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I lumi dell'Aufklrung

La simbolica della modernit e l'eliminazione della notte

di Robert Kurz
"Le classi rivoluzionarie, nel momento dell'azione, hanno coscienza di fare esplodere il continuum della storia. La Grande Rivoluzione introdusse un nuovo calendario. Il giorno che inaugura un nuovo calendario funziona come un accelleratore storico. Ed in fondo lo stesso giorno che ritorna incessantemente sotto forma di giorni di festa, che sono dei giorni di commemorazione. I calendari non misurano dunque il tempo come fanno gli orologi. Essi sono i monumenti di una coscienza storica in cui ogni traccia sembra essere sparita in Europa da cento anni, e che traspariva ancora in un episodio della rivoluzione di luglio. La sera del primo giorno di combattimento, si vide in alcuni luoghi di Parigi, allo stesso tempo e senza che vi fosse stata alcuna concertazione, delle persone sparare su degli orologi. Un testimone oculare, che doveva forse la sua chiaroveggenza al caso della rima, scrisse allora: Qui le croirait! On dit qu'irrits contre l'heure

De nouveaus Josus au pied de chaque tour, Tiraient sur les cadrans pour arrter le jour * Walter Benjamin, Il concetto di storia, in: Oeuvres, Paris, Folio, p. 440.

Pi di 200 anni dopo, siamo sempre abbagliati dallo splendore dell'Aufklrung [1] borghese. La storia della modernizzazione si inebria di metafore che evocano la luce. Il grande sole della ragione ritenuto in grado di scacciare l'oscurit della superstizione e rendere visibile il disordine del mondo per infine potere costruire la societ secondo i criteri razionali. L'oscurit non percepita come l'altra faccia della verit, ma come l'impero del Male. Gli umanisti del Rinascimento polemizzavano con i loro avversari trattandoli come "oscurantisti". Nel 1832, Goethe, su suo letto di morte avrebbe gridato: "Pi luce". Un classico deve partire in bellezza. I romantici si difendevano contro la fredda luce della ragione rivolgendosi sinteticamente verso le religioni. Di fronte alla razionalit astratta, essi esaltavano una irrazionalit non meno astratta. Piuttosto che di inebriarsi di metafore ispirate alla luce, con l'oscurit che essi si ubriacavano, come Novalis nel suo "Inno alla notte".

Ma questo semplice capovolgimento della simbolica dell'Aufklrung passava accanto al problema. I romantici non hanno affatto superato un unilateralismo giudicato sospetto, hanno giusto occupato l'altro polo della modernizzazione, diventando allora veramente i zelanti "oscurantisti" di un pensiero reazionario e clericale. Ma la simbolica della modernizzazione pu essere criticata attraverso un'altra scappatoia, denunciando l'insensatezza paradossale della ragione capitalista stessa. Perch, in effetti, le

metafore moderne della luce sanno di bruciato, di misticismo. Un aldil, fonte della luce splendente, come lo rappresenta la ragione moderna, evoca la descrizione degli empirei degli angeli, illuminati dallo splendore divino o i sistemi religiosi dell'Estremo Oriente, da cui ci proviene il concetto della "illuminazione". Anche se la luce della ragione ritenuta essere di quaggi, ha comunque un carattere sacralmente trascendentale. Lo splendore celeste di un Dio del tutto semplicemente impenetrabile si secolarizzato nella banalit mostruosa del fine in s capitalista, la cui cabala della materia l'accumulazione insensata del valore economico. Non si tratta qui della ragione, ma di un non senso superiore; e ci che brilla lo splendore di un'assurdit che ferisce gli occhi.

Eredi dell'Aufklrung

La ragione irrazionale dell'Aufklrung vuole mettere tutto in luce. Ma questa luce non soltanto un simbolo appartenente al mondo del pensiero, ha anche un significato socio-economico reale. Ed proprio ci che stato fatale al marxismo e al movimento operaio: essersi sentiti i veri eredi dell'Aufklrung e della sua metafora sociale della luce. L'Internazionale, l'inno del marxismo, racconta del meraviglioso avvenire socialista che "il sole [vi] briller sempre". Un caricaturista tedesco ha preso questa frase alla lettera, mostrando "l'impero della libert" in cui degli uomini sudati alzano

la testa verso il sole e sospirano: "Sono tre anni che brilla e non vuole pi tramontare".

Non una semplice battuta. In un certo senso, la modernizzazione ha veramente fatto "della notte, il giorno". In Inghilterra che, come si sa, stata la pioniera dell'industrializzazione, l'illuminazione a gas stata introdotta all'inizio del XIX secolo per propagarsi in seguito in tutt'Europa. Da qui alla fine di questo stesso secolo, era gi stato sostituito dall'elettricit. Si sa da tanto tempo che la confusione tra il giorno e la notte dovuta alla luce fredda dei soli artificiali turba il ritmo biologico degli umani e provoca dei disturbi fisici e psichici. Eppure, ben presto non vi sar nessun rifugio contro questa violenta illuminazione planetaria. Karl Marx, anch'egli erede dei Lumi, aveva molto bene constatato che l'attivit senza tregua della produzione capitalista era "smisurata". Questa dismisura non pu in principio tollerare nessun tempo oscuro. Perch il tempo oscuro anche quello del riposo, della passivit e della contemplazione. Il capitalismo esige l'estensione della sua attivit sino agli ultimi limiti fisici e biologici. Per quanto riguarda il tempo, questi limiti sono determinati dalla rotazione della terra su se stessa, dunque dalle 24 ore della giornata astronomica avente una parte chiara (faccia al sole) e una parte scura (contro il sole). La tendenza del capitalismo di estendere la parte attiva alla giornata astronomica alla sua totalit. La parte notturna disturba questa tendenza. Cos produzione,

circolazione e distribuzione delle merci devono funzionare 24 ore su 24, perch "time is money". Il concetto di "lavoro astratto" [2]** nella produzione moderna delle merci non include soltanto la sua estensione assoluta, ma anche la sua astrazione astronomica: un processo analogo al cambiamento delle misure dello spazio. Nuove misure per lo spazio e il tempo Il sistema metrico stato instaurato nel 1795 dalla Rivoluzione francese e si propagato alla stessa velocit del gas da illuminazione. Le misure dello spazio che si basavano su parti del corpo umano (piede, pollice, ecc.), tanto differenti e molteplici quanto le culture umane, sono state sostituite dalla misura astronomica astratta del metro che si vuole corrispondere alla quaranta milionesima parte della circonferenza terrestre. Questa unificazione della misura dello spazio corrispondeva alla rappresentazione del mondo della fisica newtoniana che doveva essa stessa ispirare l'economia meccanicista del mercato moderno, analizzata e sostenuta da Adam Smith (1732-1790). La creazione della macchina mondiale economica del capitale era correlata alla rappresentazione dell'universo e della natura come una macchina grande e unica e le misure astronomiche diventavano il loro codice comune. Ci non riguarda soltanto lo spazio, ma anche il tempo. Al metro astronomico, misura dello spazio astratto, corrisponde l'ora astronomica, la misura del tempo astratto; ed esse sono anche le misure della produzione capitalista delle merci.

questo tempo astratto che ha permesso di estendere la giornata del "lavoro astratto" alla notte e di erodere il tempo di riposo. Il tempo astratto poteva essere staccato dalle cose e dalle condizioni concrete. La maggior parte delle antiche misure di tempo, come le clessidre o gli orologi ad acqua, non dicevano "l'ora che era", ma erano regolate su dei processi concreti, per misurare la loro "durata". Si potrebbe paragonarli a quei piccoli gadget che suonano quando l'uovo cotto. Qui la quantit del tempo non astratta, ma orientata su una certa qualit. Il tempo astronomico del "lavoro astratto" al contrario staccato da ogni totalit. La differenza diventa evidente quando, ad esempio, si legge nei documenti del Medioevo che il tempo di lavoro dei servi sui grandi possedimenti durava "dall'alba a mezzogiorno". Ci significa che il tempo di lavoro non era soltanto pi breve in assoluto, ma anche

relativamente, perch esso variava secondo le stagioni ed era pi breve in inverno che in estate. L'ora astronomica astratta, per contro, ha permesso di fissare l'inizio del lavoro "a sei ore", indipendentemente dalla stagione e dal ritmo biologico degli umani.

Il tempo degli orologi per questo che il capitalismo anche l'epoca degli orologi, quegli orologi che strappavano le persone dal loro sommo con un segnale stridente per mandarli verso il loro posto di lavoro, illuminato artificialmente. E una volta che l'inizio del lavoro stato avanzato nella notte, si potuto, dall'altra parte, respingervi la fine del lavoro. Questo cambiamento ha anche un carattere estetico. Allo stesso modo la razionalit economica astratta "smaterializza" in qualche modo l'ambiente, perch la materia e il suo contesto devono sottomettersi ai criteri del rendimento, essa lo dedimensiona e lo de-proporziona anche. Se le costruzioni antiche ci sembrano a volte pi belle e pi gradevoli delle moderne e se constatiamo che in rapporto alle costruzioni "utilitaristiche" di oggi, esse hanno qualcosa di irregolare, perch esse sono state costruite utilizzando le misure basate sul corpo umano e che le loro forme sono adattate al loro ambiente. L'architettura moderna, per contro, utilizza delle misure di spazio astronomiche e delle forme "de-contestualizzate", staccate dal luogo. La stessa cosa vera per il tempo. L'architettura moderna del tempo anch'essa deproporzionata e de-contestualizzata. Non soltanto lo spazio diventato brutto, ma anche il tempo. Durante il XVIII secolo e all'inizio del XIX, il prolungamento sia assoluto sia relativo del tempo di lavoro con l'introduzione dell'ora astronomica astratta era anche risentita come una tortura. Le persone si sono difese a lungo disperatamente contro il lavoro di notte legato all'industrializzazione. Era considerato immorale lavorare prima dell'alba o dopo il tramonto del sole. Quando, durante il Medioevo, degli artigiani dovevano eccezionalmente, per delle ragioni di scadenza, lavorare di notte, bisognava nutrirli abbondantemente e remunerarli come dei principi. Il lavoro di notte era un caso raro. uno dei grandi "meriti" del capitalismo essere riuscito a fare della tortura del tempo la misura normale dell'attivit umana. La diminuzione del tempo di lavoro assoluto dopo gli inizi del capitalismo non ha inoltre cambiato nulla. Al contrario, durante il

XX secolo, il lavoro a turni si esteso sempre di pi. Con l'aiuto di un funzionamento di due o tre squadre, le macchine devono se possibile funzionare senza fermarsi mai, interrotte soltanto da brevi pause per regolamentarle, per la manutenzione e la pulizia. Allo stesso tempo l'apertura dei negozi e supermercati deve avvicinarsi il pi possibile alle 24 ore. In numerosi paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, non vi pi nessuna regolamentazione per gestire la chiusura dei negozi e su molti esercizi commerciali capeggia il pannello "aperto 24h/24". Da quando la tecnologia di comunicazione micro elettronica ha globalizzato i flussi finanziari, la giornata monetaria di un emisfero si prolunga direttamente in quella dell'altro. "I mercati finanziari non dormono mai", dice la pubblicit di una banca giapponese. Dormire meno? La luce della ragione moderna, l'illuminazione del lavoro di notte. Parallelamente alla globalizzazione della concorrenza, l'imperativo sociale esterno si muta per l'individuo in coercizione interiorizzata. Allo stesso modo della notte, il sonno diventa suo nemico, perch dormendo, manca delle occasioni e si trova consegnato senza difesa agli attacchi dell'Altro. Il sonno dell'uomo dell'economia mercantile diventa breve e leggero come quello di una bestia selvaggia, e ci proporzionalmente alla sua "volont di riuscita". Esistono dei seminari per manager in cui si possono apprendere dei metodi di minimizzazione del sonno e alcune scuole di self management pretendono oggi seriamente: "L'uomo d'affari ideale non dorme mai", esattamente come i mercati finanziari! Ma la sottomissione degli uomini al "lavoro astratto" e alla sua misura di tempo astronomico non possibile senza un controllo totale. Questo controllo esige una sorveglianza e una osservazione generali che necessitano della luce, un po' come nel corso di un interrogatorio quando il poliziotto punto una lampada sul viso del prigioniero. Non un caso che la parola Aufklrung ha in tedesco un secondo senso: il riconoscimento del nemico. Una societ in cui ognuno il nemico dell'altro e di se stesso- perch tutti devono servire lo stesso Dio secolarizzato del Capitale- diventa per necessit logica un sistema di sorveglianza e di auto-sorveglianza totali. In un universo meccanicistico, anche l'uomo deve essere una macchina ed essere trattato meccanicamente. A questo scopo, le luci dell'Aufklrung lo hanno modellato e reso "trasparente". Nel

suo libro Sorvegliare e punire, del 1975, il filosofo Michel Foucault mostra come questa "visibilit" diventata una trappola storica. All'inizio del XIX secolo, il capitalismo esercitava la sorveglianza totale attraverso una "pedagogia della casa di correzione", inventata dal "filosofo utilitarista" liberale Jeremy Bentham (17481832), un sistema sofisticato di organizzazione, di punizione e anche di architettura che si applicava alle prigioni, alle fabbriche, agli uffici, agli ospedali, alle scuole e alle case di correzione. La societ mercantile non la sfera di una comunicazione libera, ma quella dell'osservazione e del controllo, come nell'utopia negativa "1984" di George Orwell. Mentre, nelle dittature totalitarie, questo controllo e questa sorveglianza sono esterne ed esercitate dagli apparati di Stato e da polizie burocratiche, in democrazia il controllo interiorizzato, gestito dai media commerciali. I proiettori dei campi di concentramento sono diventati le luci di un mostruoso parco d'attrazione. Qui, non si discute liberamente, si osserva la luce. Nella democrazia commerciale, questo sistema si talmente affinato che gli individui obbediscono spontaneamente agli imperativi capitalisti e, come dei robot programmati, seguono ciecamente la strada che stata loro tracciata. In contraddizione con la sua esigenza sociale, il marxismo, integrando il pensiero meccanicistico dell'Aufklrung e la sua perfida simbolica della luce, diventato un protagonista del "lavoro astratto". Tutto ci che stato dispotico nel marxismo proviene da questo liberalismo moderno e illuminato. In quanto ai Romantici che volevano rendere giustizia al lato oscuro della verit, essi non sono stati i cantori dell'emancipazione sociale ma quelli della Reazione. Non che liberati da questo imprigionamento reazionario che la notte, il sonno e il sogno potranno diventare le parole d'ordine di una critica sociale emancipatrice. La resistenza contro il Mercato totale nascer forse quando, radicalmente, le persone si arrogheranno il diritto a un buona grassa matine.

(Apparso originariamente sulla rivista Archipel n113). Questo testo apparso anche in una versione leggermente diversa nella raccolta di saggi di Robert Kurz, Avis aux naufrags [Avviso ai naufraghi], Lignes, 2005.

[Traduzione di Ario Libert] NOTE * Chi potrebbe crederlo! Si dice che irritati contro l'ora, Dei cattivi Giosu ai piedi di ogni torre, Sparassero sui quadranti per fermare il giorno. [1] Per delle ragioni di chiarezza, abbiamo conservato nella maggior parte dei casi la parola tedesca "Aufklrung", anche se si tratta del "pensiero razionalista" moderno in generale. L'aggettivo "aufklrerisch" stato tradotto con "moderno". (N. d. T. dal tedesco). [2] Nella teoria marxiana, il "lavoro umano" possiede un "doppio carattere": Da una parte il "lavoro concreto" (tessere, costruire, digitare una tastiera, ecc.), dall'altra il "lavoro astratto", " dispendio di materia cerebrale, muscoli, nervi, mani, ecc." (Marx) che, per la quantificazione del suo dispendio in tempo, crea il "valore" delle merci e le rende commensurabili. (N. d. T. dal tedesco). ** Nota del libro: "Lavoro astratto": Marx spiega che se le merci possono essere scambiate contro un equivalente generale (il denaro), perch esse hanno una "sostanza comune", il valore e, all'origine del valore, vi il lavoro astratto, e cio il lavoro indifferenziato, uniformato, specifico del capitalismo. Kurz sottolinea che il lavoro astratto riveste l'aspetto di una tautologia sociale, perch questo lavoro produce di nuovo del lavoro, del lavoro sotto un'altra forma, del lavoro cristallizzato (le merci supporti di valore). In questo quadro, il dispendio di forza lavoro un fine in s, il lavoro vivo produce lavoro morto. Il processo lavorativo qui perfettamente circolare. (N. d. T. dal tedesco). LINK: Les lumires de l'Aufklrung. La symbolique de la modernit et l'limination de la nuit

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