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Il mio studio parte dalla domanda posta da J. B.

Thompson nella sua analisi sulla nascita dellinterazione mediata, nella quale si chiede in che modo lo sviluppo dei mezzi di comunicazione ha influito sui modelli tradizionali di interazione sociale. Per rispondere a questa domanda, Thompson cerca di comprendere la nascita di nuovi tipi di reti di trasmissione che emergono nella societ e analizzare queste attivit mediali dal punto di vista dell interazione che utilizzano e delle nuove forme di relazioni sociali attuate. Thompson chiama queste nuove forme di azione e interazione create dai media forme di azione a distanza . Obbiettivo centrale di questa ricerca una mia analisi su un esperienza concreta di comunicazione mediata sociale. 1.0 Nuove forme di azione a distanza presenti sul territorio Italiano.

Oggi esistono vari tipi di forme di azione e interazione a distanza, una di queste riguarda il caso delle Tele Street ovvero, progetti creativi di un modello di comunicazione orizzontale fortemente legati alla dimensione territoriale, eppure al tempo stesso aperte al paradigma della rete. Si tratta, in sostanza, di piccole emittenti televisive, che trasmettono in etere senza autorizzazioni di nessun genere al di fuori di quella dellarticolo 21 della costituzione in un "cono d'ombra" lasciato libero dalle tv pi blasonate (quindi senza creare disturbo di frequenze nelletere).

1.1 Forma di interazione adottata.

Fino ad ora siamo stati educati ed abituati ad un unico tipo di comunicazione televisiva, quella del'"uno a molti", dove chi trasmette, decide il prodotto da diffondere sulla propria piattaforma, e chi riceve, pu solo "scegliere" la piattaforma da guardare, ed essere solo spettatore esterno senza la possibilit di interagire o contribuire al contenuto proposto. Invece, la Tele Street si propone come nuovo media fatto da "molti" verso molti dove vige un'unica forma d'espressione: la libert di partecipare e di essere coinvolti in prima persona.

1.2 Tele Street, spazio di creativit.

La bellezza della Tele Street consiste nella forza del Gruppo, ogni persona contribuisce in base a ci che PUO', e SA fare, cercando di seguire la creativit e non il mercato. Questo fenomeno molto diffuso fra i giovani, i quali sono motivati e convinti che esista un'alternativa alla TV generalista che parte dal basso in cui ognuno (sia chi la "fa", sia chi la "riceve") parte attiva di questo modello. Perci si mira ad una TV in cui gli spettatori hanno voce in capitolo, e non fanno parte solo dell'audience.

Si diffonde lidea di concepire la tecnologia come scambio e partecipazione collettiva, concetto fulcro delle Tele Street aperte a chiunque voglia partecipare a livello locale e non, tramite lo scambio di materiale mediale attraverso i siti web delle medesime realt televisive.

1.3 Le Tele Street e le nuove tecnologie.

Parlando di un modello comunicativo dal basso, i realizzatori di queste micro televisioni hanno determinato interessanti sperimentazioni nella fusione tra l'analogico e il digitale e nel diffuso utilizzo del webcome inesauribile risorsa per riempire il palinsesto. Numerose Tele Street trasmettono playlist di materiale audiovisivo free tratto dalla rete: (documentari, reportages, cortometraggi, ecc.), la maggior parte del quale fatica ad ottenere spazio nelle televisioni pubbliche o private. Le Tele Street, sono affezionate all'idea che tale termine vada usato solo per le trasmissioni via etere che sfruttino i coni d'ombra delle frequenze delle altre televisioni. L'introduzione di nuove tecnologie pu per portare ad una riflessione sulle forme che le Tele Street possono assumere, ad esempio, in una citt cablata, dando perci pi attenzione ai contenuti che al mezzo di diffusione. Inoltre, luso di queste tecnologie ha portato negli ultimi anni queste realt ad aprirsi e spostarsi su quello che il web, trasformando il proprio canale in un micro Web Tv, mediante la quale tutti possono vedere e partecipare al canale, al di fuori del cono dombra. La comunicazione dal basso aumenta il suo raggio di azione; potendo sia sfruttare lanalogico via etere, e il digitale con la propria pagina sul web, mediante la quale si pu avere accesso a tutti i contenuti mediali prodotti ouplodati.

2.0 Cos una Web Tv ?

Parlare di Web TV significa far riferimento ad una costruzione di una vera e propria televisione fruibile unicamente via Internet, e dunque non la mera ripetizione della programmazione via etere o satellite. Il mezzo preponderante il personal computer e l'interattivit che si crea con lo spettatore, che diviene utente con la possibilit di creare un palinsesto personalizzato, eliminare i tempi morti, poter riprodurre senza confini del contributo audiovisivo desiderato, e la possibilit di interagire con storie e programmi molto pi elevata delle semplici. Il vantaggio principale di poter usufruire su base veramente senza limiti geografici di una interconnessione estesa a tutto il globo, senza i limiti del numero dei canali, delle concessioni governative ed altro.

2.1 Quali sono i suoi vantaggi rispetto alla Tele Street ?

I vantaggi rispetto alla TV di strada sono i seguenti:

Palinsesto e Video On Demand (VOD): la web.tv permette, oltre alla visione dei contenuti in programmazione (palinsesto), anche la libera scelta di contenuti On Demand (VOD).

Multimediale ed integrata con la comunicazione web: i contenuti video coesistono in modo integrato con tutte le altre forme mediali di comunicazione: (Testi, documenti, ...).

Forte interazione e comunicazione con il pubblico: la web.tv permette il dialogo bidirezionale con il pubblico mediante la possibilit di fornire feedback, attivare forum, newsletter, chat on-line, e community. Non ha frontiere geografiche: la diffusione via Internet permette linternazionalizzazione della comunicazione ed offre audience e target di spettatori virtualmente illimitati.

Economicit di produzione e gestione rispetto ai media tradizionali, grazie alle tecnologie innovative ed al costo zero dellinfrastruttura di base (la rete Internet).

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