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Patologie del cavo

orale
IL CAVO ORALE
Al pari di altri distretti dell’organismo, il cavo orale possiede una flora normale (o
residente) costituita da circa 300 specie diverse, includenti BATTERI, MICETI,
ARCHEA ed alcuni PROTOZOI. I batteri del cavo orale hanno esigenze nutrizionali
elevate,dunque risulta difficile la coltivazione in vitro. Gli habitat sono: le SUPERFICI
MUCOSE (labbra, palato, guance) e le SUPERFICI DURE (elementi dentari), le quali
sono continuamente lubrificate dai fluidi orali (saliva e fluido crevicolare), ricchi di
nutrimenti soprattutto in caso di infiammazione, suscettibili alla colonizzazione di
batteri.
In caso di MALATTIA, invece, si ha la comparsa di altri habitat costituiti da quei
microrganismi capaci di sopravvivere in condizioni estreme. Ad esempio, variazioni di
PH (che in condizioni fisiologiche sta attorno alla neutralità) sono spesso associate ad
uno sbilanciamento della microflora orale, a favore di specie potenzialmente
patogene…….

Ad esempio nel caso di un ph acido: batteri acidofili presenti nella


placca dentaria producono acidi in presenza di zuccheri fermentabili
( saccarosio, glucosio, fruttosio) che dissolvono le molecole di
fosfato di calcio presenti nello smalto e nella dentina dei denti
provocando la formazione di cavità nello smalto. Per potersi
sviluppare la carie necessita della presenza contemporanea di tre
fattori: ospite suscettibile, dieta ricca di zuccheri e batteri ad
attività cariogena.
L’elemento dentale

•L’integrità del dente viene garantita dallo smalto:


pellicola protettiva (0.1-0.3  m) formata
principalmente da mucine presenti nella saliva.
Questa difesa naturale viene rotta quando si forma la
placca batterica: nicchia ecologica ottimale per i
batteri residenti.

più di 500 specie diverse


più di 108 batteri per mg
Diverse superfici diverso t ipo di
placca

placca dei
placca delle placca solchi dentali
superfici lisce interprossimale
sopra---gengivale
placca

placca del
solco gengivale
sotto-gengivale
placca
Cosa succede in caso di
mancata omeostasi microbica?
In condizioni di salute, la composizione della PLACCA DENTARIA
(comunità microbica associata ai denti, immersa in una matrice di
macromolecole polimeriche di origine salivare e batterica; esempio di
BIOFILM) rimane costante e si stabilisce un equilibrio dinamico tra le difese
dell’ospite e la colonizzazione batterica che con interazioni antagoniste e
attraverso la produzione di batteriocine, ostacola le specie esogene
potenzialmente patogene.

-Cosa accade in caso di mancata omeostasi microbica?-

Se ad esempio il PH aumenta (nel caso della carie abbiamo visto che


diminuisce..), in prossimità del solco gengivale per effetto della risposta
infiammatoria o accumulo eccessivo di placca, viene favorita la selezione di
specie patogene PARODONTOPATICHE, che al contrario delle specie
cariogene sono batteri asaccarolitici e favoriscono un PH basico, favorendo la
colonizzazione di: Porphyromonas gengivalis (con elevato potere patogeno),
actinobacillus actinomicetemcomitans e prevotella intermedia)
Infezioni microbiche del cavo
orale

Carie dentale Periodontite Candidosi orale

79% della popolazione 45% della popolazione 80 milioni


PATOLOGIE
•CARIE ► patologia dovuta al danno diretto causato da alcuni batteri
detti appunto cariogeni
•MALATTIE PARODONTALI ► patologie che si sviluppano in seguito
ad una risposta infiammatoria ai batteri presenti nella gengiva e/o nel
parodonto. Vi sono quelle meno gravi (gengiviti) e quelle più gravi (tasca
parodontale, perdita degli elementi dentari)

ECCO ALCUNI ESEMPI DI GENGIVITI…

GENGIVITE GENGIVITE ULCERATIVA GENGIVITE ACUTA


ACUTA NECROTIZZANTE ACUTA E ABBASSAMENTO
OSSEO
GENGIVITE
La gengivite è l'infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da gonfiore, arrossamento,
calore ed eventuale sanguinamento, conseguente all'accumulo di placca. E’ REVERSIBILE.
quadro fisiologico
dal momento che i batteri sono comunque sempre presenti
sulla superficie dei denti, anche il tessuto gengivale sano
presenta alcune cellule dell’infiammazione

le cellule dell’infiammazione tuttavia aumentano man mano


che la placca batterica si accumula

quadro patologico

il tessuto diventa quindi edematoso, rosso


ed eventualmennte sanguina
QUANDO LE COSE
PEGGIORANO..
La malattia parodontale
grave

La malattia parodontale rappresenta, dopo la carie, la patologia di maggiore incidenza nel


cavo orale e provoca rispetto a quest’ultima un danno sicuramente più rilevante. Le
diverse forme riscontrabili sono tutte ad eziologia batterica, presentano patogenesi
infiammatoria e sono classificate sulla base di caratteristiche cliniche quali il periodo
d’insorgenza, localizzazione ed evoluzione. Le meno gravi e reversibili, abbiamo detto
essere le GENGIVITI. Ad esse possono seguire le parodontiti, che possono essere definite
come processi di distruzione dell'apparato che sostiene i denti. Si rendono evidenti
con una perdita dell'osso e dell’attacco dell'osso stesso da parte del dente, con formazione
di tasche (la tasca gengivale è una sorta di ”sacco”, che si crea là dove la
gengiva,dovrebbe essere fisiologicamente compatta e aderente al dente, e non lo è ) e,
qualche volta, formazione di recessioni quindi ritiri delle strutture che accolgono i denti e
costituzione di un quadro di "denti lunghi". Viene così allo scoperto una parte di radice,
una parte della struttura del dente che non dovrebbe vedersi..
FATTORI DI RISCHIO
n IGIENE ORALE NON SUFFICIENTE
n IL DIABETE
n IL FUMO
n L’ALCOOL
n ASSUNZIONE DI ALCUNI FARMACI
n IMMUNOCOMPROMISSIONE (es. paziente
affetto da virus HIV)
n ALCUNE PATOLOGIE GENETICHE
n STATO DI TENSIONE E STRESS(perché la
salute è benessere psicofisico,non solo fisico!)
ANCORA PIU’ GRAVI:
PATOLOGIE TUMORALI DEL
CAVO ORALE
Il trattamento di qualsiasi lesione tumorale maligna presenta una larga
percentuale di insuccesso. La diagnosi precoce può rivelare la presenza
di un tumore non ancora diffuso e quindi garantire una percentuale
più ampia di successo nella terapia, grazie alla non diffusione nelle sedi
circostanti e a distanza delle cellule neoplastiche e alla reale possibilità
di eliminare chirurgicamente l'intera massa tumorale con ampi
margini di sicurezza. In aggiunta, una diagnosi precoce ha mostrato un
aumento della sopravvivenza del 75 % in tutti i casi di tumori del cavo
orale diagnosticati.

CARCINOMA CARCINOMA
CARCINOMA SQUAMOSO
SQUAMOSO DEL SQUAMOSO DEL PAVIMENTO DELLA
PALATO DELLA LINGUA BOCCA
Trattamento e prognosi

Il trattamento del carcinoma orale si basa


sulle dimensioni, la sede anatomica e lo
stadio. Per esempio, lesioni di piccole
dimensioni possono essere trattate con la sola
radioterapia mentre carcinomi di dimensioni
maggiori o in sedi anatomiche ad alto rischio
di metastatizzazione (es. lingua o pavimento
orale) necessitano dell’escissione chirurgica
e dello svuotamento delle stazioni
linfonodali. La prognosi del carcinoma orale
è strettamente correlata allo stadio clinico.
Nello stadio I e II la sopravvivenza a 5 anni è
dell’85%, mentre negli stadi III e IV è del
25%
Patologie non tumorali
Fortunatamente, le lesioni tumorali del cavo orale vengono di gran lunga superate in
incidenza da altre patologie non invasive. Tuttavia, va ben sottolineato che alcune di
loro possono in associazione alla presenza di traumi ripetuti, fumo e consumo di alcool
portare all'insorgenza di un tumore maligno. Anche in questi casi un indagine corretta
e controlli frequenti possono mettere al riparo da patologie più gravi. In tutte le altre
patologie può essere instaurata un'adeguata terapia.

Herpes simplex-palato- Lichen Planus-dorso lingua- Papilloma squamoso Granuloma piogenico

Fibroma da trauma Gengivite allergica da Ipercheratosi frizionale Cheilite angolare


contatto da trauma cronico
..E PER CONCLUDERE…

Per PREVENIRE e/o CURARE queste patologie, anche


l’odontoiatra non deve trascurare il ruolo dell’ EBM (Evidence
Based Medicine); nel caso specifico parliamo di EBD
(Evidence Based Dentistry) ovvero la pratica odontoiatrica che
non si limita all’esperienza clinica e alle preferenze del
paziente ma integra quest’ultima con le migliori prove ed
evidenze scientifiche. Il dentista, come ogni medico, si deve
aggiornare, formare costantemente garantendo così un’ ALTA
QUALITA’, accompagnata dall’ EDUCAZIONE SANITARIA,
con l’aiuto dell’Igienista dentale.
Es.

(collegamento ipertestuale a un articolo di PUBMED sul


tumore orale)

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