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e della CO2 in direzione opposta. Laria che respiriamo una miscela principalmente costituita da O2, N2 e CO2. di gas,
La velocit di diffusione di ciascuno di questi gas (quantit di gas che diffonde nellunit di tempo) direttamente proporzionale alla pressione che esso avrebbe se considerato singolarmente, cio alla pressione parziale del gas.
Legge di Dalton La pressione parziale esercitata da un gas contenuto in una miscela gassosa direttamente proporzionale alla sua concentrazione percentuale nella miscela stessa. Pgas = %gas . P miscela Laria a livello del mare ha P = 760 mmHg, con la seguente composizione 20.84% O2 78.62% N2 0.04% CO2 pO2 = 159 mmHg pN2 = 597mmHg pCO2 = 0.3 mmHg
Laria che entra nelle vie aeree viene umidificata. Il vapore acqueo, alla temperatura corporea, esercita una pressione parziale di 47 mmHg. Poich la P totale sempre 760 mmHg, la pressione parziale degli altri gas diminuisce. Aria inspirata Pgas = %gas . (P miscela-PH2 O) pO2 = 149 mmHg pN2 = 563 mmHg pCO2 = 0.3 mmHg
Le P dei gas nellaria alveolare sono differenti da quelle dellaria inspirata. Ad ogni atto respiratorio, 350 ml di aria atmosferica si diluiscono in un volume (CFR) di 2300 ml (il lento rinnovamento dellaria alveolare fondamentale per prevenire improvvisi cambiamenti delle concentrazioni dei gas nel sangue) . A livello alveolare lO2 viene continuamente prelevato dal sangue e CO2 passa continuamente dal sangue allalveolo Aria alveolare: pO2 = 100 mmHg pCO2 = 40 mmHg
pO2 alveolare :
100 pO2 alveolare (100 mmHg) 50 Consumo O2 250 ml/min Consumo O2 1000 ml/min
direttamente proporzionale alla ventilazione, fino ad un limite (pO2 aria inspirata) inversamente proporzionale alla velocit di consumo O2 pCO2 alveolare : direttamente proporzionale alla velocit di produzione della CO2 inversamente proporzionale alla ventilazione
40
100
50
40
Equazione dellaria alveolare Consente di calcolare la pO2 alveolare, conoscendo la ventilazione alveolare e la quantit di CO2 prodotta dallorganismo pA CO2 VCO2/VA pA O2 = pIO2 - pACO2 /R R = quoziente respiratorio, il rapporto tra O2 consumato e CO2 prodotta. Dipende dal contenuto nella dieta di lipidi, carboidrati e proteine, che determinano la quantit di CO2 prodotta per un dato numero di molecole di O2 consumate. Per una dieta mista R = 0.82
Aria alveolare
Un metodo per raccogliere aria alveolare e studiarne la composizione consiste nel prelevare un campione dellultima porzione di aria espirata
Legge di Henry Cgas in soluzione = Pgas x coefficiente di solubilit (). La CO2 23 volte pi solubile dellO2
Sangue venoso
Sangue arterioso
O2
pvO2 = 40 mmHg
100 80 60 40 20
O2
O2
O2 O2
O2
Pv
LO2 diffonde dallalveolo al plasma e da qui nel globulo rosso, dove si lega allHb. La velocit di legame dellO2 con Hb determina la velocit con cui viene raggiunto lequilibrio tra pO2 alveolare e pO2 nel sangue.
0.25 0.50 0.75
N2O O2
PA
CO
Pv
Il raggiungimento dellequilibrio tra aria alveolare e sangue dipende dal legame del gas con Hb ed tanto pi ritardato quanto pi alta laffinit dellHb per il gas.
0.75
0.25
0.50
45 44 43 42 41 40
0 0.25 0.50
Pv
PA
0.75
La capacit di diffusione polmonare di un gas (Dp) il volume di gas che diffonde in un minuto per un P di 1 mmHg. Valutata dallequazione di Fick: Vgas = P . A . D/d Dp = A . D/d Dp = Vgas / P Per il P necessario considerare il P medio (11 mmHg per O2 e 1mmHg per CO2). DpO2 = 21 ml/min/mmHg DpCO2 = 200 ml/min/mmHg Aumenta durante lesercizio fisico perch aumenta area superficie di scambio per: Reclutamento capillari Dilatazione capillari gi pervi
Per arterializzazione del sangue si intendono le modificazioni della pressioni parziali di O2 e CO2 conseguenti agli scambi gassosi polmonari. Il fattore che influenza il grado di arterializzazione del sangue, oltre alla capacit di diffusione, principalmente il rapporto tra ventilazione alveolare VA e perfusione polmonare Q.
Arteriole Bronchiolo
PO2 40 mmHg PCO2 46 mmHg PO2 40 mmHg PCO2 46 mmHg PO2 40 mmHg PCO2 46 mmHg
La riduzione di ventilazione in ununit respiratoria comporta aumento della pCO2 e diminuzione della pO2 nellaria alveolare, il sangue refluo da queste unit presenta una pCO2 maggiore e una pO2 minore rispetto al normale.
La diminuita pO2 nellalveolo ipoventilato determina vasocostrizione finalizzata a dirottare il sangue verso le aree meglio ventilate
V/Q = 0 situazione di shunt alveolare Shunt alveolare + Shunt anatomico = Shunt fisiologico V/Q = situazione di spazio morto alveolare Spazio morto alveolare + Spazio morto anatomico = Spazio morto fisiologico
Base
4 3 Numero costa
Apice
Le differenze regionali di ventilazione e perfusione comportano un rapporto V/Q > allapice rispetto alla base del polmone
Ventilazione ridotta quando: > Resistenze delle vie aeree: Patologie ostruttive: enfisema, asma, bronchiti, compressione per neoplasie < Compliance: Patologie restrittive: fibrosi, riduzione surfattante, edema polmonare, atelettasia diffusa, pneumotorace, compressione per neoplasie
Perfusione ridotta: Embolia, trombosi, compressione vasi polmonari (tumori, essudati, edema, pneumotorace, idrotorace)
Nel caso di rapporto V/Q > normale, la ventilazione inutilizzata < pCO2 nellaria alveolare determina broncocostrizione (risposta mediata da < [H+] Deviazione della ventilazione verso unit con rapporti V/Q normali Nel caso di rapporto V/Q < normale, la perfusione inutilizzata < pO2 nellaria alveolare determina vasocostrizione ipoossica Deviazione flusso ematico verso unit con rapporti V/Q normali Vasocostrizioni ipoossiche che interessano pi del 20% della massa polmonare (ipossia alveolare globale, in alta quota) comportano aumenti P arteriosa polmonare.