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GLI ALISEI E IL "CAPO DI NON RITORNO" Nella loro navigazione lungo la costa africana i portoghesi usarono le caravelle. Si trattava di imbarcazioni di non grande stazza e con equipaggi ridotti (circa 20) con due o tre alberi dotati di vele adatte per navigare sia con vento in poppa che con venti variabili. Viaggiando in direzione nord-est sud-ovest, le navi potevano avanzare spinte da venti costanti, gli alisei, i quali per, al ritorno diventavano venti contrari. Perci un capo doppiato agevolmente sfruttando gli alisei si prospettava come un "capo di non ritorno". Inoltre, pi i portoghesi si spingevano a sua, pi avevano l'impressione di uscire dall'ecumene, cio dal mondo conosciuto e abitabile. Nel 1434 riuscirono a doppiare il capo Bojador. Alla fine trovarono la giusta tecnica per aggirare il soffio contrario degli alisei: bisognava spingersi al largo nell'Atlantico e compiere un'ampia volta a nord dell'area degli alisei per cogliere un vento da occidente a oriente, dal quale si era spinti a far scalo sulle Azzorre prima di rientrare in Portogallo. Per poter raggiungere punti via via i meridionali lungo la costa africana era necessario compiere una seconda ampia volta, allontanandosi dall'Africa e spingendosi in pieno Atlantico alla ricerca di venti in direzione est, a sud dell'area degli alisei.
LE ESPLORAZIONE DELLA COSTA AFRICANA FINO AL CAPO DI BUONA SPERANZA Mantenendo la pi assoluta segretezza sulle scoperte di rotte, venti e correnti, nel 1444 le navi portoghesi raggiunsero capo Verte, il punto pi occidentale dell'Africa. In questo periodo fu creata la base di Arguim (Mauritania), che divenne il principale mercato di schiavi. Negli anni 1445-60, sotto la guida di Enrico, furono esplorate le coste del Senegal, del Gambia, della Guinea, della Sierra Leone. Il nuovo obiettivo portoghese era la circumnavigazione dell'Africa, con la quale avrebbero raggiunto l'Oceano Indiano e da l le fonti delle spezie per annullare il monopolio dei veneziani e dei loro fornitori arabi. Giunti nel golfo di Guinea, poich la costa continuava a piegare verso est, credettero che l'aggiramento fosse a buon punto. In realt dur ancora pi di due decenni. I navigatori al servizio del re del Portogallo continuavano le loro esplorazioni della costa africana e verso il 1480 superarono l'Equatore. La meta ultima d tanti sforzi sembrava sempre pi vicina; di fatto nel 1484 il
nuovo re Giovanni II respinse la proposta del marinaio genovese Cristoforo Colombo di raggiungere l'Asia navigando verso occidente e circumnavigando l'intero globo terrestre. Nel 1484 i portoghesi non avevano ancora raggiunto il capo meridionale dell'Africa. I diversi progetti di Giovanni II furono abbandonati quando, alla fine del 1488, torn a Lisbona la spedizione di Bartolomeo Diaz che, nelle prime settimane dell'anno, aveva doppiato il capo di Buona speranza e trovata la via diretta dall'oceano Atlantico a quello Indiano.
meridiano raya collocato a 370 leghe a ovest del capo Verde; proseguendo oltre i poli la raya corrispondeva al meridiano a 13630' di longitudine est. La regione del Portogalllo, nella met del mondo a oriente della raya , includeva, nelle future Americhe, la parte orientale del Brasile, l'Africa, l'oceano Indiano e i luoghi di profuzione di pepe e spezie. LA SPEDIZIONE DI VASCO DE GAMA L'8 luglio 1497 part finalmente la flotta portoghese destinata a raggiungere l'India, sotto il comando di Vasco de Gama, con quattro navi. Dalle isole del capo Verde, la spedizione si diresse verso il capo di Buona speranza, compiendo un'ampia volta nell'Atlantico che la condusse a fare scalo nell'isola di Sant'Elena. L'ultima tappa del viaggio prese avvio dal porto di Malindi, il 24 Aprile 1498: guidata da piloti arabi, la flotta di Vasco de Gama viaggi utilizzando il monsone estivo e giunse in vista di Calicut il successivo 16 Maggio. Calicut era uno dei grandi nodi commerciali dell'oceano Indiano, in cui si raccoglievano prodotti proveniente da tutta l'Asia. Il viaggio era durato 10 mesi e 8 giorni. IL RITORNO DI VASCO DE GAMA E LA SPEDIZIONE DOI CABRAL Il 5 Ottobre 1498 Vasco de Gama inizi il viaggio di ritorno. Il 29 Settembre 1499 una sola delle quattro navi fece rientro a Lisbona. Due erano state distrutte da una tempesta e una abbandonata alle fiamme dopo che una malattia sconosciuta aveva contagiato gli equipaggi. Gama era stato lontano per 26 mesi e aveva percorso 36000 km; la via colombiana per le Indie sembrava assai pi breve e sicura. Nel marzo 1500, una nuova spedizione part da Lisbona, sotto il comando di Pedro Alvares Cabral. Secondo la pratica nautica ormai ben nota ai portoghesi, una volta oltrepassato l'Equatore, la flotta di Cabral pieg nella direzione ovest, per aggirare gli alisei. Questa volta per la manovra nautica fu pi ampia del solito e Cabral si spinse a sud-ovest fino a scoprire, il 24 aprile, una terra fino ad allora sconosciuta: il Brasile. IL DOMINIO PORTOGHESE SUI MARI La spedizione di Cabral dimostr che i portoghesi non sarebbere riusciti facilmente a farsi accettare come normali concorrenti dai mercanti arabi che frequentavano Calicut e che il sovrano ind non era interessato alle merci che gli venivano offerte. La terza spedizione, che part da Lisbona nella primavera del 1502, di nuovo guidata da Vasco de Gama, si mosse con l'intenzione di compiere una prova di forza. Calicut venne bombardata e molte navi arabe furono affondate. Il sovrano del porto del Malabar venne costretto ad accettare rapporti commerciali con i portoghesi e da quel momento una flotta annuale part da Lisbona senza aspettare il ritorno di quella precedente. Occorreva ormai pianificare una lunga guerra, con lo scopo di distruggere le antiche reti del traffico arabo e di costruire le basi strategiche per i propri commerci. Nel giro di pochi anni essi furono in grado di raccogliere informazioni sufficienti per progettare la strategia di dominio del mercato delle spezie. Nelle istruzioni consegnate nel 1505 al comandante della flotta diretta in India, Francisco de Almeida, il re Manoel I ordinava di costruire una fortezza a Quilon, nella punta meridionale dell'India. La strategia portoghese fu quella della conquista della supremazia militare in mare e l'occupazione dei punti chiave del commercio marittimo. Ma, date le deboli forze portoghesi, questi potevano essere soltanto pochi e dovevano essere perci ben scelti. I molti soprusi compiuti dai"barbari" europei spinsero presto il sovrano di Calicut a cercare l'aiuto dei mamelucchi, la dinastia militare che reggeva l'Egitto e la Siria; ma il risultato dell'alleanza fu solo di consentire ad Almeida di raggiungere il dominio sul mare, dimostrando la netta superiorit delle navi e dei cannoni portoghesi: nella battaglia combattuta di fronte a Diu nel febbraio 1509 la flotta egiziana fin annientata. Nel 1510 i portoghesi si impossessarono della citt indiana di Goa, cacciandone i mercanti musulmani e si posero a fissare i capisaldi del loro dominio sull'oceano Indiano. IL CONTROLLO DEL TRAFFICO DELLE SPEZIE I porti arabi situati sulla costa orientale dell'Africa erano stati attaccati e distrutti. Si trattava di bloccare il flusso delle spezie verso il mar Rosso e il golfo Persico. Inoltre occorreva impadronirsi della citt di Malacca, dalla quale i portoghesi sapevano che passava la rotta migliore del traffico delle
spezio verso occidente. Malacca fu conquistata nel 1511 e da qui i portoghesi cominciarono a esplorare i mari dell'arcipelago indonesiano, giungendo fino a Canton. La conquista di Hurmoz nel 1515 complet il sistema portoghese di controllo del traffico delle spezie.