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Il PIEMONTE era abitato gi nell anno 1000 avanti Cristo da trib celtiche, che si fus ero con i Liguri,

la popolazione considerata autoctona dagli storici e che occup ava oltre all attuale Liguria gran parte del Piemonte e della costa tirrenica fino alla foce dell Arno); 500 anni pi tardi si succedono altre migrazioni galliche: or a fondendosi pacificamente e a volte combattendo per il dominio del territorio i Liguri si attestarono (con uno spartiacque approssimativo) al di l della Dora Ba ltea ed a sud del Po. STRABONE, Geografia, V,3 Considerando separatamente le singole parti possibile d ire che la base delle Alpi curva e sinuosa, con la concavit volta verso l Italia. L a parte intermedia di questa concavit occupata dal paese dei Salassi, le estremit si volgono da una parte fino al monte Ocra e al lato pi interno dell Adriatico, dal l altra verso la costa della Liguria fino a Genua, emporio dei Liguri, dove gli Ap pennini si congiungono con le Alpi. Subito sotto le Alpi si estende una pianura considerevole; la sua parte meridionale limitata alla costa dei Veneti e da quei monti Appennini che giungono fino alla zona intorno a Ariminum e Ancona. Da que sti confini, pertanto, chiusa la Celtica Cisalpina ( ). Questa regione una pianura fertile, ornata di colli fruttiferi. Il fiume Po la divide quasi nel mezzo e le due regioni si chiama Cispadana la parte che situata verso gli Appennini e la L iguria, Transpadana la restante. La Cispadana abitata dai popoli Liguri e Celtic i che abitano i primi sui monti, i secondi in pianura; la seconda dai Celti e da i Veneti. TRIBU CELTICHE del Piemonte I Salassi occupavano l'alto canavese e la Valle d'Aosta; i Sallui nel vercellese , i Vertamacori nel novarese, i Taurini nella provincia di Torino, i Statielli n ella zona di Acqui Terme e nelle valli Bormida, dell'Orba e forse nella Valle Be lbo; i Bagienni fra Mondov e il cuneese; i Dertonines a Tortona e nella zona dell a Valle Srivia; gli Epuriati nella valle del Tanaro tra Asti e Alba; gli Epanter i tra Br e Carmagnola; i Caburriati fra il Pellice ed il Po; i Lancenses e gli Oc elenses nelle valli delle tre Sture; i Laevi fra Chivasso e Trino ed i Vittimuli alle falde orientali della Serra d'Ivrea continua In particolare per la zona del Vercellese una realistica suddivisione delle trib celtiche potrebbe essere: a nord dei Libici fra il corso dell Agogna e quello del Ticino erano saldamente presenti i Vertacomacori che avevano fondato Novara (Pli nio il vecchio, N.H.III-124). A nord-est vi erano i Laevi mentre i Marici erano insediati a sud-est oltre Laumellum (Mortara) abitata ancora da genti libiche. A d ovest erano libiche le popolazioni insediate presso gli affluenti di sinistra della Dora Baltea in quanto la Serra costituiva una linea divisoria tra queste p opolazioni e le trib salasse. Infine a nord-ovest si trovavano i Salassi e ad ove st i Taurini (Livio XXI-38,7). I LIBICI o LEBECI (celto-liguri) si attestavano nel territorio vercellese che gi ungeva a sud fino al Po e, facendo capo a Laumellum (Mortara), si estendeva lung o le due rive del Sesia probabilmente fino alla confluenza del fiume col Po. Non abbiamo molti dati sulla consistenza numerica dei celto-liguri e sui recipro ci rapporti politici ed economici. Manca ogni segno di federazione nazionale di tipo politico, maggiori differenziazioni sono dovute a fattori ambientali (monta gna-pianura). La pastorizia transumante e lo sfruttamento delle risorse minerarie favorirono i contatti con l'opposto versante alpino, si afferm cos per tutto il comprensorio m ontano un ecosistema unitario nelle sue espressioni culturali. Nella pianura fu il fiume a svolgere la funzione di catalizzatore dell'insediamento umano; i cent ri celto-liguri di maggior rilievo erano modesti insediamenti di carattere difen sivo infatti secondo la definizione di Polibio (III-II sec. a.C.) tutto il terri torio si presentava come un paese senza citt. Roma inizi la conquista della pianura Padana verso il II sec. a. C. al termine de lla seconda guerra punica, ma fu solo verso la fine dal I secolo a. C. che, con

la conquista delle zone alpine, inizi la definitiva romanizzazione del Piemonte. Nell'82 a. C., la Gallia Cisalpina divenne provincia romana I Celti hanno origine indoeuropea. Giunsero in Europa in varie ondate, fra il 35 00 e il 1500 a.C. muovendosi dalle regioni centrali dell Asia e attraversando il C aucaso e il Medio Oriente. La cultura celtica si svilupp per la prima volta nell area di Golasecca (Italia nor d-occidentale) nel IIX-X secolo a.C.e nell area mineraria di Hallstatt (vicino all a citt di Hallein, nell Austria meridionale) dove diedero vita a una cultura partic olare che si svilupp intorno all VIII secolo a.C.Importante il sito di La Tne (Svizz era), dove raggiunsero la massima espressione artistica, sociale e spirituale ne l V-VI secolo a.C. Successivamente le trib celtiche si diffusero nell intero territ orio austriaco e svizzero, nella Germania sud-orientale, in Francia, Belgio, Ita lia settentrionale e parte dell area centro-orientale, Spagna settentrionale, Ungh eria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Serbia, Isole Britanniche, Irlanda e nell area centrale della Turchia. Tutti i popoli celtici erano suddivisi in trib, i gruppi tribali si riconosceva i n un antenato divino (Da o Dio) e in una lingua con molte similitudini fonetiche e di significato. Ciascuna trib si distingueva con il proprio nome, identit distin ta e caratteristiche spiccatamente proprie. L organizzazione sociale in trib (teuta) o clan (famiglie), spesso in lotta con le trib vicine per il possesso di bestiame o di beni, era l unica forma di aggregazion e sociale riconosciuta dai Celti, che non crearono mai un unico grande Stato dei Celti n un grande impero. In Italia i Celti si stanziarono nell area chiamata Gallia Cisalpina: il territori o che dalle Alpi scende a sud comprendendo la pianura Padana, parte dell Appennino settentrionale e parte dell Italia nord-orientale lungo la costa Adriatica. A Golasecca, citt sulla riva del fiume Ticino, all inizio del 1800 furono rinvenuti i primi resti di un importantissima cultura che prese il nome del luogo. La cultu ra di Golasecca si svilupp a partire dal XII-X secolo a.C., era diffusa nell alta v alle del Ticino, nell Ossola, nella medio-alta pianura del Piemonte e della Lombar dia fra il Sesia e il Serio e fino al Padus flumen (fiume Po). Le iscrizioni rin venute in zona dimostrano che queste popolazioni parlavano gi una lingua celtica: il leponzio. Fino a poco tempo fa definita protoceltica, secondo gli studi arch eologici pi recenti la cultura di Golasecca si sta configurando come la prima Et d el Ferro in Europa. Alcune fra le principali trib celtiche presenti fra il V e il II secolo a.C. furo no i Taurinis, stanziati nell attuale Piemonte, gli Insubres (Piemonte orientale, Lombardia centro-occidentale e parte del Canton Ticino), gli Orobii e i Leponti (Lombardia settentrionale), i Cenomani (Lombardia orientale, Veneto sud-occident ale, parte del Trentino e dell Emilia). Lingones e Boi si stanziarono nella valle Padana a sud del Po (Gallia Cispadana) e i Senones nel territorio costiero della Romagna spingendosi fino ai rilievi a ppenninici e pi sud fino alle Marche dove fondarono Senigallia, l antica Sena Galli ca.

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