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CATECHESI E COMUNICAZIONE

Prospettiva generale dellambito Non si intendono fornire indicazioni su come utilizzare gli strumenti di comunicazione allinterno della catechesi ma si vogliono fornire indicazioni sulla natura stessa del fatto catechistico. La catechesi infatti non usa la comunicazione: essa stessa comunicazione, perch adotta la stessa struttura della Rivelazione divina. E tuttavia una comunicazione molto particolare che assume Cristo, mediatore e pienezza della rivelazione come modello. Pertanto la comunicazione catechistica ha un suo perch (la salvezza) e un suo come riassumibile nel principio di Incarnazione. Questo obbliga la comunicazione catechistica ad avere alcune caratteristiche: - uno spessore testimoniale e - lesigenza di una risposta

DUE MONDI A CONFRONTO


La catechesi
catechista, catechizzandi catecumeni, le loro famiglie, i libri di catechismo i contenuti, i luoghi, i tempi, la liturgia

DUE MONDI A CONFRONTO


La comunicazione
i giornali, carta stampata, immagini e suoni, narrazioni filmiche, spettacoli televisivi, i ass-media

catechista, catechizzandi catecumeni, le loro famiglie, i libri di catechismo i contenuti, i luoghi, i tempi, la liturgia

i giornali, carta stampata, immagini e suoni, narrazioni filmiche, spettacoli televisivi, i mass-media

Perch accostarli?

SOLO PER TROVARE UN LINGUAGGIO CATECHISTICO ADATTO AL MONDO DI OGGI?

Questo un modo strumentale di guardare al mondo della comunicazione, mentre molto di pi.

Dal Direttorio sulle comunicazioni sociali della CEI


1) I media non sono semplici strumenti neutri; essi sono al tempo stesso mezzo e messaggio, portatori di una nuova cultura che "nasce, prima ancora che dai contenuti, dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare, con nuovi linguaggi, nuove tecniche, nuovi atteggiamenti psicologici".

2) La loro incidenza sui modi di pensare e di agire, sugli stili di vita, sulla coscienza personale e comunitaria, in una parola sulla cultura e sulla stessa evangelizzazione fa s che la Chiesa "non pu non impegnarsi sempre pi profondamente nel mutevole mondo delle comunicazioni sociali

3) La Chiesa non solo "si sentirebbe colpevole di fronte al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi che l'intelligenza umana rende ogni giorno pi perfezionati", ma insieme comprende che, per realizzare il mandato di Ges, "non basta quindi usarli per diffondere il messaggio cristiano e il Magistero della Chiesa, ma occorre integrare il messaggio stesso in questa nuova cultura creata dalla comunicazione moderna (CM 4)

LA MISSIONE DELLA CHIESA EVANGELIZZARE Questo un compito che le ha assegnato lo stesso Signore Ges: Andate in tutto il mondo

A tale proposito gli strumenti della comunicazione sociale offrono ai catechisti nuove risorse e nuovi percorsi per leducazione alla fede Tuttavia lapporto della comunicazione sociale non deve essere limitato ai puri e semplici mezzi. (CM 56)

Saper leggere e servirsi in modo adeguato degli strumenti della comunicazione il minimo oggi richiesto a un buon catechista. infatti impensabile fare catechesi rinunciando a un discernimento attento del contesto culturale.

il contesto culturale ci dice che sono cambiati i modi di apprendere, che il pensare da lineare si fatto reticolare, che i tempi di ciascuno sono frammentati al massimo

Leducatore alla fede, consapevole che luomo contemporaneo ascolta pi volentieri i testimoni che i maestri [], e se ascolta i maestri lo fa perch sono testimoni, deve conferire uno spessore testimoniale alla sua comunicazione. Come faceva Ges, il catechista comunicatore deve poi saper modulare simboli, parabole, racconti, testimonianze che parlino di una fede libera e responsabile.

Al comunicatore della fede chiesto di saper usare tutti i registri della comunicazione: il linguaggio verbale e non verbale, le immagini e i suoni, attingendo dai media esempi ed evocazioni, proponendo nuove metafore della fede, suscitando interessi ed emozioni, animando esperienze di fede nel gruppo della catechesi. (CM 57)

CAMBIARE PROSPETTIVA
da

catechesi e comunicazione
a

CATECHESI E COMUNICAZIONE

Non anzitutto questione di impossessarsi di un nuovo linguaggio altamente complesso, ma di comprendere il valore comunicativo presente nellatto catechistico ed usarlo.

Perch?
La catechesi di per s non ha nulla da dire se non quello che gli viene da Dio: lo fa risuonare, che il senso del verbo greco cathcein che compare nella tradizione lucana paolina. Prima dunque viene la ri-velazione: apre uno spiraglio, lascia intravedere, ma il mistero resta velato anche se non nascosto: intravisto. E la catechesi si muove sulla stessa linea.

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