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Il 5 in condotta
La L 30/10/2008 n.169 stabilisce all'art.2 c. 3: "La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo." Il 16 gennaio 2009 esce il DM n.5 che stabilisce le condizioni che portano al 5 in condotta. In particolare: "[...] la valutazione insufficiente del comportamento deve scaturire da un giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravitche comportino lallontanamento temporaneo dello studente dalla comunit scolastica per periodi superiori a 15 giorni [...]." Lo Schema di regolamento abroga esplicitamente il DM n.5 e all'art.7 c.2 stabilisce che: "La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi decisa dal consiglio di classe nei confronti dellalunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilit dei comportamenti previsti dai commi..." Questi commi si riferiscono sia a comportamenti particolarmente gravi che quelli che riguardano mancanze ai seguenti doveri: 1. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.2. avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 5. utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
I tagli
Il 23/2/2009 lIstat rende note le "Spese sostenute dalle amministrazioni. Solo in Germania e Grecia la spesa per l'istruzione percentualmente pi bassa rispetto all'Italia, tutti gli altri 13 paesi dell'Ue spendono di pi. Il dato del 2007 e non tiene conto della riforma, ma sottolinea che dal 2000 ad oggi la spesa per la scuola pubblica in calo. Oggi, a pari al 9,6 per cento della spesa complessiva. I 15 paesi dell'Ue dirottano sull'Istruzione in media il 10,5 per cento della spesa complessiva. Questi dati sembrano destinati a peggiorare, con tagli per quasi 8 miliardi alla scuola (quasi tutti sul personale) e oltre 1,5 sull'universit.
Le novit introdotte dagli schemi di regolamento approvati dal consiglio dei ministri del 18 dicembre 2008
Il 18 dicembre 2008
Il Consiglio dei Ministri ha approvato 4 schemi di regolamenti ai sensi dellarticolo 64, comma 4, della legge del 6 agosto 2008, n.133. I primi due, riguardanti:
1.Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola 2.Revisione dellassetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione Sono legge dal 27 febbraio 2009, con la firma del Presidente della Repubblica, dopo aver completato liter legislativo, che prevede il parere, obbligatorio ma non vincolante, della Conferenza Stato regioni e del CNPI. Entrambi questi organismi avevano espresso parere negativo.
Rileva che, nel prospettare unampia offerta di tempi scuola, si possano alimentare nelle famiglie aspettative che, in assenza di congrue e correlate risorse, potranno difficilmente essere soddisfatte mettendo la scuola nella difficile situazione di dover riorientare le scelte e riorganizzare lofferta.
Si delinea un quadro formativo che: compromette lefficacia dellofferta formativa nella scuola dellinfanzia e nel primo ciclo di istruzione, lede la dignit dellistituzione scolastica pubblica, non garantisce pari opportunit di offerta e di scelta sul territorio nazionale.
Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola,
ai sensi dellarticolo 64, comma 4, della legge 6/8/2008, n. 133
1. Stabilisce le condizioni di esistenza di Istituti autonomi e dei plessi e sezioni staccate 2. Indica il numero minimo e massimo indispensabile per la formazione delle classi in ogni ordine di scuola
Per diventare o continuare ad essere unistituzione scolastica autonoma necessario aver avuto negli ultimi 5 anni non meno di 500 e non pi di 900 alunni (il limite massimo non si applica in aree ad alta densit demografica)
Il rapporto alunni per classe verr incrementato. Nella secondaria superiore 27 sar il numero minimo (oggi 15) per la costituzione delle prime classi elevabile a 30 (oggi 25), pi un eventuale 10% per i resti. Le seconde e le successive devono essere in numero pari a quello delle prime e successive dellanno precedente. Se per il numero medio di alunni per classe inferiore a 22 si accorpano le classi secondo i nuovi criteri delle classi prime.
Revisione dellassetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dellinfanzia e del I ciclo distruzione
Delinea lorario scolastico per la scuola dellinfanzia, per la scuola primaria, per le medie. Sostanziale novit , per quello che riguarda la Secondaria di I grado, si istituiscono due modelli orari: il tempo normale (30 ore sett.) e il tempo prolungato (36-40 ore sett.); questultimo vincolato agli organici assegnati ad ogni scuola per lanno scolastico 2008-2009. Altra novit: linsegnamento dellinglese potenziato.
9
1 6 2 3
15
1o2
Matematica e Scienze
Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Scienze motorie e sportive Musica Religione cattolica
9
2 3 2 2 2 2 1
2
2 2 2 1
Scuole Superiori
La riforma in due tempi.
La prima parte contenuta nei schemi 2 di regolamento gi descritti. Sono gi legge (dal 27 febbraio) e, se non ci saranno ripensamenti, produrranno i loro effetti gi a partire dal settembre 2009
Linnalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4, oltre al sovraffollamento, produrr la riduzione di 5.093 docenti. Ci saranno 2.400 classi in meno, cio circa 52.000 alunni da ricollocare. La riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore porter alla riduzione di 7.000 docenti.
In particolare il punto 5 del decreto 26 agosto 1992 del Ministero dell'Interno: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica indica un limite massimo di 26 alunni per classe. Il D. Interministeriale 18/12/1975 indica gli spazi minimi vitali per garantire la funzionalit dei locali scolastici, pari a 1,96mq per alunno nelle classi delle scuole superiori. Nellistituto Gandhi le aule pi grandi raggiungono i 52mq. Non potrebbero quindi contenere pi di 26 alunni.
Perch non misurare le nostre classi e immaginarle con 33 alunni?
- Revisione dellassetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei - Revisione dellassetto degli Istituti Tecnici
Per 84.000 classi su 118.000 lorario settimanale sar ridotto mediamente di 3 ore, ottenendo un taglio di 14.000 docenti.
Le magiche alchimie
Sia lo schema di regolamento per i nuovi Licei che quello per gli Istituti Tecnici sono introdotti da una Relazione illustrativa nella quale si elencano i pregi della riforma. Da questi documenti si evince che il la riduzione media di 3 ore settimanali si ottiene mediante un aumento delle ore di Italiano, Storia, Latino, Matematica, Inglese, ecc e delle attivit laboratoriali
PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO (a confronto con il Manzoni di Lecco, indirizzo Arte)
1 Biennio
1 2
2 Biennio
3 4
V anno
5
Attivit e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario medio settimanale Lingua e letteratura italiana (invariato) Lingua e cultura latina Lingua e cultura greca Lingua inglese Storia Geografia (invariato) (invariato) (perde 3 ore) (invariato) (invariato) 5 5 4 3 2 2 5 5 4 3 2 2 4 4 3 2 (-1) 3 4 4 3 2 (-1) 3 4 4 3 2 (-1) 3
Filosofia
(invariato)
3 (-1) 3 (-1)
3
3 2 (+2) 2 (+2) 1 (-1) 2 1 30 2 (+2) 1 (-1) 2 1 30 2 (-2) 1 (-1) 2 1 30 (-2)
3
3 2 2 (-1) 1 (-1) 2 1 30 (-3)
3
3 2 (-1) 2 1 (-1) 2 1 30 (-3)
Scienze naturali** Biologia, Chimica e Scienze (+1) Storia dellarte Scienze motorie e sportive (perde 5 ore) (invariato)
Insegnamenti attivabili sulla base del Piano dellOfferta Formativa nei limiti del contingente di organico assegnato allistituzione scolastica, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie: Lingua straniera 2, Musica, Elementi di diritto ed economia, Approfondimenti nelle discipline obbligatorie.
Discipline del piano di studi LICEO ARTISTICO indirizzo ARTI FIGURATIVE (in parentesi lArtistico Villa Reale- ISA di Monza, progetto Leonardo, indirizzo figurativo) Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Lingua straniera 2 (nuova disciplina) Storia Filosofia (sommando le 2 discipline) Matematica con elementi di informatica Scienze naturali (sommando Biol., Chim. E Scienze) Fisica (scompare) Diritto (scompare) Storia dellarte Disc. Grafiche e pitt. Laboratorio artistico Discipline geometriche Discipline plastiche Discipline audiovisive Scienze motorie e sportive (nuova disciplina)
(considerandole insieme non si hanno variazioni)
1
4 (5) 2 (3) 2 (0) 2 (2) 2 (4) 0 (3) 0 (2)
2
4 (5) 2 (3) 2 (0) 2 (2) 2 (4) 0 (3) 0 (2)
3
4 (3) 2 (3) 2 (0) 3 (4) 3 (3) 2 (3) 0 (2) 0 (2)
4
4 (3) 2 (3) 2 (0) 3 (4) 3 (3) 2 (3) 0 (2) 0 (2) 3 (3) 0 (2) 4 (4) 2 (2)
5
4 (3) 2 (3) 2 (0) 3 (4) 3 (3) 2 (0) 0 (2) 0 (2) 3 (3) 4 (6) 2 (2) +1 -5 + 10 -3 -4 -6 - 10 -6 -6 -4 +6 -
3 (3) 3 (3)
3 (3) -
1 (1)
34 (40)
1 (1)
34 (40)
1 (1)
5 (2) 4 (4) 35 (38)
1 (1)
5 (2) 4 (4) 35 (38)
1 (1)
5 (3) 4 (6) 35 (38)
+8 -2 - 693
Discipline del piano di studi LICEO DELLE SCIENZE UMANE (in parentesi Il
Liceo delle Scienze Sociali Porta di Monza)
1 Biennio 1 2 4 (4) 4 (0) 3 (3) 3 (2) 2 (3*) 2 (0) 3 (0) 0 (4) 3 (4) 2 (2) 0 (2*) 1 (2) 0 (2) 2 (2) 1 (1) 30 (30)
2 biennio 3 4 (4) 3 (0) 2 (3*) 2 (2) 2 (2) 3 (3) 3 (0) 0 (5*) 4 (3) 2 (2) 0 (2) 1 (1) 1 (1) 2 (2) 1 (1) 30 (30) 4 4 (4) 3 (0) 2 (3*) 2 (2) 2 (2) 3 (3) 3 (0) 0 (5*) 4 (3) 2 (2) 0 (2) 1 (1) 1 (1) 2 (2) 1 (1) 30 (30)
V a. 5 4 (4) 3 (0) 2 (3*) 2 (2) 2 (2) 3 (3) 3 (0) 0 (5*) 4 (3) 2 (2) 0 (2) 1 (1) 1 (1) 2 (2) 1 (1) 30 (30) + 17 +2 +4 +6 +9 - 23 +1 - 10 -2 -4 -
Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina (nuova disciplina) Lingua inglese Lingua straniera 2 Storia Geografia (nuova disciplina) Filosofia Pedagogia (nuova disciplina) Scienze umane (n. disciplina) Scienze sociali (scompare) Matematica - Fisica Scienze naturali Diritto ed Economia (scompare) Storia dellarte (linguaggi non verbali: Arte) Musica (linguaggi non verbali: Musica) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attivit alternative Totale ore
( insieme si perdono mediamente quasi 2 ore a settimana)
Discipline del piano di studi LICEO LINGUISTICO (in parentesi il Linguistico Greppi di Monticello Brianza) Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua inglese* Lingua straniera 2* Lingua straniera 3* Storia Geografia Filosofia Matematica** - Fisica
(sommando le 2 discipline)
Ore settimanali per anno di corso 1 Biennio 1 4 (5) 3 (4) 4 (3) 4 (4) 4 (0) 2 (2) 2 (2) 3 (4) 0 (3) 2 4 (5) 3 (4) 4 (3) 4 (4) 4 (0) 2 (2) 2 (2) 3 (4) 0 (3) 4 (4) 4 (5) 5 (5) 2 (3) 2 (2) 3 (3) 2 (4) 4 (4) 4 (5) 5 (5) 2 (3) 2 (3) 3 (3) 2 (3) 4 (4) 4 (5) 5 (6) 2 (3) 2 (3) 3 (3) 2 (2) 2 biennio 3 4 (4) 4 4 (4) V a. 5 4 (4) -2 -2 +2 -3 +7 -3 -2 -2 -9
Storia dellarte
Musica (scompare) Diritto (scompare) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attivit alternative Totale ore *Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua
1 (0)
0 (3) 0 (2) 2 (2) 1 (1) 30 (34)
1 (0)
0 (2) 0 (2) 2 (2) 1 (1)
0 (1)
2 (2) 1 (1)
0 (1)
2 (2) 1 (1)
0 (1)
2 (2) 1 (1) 30 (35)
-1
-5 -4 - 759
30 (34)
30 (35)
30 (35)
Indirizzo Grafico
Discipline (ad eccezione di Ed. Fisica e Religione)
Differ.
Italiano Storia (cittadinanza e costituzione) Inglese Tecnologie informatiche Matematica (con Informatica al biennio) Complementi di matematica Fisica e Informatica (scienze integr.-fisica) Scienze della Natura Scienze e tecnologie applicate Diritto ed Economia
+1 +3 +3 +2 +3 -
Filosofia (scompare)
Storia dell'Arte (scompare) Tecn. d Arti Grafiche (tecnol e tecn. d. rap. Graf.) Tecnologie della comunicazione Teoria della comunicazione
0 (2)
0 (3) 0 (3) 2 (0)
0 (2)
0 (3) 0 (3) 3 (0)
0 (2)
0 (4) 0 (4) -
-6
-16 -4 +4 +5
4 (4)
4 (0) 0 (3) 0 (3) 0 (3) 6 (0) 32 (36)
3 (5)
4 (0) 0 (3) 0 (2) 0 (3) 6 (0) 32 (36)
4 (7)
3 (0) 4 (0) 0 (4) 0 (2) 6 (0) 32 (36)
-5
+11 +4 -14 -15 -10 +18 - 660
Discipline del piano di studi Amministrazione a confronto con lIGEA Italiano Storia (cittadinanza e costituzione) Geografia (economica) Inglese Seconda lingua comunitaria Trattamento testi e dati (scompare) Matematica (con Lab. Di Informatica) Matematica e Informatica Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienze integrate (della natura)
Ore settimanali per anno di corso 1 4 (4) 2 (2) 3 (0) 3 (4) 3 (4) 0 (3) 4 (5) 2 (0) 2 (0) 2 (3) 2 4 (4) 2 (2) 3 (0) 3 (4) 3 (4) 0 (3) 4 (5) 2 (0) 2 (0) 2 (3) 3 4 (3) 2 (2) 0 (3) 3 (3) 3 (3) 3 (5) 1 (0) 4 4 (3) 2 (2) 0 (2) 3 (3) 3 (3) 3 (4) 1 (0) 5 4 (3) 2 (2) 0 (3) 3 (3) 3 (3) 3 (3) Differ. +3 -2 -2 -2 -6 -5 +6 +2 +2 -2
0 (4)
2 (2) -
0 (4)
2 (2) -
3 (3)
3 (3)
3 (3)
-6
-
Economia aziendale
Economia politica Scienza delle finanze (scompare)
2 (2)
-
2 (2)
-
7 (7)
3 (3) -
8 (10)
2 (2) -
8 (9)
3 (0) 0 (3)
-3
+3 -3
Educazione Fisica
Religione/att. alternativa Totale ore
2 (2)
1 (1) 32 (36)
2 (2)
1 (1) 32 (36)
2 (2)
1 (1) 32 (35)
2 (2)
1 (1) 32 (35)
2 (2)
1 (1) 32 (35)
- 561
Discipline del piano di studi Amministrazione a confronto con lERICA Italiano Storia (cittadinanza e costituzione) Geografia (economica-antropica) Inglese Seconda lingua comunitaria Terza lingua straniera (scompare) Trattamento testi e dati (scompare) Matematica (con Lab. Di Informatica) Matematica e Informatica Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienze integrate (della natura) Scienze della materia e Lab. (scompare) Diritto ed economia Diritto Arte e territorio (scompare) Economia aziendale Economia politica Educazione Fisica Religione/att. alternativa
1
4 (5) 2 (2) 3 (0) 3 (4) 3 (5) 0 (2) 4 (4) 2 (0) 2 (0) 2 (3) 0 (4) 2 (2) 2 (0) 2 (2) 1 (1)
2
4 (5) 2 (2) 3 (0) 3 (4) 3 (5) 0 (2) 4 (4) 2 (0) 2 (0) 2 (3) 0 (4) 2 (2) 2 (0) 2 (2) 1 (1)
3
4 (4) 2 (2) 0 (2) 3 (5) 3 (5) 0 (5) 3 (3) 1 (0) 3 (0) 0 (2) 7 (5) 3 (0) 2 (2) 1 (1)
4
4 (4) 2 (2) 0 (2) 3 (5) 3 (5) 0 (4) 3 (3) 1 (0) 3 (0) 0 (2) 8 (6) 2 (0) 2 (2) 1 (1)
5
4 (4) 2 (2) 0 (2) 3 (5) 3 (5) 0 (4) 3 (3) 3 (0) 0 (2) 8 (6) 3 (0) 2 (2) 1 (1)
Differ.
-2 -8 - 10 - 13 -4 +6 +2 +2 -2 -8 +9 -6 + 10 +8 -
Totale ore
32 (34)
32 (34)
32 (36)
32 (36)
32 (36)
- 528
Esame di Stato
AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO. Colpi di scena a ripetizione! Per l'anno in corso l'ammissione all'esame di Stato regolata dal Decreto Ministeriale n.42 del 22 maggio 2007 e dalla legge n.169/08. Per essere ammessi necessario avere la media del sei e almeno sei in condotta. Il voto in condotta contribuisce alla determinazione del credito scolastico. Tutto questo contenuto nell'Ordinanza Ministeriale n. 40 dell'8 aprile 2009.
Precedentemente lo schema di regolamento sulla valutazione approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2009, prevedeva al minimo il sei in condotta e in tutte le materie per assere ammessi all'esame di Stato. I Ministri ci hanno ripensato!
E per le Universit?
Tre sono i punti principali della riforma contenuti nella 133/2008 Il taglio dei finanziamenti agli Atenei del 20% (in 5 anni 1 miliardo 441,5 milioni di euro in meno) (Art. 66). Secondo il mondo accademico, il minore investimento per lUniversit si tradurrebbe in una bassa qualit della didattica e della ricerca (gi poco competitiva nel panorama europeo) e nellaumento delle tasse per gli studenti. La possibilit di trasformazione degli Atenei da enti pubblici a fondazioni private (Art. 16). Privatizzando lUniversit lo Stato rischia di disinteressarsi di un servizio pubblico costituzionalmente garantito (Art. 33) e fa riferimento a un modello economico-sociale molto diverso da quello italiano e pi simile a quello anglosassone. Il blocco del turnover al 20% (su dieci pensionamenti le assunzioni potranno essere solo due) (Art. 66). La riduzione del numero dei docenti corrisponde principalmente a tre conseguenze: limpossibilit di accesso dei giovani ricercatori alla carriera universitaria, la fuga di cervelli allestero e linvecchiamento ulteriore della classe dei docenti.
Il ministro Gelmini aveva dichiarato guerra alle universit fantasma, nella riforma non c per nessun cenno alla chiusura delle sedi universitarie con pochi iscritti. Sabato 11 aprile 2009 la Gelmini interviene allinaugurazioni del nuovo centro universitario di Edolo, 4291 abitanti, in provincia di Brescia