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Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008
Aula Oliveri, Facolt di Ingegneria di Catania 17-18 settembre 2009
Corso di aggiornamento
Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008
Aula Oliveri, Facolt di Ingegneria di Catania 17-18 settembre 2009
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Corso di aggiornamento
Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008
Aula Oliveri, Facolt di Ingegneria di Catania 17-18 settembre 2009
3. Il capitolo 10 delle NTC 08 (redazione dei progetti strutturali esecutivi e delle relazioni di calcolo): cosa richiedere al progettista strutturale?
Aurelio Ghersi
Obiettivo delle relazioni di calcolo: Facilitare linterpretazione e la verifica dei calcoli Consentire elaborazioni indipendenti (per controllo)
Cosa deve fare il progettista? Controllare laffidabilit dei codici utilizzati Verificare lattendibilit dei risultati ottenuti Curare che la presentazione dei risultati sia tale da garantirne leggibilit, corretta interpretazione, riproducibilit
Problematiche: Metodi di analisi Codici di calcolo e modellazione strutturale Schemi di calcolo e loro combinazione Giudizio motivato di accettazione dei risultati
Modi approssimati
(ipotesi di uguaglianza o relazione nota - tra spostamenti dinamici in campo elastico e in campo non lineare)
Esaminare il comportamento non lineare della struttura soggetta a forze statiche crescenti
(analisi pushover)
Giudicare la struttura in base a quello che le accade per gli spostamenti da sisma stimati Displacement based design Progettazione basata sugli spostamenti
NTC 08, punto 7.3.4.1
Vb
Modi approssimati
Analisi lineare
Le caratteristiche di sollecitazione possono essere determinate mediante analisi modale o analisi statica Oggi si usa sempre lanalisi modale In un gran numero di casi i risultati dellanalisi modale sono quasi gli stessi di quelli dellanalisi statica
Analisi modale
Modi di oscillazione libera della struttura Se si assegna una deformata iniziale qualsiasi e si lascia la struttura libera di oscillare ...
m3 m2 m1
Analisi modale
Questo oscillazione libera della struttura Modi di un modo di oscillazione libera Se si assegna una particolare deformata iniziale e si lascia la struttura libera di oscillare ...
m3 m2 m1
... la struttura si muove mantenendo la forma della deformata ed oscilla con un periodo ben preciso T = periodo di oscillazione libera
T2
Secondo modo
T3
Terzo modo
Analisi modale
La struttura che oscilla secondo uno dei suoi modi si comporta come un oscillatore semplice possibile ricavare di conseguenza un insieme di forze e calcolare le sollecitazioni prodotte Il contributo di quel modo al moto complessivo della struttura scalato mediante un coefficiente di partecipazione modale o in maniera pi chiara in funzione della massa partecipante La somma delle masse partecipanti di tutti i modi pari alla massa totale della struttura
(per questo motivo si parla in genere di masse partecipanti come percentuale della massa totale)
Analisi modale
La struttura che oscilla secondo uno dei suoi modi si comporta come un oscillatore semplice possibile ricavare di conseguenza un insieme di forze e calcolare le sollecitazioni prodotte Il contributo dei diversi modi viene combinato con criteri statistici
SRSS = radice quadrata della somma dei quadrati CQC = combinazione quadratica completa
ma se c un modo prevalente si pu assegnare a ciascun valore il segno che esso ha nel modo prevalente
Considerazioni
Negli schemi spaziali pi difficile valutare limportanza dei modi: - se il comportamento disaccoppiato, sono eccitati solo quei modi che danno spostamento nella direzione di azione del sisma - in caso contrario tutti i modi possono dare contributo - se non vi un impalcato indeformabile nel suo piano il numero di modi cresce enormemente ed pi difficile cogliere la risposta totale della struttura
Considerazioni
Negli schemi spaziali pi probabile avere modi con periodi molto vicini tra loro: - in questo caso opportuno usare la sovrapposizione quadratica completa (CQC) Una buona impostazione progettuale deve mirare ad avere una struttura con impalcato rigido e con comportamento disaccoppiato (cio minime rotazioni planimetriche)
Analisi statica
Consiste nel considerare un unico insieme di forze, che rappresentano (in modo semplificato) leffetto del primo modo
Fk = mk z k
i =1 n
m
i
mi
zi
m
i =1
S e (T1 ) zi
Fk
T1 = C1 H 3 / 4
Le forze possono essere ridotte con =0.85 se ledificio ha almeno 3 piani e periodo non troppo alto
Se2
accelerazione molto bassa, non cautelativa
Se1 T2 T1
Fattore di struttura
Le ordinate dello spettro di progetto sono ottenute dividendo quelle dello spettro di risposta elastica per il fattore di struttura q Il fattore di struttura tiene conto della duttilit delle sezioni ma anche del comportamento globale della struttura
Fattore di struttura
Dipende da:
- Classe di duttilit delledificio
q = q0 K R
- Duttilit generale della tipologia strutturale - Rapporto tra resistenza ultima e di prima plasticizzazione - Regolarit delledificio
NTC 08, punto 7.3.1
Classe di duttilit
Vb Vu
MOLTO DUTTILE
Vb Vu Vy
MENO DUTTILE
Vy
Collasso globale
un
Tipologia strutturale
Tipologia strutturale
Tipologia strutturale
Tipologia strutturale
u / 1
Regolarit delledificio
KR
Edifici regolari in altezza Edifici non regolari in altezza 1.0 0.8
La regolarit in altezza deve essere valutata a priori, guardando la distribuzione delle masse e le sezioni degli elementi resistenti, ma anche controllata a posteriori
(casi estremi)
Edificio multipiano (e pi campate) con struttura a telaio, regolare in altezza e ad alta duttilit q = 4.5 x 1.3 x 1.0 = 5.85 Stesso edificio, ma non regolare in altezza ed a bassa duttilit q = 3.0 x 1.3 x 0.8 = 3.12 Quindi le forze sono maggiori di oltre l80% Attenzione: in ogni caso bisogna evitare un collasso con meccanismo di piano, perch la riduzione di duttilit globale sarebbe anche maggiore
Esempio
q=3.9 q=5.85
Regolarit in altezza
I sistemi resistenti verticali si estendono per tutta laltezza delledificio Massa e rigidezza non variano bruscamente da un piano allaltro Il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza di calcolo non varia molto da un piano allaltro
Regolarit in altezza
Andando dal basso verso lalto: - le variazioni di massa sono, al massimo, il 25% - la rigidezza non si riduce pi del 30% e non aumenta pi del 10% - il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza di calcolo varia di 20% Regole applicative = prescrizioni (obbligatorie?)
NTC 08, punto 7.2.2
Regolarit in altezza
Si noti inoltre che: - il controllo delle masse pu essere effettuato a priori, allinizio del calcolo - il controllo sulla rigidezza e sulla resistenza pu essere effettuato solo a posteriori, dopo aver effettuato il calcolo e la disposizione delle armature
Regolarit in pianta
- configurazione compatta e approssimativamente simmetrica - rapporto tra i lati di un rettangolo in cui inscritta la pianta inferiore a 4 - rientri o sporgenze non superiori al 25% della dimensione della pianta nella stessa direzione - impalcati infinitamente rigidi nel loro piano Criteri poco significativi e quasi non utilizzati
NTC 08, punto 7.2.2
Il progettista deve precisare come ha modellato la struttura e perch, quali scelte ha operato, ecc.
attenzione in particolare agli edifici con struttura simmetrica o bilanciata (baricentro delle masse coincidente con quello delle rigidezze) e tamponature dissimmetriche
una distribuzione irregolare lungo laltezza pu portare a concentrazione di sollecitazione ad un piano (piano soffice), con riduzione della duttilit globale
attenzione in particolare agli elementi molto rigidi, come le pareti, la cui rigidezza pu essere vanificata dalla rotazione al piede
Il modello di telaio
Problemi: La presenza di aste con sezioni di dimensioni non trascurabili e diverse tra loro pu inficiare il modello di telaio (piano o spaziale), che richiede che gli assi delle aste convergano in un punto (nodo)
Aggiunta di tratti rigidi o offset, che complicano il modello
La mancanza di aste verticali pu inficiare il modello di insieme spaziale di telai piani, che trascura la congruenza verticale dei telai ortogonali nei punti di contatto La non ortogonalit di travi pu inficiare il modello di insieme spaziale di telai piani, che trascura la interazione flesso-torsionale tra i telai ortogonali
planimetricamente indeformabile
Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che siano realizzati in cemento armato, oppure in laterocemento con soletta in c.a. di almeno 40 mm di spessore comunque necessario verificare la rigidezza e la resistenza dellimpalcato
Limpalcato
Limpalcato
Impalcato = insieme di solai e travi posti ad una stessa quota (in particolare, soggetti ad azioni orizzontali); la parte resistente di questo elemento , soprattutto, la soletta del solaio. Impalcato rigido:
modellato come vincolo mutuo tra i nodi del telaio
Impalcato deformabile:
modellato come insieme di lastre (o pi grossolanamente come diagonali), collegate ai nodi del telaio spaziale
Presenza di un numero molto basso di elementi resistenti verticali (singole pareti o nuclei irrigidenti):
nascono sollecitazioni e deformazioni rilevanti per riportare lazione sismica a tali elementi
Variazione della rigidezza degli elementi resistenti verticali (soprattutto se pareti) tra un piano e laltro :
nel trasferire azioni rilevanti da un punto allaltro limpalcato pu essere molto sollecitato e deformarsi molto
Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali ... si deve tener conto della fessurazione dei materiali fragili. In caso non siano effettuate analisi specifiche, la rigidezza flessionale e a taglio di elementi in cemento armato pu essere ridotta sino al 50% della rigidezza dei corrispondenti elementi non fessurati, tenendo debitamente conto dellinfluenza della sollecitazione assiale permanente. Differenza tra travi e pilastri
NTC 08, punto 7.2.6
Riflessioni: Ridurre la rigidezza per tener conto delle condizioni fessurate, se fatto in misura uguale per tutti gli elementi, fa aumentare il periodo proprio (quindi spesso riduce le forze e proporzionalmente le sollecitazioni) Ridurre la rigidezza in maniera differenziata tra travi (di pi) e pilastri (di meno) pu aumentare le sollecitazioni nei pilastri meglio lasciar perdere,
finch non si hanno indicazioni pi affidabili
Impalcati sfalsati
e il tetto inclinato converge fino alla quota della parte superiore dellimpalcato
e anche il tetto inclinato, poggiato su una trave cos alta, diventa un tuttuno con limpalcato di sottotetto