Você está na página 1de 1

26

Venerd 11 maggio 2012

Venerd 11 maggio 2012

27

CULTURA&SPETTACOLI
GIURISPRUDENZA E PSICHIATRIA QUANDO IL COLPEVOLE IL CERVELLO. UNO SCENARIO IN MUTAZIONE. IL CASO DEL NORVEGESE BREIVIK

In piedi, con la corte Fin dove arriva entra la psicanalisi linfinito di Ghirri
MOSTRA E VOLUME IN EMILIA, CON NUTRITA PRESENZA PUGLIESE

Linconscio e il processo penale


Se ne parler oggi e domani a Lecce in un convegno

CONSIGLI PER IL WEEKEND (CON VOTO)

IN MUSEO A MATERA
di ANGELICA SASSO

Esposte le foto sue e della moglie Neuroscienze e giustizia penale: licenza di uccidere?
di PIETRO MARINO enti anni fa scompariva improvvisamente Luigi Ghirri, uno dei pi grandi fotografi italiani contemporanei, che intensi e significativi rapporti ha avuto con la Puglia sin dalla storica mostra Viaggio in Italia, che si tenne nella Pinacoteca Provinciale di Bari nel 1984. Nel tempo limportanza del pensiero e delle opere dellartista emiliano ha assunto sempre maggiore rilievo. Mostre e a pubblicazioni in Italia e allestero hanno attinto alla sua eredit curata con competenza e passione dalla vedova che era stata sua inseparabile compagna davventura. Ma lanno scorso, mentre si progettava una retrospettiva per il ventennale della morte, anche Paola Ghirri venuta a mancare prematuramente. Il gruppo di amici che stava collaborando con lei ha voluto portare avanti liniziativa, accomunando la coppia nel ricordo. Sono nati cos, a cura di Daniele De Lonti per lassociazione culturale Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera (Reggio Emilia), una mostra e un libro che rendono omaggio ad entrambi, sotto il titolo Luigi e Paola Ghirri. Fin dove pu arrivare linfinito?. Domani si inaugura la A DIECI ANNI DALLA MORTE Infinito, foto mostra di Luigi Ghirri. Sopra, il fotografo con la moglie nellOspitale Paola (in un fotografia di Claude Nori, 1990) di Rubiera (un grande edificio rinascimentale dove hanno sede le attivit culturali della cittadina emiliana) e viene presentato il libro-catalogo edito da Skira. Alla rivisitazione affettiva e critica concorrono 85 amici ed estimatori, con immagini e testi. I fotografi propongono una loro opera, in dialogo ideale col maestro scomparso. Con le grandi firme della fotografia (come Barbieri, Basilico, Castella, Chiaramonte, Cresci, Guidi, Jodice, Plossu, Ventura) partecipano da Bari Gianni Leone, lamico fraterno della coppia che stato fra i promotori delliniziativa come di Viaggio in Italia, Carlo Garzia che espose in quella storica mostra, e i pi giovani Berardo Celati, Michele Cera, Cosmo Laera. Invece critici, scrittori, musicisti, intellettuali sono stati invitati a scegliere ciascuno una fotografia di Ghirri (messa in mostra e pubblicata in libro) e ad accompagnarla con un brevissimo testo di libero commento o ricordo. In questarea di contributi scritti ritroviamo i pugliesi Pina Belli DElia che come direttrice della Pinacoteca di Bari ebbe parte rilevante nella progettazione della mostra, Enzo Velati che ne fu curatore con Ghirri e Leone, e altri amici e testimoni: Anna DElia, Marina Losappio, io medesimo. Scrivono - anche qui spigoliamo tra le firme - con Marco Belpoliti, Giovanna Calvenzi, Vittore Fossati, Enrico Ghezzi, Walter Guadagnini, Elisabetta Sgarbi, Beppe Sebaste, Roberta Valtort. Il libro introdotto da un testo scritto da Giorgio Messori nel 1992 in occasione della morte di Ghirri. Un saggio redatto per loccasione da Arturo Carlo Quintavalle, lautorevole critico e storico dellarte, segnala loriginalit concettuale e creativa dellartista nel contesto della cultura dellimmagine nel secondo Novecento. Con ricadute vive ancor oggi. Come testimonia la settima edizione di Fotografia Europea, la grande rassegna annuale che si aperta venerd a Reggio Emilia. Rende anchessa omaggio a Ghirri con una mostra nella Biblioteca Panizzi che ne documenta lattivit come curatore di mostre. Con obbligato occhio, anche qui, alla svolta di Bari. di SERGIO LORUSSO

siste una dimensione inconscia del processo e della giustizia penale? Ne discuteranno a Lecce oggi e domani giuristi, psicologi, psichiatri, magistrati e avvocati in un convegno interdisciplinare dal titolo Processo penale e dinamiche dellinconscio, organizzato dagli Atenei del Salento, di Foggia e di Bari. Le due sessioni, rispettivamente dedicate a Gli influssi psicosociologici sul processo e a Le cifre soggettive del non razionale, saranno presiedute dai professori Sergio Lorusso (Universit di Foggia, cui abbiamo chiesto lintervento qui pubblicato) e Adolfo Scalfati (Universit di Roma Tor Vergata). Tra i relatori, Antonello Bellomo (Universit di Foggia), Chiara Berti (Universit di Chieti-Pescara G. DAnnunzio), Cristina Cabras (Universit di Cagliari), Antonietta Curci (Universit di Bari Aldo Moro), Serafino De Giorgi (DSM ASL Lecce), Antonio Forza (Foro di Venezia), Mariano Menna (Seconda Universit di Napoli), Roberto Tanisi (Tribunale di Lecce) e Valeria Mignone (Procura della Repubblica di Lecce).

8
coinvolgevano Consagra e Calvino, Cascella e De Libero, Rotella e Sinisgalli, De Chirico, Magnani e Raboni, Dorazio, Rotella e Gatto, Zavattini, Bernari e Pierro... La mostra sar visitabile sino al 7 luglio, insieme ai 14 dipinti dellinedita Via Crucis (1957-1967) presentata negli ipogei del MUSMA. Domenica , invece, dalle ore 16 alle 19, in occasione della Festa della Mamma, il MUSMA, invita le mamme con i propri bambini a trascorrere un pomeriggio, giocando creativamente, attraverso lattivit didattica Appartiene a me e a lei. Costo: euro 10 (comprensivo della partecipazione del figlio/i). Prenotazione: tel 3669357768 email: didattica@musma.it

Al Musma, Melotti e festa della mamma


l Domani a Matera, nelle Sale della Caccia destinate dal MUSMA (ore 18) alle esposizioni temporanee, si inaugura la mostra Fausto Melotti nel ritratto degli amici: 30 sculture, 45 disegni, 10 ceramiche, 50 opere grafiche, 12 libri dartista, oltre a immagini e documenti dal 1928 al 1985, provenienti dalle collezioni di quattro amici: leditore e critico darte Vanni Scheiwiller, il pittore-poeta Toti Scialoja e sua moglie, la scrittrice-critico darte Gabriella Drudi, lo storico dellarte con grandi curiosit per leditoria, Giuseppe Appella. La mostra rilegge la vita di Fausto Melotti (Rovereto, 1901-Milano, 1986), raccontando larte italiana nella seconda met del 900, un intreccio di incontri, che

iniziato lo scorso aprile e dovrebbe concludersi a giugno il processo ad Anders Behring Breivik, lestremista neonazista - autoproclamatosi comandante militare e cacciatore di marxisti, autore di una farneticante Dichiarazione di guerra preventiva contro il multiculturalismo diffusa in Rete - imputato e reo confesso delle stragi compiute ad Oslo e sullisola di Utoya il 22 luglio 2011. La terribile carneficina attuata in due tempi, che ha sconvolto in un pomeriggio destate la pacifica terra norvegese e i suoi abitanti mietendo 77 vittime, attende ora una risposta dalla giustizia, mentre Breivik invoca la legittima difesa e si considera un eroe affermando di aver agito per conto del suo popolo, della sua citt, del suo Paese. Il nodo della vicenda giudiziaria, tuttavia, nellaccertamento del suo stato mentale, oggetto di due perizie psichiatriche contrastanti, che ne hanno prima affermato e poi negato la capacit di intendere e di volere. A seconda della tesi abbracciata dalla Corte, Breivik sar condannato a una pena detentiva o, invece, ritenuto non imputabile e quindi destinato ad un istituto psichiatrico. Libero arbitrio o determinismo? Un quesito classico, che dai tradizionali terreni della speculazione teologica e filosofica si trasferisce in casi come questi sul terreno del processo penale. E cos, efferati delitti finiscono per rimanere impuniti, dimenticando le sofferenze delle vittime e il dolore dei loro familiari. Le scienze che studiano la psiche, si sa, non sono delle scienze perfette. N lapporto delle neuroscienze, ultimo approdo delle conoscen-

ze scientifiche applicate al processo penale, in grado di mutare in maniera significativa il quadro di riferimento, nonostante gli entusiasmi e le illusioni - talvolta interessati - di esperti e giuristi accondiscendenti. Recenti sentenze hanno invocato gli esami strumentali dellattivit cerebrale per dedurne la scemata capacit di intendere e di volere di autori di gravi reati: il Tribunale di Como, in particolare, ha affermato che lo studio della morfologia del cervello pu essere ritenuto determinante per dimostrare il vizio parziale di mente, facendo emergere il rischio di sviluppare comportamenti aggressivi o di discontrollo dellimpulsivit cos come il rischio di maggiore vulnerabilit allo sviluppo di comportamenti socialmente inaccettabili (sentenza 20 maggio 2011, n. 536). Il colpevole il cervello, allora, per dirla con unautorevole giurista italiana? Laspro dibattito tra scienza e processo penale, svi-

DIETRO LA MASCHERA La strage dellisola di Utoya e, sopra, Anders Behring Breivik. Sotto, tela di Ren Magritte

Un grande dilemma invade i tribunali: come scindere il fatto criminoso da uno stato mentale malato? E in che modo punirlo?
luppatosi in questi ultimi anni anche in Italia, non sembra in realt discostarsi di molto da quanto accaduto alla fine del XIX secolo con lirruzione sulla scena criminologica delle teorie lombrosiane delluomo delinquente, predestinato a delinquere, e del delitto come fatto naturale, pronosticabile e irreversibile. Le relazioni tra processo penale e scienze che studiano la mente, in particolare, sono da sempre difficili e controverse. Una liasion dangereuse. Marie Bonaparte (1882-1962), principessa e allieva di Sigmund Freud (1856-1939), nellesaminare il caso di Madame Lefebvre afferma che lindividuo sano di mente non responsabile delle proprie azioni come i folli delle loro, in quanto il comportamento di ogni essere umano il risultato di un rapporto di causa ad effetto al quale non possibile sottrarsi. Di conseguenza, nessun criminale dovr essere punito fino a quando lordinamento richieder quale presupposto la responsabilit del singolo: il desiderio di punire non altro che una manifestazione della sete di vendetta, mentre lunico trattamento cui i criminali debbono essere sottoposti consiste nel metterli in condizione di non nuocere in futuro (da cui lindeterminatezza della misura applicata). Oggi si molto pi cauti, ma il dilemma continua ad essere irrisolto. C poi un altro profilo, finora meno esplorato almeno nel nostro Paese. In che misura le decisioni giudiziarie sono condizionate da fattori psicologici? Quanto ruoli e comportamenti degli attori sulla scena processuale vengono ad essere plasmati da fattori psicologici? Abbiamo la faccia apparente, la mela, che

nasconde ci che visibile ma nascosto, il volto della persona. qualcosa che accade continuamente. Tutto ci che vediamo nasconde unaltra cosa, desideriamo sempre vedere ci che nascosto da ci che vediamo. C un interesse in ci che nascosto e che il visibile non ci mostra. Questo interesse pu assumere la forma di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra il visibile nascosto e il visibile apparente, scrive il surrealista belga Ren Magritte (1898-1967) in una nota ad una sua celebre opera del 1964, Le fils de lhomme. Anche dietro ogni decisione giudiziaria vi sono dinamiche spesso insondabili, che il semplice approccio giuridico non pu svelare. Proprio quando il processo penale sembra avviarsi a vivere una stagione neopositivista, sulla scia di un comodo determinismo che vorrebbe trovare soluzioni facili e preconfezionate agli eterni dilemmi dellarte di giudicare, sarebbe invece importante comprendere se e in che misura culture, credenze, pregiudizi, emozioni e recondite motivazioni personali siano in grado di incidere sui comportamenti delle parti, sulle decisioni dei giudici e sulle reazioni della collettivit, in nome della quale - non dimentichiamolo - la giustizia amministrata.

MAGGIO ALLINFANZIA
di ENRICA SIMONETTI

La filosofia a Bari roba per piccoli


l Chi ha mai detto che la filosofia roba da adulti? Da domani a Bari, il Festival Maggio allinfanzia propone anche baby-incontri filosofici, accompagnandoli a eventi di cinema e spettacolo circense. Tutto in piazza Diaz, tra il mare e lo chapiteau dei sogni, il tendone che sa un po di circo e un po di saggezza (ma poi sono due elementi cos slegati?) in cui si svolge la manifestazione organizzata dalla Fondazione Citt Bambino, con la direzione artistica del Teatro Kismet. Partiamo dalla filosofia: appuntamento sabato mattina ore 9,15 con l'associazione Circoli Virtuosi e la conduzione di Maria Procaccio; alle 10 al cinema Abc sar proposto il documentario di Alessandro Piva Pasta Nera, che racconta lesodo dei bimbi poveri del Sud verso Nord nel secondo dopoguerra. Alle 16,30 il documentario Sotto il Celio azzurro di Edoardo Winspeare, che indaga sull'asilo multietnico e alle 18 appuntamento nello chapiteau con l'illustratore Gek Tessaro. Domenica, alle 11 lo spettacolo Tina la pagliaccia del Teatro dei Cipis e alle 18 il Concerto da camera... del gruppo Casarmonica: uno show per adulti e bambini, in cui si mescolano i poster degli Iron Maiden all'immagine di Giuseppe Verdi. Follie da piccoli, ma a pensarci bene sono pi folli i grandi. Informazioni 080.579.76.67, int 127. Info 080.579.76.67/ 392.76.55.997.

Ascolto il tuo cuore, citt secolare e seguo la scia della tua sensualit
Roma Califfa di Alberto Bevilacqua: memorie e atmosfere dellUrbe
di DOMENICO RIBATTI

Vetrina
APERTURA GRAUTITA IL 19

ASTE ARTE CONTEMPORANEA CIFRE DA CAPOGIRO, DOPO ROTHKO

Spaventosamente la Notte dei musei


n Una visita notturna ai tanti capolavori del romano Palazzo Barberini. O una passeggiata al chiaro di luna negli scavi di Pompei, a Villa Adriana di Tivoli, nel piemontese Castello di Moncalieri, o nei castelli e nei musei archeologici di Puglia e Basilicata. Spaventosamente gratuita, come recita questanno il claim della pubblicit, torna per il quarto anno consecutivo La Notte dei Musei, levento di respiro europeo organizzato dal ministero dei Beni culturali che sabato 19 maggio, dalle ore 20 alle 2 di notte, apre gratuitamente le porte di musei ed aree archeologiche statali, permettendo uninsolita fruizione fuori orario del patrimonio artistico italiano. E dalla Campania alla Lombardia, dalla Liguria allAbruzzo le opportunit sono tantissime, tanto pi che molti dei luoghi darte coinvolti arricchiranno la proposta organizzando anche concerti, mostre tematiche e percorsi guidati. Informazioni sul sito online del ministero (www.beniculturali.it).

Unopera di Lichtenstein per 45 milioni di dollari


Elvis cowboy di Warhol per 37 milioni
l Non raggiungono certo le quotazioni record stabilite da un Rothko battuto per 87 milioni di dollari (67 milioni di euro) allasta dellaltro giorno da Christies, ma fanno ugualmente sensazione. Elvis cowboy di Andy Warhol stato venduto ad unasta di Sothebys a New York per 37 milioni di dollari, mentre la Sleeping Girl di Roy Lichtenstein, stata pure ceduta per la cifra, record per questo artista, di quasi 45 milioni di dollari. Per Double Elvis che ritrae Elvis Presley in posa da cowboy mentre estrae una pistola, la vendita stata al di sotto delle aspettative della casa daste che sperava di piazzarlo almeno a 50 milioni di dollari. Il dipinto, del quale esistono 22 versioni, di cui nove custodite in musei, stato mostrato per la prima volta nel 1963 alla Ferris Gallery di Los Angeles in California ed una delle 22 immagini che Warhol dipinse del re del rock and roll. Double Elvis il primo ad essere venduto in pi di dieci anni. Nel 2004 un ritratto chiamato Single Elvis stato venduto allasta per tre milioni e 400mila dollari. I 37 milioni di Double Elvis non sfiorano per nemmeno alcune delle cifre pi alte mai pagate per un quadro di Warhol. Il record stato battuto nel 1971 con Green Car Crash che tocc quota 71 milioni e 700mila dollari. Meglio dellElvis cowboy, nellambito della stessa vendita sullarte contemporanea, ha fatto Sleeping Girl (ragazza dormiente) di Roy Lichtenstein, 1964, che ha segnato il record personale dellartista da Sothebys, realizzando quasi 45 milioni di dollari. Il quadro, unicona della Pop Art americana del secondo dopoguerra, considerato uno dei maggiori risultati artistici del pittore statunitense.

lberto Bevilacqua, nato a Parma nel 1934, quando aveva ventanni lasci, come del resto molti altri scrittori ed intellettuali della sua generazione, la citt natale per trasferirsi a Roma. Qui lavor dapprima come cronista di nera al Messaggero, per scalare progressivamente le vette della notoriet, che raggiunse con la pubblicazione nel 1964 del romanzo La califfa, e diventare un grande scrittore, fino ad essere celebrato nel 2010 in un Meridiano Mondadori. Antonio Franchini, direttore editoriale per la narrativa della Mondadori, ha molto efficacemente sintetizzato lo schema dellopera narrativa di Bevilacqua secondo tre canoni principali: Bevilacqua capace di reinvenzione totale, di un continuo rimettersi in gioco, di un reciproco rigenerarsi della sua

vicenda letteraria attraverso tre fasi principali: la tragedia del conflitto mondiale, il sentimento del sangue che permea molta sua produzione; gli anni della formazione e lesplosione creativa che culmina con il premio Strega perLocchio del gatto; gli anni 70 dedicati alla cinematografia, ai viaggi, ad una quantit di opere ciascuna delle quali rappresenta lo statuto intero della sua produzione. A Roma, sua citt di adozione, dedicato il suo ultimo libro Roma Califfa (Mondadori ed., pp. 237, euro 20), una sorta di rivisitazione di quello che questa citt ha rappresentato nella vita dello scrittore parmense, con i suoi luoghi, le sue atmosfere, e soprattutto lumanit brulicante che la affolla. La lista degli intellettuali, scrittori, attori, registi di cinema che Bevilacqua ha conosciuto e frequentato a Roma impressionante ed eterogenea: Federico Fellini, Marcello Ma-

stroianni, Ennio Flaiano, Ugo Tognazzi protagonista del film ricavato dalla Califfa, Alberto Sordi, Orson Welles, Casare Zavattini, Charlie Chaplin, Tot, Carlo Emilio Gadda, Alberto Lattuada, solo per citarne alcuni. Molti sono gli aneddoti che li riguardano; come quando incaricato di fare visitare a Chaplin la citt eterna gli fece conoscere anche sua madre che lo aveva adorato in giovent e di fronte alla quale Charlot si lasci andare ad alcune sue gags. Roma una citt misteriosa, che pullula di misteri non ancora svelati. Scrive Bevilacqua che a dare la misura di questo mistero ci sono i sotterranei della citt, cunicoli, anfratti, voragini, piccoli abissi, un Averno in cui c da aspettarsi qualsiasi incontro; la tomba di un santo, o una cripta, un ossario, o stucchi finissimi. Sopra tutti i luoghi misteriosi di Roma lo scrittore pone il Colosseo, dove nellanno Mille dalla fondazio-

LAUTORE Alberto Bevilacqua, scrittore e regista


ne della citt si diedero battaglia duemila gladiatori e vennero uccisi trentadue elefanti, sessanta leoni, dieci tigri, dieci iene, venti asini selvaggi e che era ricoperto da un immenso velario di seta per riparare dal sole gli spettatori. Roma una citt immorale, dove i misfatti di oggi trovano riscontri nel passato. Un episodio su tutti: nel 1501, Alessandro VI, il Borgia pontefice dal 1492, la domenica, vigilia di Ognissanti vegli fino a dodici ore di notte insieme al Duca Valentino che aveva fatto venire a palazzo una cinquantina di cortigiane, e tutta notte, stettero in veglia e balli e riso, secondo la testimonianza del cronista fiorentino Francesco Pepi. Per Bevilacqua, Roma una citt femmina. Mi piace andarmene in giro per Roma, di notte. Con la sensazione di affiancare una donna molto bella e curiosa. Roma capace di proporsi come il bandolo della sua sensualit. Lo scrittore ha sempre ritenuto le donne le lettrici pi attente e coinvolte dei suoi libri ed egli ha attribuito, a cominciare da La Califfa, alle donne protagoniste dei suoi romanzi delle funzioni ideologiche e sociali fino ad allora negate. Molte sono le pagine che Bevilacqua dedica in questo libro alla figura della madre, nella quale egli si specchiato fin dalla adolescenza, ed alla quale ha dedicato una raccolta di versi pubblicata nel 2005 da Einaudi: Tu che mi ascolti, due anni dopo la sua morte.

LA MOSTRA A LECCE
di GLORIA INDENNITATE

8
ca. Site-specific, performance, video-arte, musica e pittura si fondono in questa dimora incantata del centro storico. Forte, con origini italiane e svedesi, si ispira alla mitologia norrena, affermando la necessit di ancorarsi al passato per guardare al futuro. Le opere dellitaliano Fluon (in foto, Black genius) intrecciano storia dellarte, musica, cultura ed i suoi personaggi sono come sospesi in una nostalgica atemporalit.

Visioni darte con Eva-sioni


l Visioni darte contemporanea a Palazzo Vernazza di Lecce. Vernissage domenica prossima alle ore 19 per Eva-sioni, una doppia personale, curata da Andrea Novembre e Katia Olivieri, che racchiude le sculture eteree di Duilio Forte e il mondo new pop di Andy Fluon. Si tratta di due autori dal linguaggio e approdi artistici diversi che hanno scelto di dialogare per proporre il loro concetto di evasione come momento di leggerezza, riflessione, ricer-

Você também pode gostar