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Sabato 2 giugno 2012


Escursione in VAL ROSANDRA (Trieste)
Programma: Ore 7.00 - Partenza in auto da Castions (Piazza M.-Toscano) per Palmanova (ingresso in autostrada), Trieste-Lisert, superstrada, uscita a Bagnoli. Km 105. Parcheggio auto. 8.45 - Inizio escursione su strada fino a Bagnoli Superiore, poi per sentiero 1, 25 e 13 passando per il Cippo Comici e la chiesa di S.Maria in Siaris. (facoltativo). 11.00 - Arrivo allabitato di Bottazzo, pranzo al sacco. 14.30 - Ritorno alle macchine transitando per il tracciato della vecchia ferrovia e la Vedetta di Mocc. 17.00 - Rientro a Castions.
L'escursione si svolge su sentiero privo di difficolt (ad eccezione della deviazione per il cippo Comici e alla Chiesa di S.Maria in Siaris, dove il sentiero si fa pi ripido ed articolato). Dislivello complessivo circa 400 m.; tempo di marcia 3.30; lunghezza del percorso circa 8 km. Per informazioni e adesioni: Renato Bertoia tel. 0434 899394 / Renato Nonis tel. 0434 574314
Rammentiamo l'importanza di un abbigliamento adatto alla montagna e un comportamento corretto nel rispetto dell'ambiente. La commissione organizzativa pur adottando ogni precauzione per tutelare lincolumit dei partecipanti, non potr assumersi alcun tipo di responsabilit per eventuali infortuni che dovessero verificarsi durante lo svolgimento della escursione proposta. I partecipanti con il solo fatto di iscriversi alla gita, esonerano gli organizzatori ed il Capogita da tali responsabilit. In caso di maltempo alla partenza, la gita sar sospesa.

DESCRIZIONE - La Val Rosandra - Litinerario ha inizio da Bagnoli della Rosandra. Durante il fine settimana laccesso alla valle interdetto al traffico e quindi lautomobile va necessariamente lasciata nella piazzetta di Bagnoli della Rosandra dove, seguendo lasfaltata, si raggiunge in pochi minuti labitato di Bagnoli Superiore. Poco prima di iniziare il sentiero vero e proprio, troviamo sulla sinistra il Rifugio Premuda, gestito dal CAI di Trieste, uno dei pi bassi di Italia (81 metri s.l.m.), e sede della Scuola nazionale di alpinismo Emilio Comici. Il rifugio offre anche possibilit di ristoro (per informazioni: 040 228147). Alla destra si notano i resti dellacquedotto romano (I sec. d.C.), lunico, tra gli acquedotti dellantica urbe tergestina. Esso costituito da un canale, che con modesta pendenza e per un percorso stimato attorno ai 17 km,, approvvigionava dacqua la citt (si calcola che incanalasse giornalmente 5800 mc dacqua). Sulla riva opposta del torrente si erge la struttura di un vecchio mulino, funzionante fino agli anni 30. Il sentiero vero e proprio, segnavia n.1, ex 13, che appare quale continuazione naturale della strada asfaltata, si snoda inizialmente lungo il centro della vallata, affiancando il torrente Rosandra, unico corso dacqua superficiale del Carso, fino a raggiungere un primo bivio che lasceremo sulla destra (segnavia CAI n.39 che in ripida pendenza porta la Monte Carso ed alla sorgente Bukovec). Dopo una leggera salita si giunge ad un secondo bivio: (il sentiero principale,o Sentiero dellAmicizia, prosegue verso labitato di Bottazzo). Noi proseguiremo a destra, dove si inerpica il sentiero segnavia n.25 che conduce al Cippo Comici ed alla Chiesetta di Santa Maria in Siaris (escursione pi faticosa ma vivamente consigliata per la bellezza dei panorami). Il sentiero n.25 risale uno stretto canalone dove sulla sua sinistra si innalza una parete di roccia calcarea detta il Crinale mentre sulla destra vi una fitta boscaglia. Si giunge quindi ad un bivio con lindicazione per il Cippo: prendere lo stretto sentiero sulla sinistra ed in pochi minuti si arriva allo sperone roccioso su cui collocato il cippo commemorativo. La vista spazia su tutta la valle e in particolare sul Monte Stena. Dal Cippo si imbocca, sulla destra, un sentiero, segnavia n.13 che scende tra roccioni e ghiaioni fino a raggiungere lantica chiesetta di Santa Maria in Siaris, purtroppo chiusa tranne che in occasione di alcune particolari manifestazioni, e la cui edificazione si suppone anteriore al XIII secolo. Continuando la discesa lungo il sentiero attraverso i ghiaioni ci si ricongiunge al sentiero (segnavia n.1) che da Bagnoli (a sinistra) porta a Bottazzo (a destra).
Scegliendo di proseguire (al secondo bivio) sul sentiero principale, questo continua, pi o meno pianeggiante tranne che in brevi tratti, attraverso tutto il Canalone fino a giungere in vista della cascata del torrente Rosandra, alta circa 40 m. Normalmente ricca dacqua (nelle pozze sottostanti durante il periodo estivo possibile fare il bagno).

Ci si inoltra quindi in un boschetto ed ai bivi che seguono si tiene sempre a sinistra (prendendo a destra si sconfina nella vicina Slovenia). Dopo una breve discesa si giunge al ponte sul torrente, passato il quale si incrocia la strada proveniente da S.Lorenzo. A destra si raggiunge labitato di Bottazzo, mentre, seguendo a sinistra lasfaltata, si risale in ripida pendenza fino al tracciato della vecchia ferrovia Trieste-Erpelle-Cosina, realizzata tra il 1885 e il 1887, e trasformata oggi in pista ciclabile. Allaltezza del casello, allincrocio tra ciclabile ed asfaltata, vale la pena ammirare il panorama sulla valle appena percorsa: il monte che si erge di fronte il Monte Carso e si riconoscono chiaramente lantica chiesetta di Santa Maria in Siaris e, pi su, il Cippo Comici. Prendendo a sinistra il tracciato della ciclabile si attraversano due gallerie. Circa 300 m dopo aver passato la seconda galleria, imboccare il sentiero segnavia n.15 che scende sulla sinistra. Proseguendo lungo il sentiero si giunge ad uno spiazzo: per scendere nuovamente al Rifugio Premuda, continuare a seguire il segnavia n.15 (leggermente a destra rispetto al punto di sbocco nello spiazzo), ma, prima di cominciare lultimo breve tratto di discesa, vale la pena dare unocchiata al panorama dalla vedetta di Mocc (che si raggiunge brevemente prendendo a sinistra dallo spiazzo). Lescursione non particolarmente pericolosa o impegnativa, eccettuata la deviazione per il cippo che pu risultare faticosa. Sono comunque consigliate calzature adatte e pantaloni lunghi per le zecche (il rischio infezione basso ma non si sa mai!). Nella stagione estiva fare attenzione alle vipere (se non viene spaventata o infastidita, la vipera non attacca luomo basta evitare di mettere le mani tra le pietraie). Calcolare, per lintera escursione, una durata di circa tre ore.

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