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Antropologia Culturale di Selma Aslaoui

Appunti relativi all'esame di antropologia culturale. Vi si propongono diverse definizioni chiave per l'antropologia, in particolare il binomio natura-cultura viene ampiamente esplorato. Molta attenzione al tema della cultura contadina e della trasmissione orale, in particolare alla fiaba come strumento di trasmissione culturale. Analizzate in proposito le posizioni di Levi-Strauss e di Propp.

Universit: Facolt: Esame: Docente:

Universit degli Studi di Bologna Scienze della Formazione Antropologia Culturale Maria Cristina Citroni

Selma Aslaoui

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1. Definizione di cultura
Concetto antropologico che ha un significato di comunicazione. una parola complessa e articolata usata a sproposito. Perch questa parola viene usata oggi in modo eccessivo? Per portare le persone a muoversi e a ragionare nellambito di questa parola. I giornalisti hanno reso questa parola comune perch negli ultimi 30 anni la parola cultura stata manipolata, c stata una rivoluzione nella cultura italiana. Si sapeva che la cultura sarebbe stata al centro delle vicende future con abusi di notizie, dietro a questo voler far conoscere il concetto di cultura c un aspetto politico che la fa passare per scienza. Seconda met dell800 : boom dellantropologia culturale in particolar modo in Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Le spartizioni di potere nei diversi stati e territori africani hanno portato alla nascita dellantropologia culturale. Studiare questi popoli portava a trasmettere i loro MODELLI CULTURALI occidentali stravolgendo i sistemi organizzativi della popolazione. Concetto di cultura : tutto linsieme di organizzazioni che si d luomo allinterno di un territorio legata a periodi storici precisi. In Francia nascita dellantropologia archeologica. Globalizzazione in antropologia vuol dire inglobare tutte le culture in una sola, in quella dominante e tutto il resto deve diventare una catena di montaggio. Oggi la schiavit non pi concessa per cui le societ rendono schiavi gli altri senza dichiararlo (es: Cina). La cultura un fenomeno globale nel senso che si riferisce ad una quantit di aspetti differenti che vanno da quello sociale, economico, comunicativo, mitico-religioso e simbolico. una sorta di scheletro o struttura comune su cui si costruiscono tutte le altre culture.

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2. Definizione di strutturalismo
Scuola dellantropologia il cui esponente LEVI-STRAUSS secondo cui la struttura si complica con una serie di collegamenti, studia i miti e trova una struttura sottostante legata a quella dominante. Secondo lipotesi strutturale c unitariet tra i vari aspetti culturali. Elemento principale della tradizione orale il racconto orale = PROPP WADIMIR che ha scoperto le fiabe, c una struttura della fiaba, libro Morfologia della fiaba. Nella cultura c laspetto degli oggetti, fondamentale la componente oggettuale, oggi diventata il motore della societ. La variet degli oggetti si riflette nella variet religiosa, si rif alla creativit. Nel concetto di cultura non c solo laspetto materiale e organizzativo ma anche laspetto psichico e spirituale. Cultura anche lo studio della gestualit (prossemica). Antropologia deriva da antropos = uomo che fatto di corpo e da una parte invisibile in cui risiede il pensiero. Modello = struttura che d forma alle conoscenze.

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3. Definizione di simbolo in antropologia


Il SIMBOLO qualcosa di fluido che oggi viene accantonato, ha la capacit di attaccarsi a pi scienze e pensieri. JUNG = archetipi, sono i simboli che connettono pi cose e risiedono nellinconscio. I simboli trasmessi nellet antica: luomo di Neanderthan seppelliva i morti e metteva i petali di fiori, questo un atto simbolico legato ad una concezione religiosa e rituale. Luomo considerato una creatura che viene considerata al di l. Complessit ad incontrare luomo nella sua totalit. Capacit delluomo: osservazione, memoria, comunicazione a differenza del mondo animale. Luomo stato creato nomade. Cambiamento verso la stanzialit nellet neolitica 5.000 a.c. , leconomia pastorale nasce dal nomadismo.

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4. Definizione di transumanza
TRANSUMANZA = il periodo di spostamento durante la stagione invernale, quando la montagna irraggiungibile per cui si scende in pianura con il gregge entrando in ambiti culturali diversi. La pastorizia costituisce un aspetto importante nella nostra cultura.

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5. La questione natura-cultura
Modello natura / cultura non corrisponde alla realt,non sono degli opposti ma sono in interazione e si influenzano a vicenda. Bisogna capire luomo analizzando le piccole parti,ma luomo fatto per una comprensione globale se no viene ridotto ad un semplice robot. La parte culturale delluomo interviene nella natura a suo vantaggio, costruisce oggetti,abitazioni ecc Come interviene la cultura sulla natura : Con la mente analitica vengono estratte le parti, si creano limiti e confini. Quindi natura e cultura interagiscono e stanno alla base della formazione umana. Questa dicotomia permette di conoscere luomo. In tutti gli stati c la rivoluzione della ruota perch luomo comincia a fabbricare e inventa strumenti: carri per cu i territori abitati aumentano e vengono trasformati. Ci sono delle regole e dei limiti = recinti che delimitano il territorio con il senso del possesso dello spazio : uomo contro uomo per il possesso dei territori e delle cose. Luomo passa a produrre gli oggetti con i metalli = et del rame =et del bronzo = et del ferro. Luomo raffina i metalli sciogliendolo con la potenza del fuoco per fare utensili per lavorare il terreno. La tecnologia influenza anche laspetto emotivo, a livello istituzionale si sviluppano gruppi sempre pi specializzati. Si inizia ad educare per combattere diventando insensibili a livello psichico ma anche a livelli fisico in quanto luomo diventa pi forte e resistente. Dopo che viene creata la classe dei guerrieri vengono create altre classi: avviene una specializzazione = contadini, guerrieri e sacerdoti. ( Babilonesi ed Egizi) Quando la cultura trasforma l natura si vengono a creare del limiti, nascono i villaggi e le citt circondate dalle mura. Questo limite serva a distinguere il mondo esterno dal mondo interno: -Mondo esterno = natura selvaggia quindi c pericolo -Mondo interno = civile in cui si trasforma la natura per cui deve essere difeso. Questa divisione si innesca nella mente delluomo e lesterno diventa simbolicamente laldil , il mondo degli spiriti. Laltro diventa diverso da me,non c pi contatto con gli altri quindi c bisogno di creare una barriera creando anche concetti = il di fuori diverso, il dentro uguale : diversit e contrapposizioni.

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6. Concetto di alterit in antropologia


Lalterit investe non solo il pericolo ma anche le spiritualit che luomo riconosce pi potente di lui, nel mondo supero o infero. Laldil un mondo di spiriti che luomo ritiene vicino a s, gli spiriti e i morti sono ritenuti pericolosi. JAMES FRISER = scrisse un libro sulla paura della morte nelle civilt arcaiche. Il contatto con lalterit, il diverso, pu avvenire nello spazio e nel tempo con la purit. Nelle paludi, luogo immaginario considerato appartenente agli inferi in cui hanno trovato corpi di uomini, questa era una sorte di immortalit che impediva il marcire dei corpi, un luogo sacro e pericoloso nei quali si facevano dei riti. Palude un mondo spirituale che travalica il mondo umano. Concetto delluguale e del diverso = nelle civilt erano tutti uguali cera la tendenza ad omogeneizzare che apparteneva ad un gruppo. Luguaglianza corrisponde anche alle idee e alla lingua : identit diverse dalle altre identit.

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7. Identit personale e cultura


La parola cultura ha un suono profondo, ha a che fare con la profondit quindi viene acquisita nella parte pi profonda delluomo fin dalla nascita, infatti il bambino acquisisce la sua cultura gi dalla pancia. I valori culturali sono penetranti. Lessere presuppone un educazione => inculturazione corrisponde alla parola educazione in antropologia. Lidentit si acquisisce anche in modo spontaneo e inconscio ma vi anche inculturazione conscia. Lidentit comporta il concetto di inculturazione che appartiene a tutti i gruppi culturali. Concetti chiave: Natura / cultura Cultura = natura, legge e ordine Uguale / diverso = identit Inculturazione per creare gli uguali.

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8. Interazioni della cultura sulla natura


La cultura agisce sulla natura esterna alluomo a livello concettuale nella costruzione degli strumenti, nella costruzione del territorio.. per cui c un utilizzo degli elementi naturali che vengono forgiati e manipolati dalluomo in modo da poterne pare degli oggetti utili per la sua sopravvivenza e per migliorare le qualit della sua vita => azione della cultura sulla natura esterna delluomo. Azione della cultura sulla natura intrinseca delluomo = come il modello culturale, una costruzione umana che produce diverse culture nel mondo, ogni tipo di cultura ha un modello unitario in quanto ogni cultura ha una coesione tra tutte le sue parti che si rimandano luna con laltra. Quali sono le parti che costituiscono il modello sociale? Il livello economico, politico, mitico - religioso, sociale, comunicativo, immaginario/simbolico. Tutte queste parti sono presenti in tutti i modelli culturali e sono coese, comunicano tra di loro e hanno una parte in comune per questo che fanno parte tutti di una cultura , ogni aspetto della cultura rimanda ad altri aspetti della cultura un unicum ma allinterno di ogni singolo aspetto esiste una parola chiave che rimanda al modello unitario . c una sorta di identit tra le parti e il tutto. Per comprendere il modello culturale bisogna farlo a pezzi ma le diverse parti sono collegate : esempio il corpo umano. LEVI STRAUSS tutte le culture si costituiscono su di un nocciolo comune. Cultura = microcosmo uomo = macrocosmo Microcosmo e macrocosmo sono due parti di un modello unitario. Le singole parti della cultura hanno delle cellule che si collegano a tutto il resto. Le culture operano delle trasformazioni sulla natura. Chi vive in un mondo agropastorale diverso da chi vive vicino al mare, c una reale differenza. Tradizione = tramandare, vuol dire vivere secondo un modello prestabilito per secoli, la citt pi sottoposta al cambiamento rispetto alla cultura agropastorale.

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9. Connessione tra cultura e spazio


La struttura di funzionamento delle grandi culture in cui bisogna controllare migliaia di persone necessitano di una struttura studiata. Una cultura allargata ha uno spazio maggiore : collegamento tra cultura e spazio = la cultura legata nella sua formazione ad uno spazio ben preciso e delimitato. La cultura grande ha bisogno di organizzazioni comunicative maggiori per cui c la costruzione delle strade che a livello simbolico sono una sorta di interazione. La parola che unifica questo aspetto materiale di costruire le strade e allargare il proprio potere = via , un percorso, un tratto comune, una linea utilizzata per il percorso per cui c sempre un aspetto materiale, concettuale e simbolico in tutte le cose. Solo la nostra cultura di oggi non capace di far usare i simboli ai propri membri, tutte le altre culture hanno sempre utilizzato i simboli in modo consapevole e certe immagini o concetti potevano essere ridotti sinteticamente in una sola figura e tutti sapevano comprendere questi simboli, questo un arricchimento perch con una parola si possono dire molte cose. La lettura del mito simbolica, la mitologia greco romana apparentemente sembra fondata sulla storia di amori e degli dei e tutte queste persone agiscono in un mondo sovraumano ma anche umano in quanto c un livello di trascendenza. C un livello di lettura del mito che simbolico quasi un livello esoterico ed enterico attraverso il quale si possono leggere in vari modi, a livello della comunicazione ci sono complicazioni. Laspetto simbolico delle culture e connaturato con ogni evento per cui non pu essere scisso, il secondo livello di lettura al di l di quello che compare connaturato con ogni evento. Certi significati simbolici che sono immediati in una cultura noi non gli possiamo capire ma per loro invece sono fondamentali, c una discrepanza a livello comunicativo. Senza comunicazione non ci sarebbe possibilit di vita allinterno di una cultura. La cultura che interagisce sulla natura come materia quindi oggettualit , invece la natura umana e soggettiva come corpo fisico, quindi la cultura agisce sulla natura anche nel singolo.

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10. Definizione antropologica di istinto


Allinterno del corpo esiste una parte chiamata istinto, da cos costituita listintualit ? di solito si parla di istinto degli animali, listinto permette di sopravvivere, istinto sessuale, aggressivit il deposito degli istinti linconscio che rimuove tutte le istintualit aggressive per vivere in societ. Per vivere in societ bisogna avere delle regole, luomo un animale sociale che ha bisogno degli altri quindi il gruppo sociale fondamentale per la sopravvivenza delluomo, per cui luomo capisce di non poter essere solo ego, cio se stesso, ma deve controllare la parte di s istintuale a beneficio degli altri. La prima operazione della cultura sulla natura linsegnamento fin da piccoli ad organizzare e limitare la propria istintualit. Nella cultura agropastorale cera una specifica inculturazione, di cui noi abbiamo traccia attraverso la cultura orale,nei confronti della paura e dellavidit che pu essere di cibo, denaro, potere e anche sessuale. Lavidit viene stigmatizzata perch una delle prime forme di regolamentazione. La donna colei che alimenta, che procura il cibo una grande alimentatrice. Nei volumi di Levi Strauss che si occupato della mitologia, il primo volume intitolato Il crudo e il cotto, il secondo volume Alle origini delle buone maniere a tavola che tutto costruito intorno alleducazione della donna delle buone maniere in quanto la donna la prima da educare in quanto persona golosa = aspetti simbolici : la donna pi aperta delluomo quindi va regolamentata, da sempre le culture e soprattutto il mondo arcaico ha sempre considerato questaspetto reale e da prendere in considerazione. Per luomo listinto sessuale alla base della vita un segno di ricchezza a differenza della cultura occidentale di oggi. Il controllo dellistinto che individuale finalizzato al benessere del gruppo per cui si vengono a formare dei valori di gruppo che permettono la formazione e la sopravvivenza del gruppo stesso: -Rispetto degli altri e in particolare dei pi deboli : nelle culture arcaiche lanziano viene trattato con estremo rispetto in quanto ha pi esperienze e conoscenze, invece nelle nostre culture vengono scartati gli anziani : modello promosso dai mass media. La societ prepara la mente delluomo alluccisione. -Protezione nei confronti dei bambini e delle donne -Scambio : a livello economico e sociale ed il nocciolo delle culture e non solo lo scambio di beni ma anche scambio di donne. In alcuni gruppi il matrimonio molto regolamentato per cui nasce il problema dellincesto. La regola fondante della societ lincesto per cui lo scambio delle donne costituisce gruppi diversi.

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11. Definizione antropologica di gruppo


IL GRUPPO : il modello culturale esercita il suo controllo sulluomo singolo ma anche sul gruppo che diventa un valore culturale. Le regole di gruppo sono i comportamenti che permettono al gruppo di sussistere. Il gruppo una struttura comune a tutte le culture. Lassunto epistemologico dellantropologia quello di favorire o evidenziare il confronto tra le culture per vedere quali sono le uguaglianze e le diversit. Evoluzionismo = scuola antropologica. Controllo dellistintivit = oggi ancora un valore? No perch prevale la spontaneit. Le regole devono essere indotte dallinizio, la collaborazione si basa sullautoregolazione. Il dovere dellospitalit comune a tutte le culture agricole. Il GRUPPO ampio non funziona per cui deve essere di un numero limitato = microgruppo. La famiglia era il gruppo di riferimento e pu essere: _ nucleare _ allargata importante la vicinanza di chi parla nella comunicazione. Ogni fatto culturale porta in s lintera cultura, le culture arcaiche e indigene insegnano lattenzione verso i piccoli particolari dellambiente, essi parlano poco ma osservano molto. La parola era considerata qualcosa di sacro, invece oggi viene sminuito il valore della parola. La lingua costituisce la cultura, lo strumento di comunicazione allinterno del gruppo. Il limite crea alterit. Nellal di l della coesione del gruppo c anche lal di l trascendentale : sono entrambe qualcosa di altro. I bambini in tutte le culture antiche sono collegati ai morti, in quanto il bambino fragile ed quindi pi predisposto alla morte. I bambini portano il corallo, simbolo contro la morte, il bambino viene dal mondo dellal di l per cui si fanno dei riti per proteggerlo. Tutte le culture sono basate sullo scambio ( = per conoscenza, una forma rituale per il rispetto reciproco) e sulla paura dei morti (ES: Halloween) . Il valore dellospitalit per mantenere buoni rapporti con chi si trova al di l. Questo tipo di rete di rapporti permette di vivere in equilibrio. Molti comportamenti culturali sono rituali. Conseguenze della globalizzazione commerciale : stanno sparendo le regole culturali, non c pi libert delluomo in quanto il potere esercita un controllo su tutto il popolo. Nel DNA culturale ci sono resti del modello culturale allinterno di ognuno di noi. Linflusso di una cultura globale pu influenzare anche noi anche se la cultura di oggi diversa.

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12. Definizione di cultura orale


CULTURA ORALE : la cultura agropastorale in cui ci sono valori, leggi e la comunicazione avviene con la parola, non c la scrittura quindi vengono usati gesti correlati con la parola. Aspetti diversi strutturalmente della cultura scritta da sinistra a destra nasce nel 3500 d.c. con la forma egizia e lalfabeto greco etrusco e veniva usata come forma di potere per codificare le leggi e ci che veniva commerciato. Esistono biblioteche e archivi che hanno questi elementi che appartenevano alla classe pi colta, quelli che circondavano il re e il sacerdote, quindi la scrittura non era un unione di massa. Oggi invece c una forma di scrittura per tutti, alla fine dell800 lItalia era ancora un paese semi analfabeto anche se la chiesa cercava di alfabetizzare la popolazione. In Sicilia cera un ghetto di analfabeti. Lunit d Italia nei libri di storia si scopre che falsa, nei libri vengono analizzati i fatti di un obiettivo dei padri della patria quello di fare la scuola di stato per lalfabetizzazione di massa. Prima cerano le scuole religiosi delle suore e frati adesso invece le scuole sono istituzionali e necessitano di tanti soldi. La scuola di massa e lalfabetizzazione ancora oggi non sono riuscite a vincere sulla cultura orale (3.5% analfabeti in Italia). La cultura orale in Sicilia e in tutto il mondo meridionale dove pi sviluppata la plasticit e in cui tutti gli aspetti corporei sono molto diffusi. Questa plasticit in alcune culture pi forte di altre e si pu fare una correlazione tra lambiente climatico e geografico, in quanto nei modelli culturali esiste sempre un collegamento con laspetto geografico. Nelle culture orali bisogna indagare sul campo, ossia sul territorio in cui vengono raccolti dati reali C una corrispondenza climatico geografica : nel nord minore il contatto fisico tra le persone invece nel sud che un clima caldo c pi tattivit. Il libro N leggere n scrivere una ricerca fatta negli anni 50 e 60 a Bageria in Sicilia dove esisteva un gruppo di famiglie appartenenti alla cultura analfabeta.

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13. Differenza tra cultura orale e analfabeta


Differenza tra cultura orale ed analfabeta = la cultura analfabeta nasce quando la predominanza sul territorio analfabeta, invece cultura orale quando una minoranza. Il vivere secondo le caratteristiche del nomadismo non richiede alfabetizzazione: cultura zingara che rifiuta lalfabetizzazione che vive secondo modelli organizzativi diversi dai nostri. < le famiglie vivono dentro lambiente spezzettate nelle loro componenti, bambini con bambini, uomini con uomini e donne con donne, per questi gruppi sono in relazione. Ci che fa un gruppo coeso che in realt questi gruppi si riunificano nella totalit del gruppo, quindi non c separazione ma c omogeneit scissa in un frazionamento che di ordine apparente. Nei gruppi sono tutti parenti, c interrelazione tra le persone. Il marciapiede e la strada sono propaggini della casa, la strada attraverso la porta entra nella casa e viceversa la casa esce attraverso la porta verso lesterno es: le donne che fanno i lavori di casa fuori dalla porta. Non c niente di privato nella cultura orale c dialettica tra il dentro e il fuori. La parola e lurlo alla base della cultura orale meridionale ed araba. Le merci sulle bancarelle sono mescolate e non suddivise: carne e scarpe, uova e pentole ecc la struttura urbanistica ed architettonica vengono globalizzate nella totalit dello spazio asferico, da balcone a balcone si stendono i panni. Il balcone unaltra apertura della casa oltre alla porta : c volont si esporsi ed uscire fuori. Le case sembrano toccarsi e chiudersi in un intreccio di pietra, di ferro, di panni circolarit dello spazio tipica del mondo del sud. Non ci sono spazi rigidi e separati ma spazi che continuano gli uni dentro gli altri. Altro aspetto urbanistico lo spazio acustico in cui urla e rumori sono un linguaggio, quindi tutto ci che suono comunicazione. Le urla indicano uno stato danimo, un cambiamento emotivo e servono ad avviluppare in uno spazio acustico tutti gli altri : ognuno comunica agli altri la propria vita e condivide la vita degli altri, un azione corale collettiva.

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14. Differenza tra globalit e globalizzazione


Differenza tra globalit e globalizzazione = la globalizzazione vuole imporre un modello culturale economico del consumismo e una pseudo democrazia. Questo serve anche a portare via la vita dal centro delle citt perch la distribuzione delle merci affidata a famiglie o gruppi appartenenti a culture altre. Leconomia fa si che ognuno di noi diventi un consumatore. La globalizzazione produce ed esorta un modello culturale non collettivo ma soggettivo di acquisti, prevale il singolo sulla collettivit. Invece la globalit della cultura orale un predominio del gruppo sul singolo, le attivit del singolo vengono inglobati nella coralit del gruppo, quindi predomina linsieme. Luomo da solo non pu sopravvivere. Con la globalizzazione c un utilizzo improprio delle parole : la parola cultura viene abusata e strausata per renderlo neutro.

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15. Le fiabe: Propp


Le fiabe anche storicamente hanno un origine comune che quella derivante dal mito in quanto secondo Propp le fiabe derivano tutte dal mito il quale deriva dal rito. Nelle fiabe si racconta ci che si faceva nella ritualit , quindi il nocciolo comune a tutte le fiabe il concetto di iniziazione. Questa visione della fiaba superata. Quando lui scrisse la morfologia della fiaba venne perseguitato, in quanto in Russia esisteva il dominio dellideologia marxista che storicista. La definizione di un assoluto che inconcepibile con la storia, in quanto lassoluto perdura nel tempo invece la storia varia con un evoluzione costante. Gli assoluti e la storia non possono andare daccordo. La morfologia della fiaba teorizzata un assoluto permanere di un modello fiaba al di l delle epoche e delle storie. Propp non pot pi insegnare. Dopo ci scrisse le radici storiche dei racconti di fateper cui lideologia dominante vince e in cui descrive la fiaba come nata da qualcosa del passato remoto per cui la sua interpretazione venne accettata e ritorna ad essere noto. La sua prospettiva storica si inserisce nellambito rivoluzionistico che era quello dominante. Il rito primario e primitivo nella cultura antica e piano piano si trasforma da ritualit a qualcosa di selvaggio e violento che poi si ammorbidisce e diventa solo parola e racconto , mito e poi si arriva alla fiaba = Discendenza storica nel senso del perfezionamento . Le fiabe finiscono sempre bene per leroe positivo e male per leroe negativo quindi c una sorta di positivit. La formula fiaba al di fuori del tempo e dello spazio come i modelli linguistici quindi la fiaba una sorta di assoluto. Anche gli assoluti religiosi sono inaccettabili perch storicamente determinanti e la storia produce certi valori religiosi secondo la concezione marxista e quindi cambiando lepoca storica anche il valore religioso deve mutare. Anche i valori etici e morali non possono essere sempre uguali a se stessi, non pu esistere un substrato comune che passi attraverso i tempi eticamente valida per luomo, non esiste la morale naturale perch dal punto di vista marxista storicamente determinata. Levi Strauss in disaccordo con alcuni aspetti del libro racconti di fate invece ammirava la morfologia della fiaba che era in sintonia con il metodo strutturalista di analisi e interpretazione dei fatti culturali.

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16. La fiaba e il mito


Fiaba e mito possono coesistere, la fiaba per non deriva dal mito, la fiaba ha una formula precisa che si costruisce da s secondo LS = ci sono nella fiaba elementi collegati al rito di iniziazione. Nella fiaba esistono tutti gli elementi della cultura che lha prodotta quindi il principale metodo di trasmissione dei valori culturali in modo piacevole, in cui ci si rilassa e ci si apre allinconscio e alla ricezione dei valori culturali che il bambino impara. Anche con le feste vengono trasmessi i valori, sono educative. Il modello inculturativo della cultura orale delle cultura arcaiche non mai istituzionale ma capillare. La fiaba racconta il passaggio di stato del rito di iniziazione , quasi sempre leroe e le eroine della fiaba sono bambini o adolescenti e si concludono con il matrimonio -> inserimento nella vita adulta. Nella fiaba esiste la valenza simbolica del viaggio nellal di l, inizio di una nuova fase della vita, la morte e come si va nel mondo di l, quindi fare il viaggio nel mondo dei morti. La ritualit delliniziazione un momento delicato ed il passaggio di stato pi importante. ERNESTO DE MARTINO = ha raccolto materiale folcloristico per la tradizione della cultura contadina della Puglia , ha fatto una ricerca in equipe = molta parte della tradizione orale legata alla vita comune, ha scoperto che durante il rito di passaggio della morte, durante i funerali, c un momento di scambio collettivo che dura 2 giorni in cui durante la veglia notturna si raccontano fiabe -> la fiaba veniva raccontata non solo nel momento di iniziazione ma per tradizione anche in altri riti di passaggio. Il viaggio del morto come il viaggio delleroe nella fiaba nel mondo sconosciuto : metafora del viaggio dellanima del morto. La cultura orale a differenza della globalizzazione tende a portare gli individui ad unesaltazione e prevale il gruppo sullindividuo. Invece la globalizzazione fa si che prevalgano i pensieri del singolo individuo sul gruppo, si esaltano i pensieri dellindividuo rispetto al pensiero della cultura : uccisione della cultura. La caratteristica di tutte le culture un modello ordinato, oggi invece vi disordine e capovolgimento. C stato un passaggio dal relativismo culturale al relativismo del singolo, per cui il pensiero del singolo diventa legge. Se si afferma che tutto relativo si assolutizza. In passato non si conosceva il mondo della scrittura per cui la cultura orale rigida : sistema di tradizione forte per cui le culture si sono trasmesse in modo perfetto. Nellambito della trasmissione del modello culturale succedeva che linnovazione del singolo non aveva spazio perch altrimenti aveva dissolto. Oggi i modelli vengono imparati a memoria alla base della societ fredda a della societ calda in cui il singolo doveva conformarsi al gruppo, non si poteva uscire dalle regole. La cultura orale si fonda sulla trasmissione ma non di tipo istituzionale. Modello educativo del mondo agropastorale -> tradizione orale con fiabe, leggende, racconti di fatti del passato, proverbi e aneddoti. Non si parlava di un epoca storica ma esisteva il ricordo di un passato tenuto vivo attraverso i ricordi.

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17. Differenza tra fiaba e favola


Fiaba ,favola: nella favola si attribuiscono agli animali dei pensieri umani, invece nella fiaba prevale laspetto magico e avvengono delle trasformazioni, non solo per i bambini ma anche per adulti e riflettono le pulsioni del mondo reale. La fiaba proiettata verso la conoscenza del mondo dellaldil, si va al di fuori della realt per conoscerla immaginandola = un viaggio di conoscenza. Le fiabe hanno origini dal neolitico = momento di formazione della tradizione legata alla terra. Con la fiaba vengono trasmessi valori durante il periodo delladolescenza con il passaggio allo stato adulto = RITUALITA. Nella cultura orale il passaggio un inizio ed una fine = situazione di liminarit ambivalente, pericolosa perch non definita. C pi ritualit per il bisogno di armonizzazione del gruppo, ci si deve trovare in sintonia con i cambiamenti stagionali. INIZIAZIONE : la struttura comune a tutte le fiabe (Propp, morfologia della fiaba) che derivano tutte dal mito che a sua volta deriva dal rito. Liniziazione il passaggio dallo stato infantile allo stato adulto. Fiaba e mito possono coesistere secondo e Levi Strauss ci sono fatti collegati con il rito di iniziazione. Nella fiaba esistono tutti gli elementi della cultura che lha prodotta, il principale dei valori culturali con un metodo piacevole e rilassante. La conclusione di tutte le fiabe il matrimonio => rito. La tradizione orale relativa alla cultura agropastorale che il modello culturale che costituisce il modello di riferimento di molte culture. A vantaggio della globalizzazione si fatto sparire ogni processo identitario, tutto ci che formava lidentit. Tutta lantropologia culturale nata dallo studio delle tradizioni popolari che si possono definire agropastorali, la cultura urbana diversa dalla cultura contadina con una sorta di interscambio. Il principale mezzo di comunicazione della cultura agropastorale loralit e il racconto.

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18. Differenza tra cultura alfabetizzata e cultura orale


Differenza tra cultura alfabetizzata e cultura orale = nella cultura alfabetizzata prevale lindividualit rispetto al gruppo, invece nella cultura orale prevale il gruppo, la circolarit e anche nellambito della trasmissione del racconto della fiaba e del mito e del processo di memorizzazione la non individualit evidente. La singolarit del narratore porta una novit invece nella cultura orale il racconto non doveva subire modificazione ma rimanere sempre uguale a se stesso quindi non cera spazio per la creativit del singolo. Alcune ricerche hanno appurato che le novit portate dal singolo erano sottoposte allaccettazione del gruppo, quindi la coralit e il gruppo prevale nella cultura agropastorale rispetto al singolo per cui esistono delle regole predominanti nel gruppo. La creativit veniva esercitata in altri ambiti, la novit doveva essere condivisa e non intaccare il modello.

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19. Le radici storiche dei racconti di fate di Propp


RADICI STORICHE DEI RACCONTI DI FATE : Propp individua storicamente nella tradizione rituale delliniziazione il nucleo centrale della fiaba. Dal rito delliniziazione si passa al mito, al racconto e poi alla fiaba che secondo Propp una sorta di semplificazione del mito. Negli anni 60 ci fu una discussione tra Propp e Levi Strauss => questultimo disse che non era vero che le fiabe derivano dal mito. SIMBOLO = il racconto fiabesco, mitico e religioso si costruiscono su due modalit: (LS) -Intreccio = un susseguirsi di eventi collegati da u inizio e una fine -Metalinguaggio = il racconto si costruisce sul linguaggio, una serie di parole incatenate tra di loro secondo un senso e un significato che possono essere legati alla causa e alleffetto. Dietro a questo c un altro linguaggio che noi percepiamo inconsciamente che il linguaggio dei simboli che LS definisce il metalinguaggio. un insieme di rete di simboli. La modalit narrativa si basa su delle regole precise che vengono apprese nella pratica. Questo mondo retrostante quello pi vicino alla realt del messaggio che si vuole trasmettere. Ogni immagine ha uno stretto rapporto con la narrazione quindi le regole di interpretazione della narrazione possono essere applicate anche allinterpretazione dellimmagine. Le incisioni di immagini venivano fatte ritualmente nel momento delliniziazione perch dovevano rappresentare simbolicamente le conoscenze dei valori della singola cultura. Liniziando doveva rappresentare sulla roccia il simbolo delle cose che aveva appreso.

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20. Definizione di iniziazione


legata ad un momento particolare della crescita, di passaggio dallinfanzia alladolescenza, ma questi momenti di passaggio non solo legati solo a quel periodo sociale , ci sono anche riti di caccia, riti agricoli legati a momenti delle stagioni per favorire un buon raccolto e i riti legati alla morte. Il rito delliniziazione viene anticipato da una lunga preparazione che devono seguire i giovani per apprendere tutte le regole culturali per entrare nel mondo adulto, un momento crudele per mettere lindividuo di fronte alla durezza della vita, al dolore, alla fatica e alla paura. ES: Nel medioevo cera liniziazione di entrare nella vita cavalleresca, la cresima Nelliniziazione classica delle cultura arcaiche c lallontanamento dal nucleo famigliare per fare una serie di prove, questo viene narrato allinterno della fiaba che era lunico momenti di condivisione collettiva attraverso il meccanismo identificativo negli avvenimenti narrati. Non cera un identificazione nel mondo agropastorale cruenta ed aggressiva nei confronti dei ragazzi, ma questi racconti costituivano una sorta di esercizio psichico, quindi si sperimentava al livello immaginario una serie di simboli che davano una preparazione al mondo adulto. Come avveniva liniziazione antica = nel mondo islamico si pratica la circoncisione, liniziazione arcaica legata a qualcosa di cruento : amputazione delle dita, segni di ferite secondo un disegno geometrico sulla pelle. Scopo educativo = il rito duro perch la vita dura, una forma di coraggio perch lindividuo si deve abituare alla paura del dolore fisico e della morte. Capacit di controllo della soglia di dolore e di sopravvivere psichicamente ai momenti pericolosi della vita. Quindi il rito diniziazione doveva educare anche alla morte, come? Attraverso il racconto di fiabe con il viaggio in mondi lontani, nel mondo dellal di l che non solo quello sotterraneo ma anche dislocato nelle montagne. Nel racconto si esplora il mondo della morte : il giovane veniva allontanato dalla famiglia e dal gruppo e messo in una capanna da solo in una foresta, egli doveva dimostrare di essere forte. Tutte le fiabe iniziano con lallontanamento delleroe o delleroina. Con la globalizzazione si cercato di far sparire ogni identit culturale e le radici culturali. Il mezzo di comunicazione della cultura agropastorale loralit e il racconto. La cultura alfabetizzata della globalizzazione prevale laspetto individuale a differenza della cultura orale in cui prevale il gruppo e nellambito della trasmissione e della memorizzazione dei racconti della tradizione ci sono differenze = la non individualit. Ci che caratterizza lindividualit del singolo la novit, invece il racconto nella cultura orale deve essere sempre uguale a se stesso, non cera spazio per la creativit del singolo. Le novit d3l singolo erano sottoposte allaccettazione del singolo , invece nellantichit non era permessa la modificazione, prevale il gruppo rispetto al singolo quindi ci sono regole predominanti, oggi invece viene esaltata la creativit. In passato la novit doveva essere condivisa dal gruppo e accettata solo dopo tanto tempo. Iniziazione classica = nelle cultura arcaiche leroe si deve allontanare per affrontare da solo la vita attraverso il meccanismo identificativo di questi racconti, per un esercizio fisico delliniziazione. Nel mondo agro pastorale con lidentificazione si vive liniziazione : fiabe di Calvino. Liniziazione legata

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a qualcosa di cruente perch lindividuo si deve abituare alla paura del dolore fisico e della morte per avere coraggio ed educazione alla morte attraverso il racconto delle fiabe = viaggio in mondi lontani, nellal di l per esplorare. Vittoria della cultura sulla natura quando si vince la paura -> valore concettuale per cui luomo pi forte dellistinto naturale. Un altro momento delliniziazione la trasmissione dei valori comportamentali legati alla socialit, allo scambio e al rispetto = sono i valori costituenti del gruppo = inculturazione del singolo per il rispetto dellaltro. Gli elementi individuali, culturali e sociali vengono trasmessi con la fiaba. Nel momento di rischio si rappresenta la morte del bambino che viene messo in cimiteri = c una morte ed una rinascita : simbolo delle fiabe. La prima forma di conoscenza de bambino avviene attraverso la bocca => allattamento che una fase maniaco-depressiva in cui il bambino si sente in colpa per la sua aggressivit. Anche il cibarsi rappresenta una forma di aggressivit.

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21. Levi-Strauss
Levi Strauss fece uno studio sui miti nel suo libro Il crudo e il cotto che raffigurano la natura e la cultura. Nella fiaba di Hensel e Gretel la strega vuole mangiare il bambino non la bambina, viene messo in gabbia e viene fatto ingrassare e ogni tanto la strega gli chiede di fargli vedere il dito per vedere se era cicciotello. Questo il ricordo dellamputazione delle dita, delle falangi, che in Europa veniva spesso praticato per far vedere come questo, il bambino, era riuscito a superare il dolore. Finisce bene perch i due bambini riescono a capovolgere la situazione con lastuzia e lintelligenza e a sconfiggere la strega. La bambina vince, nel metalinguaggio, diventa adulta e sigla la vittoria della cultura sulla natura. La strega vista nella sua selvaggit. Io sono uomo, entro nel mondo degli adulti e come tale devo controllare tutti gli elementi troppo selvaggi sia del mondo esterno sia del mondo interno psichico, i fantasmi, gli spiriti. Le immagini che vengono raccontate nei racconti fiabeschi servono per tirare fuori tutti i possibili fantasmi, guardarli in faccia e dire io vi sconfiggo, io sono pi forte di voi. Luomo controlla la natura e la violenza irrazionale, la strega infatti stupida. Questo sta ad indicare il predominio della cultura sulla natura. Levi Strauss dice che si gioca sempre intorno alla dialettica tra natura e cultura. La fiaba, momento educativo non solo di intrattenimento vuole trasmettere anche questo valore concettuale, io sono pi forte del mondo selvaggio e istintuale. Messaggio di fiducia e speranza nelle proprie forze, importante per i bambini, infatti le fiabe finiscono sempre bene. Nelle fiabe di Grimm e Andersen c un eccesso di violenza, dovuto forse al periodo romantico, epoca in cui vengono trascritte.

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22. Valori comportamentali legati alle fiabe


Nelle fiabe ci sono anche degli aspetti quali la trasmissione vera e propria di valori comportamentali. Trasmissione di valori legati alla solidariet e allo scambio e al rispetto sono presenti nelle fiabe tradizionali italiane e vengono molto sottolineati. Inculturazione al coraggio individuale. Iniziazione ai valori del gruppo, alla solidariet e allo scambio e alla collaborazione. Il rispetto dellaltro arriva fino allospitalit gratuita. Questi sono aspetti fondamentali per la costituzione del gruppo agropastorale. Abbiamo elementi individuali, sociali e ideologici. Luomo agropastorale si racconta attraverso la fiaba ed consapevole della sua preminenza sul mondo naturale ma ha anche un grande rispetto per tutto ci che altro,ad esempio lanimale anche se viene ucciso si porta in trionfo adornato come una sorta di scambio nei confronti di questa vittima, il cui valore viene riconosciuto da tutti. Tutti i mondi altri vengono rispettati, soprattutto il mondo dei morti un mondo con cui si pu avere un certo scambio. Nella zona alpina si convinti che i morti della propria famiglia ti possono aiutare soprattutto se sono state molto amate in vita e possono essere invocate nel momento del pericolo. Cera un interscambio anche con il mondo di la gi in epoca romana. I Lari e Penati richiamavano i morti della famiglia e andavano venerati. Nei capitelli romani si vedono delle piccole nicchie in cui venivano inseriti i teschi dei parenti, soprattutto in area celtica, vicino alle case o di fianco alla porta di casa. Con il mondo di la si doveva avere un rapporto perch tutto in contatto con tutto, esiste e lo si considera come qualcosa di reale nella cultura agropastorale e si ha anche uno scambio con questo mondo. Uno dei primi momenti di questo scambio quello delliniziazione che oltre ad essere un momento di coraggio anche un momento di racconto immaginario, di viaggio nel mondo dellal di la della morte. Che cosa succede in questo momento di rischio e di pericolo? Rappresenta la morte ma il bambino ce la fa, abbiamo la sua aggressione,ad esempio cannibali che si avventano sulleroe divorandolo, nel mondo sciamanico e tibetano. Questi giovani vengono messi in cimiteri dispersi e da soli devono invocare questi spiriti che li divoreranno e loro rivivranno questa aggressione iniziatica ma poi questo divoramento servir per arrivare allo scheletro che verr sostituito da uno scheletro di ferro invincibile che dar una forza fisica straordinaria. C quindi una morte e una rinascita. Il primo concetto dellimmaginario della cultura orale il fantasma del divoramento. Il bambino conosce tutto attraverso la bocca. La sua prima azione succhiare dal capezzolo della mamma, aggressivit del bambino piccolo che se la prende con il seno della madre. La prima forma di conoscenza del bambino neonato avviene attraverso la bocca. Ha unansia di divoramento, prima ha un senso di impotenza e non si distingue dalla madre, poi riconosce la madre quando comincia a sorridere eccetera. La cultura contadina nasce con lo scambio di merci e in cui la trasmissione dei valori culturali avviene non a livello istituzionale ma nei momenti di aggregazione. Il contadino spesso vive isolato o allinterno di un gruppo ristretto, la trasmissione veniva effettuata dai genitori, nonni e parenti in un momenti particolare di aggregazione :

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-Inverno: che era il momento pi tranquillo, di giorno ci si riuniva intorno al cammino e nella sera ci si radunava nella stalla perch era un ambiente vasto e caldo in cui si raccontavano le fiabe, leggende o aneddoti. -Raccolto: il momento della meditura del grano in estate in cui alla sera ci si raccoglieva. -Feste I momenti di aggregazione sono i momenti in cui compariva la trasmissione orale e in cui la cultura contadina replicava se stessa in quanto cera il bisogno di trasmettere valori con linculturazione.

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23. La trasmissione della cultura


La forma di trasmissione avviene continuamente in momenti in cui tutti vi erano sottoposti, linculturazione non avviene mai in una direzione ( gli adulti sui bambini) ma veniva progressivamente rinforzata anche in chi laveva gi ottenuta, quindi cera un rafforzamento culturale sia ai giovani che agli anziani -> linculturazione avveniva su tutto il gruppo. Nel 900 cerano i narratori di professione che si guadagnavano la vita di corte in corte che si fermavano in cambio di cibo ed alloggio raccontando delle fiabe, cera uno scambio di comunicazione anche a livello immaginario. Anche nelle feste popolari si trasmettevano dei valori inculturativi e non solo la fiaba. La fiaba viene raccontata oggi nei momenti pi felici, alla sera ai bambini che apprezzano molto questo aspetto. Pi che leggere le fiabe ai bambini bisogna raccontarle perch nel racconto passa un emotivit personale che percepisce il bambino. Nella fiaba liniziazione vuol dire anche conoscere la morte. Lantico calendario agrario veniva seguito perch era in sintonia con il cosmo, quindi nel mondo contadino dipendente dalle stagioni le iniziazioni venivano fatte nel periodo pi consono perch simbolicamente significava riinizio della vita -> le piante crescono, gli animali che partoriscono per cui a questa nuova vita si accompagnava la ritualit legata al passaggio di stato -> morte della vecchia vita infantile e inizio della nuova vita adulta. I bambini erano considerati pi vicini al mondo della natura e uscendo da questo mondo naturale per cui i bambini non possono capire le leggi culturali, hanno una maturit completa del corpo e della psiche per cui possono essere inculturati ai valori fondamentali che vengono imparati con lesempio sulla propria pelle e attraverso i racconti. Nei riti iniziatici c un rischio reale di morte che per non una vera morte ma teatralizzata, in ogni rito c un aspetto teatrale, una rappresentazione collettiva dei peggiori problemi che nascono dallesistenza. Il racconto della fiaba e del mito sono una forma di teatro embrionale, quindi c una vera e propria rappresentazione. Chi racconta la fiaba e chi la ascolta si identifica, anche la tragedia e la commedia hanno dei nocciolo psicologici. Nella fiaba c anche lelemento del sacrificio: Biancaneve, la bella addormentata nel bosco in cui ci sono forme di morte e di sacrificio della ragazza, si ripetono le forme di morte apparente quasi sempre nei confronti delle donne. Nel mito e nella tragedia greca sempre la donna ad essere sacrificata per il bene collettivo secondo ritualit pagane. Nellantichit questo tipo di sacrificio del giovane era praticato e nella fiaba presente, non cruento e drammatizzato ma ridotto e lo si camuffa. La morte nella fiaba non mai definitiva ma camuffata dallimprigionamento come nella torre, o la ragazza coperta con la pelle di animale che nasconde la sua vera realt. La vecchiaia e lanimalit sono collocati nel mondo dellal di l che sopranaturale , un ipernatura ma comunque natura.

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24. La fiaba elemento privilegiato della trasmissione della cultura orale


La trasmissione dei valori avviene con laggregazione. Il contadino vive isolato, i gruppi sono piccoli e il momento di trasmissione linverno durante la sera e il momento del racconto destate. Nei momenti di aggregazione della trasmissione della cultura con le fiere di settembre in cui le persone si scambiavano racconti. In questi momenti la cultura contadina replicava se stessa. Il gioco diventa imitativo e forma di istruzione e di apprendimento. Il racconto un momento di relax che permette la trasmissione e successione di momenti in cui tutti erano sottoposti allinculturazione : bambini e anziani con un rafforzamento culturale. Ogni insegnamento aveva un suo proverbio. Leducazione avveniva progressivamente e continuamente cerano narratori di professione provenienti anche da altri paesi : scambio immaginario. Linculturazione avviene anche nelle feste popolari in cui c un incontro con le classi sociali. La fiaba veniva raccontata alla sera ai bambini in quanto nel racconto passa un emotivit personale a differenza della lettura. La cultura orale vive nella collettivit. Famiglia nucleare : gestiscono tutto i genitori Famiglia allargata : quella contadina in cui il punto di riferimento era una donna. La fiaba collegata alliniziazione , quindi conoscere la morte, infatti la parola significa viaggiare nellal di l, una morte teatrizzata , una rappresentazione collettiva dei problemi dellesistenza.

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25. Rappresentazione teatrale della fiaba


Rappresentazione teatrale della fiaba = nella fiaba ci sono forme di morte e di sacrificio quasi sempre nei confronti della donna per il bene collettivo secondo le tradizioni pagane. Questo tipo di sacrificio viene ridotto e camuffato nelle fiabe, c sempre una rinascita dopo la morte, quindi una morte apparente (la bella addormentata nel bosco). la morte viene camuffata dallimprigionamento, che un rivestimento,o da cose che nascondono la sua vera realt. Lal di l un mondo sopranaturale il mondo invisibile degli dei e dei morti. La grotta considerata far parte del mondo dellal di l in cui venivano dipinti gli animali. Il mondo naturale visto come potenza di cui luomo si vuole appropriare. La morte contigua alla ricchezza in quanto si va nellaltro mondo per arricchirsi ed appropriarsi di oggetti magici e per portare energia al gruppo. Il viaggio nellal di l visto come un accorgimento. Il mondo oscuro, profondo e pericoloso (la profondit psicofisica) per poter arrivare al matrimonio finale che permette la fecondit al bambino : segno di amore e di rinascita. Il rapporto delliniziazione con questi aspetti della morte che viene chiamata morte iniziatica,morte apparente, ha unimmagine simbolica, e avviene in una grotta, in una torre, su unisola lontana o dentro a una pianta o statua di pietra che significano la prigionia. Qual la caratteristica di questa trasformazione? La pianta viva ma ferma. Stiamo cercando la parola chiave che unisce la pietra e la pianta, sono immobili. C un pensiero simbolico dietro alla fiaba che viene concepito inconsapevolmente. Lelemento comune nella morte apparente limmobilit. La morte assenza di movimento. La fiaba come dice Propp porta in se resti di queste pratiche antiche, viaggio nellal di la serviva per vincere la paura e per avere un contatto fisico soprattutto con il mondo ultranaturale, ladulto deve sapere che esiste la morte. C un ulteriore aspetto metaforico nel viaggio nellal di la. Tutti gli elementi di ogni aspetto culturale si ripetono negli anni, il fatto che durante liniziazione si parli di questo viaggio nella profondit, che pu essere anche il fitto di un bosco. un viaggio che non solo porta verso la conoscenza di se stessi e delle parti legate allistinto come la bramosia e il desiderio. una metafora simbolica della preponderanza della potenza del mondo sotterraneo, soprannaturale, estremamente potente. Il prendere questi tesori rappresenta la maturazione sessuale della persona,l istinto di riproduzione il pi potente. una sorta di scoperta dei propri tesori nascosti che vengono finalmente portati alla luce. Rapporto simbolico con la propria maturazione fisica. La fiaba classica in cui c leroina o leroe che cercano questi tesori finisce sempre con un matrimonio.(nel bambino c il periodo di latenza nel quale la sessualit non ancora scoperta,mentre alle soglie delladolescenza comincia ad essere scoperta.) Fiaba come insegnamento e preparazione ad un livello molto pi profondo. Linconscio va preparato e educato. Queste immagini ci portano ad una sorta di semiconsapevolezza che il bambino deve affrontare. Il matrimonio rappresenta lingresso nella vita sociale adulta. Aspetto di abbondanza e fecondit come miglioramento della situazione economica e sociale. Non c una grande differenza di genere allinterno della fiaba, anche la donna pu compiere gesta coraggiose. C una

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divisione del lavoro nel senso che le donne fanno lavori da donne e gli uomini da uomini. Le femmine, dicono oggi, che sono femmine per cultura e non per natura, per la politica, ideologia dominante, per giustificare il trans gender. La cultura sicuramente comporta degli arrotondamenti di questa parte fisica ma gli ormoni prefigurano la donna in modo diverso dalluomo, anche le qualit psichiche sono differenti. Certe culture creano degli essere che sono a livelli di soglia tra maschile e femminile, esempio i masai, i guerrieri sono molto curati quasi effeminati. La prof. ha fatto uno studio su un testo sulla problematica del genere maschile e femminile, di Margaret Mead, che verifica che esiste questo passaggio di genere, e dice che sono acquisizioni culturali essere maschio e femmina. Questo libro pieno di contraddizioni. Si usa la parola gender come acquisizione culturale del genere, unideologia e i suoi promotori si servono di esempi tratti da studi antropologici. Ma vediamo che questi esempi sono abbastanza scarni e sono attualmente inesistenti e quindi non verificabili, viene fatto passare per scientifico ci che scientifico non . tutto fortemente ideologizzato. Per quale motivo c una strumentalizzazione politica di attribuire a un fattore culturale il genere che la natura ci ha dato?? Dietro tutto questo c una manipolazione di tipo ideologico e politico. Nella cultura orale la divisione tra maschi e femmine soprattutto a livello lavorativo, di ruolo. Nel mondo celtico combattevano anche le donne. C una manipolazione ideologica e lesempio vivente sono queste fiabe che ci dicono come nella cultura contadina di tutta Italia e soprattutto al sud negli elementi che si riscontrano nella fiaba esistono elemento maschili che a livello inculturativo servono anche alla donna. Nella cultura agropastorale, quando i pastori scendevano in pianura le donne rimanevano a casa con i bambini e da sole si gestivano la vita portando avanti il lavoro dei campi e la cura degli anziani. Certe donne sono note per una certa rudezza, forza, per un ruolo che ha sviluppato una serie di caratteristiche maschili. Il diritto di tramandarsi la terra al sud di linea femminile. Il risorgimento non si sarebbe mai fatto senza i salotti borghesi delle donne che diffondevano idee rivoluzionarie. La donna stata liberata e ci sono molti meno bambini in Italia negli ultimi decenni. Lo scopo liberare la donna. La societ nel suo insieme non ha vantaggi perch si sta esaurendo, solo singolarmente ci sono vantaggi. Questa ideologia ha portato alla distruzione della volont del gruppo. Siamo andati vero un soggettivismo spinto, il proprio ego portato a misura di tutte le cose. Ognuno pensa ai propri interessi e la societ crolla e arriveranno i rapaci che presto prenderanno il potere. Entrare in questo tipo di mentalit fa si che ci autoannulliamo. I mass media per scaricarsi la coscienza ci scrivono le cose cos come sono e siamo noi gli stupidi che non capiamo. Nella fiaba c riferimento allaspetto tecnologico della cultura e tra le varie prove che vengono chieste, c una prova psicologica della maturazione, ci sono valori religiosi quali il rispetto dei morti e poi ci sono altri esempio di valori che passano attraverso la fiaba, leducazione al lavoro di ruolo, la donna deve saper cucinare, rispetto per gli anziani, caratteristiche di dolcezza, rapporto con la tessitura. Le parche, le tre divinit del cielo che sovrintendevano alla vita, filavano, preparavano la vita e chi tagliava il filo portava la morte. Donna che da la vita ma la pu anche togliere. La donna doveva anche saper riconoscere il grano di ogni tipo,saper accendere il fuoco, andare a prendere lacqua. Il femminile a livello simbolico molto legato

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allacqua, perch la donna porta con se nel ventre il liquido amniotico che permette al bambino di crescere. La donna si spostata dal fitto della foresta nella savana, in zone semiaride, pianure australiane dove c sabbia, la donna essendo carica di liquido quasi ogni anno partoriva e produceva questo liquido amniotico e anche il latte con cui allattare il bambino. E questo liquido in sovrappi la collegava al simbolo della vita, lacqua. Vita, donna e acqua hanno simbolicamente questi aspetti comuni, elemento della vitalit. Fotografie di Bologna in cui le donne andavano a lavare le lenzuola dei nobili, erano tutte donne, lavandaie. Anche a coltivare il riso erano tutte donne. Chi andava a prendere lacqua anche nelle fiabe erano le donne. Cera il pozzo che stava lontano, non cerano gli acquedotti, si andava a prendere lacqua alla sorgente e ci andava la donna. Correlazione armonica, piena di senso, vediamo con quanta armonia tutto stato collocato nel corso plurisecolare di pensiero. Noi pensiamo che luomo primitivo era un deficiente invece tutto queste cose sono state capite nellantichissimo mondo che ci ha preceduto. Aspetto metaforico nel viaggio dellal di l connesso a tutti gli aspetti della cultura orale che non solo porta alla conoscenza delle proprie parti psichiche profonde ma anche un viaggio nel soprannaturale potente. Non c differenza di genere nella fiaba infatti ci sono anche eroine con un forte carattere. MARGARET MEAD maschi e femmine sono generi culturali, gender che unacquisizione culturale e non di sesso. Nella tradizione plurisecolare la divisione tra maschi e femmine solo a livello lavorativo.

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26. Raccolta di fiabe a cura di Italo Calvino


Rapporto ciclico delle stagioni una struttura comune di tutti i contadini. Calvino ha fatto una raccolta dai manoscritti, negli anni 50, in molte biblioteche, non ha fatto ricerca sul campo. I manoscritti risalgono alla fine dell 800 e i primi decenni del 900 sulla cultura contadina. Calvino ha raccolto le fiabe e le ha tradotte perch erano scritte in dialetto, fa un lavoro filologico, traducendo il pi fedelmente possibile i testi che erano in dialetto. Dove ha cambiato termini lo ha segnalato nelle note, lintegrit straordinaria. Il volume dei millenni c oggi in unedizione economica in tre volumi con comunque le note. Ha lavorato in molte citt italiane per queste fiabe. Confronta le fiabe tra di loro. I racconti che leggiamo oggi non si sono tramandati di persona in persona ma sono fiabe elaborate, non c pi una memoria esatta ma c una mescolanza con fiabe che provengono dalla tradizione scritta non orale. Infatti lultima raccolta veramente seria quella di Calvino. Si deve evitare di spacciare per tradizione orale quella dei media o dellinvenzione personale del singolo. Bisogna raccogliere gli elementi scientificamente attestandone la tradizione orale e fare in modo che non ci siano mescolanze apocrite. Questi elementi sono documenti molto importanti che ci testimoniano la cultura orale contadina. La provenienza deve venire accertata e si devono scartare prodotti frutto di una mescolanza. La tradizione legata agli oggetti molto scarsa. I documenti devono essere rilevati dalla viva voce del narratore. Le regole non valgono pi, vogliono farci credere che le regole non valgono pi e ci spacciano cose che non sono vere. Nel tempo pi antico si potevano intendere le cose come erano nel pensiero attraverso la tradizione orale. Importanza del rigore. Oggi vengono nascosti e persi i veri messaggi culturali. La raccolta di Calvino una fonte di documenti oggettivi per quanto riguarda il materiale prodotto dalla cultura contadina. Rapporto con la terra e il tempo ciclico delle stagioni. Anche il contadino delloasi del deserto avr delle caratteristiche simili perch dipende dal sole, acqua e terra. Il contesto generale sar differente a seconda della collocazione geografica. La struttura economica, sociale, inculturativa sar ovunque bene o male la stessa che poi varia da uomo a uomo con le sue sfumature. Ricerca antropologica dentro la fiaba. La cultura contadina sta scomparendo anche la politica non fa niente per proteggere la cultura contadina.

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27. Fiaba Zio Lupo: fiaba romagnole, verso Ravenna


Una bambina golosa, relazione con lavidit, siamo a carnevale, la maestra vuole dare alle bambine le frittelle se fanno le brave. Ma la bambina non sapeva fare la maglia, incapacit tecnica. Si chiude dentro al bagno e si addormenta e le altre bimbe si mangiano tutte le frittelle, quindi racconta tutto alla mamma che le dice di andare da zio lupo, parentela, struttura familiare, lemirato? una forma di matrimonio per cui quando il marito muore il fratello di questo pu diventare marito della vedova. Zio lupo una sorta di iniziatore che vive nella foresta, depositario della padella per le frittelle, resto di cultura antica, ha delle caratteristiche sciamaniche. La bambina batte alla porta di zio lupo. Apre e le da la padella. Altro elemento culturale: deve restituirla piena di frittelle e vino,( simile a cappuccetto rosso), tutto cibo cotto. Le fiabe girano spesso intorno alla produzione di cibo. La bimba golosa e si mangia tutto invece di pensare allo scambio. Zio lupo vuole il baratto, uno scambio, a volte c chi per me compra un bene, ma ora c uno scambio diretto. La bimba non tiene fede alla parola data, che era molto importante nella cultura orale,in quanto non poteva venire scritta la parola data. Linsegnamento fatto in modo indiretto, lapprendimento della regola avviene dal confronto con il comportamento positivo (la mamma che cucina per zio lupo). Ma la bimba si mangia tutto, frittelle, pane e vino, poi si rende conto dello sbaglio, non sa cucinare e non tiene fede alla parola data e in pi c disprezzo per zio lupo. Lei si allontana da casa,gioca come una bambina e disprezza zio lupo, che ha legami con il mondo trascendente, mancanza di rispetto nei confronti dei morti. Per riempire la padella raccoglie delle polpette di somaro (coprofilia nei bambini che prelude alla scoperta sessuale). Questa fiaba non solo per bambini ma anche per adulti. La bambina non sa distinguere il cibo dalle feci, tutto pu essere scambiato con tutto a un livello di parit. molto importante la tassonomia nella cultura orale perch mancando i documenti scritti vengono definite le cose a livello verbale. Troviamo vari nomi per definire il colore del mare ad esempio. Essere capaci di definire una delle regole fondamentali. La bambina dimostra di far parte ancora del mondo della natura, bambina ancora grezza non ha ancora incorporato i valori culturali e va a finire nella pancia del lupo, serve per far capire che chi si comporta cos fa ancora parte del mondo della natura. Tutte le fiabe di divoramento strutturalmente sono simili, vogliono definire cos la natura, la non cultura. La cultura contadina ordina la realt secondo le regole per cui il bambino fa ancora parte della natura. Il divoramento avviene quindi siamo perfettamente nelle radici storiche sottolineate da Propp. (Il capitolo legata allo strutturalismo di Nicola Martino va fatto bene.) Arriva a questo punto la punizione, il cattivo, chi non si comporta secondo la trasmissione dei valori culturali, viene incasellato come modello da non seguire. Metalinguaggio: essere divorati dal lupo, il pensiero che sta dietro la fiaba che se non applichi le regole della cultura contadina verrai punito. Questa lettura strutturale del racconto fondamentale per essere applicata ovunque c un racconto.

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La bambina usa acqua sporca per il vino, il pane sostituito dalla calcina dei muratori. Il lupo con occhi di fuoco, particolare interessante, gli dice stanotte ti vengo a mangiare. La mamma chiude porte e finestre ma si dimentica lapertura del camino. Cos la cappa del camino?? lasse verticale alto basso che segnala la trascendenza. In Grimm questi particolari non ci sono. Astuzia del lupo, del soprannaturale, alla fine c sempre una variabile che appartiene al soprannaturale che alluomo sfugge e che fa si che il lupo possa avere la meglio sulla bambina. La cultura contadina saggiamente evita di essere ipocrita e riconosce la violenza perch non si pu far finta che non ci sia. I bambini sono angioletti ma anche diavoletti e bisogna dar loro strumenti per riconoscere la violenza perch se no poi esce e succedono dei disastri. La fiaba un ottimo strumento. Tutto oggi deve essere nascosto dietro ipocrisia buonista. La donna,perch alimentatrice, si pensa anche come golosa.

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28. Fiaba Gricoccola: una fiaba urbana


Fiaba bolognese raccolta da Carolina Colone di Berti Giricoccola scritta da Calvino. a soggetto quasi pi urbano,ci sono elementi quali i commercianti. Un mercante che aveva tre figlie doveva andare in viaggio e vuole fare un regalo alle figlie che volevano oro argento e seta da filare, simboli dellavidit. La pi piccola e pi bella era Giricoccola, le sorelle erano invidiose. La prima prese loro, la seconda largento e la seta da filare la prese Giricoccola. Dopo si misero a filare alla finestra e la gente che passava fissava la pi piccola. Nel cielo passa la luna, aspetto cosmologico, e dice: quella delloro bella, quella dellargento pi bella ma quella della seta di pi, buona notte belle e brutte. Filastrocca che ha a che fare con qualcosa di magico. Le sorelle erano divorate dalla rabbia e decisero di scambiarsi il filo. Tentano di ingannare Giricoccola dandole largento ed in seguito loro ma la luna continuava a dire che la pi bella era Giricoccola. Quindi la rinchiusero in un granaio, iniziazione, prigionia, forma di viaggio nel mondo di la, esperienza paurosa. Sta li a piangere finch la luna la prende e la porta con se. E quando vede le sorelle dice che quella che a casa sua la pi bella. Chiamarono lastrologa, quindi astrologia, che trovasse la sorella, che dice che era in casa della luna e non era mai stata tanto bene. Quindi le chiedono come ucciderla, per lumiliazione, (si passa dal momento della prima formazione dellio che per diventa totalizzante per cui il bimbo si vede al centro di ogni attenzione), c quindi un senso di onnipotenza che durante liniziazione ha un suo scopo, attraverso la formazione dellio questo senso deve calibrarsi, ridimensionamento dellego, per ricalibrare lego nella sua misura corretta. Lastrologa si veste da zingara e va sotto casa della luna ma qui casca lasino, con un altro modo di avidit. Lastrologa dice:guarda questi belli spilloni te li vendo per poco e lei la fa entrare in casa. Gliene mette uno nei capelli e lei divent una statua, imprigionata nella pietra, ritorna nel mondo naturale, la pietra, anche perch si lasciata sedurre in modo imprudente. La luna la trova statua e per compassione toglie lincantesimo. Le sorelle la volevano morta, quindi lastrologa si ripresenta con una cassetta di pettini e Giricoccola non resistette e ridivent statua. La luna la ritrasforma, ma infrange unaltra volta la promessa per una camicia e torna statua. La luna la vendette a uno spazzacamino, (camino asse che congiunge lalto con il basso ed buio e nero sporco di fuliggine, tutto ci che nero ha a che fare con il mondo di sotto). Il camino cultura ma un mondo liminare, il limite tra lalto e il basso. Anche a Cristo tocca il viaggio nellal di la. A questo punto lo spazzacamino gira la citt con la bella statua finch non ne rimase innamorato il principe Isodoro. Le sue sorelle volevano farsi una camicia uguale a quella della statua e gliela sfilarono cos lei rivive. Il figlio del re la sposa e le sorelle muoiono di rabbia. La pietra lelemento naturale, la camicia elemento culturale quindi viene rivestita con un ombra di cultura. Linnamoramento, attraverso lamore c la trasformazione finale. Ha amore nei confronti di una cosa inanimata, un amore sublime non erotico, impotente di fronte alla pietra e alla morte. Attraverso lamore cresci e diventi adulto, liberatorio. Passaggio di stato dallinfanzia al mondo adulto.

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Nella cultura contadina non solo liniziazione collegata al mondo di la, perch a questo mondo dei morti si vuole attingere non solo per vincere la paura ma per attingerne la forza, la forza di rinascita, si rinasce andando nel mondo di la in modo immaginario. Si va nel mondo di la per attingerne le forze. Ovunque lambito iniziatico collegata a questo viaggi. I riferimenti ai morti, ai teschi e alle ossa sono molto abbondanti, il contatto con lal di la esiste nelliniziazione. il momento di passaggio tra linfanzia e let adulta. Momento saliente la maturit sessuale, negli ambienti pi caldi avviene molto prima, iniziazione precoce. Sempre c il rapporto con la morte.

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29. Fiaba il Braccio di Morto


Quando muore un fratello,(emirato) accenno al mondo arcaico, la sorella doveva vegliare al cimitero. Mor una ragazza e il fratello and al cimitero a vegliarla. (Giovannino senza paura fiaba molto famosa che ci assomiglia). Il castello o vegliare il morto, andare al castello nel mondo di la o andare al cimitero e vegliare il morto strano perch di solito si vegliava a casa. Il fratello grande e grosso va al cimitero a vegliarla. A mezzanotte escono tre morti che gli chiedono di giocare con lui. Cimitero visto come luogo limitare tra mondo dei morti e dei vivi. Vanno a giocare in chiesa e lo conducono in una cripta piena di tombe. Le ossa si misero ritte per terra, presero il cranio come palla e giocarono a soldi e guadagn tutti i soldi dei morti il fratello. Vittoria sui morti del fratello, pi forte del mondo sotterraneo, anche la seconda e la terza notte vince ma loro non avevano nulla per pagarlo, gli danno un braccio morto che gli servir come spada e gli dicono:qualsiasi nemico che tu toccherai lo ucciderai con la spada, dono magico che permette alleroe di superare le prove, simboleggia laiuto divino, esiste una sorta di regia invisibile a tutte le sue azioni. Intervento del soprannaturale nella vita delle persone. Porta al padre il denaro vinto. Poi se ne va a cercare fortuna in giro per il mondo. Ci sono ulteriori prove, tre, numero magico, vengono ripetute per dimostrare come la crescita e il passaggio allo stato adulto avviene gradualmente. C una sorta di tripartizione. Arriva in una citt a lutto. Chiede a un passante e dice che in un castello ci sono degli stregoni che ogni giorno vogliono una vita umana. Lui vuole andare da solo al castello e il re gli dice che gli da la moglie e diventer re, per solo se rimane vivo allinterno del castello per tre giorni. Sale per le scale e c una sala con le sedie rovesciate che serve a dimostrare che siamo nel mondo di la. C una tavolo apparecchiato pieno di vivande. In cucina accende il fuoco, primo atto culturale, dominio preistorico delluomo sulla natura. Poi si siede vicino al camino e sorveglia il fuoco, ma lo accende capace, in grado e sa che esiste una distinzione tra mondo dei vivi e mondo dei morti e che il cibo condiviso con i morti pericoloso. Non un bambino sciocco o sprovveduto e si siede con il braccio di morto in mano. Sente delle voci dal camino. Ne abbiamo uccisi tanti e ora tocca a te. Dal camino calano gli stregoni, con nasi lunghi e cercano di avvinghiarsi al giovane. Gli spiriti e i personaggi dei mass media spesso hanno dei prolungamenti, un serpente che ti avviluppa. Qual il significato simbolico retrostante al naso?? Lorgano sessuale maschile. Le allusioni sessuali nella cultura contadina sono frequentissime. Qual limmagine metaforica? Perch questa prova viene rappresentata con questi nasi serpentini?? un codice psicologico sessuale. Questa prepotente sessualit che a livello maschile deve essere controllata. Lui deve essere in grado di uccidere o comunque di controllare il mostro. ( quadro del 400: san Giorgio ha messo delle briglie rosse al drago, lo ha domato come si doma un cavallo selvaggio, non lo uccide con una spada). Lambito sessuale la pi grande potenza ma anche un grande rischio,la potenza sessuale divora tutti quanti se non la controlliamo, le briglie sono un messaggio culturale. Messaggi nascosti che oggi ci disabituano completamente a leggere ci che sta dietro ai racconti. Oggi con la divulgazione attraverso i mass media, la gente casca nel tranello e si condiziona. Da sempre cera questa trasmissione del controllo della sessualit. Lessere schiavi della propria potenza sessuale non un bene, un pericolo. Mostro, strega, stregone ti rendono schiavi della sessualit animalesca. C

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uninterpretazione della fiaba solo dal punto di vista sessuale da parte degli psicanalisti freudiani. Allinterno della fiaba lambito simbolico si riferisci a diverse chiavi di lettura: simbolico, psicanalitico,storico, religioso,.. La fiaba deve essere vista da tutti questi punti di vista. Una cultura non mai fatta di parti separate. Oggi c una specializzazione sbagliata per cui la societ va a rotoli, non si tiene conto dellinsieme della cultura. I nasi metaforicamente alludono alla sessualit. A questo punto il giovane con il braccio di morte capisce che deve difendersi dai nasi. La mano di morte afferra il naso e ne uccide uno, che era il punto debole. La sera le sedie della sala sono nella posizione giusta, lordine sta tornando. Pensiamo allordine delle culture contadine, in montagna lo spazio molto ristretto quindi bisogna avere un grande ordine. Vede i morti che erano stati uccisi che gli chiedono di liberarli. La sua vittoria permette di liberare gli altri. importante lavorare anche per gli altri, anche per i morti. La sua crescita come individuo adulto nella societ non solo per se stesso ma per tutto lintero gruppo. Il lavoro per gli altri fondamentale, lerrore di uno si ripercuote sullintero gruppo. A questo punto si sedettero a tavola e cominciano a mangiare, azione culturale, cibo cotto come prima azione culturale che accompagna levolversi di questo passaggio dalla stato di natura a quello di cultura. Aspetta la mezzanotte al camino e di nuovo gli stregoni appaiono ma lui li uccide, la terza sera accadde la stessa cosa: dopo le minacce varie la terza sera arrivano una pioggia di stregoni con i lunghi nasi tesi in avanti. Li prende per il naso e li uccide. Appena il gallo cant tutto torn a vivere. Un corteo di donne va in cucina a ringraziarlo. Allusione continua alla cucina, spazio della casa contadina primario, perch nella cucina c il fuoco, simbolo trasformatore e elemento primario, perch con il fuoco si fa effettuare il passaggio dal crudo al cotto, questa una delle principali metafore che alludono a dei passaggi ideologici fondamentali. Metalinguaggio che allude al passaggio di stato mentale, psichico, psicologico e razionale, c un linguaggio semplicissimo che pu essere capito dal bambino fino alladulto. C un ambito simbolico sottile e preciso. Le basi della nostra cultura e socialit stanno vivendo? Ai bambini queste cose non vanno spiegate ma la devono vivere, devono fruire della fiaba nella sua interezza. La fiaba destrutturata per noi va bene, ma per il bambino no. Se no non gode pi dellinsieme, il bambino deve vedere la fiaba vera della sapienza millenaria. Oggi ci sono infinti condizionamenti che i mass media vogliono inculcare negli educatori.(Nel nostro cervello sappiamo benissimo come si fa ma dobbiamo fare 5 anni di scuola, questo un condizionamento culturale e noi ne siamo strumenti ciechi, siamo accecati da questo modo di fare di tutti gli anni precedenti.)C questo continuo riflesso speculare tra lindividuo e la societ e se lindividuo non cresce la societ va a rotoli, diamo sempre la colpa agli altri ma se non cresciamo noi neanche la societ cresce. Manipolazione attuata politicamente sulla scuola, sulla famiglia. Oggi i genitori aggrediscono gli insegnanti non pi i bambini. Il bambino sacro. Ognuno manda avanti il proprio microscopico interesse. A livello occulto ci vogliono mettere tutti luno contro laltro. Il finale della fiaba: lui sale sul castello fa tuonare il cannone e si agitano i fazzoletti gialli, verdi, rossi nella citt. Ha liberato tutto lintero gruppo, il corteo della gente liberata entra in paese, non ci sono pi i drappi neri ma tanti colori simbolo di gioia, fecondit, vita. I colori dei fiori che sono lorgano sessuale della pianta. I fiori sono simbolo della fecondit e della sessualit.

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Vennero celebrate le nozze con una festa grandiosa. Il superamento del problema del singolo diventa un bene straordinario per lintero gruppo. Libro intitolato il ritorno dei coniglietti suicidi. Ci sono tanti genitori che danno ai bambini questi libri. Questo il modello inculturativo che si da ai bambini, il metalinguaggio il suicidio, la morte, il messaggio immediato ci fa ridere ma dietro c la morte. Un bambino che non ha gli strumenti prova un senso di inadeguatezza, colpevolezza, disadattamento, vedo il nero, il buio e la morte.

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30. Aspetti antropologici della festa della porchetta


Il testo sulla porchetta rappresenta una ricerca sul campo, di una festa che non viene fatta pi se non in modo simbolico il 24 agosto nei portici della chiesa di san Bartolomeo. Fin ufficialmente nel 1976 con lavvento di Napoleone. Questo testo che una riscrittura con analisi antropologica della festa della porchetta. Perch una festa di questa importanza sparita completamente? Le ricerche della prof. sulla zona alpina hanno scoperto anelli mancanti per levidenziazione delle radici storiche sulla festa della porchetta. Cerano state solo delle descrizioni o interpretazioni di tipo ideologico o politico, non veniva detto cosa significasse realmente. Rivista uscita a dicembre del 2010 che fa riferimento a brani del cantastorie Giulio Cesare Croce che scrive alla fine del 500, utilizzando questa fonte come fonte documentaria,vale come una sorta di tradizione orale. La festa durava una decina di giorni. Croce ha partecipata a questa festa e lha raccontata come cantastorie. Bisogna ragionare sulle parole del Croce in senso antropologico. La festa part come una festa medievale nel 200, si correva con i cavalli e i premi finali erano un falcone e una porchetta, premio della gara del palio. Collegamento della festa della porchetta con la festivit di san Bartolomeo. Si ipotizzano delle radici perse nella notte dei tempi, miti greci e romani. Divinit sotterranee con questa festa venivano lodate. Divinit potenti, produttrici e divoratrici della vita nel mondo pagano e pi vicine alluomo. Tradizione di buttare maiali nelle voragini della terra. Lantropologia pu confrontare dati eterogenei, gli storici non vogliono accettare la validit di documenti non scritti, per noi loralit si trasmessa immutata nei secoli e nei millenni. Potere delloccultamento, hanno combattuto per mesi per pubblicare il libro. Si lanciava la porchetta cotta e profumata su piazza maggiore dal palazzo Enzo, sotto stava il popolo. La prima festa consisteva nel lancio della porchetta, uccelli cotti, monete e doni di ogni tipo, brodo caldo alla fine,il tutto era comico, si giocava per avere il pezzetto di porchetta, aveva un che di carnevalesco. In tutta la citt si scambiavano porchette, per chi non se lo poteva permettere gli anziani del senato facevano doni, si facevano stampe di ogni singola annata della festa, c una documentazione per immagini. Lo scopo finale era un momento di rappacificazione, unazione teatrale che voleva siglare una sorta di patto sociale tra le varie componenti sociali. Lanimale veniva fin dallantichit mangiato quando si voleva siglare la pace dopo una guerra. Momento utopico fuori dal tempo e dallo spazio. Passaggio dal crudo al cotto, passaggio di stato e di maturazione, la porchetta. A san Bartolomeo cera una sorta di passaggio di stato, fine dellestate e linizio dei primi temporali e ci si avviava verso lautunno. Cambio di stagione, e ci deve essere il cambio dalla bellicosit allarmonia, allaccordo tra le classi. La spazialit viene sempre messa in campo, in questo campo si vuole effettuare un passaggio molto preciso. Si chiudevano le porte della citt, una sorta di giardino paradisiaco e nel cuore della citt si effettuava questa rappresentazione che voleva rappresentare la vita ideale delle classi, abbondanza di cibo, questo benessere collettivo mescolato tra popolo e nobili. Strumento di pacificazione rituale,il lancio della porchetta segue un ordine rituale, le cui radici vengono viste nel mondo greco romano, che ha come scopo finale questa

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pacificazione a livello socio politico. Noi abbiamo voluto analizzare questa festa per rilevarne laspetto educativo e inculturativo. Libro con un suo saggio con unulteriore interpretazione della festa a partire dalle immagini, per la prima volta date al pubblico, vita di Bologna dal 500 fino alla fine del 700.

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31. Interpretazioni della festa della porchetta


Questa festa stata dimenticata perch c stata una sorta di damnatio memoria e dalla fine dell800. Come e perch?? -Adolfo Albertazzi nel 1894 descrive la festa come un tripudio di tutti i popoli, un barbaro spettacolo. Operazione di abiezione inconscia e insolenza dei patrizi nei confronti del popolo. I contadini cretini che si fanno versare il brodo. A livello scientifico lanalisi pu essere portata avanti con estrema falsit, dietro allinterpretazione dei fatti se usi un modo scorretto puoi far dire quello che vuoi. -Nel 1895, Umberto Dallari, dice che la festa si svolgeva quando fu spento negli anni lamore di libert e and a poco a poco trasformandosi e ad una semplice corsa di cavalli si trasform in depressione morale. -Oreste Trebbi nel 1923 descrive la festa come uno spettacolo di plebe abbrutita ed affamate a cui si gettavano le ossa e le monete per scatenare risse feroci. Elemento del comico fondante della cultura contadina. Il riso da sempre nel mondo contadino veniva visto come segno di fecondit, si butta tanto riso, il che vuol dire abbondanza e fecondit, augurio di fecondit, fertilit e ricchezza. Il riso pu essere utilizzato anche a livello rituale, il ridere tutti insieme un segno benefico per la collettivit. Paese di cuccagna, tipico della cultura contadina in cui si parla di un mondo ideale in cui scorrono fiumi di latte e miele, mondo ricco e piacevole. Ci poteva essere la fame e quindi si vedeva il mondo di la come mondo di benessere ma c anche tutta unaltra chiave interpretativa; la politica ideologica marxista non va scartata ma non va assunta come unica. -Alessandro Cervellati nel 1963 descrive la festa come baraonda dellappetito, brutale tripudio. C una volont di uccisione della festa, e questa violenza di soffocare la festa ci dice che quella cosa ha valore, per questo attira tanto odio, e il potere dominante non la vuole e cerca di dannarla agli occhi dei semplici. Nelle civilt che ci hanno preceduto si buttavano gi le statue, tutto ci che apparteneva alla dominazione precedente veniva distrutto. Questo tentativo di pacificazione delle componenti sociali ha scatenato chi voleva parlare di odio di classe, che poi nasce in realt con la rivoluzione russa. -Nel 2005 Massimo Giasande, un archivista interpretava la festa come una macchina teatrale per ottenere il consenso. I meriti di questa festa sono morbosamente saggi, cinico divertimento dei nobili il lancio del cibo, il lancio della porchetta lapice di questo sadico rituale. -Giulio Cesare Croce, cantastorie del popolo contemporaneo alla festa, la descrive dando anche fogli volanti al pubblico: la canzone sopra la porcellinaprima edizione del 1584, a cui fa seguito dopo dieci anni il trionfo della porcellinache fa parte delle eccellenze del porco, fa ridere ridicolo, voleva essere ridicoloso. Nel 1589 la vera storia della festa della porchetta. Tutto il popolo va in citt per vedere la porchetta. Ognuno si mostra grato ad amici e parenti, si scambiano le porchette con gioia. Scambio di doni reciproco, che sigla una pace sociale. Comparsa della porcellina un evento ridicoloso. Guarnita di fiori come simbolo di fertilit, ritualit, cera tutto un aspetto rituale celato dietro lapparenza delle carni. Divertimento collettivo per tutti. Poesia di un autore sconosciuto, intitolata nel farsi la festa della porchetta. anche in un monastero si parla della festa della porchetta. La rima serviva per adornare un evento. Intorno alla met del seicento anche nei

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monasteri si respirare unaria di gioiosa esaltazione. Poesia manoscritta in rima, parola raffinata per adornare un evento e sconsacrarlo. Piacere e allegria, riso,gioia, benevolenza e riconoscenza reciproche sono nella citt. Manipolazione scientifica che pu essere attuata su documenti di tradizione popolare senza motivazione, perch non riconosce come valide le testimonianze dei contemporanei della festa e invece ritiene valide le interpretazioni ideologiche. Questa elaborazione ideologica della linea della falsit una cattiva interpretazione e serve a fare terra bruciata rispetto alla tradizione popolare che viene estirpata attraverso la damnatio memoria e per sostituirla con altri valori della tradizione dominante. Si vuole cancellare questo passato tradizionale per permettere la sua sostituzione con i valori dellideologia dominante. PROPP : nel mondo contadino c il segno del riso in tutte le occasioni che segno di fecondit : chicchi di riso de coriandoli rappresentano un augurio di ricchezza. Il riso viene considerato come qualcosa che fa star bene, una sorta di comunicazione e di aspetto benefico.

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Indice
1. Definizione di cultura 2. Definizione di strutturalismo 3. Definizione di simbolo in antropologia 4. Definizione di transumanza 5. La questione natura-cultura 6. Concetto di alterit in antropologia 7. Identit personale e cultura 8. Interazioni della cultura sulla natura 9. Connessione tra cultura e spazio 10. Definizione antropologica di istinto 11. Definizione antropologica di gruppo 12. Definizione di cultura orale 13. Differenza tra cultura orale e analfabeta 14. Differenza tra globalit e globalizzazione 15. Le fiabe: Propp 16. La fiaba e il mito 17. Differenza tra fiaba e favola 18. Differenza tra cultura alfabetizzata e cultura orale 19. Le radici storiche dei racconti di fate di Propp 20. Definizione di iniziazione 21. Levi-Strauss 22. Valori comportamentali legati alle fiabe 23. La trasmissione della cultura 24. La fiaba elemento privilegiato della trasmissione della cultura orale 25. Rappresentazione teatrale della fiaba 26. Raccolta di fiabe a cura di Italo Calvino 27. Fiaba Zio Lupo: fiaba romagnole, verso Ravenna 28. Fiaba Gricoccola: una fiaba urbana 29. Fiaba il Braccio di Morto 30. Aspetti antropologici della festa della porchetta 31. Interpretazioni della festa della porchetta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 22 23 25 26 27 30 31 33 35 38 40

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