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La storia del Mali, abitato fin dai tempi preistorici da popolazioni sviluppate che hanno lasciato ovunque in questo Stato vestigia di gran rilievo, indubbiamente fra le pi antiche e le meglio conosciute di tutta lAfrica. Infatti, il Paese pu vantare delle pitture rupestri risalenti al tempo in cui il Sahara costituiva ancora un paradiso di lussureggiante vegetazione. Nellepoca di massima fioritura della civilt africana, il Mali fu il cuore dei grandi imperi sudanesi e centro delloriginaria ed autentica cultura africana. Il primo impero a costituirsi nella regione ed anche il pi antico di tutta lAfrica occidentale fu lo quello del Ghana, definito la Terra dellorodal geografo arabo al-Fazari, fiorito intorno al III sec. d.C., in cui inizialmente il potere era detenuto da berberi che avevano sottoposto a vassallaggio la popolazione di razza nera, i Soninke. Dopo la riconquista del potere da parte di questi ultimi sotto la guida di Maghan Diab Ciss e del fratello Kaya Maghan nel 750, forte delle ingenti riserve aurifere, il primo Stato negro di cui ci sia giunta notizia raggiunse lapogeo tra il X e lXI sec. La sue vaste dimensioni e la sua leggendaria prosperit e ricchezza, data dai proficui commerci fatti in cambio di polvere doro e dal monopolio che i sovrani dellantico Ghana, detti tounka(capi della guerra) o Kaya Maghan(re delloro), detenevano sul commercio stesso delloro, portarono alla diffusione di una grande fama per tutto il mondo fino ad allora conosciuto e al contempo alla nascita di invidie e rivalit. Infatti la fine del regno del Ghana fu segnata dalle rivolte dei vassalli e dallorda devastatrice dei Berberi-Almoravidi, i quali non solo distrussero la capitale del regno, Kumbi Saleh, ma imposero lislamizzazione forzata. Intorno al 1086, dalla disgregazione del regno del Ghana, emerse il regno del Mali sotto la dinastia Keita. Tuttavia il suo periodo di massimo splendore inizi solo con il re (mansa) Sundiata Keita (1230-1255), capo delletnia mandinka o malinke, che dopo la conversione allIslam e la politica espansionistica intrapresa verso i vicini regni minori, ottenne il monopolio del commercio delloro e del sale e consolid definitivamente il proprio impero, rendendolo particolarmente solido e ben organizzato. Dopo le ulteriori conquiste del re Kankan Mussa (13121332), che unific i territori tra Gao e la costa atlantica, anche il grande e florido impero del Mali, durante il quale furono costruite numerose universit e moschee e fiorirono notevolmente i centri di Djenn e Timbukt (o anche Tomboucto; la mitica citt vietata ai bianchi, famosa per la sua leggendaria opulenza, aveva 150 scuole di studi coranici e brulicava di carovane ricche di merci preziose ma anche di volumi scritti a mano provenienti dal nord Africa), cominci la sua fase di declino intorno al XV sec.: i vassalli sfuggirono al controllo del potere centrale e uno di loro, il re di Gao, si liber dalla tutela malinke. Il progressivo e gravoso indebolimento del regno fu inarrestabile e sebbene i suoi sovrani, intenti a costruire universit, regnarono sino al 1645, esso fu soppiantato dal fiorente impero Songhai di Gao, potente, ben pi organizzato, provvisto di un esercito professionista e di una burocrazia efficiente, le cui origini erano addirittura pi remote dello stesso Impero del Mali e risalivano al VII sec d.C. I pi importanti sovrani del Regno Songhai furono senza dubbio Sunni Al o anche Sonni Aliber (1464-1492) e Askia Muhammad (1493-1528), sotto i quali limpero raggiunse la sua massima espansione. Tuttavia la supremazia songhai sul Sahel e la sua prosperit furono di breve durata (dur solamente un secolo): le ricchezze del regno avevano infatti eccitato le ambizioni dei marocchini che saccheggiarono e distrussero gran parte del regno nellanno 1591, per poi mantenere il loro controllo sulla regione ininterrottamente fino alla met del XVII sec. In quello stesso periodo le navi europee avevano iniziato a percorrere in lungo e in largo la costa dellAfrica Occidentale, aggirando

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le rotte commerciali del Sahara e riducendo sul lastrico il ricco sahel. In breve lImpero Songhai croll, disintegrandosi e cessando di esistere. La citt di Timbuct venne infine abbandonata e acquis la fama localit remota ed inaccessibile. Cessavano cos di esistere gli antichi splendori egli antichi fasti e non rimaneva nientaltro che la sabbia leggera a coprire le rovine di quel glorioso passato. Era andato perduto un patrimonio storico-culturale inestimabile e da quel momento per molti secoli si sarebbero perse anche le tracce di una delle pi avanzate e ricche civilt mai esistite sul suolo africano, capace di edificare palazzi, moschee, statue andate ormai distrutte, e non primitiva e arretrata come spesso si creduto. Il loro dispotismo port alleliminazione progressiva della vecchia autorit locale, ma la loro gloria ricordata ancora oggi nelle canzoni e nelle leggende dellAfrica Occidentale. Gli imperi della savana, governati da re divini che esercitavano il loro controllo da palazzi splendenti, stupivano viaggiatori arabo-berberi ed europei pi civilizzati che li visitavano. Infatti, numerosi viaggiatori e cronisti, come i geografi arabi al-Fazari e al-Bakri, non solo hanno lasciato dettagliate descrizioni dei regni succedutesi ma hanno testimoniato vivamente la grandezza dei vari regni convissuti in Mali, perenne centro di intersezione tra le vie carovaniere che conducevano in Marocco e in Algeria. Nel 1500 loro, lavorio e gli schiavi, esportati tramite i canali commerciali degli imperi, costituivano una merce cos importante da influenzare non solo leconomia maliana ma anche quella europea.

Il tenore di vita dei cittadini dellantico Mali, soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo e la sicurezza, era equivalente a quello di qualsiasi stato medievale del mondo. Tuttavia le invasioni araboberbere e quelle di altri popoli avevano ormai spento per sempre la grandezza di questi regni: i primi viaggiatori europei non trovarono altro che decadenza e desolazione, invece che ricchezza e tesori leggendari; rimanevano solo le vecchie case dalle mura di argilla ornate con guglie e pinnacoli, i gioielli doro e dargento lavorati con maestria, finezza e buon gusto, aleggiavano incassati per le strette viuzze i palazzi dalle mura di fango compresso ormai abbandonati. Gi allora, purtroppo, le antiche miniere si erano esaurite e le lotte interne iniziate dopo la decadenza degli imperi avevano riportato le genti del paese al frazionamento dovuto alle divisioni tribali, che perdura ancora oggi. Infatti, nel XVII e XVIII sec. si svilupparono, in un clima di forte instabilit, piccoli stati lungo le rive del fiume Niger, in particolare quello di Segu e quello di Kaarta fondati dalletnia bambara. Tali entit caddero durante la guerra santa condotta nel XIX sec. dal condottiero tekrur al-Hajj Umar o anche el-Hagg Omar, il cui impero teocratico inglobava la maggior parte dei territori appartenenti agli antichi regni ma che fin di esistere, ormai sconfitto dai Francesi, nel 1863 sotto il figlio del precedente, Ahmadu.

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In realt, infatti, proprio in quei secoli avevano avuto inizio le esplorazioni europee sul territorio del Mali, anche se molti sostengono che in passato ci siano stai dei contatti da parte delle popolazioni di questarea con commercianti portoghesi stanziatisi sulle coste. Fu Mungo Park nel 1795, seguito poi dal Barth e dal Caill (che raggiunse lormai dimenticata Tombouctou) ha preparare e facilitare la penetrazione francese. Serio ostacolo alla conquista francese fu rappresentato prima dal gi citato alHajj Umar e da suo figlio Ahmadu, alla fine sconfitti, e poi da Samory Tour, che nel 1872 costitu un ampio regno sulla riva sinistra del Niger rimasto in vita fino al 1898, anno in cui il Tour fu catturato. Nel 1904 i Francesi, impossessatisi dellintera regione, proclamarono lattuale Mali loro colonia che assunse successivamente il nome di Sudan Francese. Nonostante la costruzione di qualche tratto di ferrovia e di vari sistemi dirrigazione, il Paese fu sempre considerato il parente povero delle altre colonie dellAfrica Occidentale francese, non possedendo ormai ingenti risorse economiche. Sino alla fine della seconda guerra mondiale la Francia viet alle popolazioni locali di partecipare alla vita politica; ci comunque non imped la formazione di diversi partiti, in particolare il Partito Progressista Sudanese, diretto da Fily Dabo Sissoko, appoggiato dallamministrazione coloniale e dai capi tribali, e il Rassemblement Democratique Africain (RDA), la cui sezione locale, chiamata Unione sudanese-RDA, sotto la guida di Mamadou Konate e poi di Modibo Keita, adott una politica di emancipazione totale, opponendosi al regime coloniale ed allassimilazione. Il 24 novembre 1958 fu proclamata la Repubblica Sudanese, che si congiunse alla neonata Comunit Francese. Il 17 gennaio 1959 vi si aggiunse il Senegal e i due stati insieme formarono la Federazione del Mali, la quale proclam la propria indipendenza il 20 giugno 1960. A settembre il Senegal divenne autonomo ed il Sudan Francese assunse, ormai svincolata da ogni legame con la Francia, il nome di Repubblica del Mali (Republique du Mali) il 22 settembre 1960 sotto la guida del gi citato Modibo Keita, primo presidente della repubblica maliana. Allindomani dellindipendenza, il Mali cerc di superare tutte le difficolt proposte dalla riconquista della sovranit con un esperimento avanzatissimo di <<via al socialismo>> che si riprometteva di trasformare senza tappe intermedie la societ tribale-feudale in una societ moderna, organizzata su basi collettivistiche, sfruttando le tradizioni comunitarie del villaggio rurale e reinterpretandole attraverso la mediazione del partito. Tuttavia lesperimento rivoluzionario non resisteva alle difficolt economiche e allisolamento di fatto del Mali La tentata riconciliazione con il governo francese nel 1967 non risolse affatto i problemi economici anzi li peggior e ne suscit degli altri di natura politica che condussero alcuni ufficiali dellesercito a rovesciare con un colpo di stato il governo dellautoritario presidente Keita e ad istituire un Comitato di Liberazione Nazionale di stampo militare sotto la guida del colonnello Moussa Traor. Traor govern dal 1968 al 1991, non sempre in maniera corretta e talvolta usando pochi riguardi verso la popolazione. Infatti, la Repubblica del Mali si present relativamente tranquilla tra gli anni 70 ed 80, dati i diversi ed inevitabili tentativi di golpe e scioperi, tutti contrastati. L opera di Traor non fu particolarmente in grado di far progredire la gi disastrata economia maliana, anche a causa della mancanza di capitale e delle carestie provocate dai gravi periodi di siccit alternatisi durante il suo governo. Nel 1979 venne fondata lUnione democratica del popolo del Mali (UDPM), il nuovo partito unico nazionale. Nel Natale del 1985, anno di rielezione di Traor alla carica presidenziale, si verific una serie di scontri armati con il Burkina Faso per la contesa di giacimenti minerari di manganese della fascia di Agacher, presto interrotta dal cessate il fuoco. Nel 1991 tutte le malefatte di Traor vennero infine alla luce: il duro trattamento riservato ai ribelli tuareg, il rifiuto di prendere in considerazione il pluralismo politico, la consuetudine di aprire il fuoco su scioperanti e dimostranti aiutarono il luogotenente colonnello Amadou Toumani Tour ad acquisire il controllo del paese, dopo aver abolito lUDPM approvato la nuova costituzione pluripartitica. Con la vittoria nel 1992 alle nuove elezioni politiche dellAlleanza per la democrazia del Mali (ADEMA), divenuto presidente dello stato il leader Alpha Oumar Konar. Tuttavia solamente nel marzo del 1996 si riusciti a porre fine ai laceranti e devastanti scontri tra la popolazione sudanese e i nomadi tuareg , i quali aspiravano ad ottenere una maggiore autonomia dai governi del Mali, della Nigeria e dellAlgeria, i cui confini dividono il territorio tradizionalmente tuareg.

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