrono di solo spread, conti- ha costituito lo spartiacque tra
da parte indiana c’è una mala nui ad avere fiducia nell’Italia. la prima fase delle rivoluzioni
fede di fondo. Probabilmente Poi se sono stati commessi arabe e le reazioni dei regimi
per motivi politici. Il Kerala è un errori da parte dell’armatore o che se ne sentivano minaccia-
Paese indipendentista e non ve- dell’ambasciata si vedrà il da ti. Già prima della disfatta del
de l’ora di creare tensione con il farsi. Vi immaginate se due mi- Colonnello, era apparso chia-
governo federale. Il quale a sua litari americani fossero stati ti- ro che il passaggio alla demo-
volta si trova in confusione. Se rati giù da una nave battente la crazia e alla legittimazione
libera i due militari rischia som- bandiera a stelle e strisce? Già, le della sua autorità sarebbe sta-
mosse interne, se calca la mano portaerei si sarebbero già mos- to difficile in una regione dove
rischia un vero caso diplomati- se. Chiaro, noi non possiamo i rapporti di forza derivano da
co. L’Italia fa parte della Nato e i fare lo stesso. E sappiamo pure legami informali, dove il pote-
due marò sono soggetti al codi- che la situazione è ingarbuglia- re è gestito da clan tribali, da
ce penale militare di pace e a tissima, come ha chiaramente confraternite socio-religiose e
quello soltanto devono rispon- affermato ieri il presidente da oligarchie economico-mi-
dere. Da parte italiana, a nostro Il premier Mario Monti in versione “marò” Giorgio Napolitano. Motivo in litari. La fine della dittatura ha
avviso, se qualcuno ha fatto de- più perché qualcuno del gover- aperto una nuova fase per
gli errori dovrà pagare. Primo no prenda un aereo per l’India questo vastissimo territorio
perchè l’armatore, nonostante sciana Beretta è riuscita a piaz- santi c’è tanta carne al fuoco. al più presto. Se il capo di prima quasi disabitato ma ricco di ri-
il chiaro divieto della sala ope- zare quasi 35 mila fucili a New Da Finmeccanica, alle strade classe e il sergente erano sulla sorse energetiche che inevita-
rativa della Marina Militare, ha Delhi. A fine marzo ci sarà, sem- ferrate. Se ci fossero dubbi, è il Enrica Lexie è perchè ce li ab- bilmente polarizzano l'atten-
portato la Enrica Lexie da acque pre in India, il salone degli ar- caso di scriverlo. Nemmeno il biamo messi noi e mica a diri- zione delle potenze.
internazionali al porto di Kochi? mamenti e le possibilità di piaz- basco di un marò vale l’assog- gere il traffico. Ma a sparare per- È stato possibile, quindi,
Secondo, perché i funzionari zarne altri sono concrete. An- gettarsi alla ragion di Stato. So- ché il nostro Pil possa non soc- toccare con mano la situazio-
della nostra ambasciata hanno che sugli investimenti più pe- no un mercato in espansione, combere sotto il rischio della pi- ne della nuova Libia alle prese
permesso che i due marò scen- rateria. Ha poco da lamentarsi il con un Consiglio nazionale di
dessero a terra? Se fossero rima- rappresentate della comunità Transizione che fatica a de-
sti sopra, gli indiani sarebbero
stati costretti a intervenire mili-
il graffio indiana di Brescia e funzionario
della Cgil, Dilzan Singh. Ieri tra-
collare nel suo ruolo di costru-
zione di un'identità libica
tarmente. Ma sarebbe stato co- mite le agenzie stampa ha det- unitaria e democratica. L'in-
me dichiarare guerra a un Paese
europeo. Una roba enorme, che
Torna a casa Lexie to: «I militari italiani dovrebbe-
ro essere giudicati dallo Stato
fondatezza della presunta ri-
conquista della città di Bani
forse nemmeno i politici del Ke- Ormai è ufficiale: al mondo non contiamo più tubo. E non indiano. Se li si lascia in mano Walid da parte dei lealisti
rala avrebbero potuto sostene- è un caso che a dimostrarci che è proprio così siano due alle autorità italiane c’è il rischio gheddafiani, notizia circolata
re. Invece a quanto risulta a og- Paesi come il Brasile e l’India, due Paesi “emergenti”, co- che vengano giudicati con mag- di recente ma considerata al-
gi, nessuno dell’ambasciata si è me si dice. Quando noi invece, a quanto pare, siamo un giore e forse troppa indulgen- tamente improbabile, non
messo a fare da scudo e una vol- Paese “declinante”. Vorremmo che prima Lula e poi la za». Singh dovrebbe imparare mette comunque al riparo da
ta scesi a terra i marò si sono Rousseff ci restituiscano l’ergastolano contumace Cesare che l’indulgenza è simbolo di preoccupazioni la tenuta
trovati in un pantano enorme. Battisti. Ma stiamo ancora aspettando. Vorremmo poi che civiltà. Tanto più che a parti in- stessa del Consiglio nazionale
Con un sacco di incognite. l’India si accorga da sola di aver esagerato e ci restituisca i vertite -se Lui fosse italiano in di Transizione. Tale organi-
Fuori dalla Ue l’India è uno due marò, e con loro Enrica Lexie (la petroliera). Torna a India - la comunità che rappre- smo, infatti, non è stato anco-
dei principali acquirenti di armi casa Lexie. senta sarebbe già stata assalita ra in grado di attuare il disar-
italiane. Lo scorso anno la bre- con spranghe e bastoni. mo generale, conditio sine
qua non per la creazione di un
legittimo esercito nazionale e
non ha saputo costruire un
controllo statale sul territorio.
In queste condizioni non è
chiaro se potranno tenersi le
elezioni previste per il 21 giu-
maggiore Luca Valente, nato l’8 gennaio rare una unità bloccata dalle condizioni colonnello Giovanni Gallo, colpito da un gno, anche se il presidente Ja-
1984 a Gagliano del Capo (Lecce). Sul meteo particolarmente avverse, quando malore. lil ha dichiarato di voler man-
mezzo c’era anche un quarto militare, – nell’attraversare un corso d’acqua – si L’episodio più grave risale invece al 17 tenere ferma quella data. Per
rimasto ferito, che è stato ricoverato è ribaltato. I tre militari sono morti per- settembre 2009, quando sei paracaduti- queste ragioni, quindi, appa-
all’Ospedale Militare (ROLE2) di Shin- ché rimasti intrappolati all’interno del sti della Folgore rimasero uccisi in un at- re fondamentale il ruolo del-
dand per ipotermia. Cosciente, non è in mezzo. tentato suicida a Kabul, poi rivendicato l'Unione europea che deve
pericolo di morte. Con queste ultime tre perdite sale a 49 dai talebani. essere più presente, agire sul-
A fornire i dettagli dell’incidente è una il numero di militari italiani caduti in Af- Unanime il cordoglio delle istituzioni. la sicurezza dei confini e aiu-
nota del Regional Comad West Afghani- ghanistan dal 2004, anno in cui il nostro Il ministro della Difesa italiano, il gene- tare concretamente a edifica-
stan, (RC-W), sotto la responsabilità ita- paese ha cominciato a partecipare alla rale Giampaolo Di Paola, ha espresso la re le infrastrutture politiche e
liana, che veglia sulla sicurezza di quat- missione Isaf della Nato. La maggior propria “grande vicinanza” alle famiglie istituzionali necessarie all'o-
tro province occidentali: Herat, Badghis, parte delle vittime è deceduta in seguito delle vittime e ha auspicato una pronta biettivo della ricostruzione
Ghowr e Farah. ad attentati e scontri a fuoco, altri coin- guarigione al militare rimasto ferito. An- nazionale. Il compito più dif-
Ieri mattina, riferisce la nota del co- volti in incidenti stradali, alcuni colpiti che il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ficile, infatti, sarà quello di in-
mando, a circa 20 chilometri a sud-ovest da malore e uno morto suicida. L’ultimo ha comunicato la sua solidarietà e gra- stillare nei libici il senso dello
di Shindand, il Vtlm Lince del contin- caso prima di quello di ieri risale al 13 titudine per il lavoro svolto dalle Forze stato e sollecitarne l'apparte-
gente italiano era impegnato a recupe- gennaio scorso, con la morte del tenente armate italiane in Afghanistan. nenza.
 12 Martedì 21 febbraio 2012 ITALIA
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::: POLITICA E MEDIA

::: LA SCHEDA
LA PUNTATA
Nella puntata di Annozero del 2 di-
cembre 2010 veniva mostrato l’ulti-
mo modello della Fiat, l’Alfa Mito, e
veniva messo a confronto con altre
due vetture di differenti case auto-
mobilistiche.

L’ACCUSA
Il gruppo Fiat ha accusato il program-
ma di aver provocato all’azienda un
danno d’immagine, perchè la propria
automobile durante la puntata veni-
va presentata con caratteristiche non
pari alle altre auto: sarebbe stato
considerato solo il parametro della
velocità.

IN PISTA LA SENTENZA
.
Il tribunale civile di Torino ha dispo-
A lato la sequenza del test sto un risarcimento che ammonta
effettuato da Formigli (ora 7mln di euro: 5mln andranno al
gruppo Fiat, guidato da Sergio Mar-
conduttore di Piazza pulita chionne, mentre 2 mln devono esse-
su La7 ) a fianco di un re spesi dall’azienda di Viale Mazzini
pilota professionista[Ansa] per la pubblicazione della notizia sui
principali quotidiani.

Il teletribuno «emigrato»
::: segue dalla prima

.
ANDREA MORIGI L’eredità di Santoro: cagionato da un suo dipendente».
Dall’altro lato, in particolare, secon-
do il legale della Fiat «all’interno di

5 milioni di multa alla Rai

(...) in cui si criticava l’ultimo model-
lo sfornato dalla casa automobilistica
torinese. Il conto finale, tuttavia, ri-
sulta ancora più salato. La somma to-
tale ammonta a sette milioni di euro,
due dei quali, secondo la decisione
del giudice Maura Sabbione, saranno
spesi dalla Rai per la pubblicazione
della sentenza su alcuni quotidiani
nazionali e sul periodico Quattroruo-
te, oltre alla rimozione del filmato dal
sito internet della Rai.
La sentenza si riferisce a un servi-
zio mandato in onda il 2 dicembre
2010, il cui contenuto è stato ritenuto
«informazione non veritiera e deni-
gratoria». Nell’occasione, tre vetture
di diverse case automobilistiche, tra
cui l’Alfa MiTo, erano state messe a
confronto, mostrando le immagini di
due prove differenti compiute in di-
versi momenti.
Secondo l’azienda, tuttavia, il test
non era corretto, perché relativo a
L’azienda e Formigli condannati a risarcire Fiat per un test drive scorretto
su un’Alfa MiTo andato in onda ad Annozero. E Michele se la cava
una sola stagione, quella autunnale,
e perché considerava solo un para-
metro, la velocità, e non invece molti
altri. I dati inoltre, e di questo ha te-
nuto conto ieri il giudice, secondo
Fiat non erano stati comparati in
modo equo rispetto a un’altra prova
eseguita dal mensile Quattroruote
durante la primavera e a cui il filmato
aveva fatto riferimento. Perciò
l’azienda guidata da Sergio Mar-
chionne aveva fatto causa alla Rai,
contestando che «le affermazioni an-
date in onda» fossero «fortemente
denigratorie e lesive dell’immagine e
dell’onorabilità della società, dei suoi
prodotti e dei suoi dipendenti, fatte a
commento di una pseudo-prova
comparativa».
A titolo di curiosità, nel corso del
procedimento, il giudice aveva com-
posto un collegio super partes di pe-
riti di cui ha fatto parte anche l’attua-
le ministro dell’Istruzione Francesco
Profumo, all’epoca rettore del Poli-
tecnico di Torino. La consulenza tec-
nica di parte per conto della Fiat era
stata svolta invece dall’ex pilota An-
drea De Adamich.
«Siamo molto soddisfatti», ha
commentato al termine dell’udienza
l’avvocato Michele Briamonte, uno
dei legali che ha assistito il gruppo
Fiat nella causa civile. A suo parere,
da un lato si tratta di una sentenza
«molto importante perché per la pri-
ma volta un ente persona giuridica
viene riconosciuto responsabile e
condannato a risarcire, in solido con
il giornalista, un altro ente persona
giuridica non solo per il danno patri-
moniale ma anche per quello morale
un’aula di giustizia sono stati accer-
tati i danni di immagine arrecati a
un’azienda italiana che ha fatto della
cura e dell’eccellenza del prodotto un
punto di riferimento. E quando si
colpisce ingiustamente la qualità di
un prodotto è giusto che si venga
condannati. Il prodotto Fiat da que-
sto si difende e continuerà a farlo».
Tutti colpevoli, dunque, tranne il
conduttore della trasmissione, Mi-
chele Santoro, al quale non sono sta-
te addebitate responsabilità, pur es-
sendo convenuto a giudizio. Lo han-
no assolto perché non è stato provato
il dolo ed è risultato estraneo all’or-
ganizzazione del test. Del resto, a
quei tempi, anche in viale Mazzini si
riteneva che Santoro producesse
profitti, grazie ai cospicui introiti de-
rivati dal fatturato pubblicitario lega-
to agli ascolti della sua trasmissione.
Ora dovranno restituirne una parte
considerevole.

Bufera su viale Mazzini

CARTA CANTA
«Rotto il contratto alle donne incinte» Il testo sottoscritto dai collaboratori
Rai in cui si fa espresso riferimento

La Lei ammette la clausola gravidanza alla risoluzione dei contratti.

::: CATERINA MANIACI
ROMA
QQQ Mamma Rai ... mica tanto.
Anzi, sembra che le future mam-
me, a viale Mazzini, piacciano po-
co, tanto che consulenti e collabo-
ratrici esterne, quando rimango-
no incinte, vengono considerate
pronte per il licenziamento. Alme-
no questo è quanto denuncia il
coordinamento dei giornalisti
precari Errori di stampa, che ha di-
vulgato quella etichettata come
«clausola maternità». La Rai insor-
ge, il direttore generale Lorenza
Lei nega che in azienda ci sia stata
discriminazione verso donne in
maternità, ma ammette: «Farò
studiare un intervento sulla clau-
sola in questione».
Ecco comunque il testo fatto
circolare dal coordinamento: «Nel
caso di sua malattia, infortunio,
gravidanza, causa di forza mag-
giore o altre cause di impedimen-
to insorte durante l’esecuzione
del contratto, Ella dovrà darcene lare e continuativo adempimento perchè considera causa di risolu-
tempestiva comunicazione. Resta delle obbligazioni convenute nel- zione del rapporto di lavoro la ma-
inteso che, qualora per tali fatti El- la presente, quest’ultima potrà es- lattia, l’infortunio e la gravidanza»
la non adempia alle prestazioni sere da noi risoluta di diritto, sen- Ma la Rai contrattacca. Inter-
convenute, fermo restando il di- za alcun compenso o indennizzo viene la Lei: «In Rai non c’è mai
ritto della Rai di utilizzare le pre- a suo favore». stata alcuna discriminazione o ri-
stazioni già acquisite, le saranno Molte, e durissime, le prese di vendicazione in merito, nè certa-
dedotti i compensi relativi alle posizione, sia da parte del mondo rie non fate figli o rischiate il posto no Celentano e la magia di uno mente sono mai emersi, fin qui,
prestazioni non effettuate. Co- politico e del lavoro. «Paradosso di lavoro». Lo dice Giuseppe Gian- share che tocca picchi del 68% ma dubbi di legittimità» Ma il diretto-
munque, ove i fatti richiamati im- dei paradossi, con un direttore ge- ni, coordinatore nazionale vicario non riesce a portare utili alla Sipra, re annuncia di aver dato agli uffici
pedissero a nostro parere, il rego- nerale donna il leit motiv è: preca- Pid, secondo il quale «dopo Adria- mancava questo ulteriore 'spetta- competenti «l’incarico di valutare
colo'». «La “clausola di gravidan- interventi sulla clausola» in que-
Piero Baroni - 8 settembre 1943 – il tradimento! za” prevista per i precari della Rai, stione. Poche ore prima un comu-
se confermata, ci riporterebbe in- nicato di viale Mazzini assicurava
Potrebbe sembrare una delle tante pubblicazioni dedicate a dietro di un secolo», dichiara che non si è mai verificato «nessun
questo argomento. Il volume tende a dimostrare che Chiara Moroni del Fli. Per Silvana licenziamento o risoluzione anti-
sin dallo scoppio del conflitto, e anche prima, nelle alte sfere Mura, deputata Idv, si tratta di una cipata del rapporto di lavoro di na-
della Regia Marina italiana e della Regia Aeronautica si annida- clausola « a dir poco scioccante tura subordinata, anche di tipo a
vano i traditori. Un esempio: che di fatto colpisce e nega il dirit- termine, a causa dello stato di gra-
già nel luglio 1940 non si tenne conto di un messaggio inglese to alla maternità». «La maternità è vidanza della dipendente o colla-
un diritto tutelato dalla Costitu- boratrice» e che l’azienda non si
da Alessandria, in cui, con 5 giorni di anticipo
zione italiana e non si tocca», di- «non essersi mai sognata di inter-
si prospettava l’attacco alla nostra flotta, conclusasi nella nota
chiara il segretario generale della rompere unilateralmente con-
sconfitta di Punta Stilo. Cisl, Raffaele Bonanni. Insorge tratti di collaborazione a causa di
anche Susanna Camusso, segre- maternità, a meno che questo non
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tario generale della Cgil: «Un con- sia stato richiesto dalle collabora-
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Martedì 21 febbraio 2012
13
 14 Martedì 21 febbraio 2012 ITALIA
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::: SCANDALO SANITÀ

Orrore al Policlinico di Roma

Donna in coma dimenticata 4 giorni sulla barella

Il capo del pronto soccorso: capita spesso. Balduzzi manda gli ispettori. La Polverini: 11 medici per lei ma indagheremo
::: RITA CAVALLARO
ROMA
resto il problema della mancanza di di undici medici». La Polverini ha ag- scicolo, aperto dalla Procura di Roma,
posti per il ricovero non è una novità». giunto che «i tecnici della Regione sulle presunte carenze negli ospedali
Il paradosso
QQQ In coma, legata mani e piedi al-
la barella da quattro giorni e senza nu-
Modini ha riferito che la donna «è in
coma da tre giorni e viene assistita al
meglio, con terapia idrica dalle mi-
stanno esaminando il caso: al termi-
ne di questi accertamenti potremo
esprimere un giudizio e adottare
della città. L’inchiesta è partita dopo
la scoperta di pazienti curati a terra
nel pronto soccorso del San Camillo e
Diamo 115 miliardi
trizione. E’ scandalo al Policlinico
Umberto I di Roma per le condizioni
gliori professionalità medico-infer-
mieristiche, 24 ore su 24», aggiungen-
eventuali provvedimenti». La vicenda
si aggiunge ora a quelle finite nel fa-
ha fatto scattare ispezioni a tappeto
dei Nas nei nosocomi capitolini.
e finiamo incatenati
in cui è stata trovata una donna di 59
anni, “parcheggiata” al pronto soc- ::: segue dalla prima
corso in attesa del ricovero «da un mi- FRANCO BECHIS
nuto all’altro». Tanto che il ministro .

della Salute, Renato Balduzzi, ha di-
sposto l’invio d'urgenza degli ispetto-
ri nell’ospedale capitolino, precisan-
do che «non c’è nulla che possa giusti-
ficare una tale indegnità».
A svelare l’odissea della paziente
sono stati i senatori Ignazio Marino
(Pd) e Domenico Gramazio (Pdl), che
hanno annunciato denuncia alla Pro-
cura della Repubblica. I due parla-
mentari, rispettivamente presidente
e membro della Commissione d’in-
chiesta sul Servizio Sanitario Nazio-
nale, ieri hanno effettuato un’ispezio-
ne senza preavviso nel nosocomio e
fatto la scioccante scoperta. La donna
«aveva solo la flebo con la fisiologica»,
hanno raccontato, «e i sanitari ci han-
no spiegato che erano in attesa, da un
minuto all’altro, di poterla trasferire
in un altro reparto per darle assisten-
za». Minuto alquanto lungo, visto che
la paziente è rimasta per quattro gior-
ni su una barella nella “piazzetta”,
l’area del pronto soccorso dove ven-
gono temporaneamente lasciati i
malati in mancanza di posti letto per il
ricovero. La signora, ha sottolineato
Marino, «era stata legata con delle
lenzuola a mani e piedi alla barella».
Uno scandalo che ha spinto i vertici
del nosocomio a trovare in poche ore
una sistemazione dignitosa alla don-
na, trasferita poi nel reparto di Neuro-
logia. Ma quello che è accaduto alla
signora non sarebbe un caso isolato.
Ad ammetterlo il direttore del Dea del
Policlinico Umberto I, Claudio Modi-
ni: «E’ una cosa che capita spesso, del
La formula della malasanità
(...) come pochi altri popoli. Non lo hanno fatto
per finire in coma 4 giorni legati con una cinghia a
un lettino del pronto soccorso come è accaduto a
una signora di 59 anni al Policlinico Umberto I di
Roma. Il più grande ospedale della capitale, quel-
lo che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della
sanità italiana, ha offerto per l’ennesima volta di
sé l’immagine esattamente opposta. Pensando
forse di metterci una pezza, è riuscito a peggiorare
ancora di più la situazione Claudio Modini, il di-
L’ingresso del pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma [Ansa] rettore del Dea (il pronto soccorso) dell’Umberto
I, spiegando che il caso della signora legata come
un salame e abbandonata sul lettino con qualche
fleboche laidratasse,nonè affattoisolato:«Acca-
do che «i due senatori hanno verifica- de così spesso, del resto il problema della man-
to un fenomeno noto da anni, quello canza di posti per il ricovero non è una novità».
dei grandi ospedali in cui i pazienti Spendere 115 miliardi di euro all’anno per ave-
aspettano per ore, o per giorni, un ri- re una sanità così è obiettivamente come buttarli
covero». Era «seguita ambulatorial- dalla finestra. Quando qualche caso clamoroso
mente presso la Neurologia e per un come questo si impone alla cronaca, tutti natu-
ulteriore decadimento delle sue con- ralmente si indignano e minacciano grandi prov-
dizioni è stata mandata al pronto soc- vedimenti, promettendo cambiamenti. I diretti
corso, dove era in attesa di un posto responsabili provano maldestre difese, e poi ini-
letto», ha poi precisato l’Umberto I. E ziano il più classico degli scaricabarili. Non è col-
giustificato quei legacci a mani e pie- pa mia se non mi danno posti letto, ha in sostanza
di: «Per evitare azioni autolesive e pe- detto ieri il responsabile del pronto soccorso. Poi
ricolo di cadute è assicurata alle sbar- non sarà colpa della direzione dell’ospedale se
re della barella». Situazione di cui i fa- mancano i fondi necessari ad aumentare i posti
miliari sarebbero stati a conoscenza. letto, non sarà colpa della Regione se il patto di
A difesa delle procedure attivate dai stabilità con il governo nazionale obbliga a strin-
dottori è intervenuta anche la gover- gere i cordoni della borsa, e così via. Sempre colpa
natrice del Lazio, Renata Polverini, dei soldi che non ci sono, della crisi economica, e
commissario ad acta alla Sanità: va a finire che la povera signora al lettino l’ha le-
«Sembra emergere che la paziente sia gata per quattro giorni lo spread. Ma non è quello
stata gestita correttamente essendo finanziario il problema: 115 miliardi per la sanità
stata sottoposta a due Tac, un’eco- si spendono ogni anno, e quelli sono soldoni veri.
grafia, tre trasfusioni e assistita nel In rapporto al Pil sono più o meno nella media
corso della permanenza al pronto delle statistiche internazionali, solo che in Italia
soccorso da un pool polispecialistico quelle risorse si spendono male. Come quasi tut-
te le inchieste sul sistema sanitario hanno evi-
denziato si spende troppo in personale, in genere
per quello che non serve. Si spende troppo in far-
maci e in acquisti di beni e servizi, spesso inutili.

Ecco cosa si nasconde La corruzione assorbe buona parte di queste ri-

sorse e mangia posti letto che sarebbero necessa-
ri.

dietro il buco da 38 miliardi Il caso Umberto I racconta però qualcosa in

::: ANDREA SCAGLIA
QQQ Che poi certo, in ordine alla vicenda del poli-
clinico romano andranno accertate eventuali re-
sponsabilità personali e approfondite endemiche
disorganizzazioni e valutate annose carenze e in-
somma, questo è lavoro da magistrati. Resta però il
fatto che proprio la sanità laziale rappresenta il disa-
stroso stato in cui versa il settore nell’intero Paese. Al-
la sanità è dedicato il 73% dei bilanci regionali, a fron-
te di un complessivo stanziamento statale di circa
115 miliardi (dato 2010), e però il disavanzo su base
nazionale arriva a 2 miliardi e mezzo. Peraltro im-
pressiona la considerazione che, per il 48% degli ita-
liani, l’assistenza sanitaria è di fatto sotto tutela - nel
senso che in cinque regioni è commissariata (Lazio,
Campania, Calabria, Abruzzo, Molise) con antipati-
che addizionali Irpef e Irap messe lì a mo’ di tappa-
buchi, e altre tre (Piemonte, Puglia, Sicilia) sono alle
prese con dolorosi piani di rientro. Ed ecco un altro
elemento che ben fotografa la mala situazione: il So-
le24Ore ha calcolato che, nel decennio 2001-2010,
sono stati accumulati deficit per 38 miliardi, equiva-
lenti a un debito di 646 euro per ogni cittadino italia-
no - che sale a 2.460 euro per i cittadini laziali e a 1.483
per i residenti in Campania. Così stiamo messi.
Tornando al Lazio, considerando che il disavanzo
sanitario si aggira intorno al miliardo all’anno, signi-
fica che pesa sul buco nazionale per circa il 40% (!).
D’altronde è proprio qui il triste primato, con la se-
conda classificata Campania distaccata di mezzo
miliardo. L’assessore al Bilancio laziale Stefano Ceti-
ca puntava a stabilizzarlo per il 2011 a 850 milioni,
ma il tendenziale emerso nella riunione del mese
scorso con i dirigenti dei ministeri di Economia e Sa-
lute salirebbe fino a 950. E ci sono da aggiungere i 350
milioni che sempre il Lazio deve versare ogni anno
alla Cassa Depositi e Prestiti, per ripianare il prestito
di 5,5 miliardi concesso nel 2007. C’è da dire che, no-
nostante il quasi eroico lavoro quotidiano di tanti
medici e infermieri costretti troppo spesso a lavorare
in condizioni inaccettabili, la voragine economico-
finanziaria su cui s’affaccia la sanità italica è stata
scavata negli anni con ottusa pervicacia. Per dire:
sembra incredibile, ma la Corte dei Conti ha segna-
lato decine di episodi in cui i debiti venivano pagati
due o anche tre volte - per disorganizzazione o ma-
lafede.
Proseguiamo con gli esempi a macchia di leopar-
do: la Commissione bicamerale d’inchiesta sui disa-
vanzi sanitari ha calcolato che in Calabria il rapporto
fra produzione e costi è del 47,3% - significa in so-
stanza che metà del budget se ne va in sprechi - e ne-
gli anni, fra disavanzo annuale e pregressi, il buco ha
raggiunto gli 1,8 miliardi.
E vai con altre assurdità. Scorrendo i dati Agenas e
anche inchieste di organi d’informazione come Al-
troconsumo, si riesce a illuminare (in parte) il torbido
mondo delle forniture di servizi, e soprattutto delle
incomprensibili differenze di prezzo fra regione e re-
gione. Cioè: ma com’è possibile che la stessa attrez-
zatura per la Tac - la stessa! - venga pagata 1.027 euro
dalle strutture emiliane e 1.554 da quelle campane? E
per quale motivo la stessa protesi coronarica per bi-
forcazioni - la stessa! - costa 205 euro agli ambulatori
pubblici piemontesi e invece 450 - dunque piú del
doppio a quelli sardi? Ed è tutto collegato, in un’in-
terminabile catena d’inefficienze: per dirne un’altra,
sono proprio le Asl le peggiori "pagatrici" pubbliche
riguardo a rapporti di fornitura con i privati, con una
media nazionale di 180 giorni (cioè, sei mesi, ti paga-
no il lavoro dopo sei mesi...) e ospedali che onorano
le fatture addirittura dopo più di tre anni.
Un caos complessivo che, quando non nasconde
clientele più o meno confessabili, quantomeno evi-
denzia parossistiche incapacità di gestione. Che pa-
ghiamo tutti. Con il portafogli. O finendo abbando-
nati in una corsia d’ospedale. Che è anche peggio.
più dell’aspetto finanziario: lì il vuoto vero non
era solo economico, ma semplicemente umano.
Eppure proprio in quello stesso Policlinico
all’inizio di questa legislatura era iniziata un’ispe-
zione della stessa commissione di inchiesta pre-
sieduta da Ignazio Marino che oggi ha scoperto la
donna legata al lettino. Negli scantinati dell’ospe-
dale un carabiniere dei Nas aveva scoperto quello
che cito testuale dalla sua relazione: «Su alcune
scaffalature giaceva un numero considerevole di
contenitori di vetro del tipo generalmente usato
per la conservazione di materiale biologico.
All’interno erano contenuti feti di varie grandez-
ze, per alcuni di essi si trattava con ogni probabi-
lità di feti a termine, ossia neonati e bambini. Ho
osservato che i feti all’interno dei contenitori era-
no conservati con formaldeide. All’esterno dei re-
cipienti, ma non sempre, era applicato un cerotto
riportante un nome. Oltre ai contenitori in vetro,
vi erano altri contenitori di plastica rigida, del tipo
usato per lo smaltimento dei rifiuti sanitari spe-
ciali. All’interno di questi vi erano reperti, feti e
corpi di grandezze diverse». Piccoli cadaveri, trat-
tati come rifiuti umani. Quel modo di guardare i
morti la diceva lunga anche su come si guarda un
paziente vivo. Tutti si scandalizzarono, scarica-
rono i barili, promisero grandi cambiamenti. Poi
la gente dimentica, e allora passa tutto in cavalle-
ria. Come accadrà anche questa volta.
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Martedì 21 febbraio 2012
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 16 Martedì 21 febbraio 2012 ESTERI
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Barack senza bussola Chiusi su Twitter

profili anti-Sarkò

Obama senza slogan In Francia c'è chi grida allo

scandalo dopo che l'associa-
zione Internet Sans Frontie-
res e la comunità francese

«Yes We Can»
per la difesa della libertà d'e-
spressione on-line, hanno
denunciato la chiusura di al-
cuni profili di Twitter, il ce-
lebre sito di micro-blogging,

non funziona più

Lo staff del Presidente alla disperata ricerca di un leit motiv per
la campagna. Tra i papabili “We Don't Quit” (Non molliamo)
::: ALESSANDRO CARLINI
QQQ “Yes We Can” (Sì noi pos-
siamo), il fortunato slogan con
cui Barack Obama ha vinto nel
2008, non convince più. Se l'at-
tuale presidente americano
vuole restare alla Casa Bianca si
deve inventare qualcos'altro.
Non è più infatti l'outsider della
politica che pensa di cambiare il
Paese. Sulla sua amministrazio-
ne pesano quattro anni diffici-
lissimi per gli Stati Uniti, fatti di
disoccupazione, crisi economi-
ca, promesse elettorali manca-
te. Così lo staff di Obama, come
riporta la stampa Usa, sta facen-
do molta fatica a trovare un
nuovo slogan per il suo leader.
Per ora sui manifesti e sui siti
internet c'è solo la scritta “Oba-
ma 2012” ma la campagna che
culminerà con le elezioni presi-
denziali di novembre non ha
ancora un’“anima”, un messag-
gio che attiri gli americani stan-
chi delle (troppe) difficoltà fi-
nanziarie e del declino della po-
tenza statunitense. Rispetto al
2008 è in pratica cambiato tutto.
«Raccontare questa realtà è più
difficile che puntare sul cam-
biamento», ha spiegato Allen
Adamson, amministratore de-
legato dell'agenzia di marketing
Landor Associates, rifacendosi
al discorso di Obama sullo Stato
dell'Unione, dove il presidente
ha puntato tutto sulla questione
dell'equità economica. Per
Adamson infatti «dopo anni di
governo, con alcune promesse
mantenute e altre no, la parola
“change” è diventata un mar-
chio difficile». Ma la filosofia di
Obama rimarrà la stessa, anche
se non verrà utilizzato il mes-
saggio del 2008, ha annunciato
David Axelrod, stratega della
campagna democratica.
In realtà lo staff di Obama è a
corto di idee. Non sta facendo la
prima mossa ma aspetta di co-
noscere chi sarà il candidato re-
pubblicano che, dopo le prima-
rie del Gop, sfiderà il presidente
in carica. L'ex governatore del
Massachusetts, Mitt Romney,
come slogan ha scelto “Believe
in America” (Credi nell'Ameri-
ca). Mentre l'ex speaker della
Camera, Newt Gingrich, ha pre-
ferito “Rebuilding the American
«CHANGE», MA IN PEGGIO
Un altro slogan della scorsa cam-
pagna era “Change”. Ma se qualcosa
è cambiato è stato in peggio Ansa
Dream” (Ricostruire il sogno
americano). L'ex senatore della
Pennsylvania, Rick Santorum,
ha invece optato per un batta-
gliero “The Courage to Fight for
America” (Il coraggio di lottare
per l’America), dopo aver ab-
bandonato il precedente “Fi-
ghting to Make America Ameri-
ca Again” (Combattere per ren-
dere l'America di nuovo Ameri-
ca) perchè copiato da una poe-
sia.
Fra le ipotesi a cui stanno la-
vorando i collaboratori di Oba-
ma ci sono “Winning the Futu-
re” (Vincere il futuro), “Great
Together” (Grandi insieme),
“We Don't Quit” (Non mollia-
mo), che a noi italiani ricorda
uno slogan del passato. Ma nes-
suno di questi fino ad ora ha
convinto. Il rischio è di ripetere
il flop del democratico Al Gore
nel 2000, col suo poco invitante
“People Not The Powerful" (La
gente non i potenti). Un esem-
pio di successo citato da pubbli-
citari ed esperti di marketing è
quello della campagna del 1984
di Ronald Reagan, quando il
leader repubblicano venne
eletto per la seconda volta alla
Casa Bianca. “It’s morning
again in America” (È di nuovo
Garzon espulso
dalla magistratura
mattina in America) suonava
perfetto per un presidente in
carica. «Comunicava molto be-
ne il concetto che gli anni pre-
cedenti erano stati un successo
- ha detto Denis Riney, dirigente
della società di marketing Bran-
dlogic - e che servivano altri
quattro anni a Reagan per com-
pletare le sue riforme».
che imitavano o facevano la
parodia del presidente Nico-
las Sarkozy, candidato alle
presidenziali di aprile e mag-
gio. Per giustificare la deci-
sione, Twitter ha rivolto un
messaggio al profilo _nico-
lassarkozy, parodia del pre-
sidente, spiegando che «vio-
la la politica di Twitter re-
lativa alla prevenzione del-
l'usurpazione di identità».
Baltasar Garzon è stato
espulso ieri dalla magistra-
tura spagnola. Lo ha stabilito
l'organo di autogoverno dei
giudici, il Consiglio generale
del potere giudiziario (Cgpj),
dopo che il 9 febbraio Gar-
zon è stato inabilitato alla
professione per 11 anni in
seguito alla sentenza sul ca-
so Guertel. La decisione, pre-
sa all'unanimità dal comita-
to permanente, dovrà essere
ratificata giovedì dal ple-
num, ma intanto è già stata
notificata a Garzon. L'uomo,
che è stato il giudice più fa-
moso della Spagna, è stato
condannato per aver ordi-
nato intercettazioni di con-
versazioni fra avvocati e im-
putati nell'ambito del caso
Guertel, una vicenda di cor-
ruzione che coinvolto poli-
tici del partito Popolare tor-
nato ora al governo.

Il retroscena sul nuovo presidente tedesco

La Merkel ricattata dai liberali
«Scegli Gauck, o il governo cade»
::: ENZO PIERGIANNI precipitato nei sondaggi al 2 per cento (contro il 15
per cento alle ultime politiche) e ha fiutato l’occasio-
QQQ Dopo il capo del governo, pure il capo dello ne di appoggiare Gauck per rimescolare le carte e
Stato sarà un luterano reduce della “Ddr”travolta nel uscire dall’ombra di Angela.
1989 dalle macerie del muro di Berlino. Accanto alla Lo Spiegel ha immediatamente sentenziato onli-
cancelliera Angela Merkel ecco spuntare il presiden- ne che “Merkel ha dovuto incassare la sconfitta più
te Joachim Gauck, pastore protestante di Rostock sul amara da quando è in carica”. Invece i fedelissimi di
mar Baltico. Anche nella “nomen- Angela vedono nella sua resa un
klatura” il profilo della Germania capolavoro di tatticismo macchia-
diventa sempre più prussiano e vellico. Sta di fatto che tra un anno
meno renano, più protestante che in Germania sono in calendario le
cattolico (il cruccio di papa Ratzin- politiche, per cui già il prossimo 18
ger), più orientale cheoccidentale. marzo, data prevista per l’elezio-
I partiti di governo e di opposizio- ne-rivincita del popolarissimo
ne (tranne la Linke di estrema sini- Gauck, potrebbe iniziare il conto
stra) hanno designato il 72enne alla rovescia dell’era Merkel. Il fu-
Joachim Gauck per la successione turo presidente è un prete con
del presidente scroccone Chri- quattro figli e senza tessera di par-
stian Wulff costretto a dimettersi tito. Separato dalla moglie, convi-
per il sospetto di peculato, non ap- ve con una giornalista politica di
pena rimesso piede in patria dopo 20 anni più giovane di lui. Nella
i festeggiamenti della settimana Germania orientale ha combattu-
scorsa al Quirinale. to il regime comunista dal pulpito
Nell’ultimo scrutinio presiden- e nelle “catacombe” della chiesa
ziale, giugno 2010, Gauck era stato Joachim Gauck Ansa del silenzio. Si è distinto tra gli atti-
candidato da socialdemocratici e visti per i diritti civili negli anni in
verdi come antagonista del merkelia- cui ai suoi figli veniva negata l’iscrizio-
no Wulff, che fu eletto solo al terzo scrutinio per il rot- ne all’università, mentre Angela Merkel studiava fisi-
to della cuffia. Gauck stavolta non avrà rivali, perché ca e faceva carriera nel sistema della Ddr fino ad en-
Angela ha dovuto piegarsi all’alleato liberale (Fdp) trare nell’Accademia delle Scienze. Per inciso, anche
che ha minacciato di fare cadere il governo se la can- il padre di Angela è stato pastore protestante, ma, al
celliera non si fosse arresa alla candidatura di Gauck. contrario di Gauck, il paradiso socialista nella Ger-
La rottura a Berlino, con la prospettiva tutt’altro che mania “democratica”lo attraeva, al punto che traslo-
rassicurante di elezioni anticipate, avrebbe scatena- cò dall’ovest all’est della cortina di ferro. La coabita-
to la bufera sull’euro e terremotato i mercati. Ma zione tra la cancelliera e il presidente non sarà un
l’Fdp, che non ama follemente la moneta unica, è idillio.
 Alle vincite di importo superiore ai 500 euro, alla parte eccedente detto importo, verrà applicata la ritenuta prevista dalla vigente disciplina in materia.

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Martedì 21 febbraio 2012
17
 18 Martedì 21 febbraio 2012 ATTUALITÀ
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::: COSE DA CASTA

Otto arresti al Sud
ALL’OMBRA DEL VESUVIO
Napoli è una storica roccaforte del cen- Presa la cricchetta
trosinistra: attualmente il sindaco è l’ex
magistrato Luigi De Magistris Ansa degli appalti Cnr
::: segue dalla prima C’era pure un leghista
MATTIAS MAINIERO
. ::: PEPPE RINALDI
(...) non vuol dir niente, fate conto che NAPOLI
non l’abbiamo scritto.
’E gguardie, a Napoli, sono 2.075. QQQ Piccole cricche crescono. E si allungano dal
Un bel numero, anche se la città è Vesuvio verso il lontano settentrione, lambendo
grande e il traffico immenso. Il guaio, un sindacalista appartenente alla Lega. I carabi-
però, è che i vigili possono essere an- nieri del Noe hanno notificato otto ordinanze di
che 1.000. O 100. O addirittura meno custodia cautelare, tra carcere e domiciliari, a im-
di zero. Numeri variabili nella città di prenditori e funzionari del Provveditorato per le
Gigino De Magistris, che fu la città di opere pubbliche di Campania e Molise (lo stesso
Rosa Russo Iervolino e prima ancora che fu al centro dell’inchiesta Global Service ai
di Antonio Bassolino. Tutti sindaci di tempi della Iervolino e che vide coinvolto il figlio
sinistra, ma anche questo forse non di Tonino Di Pietro, Cristiano) e iscritto nel regi-
vuol dir niente, fate di stro degli indagati un rappresentante del Carroc-
nuovo conto che non l’ab-
biamo scritto.
La città di De Magistris cio di Livigno, provincia di Sondrio. Per tutti l’ac-
cusa è di corruzione aggravata.
Il mistero dei vigili fles- I fatti si riferiscono all’appalto per la realizza-
sibili è stato spiegato dal
comandante Luigi Se-
menta e riassunto dal
Mattino. In breve: i vigili
Napoli ha 2.075 vigili zione di un polo tecnologico del Cnr nel quartiere
di Fuorigrotta a Napoli, istituto scientifico da po-
chi giorni presieduto da un napoletano, l’ex mi-
nistro prodiano Luigi Nicolais. Gli arrestati sono

2.187 sono lavoro-esenti

sono sempre quelli lì, i fa-
tidici 2.075, piccolo eser-
cito che deve regolare il
traffico e svolgere decine
di altre incombenze. Però,
un vigile su quattro è diri-
gente sindacale. In quan-
Tra distacchi e permessi ci sono più agenti impossibilitati che effettivi
to tale, gode di un certo
trattamento non di favore ma relativo
alla carica sindacale: permessi, di-
stacchi e cose del genere. Giusto. E il
numero di poliziotti a disposizione
comincia a decrescere. Settecento vi-
gili hanno più di cinquant’anni. In
quanto ultracinquantenni, godono,
anche loro, di un trattamento non di
favore ma relativo all’età. Giustissi-
mo: noi ultracinquantenni solidariz-
ziamo e applaudiamo. E il numero
decresce ancora. Cinquecentono-
vanta vigili risultano inidonei al lavo-
ro. In quanto inidonei, hanno diritto
ad essere totalmente o parzialmente
esentati dal servizio. Anche questo,
naturalmente, non è un favore ma un
atto dovuto. Più che giusto: se uno è
inidoneo, non è Superman, mica può
starsene impalato per ore sotto il sole
e sotto la pioggia a fischiare e fare mul-
te. E il numero decresce ulteriormen-
te. Centotrentasei vigili godono di
permessi di studio. In quanto studen-
ti con regolare permesso, sono esen-
tati dai servizi festivi. Sempre giusto e
Angelo Palazzo, capo ufficio tecnico per la pro-
vincia di Napoli del Provveditorato; Vincenzo
D’Agostino, direttore tecnico dello stesso ente;
Francesco Lembo, responsabile dell’ufficio pro-
tocollo; Carlo Coppola, socio della “Ingegner
Carlo Coppola costruzioni spa”; Vincenzo Iacen-
te, presidente del Cda della “Cite”, società capo-
gruppo della Coppola costruzioni; Lorenzo
giustissimo: lo studio è fondamenta- svolgere il lavoro per il quale vengono rosso? Amodeo, presidente del “Consorzio infrastruture
le, anche per i vigili urbani, che, stra- pagati. Ci sono più vigili impossibili- Scherzi a parte. A Napoli c’è un det- culturali”di Caserta; Pasquale Pedana, consiglie-
nezze napoletane, fanno gli esami la tati che vigili effettivi. Il tutto non per to: «Chi fatica magna. Chi non fatica re dell’Unione nazionale sindacati autonomi
domenica, quando scuole e universi- opera e virtù di San Gennaro ma per magna e beve». E se il detto resiste da nonché dirigente della “Infinite costruzioni srl”;
tà sono chiuse. E il numero dei vigili in grazia ricevuta dalla legge. Immagi- secoli qualche motivo deve pur esser- Carlo Romano, di fatto mediatore di affari e pun-
servizio diventa addirittura negativo. niamo che, almeno ogni tanto, ci sia ci. Cin cin, signori napoletani e non to di raccordo tra il gruppo di imprenditori e fun-
Napoli è una caso unico al mondo, anche qualche vigile che si assenta napoletani: questa è l’Italia del posto zionari e dirigenti del Provveditorato. Il leghista
compreso il Terzo Mondo. Fatti i con- per ferie o per malattia. E per un mo- fisso e inamovibile. E questa è anche coinvolto è Giuseppe Cantoni, segretario nazio-
ti, addizionati i permessi, aggiunti gli tivo o per l’altro, sempre con la legge e la città di Gigino De Magistris, il sinda- nale dell’Unsiau.
impedimenti, i distacchi e le inamovi- il certificato dalla loro parte, i vigili ci co-sceriffo che appena pochi giorni fa Secondo quanto si legge nell’ordinanza del gip
bilità, la città si ritrova con 2.075 vigili sono ma non esistono. Ora avete ca- ha detto: «La polizia municipale ha un Egle Pilla, che ha accolto le richieste dei pm Ardi-
pagati e 2.187 vigili che non possono pito perché in città passano tutti col ruolo importante in termini di pre- turo, Esposito e Del Gaudio, tutti avrebbero con-
venzione e sicurezza, non può non es- corso nel truccare e modificare offerte e capitolati
il graffio sere armata». Bravo, sindaco, così
fanno i veri sceriffi. Ma prima di dare
ai vigili una pistola, non sarebbe il ca-
al fine di trarne utilità personali. Il piatto forte è
l’ipotesi di complotto per spodestare l’attuale
provveditore, Giovanni Gugliemi, e sostituirlo
so di togliere loro qualche permesso? con Palazzo: il quale, una volta ottenuto il via libe-
Una persona di fiducia «E io pago», disse Totò in “47 morto
che parla”. E questo, a maggior ragio-
ra dal ministero delle Infrastrutture, avrebbe ga-
rantito anche in futuro l’aggiudicazione di lucrosi
«Non ci sono le condizioni per sciogliere la Fondazione ma assumerò la ne in epoca di Imu e di accise, vuol di- appalti. Per caldeggiare quella nomina, secondo
responsabilità diretta». Luigi de Magistris annuncia così le novità sulla re molto, fate conto che l’abbiamo gli inquirenti, era necessario un intervento
fondazione che avrebbe dovuto gestire l’organizzazione del Forum inter- scritto con grande amarezza e preoc- dall’alto che, all’epoca, poteva garantire il vice-
nazionale delle Culture in programma a Napoli nel 2013. Il sindaco aveva cupazione. E con tutto il rispetto per le ministro Roberto Castelli (estraneo alle indagini).
nominato al vertice Roberto Vecchioni per poi passare l’incarico al capo di “gguardie”, doppia g e numero 24 del- Di qui il coinvolgimento del leghista di Livigno al
gabinetto Sergio Marotta. Ora fa da solo. Dal ghe pensi mial C’penz i’ la smorfia napoletana. Stesso numero quale Pedana si sarebbe rivolto in più di un’occa-
della pizza. Indigeribile. sione, ma senza ottenere risultati.

Roma batte cassa

Sfumate le Olimpiadi, Alemanno chiede soldi per il Giubileo
::: CHIARA BUONCRISTIANI problemi». Il primo è la mancanza di risorse tutti gli investimenti sul territorio, e la drasti-
per coprire tutte i costi per «far convivere la ca contrazione dei trasferimenti statali e re-
QQQ Dopo la rinuncia alle Olimpiadi nella vita quotidiana di una grande metropoli con gionali sul trasporto pubblico locale, che per
Capitale, il sindaco Gianni Alemanno scrive il ruolo di Capitale della Repubblica». Il se- Roma ha comportato un taglio, insostenibi-
al presidente del consiglio Mario Monti. condo problema è la «scadenza epocale» del le, di circa il 43%». Alemanno chiede poi
Chiede un «tavolo di confronto» con il gover- Giubileo. Che non può essere affrontato da «l’approvazione del secondo Decreto legisla-
no e vuole riprogrammare lo sviluppo Roma «con un aeroporto interconti- tivo di Roma Capitale (...)», con «norme effi-
di Roma in vista del Giubileo 2025. nentale attualmente sottodimen- caci per garantire lo snellimento delle proce-
La lettera arriva nel giorno di un sionato», scrive Alemanno, e dure (...) e il riconoscimento dei costi e delle
mini rimpasto in giunta. Per «con una mobilità interna an- necessità patrimoniali connesse allo status
soddisfare la sentenza del Tar cora troppo dipendente dal di Capitale». Il terzo punto riguarda il «Piano
sulle “quote rosa” ecco un trasporto su gomma». Il pri- Strategico di Sviluppo di Roma Capitale che è
tecnico: Lucia Funari, già ca- mo cittadino si dice conscio stato già approvato lo scorso anno dalla
po dipartimento, entra come della crisi, ma ricorda i fondi Giunta capitolina in relazione alle Olimpiadi
nuova titolare dell’assessorato pubblici per l’Expo 2015 a Mi- 2020 e che deve essere oggi aggiornato in vi-
(Politiche del patrimonio e della lano. sta del Giubileo del 2025». Infine il primo cit-
casa) che ha finora diretto. Prende il Gianni Alemanno LaPr. Nel tavolo con il go- tadino chiede il «riconoscimento del secon-
posto di Alfredo Antoniozzi. verno il sindaco di Ro- do polo turistico di Roma (...) come distretto
Dalla candidatura ai Giochi del ma chiede a Monti di turistico balneare».
2020, Roma avrebbe potuto trarre - scrive affrontare quattro punti. Il primo è la «verifi- «Signor Presidente», conclude Alemanno,
Alemanno - un’iniezione di capitali: «Ben 9,8 ca delle politiche di razionalizzazione della «le difficoltà incontrate sul progetto della
miliardi di finanziamenti, di cui 4,3 miliardi spesa e di eliminazione degli sprechi» messe candidatura olimpica non ci fanno dimenti-
di investimenti pubblici e ben 5,5 di investi- in atto fin qui dal Campidoglio. Rimangono care che il primo atto legislativo del Suo go-
menti privati». Sparito il volano Giochi olim- perà due problemi, «la revisione del patto di verno è stata l’approvazione in prima lettura
pici, restano dunque «sul tappeto due grandi stabilità interna, che rischia di paralizzare del decreto legislativo su Roma Capitale».
 ATTUALITÀ Martedì 21 febbraio 2012 19
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::: COSE DA CASTA

Il censimento del governo

Venezia ha zero strade ma 307 “auto blu”

La Regione Veneto ha il record di macchine di servizio. Ma soltanto sette servono per la giunta del padano Zaia
::: FRANCESCO SPECCHIA
QQQ Se Venezia non avesse il
mare sarebbe una piccola Pari-
gi. Semafori vezzosi, l’asfalto
drenante che scorre sotto i ponti
trasformati in archetti di trionfo
e il Canal Grande in un’auto-
strada trafficatissima dove rom-
bano gondolieri vestiti da tassi-
sti: tutto come evoca quella
pubblicità telefonica in tv, da
oggi molto meno idiota di quan-
to pensassimo.
Venezia non ha il mare e non
ha le strade. Però la Regione Ve-
neto -con sede a Palazzo Balbi,
gioiello architettonico, sull’ac-
qua - pare possegga un parco
“d’auto blu” abnorme, un par-
cheggio esteso quanto il Central
Park: 307 autovetture, di cui 28
con servizio autista, almeno a
detta d’un censimento voluto
dall’ex ministro, veneziano ex
venditore di gondolete, Renato
Brunetta; e portato a termine
dal suo successore, Filippo Pa-
troni Griffi.
ELOGIO DELL’ASFALTO
Ora, già qui emerge un para-
dosso di grossa cilindrata. Men-
tre a Milano, Roma o Palermo ci
si lamenta del traffico («Il pro-
blema è il trafficcco...» diceva
Johnny Stecchino), la lagnanza
tipica del veneto è l’assenza di
strade. La strada indica benes-
sere, soddisfa: in Veneto conta
più l’assessore ai trasporti del
vescovo. Lo so perchè sono ve-
ronese. E, da noi, in provincia,
ogni volta che asfaltano un
campo, costruiscono una ro-
tonda (ormai ci sono più roton-
de che campi), slongano la tan-
genziale all’infinito per avvitarla
ad arabesco attorno alle mura, o
costruiscono guardrail colora-
tissimi come totem Apache; be’,
quello diventa il simbolo gau-
dente della ritrovata abbondan-
za d’un popolo che un tempo
era vissuto in povertà. La godu-
ria della carreggiata è un po’il ri-
scatto della pellagra, una roba
quasi sessuale. Bene. Ora sco-
pro che in Veneto ci sono più
auto che strade, e ciò un po’ mi
destabilizza. Scusate l’inciso.
L’altro dato del censimento di
cui sopra è un terribile raffronto:
la giunta della Campania citata
sempre per scandali legati a
sperperi pubblici ha 173 mac-
chine di cui venti con autista, la
Sicilia ne ha 117 ma tutte dotate
di autista, il Piemonte 158 di cui
11 con autista e l’Emilia 127, 6
con autista. (Altra notizia sur-
reale nel clima di rigor montis è
che in Italia, il divieto di acqui-
stare o noleggiare auto con ci-
lindrata superiore a 1.600 cc,
viene violata da Regioni, Comu-
ni, Asl, ministeri e, soprattutto -
tah dah-Equitalia, ma questo ri-
chiede un pezzo a sè...). Insom-
ma. Al netto della retorica anti-
casta, per i veneti come noi -che
vantano radici nella Regione
più virtuosa d’Italia- impressio-
na scoprire che questa stessa re-
gione, oggi, sarebbe tre volte più
sprecona della mitica Ars ossia
GIOIELLO ARCHITETTONICO
Palazzo Balbi è situato nel sestiere di
Dorsoduro e affacciato sul Canal
Grande. È la sede ufficiale del pre-
sidente della Regione Veneto e della
giunta (Ansa)
posizione di Sergio Saviane da
Pieve di Soligo sul rigore, l’equi-
tà e la crescita inaugurati, vene-
tamente, molto prima di Mario
Monti. «Stia tranquillo, il suo ve-
netismo è salvo: le vere auto di
rappresentanza di Palazzo Balbi
sono sette, cioè quelle a noleg-
gio (più una, in carrozzeria,
ndr). Le altre sono macchine “di
servizio”: trentaquattro a dispo-
sizione dei nostri 3 mila dipen-
denti, oltre 200 ad uso di foresta-
li, tecnici del genio civile, por-
tuali, ecc..», ci viene in soccorso
Marino Zorzato, vicepresidente
della giunta regionale e assesso-
re alla cultura con un ottantina
di deleghe che lo spingono ad
essere uno dei sette ammini-
stratori regionali più transu-
manti per la Regione, e quindi
fruitori dell’auto blu. «Gli altri
assessori, 7 su 12, che le usano
sono quelli che girano come
pazzi per lavoro: Giorgetti
all’Economia e Lavori Pubblici,
Donazzan all’Istruzione, Colet-
l’Assemblea Regionale Siciliana to alla Sanità, Finozzi al Turi-
ossia la Shamballah dello spre- smo, Coppola all’industria,
co pubblico, ossia la terra cava Chisso al Trasporto, tecnica-
riempita dalle mazzette, dalle mente abbiamo già eliminato il
doppie pensioni e dai contributi parco auto del 15%...». Il gover-
a pioggia. Ci sembra assurdo. natore Luca Zaia, tra l’altro, non
usa l’auto blu. E ieri s’è trovato -
FILOSOFIA DEL RIGORE come dicono in Veneto- come
Ci affiorano, a sentire tali no- un musso in mezo ai lampi.
tizie, rigurgiti di morigeratezza Stordito come un mulo nella
territoriale. Ci vengono in men- tempesta. Anche un po’ incaz-
te la poetica naturista di Andrea zato. «Ma le pare, ostrega, che
Zanzotto; le marce con le ve- noi che abbiamo tagliato del
schiche negli scarponi degli al- 20% le retribuzioni e del 30% la
pini che al massimo cavalcava- comunicazione, e che vantiamo
no il musso; la filosofica presa di un bilancio positivo di 600 mi-
lioni sulla Sanità; le pare che ab-
biamo tutte ’sta macchine?»,
chiede Zorzato.
LA FERRARI A BASSANO
Ci pare. D’accordo, ma c’è la
ragione del censimento. I dati
sono dati, i numeri parlano, in-
controvertibili. «Guardi, le altre
giunte regionali evidentemente
hanno intestato le loro auto ad
altri enti. Noi, tre volte bon tre
volte mona, le abbiamo caricate
tutte insieme. Le dico che è una
questione di mal contabilità».
Be’, oddio: avete 8 Audi, 1 Mer-
cedes, 44 Rover, 6 Lancia; 116
auto sono addirittura di cilin-
drata superiore a 1900. «Ma
molte sono quelle in uso al ge-
nio, servono in mezzo ai cam-
pi». E ci risolvera la famigerata
distinzione burocratica tra le
72mila auto blu del Paese. Che è
un tripudio di cromatismo. Ci
sono le “auto blu-blu” -due vol-
te blu: giuro che è vero- che so-
no quelle dei politici; poi le “au-
to blu” una sola volta blu, a di-
sposizione dei dirigenti apicali;
infine le “auto grigie” adibite ai
“servizi operativi” che può si-
gnificare qualunque cosa, dal
servizio autoambulanze alla
servizio trasporto spigole per
generali della Guardia di Finan-
za. Facciamo notare che tra le
auto a disposizione del Comune
di Bassano del Grappa c’è una
Ferrari. Ma è rossa, mica blu. Per
inquadrarla burocraticamente
è un casino. « L’ho letto anch’io,
ma pare che sia un errore, come
dice il sindaco della città». Sin-
daco che, tra l’altro, confessan-
do d’essere «un appassionato di
Porsche» appare visibilmente
affranto.
«’Sta notizia è un ciapare cassi
per attaccapanni», ci commen-
tano. Traduzione non letterale:
è una svista poetica. Come un
parchimetro sul Canal Gran-
de...

Il viceministro non ne azzecca una

L’ultima gaffe di Martone: «Che sfiga avere l’auto blu»
::: CATERINA MANIACI
ROMA
QQQ Sfigati, laureati in ritardo,
gente che non sa quanto sia difficile
vivere con le auto blu sempre sotto
casa. Il mondo è popolato da questi
tristi figuri, in particolare l’Italia, e lo
sa bene il giovane viceministro del
Lavoro, Michel Martone. «Le auto
blu sono una limitazione alla liber-
tà», dichiara serio a SkyTg24, mentre
Maria Latella lo intervista. Punto di
partenza, obbligatorio, quella frase
ormai proverbiale sui 28enni uni-
versitari “sfigati”, proprio perché in-
capaci di raggiungere il traguardo
accademico in tempi rapidi. «Non
mi riferivo assolutamente a tutti
quei ragazzi che studiano», spiega,
«e hanno problemi familiari ed eco-
nomici, bensì a coloro che, poten-
doselo permettere, impiegano 10
anni a laurearsi e utilizzano l’uni-
versità come un parcheggio. Quindi
ribadirei la definizione».
E lui, figlio dell’avvocato generale
della Cassazione, ex presidente
dell’associazione nazionale magi-
strati ed ex presidente dell’authority
sugli scioperi, come si definirebbe
realmente? «Penso di essere un uo-
mo fortunato e ho fatto di tutto per
essere all’altezza del compito», si di-
ce convinto. «Volendo sul mio sito si
può leggere tutto quello che ho fatto
e scritto nella mia vita». Fortunato
perché la posizione occupata ora è
di prestigio, e anche economica-
mente parlando non si può davvero
lamentare.
ORFANO DEL MOTORINO
«Guadagno intorno ai 170 mila
euro lordi, ho una casa di proprietà,
un motorino e una Smart», scandi-
sce il viceministro. E sia chiaro, le
raccomandazioni non c’entrano per
niente. Basta guardare ancora in fa-
miglia: «Mia sorella», rivela Marto-
ne, «si è laureata in biologia mole-
colare ed è una precaria». Nono-
stante questa tragedia, si potrebbe
comunque ammettere che l’esi-
stenza martoniana sia felice e fortu-
nata: però, visto che la perfezione
non è di questo mondo, anch’essa
nasconde alcune ombre. Per esem-
pio, ora il motorino non lo può più
usare, obbligato com'è a servirsi
dell'auto blu di rappresentanza:
«Una vera limitazione alla libertà»,
assicura Martone. Insomma, un po-
chino sfigato lo è anche lui, dicia-
mocelo. Finiti i bei giorni di slalom
tra muraglie di auto ferme e imbot-
tigliate nel caos cittadino; basta con
l’emozione di vedersi posare sul pa-
rabrezza il foglietto dell’ennesima
multa. Finite anche le gioiose ore
passate alla ricerca di un parcheg-
gio, perché in ogni caso un motori-
no o una Smart da qualche parte li
devi pur mettere... Facebook e Twit-
ter avranno certamente di che scri-
vere e dibattere, per giorni e giorni
ancora.
Intanto il tema degli sfigati, intro-
Michel Martone (Ansa)
dotto da Martone, continua a tenere
banco e anche ai livelli istituzionali
più alti. Del resto si era già arricchito
di altri importanti contributi, come
quello di Giorgio Stracquadanio del
Pdl. «Chi guadagna 500 euro è uno
sfigato per varie ragioni e per fortu-
na sono pochissimi in Italia», ha di-
chiarato giorni or sono durante una
trasmissione radiofonica. «Se fosse
vero avremmo i morti di fame per le
strade», aveva ribadito con foga il
parlamentare, spiegando che in
realtà «si tratta di una piccola quota
di popolazione che ha pensioni so-
ciali più basse. Sono sfigati, si parla
di situazioni limite. Sono stufo di
una retorica piagnona. Non esiste
guadagnare 500 euro al mese. Ma
chi li guadagna? Ma quali giovani
precari!». E alla fine il giudizio lapi-
dario: «Chi guadagna 500 al mese è
una minoranza ed è uno sfigato che
non è stato capace».
NAPOLITANO DIXIT
Sulla questione viene interpellato
persino il capo dello Stato, Giorgio
Napolitano. Al presidente, infatti, si
chiede che cosa ne pensi di tutti co-
loro che definiscono "sfigati" coloro
che tirano avanti con uno stipendio
di cinquecento euro al mese. «Chi lo
ha detto?», chiede a sua volta Napo-
litano. «Un parlamentare», gli viene
risposto. Allora Napolitano replica
seccamente così: «Non riesco a te-
nere il conto di tutte le battute che
sono dette in Parlamento».
20 Martedì 21 febbraio 2012
Martedì 21 febbraio 2012 21
 Borsa Milano-FTSE Mib
Gli indici
Risiko del barile
Accise e Iran: la benzina sale come l’oro
Un litro di carburante arriva a costare più di 1,9 euro. E il trend a breve è rialzista fino anche a 2,2 euro
A quel punto tra Occidente e Teheran scoppierà l’equilibrio del terrore con un impatto positivo sui prezzi
::: CARLO PELANDA Il fine settimana ha portato rincari ai distributori, fa- Stati Uniti, oltre i 105 dollari al barile, che a Londra,
cendo sfondare alla verde, salita a 1,811 euro al litro, dove il Brent viaggia sopra i 120, ai massimi degli ul-
QQQ La questione iraniana-me-
diorientale si sta scaldando facendo
temere un rialzo duraturo del prez-
zo del petrolio, con impatto deva-
stante sull’Italia. Quanto è probabi-
le? Ipotesi di scenario.
A) Israele attacca i siti nucleari
iraniani e Tehran reagisce bloccan-
do lo stretto di Hormuz oltre ad or-
dinare ai suoi alleati Hezbollah e
Hamas di attaccare Israele con scia-
mi di piccoli missili convenzionali.
Gli Stati Uniti intervengono per
sbloccare lo stretto e metterlo in si-
curezza annichilendo le capacità
antinave degli iraniani. Ma l’attacco
genera una mobilitazione anche
nell’Islam sunnita che, pur in guer-
ra “civile” con quello sciita a condu-
zione iraniana, si sentirebbe chia-
mato alla mobilitazione contro
Israele e l’America. Ciò impedireb-
be all’Arabia saudita di sostenere
pienamente il presidio americano
delle rotte. Israele dovrebbe inter-
venire pesantemente sia a Gaza sia
in Libano per far cessare i lanci. Si
innescherebbe un’escalation che
porterebbe il conflitto fuori control-
lo. In questa ipotesi vi sarebbe non
solo un balzo abnorme del prezzo
del petrolio, ma anche una crisi
economica globale duratura.
B) Israele attacca in modi molto
selettivi i siti nucleari iraniani, ma
con il consenso riservato dei sauditi
interessati ad impedire che l’Iran
diventi potenza atomica e con il lo-
ro impegno a contenere una reazio-
ne anti-israeliana nell’area araba-
sunnita. Ma ciò rafforzerebbe il re-
gime iraniano e darebbe a Tehran
l’occasione di scatenare un jihad
non solo contro Israele, ma contro i
sauditi stessi, invocando la rimozio-
ne dei Saud come sceriffi della Mec-
ca. Anche in questo caso la crisi an-
drebbe fuori controllo, per altre
vie.
C) Tutti gli attori, analizzando gli
scenari possibili, concludono che
non c’è convenienza per alcuno ad
aprire la crisi. Per questo si mettono
in una posizione che generi un
“equilibrio del terrore” dove ciascu-
no difende la credibilità della sua
capacità di produrre danni all’altro,
ma tratta sottobanco per evitare la
crisi e per trovare un punto di equi-
librio basato sulla reciproca dissua-
Borsa Londra-FTSE 100
16.724,22
+1,07%
l’ennesimo record. In alcune zone del Paese la arriva a
costare 1,906 euro. A spingere i rialzi dei listini sono le
tensioni internazionali. Anche il prezzo del petrolio è
del resto da qualche giorno in deciso rialzo, sia negli
sione.
Non si possono escludere le ipo-
tesi A) e B) e simili, ma queste sono
al momento solo teoriche perché i
dati di realtà mostrano che è in via
di attuazione l’ipotesi C). Le sanzio-
ni economiche stanno facendo
molto male al regime iraniano in
quanto peggiorano una situazione
economica già da tempo compro-
messa (inflazione stellare e scarsità
di tutto che fomenta la rivolta po-
polare contro il regime, per altro
sempre più diviso tra fazioni). Alcu-
ni a Tehran hanno la tentazione di
accelerare il test nucleare per indur-
re un consenso nazionalista, ma al-
tri più realisti preferirebbero po-
sporlo in cambio di un rilassamen-
Borsa Parigi-CAC 40
5.945,25
+0,68%
timi otto mesi. I consumatori chiedono un intervento
del governo sulla tassazione. Il rischio è che a breve un
litro di benzina superi i 2,2 euro. Carlo Pelanda, a fian-
co, analizza i rapporti con l’Iran
to delle sanzioni. Tale situazione
genera una strategia pubblica ag-
gressiva, ma riservatamente dispo-
nibile alla trattativa. Per esempio,
Tehran ha sospeso le forniture a
Francia e Regno Unito - ricordo che
la Ue ha vietato le importazioni di
petrolio iraniano dal prossimo giu-
gno - ma non ad altri che ne com-
prano ben di più, tra cui l’Italia, se-
gno della volontà di indurli a man-
tenere i contratti, allo stesso tempo
salvando l’orgoglio. L’invio di due
navi in Siria è una mossa spavalda
che copre negoziati riservati per
evitare attacchi. Israele sta facendo
filtrare scenari bellici proprio per
spaventare gli iraniani, nonchè gli
americani, facendo finta di litigare
Petrolio - al barile
3.472,54
+0,96%
Unipol-Fonsai in Borsa
sul tipo di attacco: aerei, comman-
dos o ferrarelle. Depistaggio da ma-
nuale: se Israele attaccherà lo farà in
modi che saranno una sorpresa as-
soluta. Ma eviterà di farlo fino all’ul-
timo. L’America presidia il caso, ma
con una postura più negoziale che
aggressiva. La Cina sta calmieran-
do, la Russia no, ma più a parole,
nei fatti attenta a non destabilizzare
troppo. In sintesi si va verso l’equi-
librio del terrore, pur non potendo
escludere colpi di matto. In tale sce-
nario, ora, più probabile il prezzo
del petrolio potrà avere oscillazioni
di picco contingenti e brevi, ma non
ci sono motivi per scontare il caso
peggiore.
www.carlopelanda.com
Euro/Dollaro
120,14 $ 1,3266
+0,65% +0,81%
Milano Assicurazioni
vola del 20 per cento
E Cimbri va in Consob
QQQ Corre in borsa Milano Assicurazioni,
mentre scende la controllante Fondiaria
Sai sulle speculazioni legate all’ingresso a
sopresa di Sator e Palladio nel capitale di
Fonsai e all’ipotesi spezzatino. In un mer-
cato positivo, intorno alle 11,50 Fonsai ce-
de l’1,8% a 1,7 euro con scambi nella nor-
ma, mentre Milano Assicurazioni balza
dell'8,2% a 0,30 euro con volumi già pari a
quasi il doppio di un'intera seduta, per poi
essere sospesa con un teorico +20%. Uni-
pol, che con i Ligresti ha stretto un accordo
per un piano di fusione a quattro che com-
prende anche Premafin, ha chiuso a
+8,9%.
La mossa di Palladio
e Sator «aggiunge un
nuovo ostacolo al pro-
getto di Unipol», dice
in una nota Esn/Banca
Akros che ha alzato il
rating di Milano Assi-
curazioni a accumula-
te da hold con
Carlo Cimbri target price a 0,40
euro da 0,30. Lo
studio suggerisce
di «comprare Milano Assicurazioni sulla
scommessa di uno spezzatino di Fondia-
riaSai dopo la mossa di Sator e Palladio».
«Non ci sono rischi di aumento di capita-
le», dice Banca Akros, mentre «il rischio
vero» è un concambio sfavorevole con
FondiariaSai nel piano di fusione previsto:
se l’operazione con Unipol salta, il rischio
evapora, prosegue la nota che sottolinea
come il titolo Milano sia conveniente in
termini assoluti e relativi.
C’è pure chi vede, invece, nell’operazio-
ne un rischio di concerto. Come se tra Pal-
ladio, Sator e le altre parti in causa potesse
esserci un accordo sottinteso per garantire
il futuro degli assetti e tenere lontane
dall’Italia eventuali mire dei francesi di
Axa.
Non a caso ieri il numero uno di Unipol
Carlo Cimbri è stato sentito da Consob do-
po che Unipol ha presentato l’istanza sul
riassetto di Fondiaria Sai in cui chiede alla
Commissione di Borsa di pronunciarsi
sull’esenzione dall’obbligo di lanciare
un’offerta pubblica sulla compagnia.
 Martedì 21 febbraio 2012 23
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Il Sud conferma sostegno a Squinzi In Senato la riforma delle Popolari

QQQ «A Napoli presso la sede di Confindustria
Campania, i tre Saggi Luigi Attanasio, Antonio Bul-
gheroni e Catervo Cangiotti, incaricati delle con-
sultazioni presso il sistema associativo in vista del-
la successione alla presidenza di Confindustria,
hanno ascoltato circa 30 presidenti di Associazioni
territoriali, regionali e membri di Giunta del Sud».
Così una nota. «È stata confermata l’indicazione a
sostegno della candidatura di Giorgio Squinzi alla
prossima presidenza di Confindustria». Mentre si i
è riunita ieri la giunta di Confindustria Vicenza per
discutere, tra i vari argomenti all'ordine del giorno,
anche sulla scelta del candidato da appoggiare per
la successione del Presidente nazionale uscente,
Emma Marcegaglia. Il presidente Roberto Zucca-
to esporrà ai saggi il 7 marzo la sua preferenza.
QQQ A sorpresa, nel decreto sulle liberalizzazio-
ni all’esame del Senato si torna a parlare di rifor-
ma delle banche popolari. Due emendamenti
che toccando il sistema di governance indeboli-
scono «una delle componenti più stabili e più vi-
cine all’economia reale del sistema bancario ita-
liano» recita un comunicato di Assopopolari.
Dice Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco
Popolare e dell’Associazione: «La riforma è un te-
ma che può sicuramente essere affrontato ma
seriamente, nelle sedi e con le modalità oppor-
tune e non certamente per emendamento, senza
contraddittorio e nell’ambito della conversione
di un provvedimento d’urgenza». Assopopolari
rivendica il ruolo positivo della categoria come
sostegno alle imprese durante la crisi.

Oltre 100 miliardi di aiuti

L’Europa salva la Grecia

Atene può morire in pace
Germania e Finlandia si ammorbidiscono, solo l’Olanda vuole rigore estremo
Il piano per saldare i debiti è partito ma lascia l’economia ellenica a terra Carnevale in Germania: si ironizza sull’euro

::: UGO BERTONE
:::
QQQ La tragedia greca volge alla
fine. Anzi, le Borse europee han-
no applaudito con un robusto
rialzo l’atto finale quando gli atto-
ri erano ancora impegnati nella
scena madre: da una parte l’Olan-
da, inflessibile, a subordinare gli
aiuti alla garanzia di un “controllo
permanente” della trojka dei cre-
ditori (Ue, Bce e Fmi) per verifica-
re che la Grecia stia ai patti;
dall’altro il ministro delle Finanze
greco Evangelos Venizelos a ri-
battere che il suo Paese ha ormai
soddisfatto ogni richiesta in arri-
vo da Bruxelles per aver diritto ai
quattrini necessari per non falli-
re.
Insomma, l’ultimo atto ha se-
guito il copione che va avanti dal-
la primavera del 2010: una di-
scussione interminabile, virgola
dopo virgola, da cui traspare la
convinzione che nessuno si fida
più di tanto dei greci: non gli olan-
desi, ma nemmeno gli austriaci,
scettici sull’efficacia di un con-
trollo sul posto; o tantomeno i fi-
nlandesi, che hanno accettato di
sedere al tavolo solo dopo che la
Grecia ha accettato di fornire ga-
ranzie collaterali sui quattrini
prestati da Helsinki. Ma l’accor-
do, stavolta, era nell’aria. Per al-
meno due motivi. Innanzitutto, il
tempo massimo è ormai scaduto.
A metà marzo va onorato il debito
greco di 14 miliardi in scadenza,
altrimenti sarà default. L’Europa,
poi, non può presentarsi al G20
del prossimo week end senza aver
preso una decisione che l’econo-
mia mondiale aspetta da mesi.
“Per queste ragioni stavolta il mi-
nistro delle Finanze tedesco Wol-
fgang Schaueble si è detto con-
vinto che «un accordo sarà trova-
to entro sera»”, anzi entro notte.
Ma la vera ragione è che, in
queste settimane, la finanza in-
ternazionale ha sterilizzato il ri-
schio Grecia: le banche creditrici
hanno ormai svalutato i titoli di
Atene in portafoglio, anche grazie circoscritto se non domato. Per- ca, hanno un valore relativo. L’in-
CONDIZIONI ai prestiti in arrivo dalla Bce; per ciò si va avanti, anche se, da quel cendio di Atene fa meno paura,
quanto riguarda i titoli di Stato, il che si legge nel rapporto della nonostante i falò di protesta at-
LA CIFRA rischio contagio, come dimostra troika Ue-Bce-Fmi, dopo due an- torno al Parlamento. Dopo l’in-
L'ammontare complessivo del programma di salvataggio per la Grecia anche il continuo abbassamento ni di lavori non è ancora chiaro il naffiata di liquidi in arrivo dopo
«non deve superare i 130 miliardi di euro». È il monito del presidente del- dello spread di Italia e Spagna, è costo dell’operazione Atene: gli l’ennesima notte di lavoro degli
l'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, che all'inizio della riunione dei ministri ormai alle spalle. aiuti decisi ad ottobre non baste- sherpa, la Grecia dovrà cavarsela
delle finanze dei 17 paesi dell'eurozona ha anche sottolineato di «supporre
che arriveremo a un accordo finale e definitivo» Insomma, il focolaio greco sarà ranno a far raggiungere alla Gre- da sola. Ovvero, salvo miracoli in
“il più pericoloso di tutti”, come cia il target fissato per la riduzione cui i miscredenti del Nord Europa
GLI IMPEGNI ha insistito ieri il premier Mario del debito (120% debito/pil nel non credono, la Grecia sarà la-
La Grecia ha «rispettato tutti gli impegni che le avevamo preventivamente Monti. Ma i pompieri di Bruxelles 2020), ma si arriverà solo al 129 sciata al suo destino, che non pas-
chiesto», ha detto il premier lussemburghese Junker. sono convinti che il fuoco è ormai per cento. Ma i numeri, in politi- sa per forza dall’euro.
Ricetta vincente
L’Islanda punisce le banche
ed esce per prima della crisi
::: MAURIZIO STEFANINI
QQQ L’Islanda esce dal tunnel. Nel 2001 la
deregulation delle banche era stata occa-
sione per un passaggio dell’isola da Un peschereccio islandese Oly
un’economia “reale” basata in gran parte
sulla pesca e sulla geotermia a un’econo-
mia “virtuale”imperniatasui servizifinan- po’ di ricette di quelle consigliate e, dicia- si Bassi come indennizzo per i soldi che cit-
ziari; nel 2007 Le Figaro fotografava un molo pure, imposte dal Fondo Monetario tadini e istituzioni di questi due Paesi ave-
Paese che con un Pil pro-capite di 40.000 Internazionale. Ma nel contempo ha pen- vano perso nelle banche islandesi. Una
euro per abitante aveva il tenore di vita più sato anche a stimolare la domanda e a ri- consultazione resa necessaria dal fatto che
alto del mondo; ma nel settembre del 2008 strutturare quel settore finanziario che ilpresidenteÓlafur Grímssonsierarifiuta-
la bolla finanziaria scoppiò. Il 90% della ca- non aveva funzionato. La banca Lan- to di firmare la legge votata dall’Althing. Il
pitalizzazione della Borsa andò in fumo; 85 dsbanki, in particolare, dopo il fallimento governo fece allora un nuovo accordo, il
miliardi di dollari di debiti si accumularo- non è stata abbuffata di soldi per rianimar- parlamento lo votò, ma di nuovo il presi-
no contro gli appena 13 miliardi del valore si, ma direttamente nazionalizzata. Ma so- dente rifiutò di firmare, e benché stavolta la
di tutta l’economia, che si contrasse del prattutto i cittadini hanno saputo dire di minaccia di Londra e dell’Aja di ricorrere
6,7% nel 2009, del 5,5% nei primi sei mesi no, un po’ a tutti. Non solo la Rivoluzione alle Corti Europee abbia reso il risultato
del 2010 e del 2,9 nel 2011; mezzo milione delle Casseruole costrinse il primo mini- meno plebiscitario del precedente, di nuo-
di risparmiatori stranieri che si erano fidati stro Geir Hilmar Haarde alle dimissioni, vo il referendum del 9 aprile 2011 ha
degli altissimi tassi di interesse islandesi ma questi lo scorso settembre è stato an- espresso una rotonda maggioranza di no: il
persero i loro risparmi; e il costo comples- che messo sotto processo, accusato di ne- 59,77%. Ma d’altra parte, gli islandesi han-
sivo del disastro è stato stimato nel 785% do più rapidamente della zona euro: il 2,4% gligenza nell’affrontare la crisi per aver vio- no detto di no anche i cinesi: che come in
del Pil isolano del 2007. Ma adesso l’Islanda atteso sia per il 2012 che per il 2013, contro lato la legge sulla responsabilità dei mini- Grecia, volevano approfittare delle diffi-
è tornata a crescere. Secondo Fitch i bond lo 0,2% dell’Eurozona. Pure il debito pub- stri e per non aver dato retta agli allarmi che coltà economiche dei locali per fare man
del Paese da cui la crisi finanziaria era ini- blico si sta riducendo, dopo il massimo del gli stavano arrivando dagli istituti bancari. bassa. Il ministro dell'Interno Ogmundur
ziata non vanno più equiparati a spazzatu- 100% del Pil raggiunto nel 2011. E in questo Dopo le elezioni anticipate del 25 aprile Jonasson ha respinto come “incompatibi-
ra, e la loro qualificazione è risalita da BB+ a momento il governo riesce anche a vende- 2009, al referendum del 6 marzo 2010 il le con le leggi islandesi” la richiesta del
BBB-, con prospettiva stabile. E anche re bond al tasso del 4,7%: un po’ più cari di 98,1% dei votanti disse di no all’accordo gruppo cinese Zhongkun di comprare un
Standard & Poor’s e Moody's sembrano quelli italiani, ma non troppo. Ovviamen- con cui il governo si era impegnato a rifon- vasto terreno nel nord dell'isola per realiz-
pensarla allo stesso modo. Secondo il rap- te, per riceverne in cambio un soccorso da dere tra 2013 e 2017 2,35 miliardi di sterline zare un progetto immobiliare da 200 milio-
porto di Fitch, l’Islanda sta ormai crescen- 2 miliardi l’Islanda ha dovuto accettare un al Regno Unito e 1,2 miliardi di euro ai Pae- ni di dollari.
 24 Martedì 21 febbraio 2012

Mercato Azionario
AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO)

A EDISON RSP 0,8115 -1,04 0,8153 0,78 0,829 0,56 12/04/10 89,7 O
ACEA 5,15 1,58 5,1822 4,288 5,26 5,36 19/12/11 1.096,8 EEMS 0,7405 -0,8 0,7492 0,5585 0,8 18,67 32,3 OLIDATA 0,313 2,62 0,313 0,2722 0,335 8,3 10/05/04 10,6
ACEGAS-APS 3,478 3,08 3,4522 3,294 3,75 6,1 11/07/11 191,2 EI TOWERS 19,24 1,53 19,0663 15,46 19,64 2,34 543,8 P
ACOTEL GROUP 36,68 -6,74 39,5965 17 39,33 88,1 26/05/03 153 EL EN 11,64 0,78 11,7162 9,93 12 16,4 23/05/11 56,2 PANARIAGROUP 1,12 0,72 1,1146 0,933 1,178 14,75 11/05/09 50,8
ACQUE POTABILI 0,774 0,91 0,7741 0,64 0,8 8,25 02/05/06 27,9 ELICA 0,968 2,16 0,9647 0,691 1,02 24,66 23/05/11 61,3
ACSM 0,706 -1,12 0,7121 0,619 0,714 8,53 04/07/11 54,1 EMAK 0,619 2,4 0,6146 0,49 0,64 26,07 06/06/11 101,5 PARMALAT 1,736 0,35 1,7502 1,332 1,736 30,53 18/04/11 3.047,6
AEDES 0,127 19,81 0,1182 0,0554 0,127 107,86 07/05/07 92,7 ENEL 3,008 -0,92 3,0181 3,008 3,308 -4,33 21/11/11 28.285,3 PARMALAT 2015 W 0,7405 0,47 0,7479 0,3271 0,7405 119,08 18/04/11 3.047,6
AEDES 09-2014 W 0,0219 35,19 0,0191 0,0065 0,0219 146,07 07/05/07 92,7 ENEL GREEN POWER 1,479 -0,07 1,4799 1,479 1,657 -8,36 23/05/11 7.395 PHILIPS 16,39 1,86 16,3047 14,31 16,49 1,11 04/04/11 15.937,8
AEFFE 0,6875 2 0,6862 0,568 0,699 17,02 18/05/09 73,8 ENERVIT 1,882 -2,59 1,9599 1,82 1,98 -0,95 23/05/11 33,5 PIAGGIO 2,006 -0,3 2,011 1,77 2,12 10,34 16/05/11 745,8
AEGON 4,052 1,86 4,0644 3,074 4,052 29,29 25/04/08 639,5 ENGINEERING 22,77 1,65 22,5603 22,11 23 2,71 13/06/11 284,6 PIERREL 1,198 3,1 1,1829 0,6985 1,43 33,11 19,7
AEROPORTO DI FIRENZE 9,48 3,16 9,0456 8,45 10 -5,11 09/05/11 85,6 ENI 17,46 0,69 17,4711 16,2 17,46 9,06 19/09/11 69.933,6 PIERREL 08-12 W 0,058 - 0,0508 0,036 0,085 1,75 19,7
AGEAS 1,686 -1,92 1,6974 1,201 1,73 40,85 02/05/08 3.964,9 E.ON 16,93 1,56 16,8343 15,79 17,55 5,09 07/05/09 33.876,9 PININFARINA 3,224 -1,59 3,2323 3,036 3,55 0,75 23/05/05 97,3
AHOLD KON 11,09 - 11,0128 9,65 11,09 14,92 26/04/11 1.321,8 ERG 8,125 -0,55 8,1477 8,095 8,81 -7,46 23/05/11 1.221,4 PIQUADRO 1,59 2,78 1,5847 1,226 1,75 3,11 25/07/11 79,5
AICON 0,122 - 0,122 0,122 0,122 - 13,3 ERGYCAPIT 16 W 0,1094 1,3 0,1073 0,0602 0,117 15,16 23/05/11 1.221,4
ALCATEL-LUCENT 1,892 1,72 1,8934 1,228 1,892 56,36 04/06/07 4.384,7 ERGYCAPITAL 0,2909 3,89 0,2878 0,1875 0,3 7,18 27,6 PIRELLI E C. 8,145 -0,18 8,1231 6,59 8,16 25,21 23/05/11 3.874,9
ALERION 4,17 1,21 4,1428 3,858 4,29 0,97 18/04/11 183,5 ESPRESSO 1,109 0,54 1,1141 0,977 1,142 1,84 23/05/11 454,9 PIRELLI E C. RSP 5,36 3,47 5,2589 4,362 5,36 21,27 23/05/11 65,7
ALLIANZ 91 1,34 90,9992 72,3 91 23,98 05/05/11 41.304,9 ESPRINET 4,29 2,83 4,2515 2,708 4,402 63,87 02/05/11 224,8 POLIGRAFICA S.FAUSTINO 4,712 -1,83 4,722 4 4,998 17,98 08/05/00 5,6
AMBROMOBIL 14 W - - - - - - 05/05/11 41.304,9 EUROTECH 1,35 -2,46 1,3402 1,167 1,463 3,05 47,9 POLIGRAFICI EDITORIALE 0,3251 -1,45 0,3266 0,28 0,3299 6,49 21/05/07 42,9
AMPLIFON 3,53 -0,34 3,5384 3,096 3,604 7,89 09/05/11 782,9 EXOR 19,27 1,21 19,2646 15,27 19,27 23,92 23/05/11 3.088,2 POLTRONA FRAU 0,975 0,1 0,9709 0,855 0,975 11,24 26/05/08 136,8
ANSALDO STS 7,445 1,43 7,4056 7,145 7,65 1,22 23/05/11 1.042,3 EXOR PRV 16,57 - 16,7086 14,14 16,68 17,85 23/05/11 1.272,6 PPR 121,5 0,91 121,5 111,9 126,1 7,9 21/05/10 15.376,5
ANTICHI PELLETTIERI 0,2185 6,07 0,2186 0,149 0,23 8,01 26/05/08 9,9 EXOR RSP 15,68 0,9 15,6294 13,15 15,68 21,46 23/05/11 143,8 PRAMAC 0,7895 -1,13 0,7885 0,714 0,87 -2,89 30/06/08 24,1
APULIA PRONTOP 0,3099 3,09 0,3022 0,2952 0,3099 4,77 27/04/09 73,1 EXPRIVIA 0,755 1,89 0,7517 0,641 0,755 14,22 02/05/11 39,2 PRELIOS 0,1169 5,22 0,1154 0,0705 0,1218 41,87 21/04/08 98,3
APULIA PRONTOPRESTITO OPA 0,3 - 0,3 0,3 0,3 - 13,4 F PREMAFIN 0,278 1,83 0,2753 0,2 0,339 98,57 26/05/08 114,1
ARENA 0,0051 -1,92 0,0052 0,0048 0,0059 -8,93 24/07/00 9 FALCK RENEWABLES 0,8195 1,93 0,8131 0,721 0,8715 -3,53 23/05/11 238,8
ARKIMEDICA 0,1025 3,02 0,1011 0,079 0,106 25 8,9 FIAT 4,778 0,59 4,7875 3,71 4,842 34,59 18/04/11 5.220,8 PREMUDA 0,515 - 0,5105 0,4675 0,57 -8,12 20/06/11 96,7
ASCOPIAVE 1,47 0,48 1,4681 1,365 1,47 8,81 09/05/11 344,6 FIAT INDUSTRIAL 8,255 2,74 8,2157 6,8 8,255 24,6 23/04/12 9.017,2 PRIMA IND 2013 W 1,994 12,02 1,6545 0,84 2,07 107,71 20/06/11 96,7
ASTALDI 5,86 -1,84 5,953 4,876 5,97 18,38 02/05/11 576,8 FIAT INDUSTRIAL PRV 5,74 2,5 5,7359 4,672 5,74 25,6 23/04/12 592,9 PRIMA INDUSTRIE 8,415 1,39 8,5118 6,735 8,415 26,54 26/05/08 72,7
ATLANTIA 12,79 0,39 12,8055 11,53 12,91 3,4 21/11/11 8.061,7 FIAT INDUSTRIAL RSP 6,03 3,08 5,9867 4,87 6,03 27,43 23/04/12 481,9 PRYSMIAN 13,37 0,53 13,3501 9,77 13,37 39,34 18/04/11 2.866,4
AUTOGRILL 7,98 -0,44 7,9994 7,465 8,525 5,84 23/05/11 2.030,1 FIAT P 4,22 1,74 4,2157 3,23 4,28 37,37 23/04/12 435,9 R
AUTOS MERIDIONALI 17,88 1,25 17,88 15,39 18,45 8,17 18/04/11 78,2 FIAT RSP 4,488 0,94 4,5068 3,39 4,526 37,92 23/02/12 358,6 R GINORI 2013 W 0,015 42,86 0,0142 0,005 0,015 200 18/04/11 2.866,4
AUTOSTR TO-MI 7,385 -0,4 7,4391 6,805 7,78 -1,34 14/11/11 649,9 FIDIA 3,4 13,26 3,1995 2,58 3,4 21,86 20/05/02 17,4
AXA 12,48 1,38 12,525 9,58 12,77 23,56 29/04/11 26.072,7 RATTI 1,82 -0,33 1,8246 1,603 1,889 10,24 18/05/98 49,8
AZIMUT 7,13 - 7,1361 5,5 7,13 15,09 23/05/11 1.021,4 FIERA MILANO 3,866 -0,87 3,8268 3,426 3,93 8,35 04/05/09 162,9 RCF GROUP 0,65 5,09 0,65 0,58 0,6695 0,46 09/05/11 20,8
A2A 0,774 1,91 0,7698 0,6935 0,793 6,54 21/11/11 2.424,9 FINMECCANICA 3,912 -3,17 3,9908 2,76 4,04 36,88 23/05/11 2.261,7 RCS MEDIAGROUP 0,694 2,81 0,691 0,675 0,75 2,66 19/05/08 508,5
FIRST CAPITAL 2013 W - - - - - - 23/05/11 2.261,7 15,2
B FNM 0,315 - 0,317 0,27 0,3234 8,62 78,3 RCS MEDIAGROUP RSP 0,517 - 0,5162 0,446 0,5595 5,51
B CARIGE 1,426 0,42 1,4263 1,412 1,56 -3,65 23/05/11 2.549,5 FONDIARIA SAI 1,726 -0,92 1,7335 0,5885 1,742 178,39 24/05/10 633,5 RDB 0,365 -1,35 0,3693 0,29 0,4229 -18,4 12/05/08 16,7
B CARIGE RSP 1,985 - 1,985 1,9 1,99 2,32 23/05/11 5,1 FONDIARIA SAI RSP 0,6055 1,25 0,6027 0,3595 0,6105 77,36 24/05/10 77,3 RECORDATI 5,9 -0,08 5,9255 5,59 6,125 5,64 21/11/11 1.233,8
B DESIO BRIA RSP 2,842 0,35 2,9025 2,4 2,908 21,45 02/05/11 37,5 FRANCE TELECOM SA 11,47 0,26 11,4471 11,2 12,26 -3,37 10/06/11 29.986,6 RENAULT 40,8 3,61 40,5357 28,94 40,8 39,25 11/05/11 11.625,4
B DESIO E BRIANZA 3,188 0,69 3,17 2,76 3,22 7,34 02/05/11 373 FULLSIX 1,868 -1,63 1,8673 1,868 2,228 -15,4 20,9 RENO DE MEDICI 0,149 0,68 0,1502 0,1283 0,153 5,67 13/05/02 56,2
B IFIS 4,7 1,08 4,653 3,678 4,7 17,5 09/05/11 252,9 G REPLY 16,88 -0,47 16,9662 15,89 17,53 5,3 30/05/11 155,7
B INTERMOBILIARE 3 3,16 2,9209 2,65 3 7,53 05/05/08 468,6 GABETTI 0,132 20 0,1275 0,0411 0,132 162,95 15/05/06 33,7 RETELIT 0,3687 2,42 0,3737 0,3049 0,3899 5,49 58,9
B M.PASCHI SIENA 0,3609 3,06 0,355 0,197 0,3609 43,27 18/05/09 3.913,6 GABETTI 13 W 0,059 6,5 0,0604 0,012 0,059 268,75 15/05/06 33,7
B P DI SONDRIO 6,29 1,13 6,2752 6,045 6,795 1,29 18/04/11 1.938,3 RETELIT 08-11 W 0,08 -1,23 0,0825 0,0676 0,105 - 58,9
B P EMILIA ROMAGNA 6,34 2,59 6,2696 4,898 6,34 14,65 26/04/11 2.109,5 GAS PLUS 5,6 -1,06 5,6568 4,4 6,85 13,13 24/05/10 251,5 RICCHETTI 0,212 0,95 0,2154 0,1637 0,212 26,95 19/05/08 17,3
B POP ETRURIA E LAZIO 1,395 1,6 1,389 0,961 1,415 24,22 11/05/09 104,9 GDF SUEZ 19,72 -1 19,72 19,36 21,96 -6,05 04/05/11 43.258,7 RICHARD GINORI 1735 0,1918 -0,16 0,1922 0,1881 0,2367 -18,24 27/05/02 8,9
B POP MILANO 0,498 8,24 0,4843 0,253 0,5055 62,43 23/05/11 1.608,4 GEFRAN 3,65 0,55 3,6591 2,802 3,76 29,16 16/05/11 52,6 RISANAMENTO 0,153 -2,55 0,1555 0,0783 0,162 75,86 19/06/06 124,1
B POP SPOLETO 2,016 -2,14 2,1077 1,678 2,06 13,13 09/05/11 60 GEMINA 0,614 0,99 0,6142 0,539 0,669 2,93 18/06/07 902,1 ROMA A.S. 0,51 0,99 0,5164 0,482 0,5595 -4,49 67,6
B PROFILO 0,3399 -0,56 0,3414 0,24 0,3418 38,73 09/05/11 230,1 GEMINA RSP 0,81 1,31 0,8098 0,789 0,8395 -0,61 18/05/09 3
GENERALI 11,94 0,51 11,9447 11,5 12,55 2,67 23/05/11 18.589,1 ROSSS 0,898 5,28 0,8853 0,75 0,93 13,96 10,4
B SANTANDER 6,54 1,63 6,525 5,425 6,57 11,99 16/01/12 59.362,6 GEOX 2,754 0,88 2,7752 2,024 2,754 27,03 23/05/11 713,9 RWE 33,53 0,48 33,5148 26,33 33,53 24,65 21/04/11 17.549,8
B SARDEGNA RSP 7 0,72 7,0052 5,685 7,455 -5,41 02/05/11 46,2 25/05/09 33,6
BANCA GENERALI 9,3 0,54 9,3343 6,54 9,42 29,17 16/05/11 1.038,6 GREENVISION 5,74 - 5,7649 5,615 5,89 2,68 S
BANCO POPOLARE 1,499 5,05 1,5002 0,8295 1,499 49,9 23/05/11 2.643,8 GRUPPO MINERALI MAFFEI 4,18 -0,24 4,18 4,04 4,2 3,31 25,1 SABAF 13,02 1,32 12,997 11,06 13,35 16,35 23/05/11 150,2
BASF 64,2 2,15 64,0617 55,15 64,2 19,89 09/05/11 59.264,9 H SADI SERVIZI INDUSTR 0,384 -0,49 0,3858 0,314 0,394 22,68 06/06/11 35,6
BASICNET 2,028 0,3 2,0181 1,892 2,14 -4,52 13/06/11 123,7 HERA 1,137 2,43 1,1365 0,9925 1,145 3,08 06/06/11 1.267,8 SAES GETTERS 7,12 0,71 7,035 6,425 7,45 6,99 26/04/11 104,5
BASTOGI 1,135 - 1,1443 0,861 1,148 18,29 20,2 I SAES GETTERS RSP 4,104 -0,29 4,1302 3,85 4,36 2,7 26/04/11 30,3
BAYER 57 1,42 56,6966 50,7 57 16,8 02/05/11 43.567,5 I GRANDI VIAGGI 0,68 -2,86 0,6811 0,614 0,721 -0,73 07/04/08 30,6 SAFILO GROUP 5,545 1,65 5,5227 4,524 5,94 13,53 12/05/08 315,1
BB BIOTECH 58,8 -1,92 59,3759 50,8 60,6 15,29 23/03/11 964,5 IGD 0,8475 0,53 0,8497 0,67 0,9 14,6 23/05/11 262,1 SAIPEM 38,54 2,2 38,3972 33,54 38,54 17,32 23/05/11 17.006,8
B&C SPEAKERS 2,982 0,27 2,9224 2,758 3,19 2,62 03/05/10 32,8 IKF 10-14 W - - - - - - 23/05/11 262,1 SAIPEM RCV 30 - 30 30 30 - 23/05/11 4,1
BCA FINNAT 0,2885 0,14 0,2891 0,2741 0,3096 0,21 23/05/11 104,7 IL SOLE 24 ORE 0,723 0,7 0,728 0,651 0,748 2,7 28/04/08 31,3
BEE TEAM 0,3139 2,41 0,3114 0,2726 0,3139 4,63 06/05/02 21,7 IMA 13,15 -3,31 13,3873 13,15 14,15 -0,53 23/05/11 484,3 SALVATORE FERRAGAMO 14,17 -0,14 14,3064 9,9 14,19 39,19 2.386,4
BEGHELLI 0,519 1,37 0,523 0,4306 0,53 15,59 23/05/11 103,8 IMMSI 0,608 -3,34 0,6157 0,547 0,6595 8,57 24/05/11 208,7 SANOFI 55,65 -1,33 55,9053 55,1 57,35 -1,33 16/05/11 73.209
BENETTON 4,668 -0,68 4,685 2,84 4,742 58,02 23/05/11 852,7 IMPREGILO 2,58 0,23 2,5997 2,35 2,688 7,95 18/07/11 1.038,3 SAP 49,49 0,49 49,346 41,34 49,49 21,21 26/05/11 60.663
BENI STABILI 0,4249 3,86 0,4204 0,305 0,4399 22,87 09/05/11 814,2 IMPREGILO RSP 7,85 - 7,9257 7,105 8 7,98 18/07/11 12,7 SARAS 1,227 2,76 1,2195 0,987 1,238 26,95 18/05/09 1.166,9
BEST UNION COMPANY 0,99 10,61 0,953 0,87 1,18 -11,61 9,3 INDESIT 4,432 2,36 4,443 3,81 4,692 19,33 17/05/11 503,8 SAT 8,63 0,47 8,5933 8,2 9,35 -5,58 23/05/11 85,1
BIALETTI INDUSTRIE 0,2878 -0,76 0,2894 0,2407 0,315 12,86 21,6 INDESIT RSP 3,854 0,63 3,8534 3,62 4,176 -0,31 17/05/11 2 SAVE 6,56 -1,43 6,4982 6,31 7,1 4,54 02/05/11 363
BIANCAMANO 1,392 1,53 1,3822 1,267 1,428 3,49 04/07/11 47,3 INDUSTRIA E INNOVAZIONE 1,624 - 1,637 1,414 1,8 -9,78 38 SCREEN SERVICE 0,3382 -2,9 0,3427 0,3382 0,473 -30,87 28/02/11 46,8
BIESSE 3,958 7,03 3,8645 2,75 3,958 38,59 12/05/08 108,4 ING GROEP 6,94 1,02 6,9717 5,45 7,48 26,41 14/08/08 14.305,4 SEAT PAGINE GIALLE 0,0425 12,14 0,0425 0,0239 0,0425 70,68 21/05/07 81,9
BIOERA 0,4 - 0,4011 0,3751 0,4349 -8,05 26/05/08 14,4 INTEK 0,4 0,25 0,4035 0,3615 0,4 13,48 20/06/11 52,2 SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,2 - 1,2 0,93 1,2 18,23 19/05/08 0,8
BMW 72,1 0,49 72,0882 53,2 72,1 40,14 13/05/11 43.403,9 INTEK R 0,666 - 0,6839 0,661 0,71 -6,2 20/06/11 3,8
BNP PARIBAS 37,15 0,7 37,3365 27,77 37,15 22,61 20/05/11 33.884,4 INTERPUMP 6,05 1,68 6,0263 5,3 6,05 16,46 09/05/11 590,9 SERVIZI ITALIA 3,7 6,14 3,6609 3,116 3,88 1,09 02/05/11 59,9
BOERO 21,2 - 21,0689 20 21,2 0,95 26/04/10 92 INTERPUMP 12 W 0,61 7,58 0,5951 0,41 0,61 35,56 09/05/11 590,9 SETECO INTERNATIONAL 0,299 - 0,299 0,299 0,299 - 7,8
BOLZONI 1,79 -2,13 1,7864 1,79 1,919 -6,28 18/05/09 46,5 INTESA SANPAOLO 1,565 1,56 1,5642 1,101 1,596 20,94 23/05/11 24.259,5 SIAS 6,04 -0,98 6,0641 5,26 6,1 3,78 31/10/11 1.374,1
BON FERRARESI 21,51 -1,1 21,6565 19,02 22,19 9,74 23/05/11 121 INTESA SANPAOLO RSP 1,33 1,84 1,3213 0,864 1,343 38,04 23/05/11 1.240,2 SIEMENS 75,05 1,15 74,921 72 78,45 1,83 25/01/12 68.611
BORGOSESIA 0,922 3,6 0,9192 0,812 0,936 5,98 19/08/81 41,4 INV E SVIL 2012 W 0,003 42,86 0,0025 0,0014 0,003 50 23/05/11 1.240,2 SINTESI 1,4 0,86 1,3895 0,94 1,43 37,25 18/03/93 1,4
BORGOSESIA RSP 1,36 - 1,358 1,318 1,36 3,19 04/02/08 1,2 INVEST E SVILUPPO 0,495 20,73 0,4694 0,3079 0,495 26,99 18/06/01 6,2 SNAI 1,53 -1,29 1,5598 1,53 1,96 -22,73 24/07/00 178,7
BPM 09-13 W 1,128 3,49 1,1313 0,135 1,249 700 04/02/08 1,2 IRCE 1,85 0,43 1,8459 1,804 2,038 - 09/05/11 52 SNAM 3,636 0,17 3,6316 3,23 3,636 6,75 24/10/11 12.984,8
BREMBO 8,81 1,15 8,7882 6,835 8,88 33,08 09/05/11 588,4 IREN 0,804 3,08 0,7959 0,661 0,8285 10,52 23/05/11 950,1 SOCIETE GENERALE 24,17 1,21 24,113 14,96 25,14 40,44 31/05/11 14.036,2
BRIOSCHI 0,1107 7,27 0,1092 0,0771 0,1107 33,37 19/05/03 87,2 ISAGRO 2,55 0,39 2,564 2,226 2,602 2,16 16/05/11 44,8
BUONGIORNO 1,17 0,69 1,1664 0,976 1,188 14,26 124,5 IT WAY 1,239 3,77 1,2346 1,022 1,32 5 02/02/09 9,8 SOGEFI 2,206 3,18 2,2132 1,84 2,284 13,24 26/04/11 257,4
BUZZI UNICEM 8,71 1,22 8,7013 6,875 8,86 28,85 24/05/10 1.440,2 ITALCEMENTI 5,75 2,13 5,758 4,458 6 26,15 23/05/11 1.018,4 SOL 4,246 -0,23 4,283 3,788 4,346 3,56 23/05/11 385,1
BUZZI UNICEM RSP 4,152 2,52 4,1607 3,378 4,18 22,12 23/05/11 169 ITALCEMENTI RSP 2,356 1,55 2,3469 1,847 2,39 20,82 23/05/11 248,4 SOPAF 0,0335 7,72 0,0331 0,0193 0,0335 74,48 25/05/08 14,1
C ITALMOBILIARE 18,46 0,6 18,264 14,86 19,82 26,79 06/06/11 409,5 SORIN 1,401 0,07 1,4111 1,208 1,492 18,23 670,7
CAD IT 3,12 -1,27 3,1249 2,962 3,412 -3,11 10/05/10 28 ITALMOBILIARE RSP 12,32 -0,32 12,2848 9,57 12,69 25,08 06/06/11 201,3 STEFANEL 0,3262 4,18 0,3232 0,2726 0,3349 7,76 08/05/06 27,6
CAIRO COMMUNICATION 3,168 -1 3,1893 2,794 3,24 12,9 19/12/11 248,2 ITALY1 INVESTMENT 9,995 0,96 9,6527 9,62 10 1,99 149,9 STEFANEL RSP 167,5 - 167,5 167,5 167,5 - 08/05/06 0,3
CALEFFI 1,615 1 1,6122 1,481 1,69 2,34 17/05/10 20,2 ITALY1 W 0,52 - 0,5387 0,43 0,61 8,33 149,9 STMICROELECTRONICS 5,71 6,73 5,5721 4,7 5,71 23,86 20/02/12 5.199,3
CALTAGIRONE 1,65 2,48 1,6344 1,27 1,65 18,71 23/05/11 198,2 J T
CALTAGIRONE EDITORE 1,067 0,66 1,0576 0,8195 1,072 11,15 23/05/11 133,4 JUVENTUS FC 0,2265 -2,16 0,2281 0,1493 0,3073 -25,17 04/11/02 228,3
CAMFIN 0,3069 2,54 0,3047 0,215 0,3069 36,1 19/05/08 240,6 TAMBURI 1,445 0,21 1,4458 1,424 1,51 -3,99 09/03/11 196,6
CAMPARI 5,415 -0,64 5,4305 5,085 5,5 5,25 23/05/11 3.145 K TAMBURI 2013 W 0,115 16,16 0,1071 0,078 0,115 26,37 09/03/11 196,6
CAPE LIVE 0,0735 2,08 0,0725 0,0697 0,09 13,08 3,7 KERSELF 1,689 1,81 1,6929 1,475 1,779 6,36 24/05/10 29,4 TAS 0,566 3,85 0,5594 0,4592 0,57 17,92 05/05/03 23,6
CARRARO 2,218 4,62 2,1752 1,386 2,218 50,07 05/05/08 102 KINEXIA 1,097 2,43 1,0846 0,855 1,19 7,02 17/07/91 23,4 TELECOM ITALIA 0,833 0,48 0,8328 0,769 0,862 0,24 18/04/11 11.176,2
CARREFOUR 18,37 18,0984 16,31 18,88 07/05/10 12.949,1 KME GROUP 0,344 -0,06 0,3432 0,3001 0,3442 13,38 09/05/11 153,9
- 5,57 KME GROUP RSP 0,552 1,28 0,5563 0,475 0,582 15,29 09/05/11 24,1 TELECOM ITALIA RSP 0,683 -0,22 0,6839 0,634 0,729 -1,3 18/04/11 4.115,8
CATTOLICA ASSICURAZIONI 15,97 -0,13 15,976 14,09 16,81 10,6 09/05/11 863,8 KRE 09-12 W 0,016 -5,88 0,015 0,002 0,0219 540 09/05/11 24,1 TELECOM ITALIA MEDIA 0,186 2,71 0,1835 0,152 0,186 15,38 24/04/06 269
CDC 1,085 -1,27 1,0945 0,887 1,18 16,6 25/07/11 13,3 K.R.ENERGY 0,0329 1,23 0,0331 0,0187 0,0361 73,16 104 TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,231 - 0,231 0,1645 0,232 33,45 24/04/06 1,3
CELL THERAPEUTICS 1,19 14,09 1,2115 0,801 1,19 39,92 269,6 08/11/10 62.529,4
CEMBRE 6,47 1,17 6,4061 5,395 6,48 18,72 16/05/11 110 L TELEFONICA 13,29 3,42 13,1464 12,8 13,86 -0,37
CEMENTIR HOLDING 1,767 0,97 1,7513 1,499 1,88 11,13 23/05/11 281,2 LA DORIA 1,7 0,59 1,7 1,624 1,709 3,03 23/05/11 52,7 TENARIS 15,63 1,69 15,588 14,43 15,7 9,45 21/11/11 18.451,8
CENTRALE DEL LATTE TO 1,911 -3,48 1,9346 1,64 2 10,14 05/05/08 19,1 LANDI RENZO 1,676 3,27 1,6722 1,228 1,734 37,26 23/05/11 188,6 TERNA 2,796 -0,29 2,7948 2,646 2,818 7,37 21/11/11 5.619,9
CHL 0,0918 3,15 0,091 0,074 0,0918 16,79 14,9 LAZIO S.S. 0,4719 -2,7 0,4658 0,41 0,5105 1,27 32 TERNIENERGIA 2,5 2,8 2,4728 2,3 2,53 2,46 09/05/11 69,6
CIA 0,2588 0,43 0,2581 0,235 0,2598 0,9 11/05/09 23,9 LE BUONE SOCIETA' 0,307 1,66 0,3135 0,2002 0,32 22,8 29/04/02 3,3 TESMEC 0,414 - 0,422 0,355 0,414 9,38 23/05/11 44,3
CICCOLELLA 0,376 -0,05 0,377 0,2406 0,445 21,33 21/05/01 67,9 L'OREAL 85,6 0,77 85,0661 79,5 85,6 5,81 29/04/11 51.566,5 TISCALI 0,0398 2,84 0,0401 0,032 0,0426 17,4 74,1
CIR 1,294 1,09 1,2775 1,175 1,309 4,69 23/05/11 1.026,6 LOTTOMATICA 12,61 1,2 12,5799 11,28 13,73 8,61 24/05/10 2.170,7 TISCALI 14 W 0,0017 13,33 0,0017 0,001 0,0018 54,55 74,1
CLASS EDITORI 0,255 1,63 0,2547 0,217 0,285 - 10/05/10 26,9 LUXOTTICA GROUP 26,06 0,93 26,0047 21,76 26,06 20,09 23/05/11 12.187,2 TOD'S 75,95 1,95 75,6917 62,05 75,95 20,46 23/05/11 2.324,8
COBRA 0,7 10,24 0,6922 0,2976 0,7 127,27 67,9 LVMH 126,7 0,72 126,8361 109 129,2 17,1 29/11/10 62.075,1
COFIDE 0,5485 1,48 0,5435 0,53 0,608 -1,53 23/05/11 394,5 M TOTAL 41,79 0,29 41,9689 38,69 41,79 6,5 23/05/11 99.117,9
COGEME SET 0,0481 - 0,0487 0,044 0,0512 -3,8 3 MADE IN ITALY 1 W - - - - - - 29/11/10 62.075,1 TREVI 6,55 4,22 6,5022 4,964 6,55 33,24 11/07/11 459,8
CONAFI PRESTITO' 0,693 -1 0,7051 0,566 0,7 14,74 10/05/11 32,2 MAIRE TECNIMONT 0,84 2,69 0,8386 0,7615 1,102 -15,28 16/05/11 270,9 TXT E-SOLUTIONS 9,33 4,25 9,2121 7,955 9,33 9,76 08/05/06 25,5
CR ARTIGIANO 1,03 -0,39 1,0268 0,7995 1,095 25 26/04/11 401,9 MARCOLIN 3,9 0,52 3,9463 3,062 3,912 22,95 09/05/11 242,3 U
CR BERGAMASCO 19,25 -1,28 19,327 18,91 19,92 -1,74 02/05/11 1.188,2 MARR 8,015 -1,11 8,0744 6,395 8,32 23,59 23/05/11 533,2 UAI 2011-2015 W - - - - - - 08/05/06 25,5
CR VALTELLINESE 2,41 0,75 2,4232 1,688 2,45 37,71 26/04/11 651,2 M&C 0,2005 -1,96 0,2041 0,1975 0,208 0,05 95,1 UBI BANCA 3,824 2,14 3,8134 2,774 3,98 20,78 23/05/11 3.448,3
CREDEM 3,9 - 3,9225 2,316 4,114 41,82 16/05/11 1.296,3 MEDIACONTECH 1,439 0,98 1,4571 1,37 1,55 -0,69 22/04/02 26,7 UNI LAND 0,504 - 0,504 0,504 0,504 - 12/05/08 80,5
CREDIT AGRICOLE 5,22 1,26 5,2113 4,04 5,61 21,85 20/06/11 11.621,5 MEDIASET 2,472 1,81 2,4599 2,028 2,544 15,62 23/05/11 2.920 UNICREDIT 4,28 1,42 4,2988 2,286 4,478 1,25 23/05/11 24.768,5
CRESPI 0,0395 0,77 0,0393 0,0275 0,042 40,57 19/05/03 6,3 MEDIOBANCA 4,798 1,74 4,7795 3,824 5,015 7,92 21/11/11 4.131,7
CREVAL 2014 W 0,1321 -2,51 0,1353 0,061 0,148 77,32 19/05/03 6,3 MEDIOLANUM 3,436 1,72 3,4299 2,768 3,466 14,23 21/11/11 2.521,4 UNICREDIT RSP 14,1 0,36 14,2049 4,63 17 98,48 23/05/11 34,2
CSP INTERNATIONAL 0,87 -1,25 0,8625 0,6995 0,881 17,65 06/06/11 28,9 MERIDIANA FLY 5,825 4,3 5,6824 3,1 5,825 14,22 32,5 UNILEVER 25,54 -0,43 25,5395 24,75 27,03 -2,56 15/02/12 43.794,1
D MERIDIE 0,1004 0,4 0,0993 0,0729 0,118 7,96 5,1 UNIPOL 0,294 8,69 0,2869 0,1719 0,3167 17,84 24/05/10 621,6
DADA 2,306 -0,6 2,3022 2,08 2,446 8,36 37,4 MID INDUSTRY CAPITAL 9,005 -5,01 9,0943 8,76 9,48 -2,65 11/05/09 34,2 UNIPOL P 0,1884 13,91 0,179 0,1132 0,1997 9,98 24/05/10 245,4
DAIMLER 48,24 1,13 48,4824 35,13 48,24 43,49 14/04/11 46.531,2 MILANO ASS 0,349 24,33 0,3189 0,2118 0,349 55,32 26/04/10 643 UNIPOL P 2013 W 0,016 22,14 0,0145 0,0038 0,018 100 24/05/10 245,4
DAMIANI 0,856 0,53 0,8605 0,7735 0,9395 -6,91 70,7 MILANO ASS RSP 0,3262 18,02 0,3066 0,183 0,3262 79,72 26/04/10 33,4 UNIPOL 2013 W 0,0158 13,67 0,0156 0,004 0,0185 110,67 24/05/10 245,4
D'AMICO 0,587 2,18 0,5842 0,4375 0,587 32,21 27/04/09 88 MITTEL 1,55 -1,71 1,5651 1,52 1,741 -7,74 28/02/11 136,3 V
DANIELI & C 20,21 3,59 20,065 16,19 20,21 23,91 07/11/11 826,2 MOLMED 0,4799 4,53 0,4784 0,4381 0,504 0,69 101 VALSOIA 3,916 -1,06 3,9255 3,396 4,04 -2,1 09/05/11 40,9
DANIELI & C RSP 10,64 6,93 10,3845 8,35 10,64 29,05 07/11/11 430,1 MONDADORI 1,53 3,73 1,5153 1,322 1,556 13,08 23/05/11 377,1
DANONE 50,3 1,49 50,2591 46,69 50,3 7,46 10/05/11 25.844,2 MONDO TV 2,492 0,48 2,5312 2,29 2,8 -8,58 28/02/05 11 VIANINI INDUSTRIA 1,228 2,5 1,2272 1,19 1,286 -2,54 23/05/11 37
DATALOGIC 5,745 0,44 5,7159 5,35 5,83 -0,09 02/05/11 335,8 MONRIF 0,325 0,9 0,3266 0,284 0,325 12,69 22/05/06 48,8 VIANINI LAVORI 3,48 -1,69 3,4885 3,15 3,66 5,52 23/05/11 152,4
DEA CAPITAL 1,403 0,72 1,4028 1,299 1,49 5,49 430,2 MONTEFIBRE 0,127 0,79 0,1255 0,094 0,134 16,41 20/05/02 16,5 VITTORIA ASS 3,94 1,03 3,9029 2,97 3,996 31,33 16/05/11 265,5
DELCLIMA 0,59 -1,67 0,5951 0,44 0,975 - 88,3 MONTEFIBRE RSP 0,198 -1,54 0,203 0,16 0,2011 1,8 19/05/03 5,1 VIVENDI 16,59 -0,06 16,5581 15,8 17,25 0,18 05/05/11 19.413,7
DE'LONGHI 8,3 3,62 8,2572 6,26 8,3 34,3 26/04/11 1.240,9 MOVIEMAX 0,473 -1,38 0,4771 0,4728 0,588 -3,11 9,7 Y
DEUTSCHE BANK 34,6 2,03 34,3924 26,16 34,92 18,17 27/05/11 19.751,7 MUNICH RE 110,8 0,45 110,965 94,55 110,8 18,76 21/04/11 22.869,5 YOOX 10,41 1,86 10,3703 7,32 10,41 24,82 573,6
DEUTSCHE TELEKOM 8,945 -0,5 8,8865 8,64 9,23 0,56 13/05/11 39.012 MUTUIONLINE 3,44 1,78 3,4412 3,236 3,45 0,94 02/05/11 135,9
DIASORIN 23,25 4,59 23,0888 18,56 24,67 19,29 20/06/11 1.296,8 N Z
DIGITAL BROS 1,517 0,46 1,529 1,28 1,519 19,83 08/12/08 21,4 NICE 2,8 1,08 2,7737 2,334 2,88 17,15 23/05/11 324,8 ZIGNAGO VETRO 4,886 0,87 4,8748 4,404 5 8,39 09/05/11 390,9
DMAIL GROUP 2,186 1,77 2,1962 1,304 3 65,61 19/05/08 16,7 NOEMALIFE 5,255 0,1 5,0347 4,9 5,34 -0,85 22,8 ZUCCHI 0,1201 1,01 0,1207 0,0937 0,1319 7,71 01/08/05 21
E NOKIA CORPORATION 4,16 1,66 4,1682 3,776 4,408 10,93 04/05/11 15.811,9 ZUCCHI RSP 0,2442 -1,53 0,244 0,222 0,274 -1,53 19/05/08 0,8
EDISON 0,8415 -0,12 0,8404 0,812 0,8425 2,62 12/04/10 4.359,9 NOVA RE 1,08 - 1,08 1,08 1,09 -0,92 04/06/07 14,6 ZUCCHI 11-14 W 0,0106 -2,75 0,0109 0,0087 0,0118 -11,67 19/05/08 0,8

FTSE Mib Titoli di stato Oro e monete Euribor

Titolo Rif. in Var.% Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Denaro Lettera Titolo 360 365
ANSALDO STS 7,445 1,43 BOT BTP 01.07.2014 4,25% 101,91 3,32 BTP 1.2.37 4% 78,06 5,68 ORO FINO (EURO/GR) 40.70 43.18 1 SETT. 0.366 0.371
ATLANTIA 12,79 0,39 BOT 29.02.2011 (182) 99,975 0,91 BTP 1.8.2014 4,25% 101,96 3,33 BTP 01.08.2039 5% 88,38 5,9 ARGENTO (EURO/KG) 670.36 814.97 2 SETT. 0.425 0.431
AUTOGRILL 7,98 -0,44 BOT 15.03.2012 (366) 99,925 1,04 BTP 15.11.2014 6% 106,4 3,44 BTP 01.09.2040 5% EUR 87,99 5,91 LONDRA ($/ONCIA) 1734.31 1734.89 3 SETT. 0.513 0.52
AZIMUT 7,13 - BOT 30.03.2012 (182) 99,881 1,11 BTP 1.2.2015 4,25% 102,13 3,43 BTP 15.09.2041 2,55% 76,15 3,9 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 33.54 33.58 1 MESE 0.603 0.611
A2A 0,774 1,91 BOT 15.04.2012 (367) 99,791 1,21 BTP 15.04.2015 3% 98,5 3,47 STERLINA V.C. 312.04 339.31 2 MESI 0.814 0.825
BOT 30.04.2012 (182) 99,719 1,24 BTP 15.06.2015 3% 98,15 3,56 CCT 3 MESI 1.031 1.045
B M.PASCHI SIENA 0,3609 3,06 STERLINA N.C. (ANT.73) 313.48 342.15
BTP 1.8.2015 3,75% 100,26 3,67 CCT 1.3.2005-2012 100,015 - 4 MESI 1.128 1.144
B P EMILIA ROMAGNA 6,34 2,59 BOT 15.05.2012 99,71 1,23 STERLINA (POST.74) 313.48 342.15
BOT 31.05.2012 (183) 99,572 1,5 BTP 01.11.2015 3% 97,09 3,8 CCT 1.11.2012 100,181 2,34 5 MESI 1.222 1.239
B POP MILANO 0,498 8,24 CCT 1.7.2006-2013 99,031 3,27 KRUGERRAND 1183.00 1342.79
BOT 31.05.2012 (136) 99,636 1,35 BTP 15.04.2016 3,75% 99,02 4 6 MESI 1.328 1.346
BANCO POPOLARE 1,499 5,05 CCT 1.3.2014 IND 96,74 3,93 MARENGO ITALIANO 231.89 251.93 7 MESI 1.393 1.412
BUZZI UNICEM 8,71 1,22 BOT 15.06.2012 99,56 1,54 BTP 1.08.2016 3,75% 98,66 4,05 MARENGO SVIZZERO 230.29 250.53
BOT 21.06.2012 (127) 99,53 1,44 BTP 15.09.2016 4,75% 101,65 4,34 CCT 1.12.2014 96,36 4,04 8 MESI 1.454 1.474
CAMPARI 5,415 -0,64 CCT 01.09.2015 4,33 MARENGO FRANCESE 230.29 250.51 9 MESI 1.507 1.528
BOT 29.06.2012 (180) 99,403 1,6 BTP 01.02.2017 4% 98,8 4,26 92,85
DIASORIN 23,25 4,59 BTP 01.05.2017 4,75% 100,78 4,57 CCT-EU 15.12.2015 92,34 4,06 MARENGO BELGA 230.33 250.51 10 MESI 1.554 1.576
ENEL 3,008 -0,92 BOT 16.07.2012 (367) 99,35 1,64 MARENGO AUSTRIACO 230.29 250.51
BTP 1.8.2017 5,25% 103,17 4,56 CCT 01.07.2016 IND 90,09 4,73 11 MESI 1.602 1.624
ENEL GREEN POWER 1,479 -0,07 BOT 31.07.2012 (182) 99,27 1,65 20 MARCHI 284.04 314.84
BTP 01.02.2018 4,5% 99,69 4,56 CCT 1.03.2017 88,21 4,8 12 MESI 1.658 1.681
ENI 17,46 0,69
BOT 15.08.2012 (366) 99,199 1,71
BTP 01.08.2018 4,5% 99,12 4,66
EXOR 19,27 1,21
BOT 14.09.2012 (365)
BOT 15.10.2012 (367)
98,9
98,735
1,8
1,88 BTP 1.2.2019 4,25% 97 4,73
CCT-EU 15.10.2017
CCT-EU 15.04.2018
87,7
87,5
4,4
4,45
Cross rates
FIAT 4,778 0,59 BTP 01.03.2019 4,5% 98,07 4,85
BOT 15.11.2012 (366) 98,592 1,87 CTZ
FIAT INDUSTRIAL 8,255 2,74 BOT 14.12.2012 (365) 98,377 1,97 BTP 01.09.2019 4,25% 95,75 4,92 Gran
FINMECCANICA 3,912 -3,17 BTP 1.2.2020 4,5% 96,7 4,98 CTZ 29.02.2012 99,96 1,29 Euro Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA
BOT 27.12.2012 (331) 98,365 1,96 CTZ 30.04.2012 99,797 1,23
GENERALI 11,94 0,51 BTP 01.03.2020 4,25% 95,01 5,02 Euro 1,000 1,196 0,948 0,828 0,135 0,760 0,134 0,113 0,754
BOT 14.01.2013 (364) 98,208 2,03 CTZ 31.08.2012 99,061 1,69
IMPREGILO 2,58 0,23 BOT 14.02.2013 (365) 97,993 2,13 BTP 01.09.2020 4% 92,22 5,13
INTESA SANPAOLO 1,565 1,56 BTP 01.03.2021 3,75% 89,9 5,14 CTZ 31.12.2012 98,15 2,32
BTP G. Bretagna 0,836 1,000 0,793 0,693 0,113 0,636 0,112 0,095 0,630
LOTTOMATICA 12,61 1,2 BTP 1.8.2021 3,75% 89,04 5,25 CTZ 31.12.2012 98,172 2,11
LUXOTTICA GROUP 26,06 0,93
BTP 01.03.2012 3% 100,03 - BTP 01.09.2021 4,75% 95,89 5,3 CTZ 30.04.2013 96,922 2,6
BTP 15.04.2012 4% 100,364 1,45 BTP 1,3,2022 5% 96,43 5,47 CTZ 30.09.2013 95,315 3,02 Giappone 105,470 126,100 100,000 0,873 0,142 0,802 0,141 0,120 79,504
MEDIASET 2,472 1,81
BTP 01.07.2012 2,5% 100,211 1,62 BTP 01.08.2023 4,75% 93,3 5,56 CTZ 31.01.2014 93,91 3,29
MEDIOBANCA 4,798 1,74
BTP 15.10.2012 4,25% 101,424 2,01 BTP 15.09.2023 2,6% 83,92 4,33
MEDIOLANUM 3,436 1,72 BTP 15.12.2012 2% 99,9 2,1 BTP INDICIZZATI Svizzera 1,208 1,444 1,145 1,000 0,162 0,918 0,161 0,137 0,910
PARMALAT 1,736 0,35
BTP 1.11.2023 9% 124,36 6,06
BTP 01.02.2013 4,75% 102,209 2,26 BTP 01.03.2025 5% 93,99 5,68 BTPI 15.9.2012 1,85% 100,411 0,83
PIRELLI E C. 8,145 -0,18 BTP 15.04.2013 4,25% 101,802 2,56 BTPI 15.9.2014 2,15% 100,8 1,95
BTP 01.03.2026 4,5% 88,75 5,69 Danimarca 7,434 8,888 7,048 6,156 10,000 5,649 0,993 0,844 5,604
PRYSMIAN 13,37 0,53 BTP 01.06.2013 2% 99,186 2,65 BTPI 15.09.2016 2,1% 96,09 3,05
BTP 1.11.2026 7,25% 113,8 5,87
SAIPEM 38,54 2,2 BTP 1.8.2013 4,25% 101,85 2,85 BTP 1.11.2027 6,5% 105,04 6,04 BTPI 15.9.2017 2,10% 93,5 3,27
SALVATORE FERRAGAMO 14,17 -0,14 BTP 01.11.2013 2,25% 98,765 2,94 BTP 1.11.2029 5,25 93,63 5,87 BTPI 15.09.2019 2,35% 89,68 3,77 Canada 1,316 1,573 1,248 1,090 0,177 1,000 0,176 0,149 0,992
SNAM 3,636 0,17 BTP 15.12.2013 3,75% 101,1 3,07 BTP 01.05.2031 6% 100,61 5,97 BTPI 15.9.2021 2,1% 83,55 4,21
STMICROELECTRONICS 5,71 6,73 BTP 01.04.2014 3% 99,55 3,18 BTP 1.2.2033 5,75% 97,85 5,97 BTPI 15.9.2026 3,1% 85,87 4,36
TELECOM ITALIA 0,833 Norvegia 7,488 8,953 7,100 6,201 1,007 5,691 10,000 0,850 5,645
0,48 BTP 01.06.2014 3,5% 100,49 3,22 BTP 01.08.2034 5% 89,34 5,9 BTPI 15.9.2035 2,35% 76,09 4,01
TENARIS 15,63 1,69
TERNA 2,796 -0,29 Svezia 8,811 10,534 8,354 7,297 1,185 6,696 1,177 10,000 6,642
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 Martedì 21 febbraio 2012 25

s.p.a.
26 Martedì 21 febbraio 2012
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
Ecco perché
Celentano
ha successo
Caro Mainiero, mi chiedo se le parole di
Celentano, lapidato urbi et orbi, con-
tenessero anche verità sia pur espresse
in sede inopportuna. C'è un’inflazione
del termine cristiano, eppure i due più
fulgidi esempi, Democrazia Cristiana e
Famiglia Cristiana, erano o sono brac-
cio e mente del potere temporale so-
prattutto esplicato dalla Cei e come tali
il termine cristiana andrebbe sostituito
con cattolica. Non mi pare che oltre
Tevere si sprechino nella cura delle ani-
me. Detto fra noi, che ne pensa?
Andrea Vaccari
e.mail
Detto fra noi, caro Vaccari, è un po’
difficile. Si dà il caso che la rubrica
abbia un grosso seguito e pure una
sua dependance sul sito internet
di Libero. Dunque: detto pubbli-
camente, penso che la ricetta del
successo di Celentano - e di molti
come lui - sia semplice da spie-
gare. In breve: si prende un ita-
liano come tanti altri, abbastanza
ignorante come tanti altri italiani
e dal linguaggio sgrammaticato
come quello della stragrande
maggioranza degli italiani. Lo si
immerge in un recipiente colmo di
un particolare liquido che in Italia
abbonda, e cioè la presunzione.
Una volta immerso, l’ignorante
(nel senso di uomo che non co-
nosce le cose che dice) si convince
di essere un grande pensa-
tore. A questo punto è
pronto per l’appari-
zione. L’ignorante sa-
le sul palco e dice
quattro fesserie con-
dendole con molti si-
lenzi. I silenzi servo-
no a far credere che
stia raccogliendo i pen-
sieri per elaborarli e offrirli
agli italiani. Il pubblico ascolta e
capisce quelle fesserie perché so-
no fesserie familiari, alla portata
di tutti, quelle che solitamente si
dicono al bar, luogo simbolo del
caffè e della demagogia, dei rac-
conti fantasmagorici e del popu-
lismo. Tra l’ignorante e il pubblico
si stabilisce un profondo legame.
Piovono applausi e l’ignorante di-
venta il principe dei pensatori. Di-
venta anche (a proposito di cri-
stiano e/o cattolico) il predicatore
dell’ovvio. Ancora applausi. Se pe-
rò l’ignorante ricompare in tv a
breve distanza di tempo, può ac-
cadere che il pubblico - invitato a
riflettere da altri avventori - in-
tuisca che quella dell’ignorante al-
tro non è che la sua immagine ri-
flessa sul palco. E allora, per far
finta di essere diverso, fischia
l’ignorante (per inciso: questo è
uno dei motivi per cui gli ignoranti
scaltri dosano col bilancino le loro
apparizioni in pubblico). E’ la sto-
ria di Celentano al recente Festival
di Sanremo, una volta Festival del-
la canzone italiana e ora Festival
italiano e basta.
mattias.mainiero@liberoquotidiano.it
segui la rubrica anche su
www.
::: le lettere
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.
RAI/1
Ormai ciò che conta
sono solo gli ascolti
È calato il sipario sul pal-
coscenico dell'Ariston che,
più che le canzoni, ha messo
in scena volgarità e invettive
farneticanti. Alla Rai interes-
sava solo l'audience e tutto è
stato sacrificato per questo
fine, non importa se la tv
pubblica è diventata una spe-
cie di discarica a video aperto.
Sanremo è stato il massimo
tributo a questa televisione
trash. Celentano e tutto il suo
clan hanno offerto uno spet-
tacolo veramente indecente.
Eppure la dirigenza Rai ha
fortemente cercato e voluto
che tutto questo accadesse.
Rita Muscardin
e.mail
RAI/2
Volgarità e violenza
nella tv pubblica
In questi ultimi giorni ab-
biamo assistito a un crescen-
do desolante di violenza psi-
cologica da parte della tv di
Stato: da una parte l’assalto
quasi parossistico della vol-
garità più becera e del tur-
piloquio, in certi momenti del
festival di Sanremo. L’altra
forma, ben più grave, di vio-
lenza che ho visto con stupore
su Rai 3 la sera del 17 febbraio
consisteva in una prolungata
scena, con molti primi piani,
dello sgozzamento di una
donna, con vista di mani e
coltellaccio pieni di sangue
che colava lentamente sul viso
e sul corpo della moribonda.
Si noti bene che la scena di
quel filmaccio era trasmessa
intorno alle ore 20. Viene da
chiedersi: che fanno i re-
sponsabili dei programmi?
Romano Negriolli
e.mail
RAI/3
Privatizziamo subito
viale Mazzini
L’editoriale di Belpietro di do-
menica e l’articolo di Pansa
sono formidabili proiettili
centrati sulla Rai Ma non
basteranno certamente a de-
molire la granitica volontà
dell’intera classe politica di
tenersi la Rai a disposizione
dei loro servizi. Io voterò, alle
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
DIRETTORE GENERALE: Stefano Cecchetti
EDITORIALE LIBERO s.r.l.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Maurizio Belpietro - Sergio De Benedetti
prossime elezioni, soltanto
per quel partito che abbia nel
suo programma quello di pro-
mulgare nei primi 100 giorni
di governo una legge che
privatizzi la Rai. È l’unico
modo per restituire chiarezza
al mercato, nonché pulizia nei
bilanci di viale Mazzini.
Gianfranco Ciucci
Pesaro
DOPO SANREMO
Celentano fa flop
nei negozi di dischi
Vendita dischi di Sanremo: a
trionfare, secondo le primis-
sime rivelazioni, sono le due
compilation. Molto distanzia-
to Adriano Celentano. Gli ar-
tisti sperano in un momento
fortunato che premi i loro
dischi, ma l'effetto Sanremo
dura poco. E molti di loro
spariranno rapidamente dai
primi 100.
Romolo Ricapito
Bari
VERSO LE ELEZIONI
Ora i partiti lanciano
false liste civiche
È chiaro, il popolo non ne può
più della classe politica at-
tuale. Per nascondersi, ora
varano false liste civiche, pro-
mosse dagli stessi partiti ma
camuffate da liste spontanee
di cittadini. È uno strata-
gemma per non perdere il
potere che ritengono di loro
esclusiva competenza. Non
dobbiamo cadere nella trap-
pola. Se in queste liste com-
parirà un solo nome degli
eletti in precedenza nei vari
partiti non vanno votate.
Francesco Degni
e.mail
BASTA PRIVILEGI/1
Eliminiamo le scorte
agli ex politici
Secondo me un problema da
risolvere con grande beneficio
per i conti pubblici è quello
dell'eliminazione delle scorte
a tutti gli ex della politica e
delle varie amministrazioni
statali. E nel contempo eli-
minare anche tutti gli altri
privilegi ancora in vigore per
numerose categorie di ex (uf-
ficio, segreteria, alloggio, auto
anche con autista, benefit va-
ri). Chi va in pensione o non
REDAZIONE MILANO
20129 - Viale L. Majno, 42
Telefono: 02.999.666 - Fax: 02.999.66.264
REDAZIONE ROMA
00187 - Via Barberini, 50
Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443
UFFICI AMMINISTRATIVI: Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano
SEDE LEGALE: Via dei Valeri, 1 - 00184 Roma
lettere@liberoquotidiano.it
viene più eletto diventa un
privato cittadino, che se gio-
vane continua a lavorare co-
me tutti, se anziano si de-
dicherà alla famiglia, alla cul-
tura, al volontariato, come
tutti i pensionati.
Roberto Mulazzani
e.mail
BASTA PRIVILEGI/2
Necessario tagliare
la corte del Colle
Pur non essendo possibile
ottenere rapidi miracoli dal
governo Monti, ci attendiamo
almeno l'annullamento o la
drastica riduzione di sperperi
quali i 4000 dipendenti della
presidenza del Consiglio di-
retti da oltre 300 dirigenti
lautamente retribuiti. Drasti-
ca e salutare riduzione degli
elevatissimi stipendi di pub-
blici funzionari facilmente so-
stituibili. Invito non sommes-
so al presidente della Re-
pubblica di offrire, oltre agli
alati e patriottici discorsi, un
consistente esempio di tagli
alla imperiale corte, corazzieri
inclusi, adeguandola a quella
di nazioni ben più ricche e di
antica nobiltà di comporta-
menti.
Roberto Lauro
Bogliasco (Ge)
MALAGIUSTIZIA/1
Con il Cav indagato
processi velocissimi
Gli operatori di diritto hanno
finalmente capito come ren-
dere un miglior servizio ai
propri clienti quando siano in
posizione di creditori. Basterà
citare a correo, ovvero a cor-
responsabile, a co-debitore, a
fideussore a co-fidejussore
Silvio Berlusconi, in qualsiasi
fattispecie in cui questi sia
perfettamente estraneo, per
ottenere un processo rapi-
dissimo e una giustizia ef-
ficace ed esemplare.
Guido Mastelotto
Milano
MALAGIUSTIZIA/2
Pene incerte
e delinquenti liberi
Il carcere preventivo è come
se fosse una sentenza an-
ticipata. Quindi dovrebbe es-
sere un'eccezione, non la re-
gola. In carcere prima del
STAMPA: Litosud Srl - Via Aldo Moro, 2 - Pessano con Bornago (Mi)
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Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250
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PREZZO VENDITA ESTERO: CH - Fr. 3.00; MC & F - € 2.00.
giudizio dovrebbe andarci so-
lo chi ha commesso reati
particolarmente gravi, chi è
stato colto in flagranza e chi
effettivamente potrebbe alte-
rare le prove o darsi alla
latitanza. La galera non può
essere uno strumento per in-
durre presunti colpevoli e an-
che semplici testimoni a con-
fessare. La detenzione do-
vrebbe essere una sanzione,
non uno strumento investi-
gativo. Ma noi siamo anche il
Paese in cui delinquenti che si
sono macchiati di delitti in-
fami vengono condannati a 20
anni e più, ma dopo una
decina tornano tranquilla-
mente in libertà. A me sembra
che l'Italia sia in pratica di-
ventata invece la patria del-
l'incertezza della pena. Pre-
ventiva e definitiva.
Mario Pulimanti
Lido di Ostia (Rm)
MALAGIUSTIZIA/3
Bisogna rinnovare
la Casta togata
Il problema della giustizia non
si risolve con le mezze misure.
Di fronte a 9 milioni di pen-
denze (due terzi civili, un
terzo penali) l'intera Casta
delle toghe va messa sotto
accusa e espropriata del po-
tere che ha usurpato sotto il
regime dei partiti. Una nuova
grande infornata di giudici
apolitici e usciti dalle libere
professioni riuscirebbe sicu-
ramente, in tempi ragionevoli,
a ristabilire la situazione.
Franco Malnati
Bergamo
RECESSIONE/1
In momenti di crisi
vietiamo gli scioperi
In momenti di grave crisi
come quello che sta vivendo
l'Europa, ogni manifestazione
che ostacola (se non addi-
rittura blocca) anche una sola
delle attività produttive è dan-
nosa in quanto non soltanto
priva i manifestanti dell'in-
troito della giornata persa, ma
vanifica i sacrifici imposti a
tutti gli altri cittadini. Poiché è
impensabile sperare sul senso
di responsabilità dei sindacati
la cui stessa ragion d'essere
risiede nelle recriminazioni
altrui, in situazioni come
quella attuale dovrebbero es-
sere i governi a vietare qual-
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
EDIZIONI TELETRASMESSE
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S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania

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siasi tipo di blocco il quale,
per non ledere comunque i
diritti democratici, può ef-
ficacemente essere sostituito
dal ricorso ai tribunali del
lavoro, che possono anche
esaminare le richieste in ma-
niera più obiettiva.
Moreno Sgarallino
e.mail
RECESSIONE/2
L’articolo 18 salva
solo i fannulloni
Facciamola finita con l’ar-
ticolo 18. Il governo non deve
ascoltare le sirene della Ca-
musso. Di tempo ne è tra-
scorso parecchio senza fare
nulla di sensato. L'articolo 18
salva fannulloni, è un danno
per tutti.
Marco Scopetani
Lastra a Signa (Fi)
RECESSIONE/3
Pensiamo di più
ai pensionati
L’Italia sta affondando perché
non vi è più l’amor di Patria.
Giusti i controlli fiscali, ma ci
vorrebbe un po’ più di at-
tenzione verso i pensionati
che percepiscono 4-5-6 cento
euro al mese. Li vediamo
cercare le verdure marce nei
cassonetti dei mercati perché
non hanno denaro per fare la
spesa. È il massimo del male e
della crudeltà. È così difficile
aumentare un poco le loro
pensioni? Basta riportare a
casa un po’ di denaro rubato e
sistemato all'estero.
Anna Maria Occhiolini
Alessandria
RECESSIONE/4
Bisogna fermare
la fuga di capitali
La modifica dello statuto dei
lavoratori con l’abolizione
dell’articolo 18 aumenterà so-
lo la disoccupazione e la sfi-
ducia nelle istituzioni da parte
dei cittadini. Finchè si per-
metterà la fuga dei capitali e
delle aziende all’estero non vi
sarà nessun rilancio econo-
mico e se i nostri tecnici non
argineranno questa emorragia
difficilmente potrà ripartire
l’economia.
Giuseppe Filippone
e.mail
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RECESSIONE/5
Nessuna crescita
senza nucleare
Sono drammatiche le con-
seguenze, in termini occu-
pazionali, del no al referen-
dum sul nucleare. Il settore
metalmeccanico è quello che
produce le turbine per le cen-
trali e a tutt'oggi sono 57.000
gli operai in cassa integra-
zione. Non ci può essere cre-
scita in Italia con il costo
dell'energia più alto d'Europa.
I referendum sono stati pro-
posti nell'immediatezza di
eventi traumatici che hanno
completamente falsato il ri-
sultato. Pertanto sarebbero da
annullare e dare avvio al più
presto ai lavori come deciso
dal governo Berlusconi.
Renato Rovelli
Gallarate (Va)
RECESSIONE/6
Legalizziamo
la prostituzione
Invece di aumentare le tasse
sui carburanti, con conse-
guente diminuzione dei con-
sumi quindi minor incasso
per l'erario, non sarebbe me-
glio legalizzare la prostitu-
zione, facendo emergere tutto
quel sommerso che vi gira
attorno?
Umberto Brusco
Bardolino (Vr)
RECESSIONE/7
Prioritario difendere
la proprietà
L’articolo 1 della Costituzione
afferma che la Repubblica è
fondata sul lavoro. Volendo
cambiarlo, si potrebbe fon-
dare la Repubblica su tre
diritti: alla vita, alla libertà,
alla proprietà. La vita e la
libertà le vogliamo tutti: an-
che chi vota Prc ha un quat-
troruote usato, o sessanta me-
tri con mutuo.
Patrizio Pesce
Livorno
POVERA ITALIA/1
Presi in giro
perfino dall’India
Adesso pure l'India ci prende
per il bavero. Siamo dei bam-
ba a cominciare dal coman-
dante della petroliera. Sarà
Abbonamenti nazionali
O 12 mesi: 6 giorni
O 6 mesi: 6 giorni
O 3 mesi: 6 giorni
O 12 mesi: 5 giorni
O 6 mesi: 5 giorni
O 3 mesi: 5 giorni
O 12 mesi: 4 giorni
O 6 mesi: 4 giorni
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O Carta di credito sul portale www.liberoquotidiano.it
che i comandanti di quell'area
sono un po’ distratti ulti-
mamente, ma se era in acque
internazionali ci doveva ri-
manere. Aspettando anche le
nostre navi militari. Paghiamo
le debolezze internazionali di
un Paese diviso. Una debo-
lezza che ben si vede al-
l'estero. La colpa è della si-
nistra che ha sputato sul-
l'Italia ai tempi della guerra
fredda e poi con l'antiber-
lusconismo.
Roberto Zanella
e.mail
POVERA ITALIA/2
Napoli, il degrado
di una bella città
Mi dispiace davvero. Ogni
giorno i media mi informano
di quello che succede a Na-
poli, una città che amo e che
ho vissuto tanti anni fa, da
militare. Truffatori, evasori,
falsi invalidi, imboscati, fur-
betti di ogni genere vi im-
perversano inarrestabili. Non
mi pare possibile. La città che
ricordo è un’altra: allegra, vi-
vace, accogliente, solare, one-
sta, come la stragrande mag-
gioranza dei suoi cittadini. Le
porcherie oggi quotidiane,
erano rarissime, eccezionali.
Non ti riconosco più. Che ti è
successo, Napoli carissima?
Roberto Brambilla
e.mail
POVERA ITALIA/3
I grandi denunciano
un popolo di cinici
Guicciardini è stato l’intel-
lettuale che meglio ha espres-
so lo spirito nazionale: il ci-
nismo. Giacomo Leopardi e
tutti coloro che hanno tentato
di promuovere senso civico,
sono stati ignorati. Malaparte
mette il dito sullo squallore
morale dei napoletani, l’alibi
era la miseria. Bocca, le sue
critiche al meridione sono
cadute nel vuoto. Oggi l’Italia
è meridionalizzata. Napoli
conserva il primato; crimi-
nalità, corruzione e illegalità
diffuse, evasione fiscale ge-
neralizzata, rifiuti. Anche il
codice stradale è ignorato.
Guai a parlarne, immediata
l’accusa di razzismo, o mo-
ralismo che in Italia è peg-
gio.
Osvaldo Regolo
e.mail
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CERTIFICATO N. 7184
DEL 14/12/2011
Martedì 21 febbraio 2012 27
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Su
STORIA
Oggi il fascismo
non esiste più
Parlare oggi di antifascismo è
difficile. La parola fascismo
riporta ai ricordi nefasti del
secondo conflitto mondiale,
ma viene utilizzata per de-
scrivere ogni atteggiamento
antidemocratico. Eppure, solo NORD: torna il bel tempo, salvo residua nuvolosità su basso Pie-
per fare un esempio, i dittatori monte, Liguria ed Emilia Romagna in diradamento. Temperature in
africani sono la prosecuzione rialzo, massime tra 7 e 11.
di schemi del comunismo sta-
liniano.
CENTRO: nuvoloso sulle Adriatiche, con fenomeni tra basse Mar-
che ed Abruzzo. Qualche pioggia anche in Sardegna, ampie schiari-
Bruno Russo te altrove. Temperature in ascesa su Toscana e Lazio, massime
Napoli tra 9 e 14.
SUD: maltempo tra Sicilia e Calabria con acquazzoni e temporali;
RELIGIONE piogge altrove, fenomeni meno probabili sulla Campania. Tempera-
ture in calo, massime tra 9 e 14.
Giovani alla ricerca
della spiritualità
I giovani hanno, cercano e
vogliono spiritualità. Però loro
spesso vogliono essere liberi
in questa loro ricerca. Alcuni
di loro forse gradiscono essere
accompagnati, ma solo pochi
accettano che siano imposte
loro delle regole e dei divieti
in tema di spiritualità.
Christian Ferdigg
e.mail
STRUTTURE SPORTIVE
Nuovi stadi NORD: tempo bello e soleggiato, salvo residua nuvolosità sulla Ro-
magna e qualche velatura tra sera e notte sull'arco alpino.
colossi nel deserto Temperature in sensibile rialzo, anche in quota, massime comprese
tra 10 e 14.
Stadio nuovo vita nuova a CENTRO: bel tempo quasi ovunque, salvo fenomeni sparsi su Sar-
Torino per la Juventus. Non si degna ed Abruzzo orientale. Temperature in aumento, massime
trova un biglietto per le par- tra 10 e 15.
tite, il tour dello stadio è pieno
anche quello e in primavera
SUD: ancora perturbato tra Sicilia e media-bassa Calabria; residui
aprirà pure il museo juven-
fenomeni tra Molise, Puglia garganica e dorsale campano-lucana.
Temperature stazionarie, massime tra 10 e 15.
tino. Peccato sia un’oasi nel
deserto. Eh già, le pertur-
bazioni siberiane che hanno
recentemente flagellato l'Ita-
lia hanno nuovamente risve-
gliato le cassandre del nostro
calcio, afflitto dalla piaga degli
impianti fatiscenti, e risol-
levato i soliti cori di protesta
sull'immobilismo decisionale
di istituzioni ed amministra-
zioni competenti. Strano pe-
rò, quando splende il sole di
stadi nuovi non ne parla mai
quasi nessuno. Anzi quando
una società o un presidente
ne presentano qualcuno que-
st'ultimo viene repentina- NORD: tempo bello e soleggiato salvo frequenti velature o strati di
mente inghiottito dal dimen- passaggio. Più nubi sui rilievi confinali, ma in prevalenza asciutto.
ticatoio demagogico, dalle Temperature in aumento, massime tra 11 e 15; mite per il periodo.
CENTRO: soleggiato per tutto il giorno, con solo qualche velatura
scuse burocratiche e dalle leg-
di passaggio. Temperature in rialzo, massime tra 11 e 16.
gi che ancora non esistono. SUD: ancora piogge tra Sicilia e medio-bassa Calabria, poi migliora.
Gianpaolo Corrias Nuvolosità irregolare tra dorsale e Salento, tendenza a schiarite.
Coventry (Gran Bretagna) Temperature perlopiù stabili, massime tra 10 e 15.
Temperature previste oggi
MIN MAX MIN MAX
ANCONA 5 8 NAPOLI 7 15
AOSTA -3 10 PALERMO 8 12
BARI 7 12 PERUGIA 1 8
BOLOGNA -1 7 POTENZA 2 7
4 13 3 12
CAGLIARI PRATO
CAMPOBASSO 1 5 ROMA 6 15
Numero verde
FIRENZE 3 12 TORINO 0 8
800-984824 ISSN 1591-0423
GENOVA 5 10 TRENTO -4 9
L'AQUILA 1 5 TRIESTE 3 8
MILANO -1 9 VENEZIA 0 8
La tiratura di martedì 21 febbraio 2012
è di 170.306 copie Dati meteo a cura di 3BMeteo.com,elaborazione grafica centimetri.it
Addio a Imanuel Geiss, lo storico del razzismo
Lo storico tedesco Imanuel Geiss, autorevole studioso della storia del razzismo, è morto a Brema
all’età di 81 anni. Geiss ha contribuito all’Enciclopedia delle Scienze Sociali dell’Istituto Treccani
scrivendo le ampie voci storiche «Antisemitismo» e «Discriminazione razziale». Lo storico si è
occupato, inoltre, di colonizzazione e del movimento panafricano.
Il libro di Gennaro Sangiuliano
Gite, ville, cene: la bella vita di Lenin a Capri
Tra il 1908 e il 1910 il capo bolscevico soggiornò nell’Isola azzurra. Un esilio dorato tra
partite a scacchi, amanti e abitazioni di lusso. Intanto predicava la rivoluzione proletaria
::: FRANCESCO BORGONOVO
QQQ Il 21 aprile del 1970, negli
splendidi Giardini di Augusto a Ca-
pri, fu collocata una stele opera dello
scultore Giacomo Manzù. Un mo-
numento dedicato alla memoria di-
Vladimir Il’ic Ul’janov, cioè Lenin,
l’uomo che ha creato il moloch co-
munista in Unione Sovietica e ha get-
tato le basi per la costruzione
dell’universo concentrazionario che
Aleksandr Solzhenitsyn chiamerà
«Arcipelago Gulag». Ma che c’entra lo
spietato rivoluzionario russo con
l’Isola azzura, storicamente nota co-
me meta di un turismo d’élite, para-
diso di sole e mare riservato ad aristo-
cratici, grandi industriali, intellettua-
li del bel mondo? C’entra eccome,
perché Lenin, tra il 1908 e il 1910, sog-
giornò due volte nella «perla del Me-
diterraneo», adattando il proprio sti-
le di vita a quello dei ricchi capitalisti
che tanto odiava.
Dei periodi che il bolscevico passò
a Capri si occupa Scacco allo zar
(Mondadori, pp. 152, euro 18,5, di-
sponibile anche in versione ebook), il
nuovo libro di Gennaro Sangiulia-
no, vicedirettore del Tg1 e autore di
vari saggi storici. Non si tratta di un
lavoro accademico, ma di un piace-
vole e documentatissimo racconto
che svela i dettagli di un momento fi-
nora poco indagato della biografia
del russo. Il quale - potremmo dire
utilizzando un termine ben più re-
cente e dunque anacronistico - visse
in Italia come il più ipocrita dei radi-
cal chic.
Se da un lato infatti teorizzava la
necessità di sovvertire il potere zari-
sta nel suo Paese, anche e soprattutto
con la violenza, al fine di applicare il
modello socialista, dall’altro si dedi-
cava alle battute di pesca, servito da
umili pescatori a bordo della costosa
barca privata dello scrittore Maksim
Gor’kij. Mentre aizzava le folle va-
neggiando la vittoria del proletariato,
si faceva servive dai domestici che
prometteva di affrancare, compor-
tandosi come un alto-borghese in
villeggiatura nelle ville principesche
affacciate sul mare. Del resto, i «pa-
droni» da abbattere - come il potente
Alfred Krupp, magnate dell’acciaio -
sull’isola erano i suoi vicini di casa.
Lenin giunse a Capri il 23 aprile del
1908, proveniente da Marsiglia. Sul
suo stesso battello era imbarcato il
poeta Rainer Maria Rilke, ma i due
LA GRANDE SFIDA
Lenin (a sinistra) gioca a scacchi con
Alexander Bogdanov nella villa di
Gor’kij a Capri (foto tratta dalla coper-
tina del libro di Sangiuliano)
non si conoscevano. Al seguito di
Vladimir c’era invece una donna, che
apparirà in varie foto scattate duran-
te la vacanza. Non si trattava però
della moglie Nadezda Krupskaja, de-
vota militante bolscevica e correttri-
ce dei suoi scritti, bensì di un’aman-
te. Probabilmente l’accompagnatri-
ce era Inessa Armand, bella francese
che aveva sposato un ricco indu-
striale russo, salvo poi restare folgo-
rata dalla lettura del Che fare? e la-
sciare marito e figli per dedicarsi alla
causa socialista. Costei, spiega San-
giuliano, era la femmina più appro-
priata per il soggiorno caprese: colta,
fascinosa e poliglotta, perfetta per
l’ambientino intellettuale dell’isola e
per i suoi raffinati caffé.
Il capoccia rosso si stabilì nella
sontuosa dimora di Maksim Gor’kij,
uno dei massimi scrittori russi
dell’epoca, strenuo sostenitore della
causa bolscevica (di cui poi si disa-
morerà). Gor’kij risiedette a Capri
per un lungo periodo, trasforman-
dola in un cenacolo di pensatori rivo-
luzionari, impegnati nella battaglia
contro il Capitale, ma certo non alie-
ni agli agi tipici dei danarosi capi-
tani d’industria. Il romanziere,
dopo una breve permanenza
all’hotel Quisisana, il più
esclusivo dell’isola, si stabilì a
Villa Blaesus, una delle ville
Settis: «Mai visto il Crocifisso attribuito a Michelangelo»
Continua la polemica sul Crocifisso ligneo attribuito a Michelangelo acquistato dal ministero dei
Beni culturali. «Mai visto né attribuito a Michelangelo»: è questa, in sostanza, la posizione
dell'archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, presidente del Consiglio Superiore dei Beni
Culturali all'epoca dell'acquisto del Crocifisso.
più belle dei dintorni, confinante con
la residenza dei Krupp. In seguito si
sposterà in un’altra meravigliosa
abitazione, Villa Behring.
Lenin era l’ospite d’eccezione,
trattato come un sultano dalla servi-
tù, pronta a inchinarsi al guerriero
del proletariato (che li sfruttava co-
me un padrone qualsiasi). La sua oc-
cupazione principale era il relax. As-
sieme a Gor’kij si dedicava a piacevo-
li escursioni e visite culturali a musei
e rovine romane. Quasi ogni giorno, i
due andavano a pesca, assistiti da
marinai locali, che presto comincia-
rono a soprannominare Vladimir
«professor Drin-drin». Il nomignolo
derivava da una strana abitudine di
Lenin: appena catturava un pesce,
gridava entusiasta «Drin drin!».
Poi c’erano cene sontuose, serate
nella terrazza sul mare ad ascoltare
dischi col grammofono (non era da
tutti possederne uno, e Gor’kij vi ag-
giungeva una cospicua collezione di
incisioni), talvolta sostituito dalle
esibizioni dal vivo di celebri cantanti
lirici. E ancora serate al cinema Edi-
son - cosa più unica che rara trovarne
uno su un’isola, segno
dell’elevato sviluppo
turistico di Capri - do-
ve Lenin vide Nerone
ma anche Cretinetti
vuol sposare la figlia del
padrone. Insomma, un’esistenza da
privilegiati, un anticipo di ciò che
l’avanguardia proletaria si concede-
rà una volta preso il potere in Urss.
Lenin tornò a Capri nel giugno del
1910, e vi rimase dodici giorni. Ad ac-
compagnarlo, questa volta, c’era un
rude georgiano, il quale non si trovò
affatto a suo agio fra gli intellettuali
raffinati del posto. Si trattava, ovvia-
mente, di Stalin. Il quale non aveva
nulla da invidiare, in quanto a cru-
deltà, all’amico Vladimir. Lo dimo-
stra la vicenda degli scacchi. Lenin si
dedicava con gusto a lunghe partite,
come testimoniato dalle foto scatta-
te a Capri. Tra i suoi avversari ci fu
Bogdanov, suo oppositore nel parti-
to. Costui faceva parte della frazione
dei cosiddetti «costruttori di Dio»,
che volevano trasformare il sociali-
smo in una sorta di religione terrena.
Lenin non li tollerava e per questo
temporeggiò prima di recarsi a Capri
a incontrarli. Rifiutò sempre di di-
scutere con loro di questioni teori-
che, ma sfidò il loro capo a scacchi (e
probabilmente perse). Tra gli altri
presenti alle partite e ritratti nelle fo-
to si contano Zinovik Peskov e Vladi-
mir Bazarov. Bene, quando i bolsce-
vichi presero il potere, costoro div-
vennero presto sgraditi e furono can-
cellati. Prima dagli scatti capresi, poi
dal novero dei vivi.
:::
Il ricordo
Fausto Gianfranceschi,
talento aristocratico
::: RENATO BESANA
QQQ Gli anni cominciavano per sette e sui muri
si leggeva che uccidere un fascista non era reato. A
occuparsi con piglio corsaro delle pagine cultura-
li del Tempo, allora lo dirigeva Gianni Letta, c’era
un uomo rinascimentale, un romano antico so-
pravvissuto agli imperi e alle decadenze, spaval-
do eppure nemico d’ogni spocchia, che sapeva
essere insieme cattolicissimo e pagano (al modo
dei grandi prelati cinquecenteschi). Si chiamava
Fausto Gianfranceschi, classe 1928; è scomparso
domenica, al termine d’una lunghissima malattia
che ha padroneggiato fino all’ultimo con corag-
gio. Senza la sua opera quotidiana d’intelligente
organizzatore, molte voci impermeabili all’ege-
monia sarebbero restate sotto silenzio nei mo-
menti più bui della nostra storia recente. Posse-
deva una dote rara Fausto: fedele alle amicizie, sa-
peva fare squadra, cioè selezionare e indirizzare
talenti diversi per un fine comune. Chi scrive lo
considera un punto di riferimento, un maestro
che mai s’atteggiava a mostrarsi tale, capace d’in-
segnare con l’esempio prima che con la parola.
Nel dopoguerra aveva scoperto e subìto le
asprezze della militanza, ovviamente dalla parte
sbagliata, che gli erano costate il carcere. Non si
era arreso: nel 1957 lo ritroviamo a presiedere la
Giovane Italia. Da aristocratico del pensiero qual
era, comprese tuttavia che quel mondo di comi-
zianti e carrieristi non gli si addiceva. Alla metà
degli anni Sessanta, quando l’Italia intera faceva
il contrario, abbandonò la politica attiva. Da pe-
renne bastian contrario in difesa dei princìpi, fu
tra i primi a coltivare la letteratura fantastica, Bor-
ges e Buzzati, cui dedicò un limpido saggio.
Il Gianfranceschi narratore si ritrova compiu-
tamente in Giorgio Vinci psicologo, romanzo
d’arguta ironia, che nel 1984 riuscì a piazzarsi ter-
zo allo Strega e a conquistare il Premio Napoli:
una duplice vittoria contro il pregiudizio ideolo-
gico. Si rintraccia, nella sua prosa, «la grazia
dell’estro, l’austerità della commozione, l’ama-
bilità del dono», per citare uno dei racconti che
compongono La casa degli sposi, del 1990. Due
vicende familiari, l’una tragica, la perdita del fi-
glio maggiore in un incidente d’auto, l’altra festo-
sa, la nascita della figlia Michela, sono alla radice
di Svelare la morte (1980) e L’amore paterno
(1982), forse il suo libro migliore, che meriterebbe
una riedizione. Un conservatore? Un reaziona-
rio? Forse entrambe le cose, ma per gioco e per
sfida contro convenienze e ipocrisie, come nello
Stupidario della sinistra (1992). Oggi, nel giorno
del commiato, non resta che rileggere una pagina
tratta da Il senso del corpo (1986): «Quando il cor-
po mi spingerà oltre la soglia, attraversandola con
me - e non potrà più tornare indietro -, allora
smetterò di fantasticare, sarò nel cuore del miste-
ro. Io sarò il mistero per quelli che aspettano di se-
guirmi».
 CULTURA Martedì 21 febbraio 2012 29
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Pubblicato da Fanucci In occasione dei 30 anni dalla morte di Philip

K. Dick (2 marzo 1982), Fanucci porta in libre-
ria i suoi trenta migliori romanzi di fantascien-
Philip Dick inedito: za in edizione tascabile e pubblica l’inedito Lo
stravagante mondo di Mr. Fergesson, in libre-
un romanzo sociale ria dall’8 marzo.
Questo scritto appartiene a un gruppo di ro-
senza fantascienza manzi realistici composti da Philip K. Dick nel-
la seconda parte degli anni '50 del Novecento,
quando lo scrittore californiano sperava anco-
ra di affermarsi al di fuori del genere fantasti-
co. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra
nel 1986, il romanzo è una tragicommedia de-
gli equivoci, ambientata nella baia di San Fran-
cisco.
I protagonisti, rivenditori di auto usate e agen-
ti immobiliari, in bilico tra penuria e ambizio-
ni di compiere un salto sociale, svelano il ge-
nuino interesse di Dick verso i problemi sociali
e familiari di personaggi comuni. Lo scrittore
racconta un’America spaventata e piena di an-
sie.
I protagonisti del romanzo sono Jim Ferges-
son, anziano proprietario di un garage che sta
per vendere e andare in pensione, Al Miller, un
meccanico un po’ irresponsabile e Chris Har-
man, proprietario di una casa discografica.

DULBECCO :::
Esce «Inseparabili»
Piperno esagera con gli aggettivi
Il padre del Genoma e punzecchia Roberto Saviano
::: GIORDANO TEDOLDI

in lotta contro il cancro
Morto in California a 97 anni lo scienziato Nobel per la medicina nel ’75
Così lo ricorda Paolo Vezzoni del Cnr, che fu suo stretto collaboratore
È morto ieri, a La Jolla in Ca-
lifornia, il biologo e genetista
italiano Renato Dulbecco,
pioniere delle ricerche sulla
genetica del cancro, insignito
del Nobel per la medicina nel
1975. Aveva 97 anni. Pubbli-
chiamo il ricordo che ha
scritto per Libero Paolo Vez-
zoni del Cnr, uno dei suoi più
stretti collaboratori nel Pro-
getto Genoma.
di PAOLO VEZZONI*
QQQ Renato Dulbecco ci ha
lasciato pochi giorni prima del
suo novantottesimo com-
pleanno. Di lui, noi del Consi-
glio nazionale delle ricerche ri-
corderemo sempre l’estrema
serietà, che lo fece, al suo ritor-
no in Italia negli anni Novanta,
un personaggio al di fuori degli
schemi della ricerca italiana
dell’epoca. Chiamato a dirigere
il Progetto Genoma Umano
dall’allora Presidente del Cnr,
Luigi Rossi Bernardi, portò una
ventata di freschezza.
Gentile con tutti, ma diretto
nei suoi giudizi, riunì attorno a
sé ricercatori giovani e meno
giovani del Cnr come Edoardo
Boncinelli, Daniela Toniolo,
Anna Villa, Michele d’Urso,
Antonio Simeone, oltre ad otti-
mi colleghi dell’Università. Per
venire in Italia lasciò la presi-
denza del prestigioso Salk In-
stitute di San Diego. Ci siamo
sempre chiesti perché lo fece,
dal momento che in Italia non
avrebbe trovato quello stimo-
lante ambiente che aveva in
California. Evidentemente,
sebbene avesse dichiarato che
nel 1949 era andato in America
per rimanerci, aveva mantenu-
to una certa nostalgia per il suo
paese. Nel 1986 predisse che il
sequenziamento del Genoma
avrebbe avuto grandi ricadute
nel settore della medicina ed in
particolare nello studio del
cancro, che era il settore per il
quale aveva ricevuto il Nobel.
Previsione che all’epoca venne
definita esagerata, ma che pro-
prio in questi ultimi anni si sta
avverando, perché, grazie ai
bassi costi del sequenziamen-
to, l’analisi del Genoma Uma-
no è giunta ormai al letto del
::: CHI ERA
ORIGINE CALABRESE
Dulbecco è nato a Catanza-
ro il 22 febbraio 1914. A 16
anni si iscrisse alla facoltà
di Medicina di Torino.
Conseguì laurea con lode
nel 1936 a soli 22 anni.
NEGLI STATI UNITI
Nel 1947 si trasferì negli
Usa per andare a lavorare al
California Institute of Te-
chnology. Il premio Nobel
per la medicina arrivò nel
1975, conseguito con Da-
vid Baltimore e Howard Te-
min. Nel 1987 ritorna in Ita-
lia per il progetto interna-
zionale Genoma Umano
SANREMO
Nel 1999 acconsentì a par-
tecipare a Sanremo, con-
dotto da Fabio Fazio.
malato. Presente ovunque si
trattasse di diffondere il ruolo
della ricerca scientifica, fu di-
sponibile per numerose inizia-
tive tra cui quelle dell’Airc, del
Telethon e soprattutto della
Fondazione Cariplo, il cui Pre-
sidente Guzzetti lo volle nella
cabina di regia, lanciando lo
scorso decennio il Progetto
Nobel a lui dedicato. La sua
presenza in Italia contribuì ad
iniziare un dibattito sulle rica-
dute sociali ed etiche della
nuova genetica, la cui impor-
tanza oggi è ampiamente rico-
LA PARTECIPAZIONE A SANREMO
Renato Dulbecco (primo da sinistra) con Laetitia Casta e
Fabio Fazio sul palco di Sanremo nel 1999 Olycom
nosciuta.
Il Progetto Genoma umano
va annoverato tra le maggiori
imprese scientifiche italiane,
ha permeato gran parte della
ricerca biologica, fino a coin-
volgere vari strati della società
civile in un dibattito che durerà
per lungo tempo ancora. La co-
noscenza e la mappatura di
tutti i geni, nonché il chiari-
mento dei meccanismi che
presiedono al corretto funzio-
namento del Dna, sono e sa-
ranno sempre più di grande
utilità per la diagnosi e la tera-
pia di malattie ereditarie di
grande diffusione e di patolo-
gie gravi come quelle degene-
rative e neoplastiche.
Come è noto il Progetto Ge-
noma umano, concluso uffi-
cialmente nel 2000, si propo-
neva di identificare tutti i geni
contenuti nel Dna dell’uomo e
di localizzare ciascuno di essi
su uno dei cromosomi della
nostra specie: tali obiettivi so-
no stati raggiunti con il sequen-
ziamento dell’intero genoma.
Nel nostro Paese il progetto ha
per la prima volta richiamato
l’attenzione sulle possibilità di-
rompenti della genetica e della
nuova biologia, che nella metà
degli anni Ottanta erano del
tutto assenti dal panorama cul-
turale italiano. Fu allora, infatti,
che alcuni gruppi di ricerca co-
minciarono ad applicare le tec-
nologie dell’epoca allo studio
delle malattie umane, con par-
ticolare attenzione a quelle
ereditarie. L’identificazione
del gene responsabile della
malattia di Duchenne e il map-
paggio del gene responsabile
del morbo di Huntington a una
specifica regione cromosomi-
ca, mostrarono quanto potenti
le nuove tecnologie genetiche
potessero essere.
Quello fu uno dei migliori
periodi della ricerca italiana,
con la scoperta di vari geni re-
sponsabili di malattie geneti-
che quali la distrofia di Emery-
Dreifuss e di numerose immu-
nodeficienze, e con altri contri-
buti importanti allo studio del
cromosoma X e alla tecnologia
di mappaggio genomico. Oggi,
dopo quasi vent’anni coronati
da risultati d’eccellenza, pos-
siamo sequenziare con un solo
strumento miliardi di nucleoti-
di al giorno e l'analisi di interi
genomi umani sta per diventa-
re un metodo di analisi di sin-
goli individui, a un costo che
presto sarà paragonabile a
quello di una Tac.
*Istituto di ricerca genetica e
biomedica del Cnr
QQQ Due fratelli, Filippo e Sa- stupirei se un giorno scrivesse
muel Pontecorvo, sono i prota- un romanzo in cui uno dei suoi
gonisti di Inseparabili (Mon- personaggi raccontasse di
dadori, pp, 351, euro 20; 6,99 quella volta in cui era
in ebook) il nuovo romanzo di nell’Eden, con Eva e il serpente.
Alessandro Piperno che con- A quel punto probabilmente
clude la vicenda del precedente anche il serpente avrebbe il suo
Persecuzione. Filippo è il mag- flashback, e la cosa potrebbe
giore, il ribelle, lo scopatore, persino farsi interessante (da
che ha colto un sensazionale dove viene quel satanico retti-
successo con Erode e i suoi par- le?)
goli, un cartone animato sulle Nel romanzo tutto ciò che
violenze ai bambini. Samuel è avviene è passato, e ciò che è
introverso, impotente, voyeur passato è tutto ciò che avviene.
e businessman mancato. Filip- A metà libro non è successo
po ha saputo in fretta cosa fare granché rispetto all’avvio, nel
della sua vita, diventando un frattempo Piperno ha scavato
eroe dei diritti umani, ma ne tanti cunicoli retrospettivi, in-
paga il prezzo quando il suo troducendo una folla di perso-
agente lo informa che cellule naggi a volte paurosamente
estremistiche islamiche vo- pretestuosi, e che nel volgere di
gliono farlo fuori per alcuni qualche pagina saranno di-
passaggi blasfemi del suo film, menticati come incisi di riem-
e perché ebreo. Non sfugge che pimento, funzionali al flusso di
molte analisi sul fenomeno coscienza del narratore e alle
mediatico incarnato da Filip- sue ubbie (altro vocabolo raro
po, con le folle adoranti, i blog- amato dall’autore). Si ha la sen-
ger «adepti della religione pon- sazione che Piperno voglia
tecorviana», certe provvedersi del-
stoccate sulle la saggezza di un
«balle autopro- grande roman-
mozionali», Pi- ziere ottocente-
perno deve averle sco, senza aver-
ricavate dal caso ne però l’espe-
Saviano. rienza, il vissuto,
Samuel invece ma solo il ma-
è ancora al punto nuale d’istruzio-
di partenza, con ni.
la testa bloccata Di un perso-
davanti alla can- naggio minore è
tina della villa nel capace di
quartiere resi- Il romanzo di Piperno fornire quat-
denziale dell’Ol- tro o cinque
giata, dove il padre si profili psico-
lasciò morire per la vergogna di logici, non necessariamente
un’accusa di pedofilia. La dia- compatibili, e che sono quasi
lettica tra i due fratelli, tra l’ido- un riassunto dei «caratteri» di-
lo e il sacerdote deluso, tra il ca- sponibili nella storia della lette-
valiere e lo scudiero, sui quali, ratura, più qualche prestito da
come un benigna Demetra, ve- personaggi cinematografici
glia fino alla fine dei suoi giorni cult, come il Gordon Gekko di
il «rachelesco decisionismo» Wall Street o il Marty di Voglia
della madre, rende il romanzo di vincere. E non sappiamo se
più mosso del monotono Per- sia più «perturbante» leggere
secuzione, e questo nonostante un romanzo in cui c’è troppa ri-
Piperno possa essere il più esa- frittura letteraria e un abuso del
sperante degli scrittori. Sorvo- flashback che fanno pensare a
liamo sulla sua abitudine di far quegli amanti che si appagano
«irrompere» i personaggi nelle dei preliminari, o una saga fa-
stanze, anziché semplicemen- miliare in cui si sospetta che, in
te entrare. Sorvoliamo sul fatto una forma sublimata, l’autore
che essi si «rechino» da qualche abbia voluto regolare i suoi
parte, anziché andarci. Sorvo- narcisistici conti con il collega
liamo anche sulla frequenza di mondadoriano di maggiore
cose «perturbanti» (due alber- successo, Saviano.
ghi si somigliano in modo per- Alla fine, comunque, il libro
turbante, un tale ha una perso- andrà pur letto senza troppi re-
nalità perturbante, la questio- troscena e dietrologie, e da
ne ha un lato perturbante; ce questo punto di vista va segna-
n’è a sufficienza perché lo spiri- lato un finale - meglio, un prefi-
to di Freud chieda i diritti d’au- nale, essendo il finale alquanto
tore), la prova più ostica è nella sciatto - melodrammatico al
drammaturgia di Piperno, che punto giusto, una freschezza
procede a ritroso con accumu- nei rapporti tra fratelli, un riu-
lazione di flashback. Non mi scitissimo ritratto di madre.
 30 Martedì 21 febbraio 2012 SPETTACOLI
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CINE-CASTA DJ FLOP

Pizzaioli

Solo bianchi e over 60 più applauditi

di Sarkozy jr

Decideranno l’Oscar
L’età media della giuria è alta: tutti col posto a vita
::: FRANCESCO PERUGINI missione. Per diventare membro in-
fatti basta la raccomandazione giusta. Pierre Sarkozy
QQQ Se vi siete sempre chiesti a che Si scopre così che il 64% dei membri
serve lo spadone del premio Oscar, fi- non ha mai visto una nomination
nalmente avrete una risposta: è un ba- all’Oscar nemmeno da lontano, men- Lo chiamano French Touch,
stone per la vecchiaia. tre appena il 14% ne ha uno a casa. Al- quell’ indefinibile impronta
Lo denuncia un’inchiesta del Los lo stesso modo capita che Woody Al- che solo i deejay francesi rie-
Angeles Times svelando il vero volto len (23 nomination e tre statuette) e scono a dare alle loro produ-
degli Academy Awards: un viso bian- George Lucas non votino per gli Aca- zioni musicali. Da Bob Sin-
co, maschile ed estremamente rugoso. demy Awards (anche per scelta perso- clar a David Guetta, da Martin
Il quotidiano californiano è riuscito a nale), mentre lo fanno Madonna, Vin Solvaig al reuccio della nou-
svelare le caratteristiche anagrafiche Diesel e Beyoncè, invitata l’anno scor- velle vague parigina, il giova-
di oltre cinquemila dei 5.765 membri so per la sua carriera di attrice comin- ne DJ Moses, alias Pierre Sar-
dell’Academy of Motion Pictures Arts ciata con Austin Powers in Goldmem- kozy. Primogenito impeni-
and Sciences. Una lista segretissima - ber. E c’è persino Lorenzo Lamas, gra- tente di papà Nicolas, cresciu-
mai svelata dai vertici dell’istituto nato zie alle segnalazioni dei suoi genitori, to a pane e hip hop, quando
nel 1927 - e che sottolinea la profonda entrambi attori e membri. L’adesione non posa come modello per lo
diversità tra il pubblico che frequenta i all’Academy è vitalizia. E mentre il stilista Philippe Plein esce fi-
cinema e i capoccioni che lo giudica- 50% degli attori presenti è apparso su- no a tardi con rapper che non
no, protetti dall’anonimato e spesso gli schermi negli ultimi due anni, l’al- la mandano a dire alla gran-
senza particolari meriti artistici. tra metà è composta da sog- Una scena di «The artist», film tra i favoriti deur transalpina. A tempo
Partiamo dalla razza: bian- getti smarriti anche da perso, si consola facendo par-
ca che più bianca non si qualche decennio. L’età lare di sé nel mondo delle di-
può. Il 94% dei membri
sono caucasici, il 2% so-
media supera i 62 anni e
solo il 14% dei membri
::: scoteche: oltre a esibire nel
curriculum locali londinesi e
no neri, ancora meno i ha meno di 50 anni. Commento tedeschi, da oggi potrà vanta-
latini. Tra questi pochi Non proprio il pubblico re anche un lungo weekend di
fortunati c’è Erik Estrada.
Il “Poncherello” di Chips
che frequenta abitual-
mente i cinema e che Ecco perché vincerà «The artist» fuoco in giro per l’Italia.
Arrivato venerdì a Bologna,
che giudica ogni anno film e premia al botteghino i incredibilmente con volo di
registi in corsa per l’Oscar. Una Martin Scorsese film più coraggiosi. Sa- ::: GIORGIO CARBONE linea, si è esibito in serata nel
razzismo latente denunciato rebbe proprio questa modaiolo Pineta di Milano
più volte in passato e anche da statistica a spiegare la QQQ Oh, cavolo, non ci avevo mai Oscar ai film italiani sono stati quasi Marittima, in un tripudio di
Samuel L. Jackson al termine dell’edi- bocciatura inattesa nella scorsa edi- pensato. Non avevo fatto caso che, al- sempre propiziati dalla lobby italo ex veline e calciatori in libera
zione 2011, chiusasi senza un solo pre- zione del film The Social Network. La meno in Occidente, l’età media s’al- americana (come commentò a chiare uscita. Cappellino di lana in
sentatore nero sul palco: «È ovvio che storia di Facebook doveva essere in- lunga. E che nei posti dove non si va lettere Billy Crystal all’indomani della testa e giubbotto color me-
non c’è nemmeno un attore nero ca- comprensibile per i vegliardi di Hol- mai in pensione (e l’Academy Awards vittoria di Mediterraneo). E non è un lanzana, il rampollo Pierre è
pace di leggere un gobbo». E se in 83 lywood che hanno premiato invece Il che dà gli Oscar è tra questi) i vecchi, mistero che chiunque (ebreo, cristia- partito sabato alla volta di Vi-
anni meno del 4% dei premi è andato discorso del re. magari i vecchissimi, sono ormai in no, musulmano o ateo) metta in can- terbo, scortato da un nugolo
ad attori di colore, una sola donna – Sorte simile ha avuto Shame, clamo- numero soverchiante rispetto ai giova- tiere un film sull’Olocausto abbia au- di bodyguard.
Kathryn Bigelow – ha l’Oscar come rosamente bocciato nel 2012: zero no- ni e ai maturi. I vecchi sono ovviamen- tomaticamente una corsia preferen- Alle ventiquattro in punto sa-
miglior regista con The Hurt Locker nel mination alla pellicola con il sex sym- te attaccati al passato, al cinema del ziale nella corsa agli Awards. Insom- le in consolle, per due ore a
2010. Colpa forse del 77% di uomini bol Michael Fassbender e Carey Mul- passato, al ricordo degli avvenimenti ma, molti credevano che nelle giurie tutto volume. Non parla a tar-
presente nell’Academy. Dati che fan- ligan. Come mai? Troppo sesso espli- di 60, 70 anni fa. Chi si ricorda che nei degli Oscar si radunasse il meglio dei da ora con i cronisti, ma per
no sembrare una vera rarità la candi- cito, forse sgradito ai bigotti 60enni fifties ci fu la caccia alle streghe dei “si- cinematografari americani. E invece è disgrazia farfuglia qualcosa il
datura dell’afroamericana Octavia della giuria. Al posto del film di Steve nistri” di Hollywood (per inciso l’ulti- il caso di correggere il tiro. Chi coman- giorno dopo, domenica, al
Spencer come miglior attrice non pro- McQueen, nel lotto dei nove candidati ma ingiustizia subita dalla sinistra in da è una maggioranza di decrepiti. Carnevale di Cento, invitato
tagonista in The Help. al premio di miglior film c’è Molto for- occidente)? Nessuno, tranne i settan- Se le cose stanno così chi può vin- come ospite d’onore. Sbadi-
In attesa che qualcuno chieda le te, incredibilmente vicino con Tom tenni e gli ottantenni. Chi ha meno di cere tra sei giorni? Solo film con am- glia il numeroso pubblico ac-
quote rosa o nere nell’Academy, altri Hanks. Una pellicola che la notte del mezzo secolo restò stupito dalla feroce bientazione coetanea dei giurati (80 o corso, che deluso riesce perfi-
dati seminano ombre sulla “giuria di 26 febbraio potrebbe addirittura gua- opposizione al premio per la carriera a poco meno): The artist (collocato nel no a rimpiangere Fabrizio
(poca) qualità” degli Oscar. L’esplosio- dagnarsi a sorpresa la statuetta: «Parla Elia Kazan (che durante la “caccia” 1929, data del primo Oscar) e Hugo Corona, special guest delle
ne del numero di inviti ha allargato a di uomini che provano a essere bravi “tradì” gli ex compagni). I giovani alli- Cabret di Scorsese. E pensare che ci fu precedenti edizioni. Più ap-
dismisura questa l’elitè del talento: so- padri e figli che provano a essere bravi birono. Per loro Kazan era l’autore di un tempo in cui l’Academy premiava plauditi di lui il ballerino Rai-
no negli anni Novanta il numero dei figli», spiega una giurata al Times, «è Fronte del porto, La valle dell’Eden, Un le opere di scottante attualità. Ma allo- mondo Todaro e i pizzaioli
membri è cresciuto di 800 unità, grazie molto da uomini di mezza età». Quelli volto nella folla. In qualunque modo, ra gli attuali giurati erano men che acrobatici.
a criteri abbastanza ambigui di am- che fanno invecchiare gli Oscar. la statuetta la meritava eccome. Gli quarantenni. M.DEA.
 SPETTACOLI Martedì 21 febbraio 2012 31
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Le rivelazioni del prete di Galbiate

PREDICA MALE, RAZZOLA PEGGIO

Il suo parroco: «Adriano non dà un euro alla sua chiesa»

::: ALESSANDRA MENZANI .

QQQ Celentano fa le cose in gran-
de. Soprattutto le figuracce. Spa-
rate megagalattiche, proclami in
mondovisione sul cachet che darà
in beneficenza, eppure, nel suo
piccolo, nella vita quotidiana, dei
problemi della sua chiesa (con la
“c” minuscola) francamente se ne
infischia. E non lo diciamo noi,
perfidi giornalisti, ma il parroco
del suo paese, Galbiate.
È relativamente facile dire che
Famiglia Cristiana e Avvenire de-
vono chiudere (pardon, «dovreb-
bero»); è più faticoso, forse, quan-
do si va alla messa domenicale ti-
rare fuori il portafogli e fare un’of-
ferta. Ma se Adriano è capace di
devolvere 700 mila euro del cachet
sanremese alle famiglie povere,
perché non sgancia 50 centesimi
alla sua parrocchia? Facile: perché
non farebbe rumore.
Dopo i fischi all’Ariston il Mol-
leggiato incassa una seconda pes-
sima figura, una gaffe rilevata non
non da qualche intellettuale, teo-
logo o dai soliti giornalisti, ma dal-
la gente comune, umile. Il parroco
di Galbiate, in una gustosa intervi-
sta a Franco Bagnasco di Tv Sorrisi
e Canzoni, smentisce le parole del
Molleggiato. Qualcosa non torna,
secondo Sorrisi, nella ormai cele-
bre tirata a Sanremo. Celentano
aveva detto: «Da San Pietro al
Duomo di Milano in tutte le chiese
c’è sempre lo stesso problema.
Non si capisce quel che dicono i
sacerdoti. Non perché non sanno
parlare, ma perché non sanno re-
golare l’audio degli altoparlanti...
L’ACCUSA
Adriano Celentano, predica-
tore di Sanremo, smentito su
«Sorrisi» dal parroco del suo
paese, Galbiate (a sinistra).
della chiesa. Ma la testimonianza
più entusiasmante è quella della
perpetua Pina, una robusta signo-
ra di circa 65 anni: «Non dà un eu-
Questo problema c’era anche a ro d’offerta quando viene a messa
Galbiate, poi a furia di martellare il la domenica, e ora parla di benefi-
parroco, si è deciso e ha cambiato cenza? Mah... Il suo vecchio giar-
l’impianto». Ma don Enrico Pan- diniere gli chiese un aumento e lui
zeri, da 15 anni a Galbiate, rivela: «I rispose: “Lavora qualche ora in
lavori qui in chiesa sono durati dal più, prenderai di più”. A Galbiate,
2006 al 2011. Era previsto anche il che Celentano ci sia o no, non
rifacimento dell’impianto audio, cambia niente!». Dopo queste ac-
ma se a Celentano fa piacere dire cuse immaginiamo che Adriano
in tv che è stato fatto in seguito ai deciderà di cambiare parrocchia,
suoi suggerimenti, faccia pure. e comunque consigliamo la visio-
Deo gratias! In ogni caso, non ha ne del video delle interviste sul sito
contribuito. Sono offerte fatte da- di Sorrisi, imperdibile.
gli altri parrocchiani». E ancora: Intanto la discussione sul Van-
«Adriano non tira fuori un centesi- gelo di Celentano continua.
mo, qui a Galbiate: chieda in gi- All’Arena di Massimo Giletti, che
ro...», dice a Sorrisi il sacrestano ha registrato grandi ascolti, si sono
Sergio mentre sistema le seggiole scontrate diverse fazioni e il con-
il graffio
L’Isola e l’Honduras a pezzi
Trecentocinquantanove vittime per l’incendio in un carcere in
Honduras. E poi l’immenso rogo nella capitale, Tegucigalpa, con
tre dei principali mercati completamente distrutti. L’Honduras è
in ginocchio ma l’Isola dei famosi, il reality che si svolge proprio
lì, non ne fa parola. Luxuria si occupa solo delle natiche di Jivago e
dei riti di Otelma. Ma non era la paladina dei più deboli?
duttore era particolarmente im-
pegnato nella difesa del Molleg-
giato. Pupo ha fatto il “mazzo” al
direttore di Avvenire Marco Tar-
quinio («Il suo giornale ha chiesto
la chiusura di un programma, il
mio», gli ha ricordato), il quale ha
confermato le parole dell’ex diret-
tore Nino Boffo: Celentano anni fa
scriveva proprio su Avvenire ma la
collaborazione si è interrotta per-
ché «Celentano voleva scrivere di
politica in favore di un partito». Ha
aggiunto Pupo: «Celentano crede
fermamente in Dio. Io sto cercan-
do Dio da una vita, non ho quella
fortuna». Uno dotato di fede è si-
curamente Paolo Brosio: di nuovo
in tv con In viaggio a..., su Rete 4,
dice che «il merito di Celentano è
stato quello di aver catturato l’at-
tenzione di milioni di persone sul-
la figura di Gesù».
Un’accorata difesa del telepre-
dicatore arriva dalle pagine
dell’Unità, che ha intervistato il
premio Nobel Dario Fo. «Credo
che Celentano sia fuori per sem-
pre, dalla Rai e non solo. Non c’era
aggressività in lui, ruffianeria, cal-
colo. Ha avvicinato temi mostruo-
si da versanti molto difficili». Non
la pensa così il direttore di Rai 1
Mauro Mazza, che ieri sera dagli
studi di Porta a Porta ha chiamato
in causa il comitato etico
dell’azienda: «Verificherà se Ce-
lentano ha violato il codice etico. A
differenza dei contratti preceden-
ti, questa volta Celentano, dopo
qualche resistenza, l’ha firmato.
Non so se il prezzo da pagare per
sentirlo cantare è stato eccessivo.
Io l’ho fortemente voluto».
Le canzoni di Sanremo
Anche in classifica
Emma è la prima
Ma in radio vince Renga
::: LEONARDO IANNACCI
QQQ Celentanate e dimissio-
ni del trio Morandi-Presta-
Mazzi a parte, cosa resterà del
Festival di Sanremo 2012?
Strofinati come siamo da
una settimana durante la
quale si è parlato di tutto me-
no che delle canzoni, partia-
mo da Emma, la cui mediocre
Non è l’inferno si è portata via
il primo posto diventando
l’ideale testa di ponte per il
Sanremo prossimo venturo,
sul quale molti ritengono ab-
bia già messo le mani Maria
De Filippi.
Con Emma, con il secondo
posto di Arisa e col terzo di
Noemi si deve analizzare un
mercato che non fa più i conti
con i dischi venduti nei nego-
zi, quelli sono briciole. Un
esempio? Il brano vincitore
nel 2011, e cioè Chiamalo an-
cora amore di Roberto Vec-
chioni è risultato poi un cla-
moroso flop, mettendo fati-
cosamente in fila 28.000 copie
vendute. Una miseria. Ora i
conti si fanno iTunes e, so-
prattutto, con i passaggi in ra-
dio. Ieri si è avuta la conferma
che la canzone regina
dell’Ariston, cioè quella di
Emma, non è la più ascoltata
nelle emittenti: la classifica
radiofonica di Music Control
vede in testa il singolo Give
me tour love di Madonna, da-
vanti ai Coldplay; il grande
sconfitto dell’Ariston, France-
sco Renga, il cui brano La tua
bellezza piace ed è terzo.
Quarta Dolcenera, gettonatis-
sima.
Si rifà sul web Emma, che
ha passato il lunedì a cercare
di mettersi in contatto con
Kekko. Il cantante dei Modà le
ha scritto il brano di Sanremo
ma si è arrabbiato di brutto
quando ha notato di non es-
sere stato minimamente cita-
to dopo la vittoria. La bionda
pugliese guida la classifica dei
singoli su iTunes davanti ad
altre quattro girl: Arisa, Noe-
mi, Nina Zilli e Dolcenera.
Renga, sesto, difende il gene-
re maschile, tramortito dalle
quote in rosa della canzone
italiana. Al settimo posto
spunta il primo brano non in
gara all’Ariston, Ti penso e
cambia il mondo. Di chi è? Di
Adriano Celentano. Ohibò.

::: ANNAMARIA PIACENTINI

ROMA
QQQ Incontrare uno scrittore come
Andrea Camilleri, il padre del Com-
missario Montalbano, non è una co-
sa che capita spesso. Sottintesi e ve-
rità sono messi in scena nella prima
trasposizione cinematografica
dall’omonimo romanzo La scom-
parsa di Patò (edito da Mondadori),
un film che aveva debuttato nel
2010 al festival di Roma, che è stato
venduto in tutto il mondo e verrà di-
stribuito dal 24 febbraio nei nostri
cinema.
Sotto l’abile regia di Rocco Mor-
telliti, tutti i personaggi dipinti da
Camilleri e ambientati nella Sicilia
Il film «La scomparsa di Patò» un venerdì santo quando nella piaz-
Camilleri da Montalbano alla Passione di Cristo za di Vigata viene messo in scena la
Passione di Cristo. Ad interpretare
Giuda è l’irreprensibile direttore di
del 1890, rivivono in un’Italia che tra nieri. e uno di loro mi ha detto: banca Antonio Patò (Neri Marcorè)
intrighi e bugie non è mai cambiata. “Montalbano è della polizia, quan- che al momento dell’impiccagione
Come non è cambiata la rivalità tra do scrive qualcosa sui carabinieri?”. cade in una apposita botola e scom-
polizia e carabinieri e l’idea che solo L’idea di ripartire con Patò sottoli- pare.
in Sicilia c’è la mafia. neando questo tema mi interessava, Le indagini piene di sorprese ven-
A sottolinearlo è lo stesso Camil- ma i contatti con loro non li ho mai gono svolte da Ernesto Bellavia
leri: «Oggi la mafia è dappertutto, avuti, neanche come imputato. So- (Maurizio Casagrande), della Pub-
anche nel calcio. Molto spesso è no stato arrestato nel ’43, ma dalla blica Sicurezza, e da Paolo Gium-
mancata la volontà da parte dei po- polizia militare americana...e vi as- maro (uno strepitoso Nino Frassica)
litici di lottare per annientarla, se sicuro che menavano». della Stazione dei reali Carabinieri.
non si farà qualcosa si espanderà Ma veniamo alla storia del film. È «Patò è una figura molto italiana»,
come un cancro. Un’altra cosa che ha concluso Camilleri, «ma il Patò di
mi colpisce è la rivalità tra le forze Nino Frassica (Ansa) ieri sparisce, mentre quelli di oggi
dell’ordine», ha proseguito, «una fanno gli imbrogli e non scompaio-
volta sono stato scortato dai Carabi- no».
32 Martedì 21 febbraio 2012
 TV E SKY Martedì 21 febbraio 2012 33

RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7
6.30 TG1 - Previsioni sulla 7.00 Cartoon Flakes 8.00 Agorà 6.00 Prima Pagina 6.20 Ned - Scuola di so- 6.45 TGCom24 - Meteo 6.00 TGLa7 - Meteo -
viabilità CCISS Viag- 10.00 TG2punto.it - TG2 9.50 Dieci minuti di... pro- 7.55 Traffico - Meteo 5 - pravvivenza 7.20 Ieri e oggi in tv Oroscopo - Traffico -
giare informati 10.20 TG2 Medicina 33 grammi dell’accesso Borsa e Monete 6.50 Cartoni animati 7.25 Nash Bridges Informazione
6.45 Unomattina “Il punto 10.30 TG2 Sì, Viaggiare 10.00 La Storia siamo noi 8.00 TG5 Mattina 8.40 Settimo cielo “Rivelazioni” 7.00 Omnibus
su riforma lavoro”. 10.35 TG2 Eat Parade “A voi la linea: Oriana 8.40 La telefonata “Una ragione di vita” 8.20 Hunter “Il Killer” TG La7 (all’interno)
Condotto da Elisa Iso- 10.45 TG2 Costume e Società Fallaci” di Belpietro “La tavola imbandita” 9.40 R.I.S. Roma 2 - 9.45 Coffee Break.
ardi, Georgia Luzi 11.00 I Fatti Vostri. Condotto 11.00 Apprescindere “I gio- 8.50 Mattino Cinque. 10.35 Everwood Delitti imperfetti Condotto da Tiziana
10.55 Che tempo fa da Giancarlo Magalli, vani d’oggi: solo Condotto da Federica “Per amore dei figli” “Vampiri a Roma” Panella
11.00 TG1 Adriana Volpe “bamboccioni”?” Panicucci e Paolo Del “Il ballo di fine anno” 10.50 Benessere - Il ritratto 11.00 L’aria che tira.
11.05 Occhio alla spesa 13.00 TG2 Giorno 12.00 TG3 - Rai Sport Notizie Debbio 12.25 Studio Aperto - Meteo della salute. Condotto Condotto da Myrta
“Burro, margarina, olio 13.30 TG2 Costume e Società - Meteo 3 Grande Fratello Cotto e mangiato da Emanuela Folliero Merlino
di semi”. Condotto da 13.50 Medicina 33 12.25 TG3 Fuori TG “Mani TG5 - Ore 10 (all’interno) 11.30 TG4 - Meteo 12.30 I menù di Benedetta
Alessandro Di Pietro 14.00 Italia sul Due. Con- pulite vent’anni dopo - (all’interno) 13.00 Studio Sport 12.00 Un detective in corsia “Ospite: Katia Follesa”
12.00 La prova del cuoco “La dotto da Lorena Bian- Ospiti Gherardo Co- 11.00 Forum 13.40 I Simpson “Un’amara verità” 13.30 TG La7
“cucina stellata” di chetti, Milo Infante lombo e Raffaele Can- 13.00 TG5 - Meteo 5 14.35 What’s my destiny 13.00 La signora in giallo 14.05 Assassinio sul ponte
Heinz Beck”. Condotto 16.10 Ghost Whisperer tone” 13.40 Beautiful Dragon Ball “Omicidio a Las (Poliziesco, 1975) con
da Antonella Clerici “La Sindrome 12.45 Le storie - Diario ita- 14.10 CentoVetrine 15.30 Prima tv Camera Cafè Vegas” Jon Voight, Jaqueline
13.30 TG1 di Stoccolma” liano “Maurizio Viroli: 14.45 Uomini e Donne. Ristretto 13.50 Forum Bisset. Regia di Maxi-
14.00 TG1 Economia 16.55 Prima tv Hawaii Five-0 Elogio dell’intransi- Condotto da Maria 15.40 Prima tv Camera Cafè 15.10 Flikken coppia in milian Schell.
TG1 Focus “Un’insolita giornata” genza” De Filippi 16.10 The Middle giallo “Ostaggi” 15.55 Atlantide - Storie di
14.10 Verdetto Finale “Padri 17.45 TG2 Flash L.I.S. - 13.10 Prima tv Julia 16.15 Amici “Il record di papà” con Victor Reinier uomini e di mondi.
e figli”. Condotto da Meteo 2 14.00 TG Regione - Meteo 16.55 Pomeriggio Cinque. “Le nozze reali” 16.15 Sentieri Condotto da Greta
Veronica Maya 17.50 Rai TG Sport 14.20 TG3 - Meteo 3 Condotto da Barbara 16.55 La vita secondo Jim 16.40 L’indiana bianca (We- Mauro
15.15 La vita in diretta. Con- 18.15 TG2 14.50 TGR - Il Carnevale di D’Urso “L’amico immagina- stern, 1953) con Guy 17.30 L’ispettore Barnaby
dotto da Marco Liorni, 18.45 Numb3rs “Hydra” Viareggio 2012 TG5 Minuti rio” “Palline di ver- Madison, Frank Love- “Fantasmi di Natale”
Mara Venier con David Krumholtz 15.50 TG3 L.I.S. (all’interno) nice” joy. Regia di Gordon con John Nettles
TG Parlamento - TG1 - 19.35 L’isola dei Famosi 9 15.55 Cose dell’altro Geo 18.45 The Money Drop 17.45 Trasformat Douglas. 19.20 G’ Day “Ospiti: Camila
Che tempo fa (all’int.) 20.25 Estrazioni del Lotto 17.40 Geo & Geo 20.00 TG5 - Meteo 5 18.30 Studio Aperto - Meteo 18.55 TG4 - Meteo Raznovich e Paolo Ruf-
18.50 L’eredità 20.30 TG2 - 20.30 19.00 TG3 20.30 Striscia la notizia - 19.00 Studio Sport 19.35 Tempesta d’amore fini”. Condotto da
20.00 TG1 21.05 Prima tv Rai Criminal 19.30 TG Regione - Meteo La voce della contin- 19.20 Tutto in famiglia 20.30 Walker Texas Ranger Geppi Cucciari
20.30 Qui Radio Londra. Minds: Suspect Beha- 20.00 Blob genza. Condotto da “Senza parole” “Tribù” con Chuck 20.00 TG La7
Condotto da Giuliano viour “Devozione” 20.15 I due ammiragli (Com- Ezio Greggio e Mi- 19.50 Prima tv I Simpson Norris 20.30 Otto e mezzo. Con-
Ferrara con Forest Whitaker media, 1929) con Stan chelle Hunziker “500 Chiavi” 21.10 Miami superCops - dotto da Lilli Gruber
20.35 Affari tuoi 21.50 Criminal Minds Laurel, Oliver Hardy. 21.10 Scusa ma ti voglio 20.20 C.S.I. “Etrom” con I poliziotti dell’8a 21.10 L’ispettore Barnaby
21.10 Prima tv A fari spenti “Fino alla morte” Regia di Lewis R. Fo- sposare (Commedia, Marg Helgenberger strada (Azione, 1985) “La notte della bestia”
nella notte (Dramma- con Thomas Gibson ster. 2009) con Raoul Bova, 21.10 Troy (Azione, 2004) con Terence Hill, Bud con Neil Dudgeon
tico, 2011) con Guido 22.40 Prima tv The Good 20.35 Un posto al sole Michela Quattrocioc- con Brad Pitt, Orlando Spencer. Regia di 23.10 Crossing Jordan
Caprino, Anita Ca- Wife “Infedeltà” 21.05 Ballarò “Il nuovo fisco che. Regia di Federico Bloom. Regia di Wol- Bruno Corbucci. “Stanco morto”
prioli. Regia di Anna 23.25 TG2 - TG2 Punto di del governo Monti”. Moccia. fgang Petersen. 23.25 I bellissimi di R4 “33 Bullets”
Negri. vista Condotto da Giovanni TGCom - Meteo 5 0.20 Kull il Conquistatore 23.30 Basta guardare il cielo con Jill Hennessy
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dotto da Bruno Vespa e Andy Warhol” pions “I gol di Napoli- Alessio Vinci John Nicolella. Sharon Stone. Regia di 0.55 (ah)iPiroso. Condotto
0.50 TG1 Notte - TG1 Focus 0.30 Past Life “Santa Sarah” Chelsea” 1.30 TG5 Notte - Meteo 5 2.15 Studio Aperto - Peter Chelsom. da Antonello Piroso
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gnoli” “Joe Petrosino”
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berto Olla. 21.00 Il principiante - Il lavoro dia, 1997) con Daryl Han-
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21.00 Abbasso l’amore (Comme- zanti
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dia, 2003) con Renée Zel-
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dell’Amazzonia 22.45 Biliardo, Snooker Welsh fantasma dello specchio” FL
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Con Dennis Quaid SC1 di viaggio NGC 22.30 Virus Attack CN Gordon, Will Speck. (Commedia, 2006) con 22.40 Champions League Live
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CN Cartoon Network FC Fox Crime HD SC1 Cinema 1 HD SCP Cinema Passion HD 2011) con Anthony Hop- 23.40 Viaggio nel cinema ame- League 2011/2012 Ottavi
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ES Eurosport HD MGM Metro Goldwyn Mayer SCF Cinema Family HD SKU Sky Uno
DY Disney Channel NCK Nickelodeon SCH Cinema Hits HD THC The History Channel
Woody Allen. rium Richard Gere” Napoli - Chelsea (Replica)
Posticipo di B: Torino-Sampdoria 2-1
Nel posticipo della 28° giornata di serie B, il Torino piega 2-1 la
Sampdoria. Granata in vantaggio al 20’ con Antenucci e rete decisiva
di Meggiorini a 4minuti dal 90’ dopo il momentaneo pareggio di Juan
Antonio. Il Torino allunga così in vetta a quota 56 punti.
:::
Il pallone di Luciano
Guerra di nervi sull’asse Mi-To
Anche così si vincono gli scudetti
::: LUCIANO MOGGI
QQQ La lotta continua attorno
a quel punto di differenza. Il Mi-
lan sa bene che i termini di con-
fronto non sono quelli, potendo
il recupero Bologna-Juve am-
piamente modificarli, ma
sull’argomento i rossoneri tac-
ciono - a loro sta bene così - in at-
tesa del confronto che può deci-
dere larga parte della stagione, o
forse anche tutta. È la seconda
parte dei danni a distanza patiti
dai bianconeri per i rinvii causa
neve. Una Juve che, avesse gio-
cato e vinto sul Bologna, avreb-
be affrontato sabato il Milan con
due punti di vantaggio, con ri-
flessi di forza mentale e auto-
considerazione ben diversi.
L’attesa intorno alla sfida è già
debordata con annesse polemi-
che. Allegri ha puntato sul gol di
Chiellini, viziato a suo parere da
una “schiacciata”su un avversa-
rio, furenti le reazioni dei siti ju-
ventini, ma ad onor del vero l’al-
lenatore del Milan intendeva
rapportare il modo di saltare del
difensore bianconero con quel-
lo di Ibra («di solito a Zlatan
quelle entrate le fischiano» ha
detto il tecnico milanista), ma
questa aggiunta nei commenti è
quasi del tutto sparita.
Botta e risposta
Sotto questo aspetto ritengo
che Allegri abbia semplicemen-
te recitato la sua parte. Nella so-
stanza avrebbe potuto glissare,
d’altra parte non ci sono dubbi
che se qualcuno può lamentarsi
di errori arbitrali, in capo a que-
sto tipo di graduatoria non c’è il
Milan. Sul campo poi, la risposta
colpo su colpo tra juventini e
milanisti, è uno dei motivi di
maggiore interesse del campio-
nato. C’è l’idea che il Milan ab-
bia vinto più facilmente della Ju-
ve nonostante un blocco serio di
assenze (non solo Ibra, ma an-
che Boateng, Pato e Seedorf, per
stare a quelle che sembrano più
significative). Ma già alla vigilia
ci appariva meno ostico il Cese-
na per il Milan, rispetto al Cata-
nia per la Juve. In effetti così è
stato, qualche patema per i ros-
soneri nella ripresa, ma nulla di
clamoroso. Problemi in più per
la Juve, per la prima volta sotto
nel nuovo stadio e presa per ma-
no da un super Pirlo. Conte ha
visto una bella prova di carattere
e siamo d’accordo. Allegri sfo-
glia la margherita, non solo per
Ibra (giovedì si conoscerà l’esito
del ricorso), ma anche per Boa-
teng, infortunato: la loro assen-
za sarebbe un indubbio vantag-
gio per la Juve.
Una giornata con molti scop-
piettii, i primi negli anticipi con
il tonfo dell’Inter e, visto dall’al-
Ferguson: «Fra tre anni farò il lattaio»
Sir Alex Ferguson, alla guida del Manchester United dal 1986, di
andare in pensione non ne ha proprio voglia: «Se la salute mi assiste
non penso che 2 o 3 anni possano danneggiare. E dopo? Accetterei
un ruolo nel club, ma mia moglie mi consiglia di fare il lattaio».
tra parte, l’exploit del Bologna.
Quindi l’autoritario successo
del Napoli al Franchi sulla Fio-
rentina, Delio Rossi rassegnato
prima ancora della fine davanti
alla forza “devastante” della
squadra di Mazzarri. Se ne sarà
preoccupato anche Villas Boas,
coach vacillante di un Chelsea
in difficoltà, stasera al San Paolo
per l’andata degli ottavi di
Champions. Una città mobilita-
ta. Si è librato in volo anche il
tecnico napoletano: «Possiamo
battere tutti». Però dice anche
che non si fida. In effetti sembra
tutto troppo facile.
La Fiorentina scende in cam-
po nel tardo pomeriggio per il
recupero di campionato con il
Bologna al Dall’Ara. Se la viola
non vuole rassegnarsi a una sta-
gione anonima, dovrà osare, ma
per quel che si è visto contro il
Napoli ci sono molti problemi e i
felsinei sono imbattuti da sei
giornate.
Occhio in basso
L’Inter gioca domani a Marsi-
glia per salvare la stagione e an-
che Ranieri. Il tecnico è appa-
rentemente tranquillo, ma una
sconfitta farebbe sicuramente
scattare l’esonero, con Figo già
pronto all’occorrenza. Veleni di
Oriali sul management tecnico,
e quindi su Branca, la causa del-
la sua esclusione... troppo af-
frettata secondo noi. Patetico
Zanetti («Moratti vuole fare
un’Inter ancora più grande»).
Può darsi, ma quella che c’era
l’ha distrutta il patron.
Altri scoppiettii. Il Siena rovi-
na a Lecce e se domani non bat-
te il Catania nel recupero sarà in
“area rischio” (i salentini non
stanno nella pelle). Cosmi ha
rianimato una squadra all’ap-
parenza consunta con l’aiuto di
due colombiani: Muriel e Cua-
drado in prestito dall’Udinese.
Sul fondo un pari prezioso l’ha
preso il Novara con l’Atalanta,
anche se Mondonico sperava di
più: in ogni caso ha lasciato al
Cesena l’ultimo posto. Inguar-
dabile la Lazio, battuta 5-1 al
Barbera dal Palermo, inebetito
Lotito, capitolini comunque an-
cora terzi, raggiunti però
dall’Udinese, che a sua volta è
andata avanti con il freno a ma-
no, 0-0 con il Cagliari. In casa Pa-
lermo, ora ottavo, Zamparini
spende parole di miele per Mut-
ti: «È il mio Mou». Torna a vince-
re la Roma, che scavalca il Na-
poli grazie al giovane Borini (ef-
fetto De Rossi?). L’1-0 basta per
affondare Donadoni (primo
ko). È il Genoa? Continua la serie
nera per la gioia del Chievo...
luciano.moggi@liberoquotidiano.it
::: IVO ROMANO
MANCHESTER
QQQ Una cosa è certa: avrebbe
preferito esserci lui, agli ottavi di
Champions League. Poco male: si
gode il primato in Premier League
e prepara il rush finale, quello che
deciderà la sfida a distanza con i
cugini dello United. Col suo Man-
chester City, Roberto Mancini ha
affrontato il Napoli in Champions
subendo una cocente eliminazio-
ne. Mentre il Chelsea che nei pro-
nostici era considerato rivale per il
titolo l’ha distanziato da tempo.
Le conosce bene, entrambe. E
non vede una chiara favorita.
Qualche considerazione sulle due
avversarie: il Napoli come lo vede?
«Alla grande, in Champions Lea-
gue. Meno, in campionato».
Come mai?
«Mica facile essere sempre all’al-
tezza della situazione in competi-
zioni così importanti. Altra cosa
per chi ha una rosa ampia e può
permettersi turn-over indolori. Il
Napoli è forte, ha giocatori di qua-
lità, ma non può essere al livello di
Barcellona, Real, Bayern».
Il rischio è restare a mani vuote?
«In campionato è attardato ma ha
tutte le possibilità per risalire».
Intanto, vive il suo sogno in
Champions League: continuerà?
«Pronostico difficile, doppia sfida
aperta: le chance ci sono».
Il Chelsea se la passa peggio?
Non è in un momento positivo, i
risultati sono quelli che sono, co-
me pure la classifica. E sembra
che il clima non sia del migliori».
Ma?
«Ma il Chelsea resta squadra di al-
to livello, con campioni che sono
capaci di decidere una partita con
un colpo solo. Senza contare l’or-
goglio, che quando sei grande e ti
senti in difficoltà è l’appiglio mi-
gliore per rialzarsi».
Dove si deciderà la doppia sfida?
«Se il Napoli vince al San Paolo,
poi a Stamford Bridge potrà gio-
care come più preferisce: Chelsea
sbilanciato, Napoli di rimessa, la
condizione migliore per i cam-
pioni che ha in squadra. È stato
così anche con noi, sia all’andata
che al ritorno: forse noi abbiamo
anche giocato meglio, ma alla fine
sono andati avanti loro».
Rimpianti?
«No. Lottiamo per la Premier e
con l’Europa League al posto della
Champions possiamo permetter-
ci di fare più cambi e di rifiatare».
Similitudini tra Napoli e Chelsea?
«Hanno il meglio in attacco, en-
trambe. E penso che alla fine sarà
un aspetto decisivo. Gli attaccanti
del Chelsea e il trio del Napoli: la
qualificazione è nei loro piedi».
Uomini-gol a parte, cosa conterà?
«La sfida tra l’entusiasmo del Na-
poli e l’esperienza del Chelsea».
Un po’come la sfida per il successo
in serie A: l’entusiasmo della Juve
contro l’esperienza del Milan?
«Per certi versi, è così».
Chi vince lo scudetto?
«A pesare la qualità delle due
Asamoah è depresso: pausa dal calcio
Asamoah Gyan, ex attaccante dell’Udinese oggi in Arabia, è depresso
e ha deciso di prendersi una pausa dal calcio. Dopo il rigore sbagliato
in Coppa d’Africa in semifinale con lo Zambia, il ghanese ha deciso:
«Ho bisogno di una pausa per riprendermi psicologicamente».
«Go Napoli
ce la farai»
Mancini giudica il nostro campionato: «Partenopei distratti
ma batteranno il Chelsea, l’Inter è appagata eppure il 3° posto
è fattibile. Il tricolore? Alla Signora può bastare l’entusiasmo»
squadre, il Milan mi sembra supe- Tra infortuni, appagamento e mi- in Champions League?
riore. Ma la Juve di quest’anno sul nor concentrazione, è normale «Può farcela: lo dice la classifica,
piano dell’entusiasmo e della de- che si possa vivere una stagione così come le qualità dei calciatori.
terminazione non ha rivali: quin- negativa». E il futuro?
di, può vincere lo scudetto». Fa ancora in tempo ad approdare «Si vedrà».
C’è lo scontro diretto: Ibra o non
Ibra, quanto conta?
«Ibra conta tanto, sempre. Averlo TUTTO ESAURITO AL SAN PAOLO
o non averlo fa differenza».
Anche se il Milan senza di lui ha
fatto il pieno?
Mazzarri non si fida del derelitto Villas Boas:
«Anche». «Noi siamo i favoriti? Se lo pensiamo è finita»
Le note dolenti della A: l’Inter?
«Non è fortunata: anzi, sembra gi- NAPOLI Il Napoliospita al San Paolo(al completo) ilChelsea sempre
rare tutto per il verso sbagliato». più in crisi negli ottavi di Champions (ore 20.45 Sky Calcio 1 e in 3D).
Non si può neanche dire che gio- Partenopei favoriti? Mazzarri (che squalificato verrà sostituito da
chi bene: non trova? Frustalupi) non ne vuole sentir parlare: «Se lo pensiamo saremo in
«L’Inter ha cominciato a vincere difficoltà. Ci saranno insidie». Nel Napoli, reduce dal 3-0 sulla Fioren-
quando c’ero io e da allora ha ot- tina, ci saranno tutti i titolarissimi: l’unico dubbio è le-
tenuti una lunga serie di successi. gato a Campagnaro.
Olandese no
La speranza di Ranieri?
IL DILEMMA DEI NERAZZURRI VERSO MARSIGLIA
Catenaccio senza Wesley
::: FABRIZIO BIASIN ga fino al 90’, solo così la retro-
guardia nerazzurra può evitare
QQQ Wesley Sneijder ha la forza di ritrovarsi nel drammatico
di 100 braccia come il Pastamatic e “uno contro uno”, ultima-
giocherebbe titolare nel 99% delle mente fatale in 10 casi su 10.
squadre disperse sul pianeta Ter- Sneijder in panchina è una
ra. Quelle costruite con un po’ di bestemmia che vorremmo
senno però... Non in questa Inter, non scrivere, soprattutto per-
in questa proprio non ha senso. ché chi lo sostituisce non ha le fat-
Se Ranieri vuole avere una spe- tezze di Baggio o Matthäus, ma la
ranza di passare il turno di Cham- rosa attuale (colpevolmente non
pions e di recuperare strada in rinforzata a gennaio) non può
campionato deve tornare a Nata- permettersi il lusso di asseconda-
le, quando trangugiava panettone re un giocatore bravissimo a im-
bello beato e vinceva (a modo suo) postare (per chi poi...) e un po’
partite su partite. Quella di dicem- meno a difendere.
bre al momento è l’unica Inter Nei panni del sor Claudio pro-
presentabile: zero fantasia, cen- veremmo anche questa: Wesley in
trocampo imbottito, difesa più panchina pronto a entrare se do-
protetta, catenaccio modello vesse mettersi male e una mano
“Fort Knox”, ripartenze “alla ber- ben salda sui gioielli di famiglia.
sagliera” e tanta, tantissima fede. Perché scrivere è facile, ma se poi
Solo così Ranieri può sperare che finisce male anche domani per il W. Sneijder (Ansa)
il centrocampo dei “matusa” reg- tecnico romano son cavoli acidi...
.
 SPORT
Olandese sì
Rinunciare a Sneijder
significa arrendersi
::: FABIO RUBINI
QQQ Il dubbio di Ranieri
sull’impiego di Sneijder nella
gara col Marsiglia, è lo specchio
fedele delle ultime due stagioni
dell’Inter, fatte di scelte sbaglia-
te sia in panchina sia in campo.
Il rebus sull’olandese (che fin
qui si è segnalato più per le scor-
ribande in discoteca che per le
prestazioni in campo) è figlio di
idee confuse da parte della diri-
genza. Se hai in rosa quello che
viene considerato uno dei mi-
gliori centrocampisti d’attacco
del mondo, devi prendere un
tecnico che sia in grado di far
giocare la squadra intorno a lui.
E non viceversa, come invece
ha fatto l’Inter. Ranieri non ha
particolari colpe se non quella
di aver trovato la quadra col 4-4-
2, l’unico modulo che proprio
Recupero 21° turno
Rossi va a Bologna
per risvegliare
la Fiorentina spenta
IDEA PER PRANDELLI
Assist, gol e salute
Questo Miccoli
convincerà il ct
L’allenatore del Manchester
City, Roberto Mancini, 47
anni [LaPresse]
non c’azzecca con Sneijder.
Probabilmente il mister lo uti-
lizzerà anche domani sera in
Champions, preludio all’enne-
sima panchina dell’olandese.
Giusto così? No. Rinunciare a
Sneijder in Europa col Marsiglia
e poi nella corsa al terzo posto
sarebbe per l’Inter una resa
inaccettabile. L’ennesima figu-
raccia in un biennio dove non
ne è andata dritta una. Sneijder
ha classe e, se messo nelle giu-
ste condizioni, può risolvere i
problemi dell’Inter con le sue
verticalizzazioni e con le sue
sventole da fuori area. In caso
contrario i vertici nerazzurri do-
vranno spiegare ai tifosi perché,
per fare cassa, sono stati ceduti
Eto’o e Thiago Motta ed è stato
tenuto Wesley, l’olandese vo-
lante che nella sua Inter non rie-
sce più a trovare posto.
::: GAIA FRIGERIO
BOLOGNA
QQQ Una si vuole confermare, l’altra deve ri-
trovarsi ancora. Oggi c’è il recupero della 21ª
giornata e a Bologna c’è la Fiorentina di Delio
Rossi (ore 18.30, Skysport 3). Stefano Pioli, do-
po il successo sorprendente con l’Inter vuole i
3 punti: «Dobbiamo restare sul pezzo per dare
un senso alla vittoria di San Siro. Ranieri? È
persona saggia ed equilibrata, sono convinto
::: PALERMO
QQQ Nel nuovo Palermo di
Bortolo Mutti è tornata a ri-
splendere la stella di Fabrizio
Miccoli. Dopo un inizio d’an-
no scoppiettante, alcuni in-
fortuni in serie e altre scelte
tecniche poi, avevano persi-
no fatto pensare al “Romario
del Salento” di lasciare Paler-
mo per altri lidi.
Lui però, legato alla maglia
rosanero e al patron Zampa-
rini, ha scelto di lottare, di non
farsi mettere all’angolo. E ha
vinto, ancora una volta.
Lo ha fatto ritrovando la
forma; lo ha fatto a suon di gol
(12 fin qui in 21 gare) e assist;
lo ha fatto diventando (con la
tripletta rifilata all’Inter a San
Siro) il bomber più prolifico di
sempre della squadra sicula
(66 reti); lo ha fatto ancora
l’altra sera segnando un gol e
servendo un assist contro la
Lazio, proprio mentre festeg-
giava un altro piccolo-grande
record personale: la 400ª par-
tita giocata in Italia (escluse
quindi le 19 che giocò in Por-
togallo col Benfica).
Ora a questa magnifica sta-
gione manca la ciliegina sulla
torta: la chiamata in Naziona-
le, che manca a Miccoli dal 31
marzo 2004 quando, in ami-
chevole contro il Portogallo,
segnò direttamente da calcio
d’angolo.
E qui scatta l’appello al ct
Cesare Prandelli. Mercoledì
prossimo l’Italia giocherà in
amichevole contro gli Usa a
Genova. Quale occasione mi-
gliore per rivedere il salentino
in maglia azzurra? Attenzione
però, l’appello non è per far
fare a Miccoli un’apparizione
fugace in maglia azzurra (tipo
chiamata premio a Simone
Farina): quello che suggeria-
mo a Prandelli è un vero e
proprio provino in vista dei
campionati Europei. Del re-
sto là davanti il ct al momento
ha più di un grattacapo e una
defezione quasi certa, quella
di Antonio Cassano, i cui tem-
pi di recupero sono ancora
incerti. E allora chi meglio del
“Romario del Salento” può
sostituire per genio e tecnica
il talento di Bari Vecchia?
FA. RU.
Martedì 21 febbraio 2012 35
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
che potrà uscire fuori da questo momento»
commenta il tecnico. Unico indisponibile Lo-
Noi giochiamo ancora troppo individual-
mente». Non c’è Behrami (infiammazione al
ria. Confermato lo stesso 11 dell’Inter con il 3- ginocchio) torna Lazzari. Rossi schiererà an-
4-2-1: dietro Di Vaio, Diamanti e Ramirez.
Delio Rossi dopo il ko con il Napoli è posi-
cora il 3-5-2 con Amauri-Jovetic in attacco.
Domani altro recupero Siena-Catania.
tivo, non si fa abbattere. Riconosce gli sbagli:
«Abbiamo fatto degli errori ma non ho visto
Classifica: Milan 50, Juventus* 49, Udinese
e Lazio 42, Roma 38, Napoli 37, Inter 36, Paler-
una squadra allo sbando. Contro il Napoli ab- mo 34, Cagliari 31, Chievo e Genoa 30, Fioren-
biamo avuto una reazione scomposta, con il tina** , Parma* e Atalanta (-6) 28, Catania** 27,
Lecce non c’era proprio stata. Non dobbiamo Bologna** 25, Siena* 23, Lecce 21, Novara 17,
andare dallo psicologo, serve solo il lavoro. Cesena* 16. *una gara in meno.
JUVE AVVISATA
Il segreto di Allegri:
resuscita anche «i morti»
Con Muntari e Urby già 17 i milanisti a segno, bianconeri
secondi a 13. E il diavolo ha buone speranze di ripescare Ibra
::: FRANCESCO PERUGINI
MILANO
QQQ Se le cose continueranno
così, tra un po’ ci sarà la fila da-
vanti ai cancelli di Milanello. In-
fortunati, “bolliti” e giocatori in
crisi di identità faranno la fila
per andare al Milan ed essere
guariti da Massimiliano Allegri.
In attesa di verificare la reale
natura delle qualità taumatur-
giche dell’allenatore del Milan,
atteniamoci ai numeri: sono 17 .
RIVITALIZZATI
i rossoneri andati in gol in 24
partite stagionali. Un vero re- Nei tondi Emanuelson e Mun-
cord per l’attacco più prolifico tari, rinati sotto la “guida” di
della stagione, arrivato a quota Allegri, a sinistra (Ansa, LaP)
48 gol dopo il 3-1 al Cesena: una
partita decisa da tre reti quasi
miracolose. La prima di Munta-
ri ha rinnovato la tradizione de-
gli ex interisti rigenerati dalla
maglia rossonera. Il raddoppio
di Emanuelson ha cancellato 12
mesi di critiche all’ex Ajax e al
suo utilizzo da parte del tecnico
(terzino, centrocampista e tre-
quartista). Infine, il sigillo di Ro-
binho ha certificato la rinascita
del brasiliano, al terzo gol (su
otto stagionali) in quattro gior- Allegri fa finta di niente e
ni. pensa al prossimo dilemma da
Questi però sono solo gli ulti- risolvere: preparare Milan-Juve
mi prodigi di un allenatore che
ha guidato il Milan con perso-
con o senza Boateng e Ibra? Le
condizioni di salute del ghane-
nalità sin dal primo giorno, az-
zeccando ogni mossa: prima ha
rinunciato a Pirlo regista per
se le si conosceranno già oggi
alla ripresa degli allenamenti,
mentre il destino dello svedese
puntare sui mediani; poi ha
emarginato Inzaghi e Seedorf
rivoluzionando il centrocam-
sarà in bilico fino a giovedì po-
meriggio. Quando sarà discus-
so il ricorso contro le tre giorna-
po; e infine ha chiesto a Ibrahi- te di squalifica per lo schiaffo ad
movic di riallontanarsi Aronica. «La partita con la Juve
dall’area. Non male per uno ar- è molto importante, ma non
rivato dal Cagliari e capace di fondamentale», ha assicurato
vincere lo scudetto al primo ieri Allegri, «Ibra è un ragazzo
tentativo, di trasformare Noce- buono, generoso, come dimo-
rino e Boateng in giocatori di li- stra il suo modo di allenarsi,
vello mondiale e di riportare al- giocare e mettersi sempre in
la presidenza del Milan Silvio prima linea a difesa di tutto e
Berlusconi (che ieri ha festeg- tutti». Il tecnico è fiducioso di
giato i 26 anni alla guida della poter riavere Ibra per sabato,
società). Ora c’è la sfida più dif- ma se l’appello dovesse andare
ficile, confermarsi in Europa (e male ha già pronta un’alterna-
gli ottavi sembrano risolti) e in tiva: Pato. Con la speranza che il
Italia. Sulla sua strada c’è la Ju- brasiliano possa essere decisivo
ventus, già vittoriosa due volte proprio come nel derby dell’an-
sui rossoneri a Torino e in Cop- no scorso. «Non è vero che Pato
pa Italia. I bianconeri hanno è una delusione», la coccola il
forse la rosa più ricca di alterna- tecnico rossonero, «purtroppo
tive del campionato, ma hanno viene da due anni con diversi
mandato in rete solo 13 gioca- infortuni. Ora sta meglio, do-
tori (appena 36 gol). E forse an- menica l’ho tenuto a riposo
che per questo il dg juventino precauzionale». Se riuscirà a
Beppe Marotta ieri ha assicura- guarire anche Pato, Allegri sarà
to che «il Milan è più che mai fa- pronto per camminare sulle ac-
vorito». que.
36 Martedì 21 febbraio 2012
[SANGUE IN PAOLO SARPI] [MISTERO A BERGAMO]
I NUMERI DI IERI
Far west a Chinatown ::: 7 Persone arrestate ::: 23 milioni di interessi alle banche Muore durante la vacanza
::: 4 Furti d’auto ::: 40 milioni per il Comune
Cinese accoltellata al bar ::: 16 Borseggi ::: 206 milioni di derivati negativi
Però Cuba insabbia tutto
SALVATORE GARZILLO a pagina 41 ::: 1 Truffa ::: 120 milioni di danni al Comune LUCA BASSI a pagina 42

Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: milanocronaca@liberoquotidiano.it; Pubblicità: PUBLIKOMPASS SPA, Via Winckelmann 1, 20146 Milano; Tel. 02.24424611 - Fax 02.24424490

::: Dopo la richiesta di «LiberoMilano»

Milano spazzatura
I NUOVI SACCHETTI
SONO TRASPARENTI
LA COMUNICAZONE NO
::: MICHELA RAVALICO
QQQ Trasparenza e cooperazione. Due paro-
le chiave della campagna elettorale del sinda-
co Pisapia. Di trasparenza, a parte il colore del
sacchetto, se n’è vista bene poca nell’ultima
iniziativa di Amsa sulla raccolta differenziata.
Quella che dal 15 febbraio ha introdotto l’uso
del sacco trasparente per i rifiuti indifferenziati
e riciclabili.
In teoria, da mercoledì i milanesi dovrebbe-
ro buttare tutto ciò che non è riciclabile non
più nel sacco nero ma nel sacco trasparente.
L’obiettivo di Amsa, e dell’amministrazione
Comunale, è di intecettare più facilmente i
trasgressori. Quelli che in mezzo all’avanzo
della cena e ai tovagliolini di carta - che vanno
rigorosamente nell’indifferenziato - buttano
anche il vasetto di yogurt (che non va nel nero-
trasparente, ma in quello giallo della plastica e
possibilimente lavato) o la bottiglia di vino
(che va nel vetro, bidone verde).
Quella della differenziata è una guerra cul-
turale. In base alle ricerche di mercato delle
associazioni ambientaliste che monitorano il
lavoro di comuni e cittadini, i più diligenti so-
no i bambini, i giovanissimi e gli anziani. L’in-
differenziato mondo adulto, invece, sogna di
tornare agli anni 50 quando la spazzatura si
buttava tutta nello stesso bidone. Soluzione
comoda, economica, scacciapensieri. Ecché,
uno torna a casa la sera dopo una giornata di
duro lavoro e c’ha pure voglia di mettersi a se-
parare l’immondizia?
Gli operatori ecologici dell’Amsa, però, so-
no pagati per controllare che anche pigri e fa-
ciloni rispettino le norme. Da qui l’iniziativa
del sacco trasparente. A Cernusco sul Navi-
glio, dove il trasparente per l’indifferenziata è
in voga già da qualche anno, se gli spazzini
non vedono cosa c’è dentro il sacco, non riti-
rano. E poi comminano la multa al condomi-
nio. L’affare, insomma, si fa serio. Anche a Mi-
lano l’obiettivo è quello di controllare i rifiuti
indifferenziati e in caso di errori non resterà
che infliggere una bella sanzione. Dunque,
immaginiamo, sarà vietato buttare i propri
avanzi in sacchetti scuri, blu o neri, perché
all’interno del trasparente condominiale im-
pedirebbero di vedere il contenuto. Immagi-
niamo, perché per ora nei condomini non si è
visto uno straccio di comunicazione scritta.
Insomma, si brancola nel buio. Un po’ come
avere la testa nel sacco nero.
Tabacci non alza l’Irpef
«Faccio cassa con i derivati»
Ma Lega, Pdl e Movimento 5 stelle sono contrari: «Operazione bufala che aiuta le banche»
FORMIGONI DA MONTI: «SIAMO AZZURRI ANCHE NEL CAPPELLO»
. balmente.
Il look anticrisi
del Celeste
QQQ Il governatore della Lombardia,
Formigoni, ha assistito all’intervento di
Mario Monti in Piazza Affari con un nuo-
vo bizzarro berretto blu, «per sfatare que-
sta pioggia che sta cadendo. E poi siamo
azzurri... anche nel cappello». Nel pome-
riggio Pd, Udc, Idv, Sel e Fli si sono ritro-
vati all’auditorium della sede Acli per un
incontro dall’inquietante titolo: «La crisi
del modello Formigoni». Il governatore
ha risposto ai “corvi” che «è da più di 15
anni che le opposizioni cercano l’alter-
nativa a Formigoni e al centrodestra sen-
za mai trovarla e con questa grande am-
mucchiata non la troveranno mai».
Case popolari
Abusivi, la sanatoria di Pisapia
QQQ Da gennaio a giugno, appena dopo le elezio-
ni stravinte dal centrosinistra, erano stati recupe-
rati 62 alloggi popolari comunali occupati da resi-
denti clandestini «consolidati». Da luglio a dicem-
bre, gli appartamenti restituiti alle graduatorie so-
no scesi a quota 27. Un taglio secco del 57%. La fre-
nata è evidente anche allargando lo zoom: nel 2010
gli alloggi comunali recuperati erano stati 469, nel
2011 sono precipitati a quota 275. Al via oggi la di-
scussione sulla commissione per la regolarizzazio-
ne degli abusivi.
MASSIMO COSTA a pagina 38
QQQ Dopo gli applausi arrivano i
fischi. E quella che doveva passare
come una delle operazioni più
fruttifere per la giunta Pisapia -
trasformare i derivati in un teso-
retto di 750 milioni da incassare in
23 anni, di cui 40 subito - si rivela
una operazione «bufala» del Co-
mune di Milano a danno dei citta-
dini. Da un lato non fa altro che ri-
prendersi soldi che gli spettano,
dall’altro fa un doppio regalo alle
banche: le salva da eventuali inter-
dizioni a lavorare con la Pubblica
amministrazione epaga latransa-
zione con commissioni molto sa-
late. Almeno secondo l’opposizio-
ne al consiglio comunale, che ieri
ha chiesto più tempo prima di vo-
tare la delibera n. 52 per dare il via
libera all’intesa tra Comune e ban-
che, presentando anche un ordine
del giorno per impegnare la giunta
a non aumentare, anzi a ridurre,
l’addizionale Irpef per il 2012 in
base alle nuove entrate dell’ope-
razione derivati (40 milioni). Im-
pegno che il titolare del Bilancio
Bruno Tabacci ha preso solo ver-
TIZIANA LAPELOSA a pagina 39
Fuori dal vaso
«Non siamo la giunta delle tas-
se e io non sono l’assessore
delle tasse».
BRUNO TABACCI
ASSESSORE AL BILANCIO
L’addizionale Irpef, i rincari
del 2000% alla tassa di occu-
pazione suolo pubblico e
l’Area C? Tasse a sua insaputa.

Da Valentino a Damiani
Nuove aperture, non c’è crisi nel Quadrilatero
::: MASSIMO DE ANGELIS
QQQ Numerose novità accoglieranno stampa e com-
pratori di tutto il mondo in arrivo nei prossimi giorni a
Milano perla settimana dellamoda femminile. Sela crisi
sembra aver colpito piccoli esercizi e botteghe storiche,
le Maison del lusso aprono, nel centro storico, sempre
nuovi punti vendita, oppure si rinnovano nel look. Ha
iniziato il marchio di alta gioielleria Damiani con l’ope-
ning in pompa magna nel Quadrilatero alla presenza
dell’attrice americana Sharon Stone. Domani toccherà
alla boutique, in corso Monforte 16, della Casa francese
Vionnet, storica firma acquistata recentemente e rivita-
lizzata da Matteo Marzotto, mentre in via Manzoni 34 (ex
Napapijri) debutto per lo spazio meneghino del brand
Twin Set. Quattrocento metri quadri di esposizione per
una varietà di linee, dall’abbigliamento agli accessori. At-
tesa giovedì per l’inaugurazione, dopo mesi di lavori, del
flagship Valentino in via Montenapoleone 20. Cocktail
alla sera per amici e clienti nell’ampio store su due piani,
che presenterà sia le ultime creazioni che gli abiti classici.
A pochi passi di distanza, in corso Matteotti 14, battesimo
del primo negozio italiano griffato Rodo Firenze, azienda
specializzata nel segmento lusso di borse e calzature.
Pelletteria anche nella rinnovata boutique Pollini in via
della Spiga 15, tra le mille proposte dello stile Ferretti.
 38 Martedì 21 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
::: IL CASO
SFRATTI
Scendono gli sgomberi delle
case popolari: da gennaio a
giugno, appena dopo le ele-
zioni stravinte dal centrosi-
nistra, erano stati recuperati
62 alloggi comunali recupe-
rati; da luglio a dicembre, gli
appartamenti restituiti alle
graduatorie sono scesi a
quota 27 (-57%). Il rallenta-
mento investe anche il patri-
monio Aler: 88 recuperi da
gennaio a giugno; 32 da lu-
glio a dicembre (-64%).
CONTRATTI
Oggi comincia la discussio-
ne sulla commissione con-
sultiva che dovrà procedere
alle assegnazioni in deroga e
alla «regolarizzazione» de-
gli occupanti abusivi in stato
di necessità. Il Pd: no alla sa-
natoria generalizzata. Il Pdl:
se sarà un condono daremo
battaglia.
Le case popolari arancioni
Sgomberi giù del 60%
Abusivi, parte la sanatoria
In aula la commissione per regolarizzare gli «occupanti per necessità»
::: MASSIMO COSTA
QQQ Con Pisapia crollano gli
sgomberi delle case popolari di
Milano. La fotografia del secondo
semestre 2011, prima tappa di go-
verno arancione, testimonia una
frenata nella guerra alle occupa-
zioni. Di più, un’inchiodata che
non trova precedenti nelle statisti-
che degli ultimi anni. Da gennaio
a giugno, appena dopo le elezioni
stravinte dal centrosinistra, erano
stati recuperati 62 alloggi popolari
requisiti da residenti clandestini
«consolidati» (ovvero occupati da
tempo). Da luglio a dicembre, gli
appartamenti restituiti alle gra-
duatorie sono scesi a quota 27. Un
taglio secco del 57%, accompa-
gnato peraltro dallo scivolone
estivo dell’assessore alla Casa Lu-
cia Castellano («Occupare per ne-
cessità non è reato») e da mesi di
polemiche sull’atteggiamento
troppo morbido della giunta nei
confronti della piaga dell’abusivi-
smo. Chiusa la ferita istituzionale
- Comune e Regione hanno firma-
to due settimane fa il «Patto per la
casa» per rilanciare le periferie -
resta la picchiata degli sgomberi.
Nel territorio del Comune di
Milano, il rallentamento investe
anche il patrimonio Aler: 88 recu-
peri da gennaio a giugno, solo 32
da luglio a dicembre (-64%). Ep-
pure l’iter burocratico è rimasto lo
stesso: il calendario viene fissato
settimanalmente da Aler e Que-
stura di Milano, e riguarda in larga
parte inquilini segnalati dagli stes-
si abitanti dei caseggiati delle pe-
riferie. La frenata è evidente an-
che allargando lo zoom: nel 2010
gli alloggi comunali recuperati
erano stati 469, nel 2011 sono pre-
cipitati a quota 275 (comprese le
nuove intrusioni sventate «in
tempo reale»). Mentre il saldo ne-
gativo si cristallizza, irrompe nel
dibattito anche la «commissione
consultiva sulle assegnazioni in
deroga», ovvero l’organo che do-
vrà avviare la «riflessione» sulle
occupazioni in stato di necessità.
CRONACA
VERSO IL CONDONO
Oggi comincia in aula la
discussione sulla com-
missione che dovrà ana-
Verso le amministrative
lizzare le «assegnazioni
in deroga» e le eventuali Tensione Pdl-Lega
regolarizzazioni delle
«occupazioni per neces-
sità». Negli ultimi sei
Gli azzurri da Silvio
mesi del 2011, da quan-
do il centrosinistra ha
vinto le elezioni, gli
sgomberi nelle case co-
munali sono calati del
per salvare l’alleanza
QQQ Da Silvio per impostare la strategia in
vista delle amministrative. Mario Mantovani,
57%. [Fotogramma] coordinatore regionale azzurro, ha parteci-
pato ieri sera al summit di Villa Gernetto con
i maggiorenti del Pdl. Sul tavolo, la campa-
La prima bozza approderà questo toria generalizzata, la priorità è «un buon punto di partenza. Le gna per le elezioni di primavera, dove an-
pomeriggio a Palazzo Marino: sgomberare i delinquenti». Tutti politiche del “fuor tutti” e del “tut- dranno al voto 111 Comuni lombardi tra cui
ogni Comune, come previsto dal- d’accordo sulle situazioni di disa- ti dentro” hanno fallito. Dobbia- i capoluoghi di Como e Monza. Il primo no-
la legge regionale, può istituire gio che non dovrebbero superare mo evitare nuove occupazioni, do da sciogliere riguarda l’alleanza con la Le-
una commissione che acceleri le il migliaio di casi, né sulle «irrego- ma gli abusivi esistono ed è la leg- ga Nord: il Carroccio è intenzionato a correre
assegnazioni in deroga alla gra- larità amministrative». Il proble- ge che consente di utilizzare que- da solo al primo turno (salvo deroghe del
duatoria (oltre 20mila le domande ma sarà il secondo compito della sto strumento». consiglio federale), ma questo potrebbe
in lista d’attesa). La commissione commissione, ovvero scegliere Per Chiappelli, i criteri saranno aprire la strada a una vittoria della sinistra.
- istituita dal consiglio comunale - quali criteri fissare per stabilire tre: «La relazione dei servizi socia- Davanti a Berlusconi e Alfano, Mantovani ha
riunirà attorno al tavolo sindaca- quali occupanti possono intra- li, il reddito e le verifiche della illustrato l’analisi della situazione lombarda
ti, rappresentanti dell’Aler e 3 tec- prendere un percorso di «regola- proprietà». Il Pdl, attraverso l’ex del Popolo delle libertà, un partito rivitaliz-
nici indicati dall’aula (due della rizzazione». Non basterà, secondo assessore alla Sicurezza Riccardo zato dai congressi ma sofferente per il con-
maggioranza e uno dell’opposi- la Rozza, il requisito dell’assenza De Corato, promette battaglia: tinuo calo di consensi. Per questo, i vertici
zione). di reddito. «Dobbiamo evitare «La commissione di tecnici è pre- lombardi mirano a tenere l’alleanza con la
«Il primo obiettivo è quello di qualsiasi zona grigia che potrebbe vista dalla legge e non può effet- Lega Nord in più Comuni possibili: solo in-
analizzare le situazioni di emer- favorire i delinquenti». Il Sunia- tuare sanatorie. Se l’organo ap- torno a Milano, si voterà anche in Comuni
genza come gli sfrattati» sottoli- Cgil, attraverso il segretario pro- proverà una sanatoria generaliz- pesanti come Sesto San Giovanni e San Do-
nea Carmela Rozza, capogruppo vinciale Stefano Chiappelli, defi- zata, siamo pronti a dare batta- nato.
Pd. «Non si tratterà di una sana- nisce la bozza della commissione glia». Altro punto interrogativo: il simbolo del
Pdl. Negli ultimi giorni, si è fatta largo l’ipo-
tesi di mettere da parte il simbolo nato dopo
Respinte tre domande su quattro il famoso «predellino» di piazza San Babila
del 2007. Il Pdl, in alternativa, potrebbe op-
I precari: una truffa gli abbonamenti Atm gratis tare per comparire sulla scheda dietro lo
scudo delle liste civiche (anche se nel partito
lombardo qualche big preferirebbe aspetta-
QQQ Sono bastati tre giorni per bruciare il fondo da derando che si tratta di un bando per giovani precari, di- re l’autunno per la «mutazione» politica). Sa-
500mila euro messo a disposizione dal Comune per pre- soccupati e cassa integrati ci si aspetterebbe che venga- bato 3 marzo è in programma il congresso
cari, disoccupati e cassa integrati che viaggiano sui mez- no messi in carico ad Atm al costo di un abbonamento Pdl cittadino di Milano; dall’11 marzo, poi,
zi pubblici. La lodevole iniziativa di Palazzo Marino, che per studenti o per senior (entrambi costano 170 euro). A in alcuni Comuni scatteranno le primarie di
vista la crisi ha deciso di regalare qualche migliaio di ab- quel punto il numero dei posti gratis per precari, disoc- coalizione (a Como la sfida a tre è già stata
bonamenti annuali, è diventata un pasticcio nella ge- cupati e cassa integrati raddoppierebbe quasi, salendo a presentata nei giorni scorsi). Le fratture
stione. Aperto il bando il primo febbraio, in poco più di 2941. nell’alleanza di centrodestra attraversano
48 ore erano arrivate al Comune talmente tante doman- C’è chi comunque si lamenta lo stesso. E’ il caso del anche il campo lumbard: il presidente del
de via fax da costringere lo stesso Comune a scri- gruppo web votato a San Precario. Il bando del consiglio regionale Davide Boni ha espresso
vere in rosso sulla pagina che promuove Comune per gli abbonamenti gratis, infatti, più volte nei giorni scorsi al convinzione che
l’iniziativa: «Dato il consistente numero di fissa il limite di 33 anni per i precari e pre- «l’alleanza con il Pdl è finita». Dura la rispo-
richieste pervenute, da venerdì 3 feb- tende la residenza a Milano. «L’idea non sta del capogruppo leghista in consiglio re-
braio 2012 tutte le nuove domande ver- sembra male, ma San Precario si chiede: gionale Stefano Galli: «L’alleanza in Regione
ranno messe in lista d’attesa». Come perché dare un limite d’età di 33 anni? Lombardia continua esattamente come pri-
sottolinea il blog molto critico con l’am- Dopo non si è più precari? Perché si è ma» ha detto ieri Galli ad Affaritaliani.
ministrazione Pisapia, Die enttaeu- scelto di distribuirli tramite una specie di «L’unico che può staccare la spina è uno so-
schung, «nell’avviso pubblicato inizial- lotteria in cui vince chi è più veloce a man- lo: Umberto Bossi. E me lo deve dire lui. Una
mente non era mai stata indicata la data en- dare un fax? E perché non vi è stata volta che me lo dice lui si va a casa. Boni
tro la quale era possibile inviare i due moduli Bruno Rota, Atm Fotog alcuna promozione dell’iniziati- vuole solo darsi un po’ di visibilità». Anche il
necessari quindi l’invio di domande è seguito va? E perché escludere le precarie Carroccio, d’altronde, si sta preparando con
anche nella settimana successiva e ancora oggi che vivono nell’hinterland e lavo- qualche turbolenza ai congressi del partito:
(17 febbraio, ndr)». rano a Milano?». Per San Precario il Comune dovrebbe tra due settimane verrà eletto segretario pro-
Altro mistero è quanti abbonamenti saranno regalati. stanziare più soldi e garantire abbonamenti a prezzi ab- vinciale Igor Iezzi (unico candidato). Dopo la
Se si dividono 500mila euro per il costo di un abbona- bordabili («120 euro annuali, dice San Precario, possono tornata delle amministrative, invece, sarà la
mento annuale standard, ovvero 300 euro, saltano fuori bastare»). Così il numero degli abbonamenti gratuiti sa- volta della battaglia per il coordinamento re-
1666 abbonamenti. Ben pochi rispetto alle domande già lirebbe a 4166. Infine il gruppo di giovani votati al Santo gionale: gli ultilmi rumors danno in ascesa le
giunte, che pare si aggirino attorno alle 4mila (ma non è del lavoro a singhiozzo chiede che si allarghi la domanda candidature di Andrea Gibelli e Giacomo
possibile dare un dato più preciso per mancanza di co- anche a precari over 33 e alle disoccupate native e mi- Stucchi per l’ala maroniana, che dovrebbe
municazioni certe da parte di Comune e Atm). Gli abbo- granti che vivono e lavorano nell’area metropolitana. trovare il maggior numero di consensi.
namenti in palio potrebbero essere di più, però. Consi- M. RAV. M. COS.

Il pasticcio della giunta Pisapia
«Via l’aumento Irpef, soldi dai derivati»
Tabacci presenta i conti in Consiglio. Lega, Pdl e Movimwento 5 stelle contrari: «Operazione bufala e pro banche»
::: TIZIANA LAPELOSA
QQQ Dopo gli applausi arriva-
no i fischi. E quella che doveva
passare come una delle opera-
zioni più fruttifere per la giunta
Pisapia - trasformare i derivati in
un tesoretto di 750 milioni da in-
cassare in 23 anni, di cui 40 subi-
to - si rivela una operazione «bu-
fala» del Comune di Milano a
danno dei cittadini. Semplice,
ma incisiva, l’obiezione della
Lega: l’accordo tra banche e Pa-
lazzo Marino sulla chiusura di
un derivato, il Comune incassa
473 milioni di euro. Di questi
400 saranno reinvestiti per frut-
tare 20 milioni di euro all’anno
fino al 2035, 40 finiranno nelle
casse del Comune per la chiusu-
ra della transazione (operazione
che permetterà di non aumen-
tare l’Irpef), 23 resteranno alle
banche a titolo di commissioni.
L’operazione, secondo la Lega,
sarebbe conveniente soltanto
per le banche che in questo mo-
do porterebbero a casa soldi del
Comune di Milano e si libere-
rebbero del peso di un eventua-
le sentenza negativa nel proces-
so che le vede accusate di truffa
aggravata ai danni di Palazzo
Marino, che a sua volta si impe-
gna a ritirare la causa civile.
Un accordo «bufala» che sal-
verebbe le banche anche da
eventuali interdizioni a lavorare
con la Pubblica amministrazio-
ne. L’opposizione ne è certa e
per questo ieri, in consiglio co-
munale, ha chiesto più tempo
prima di votare la delibera n. 52
per dare il via libera all’intesa tra
Comune e banche, presentan-
do anche un ordine del giorno
per impegnare la giunta a non
aumentare, anzi a ridurre, l’ad-
dizionale Irpef per il 2012 in ba-
se alle nuove entrate dell’opera-
zione derivati (40 milioni). Im-
pegno che il titolare del Bilancio
Bruno Tabacci ha preso solo
verbalmente precisando di non
essere «l’assessore delle tasse».
Ma i consiglieri della Lega insi-
stono: «Questa non è una tran-
sazione, ma un regalo alle ban-
che per decine di milioni di eu-
ro, con il Comune che dice di
entrare in possesso di 450 milio-
ni che sono già suoi. E non solo»,
ha spiegato il capogruppo Mat-
teo Salvini, «rinuncia ai 100 mi-
lioni di commissioni implicite
contestate alle banche, ma rico-
nosce loro altri 23 milioni in
spese di commissione e 63 mi-
lioni in costi per operazioni fi-
nanziarie». Insomma, un tenta-
tivo, sempre secondo la Lega, di
fare cassa «monetizzando la do-
te della giunta Albertini». «Le
operazioni del Comune sui de-
rivati», hanno spiegato i consi-
glieri della Lega, Matteo Salvini,
Luca Lepore e Alessandro Mo-
relli, «sono composte da due
parti: una positiva per 473 mi-
CRONACA Martedì 21 febbraio 2012 39
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AUMENTI SUPER
Troppe tasse
Saltano anche
le feste di via
Nuovo salasso per i milanesi.
Dopo casa, biglietti Atm, Ir-
pef, tassa di soggiorno, tassa
sui traslochi i prossimi su cui
si abbatterà la scure delle tas-
se sono gli organizzatori delle
feste di via. Il comitato degli
organizzatori, infatti, ha de-
nuciato aumenti del 2mila
per cento. Una sberla tale che
impedisce di realizzare le fe-
ste. A denunciare la situazio-
ne è il consigliere comunale
della Lega Alessandro Morel-
li. «La giunta Pisapia e le sue
tasse stanno colpendo dura-
mente la città e anche sul te-
ma dei traslocatori siamo sta-
“
ti noi a denunciare l’assurdità
L’assessore al Bilancio Bruno Tabacci si difende: «Non sono l’uomo delle tasse». Fotogramma degli aumenti voluti dalla si-
nistra. Mentre la giunta corre
in aiuto delle griffe di moda
assicurando sconti in pochi
giorni, si dimentica di azien-
Q Non siamo la de e associazioni che creano
giunta delle tasse e momenti di vitalità nei quar-
non sono tieri popolari, dimostrando
quali siano le sue priorita».
l’assessore delle Gli organizzatori delle feste di
tasse, sono uno che via, come i gestori dei mercati
ha la testa sul di quartieri, sono finiti nel
collo. mirino di Pisapia per via
dell’aumento delle tasse
. BRUNO TABACCI sull’occupazione di suolo
pubblico.
lioni, e una negativa». Il derivato Aula ha fatto notare numerose con la Pubblica amministrazio- ci hanno regalato», dice spie-
sul rischio di Stato, infatti, si ca- anomalie. A partire dalla fretta ne italiana. Per non parlare del gando che per sistemare le cose CANDIDATURA
ratterizza per il segno -206, oltre con la quale si chiede il voto alla fatto che il Comune ha portato sono stati impiegati mesi anche
ad un ammortamento che se- delibera, passando per la totale la delibera in consiglio a «cose con i pareri della Corte dei Con-
gna -159 milioni. Ma Palazzo «mancanza di approfondimen- già fatte». ti. «Con la firma delle banche, io Il governo:
Marino, denuncia l’opposizio- to da parte di consulenti esterni Ma per l’assessore Tabacci, ho detto che possiamo immagi-
ne, ha chiuso soltanto la parte sull’aspetto che che riguarda la che ha lasciato il consiglio subi- nare di non aumentare l’addi- Milano capitale
positiva dei derivati e non quella causa per truffa aggravata pen- to dopo il suo intervento, le cose zionale Irpef sul 2012. Vogliono
negativa. Una «operazione da dente», per finire all’evidenza non stanno come le descrivono andare contro gli interessi dei dei brevetti
conto Arancio», come l’ha defi- che «si dà solo ai benefici per il Lega, Pdl e M5s. Cosa vogliono cittadini milanesi? Lo facciano».
nita Pietro Tatarella, Pdl. Comune, omettendo quelli per fare le opposizioni? «Mandare E alla Lega: «Se sono così bravi, Il ministro per gli Affari eu-
Anche Mattia Calise, del Mo- le banche», che, se condannate, tutto all’aria? Benissimo, reste- vengano avanti con delle pro- ropei Enzo Moavero confer-
vimento Cinque Stelle, ieri in non potrebbero più lavorare remo appesi ai derivati che loro poste». ma la disponibilità a soste-
nere la candidatura della
città di Milano per ospitare
Le previsioni di Tabacci la «Corte europea dei bre-
vetti». Soddisfatto il sindaco
Dal recupero dell’evasione solo 4 milioni in tre anni Giuliano Pisapia: «La dispo-
nibilità della città di Milano
a ospitare la sede della Corte
QQQ Quattro milioni di euro in tre an- strano invece che buoni risultati, cattivi sità degli enti locali all’interno del con- unitaria dei Brevetti dimo-
ni. La previsione del recupero dell’eva- esiti per i cittadini. Stiamo partendo testo nazionale è unica». stra sempre più l’impegno
sione fiscale, se paragonata al buco di prudenti ma ci attendiamo risultati so- Al contrario, per Tabacci «Monti ha del Governo italiano nel so-
bilancio paventato dalla giunta, asso- prendenti». Di sorprese, in ogni caso, i dato una svolta con il salva Italia. Il go- stenere questa candidatura
miglia a una goccia nel mare. Ieri l’as- milanesi ne hanno già ricevute parec- verno Berlusconi si è distinto per aver e testimonia il ruolo fonda-
sessore al Bilancio Bruno Tabacci - pri- chie in questi primi mesi di giunta Pi- fatto tutto e il contrario di tutto. Con mentale che riveste il capo-
ma di rifiutare sdegnato l’accusa di es- sapia. Prima l’introduzione questo governo sembra si sia luogo lombardo in tema di
sere l’«uomo delle tasse» - si è mostrato dell’addizionale Irpef (lo voltato pagina». Poi, il depu- diritto industriale». Secon-
prudente di fronte alla possibilità di 0,2% sopra i 33.500 euro di tato Api ha ribadito l’im- do il sindaco, «l’esperienza
nuovi introiti in grado di dare ossigeno reddito), poi i rincari stra- portanza della lotta di Milano in questo campo e
al bilancio. «I soldi che provengono tosferici della tassa di oc- all’evasione: «Se dobbia- della città è frutto, infatti,
dalla lotta all’evasione si verificano a cupazione del suolo pub- mo difendere i redditi di delle competenze e della di-
fatti avvenuti» ha messo le mani avanti blico (fino al 2000%), in- quelli che stanno peggio namicità del tessuto indu-
l’assessore al Bilancio. «Ad oggi nel bi- fine l’introduzione della con i frutti della lotta striale, eccellenza del nostro
lancio stiamo valutando un dato indi- nuova tassa sul traffico da all’evasione fiscale, come territorio e, se si insediasse
cativo di 4 milioni sul triennale ma mi 5 euro al giorno. ha deciso il gover- qui la sede della Corte uni-
auguro che sia solo un modo per ini- Ieri, sul tema dell’evasione G. Pisapia [Fotogramma] no, dobbiamo far taria dei Brevetti, ne benefi-
ziare». fiscale, Tabacci ha avuto un pagare le tasse a cerebbe non solo Milano,
La speranza è che le stime al ribasso botta e risposta con il presiden- tutti - ha spiegato - ma l’intero sistema indu-
si trasformino in ricavi molto più so- te di Anci Lombardia Attilio Fontana: oltre che una questione di giustizia, in striale italiano. Ringrazio
stanziosi: «Non possiamo mettere a bi- l’esponente leghista, durante un con- questo nostro caso, è un fatto anche di quindi il Ministro Moavero e
lancio cifre roboanti per mantenere vegno sul tema, aveva sottolineato che tenuta del Paese: siamo di fronte ad anche i parlamentari euro-
inalterato l’andamento della spesa cor- «la lotta all'evasione fiscale da parte dei una svolta in cui non si possono fare pei che hanno deciso di so-
rente» ha aggiunto il deputato rutellia- comuni è iniziata ben prima di questo scherzi». stenere la candidatura di
no. «Altrimenti poi a fine anno si regi- governo, almeno un anno fa. La virtuo- M. COS. Milano».
 40 Martedì 21 febbraio 2012
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DARSENA
Cede il pavé
Chiusa la via
Dopo l’ondata di gelo e la
pioggia ieri pomeriggio è
ceduta la strada in viale
Gorizia, alla Darsena.
I lavori per il ripristino del
pavé dureranno almeno
fino a domani sera. In
questi giorni quindi il
tram 9 e le linee degli au-
tobus 59 e 325 subiranno
alcune modifiche dei per-
corsi. In particolare, per il
9, verrà effettuato un col-
legamento sostitutivo tra
Stazione Genova e piazza-
le di Porta Lodovica e vice-
. versa. [Fotogramma]
Nuovo regolamento rifiuti
Via i sacchi neri partono le multe
Quelli trasparenti non vengono usati. E non c’è traccia delle locandine illustrative
::: DINO BONDAVALLI
QQQ Più che trasparenza, nebbia. Il
passaggio dal sacco nero per la raccolta
dei rifiuti non riciclabili a quello traspa-
rente, scattato ufficialmente in città lo
scorso 15 febbraio, è avvolto da un fitto
alone di mistero.
Dopo gli annunci delle scorse setti-
mane da parte di Comune e Amsa, che
avevano dato risalto all’imminente
cambiamento delle modalità di rac-
colta della frazione indifferenziata,
sull’operazione è infatti calato il silen-
zio. Così, a quasi una settimana
dall’avvio della fase di transizione dai
vecchi sacchi condominiali a quelli
nuovi, che porterà alla definitiva messa
al bando dei sacchi neri entro il 14
maggio, «se la cosa è partita, è partita
talmente a rilento che non se n’è accor-
to nessuno», spiega Tommaso Di Buo-
no, presidente di Adiconsum Milano.
Certo, sarà anche vero che il ciclo di
incontro nei Consigli di zona di Mila-
no, previsti dalla presidente di Amsa,
Sonia Cantoni, e dall’assessore comu-
nale alla Mobilità e all’ambiente, Pier-
francesco Maran, prenderà il via nei
prossimi giorni. Ma al momento, delle
51 mila locandine illustrate da distri-
buire nei condomini della città non si è
vista traccia. Così come non si è visto
ancora nessun effetto dell’annunciato
invio agli amministratori di condomi-
nio di lettere per illustrare le novità nel
servizio.
«Di comunicazioni ce ne sono state
davvero poche, e di sacchi addirittura
nessuno. - prosegue Di Buono - Ci
hanno detto che l’avvio dell’operazio-
ne è stato abbastanza travagliato per-
ché le energie sono state spese sugli in-
terventi per la neve e la salatura delle
strade. Una spiegazione del genere,
però, regge giusto qualche giorno: poi
ci sarà da fare in fretta, perché i tempi
per introdurre il cambiamento in tutta
la città sono abbastanza tirati».
Il rischio è di dover ritardare il defini-
tivo passaggio al nuovo regime, che se-
condo Palazzo Marino e Amsa dovreb-
be contribuire notevolmente «a mi-
gliorare la quantità e la qualità della
raccolta differenziata». L’utilizzo dei
sacchi trasparenti consentirà infatti di
individuare con maggiore semplicità
ed efficacia eventuali violazioni da par-
te dei cittadini nella gestione dei rifiuti,
facendo anche aumentare il numero di
multe emesse ai danni di condomini e
famiglie.
Con i sacchi neri i controlli si faceva-
no a campione, e le sanzioni ammon-
tavano a poche centinaia all’anno.
«Ora, invece - spiegano da Amsa -, le
verifiche diverranno pressoché auto-
matiche, come già accade con la rac-
colta di carta, vetro e plastica», che solo
nel 2011 ha contato oltre 37 multe
emesse nei confronti di cittadini e con-
domini.
CRONACA
Smog alle stelle
Area C non serve
Quadruplicate
le polveri sottili
QQQ Forse neanche i più convinti detrattori di
Area C si sarebbero aspettati tanto. Ma quanto
accaduto nell’ultimo fine settimana, quando le
concentrazioni di smog in città hanno raggiun-
to i livelli più alti degli ultimi sei anni, smonta
comunque senza appello qualsiasi tentativo di
far passare il nuovo ticket da 5 euro per una mi-
sura utile contro l’inquinamento.
Con concentrazioni di 213 microgrammi per
metro cubo a Città Studi, 203 in via Senato e 228
al Verziere, nel weekend le polveri sottili in città
hanno infatti superato di oltre quattro volte la
soglia limite di 50 microgrammi. E la situazio-
ne, dopo 16 giorni consecutivi al di sopra dei li-
miti di Pm 10, è ormai tanto critica che ieri an-
che il presidente della Commissione mobilità e
ambiente di Palazzo Marino, Carlo Monguzzi,
ha dovuto ammettere che «intervenire in una
zona piccola, pur essendo utilissimo, non dà ri-
sultati soddisfacenti sulla riduzione complessi-
va delle polveri».
Che poi la pioggia caduta ieri sulla città possa
contribuire a ridurre almeno in parte i livelli re-
cord di smog raggiunti negli ultimi giorni, poco
importa. «Affidarsi al meteo non fa altro che di-
mostrare che Area C è un’autentica bufala, e
che l’inquinamento dell’aria non è dovuto solo
alle auto, come vogliono far credere i vetero-
ambientalisti che assieme a Pisapia hanno im-
posto questo vessatorio provvedimento», ha
attaccato Riccardo De Corato, vicepresidente
del Consiglio comunale.
Anzi. «Presi da questa inutile battaglia all’au-
to privata, la giunta trascura le caldaie, concen-
trandosi su un provvedimento che porta solo
benefici alle casse di Palazzo Marino, ma non ai
polmoni dei milanesi», ha proseguito De Cora-
to. Milanesi che dovranno con tutta probabilità
fare i conti con alte concentrazioni di Pm 10 an-
cora per parecchi giorni.
Dopo le deboli precipitazioni di ieri, infatti, le
previsioni meteorologiche indicano tempo sta-
bile per tutta la settimana. Le condizioni ideali
per un ulteriore aumento dell’inquinamento.
D. BON.

Sangue in Paolo Sarpi
Far west a Chinatown
Cinese accoltellata al bar
La donna è grave. La comunità: abbiamo paura, chiediamo più controlli
::: SALVATORE GARZILLO
QQQ Perderà l’occhio destro,
ma può dirsi fortunata. La donna
cinese che ieri pomeriggio è stata
brutalmente aggredita da un
connazionale armato di coltello
poteva morire. Ne sono convinti
gli investigatori che in queste ore
stanno cercando di ricostruire la
dinamica dell’ennesimo episo-
dio di violenza avvenuto nel cuo-
re della Chinatown milanese, in
un bar al numero 20 di via Messi-
na.
Intorno alle 14.30 la donna, di
50 anni circa, si trovava nel locale
gestito da cinesi in compagnia di
un uomo e una donna, entrambi
connazionali; a un tratto sarebbe
scoppiata una violenta discus-
sione rapidamente degenerata
nell’aggressione. I pochi testi-
moni ascoltati hanno raccontato
di aver visto l’uomo estrarre un
coltello e avventarsi sulla vittima
colpendola al petto, alle braccia e
al volto. Poi è scappato in strada
facendo perdere le proprie trac-
ce, mentre la connazionale si
contorceva dal dolore.
Quando sono arrivati i sanitari
del 118 l’hanno trasportata d’ur-
genza al Niguarda in codice ros-
so. Ha ferite alla testa, alle gambe,
ha il pericardio perforato e per-
derà l’occhio destro. È grave ma
non rischia la vita: i medici le
hanno dato una prognosi di 50
giorni. La sua identità resta un
LOMBARDIA
mistero perché non aveva i docu-
menti con sé e per i riscontri con
le impronte digitali bisognerà at-
tendere che le sue condizioni mi-
gliorino. Non era mai successo
nel quartiere Sarpi che la vittima
di un’aggressione tanto violenta
fosse una donna, per questo gli
uomini della polizia non esclu-
dono alcuna pista.
Non è la prima volta invece che
le strade di Chinatown si mac-
chiano di sangue e proprio via
Messina nel 2007 fu teatro di un
duplice omicidio. In quell’occa-
sione si trattò di un regolamento
di conti tra bande rivali che costò
la vita a due giovani cinesi di 20 e
::: I PRECEDENTI
2007
Duplice omicidio in via Messi-
na per un regolamento di con-
ti. Freddati in strada con 15
colpi due cinesi di 20 e 19 anni
2009
In via Paolo Sarpi, per motivi
passionali due uomini di 34 e
26 anni vengono accoltellati.
Solo il più giovane si salva
2010
Un cinese di 40 anni viene am-
mazzato a coltellate durante
una rissa scoppiata in un risto-
rante tra via Sarpi e Canonica
19 anni, freddati in strada da 15
colpi esplosi da killer armati di pi-
stole calibro 7.65. Motivi passio-
nali, invece, alla base dell’aggres-
sione del marzo 2009 in Paolo
Sarpi all’angolo con Aleardi: due
uomini di 34 e 26 anni furono tra-
sportati d’urgenza in ospedale
per le coltellate ricevute, ma solo
il più giovane riuscì a salvarsi. Nel
dicembre 2010 toccò a un cinese
di 40 anni, ammazzato a coltella-
te durante una rissa tra orientali
scoppiata in un ristorante tra via
Sarpi e via Canonica. Andò me-
glio al cittadino cinese di 42 anni
gravemente ferito il 18 maggio
2011 durante una rapina. L’uo-
Martedì 21 febbraio 2012
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SAN VITTORE
L’AGGRESSIONE
Il bar di via Messina 20
dove è stata accoltellata
una donna cinese di circa
cinquanta anni. La donna
Ventenne
si suicida
ha riportato ferite gravi e
sicuramente perderà l’oc-
chio. Il suo aggressore,
un connazionale, è scap-
pato dopo averla prima
in carcere
insultata e poi accoltel-
lata ripetutamente in va-
rie parti del corpo Fo-
togramma
mo si trovava in via Lomazzo
quando due banditi di Novi Ligu-
re in trasferta a Milano - Germa-
no Lucido e il figlio Massimiliano
- gli spararono all’altezza dell’in-
guine per convincerlo ad aprire il
bagagliaio dell’auto e consegnar-
gli uno zaino contenente 70mila
euro.
Un quartiere a rischio, dove
piccole violenze quotidiane au-
mentano la preoccupazione del-
la stessa comunità cinese. «Molte
volte sono avvenute rapine, spes-
so a mano armata», ha racconta-
to recentemente il portavoce Hu
Guang Chuan. «Abbiamo paura,
chiediamo più controlli».
41
Era in carcere da quattro mesi
in attesa di giudizio per le ac-
cuse di violenza sessuale, stal-
king e molestie ai danni di mi-
norenni contattate su Face-
book. Ma Alessandro Gallelli,
22 anni, non ha retto alla pres-
sione: sabato pomeriggio ha
fatto un cappio con la felpa e si
è impiccato nella sua cella
d’isolamento di San Vittore.
A causa del comportamento
violento (aveva gettato un te-
levisore dalla finestra), duran-
te l’udienza preliminare di ve-
nerdì il giudice Paola Di Lo-
renzo aveva disposto una peri-
zia psichiatrica per valutare
eventuali progressi dal tratta-
mento sanitario obbligatorio a
cui era stato sottoposto nella
primavera 2011. Allora il me-
dico riscontrò un disturbo di
asocialità, ma lo ritenne capa-
cediintendere edivolere.Nel-
le visite successive non erano
emersi rischi di comporta-
menti autolesionistici.
Secondo l’Osservatorio per-
manente sulle morti in carcere
il giovane «aveva denunciato
di aver subito violenze» in cella
ma dalla direzione del carcere
sono sempre arrivate smenti-
te. All’inizio della detenzione
Gallelli era in cella con altri de-
tenuti ma a gennaio era stato
trasferito nella cella singola
del reparto psichiatrico: «Una
stanza due metri per due dove
entrava il freddo», hanno pre-
cisato i suoi famigliari. Il pm
Giovanni Polizzi ha avviato
un’indagine; oggi l’autopsia.
S. GAR.
 42 Martedì 21 febbraio 2012
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Mistero a Bergamo
Italiano muore
durante il viaggio
E Cuba insabbia
Roberto Avelli, 41 anni, sarebbe precipitato dal secondo piano
della questura. L’ultima telefonata a un amico: sono in pericolo
::: LUCA BASSI
BERGAMO
QQQ Si tinge sempre più di giallo
la morte di Roberto Avelli, il 41en-
ne bergamasco trovato senza vita
a Cuba mercoledì scorso. La vi-
cenda resta avvolta dal mistero, e
nessuno, anche a distanza di cin-
que giorni, riesce a dare risposte ai
familiari. A partire da come sia
morto il falegname, deceduto du-
rante una vacanza con due amici,
Gianfranco Rossini e Gabriele
Tassi: secondo la versione ufficia-
le, il turista sarebbe morto per una
caduta dal secondo piano di un
edificio. Lo stabile in questione,
secondo testimonianze per ora
smentite dalle autorità, sarebbe
però la questura locale. Ma cosa ci
faceva Avelli nella questura di Hol-
guin?
Di certo si sa che il bergamasco
voleva rientrare dalla vacanza an-
zitempo e che aveva già prenotato
un volo per fare ritorno in Italia lu-
nedì scorso. Volo sul quale non è
mai salito. Avelli era in vacanza
sull’isola con i due amici e com-
paesani di Mozzanica dai quali,
però, si era separato quasi subito
mentre si trovavano a Camaguey,
a circa 200 chilometri da Holguin.
Stando alle prime ricostruzioni, il
gruppetto si sarebbe diviso per-
ché Avelli, pochi giorni dopo l’ar-
rivo nel paradiso caraibico, avreb-
be manifestato la sua volontà di
cambiare villaggio. Qui la seconda
domanda: perché gli amici avreb-
bero lasciato solo il falegname?
La vicenda assume poi risvolti
ancora più inquietanti per via del-
la telefonata fatta dalla vittima do-
menica scorsa, il 12 febbraio, tre
giorni prima della morte, a un caro
amico che si trovava a Bergamo:
«Sono in pericolo - avrebbe detto
spaventato il bergamasco -, appe-
na riesco prendo il primo volo e
torno in Italia. Se nei prossimi
giorni non mi senti più, avvisa tu la
mia famiglia». Che Avelli si trovas-
se a Holguin, comunque, nessuno
ancora lo sapeva. Nemmeno gli
amici che aveva lasciato a Cama-
guey. Ecco quindi la terza e la
quarta domanda: cosa spaventa-
va il falegname bergamasco? E
perché agli amici che, come lui, si
trovavano a Cuba non avrebbe
detto nulla?
Già oggi Milva Avelli, la sorella
della vittima, dovrebbe partire
con il marito alla volta dell’isola sia
per il riconoscimento del cadave-
re che per tentare di riuscire ad
avere notizie su quanto accaduto.
Il giallo si infittisce e nonostante i
continui contatti delle autorità lo-
cali, delle ambasciate e del mini-
stero degli Esteri con le autorità
cubane, finora non si è ancora ve-
nuti a capo di nulla.
La tesi del suicidio, l’unica pista
seguita fino ad ora dalla polizia
cubana, non convince per niente i
familiari di Avelli. Le modalità del
ritrovamento, le gravi ferite ripor-
tate alla testa, la caduta dallo sta-
bile che ospita l’edificio emigra-
ciòn della cittadina cubana, e non
dalla stanza di una casa privata
dove era alloggiato, non fanno che
alimentare i dubbi.
E tutta l’attenzione ora sarebbe
posta sulla questura cubana:
dall’isola caraibica le autorità
smentiscono che Avelli sia preci-
pitato dall’edificio emigraciòn e
ribadiscono la tesi del suicidio, ma
fonti attendibili confermano che
la caduta fatale al bergamasco sia
avvenuta proprio dal secondo
piano della questura di Holguin,
dando nuovamente il via allo stra-
no puzzle che nessuno riesce a
comporre.
LOMBARDIA
ALBINO (BG) VARESE
Camicie verdi
È a processo,
chiederà i danni
VARESE «Chiederò i danni
allo Stato». Lui, Stefano Ca-
vallin, è uno dei dirigenti ma-
roniani più importanti della
provincia di Varese. Ricon-
fermato, domenica mattina,
alla guida della prima circo-
scrizione della città. Ma è an-
che un leghista di razza. E sul
suo curriculum c’è anche il
processo di Verona.
È infatti uno dei 45 finito sot-
to processo, nell’inchiesta
condotta dal pubblico mini-
stero Guido Papalia, nel ’96,
per «deperimento del senti-
mento nazionale e attentato
all’unità dello Stato». L’in-
chiesta sulle camicie verdi. Di
questi, nove erano parlamen-
tari e ne sono usciti. Gli altri
36, compreso Cavallin, dopo
sedici anni, sono ancora sotto
processo. Sabato 25 febbraio
ci sarà l’ultima udienza.
«La corte dovrebbe ratificare
la sentenza della Corte Costi-
tuzionale - dice Cavallin - e
quindi chiudere il procedi-
mento. In quel caso ho inten-
zione, insieme ad altri sotto
processo, di fare ricorso alla
Il cane buttato nel lago Corte di Giustizia Europea e
chiedere i danni allo Stato ita-
trova una famiglia liano. Per 16 anni sono stato
perseguitato senza motivo,
ALBINO (BG) Ha trovato finalmente una famiglia che gli con danni e problemi a me e
vuole bene il cagnolino di sette anni che una decina di alla mia famiglia». Tra i difen-
giorni fa era stato buttato nel lago d’Iseo dal suo padrone sori di Cavallin c’è anche Atti-
crudele. Il meticcio è stato adottato ufficialmente ieri da lio Fontana, avvocato e sin-
un vigile, Lorenzo Parietti, e dalla sua numerosa fami- daco leghista di Varese.
glia. Quando i vigili del fuoco che lo avevano salvato lo All’udienza di sabato sarà
avevano portato in Comune, ad accoglierli c’era proprio presente l’ex ministro Rober-
. Lorenzo. [foto San Marco] to Maroni.
M. TAV.
Martedì 21 febbraio 2012 43
44 Martedì 21 febbraio 2012
Martedì 21 febbraio 2012 45
 46 Martedì 21 febbraio 2012 MILANO E LOMBARDIA
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Agenda
TuttoMilano FARMACIE
Turno diurno
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)

Dalle foibe alla Festa dei popoli ■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,
Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):
v. Larga, 6; v. Dante, 17; c.so Genova, 27.
■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,

::: le lettere
MEZZI PUBBLICI
Il «titolo di viaggio»
confonde gli utenti
Stamattina ho sentito una co-
municazione dell’Atm che, tra-
mite altoparlanti, ricordava ai
passeggeri di conservare il ti-
tolo di viaggio fino all’uscita
della metropolitana. Mentre Pi-
sapia, a suo dire, si batte per
una maggiore integrazione de-
gli immigrati l’azienda traspor-
ti del Comune di Milano al
contrario chiama il biglietto
“titolo di viaggio” rendendosi
incomprensibile non solo agli
stranieri, ma anche a molti
italiani. Non si può neanche
tentare di correggere l’Atm
consigliandogli di chiedere ai
viaggiatori di conservare il bi-
glietto regolarmente timbrato,
in quanto in questo caso il
linguaggio burocratico
dell’azienda rimasto agli anni
'50 lo definirebbe «biglietto
obliterato». Ancora peggio di
titolo di viaggio.
Giacomo Sempioni
Milano
MULTA SELVAGGIA
La sinistra milanese cerca vendetta
Caro Besana, in campagna elettorale, e ancor più nei
giorni immediatamente successivi la sua elezione,
Giuliano Pisapia aveva insistito molto sul suo volto
moderato e bipartisan. Lo slogan l’aveva ripetuto
come un disco rotto: “Sarò il sindaco di tutti e di tutta
Milano”. Pur non avendolo votato, avevo
guardato con curiosità alla possibilità
che prendesse il potere una sinistra
riformista e moderata. Otto mesi
dopo, posso dirlo: mi sono sba-
gliato di grosso. Il primo citta-
dino e la sua maggioranza han-
no indossato l’eskimo e girato
all’indietro le lancette del tempo
facendole tornare agli anni ’70,
quando il nostro sindaco era un
giovane extraparlamentare e il cli-
ma da caccia all'uomo invadeva
scuole e università. Prima l’indifferen-
za per la contestazione a Podestà durante il
discorso in piazza Fontana, poi la diffusione di un
opuscolo delirante sulla tragedia delle Foibe, quindi
l’intitolazione di un giardino ai due leoncavallini
Fausto e Iaio. Perfino il Natale e il Carnevale sono
stati ridotti a triste parata dell’orgoglio proletario: del
Le lettere via e-mail vanno inviate a: milanolettere@liberoquotidiano.it sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
APPUNTAMENTI
Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v. S.
Lopez, 3; p.le Maciachini, 24; v. Forni, 34; v.le
Suzzani, 273; v. Pellini, 1; v.le Monte Grappa,
7.
■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,
primo si sono spente le luminarie di design, mentre Barona, Gratosoglio): c.so Lodi, 19; v.
Alamanni, 2; v.le Tibaldi, 15; v. De Ruggiero, 8.
il secondo si è trasformato nella «Festa dei popoli» ■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, Città
(con versamento di 180mila euro agli amichetti dei Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):
p.za Duca d'Aosta, 4; v. Stradivari, 1; v.le
circoli Arci). La sinistra milanese è più trinariciuta del
presidente della Repubblica Napolitano, che ha pro-
Monza, 226; p.za Martesana, 4; v. Atene, 2; v.
Crescenzago, 36; c.so Plebisciti, 7; p.za Cinque
Giornate, 7; v. Varsavia, 4.
messo di fare visita a Porzus per rendere ■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.
omaggio alle vittime del massacro Siro): v. Vetta d'Italia, 18; v. Giambellino, 64;
p.za T. Olivelli, 1; v. Monte Rosa, 27; v. Paravia,
compiuto dai comunisti ai danni dei 75; v. Quarenghi, 21/23; v. R. di Lauria, 22; v.
partigiani cattolici. Il caro leader Paolo Sarpi, 62.
Pisapia, al contrario, mette il tim- Turno notturno
bro al volumetto che definisce le (dalle ore 21 alle ore 8,30)
Foibe un evento «marginale». E v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za Cinque
hanno anche il coraggio di par- Giornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. Maria
Beltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.le
lare di memoria condivisa. Zara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; Stazione
Claudio Virgili Centrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi;
v. Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;
e.mail v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;
v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica,
32; v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni,
Risponde Renato Besana 2.
Caro Virgili, dopo 15 anni di sonore NUMERI UTILI
Soccorso pubblico - polizia........................113
batoste, a Milano ha vinto una sinistra li- Carabinieri.................................................112
vorosa, animata dal desiderio di vendetta e Vigili del fuoco ..........................................115
Emergenza medica ....................................118
succube dell’ideologia. Non si possono spie- Corpo forestale dello stato......................1515
gare altrimenti gli scivoloni che lei elenca Guardia di Finanza .................117 (02.62771)
Vigili urbani......................................02.77271
(senza mai dimenticare l’infausta Area C). PRONTO SOCCORSO
Guardia medica................................02.34567
Fatebenefratelli ............................02.6363469
Policlinico.........................................02.55031
San Carlo ...........................................02.4022
San Paolo...........................................02.8184
San Raffaele.....................................02.26431
ASSISTENZA
Alcolcorrelati ..............................02.33029701
Antiveleni...................................02.66101029
Anziani.......................02.8911771/89127882
Handicap ...............02.88463050/02.077/078
Odontoiatrica.............................02.66982478
Ortopedica-Traumat. .....................02.582961
Ostetrica ..........................................02.57991

Nessuna pietà
Pediatrica ...................02.3119233/33100000
Psichiatrica .................................02.58309285

da parte dei vigili
Febbre a 39, in casa da sola con
un figlio preadolescente, mi
salta in mente che ho lasciato
la macchina nel parcheggio
dove il sabato c’è il mercato.
Spedisco giù di corsa il piccolo
a spiegare al vigile che non
posso scendere a spostarla,
perché non sto in piedi. Il
ragazzino mi torna con due
multe: una per il parcheggio,
una perché ho il talloncino
dell’assicurazione vecchio di
un mese. Una settantina di
euro in tutto, che di questi
tempi non è uno scherzo. Que-
sto essere lontano dai cittadini
fa male alle istituzioni.
Torna il metal bre, dal titolo «A Dramatic Turn Of
dei Dream Theater Events».
___________________________
Stasera al Mediolanum Forum di
Assago, biglietti: 46 euro
L’addio di Fossati
agli Arcimboldi
CONCERTO Ivano Fossati tor-
na in scena prima dell’annunciato
(e pubblicizzato) ritiro dalle scene.
Il Decadancing tour approda a Mi-
lano al teatro degli Arcimboldi. È
MUSICA I Dream Theater, la più ormai arrivato agli sgoccioli il tour
grande e storica formazione del pa- di addio di Ivano Fossati, che sta
norama prog-metal, tornano in portando in giro per i teatri italiani
scena sul palco del Mediolanum il suo nuovo lavoro «Decadancing».
Forum. La band, che vanta la pre- Si chiuderà infatti a marzo, con due
senza del nuovo e fenomenale bat- repliche a Roma, la carriera ultra-
Il Carnevale rock
va in scena all’Alcatraz
EVENTO Il carnevale dell’Alca-
traz per far ballare i milanesi. Saba-
to 25 febbraio, la disco di via Valtel-
lina apre le porte al «Carnival rock».
Festa in costume e mille sorprese fi-
no a tarda notte. Le porte aprono al-
le 22, poi via alle live band e a segui-
re Dj-set fino alle 4 del mattino.
Prezzi: entro mezzanotte, le donne
pagano 20 euro e gli uomini 30 euro
(con consumazione).
___________________________
Sabato 25/2, Alcatraz di via Valtelli-
na, ingresso: 20-30 euro
L’ironia di Brignano
Tossicodipendenza .....................02.64442452
Ustioni .....................02.64442381/64442625
TELEFONI UTILI
Sordomuti DTS. .........................02.48204247
Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600
Tel. Donna .................................02.64443043
Telefono Azzurro...................................19696
Telefono Azzurro
(per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048
Trib. diritti del malato...................02.7389441
Voce Amica................................02.70100000
Linea Verde Droga .......................800.458854
Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202
Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013
Telefono amico ..........................02.55230200
ENPA Milano..............02.9706421/97064230
Ass. Consumatori.......................02.36599999
SERVIZI PUBBLICI
Comune............................................02.02.02
Anagrafe servizio tel. ...................199.199600
Servizio sociali Milano..................800.777888
Multe e tasse comunali................800.851515
GAS ...................................................02.5255
Elettricità A2A ....................................02.2521
Elettricità ENEL.................................02.23201
Acquedotto................................02.84772000
AMSA ..........................................800332299
TRASPORTI
ATM ............................................800.808181

Maria Peschi terista Mike Mangini, si esibisce in
Cassina de’ Pecchi un set molto particolare in cui, ri-
percorrendo la loro carriera disco-
grafica, presenteranno anche i bra-
ni della nuova fatica discografica.
Commenta anche Per i fan della buona musica, della
precisione e della tecnica, i Dream
sulla pagina Facebook Theater sono il gruppo da non per-
decennale del cantautore genove-
se. Con la sua voce profonda e il ta-
lento da polistrumentista (lo ve-
dremo suonare il flauto traverso, la
chitarra e il pianoforte), Fossati
prova a stupire i presenti con un
concerto della durata di tre ore, nel
quale sono stati pescati molti brani
sull’Italia di oggi
SHOW All’inizio di marzo arriva
a Milano lo show di Enrico Brigna-
no «Tutto suo padre», già in tour
con successo in tutta Italia. Nel suo
nuovo spettacolo, l’attore romano
nonché conduttore delle Iene rac-
conta le vicende dell’Italia di oggi,
Ferrovie Nord Milano.......................02.85111
Trenitalia .............................................892021
Radio Bus...................................02.48034803
Aeroporto Malpensa ..................02.58583218
Aeroporto Linate..........................02.7382787
Aeroporto Orio al Serio................035.326323
Malpensa Express ........................199.151152
Trasporto Orio al Serio....................86464854
Taxi Numero Unico .......................848814781
Radio Taxi Milano ..............................02.8585
Radio Taxi Milano ..............................02.6969
Radio Taxi Milano ..............................02.4040

di Libero Milano dere. Special guest del tour saranno

Periphery, nuova band americana
stilisticamente a metà fra metal,
hardcore e progressive. In pro-
gramma a Milano molte canzoni
dell’ultimo album, uscito a settem-
dalla sua vasta discografia. Appun-
tamento sabato sera nel teatro de-
gli Arcimboldi in Bicocca.
___________________________
Sabato 25/2, teatro degli Arcimbol-
di, ore 21. Biglietti: 34-57 euro
«diventata una sgualdrina perbe-
ne». Tre le serate in calendario a Mi-
lano.
___________________________
Giovedì 1/3 al Forum di Assago (Mi),
biglietti: 30-60 euro.
Radio Taxi Malpensa....................800.911333
ACI - Soccorso Stradale ......................803116
BENZINAI NOTTURNI
Viale Marche 32.......................dalle 22 alla 1
Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7
Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7
Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1
Viale Certosa 228 .........................fino alle 23

MERCATI
Oggi
■ ARIOLI VENEGONi - Via A. Venegoni - zona 7
■ BARIGOZZI - Via A. Mazzucotelli - zona 4
■ B. MARCELLO - Via B. Marcello - zona 3
■ BONOLA - Via A. Cechov - zona 8
■ EUSTACHI - Via Eustachi - zona 3
■ FAUCHE' - Via Fauchè - zona 8
■ GARIGLIANO - Piazza Minniti - zona 9
■ GRATOSOGLIO SUD - Via Saponaro - zona 5
■ MOMPIANI - Via Panigarola - zona 4
■ PAPINIANO - Piazza Sant’Agostino - zona 1
■ PASCARELLA - Via Pascarella - zona 8
■ SAN MINIATO - Via San Miniato - zona 9
■ STROZZI - Via Strozzi - zona 6
■ VASARI - Via Vasari - zona 4
Domani
■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7
■ BORSI - Via Borsi - zona 6
■ CERMENATE - Via G. Da Cermenate - zona 5
■ DE CAPITANI - Via Massara De Capitani-zona 9
■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - zona 3
■ GAETA - Via Gaeta - zona 9
■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6
■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4
■ PARETO - Via Pareto - zona 8
■ RANCATI - Via Rancati - zona 2
■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6
■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2
■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9
■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2
■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2
LAVORI IN CORSO
Chiusura al traffico: Via Arona (tratto da
Giovanni da Procida a p.le Carlo Magno): per
lavori di approntamento cantiere logistico per la
metropolitana linea 5. Termine lavori previsto:
2015. Via Messina divieto di transito causa lavori
tra Via Cenisio e Piazza Giovanni Perego Metro-5.
Via Cerva: strada chiusa al traffico causa lavori
sulle condutture d'acqua tra Via Anselmo Ronchetti
e Via Borgogna. Viale Gorizia: strada chiusa al
traffico causa dissesto del manto stradale tra Piazza
24 Maggio e Via Vigevano in entrambe le direzion
Traffico difficoltoso in: Via Luigi Nono difficoltà di
circolazione causa lavori Via Luigi Nono, Piazza
Coriolano, Via Cenisio Metro-5. Via Cenisio: possi-
bili rallentamenti causa lavori tra Via Messina e
Piazza Carlo Caneva via Cenisio e via Luigi Nono:
traffico difficoltoso in direzione di P.za Coriolano
per modifica della viabilità in corrispondenza del
cantiere di Metro 5. Viale Lodovico Scarampo:
possibili rallentamenti causa grandi lavori stradali
tra Viale Alcide De Gasperi e Via B. Colleoni.
Termine previsto per il 2015. Via Andrea Solari e
Piazza del Rosario: dalle 06:00 del 26 ottobre
2011 per lavori di riqualificazione stradale. Termine
lavori previsto 28 febbraio 2012. Viale Monte
Ceneri: difficoltà di circolazione causa restringi-
mento di carreggiata tra Via Lorenzo Bartolini e Via
Mac Mahon in entrambe le direzioni Lavori di
manutenzione del cavalcavia. Termine previsto
31/03/2012. Via Giuseppe Ripamonti: difficoltà di
circolazione causa lavori gasdotto tra Via Giuseppe
Ripamonti e Via Bernardo Quaranta Via Filippo
Brunelleschi: difficoltà di circolazione causa lavori
gasdotto tra Via Filippo Brunelleschi e Via
Giambellino. Piazza Sandro Pertini: possibili rallen-
tamenti causa restringimento di carreggiata a
Piazza Sandro Pertini dalle 17:00 del 16 alle 19:00
del 21 febbraio 2012.
 Martedì 21 febbraio 2012 47

:::LOMBARDIA Cara, ti amo

Cavalli
S.M.BELTRADE
VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592
Melancholia
19.00
21.00

21.00
Millennium - Uomini che odiano le donne

Millennium - Uomini che odiano le donne

Com’e’ bello far l’amore 3D
Paradiso amaro
22.30
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.55
19.40
22.45
17.05-19.30-21.55
40 carati
Hugo Cabret 3D

Benvenuti al Nord
Com’e’ bello far l’amore
14.20-16.25-18.30-20.35-22.40
15.00-17.30-20.10-22.40
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.00-22.40
17.35-20.20
20.35-21.30-22.40
Tre uomini e una pecora
In Time
Hugo Cabret 3D
War Horse
Benvenuti al Nord
20.10-22.30
20.15-22.45
20.00-22.40
21.15
20.10-22.40
MILANO ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 Paradiso amaro 15.00-17.30-20.20-22.40
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ANTEO SPAZIOCINEMA VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 40 carati 17.30-19.45-22.05 SOCIALE
VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 Tre uomini e una pecora 17.30-19.50-22.15 Jack e Jill 17.40-19.45-21.50 VIA CAVALLOTTI, 20 - TEL. 03041140 ARISTON MULTISALA
The Artist Com’e’ bello far l’amore 17.20-20.00-22.30 War Horse 16.50-19.45-22.40 Super 18.00-21.00 VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139
14.40-16.35-22.30
The Iron Lady 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Benvenuti al Nord 17.00-19.40-22.20 Atm - Trappola Mortale 17.20-19.30-21.40 CAPRIOLO GEMINI War Horse 18.30-21.30
Hugo Cabret 3D 14.50-17.25-20.00-22.30 Paradiso amaro 17.00-19.40-22.10 Hugo Cabret 16.50-19.30-22.10 VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530 Paradiso amaro 19.15-21.30
Paradiso amaro In Time 17.10-19.50-22.20 In Time 17.30-20.00-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.15-22.30 CINECITY MULTIPLEX
15.30-17.50-20.15-22.30
I Muppet 16.50 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.10-19.55 Jack e Jill 20.15-22.30 PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740
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Albert Nobbs 12.40-15.00-17.15-19.40-21.50 Atm - Trappola Mortale 22.40 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.15-21.30 CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS In Time 20.10-22.40
Hugo Cabret 3D 14.30-17.00-19.30-22.00 Hugo Cabret 3D 17.00 SAN DONATO MILANESE TROISI VIA ROMA 78 - TEL. 030986060 Tre uomini e una pecora 20.20-22.30
London Boulevard Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.50 PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225 War Horse 20.20 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30
13.00-15.10-17.20-19.40-21.50
The Help 40 carati 17.30-20.00-22.25 Paradiso amaro 21.15 Jack e Jill 21.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40
12.40-15.30
The Artist Jack e Jill 18.20-20.30-22.40 The Iron Lady 21.30 In Time 20.50 Hugo Cabret 3D 19.50-22.30
13.00-15.30-17.40-19.50-21.50
ARCOBALENO FILMCENTER Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30 SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE The Horde 21.00 Benvenuti al Nord 20.15
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15.20-17.40-20.00-22.00
Paradiso amaro Tre uomini e una pecora 17.20-20.20-22.30 War Horse 15.10-19.20-22.10 Paradiso amaro 20.40 VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233
15.00-17.30-20.00-22.30
Millennium - Uomini che odiano le donne Benvenuti al Nord 17.30-19.50-22.35 Tre uomini e una pecora 15.20-17.30-20.15-22.20 Tre uomini e una pecora 21.10 The Iron Lady 21.00
20.30
ARIOSTO War Horse 17.10-19.45-22.10 Com’e’ bello far l’amore 15.15-17.20-20.25-22.35 DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION CURTATONE STARPLEX CURTATONE
VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0248003901 In Time 17.25-19.55-22.45 In Time 15.15-17.35-20.15-22.35 PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101 VIA G. MONTANELLI, 31 - TEL. 0376348395
E ora dove andiamo? Com’e’ bello far l’amore 17.35-20.30-22.40 40 carati 15.20-17.30-20.15-22.25 Com’e’ bello far l’amore 20.00-22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
15.40-18.20-21.00
Jack e Jill 17.40-20.35-22.50 Jack e Jill 15.15-17.15-20.15-22.20 Paradiso amaro 20.00-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.15
ARLECCHINO
VIA S. PIETRO ALL`ORTO, 9 - TEL. 0276001214-199445668 I Muppet 17.05 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.30-19.50 In Time 20.00-22.30 Tre uomini e una pecora 20.15
...E ora parliamo di Kevin 40 carati 20.15-22.25 22.30 Tre uomini e una pecora 20.00-22.30 Benvenuti al Nord 20.10
15.30-17.50-20.10-22.30
CENTRALE MULTISALA Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.15-20.05 Hugo Cabret 15.00-17.30-20.00-22.30 ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE 40 carati 22.25
VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 22.45 Paradiso amaro 15.15-17.35-20.20-22.45 VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644 War Horse 21.00
Almanya Paradiso amaro 17.50-20.25-22.50 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE Hugo Cabret 17.10 In Time 20.20-22.35
14.10-16.15-18.20-20.30-22.30
Miracolo a Le Havre Hugo Cabret 17.00 VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111 Hugo Cabret 3D 20.10 Jack e Jill 20.30-22.20
14.10-16.15-18.20-20.30-22.30
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00 In Time 16.50-19.15-21.45 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 22.00 Paradiso amaro 20.00-22.30
COLOSSEO
V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-199445668 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.15 Paradiso amaro 16.40-19.10-21.40 Jack e Jill 17.30-19.50-22.40 PAVIA
Paradiso amaro BUSNAGO MOVIE PLANET CENTRO COMM. GLOBO La verita’ nascosta 17.50-20.00-22.10 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.50-22.10
15.15-17.40-20.05-22.30
In Time 17.40-20.10-22.30
CORALLO
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182 (PREN.) - 40 carati 17.10-19.30-21.45 VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224
The Iron Lady 039 6956516 (PROGRAMMAZIONE) Atm - Trappola Mortale 18.05-20.10-22.15 Benvenuti al Nord 20.00
15.15-17.40-20.05-22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.30
Hugo Cabret 3D Hugo Cabret 3D 16.30-19.05-21.40 Jack e Jill 17.15-19.20-21.30 40 carati 17.20
15.00-17.30-20.00-22.30 The Iron Lady 20.15-22.30
Benvenuti al Nord Com’e’ bello far l’amore 16.45-19.15-21.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.15-21.00 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.20
15.00-17.30-20.00-22.30
War Horse 17.50-20.50
POLITEAMA
DUCALE MULTISALA War Horse 18.00-21.15 Benvenuti al Nord 17.10-19.40-22.10 C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343
PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 Paradiso amaro 16.30-19.00-21.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.00- LONATO MULTISALA KING
VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670 Hugo Cabret 20.00-22.30
Paradiso amaro 15.00-17.30-20.00-22.30 In Time 16.30-19.00-21.30 22.00 PARONA MOVIE PLANET
In Time Jack e Jill 17.00-19.15-21.30 Com’e’ bello far l’amore 16.30-21.10 War Horse 21.00
15.00-17.30-20.00-22.30 STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728
Benvenuti al Nord CERRO MAGGIORE THE SPACE CINEMA Benvenuti al Nord 18.40 Paradiso amaro 20.30-22.45
15.00-17.30-20.00-22.30 In Time 21.30
The Iron Lady VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Tre uomini e una pecora 17.00-19.25-21.35 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.45
15.00-17.30-20.00-22.30 Com’e’ bello far l’amore 21.30
Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.55 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
ELISEO MULTISALA Benvenuti al Nord 21.30
VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-199445668 In Time 16.35-19.00-21.30 Hugo Cabret 16.30-19.10 Benvenuti al Nord 20.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.35 War Horse 21.30
La talpa 15.15-17.50-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.15 The Iron Lady 16.30-18.45-21.00
ORZINUOVI STARPLEX ORZINUOVI Hugo Cabret 21.30
Shame 20.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.30-22.05 War Horse 18.50-21.50
VIA LOMBARDIA 26/28 - TEL. 030943605 Jack e Jill 21.30
Paradiso amaro 15.30-17.50-20.10-22.30 40 carati 16.45-19.05-21.20 Hugo Cabret 3D 17.40-20.20
In Time 20.20-22.35 Paradiso amaro 21.30
Midnight in Paris 15.30-20.30 Benvenuti al Nord 16.30 Com’e’ bello far l’amore 17.30-19.50-22.05
War Horse 20.00-22.40 MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
J. Edgar The Iron Lady 19.00
War Horse
17.30-22.30
15.30-18.45-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15
BERGAMO Benvenuti al Nord 20.15 THE SPACE CINEMA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
40 carati 22.35 VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 892111
GLORIA MULTISALA Hugo Cabret 3D 16.35-19.20-22.05 CONCA VERDE Tre uomini e una pecora 17.55-20.20-22.40
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.40-20.00-22.20 VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339 Paradiso amaro 20.15-22.35
Jack e Jill 20.30-22.25 War Horse 19.00-22.05
In Time 15.20-17.50-20.20-22.30 Paradiso amaro 16.50-19.20-21.50 Cose dell’altro mondo 21.00
Com’e’ bello far l’amore 20.40-22.40 In Time 17.20-19.50-22.20
Benvenuti al Nord 15.10-17.40-20.10-22.30 Jack e Jill 17.15-19.25-21.35 War Horse 21.00
Tre uomini e una pecora 20.20-22.30 Benvenuti al Nord 17.10-19.40-22.10
MEXICO Tre uomini e una pecora 16.55-19.10-21.25 DEL BORGO Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.45
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 War Horse 19.00-22.00 PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760 SALO’ CINEMA TEATRO CRISTAL
L.GO DANTE ALIGHIERI 4 - TEL. 0365521555 40 carati 17.25-22.40
Io sono Li 14.10 LISSONE UCI CINEMAS LISSONE A Dangerous Method 16.00
Le nevi del Kilimangiaro 21.15 Hugo Cabret 3D 17.15-19.55-22.35
The Help 16.00-18.40-21.15 VIA MADRE TERESA - TEL. 039 484767 MULTISALA SAN MARCO Jack e Jill 17.45-20.00-22.15
P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416
ODEON - THE SPACE CINEMA Paradiso amaro
40 carati
17.20-19.50-22.20
17.30-19.50-22.10 Hugo Cabret 3D 21.00
COMO Com’e’ bello far l’amore 17.50-20.10-22.30
VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 14.45
Com’e’ bello far l’amore 12.05-14.30-17.05-19.40-22.15 Jack e Jill 17.40-20.10-22.20 The Iron Lady 21.00 ASTRA
V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.45-19.35
Benvenuti al Nord 12.10-14.45-17.20-19.55-22.30 Hugo Cabret 3D 17.10-19.50 STUDIO CAPITOL 22.25
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 22.35 VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330 Rosso Malpelo 10.00
In Time 12.00-14.35-17.10-19.50-22.25
Com’e’ bello far l’amore 17.40-20.10-22.30 Albert Nobbs 20.15-22.30 MATERNITY BLUES 18.00 SONDRIO
Hugo Cabret 3D 13.00-16.00
Millennium - Uomini che odiano le donne 12.30-18.50 In Time 17.20-20.00-22.25 Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30 I baci mai dati 21.00 EXCELSIOR
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.50-22.10 Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40 Paradiso amaro 20.00-22.30 GLORIA VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368
Jack e Jill 13.10-15.30-17.50-20.10-22.30 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 ALBINO NUOVO CINETEATRO VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080 Sala riservata
Tre uomini e una pecora Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30 PIAZZA SAN GIULIANO - TEL. 035751490 Riposo STARPLEX SONDRIO
15.05-17.35-20.00-22.20
War Horse 12.40-15.45-18.55-22.05 Atm - Trappola Mortale 18.00-20.30-22.40 Cose dell’altro mondo 21.00 CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000 VIA VANONI, ANGOLO VIA TONALE - TEL. 0342214709
ACAB - All Cops Are Bastards 12.15 I Muppet 17.00 CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039 Com’e’ bello far l’amore 21.25
The Iron Lady War Horse 19.30-22.30 VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244 Benvenuti al Nord 20.00-22.40 War Horse 21.30
14.50-19.45
40 carati MELZO ARCADIA MULTIPLEX Tre uomini e una pecora 20.20-22.30 In Time 20.10-22.40 In Time 21.15
17.15-22.15
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 Paradiso amaro 20.15-22.35 Jack e Jill 20.20-22.40 Tre uomini e una pecora 21.20
22.00 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.25 Jack e Jill 20.30-22.25 CANTU’ LUX MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS
ORFEO MULTISALA Paradiso amaro 20.00-22.20 Benvenuti al Nord 20.15 VIA MANZONI, 8 - TEL. 031714759 VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 War Horse 21.00 40 carati 22.35 Le Idi di marzo 21.15 The Horde 21.15
Com’e’ bello far l’amore 15,15-17.40-20.05-22.30 In Time 20.10-22.30 In Time 20.20-22.35 MONTANO LUCINO UCI CINEMAS MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI
War Horse 15,30-19,30-22,30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.10 War Horse 20.00-22.40 VIA VARESINA - TEL. 892960 PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161
Hugo Cabret 3D MONZA MULTISALA METROPOL Com’e’ bello far l’amore 20.40-22.40 Jack e Jill 17.35-20.00 Tre uomini e una pecora 21.15
14,50-17,20-19,50-22,30
VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 COSTA VOLPINO IRIDE VEGA Millennium - Uomini che odiano le donne 22.15 MORBEGNO CINEMA 3
PALESTRINA
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700 The Horde 20.15-22.30 VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717 40 carati 17.35-20.00-22.25 VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161
L’era legale War Horse 21.30 Hugo Cabret 19.45-22.00 Jack e Jill 22.35 In Time 21.15
16.30-18.45-21.00
Jack e Jill 20.00-22.00 Hugo Cabret 3D 17.10-19.50 TIRANO CINEMA TEATRO MIGNON
PLINIUS MULTISALA Jack e Jill 20.15-22.30
MONZA CURNO UCI CINEMAS CURNO Atm - Trappola Mortale 17.40-20.00-22.15 PIAZZA MARINONI 1 - TEL. 0342705454
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 MULTISALA TEODOLINDA
Paradiso amaro VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 VIA LEGA LOMBARDA, 39 - TEL. 892960 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.10 The Horde 21.15
15.00-17.30-20.20-22.30
Hugo Cabret 15.00-17.30-20.10-22.30 Almanya - La mia famiglia va in Germania 15.30 Benvenuti al Nord 19.50-22.40 War Horse 19.20-22.25 VARESE
Albert Nobbs I Muppet 17.00 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30
15.00-17.30-20.20-22.30 Benvenuti al Nord 20.10-22.30
Com’e’ bello far l’amore 17.45-20.10-22.35
MULTISALA IMPERO
The Iron Lady 15.30-17.50-20.10-22.30 Albert Nobbs 15.30-17.50-20.15-22.30 War Horse 19.20-22.30 VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004
Jack e Jill 17.40-20.10-22.20 In Time 17.20-20.00-22.40
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 OPERA EDUARDO Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40
Benvenuti al Nord Atm - Trappola Mortale 22.45 Benvenuti al Nord 20.00-22.40
15.00-20.00 VIA GIOVANNI XXIII, 5/F - TEL. 0257603881 Jack e Jill 18.00-20.10-22.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-22.30 Hugo Cabret 3D 17.00-19.50 I Muppet 17.20
The Iron Lady 10.00-21.15 Hugo Cabret 3D 17.00-19.55-22.35
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30 Paradiso amaro 17.35-20.10-22.30
UCI CINEMAS BICOCCA PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.20
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Com’e’ bello far l’amore 17.30-20.00-22.30 Tre uomini e una pecora 17.30-20.10-22.30
VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.10
Paradiso amaro 14.45-17.25-20.00-22.30 ...E ora parliamo di Kevin 21.15 In Time 17.20-20.00-22.40 CREMONA Paradiso amaro 17.30-20.00-22.35
In Time 14.25-17.15-20.00-22.35 Du Levande 21.00 40 carati 17.30-20.10-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00
Com’e’ bello far l’amore 14.50-17.40-20.10-22.35 PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 CINEMA CHAPLIN
Tre uomini e una pecora 20.00-22.30
Tre uomini e una pecora ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005
15.00-17.40-20.05-22.25 VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 Albert Nobbs Com’e’ bello far l’amore 17.20-20.00-22.30
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 13.55 S.S. SONCINESE - TEL. 0363903816 21.15
Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.40 In Time 17.40-20.10-22.30
16.50-19.45-22.35 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.00 Com’e’ bello far l’amore 16.00-18.00-20.30-22.30 FILO
P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252 War Horse 18.30-21.40
Jack e Jill 14.00-16.10-18.20-20.30-22.40 22.00 Paradiso amaro 16.00-18.00 NUOVO
ACAB - All Cops Are Bastards Il sentiero 21.00 Tre uomini e una pecora 21.15
19.50-22.20 Jack e Jill 17.30-20.30-22.30 VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325
Il gatto con gli stivali 15.10-17.30 Hugo Cabret 16.00-18.20 SPAZIOCINEMA CREMONA PO
In Time 16.50-19.10-21.20 Anonymous 15.30-20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 19.40-22.10 Benvenuti al Nord 20.40-22.40 VIA CASTELLEONE, 108 - TEL.
Paradiso amaro 17.50-20.15-22.50 In Time 17.50-20.10-22.30 SALA FILMSTUDIO 90
I Muppet 14.20-17.00 War Horse 17.30-21.00 Jack e Jill 16.00-17.50-20.30-22.30 VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053
War Horse In Time 16.00-18.00-20.30-22.40 War Horse 16.20-19.10-22.00
16.00-19.20-22.20 Tre uomini e una pecora 16.30-18.30-20.30-22.30 Riposo
40 carati TREVIGLIO ARISTON MULTISALA Paradiso amaro 17.50-20.00-22.30
14.50-17.30-20.05-22.25 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-20.00 GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX
La verita’ nascosta VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503 Jack e Jill 16.50-18.45-20.40-22.40
14.40-17.20-20.10-22.30 22.40 VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017
Atm - Trappola Mortale Paradiso amaro 20.00-22.20 Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.30
14.00-16.10-18.20-20.30-22.40 Atm - Trappola Mortale 17.30-19.30-21.30 Jack e Jill 20.30-22.35
Hugo Cabret Hugo Cabret 3D 20.00 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.50-20.20-22.40
14.30-17.20 The Iron Lady 16.40 Tre uomini e una pecora 20.15-22.30
The Iron Lady Jack e Jill 20.20-22.40 Hugo Cabret 3D 17.30-20.00-22.30
20.10-22.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.15 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.40
Albert Nobbs 19.50-22.20 The Horde 20.10-22.30 CREMA MULTISALA PORTA NOVA
Benvenuti al Nord 16.45-19.00-21.15 VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411 War Horse 21.00
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 15.00-17.20 40 carati 17.00-19.10-21.20 War Horse 21.40 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
Hugo Cabret 3D In Time 20.10-22.20 Paradiso amaro 20.20-22.30
14.00-17.00-19.50-22.40 Com’e’ bello far l’amore 16.40-18.40-20.40-22.50 Paradiso amaro 20.10-22.40
Benvenuti al Nord Benvenuti al Nord 22.30 In Time 20.20-22.30
14.40-17.25-20.00-22.40 PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO In Time 20.15-22.45
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.30-18.30 VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 BRESCIA Com’e’ bello far l’amore
Tre uomini e una pecora
20.20
22.20 Benvenuti al Nord 20.10-22.35
21.30 I Muppet 17.10 METROPOL GALLARATE CINEMA DELLE ARTI
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.50-19.05 Hugo Cabret 3D 20.10
La verita’ nascosta 19.50-22.10 VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828 The Help 22.40 VIA DON MINZONI, 5 - TEL. 0331791382
22.20 40 carati 17.40-20.10-22.25 Albert Nobbs 21.15 Almanya - La mia famiglia va in Germania 20.30
L’incredibile storia di Winter il delfino Polisse 21.00
13.50 In Time MORETTO BUSTO ARSIZIO MANZONI
UCI CINEMAS CERTOSA
17.30-20.00-22.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00-19.50 VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383
LECCO VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 22.40 ...E ora parliamo di Kevin 21.15 NUOVO MIGNON Paradiso amaro 21.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.30 MULTISALA WIZ V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331 BUSTO ARSIZIO SOCIALE
War Horse 19.10-22.20 Paradiso amaro 17.25-20.00-22.30 C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211 Riposo P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912
In Time 17.20-20.00-22.30 Benvenuti al Nord 17.20-20.10-22.45 War Horse 15.30-18.30-21.30 PALLADIUM Com’e’ bello far l’amore 21.15
Com’e’ bello far l’amore 22.35 War Horse 19.00-22.15 The Iron Lady 14.45-19.15 VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533 SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO
Hugo Cabret 3D 16.50-19.45 Atm - Trappola Mortale 18.20-20.30-22.35 Benvenuti al Nord 17.00-21.30 Hugo Cabret 21.00 VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659
Benvenuti al Nord 17.00-19.40-22.20 Jack e Jill 18.30-20.40-22.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 15.30-18.30 LODI Quando la notte 20.45
Paradiso amaro 17.30-20.00-22.30 Com’e’ bello far l’amore 19.55-22.15 21.30 DEL VIALE SARONNO MULTISALA SARONNESE
I Muppet 17.10 Hugo Cabret 3D 17.00 J. EDGAR | ENGLISH MOVIE 15.30-18.30-21.30 VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028 VIA S. GIUSEPPE 21 - TEL. 0296708190
40 carati 19.50-22.20 Tre uomini e una pecora 17.45-20.00-22.25 Hugo Cabret 14.20-16.45-19.15-21.40 In Time 21,15 Hugo Cabret 3D 21.00
Tre uomini e una pecora 17.40-20.10-22.30 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 15.30 FANFULLA War Horse 21.00
AUDITORIUM DON BOSCO Hugo Cabret 19.30 18.30-21.30 V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740 TRADATE STARPLEX TRADATE
VIA M. GIOIA, 48 - TEL. 0267071772 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.15 OZ IL REGNO DEL CINEMA L’ultimo terrestre 21.15 VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI
Cineforum - Ingresso con tessera 21.00 ACAB - All Cops Are Bastards 22.40 VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911 MODERNO MULTISALA Hugo Cabret 20.05-22.35
AUDITORIUM SAN FEDELE Il gatto con gli stivali 18.30 Jack e Jill 15.30-17.35-19.35-21.30 CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
VIA HOEPLI, 3/B - TEL. 0286352231 The Iron Lady 20.30 In Time 15.15-17.35-20.20-22.40 Paradiso amaro 21.15 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
Una separazione 15.15-20.45 ROZZANO THE SPACE CINEMA ROZZANO Atm - Trappola Mortale 14.50-16.45-18.40-20.45-22.40 Jack e Jill 21.30 War Horse 21.00
SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Com’e’ bello far l’amore 14.20-15.00-16.25-17.20-18.30 PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE Jack e Jill 20.30-22.20
VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300 Tre uomini e una pecora 17.00-19.15-21.30 19.25 S.S. N 235 - TEL. 0371237012 In Time 20.20-22.35
Csc presenta: Antologia Corti e Documentari - II 16.30 Hugo Cabret 17.15-19.55 Tre uomini e una pecora 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.40 Paradiso amaro 20.00-22.30
Martedì 21 febbraio 2012