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02_Il quarto vangelo: Introduzione alla lettura

Iniziamo la lettura del quarto vangelo da almeno quattro punti di vista diversi e tra loro strettamente connessi e coordinati come lo sono, o dovrebbero essere, le 4 ruote di una fiammante Ferrari. Prendiamo come parole fondamentali per la la nostra indagine e per una sintesi essenziale ma sicura e completa del vangelo stesso, il trinomio cristologico VVV (Via, Verit e Vita). La prima domanda che ci poniamo e che introduce il primo approccio (quello linguistico filologico, v sotto) in realt quella che poniamo per ultima nella lista delle 6: Chi? Che cosa? Perch? Dove? Quando? Come?

Questa domanda ci aiuta a investigare sullo stile e quindi sul linguaggio giovanneo (che considerato, a prima vista, simbolico o figurativo, fatto di segni 1, ma non parabolico, utilizzando piuttosto similitudini 2, ossia comparazioni o paragoni continui, che neppure luditorio dei discepoli afferra immediatamente con precisione. Quello del quarto vangelo sembra un linguaggio evocativo piuttosto che preciso o di un cronista. Lattenzione di questo seminario focalizzata poi, particolarmente, su un altro strumento interpretativo, il trinomio, che potremmo anche definire triade, e che ci fa pensare alla trinitas theologica: una figura stilistica, certo, oltre la coppia (et ... et | e ... e | and ... and || n ... n) o lantitesi (aut aut | o o | or ... or | non ... ma | not ... but) di termini comunque correlati o associabili o esclusivi, tra loro analoghi o contrai. Diciamo che la coppia indica, a livello semantico nascosto nel testo, uninclusione, e quindi un matrimonio, lalleanza, lamicizia; lantitesi indizio spesso di contrasti, conflitti tra idee e quindi tra persone, di rottura; indica lesclusione. Dobbiamo quindi imparare a leggere a specchio (se, cio, trovi una parola o un sintagma importante relativamente allargomento su cui fai lelaborato, indaga subito, nel testo e nel contesto, alla ricerca della parola o parole corrispondente, in negativo o in positivo.
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Dunque, How? Come lautore, Giovanni, costruisce la frase, usa parole di un suo vocabolario personale? Usa parole-immagini, parole-figure, similitudini, segni, simboli?

Cfr. il termine nella inclusione Gv 2,11 20,30 (leggi anche le altre occorrenze del termine e cerca di definirlo nei rispettivi contesti: Gv 2,18.23; 3,2; 4,48.54; 6,2.14.26.30; 7,31; 9,16; 10,41; 11,47; 12,18.37). 2 Nel quarto vangelo mai utilizzata la parola parabola. Nota che parola deriva dal latino parabola che deriva dal greco . In Giovanni troviamo invece che ricorre anche altrove, ma non nei sinottici (cfr. Pr 1,1; 26,7; Sir 6,35; 8,8; 18,29; 39,3; 47,17; Gv 10,6; 16,25.29; 2Pt 2,22). Il linguaggio di Ges velato, fatto di similitudini, comparazioni, secondo Giovanni.

Il nostro metodo intertestuale ma anche dialettico-argomentativo, atto cio a scoprire le strutture profonde (ne parleremo, di microstrutture testuali, e di decostruzione e ricostruzione di un testo) che portano a capire la verit del testo completo, e quindi il significato che dato dallassociazione di frasi, dalla mappatura, dalla ristrutturazione non solo di occorrenze di parole diverse, ma della rete o testo, 3 termine che indica appunto una interrelazione o interconnessione di punti e fili. Il significato di un testo comprensibile a partire dalla immagineo imaging di una rete con molti nodi e snodi o di una mappa da osservare in tutte le sue componenti stabili e direzionionali, principali e secondarie. Non comprendiamo un testo, anche se lo possiamo meglio ricordare, solo per esempio estraendo una parola, un sintagma o una frase o un versetto, dal suo contesto naturale: sarebbe come estrarre lunghia di un dito della mano essenziale allattivit del corpo per capire che cosa e a che cosa serve o potrebbe servire. Le parole di un testo sono indicative di una direzione (Via), sono vere, sono vive e vivificanti. In breve, la nostra lettura deve essere dialettica, rispettosa di tutti e ogni singolo elemento di un testo, nel suo dinamismo ed orientamento (senso) seguendo un altro trinomio, classico questo e filosofico (o ermeneutico), ripetibile anche in gruppi di Tre, nellelaborazione di un pensiero maturo che traduca nelloggi il pensiero di Giovanni su Dio e su Cristo: Tesi > Antitesi > Sintesi Tesi > Antitesi > Sintesi Tesi > Antitesi > Sintesi ...

Leggere in coppie, sinonimiche e/o antinomiche, in continue comparazioni con altre parole e altre frasi e altri testi.

Dal latino textum -i o textus -us, rispettivamente participio passato neutro e derivato di texre tessere (cfr. Treccani) 4 Cfr. F. Rendich, Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee Sanscrito Greco Latino, Palombi Editori, Roma 2010, p. 163. 5 Questo termine in BGT (LXX+NT) in forme diverse presente 5325 volte. Nel cj (Gv, 1/2/3Gv e Ap) ricorre 246 volte, pari quindi al 4,61% circa.
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Insisto ricordando che ogni parola, connessa con una simile e/o contraria ha significato solo in una frase e, in generale, in un contesto che proprio della lingua scritta a cui appartiene. Per esempio, il sostantivo dio, in latino deus, theos in greco, sembra, quasi sicuramente, derivare da d che in sanscrito indica il moto continuo [] della luce [d], e quindi latto di splendere, di brillare, di rendere chiaro o manifesto 4 (e perci visibile, non nascosto, svelato, rivelato). Molto diverso sono i suggerimenti derivanti dalloriginale semitico di Dio di cui, nella LXX, 5 la traduzione abituale, cio di lhm, che un sostantivo plurale ma che ha in s lidea, non di luce o visibilit (verit) ma di corno, di un toro cornuto,

Mondo semitico e mondo greco sono quindi simili evocando sempre il trinomio VVV ma non del tutto corrispondenti tra loro e questa costatazione ci pone interrogativi sullarte della traduzione, che sempre interpretazione e travaso di una cultura in unaltra, mai storicamente identica, plurale e diversa nei punti di vista e nelle descrizioni delle stesse cose o situazioni di Dio e delluomo, della realt diversamente osservata e tradotta in parole.

di un capo, e quindi del potere vitale e forza vitale (vita) e pu indicare il gruppo dirigente, i giudici, e quindi Dio in quanto onnipotente creatore, principio o capo di tutto e di tutti.

Voglio anche dire che una parola isolata dal suo contesto letterale e linguistico e quindi storico, ha un significato solo vago, generico, equivoco, astratto, astorico; nella frase (contesto) invece e nella lingua originale, conserva invece ed esprime un significato concreto e quindi storico, univoco e pertanto preciso. Dunque gli approcci sono 4:

Con questa mia convinzione propongo un primo approccio che ritengo fondamentale per il seminario e per gli altri che seguono immediatamente per imparare a capire, a distinguere, a disambiguare e a spiegare ad altri quel che abbiamo compreso.

a. Approccio linguistico-filologico (le forme, i lemmi, le frasi, lo stile, il linguaggio, il genere letterario; qui potremmo per esempio prestare attenzione a termini quasi metalinguistici, che riguardano cio lo stile o il modo di esprimersi, parlando e scrivendo. Abbozzo una lista da esplorare e completare, di un centinaio di termini sicuramente presenti nel quarto vangelo e che riguardano il domain della lingua o comunicazione. Per facilitare la individuazione del termine uso lordine alfabetico greco, ma importante rifare la lista (Provaci tu con il tuo gruppo!) raggruppando i termini in sotto domain o in sotto campi semantici (per esempio: 480, con 40, con 59, eccetera). Ecco la lista ordinata alfabeticamente ed estratta da BW (Louw-Nida Domains): 1 | 3 | 11 | 1 | 59 | 5 | 1 | 1 | 1 | 78 | 2 | 1 | 4 | 2 | 1 | 1 | 1 | 4 | 1 | 2 | 12 | 22 | 7 | 4 | 3 | 1 | 8 | 10 | 3 | 19 | 23 | 5 | 3 | 1 | 2 | 2 | 4 | 10 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 2 | 28 | 1 | 3 | 34 | 1 | 1 | 2 | 4 | 1 | 3 | 1 | 4 | 6 | 59 | 2 | 480 | 40 | 1 | 33 | 14 | 2 | 1 | 13 | 1 | 15 | 4 | 25 | 15 | 3 | 4 | 15 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 8 | 1 | 12 | 1 | 3 | 17 | 1 | 1 | 3

Esamina, traduci nella tua lingua e associa, per coppie (termini analoghi, simili, che si richiamano tra loro, e...e) o antitesi (termini opposti per significato, correzioni, non...ma) per esempio, leggere e scrivere, testimonianza e verit, dire o fare. Lavora gi con in mente il tuo titolo e quindi lelaborato finale, avendo quindi come parole chiave di selezione, ricerca e sintesi, il trinomio VVV. ... ... ... b. Approccio storico-geografico, estraendo dal testo domain o campi semantici, che comprendano per esempio, tutti i nomi propri ma anche tutti i riferimenti generici, visibili nel contesto, alle due coordinate fondamentali per ricostruire un qualsiasi ambiente di uno scritto, vale a dire, lo spazio e il tempo, andando quindi anche oltre i personaggi che vi abitano e vi operano. Per esempio, potremmo partire dai 68 nomi propri, di persone (maschili e femminili) e di luoghi, cercando di rapportare, o connettere in una rete di riferimento spazio-temporale, gli uni con gli altri, narrando una serie di mini biografie, facendo emergere e mergendo relazioni di prossimit o distanza, di inclusione od esclusione, di amicizia o inimicizia e conflitti (come, per esempio, tra giudei-farisei da una parte e Ges dallaltra). Lavoriamo sempre per domain e non per singole parole soltanto. Ed ecco qui il campo semantico nomi propri nel quarto vangelo - che vanno da te valutati uno per uno in base al loro indice di frequenza e non solo: menzionato 244 volte | 34 | 25 [DOMANDA: Pietro sempre e solo Simone?] | 23 [DOMANDA: Di quale Giovanni si parla? Del Battista? DellApostolo? Viene mai nominato lautore del quarto Vangelo in questo vangelo?] | 20 | 20 | 19 [DOMANDA: Perch il nome storico Ges pi nominato del Cristo o Messia? Non si tratta sempre e solo di una stessa persona? Cristo, come Messia il titolo principale di Ges, e svela la fede messianica di chi scrive, ma anche la motivazione per scrivere e pubblicare] | 17 | 15 | 13 | 12 | 12 [Come mai questo nome non scritto diversamente, come in Ap 3,12; 21,2.10] | 11 | 11 | 9 | 9 | 7 | 6 | 6 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 4 | 4 | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 3 | 3 | 3 | 3 | 3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 4

2 | 1 | 18 | 2 | 16 | 13 | 15 | 9 | 4 | 1 | 2 | 1 Esercizio 1

Verificando le occorrenze dei singoli nomi propri, associandoli tra loro secondo le informazioni che nel testo rivelano le intenzioni, non sempre a prima vista evidenti, dellautore espresse nei singoli testi o versetti di occorrenza (nelle concordanze), certamente arrivi anche tu a disegnare un profilo storico ma anche una mappa geografica accurata degli eventi e delle persone menzionate nel quarto vangelo, individuandone i protagonisti e i personaggi di sfondo, quelli via via pi periferici della narrazione evangelica. Chi , per esempio, il personaggio, centrale, il perno, il number one, the President! attorno al quale tutti gli altri, uomini e donne ruotano o devono necessariamente nuotare per restare in scena? Chi sono i personaggi pi vicini a Ges e quelli pi lontani? Che significa essere vicini a Ges? Che tipi di relazioni sono presupposte come necessarie? ... ... ... c. Approccio teologico. Si tratta di ricavare dal testo del quarto vangelo il domain teologico, che potrebbe essere, per esempio, composto almeno (non solo) da queste 15 parole che comunque gi indicano Dio intero, la verit tuttintera del Paracleto, un solo Dio distinto in tre relazioni ad intra e molte ad ad extra: 3 | 8 | 1 | 6 | 3 | 19 | 8 | 1 | 83 | 52 | 18 | 4 | 136 | 24 | 1. Esercizio 3

| 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1. Esercizio 2

Come Giovanni presenta Dio?

"In some ways I had the worst possible preparation for becoming a theologian. I grew up in a very bland, very liberal, Yale-Divinity-School-pastor. Baptist, suburban, middle-class parish that bored me silly as soon as I was able to read and write. And I left it." (cfr. http://www.religiononline.org/showarticle.asp?title=892).
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Giorni fa, in marzo 2012, morto in USA William Hamilton (1924-2012), teologo e ministro battista 6 della morte di Dio che scriveva, provocatoriamente ma con convinzione: Viviamo in un tempo in cui la teologia dovrebbe rinunciare alle pretese strutturali e accontentarsi di una collezione di frammenti e immagini, rapportate tra loro non troppo precisamente. Aggiungeva che essere cristiani oggi vuol dire, in 5

Provati a rifare la lista in ordine di frequenza delle parole e a tradurla nella tua lingua.

Nel corso della lettura, in tre volte, dellintero quarto vangelo, cercheremo di rispondere a questa domanda essenziale per la teologia e per fare noi teologia.

qualche modo, essere uomini senza Dio, ma con la speranza 7. Sei daccordo? E perch s, perch no? ... ... ... d. Approccio pastorale pubblicistico. Dobbiamo imparare a interpretare e a tradurre e a scrivere e a pubblicare on line, per i nostri destinatari precisi come quelli di Giovanni, e in modo simile a Giovanni, diventando autori sicuri di una dottrina che non nuova ma espressa nella nostra lingua di oggi, con mezzi di oggi che non sono solo la pergamena o il papiro. Dobbiamo imparare a responsabilizzarci rispetto ai nostri lettori o ascoltatori per suscitare in loro, attraverso lo stesso messaggio storicoteologico, la fede in Ges come il Cristo per arrivare alla vita eterna, attraverso questa verit immutabile, seguendo lunica via per arrivare al Padre. La finalit, per esempio, per cui scritto il quarto vangelo espressa in risposte alle domanda perch? Per mezzo di chi? Se Ges la Via, la Verit e la Vita, significa che anche noi dobbiamo diventare pastori/re/guide maestri/profeti che dicono solo la Verit, questa Verit vite-sacerdotedatore di pane e di vino a gente che ha perduto la Via, che non conosce la Verit che rende liberi, che non si dirige alla Vita ma resta al buio freddo della tomba. Senza arrivare al mattino di Pasqua. Esercizio 4

Cfr. La nuova essenza del cristianesimo, Queriniana, Brescia 1969.

Provati ad esaminare alcune domande e risposte, o intenzioni o motivazioni o cause a fare o non fare qualcosa, cominciando dai seguenti passi paralleli del termine italiano, di domanda e risposta, perch e affinch () nella versione della CEI 2008: Gv 1,7 (Egli [Giovanni] venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perch tutti credessero per mezzo di lui.); 1,22.31; 3,15-18.21; 4,15.22.36.42; 5,18.20.23.27.34.46; 6,2.12.26 ([ Ges che parla] voi mi cercate non perch avete visto dei segni, ma perch avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.); 6,27.30.38.46.50.55; 7,3.7-8.19.23.29.39; 8,14.16.20.29.37.42-43.45-47; 9,3.36.39; 10,4-5.10.13.17.26.33.36.38; 11,4.910.15.42; 12,6.35.38.40-41.46-47.49; 13,13.15.19; 14,3.12-13.16-17.19.28-29; 15,2.5.11.15-16.21.25.27; 16,1.3-4 ([Ges sta parlando ai discepoli] vi ho detto queste cose affinch, quando verr la loro ora, ve ne ricordiate, perch io ve l'ho detto. Non ve l'ho detto dal principio, perch ero con voi.); 16,7.9-11.1314.24.27.33; 17,1-2.8-9.11-12.19.21-24.26; 18,9; 19,7.28.35-36; 20,29.31 ([ lo scrittore che giustifica la sua opera con una finalit che la stessa per la quale devi scrivere anche tu] Ma questi [eventi, segni, parole di Ges] sono stati scritti perch crediate che Ges il Cristo, il Figlio di Dio, e perch, credendo, abbiate la vita nel suo nome.). Questa chiaramente una finalit ecclesiale, pastorale, una intenzione che deve animare chiunque scrive sul quarto vangelo per gli uomini e le donne di oggi, per destinatari cio ben precisi. 6

... ... ...

Provati ad esaminare il tu-voi nel quarto vangelo, leggendo per esempio, di un dialogo diretto o indiretto con i presenti, ascoltatori, o con qualche destinatario in particolare della parola di Ges: Gv 1,19.21-22.25-26.48.50; 4,10; 6,26.53; 8,24; 13,33-34; 15,16.20; 16,4.33; 21,18.23.

Altro esercizio utile lesame di parole che indicano un compito particolare come quello di insegnare, pascere, governare. Prova a creare un campo semantico, allungando questa lista, associando parole tra loro simili (analoghe) o contrarie e stabilendo un ordine di frequenza, e quindi di importanza relativamente per lautore del quarto vangelo, di Giovanni: 1 | 4 | 21 | 21 | 2 | 2 | 1 | 12 | 3 | 3 | 3 | 3 | 1 | 8 | 10 | 3 | 10 | 2 | 1 | 1 | 14 | 2 | 2 | 4 | 6 | 6 | 1 | 1 | 1 | 1 | 14 | 14 | 8 | 3. Si tratta di figure istituzionali, maestri, sacerdoti, pastori, apostoli che indicano modi diversi di compiere una missione e quindi di esercitare una vita pubblica, non privata, servizio del popolo dellumanit. Qual la missione di Ges e quale la tua? Simile a quella di Giovanni? ... ... ... Angelo Colacrai

Esercizio 5

Roma, 10 marzo 2012

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