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ufficialmente tutte le tendopoli allestite per gestire l'emergenza: le ultime 13 persone che vivevano ancora nelle tende sono state infatti sistemate in alberghi e nella caserma Campomizzi a L'Aquila[159][160]. Sempre alla stessa data, risultavano circa 18.000 persone distribuite tra alberghi e case private nell'Aquilano e nelle altre province, oltre 1.500 ospitate tra la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito e la caserma Campomizzi, altre 6.700 nelle abitazioni antisismiche del progetto C.A.S.E. e oltre 600 nei moduli abitativi provvisori (M.A.P.) nei paesi della provincia dell'Aquila[161][162]. A L'Aquila sono state presentate da parte di residenti o domiciliati circa 12500 domande[senza fonte] per il contributo di autonoma sistemazione, un sussidio previsto dal governo, per coloro che hanno provveduto a trovarsi autonomamente una sistemazione senza utilizzare le strutture messe a disposizione della protezione civile. Al 6 aprile 2010, un anno dopo il terremoto, risultavano secondo le ultime stime 14.462 aquilani negli appartamenti del Progetto C.A.S.E., altri 2.053 nei Map (moduli abitativi provvisori), mentre pi di tremila cittadini si sarebbero affidati al circuito dei fondi immobiliari dell'assistenza, dei contratti concordati, e 27.316 che hanno invece scelto la sistemazione autonoma presso amici e parenti[163].
Al 6 aprile 2010, un anno dopo il terremoto, risultavano secondo le ultime stime 14.462 aquilani alloggiati negli appartamenti del Progetto C.A.S.E.[172] Al 13 agosto 2010 il Progetto C.A.S.E. costato 809.000.000 su 1.086.000.000 finanziati ( 700.000.000 di origine governativa, 36.000.000 da donazioni e 350.000.000 provenienti dall'Unione Europea) per la costruzione di 4.449 appartamenti alloggianti circa 15.000 persone con un costo totale al m. di 1.368[173].
Le cifre [modifica]
Dallo studio Trent'anni di terremoti italiani- Analisi comparata sulla gestione delle emergenze a cura di Stefano Ventura, emerge che lo Stato pag 7.889 euro per ogni sfollato a causa del terremoto dell'Irpinia ed 23.718 per ogni sfollato a causa del terremoto dell'Abruzzo (dati aggiornati al settembre 2010)[180].