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SHOAH

COLORO CHE NON SI RICORDANO


DEL PASSATO
SONO CONDANNATI A RIVIVERLO
Santayana

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

LO STATO TOTALITARIO IN ITALIA E IN GERMANIA


Lo stato totalitario uno stato in cui esiste una
volont politica unificata
Il concetto e la realt di ogni opposizione sono
esclusi e repressi
Da un lato allarga il consenso attraverso la
propaganda e
il controllo delle informazioni
Dallaltro si serve della macchina poliziesca
per terrorizzare le opposizioni
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

DIFFERENZE TRA NAZISMO E FASCISMO

Nel nazismo il principio della totalit proviene dalla RAZZA


e lo Stato ne il mezzo di realizzazione
Nel fascismo invece si realizza nello STATO,
Non mezzo, ma fine esso stesso
Nel nazismo lelemento unificatore costituito da
Un principio BIOLOGICO
Nel fascismo da un principio IDEOLOGICO
Il nazismo considera il sangue e la purezza della razza
Come chiavi di interpretazione della Storia
Il fascismo esalta la tradizione statale e
la grandezza di ROMA ANTICA, il suo IMPERO unificatore

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Nel 1938
il fascismo far proprie le teorie razzistiche
Assumer un volto antisemita
Diverr subordinato al nazismo
Il primato cronologico del fascismo italiano
ceder al primato della potenza
economica e militare del nazismo
divenuto guida degli stati totalitari di destra
LItalia divenne satellite della Germania
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

In Germania il regime procedette


allannientamento delle opposizioni in modo radicale
In Italia il fascismo fu limitato
dalla struttura socio economica
Dalla Chiesa Cattolica
Dalla Monarchia
Per cui il Fascismo per esigenze di compromesso
Dovette proclamarsi
CATTOLICO e MONARCHICO
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Adolf Hitler
(1889-1945)

Benito Mussolini
( 1883-1945)

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Persecuzione degli ebrei in Germania e


introduzione della legislazione razziale in Italia
La lotta condotta dal nazismo per assoggettare
le chiese
and di pari passo con quella volta ad
eliminare
ogni influenza nella vita tedesca del circa
mezzo milione di
ebrei
che vivevano in Germania

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

L ebreo
Reso responsabile delle
congiure antinazionali,
accusato di essere un traditore interno,
ridotto a mito negativo

fin dal 1933


messo ai margini
della vita pubblica e culturale
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Ma solo nel settembre del 1935 con le


Leggi di Norimberga
fu ridotto alla condizione di
SOGGETTO
poich tali leggi stabilivano che
unicamente gli ARIANI o affini
potevano essere considerati
CITTADINI DEL REICH

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Il matrimonio tra ebrei e ariani


f vietato
per difendere la razza tedesca.
Gli ebrei ricevettero lo status di
razza inferiore.
Gli ebrei reagirono emigrando
tra il 1935 e il 1938,
favoriti dai nazisti che ancora non avevano
maturato lidea dello
STERMINIO

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Una drammatica svolta in


senso antisemita
si ebbe nel novembre del 1938
dopo luccisione di un diplomatico tedesco
da parte di un ebreo.
Nella notte tra l8 e il 9 novembre del 1938
La notte dei cristalli
vi furono devastazioni sistematiche
delle propriet e dei negozi ebraici.
Le sinagoghe vennero devastate e distrutte

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

La notte di cristallo Novembre 1938

Tutti gli ebrei vennero


definitivamente espulsi
dalle posizioni che detenevano
nelleconomia e nella finanza.
Hitler parl della necessit di trovare una

SOLUZIONE DEFINITIVA
al problema ebraico

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Shoah

Mi hanno portato via i genitori, l'identit, il


fratello e la sorella e i miei averi. C' qualcosa
che vogliono da me. E allora ho pensato alla
mia anima. Ho detto: non riusciranno a
portarmela via, la mia anima"
Irene
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L'Olocausto con gli occhi dell'innocenza


Erano in 15.000: non ne sono sopravvissuti nemmeno 100. Avevano tutti unet compresa tra i 12
ed i 16 anni.
Terezn fu il maggiore campo di concentramento nazista sul territorio della Cecoslovacchia.
Costruito come transito per gli ebrei che dal Protettorato di Boemia e Moravia venivano deportati
verso i campi di sterminio dei territori orientali, dalla sua nascita vi furono deportati 150.000
persone, fra le quali 15.000 bambini. La maggior parte trov la morte nel ghetto stesso o negli
altri campi nazisti.
Non ci sono immagini forti, non ci sono cumuli di scheletri. Ma i quattromila disegni, come le
sessantasei poesie di quelle giovani anime strappate alla vita, hanno senza dubbio lo stesso effetto.
Il campo di Terezn proprio perch di transito, stato uno dei pochi che prevedeva uno spazio per i
bambini. Stesse condizioni igieniche, stessa fame, stesse malattie. Proprio come gli adulti. Stessa
Identica Sofferenza.
Sotto la guida degli ebrei adulti, i bambini frequentarono lezioni e parteciparono a molte iniziative
culturali. Tra gli animatori anche Dicker Brandejsov, artista e progressista morta, proprio come
la maggior parte dei bambini, nel campo di Auschwitz nell'autunno del '44.
Sono qui riportate tre delle sessantasei poesie scritte dai bambini rinchiusi a Terezn, uno dei
campi di concentramento pi tristemente famosi. Si noti, leggendo queste poesie, il grande
coraggio e la grande voglia di vivere di questi bambini.
Accanto ad ogni poesia sono riportati, inoltre, alcuni dei disegni fatti dai bambini nel campo di
concentramento di Terezn.

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Loperetta Brundibar
Musica: Hans Krsa
Testi: Adolf Hoffmeister
Operetta per coro di
bambini e piccola
orchestra in due atti
eseguita nel campo di
concentramento di
Terezn.

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Brundibr
L'importanza di questa breve composizione, che dura non pi di
trenta minuti, sta nella visione di speranza che si trova alla base della
storia molto fanciullesca ed intuitiva.
Il protagonista Brundibr, un suonatore di organetto, che oggi viene
identificato nella figura di Hitler, viene alla fine sconfitto dai bambini
del paese, che nella scena finale intonano un canto di vittoria e di
speranza alla ricerca di un futuro migliore.
L'autore del libretto, Adolf Hoffmeister, cambier pi tardi le prime
parole del testo originale con la frase: "Colui che sapr amare tanto
sua madre, suo padre e i suoi compaesani nostro amico e pu
cantare con noi".
L opera diverr importante nel campo per la speranza della voce dei
canti, che servir a generazioni prossime a non ripetere lerrore dello
sterminio

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I bambini di Terzin nella scena finale di


Brundibr
di
Hans
Krsa
L'immagini sono tratte dal film di propaganda
Der Fuhrer schenkt den Juden eine Stadt (Il
Fhrer dona una citt agli ebrei, Terezn
1944).
Anche il regista di questo cortometraggio,
Kurt Gerron (Kurt Gerso - Berlino 1897 Auschwitz 1944), poco dopo la fine delle
riprese, verr deportato ed ucciso nelle
camere a gas.

Un'immagine dell'orchestra dei prigionieri


nel campo di concentramento di Janowska
(Lvov)

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

L'orchestra dei prigionieri nel


campo di concentramento di
Janowska

Le immagini sono tratte


dal film di propaganda
Der Fuhrer schenkt
den Juden eine Stadt.

Pavel Haas

Karel Ancerl
(1908-1973)
dirige lo Studio
per Archi
di Pavel Haas.
Il regista di questo cortometraggio, Kurt Gerron (Kurt Gerso - Berlino 1897
- Auschwitz 1944), poco dopo la fine delle riprese, verr deportato ed
ucciso nelle camere a gas.
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Alcuni dei pochi sopravvissuti grazie alla collaborazione di


musicisti, sono riusciti a riprodurre dei suoni che
scandivano le ore della loro giornata nei campi di
concentramento
Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Fischi, rumori dei freni delle carrozze


indicavano larrivo di altri prigionieri

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Due tubi dacciaio percossi insieme, segnavano


ogni giorno lora della sveglia alle quattro e
mezza.

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Il rumore del cucchiaio.

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

e le canzoni
di oggi per ricordare

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Guccini

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

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Vedrai che bello vivere


La poesia che ti viene qui presentata porta la data del 1941; non si conosce il nome del ragazzo che
lha scritta, ma il messaggio che contiene fa riflettere sul suo coraggio di vivere e sulla sua fede
nella vita. Lautore si identifica nelluccello che vola libero nellaria e che indirizza ai suoi
compagni, paurosi di lasciare il nido, il suo grido di gioia: vedrai che bello vivere!.
Chi saggrappa al nido
non sa che cos il mondo,
non sa quello che tutti gli uccelli sanno
e non sa perch voglia cantare
il creato e la sua bellezza.

Quando allalba il raggio del sole


illumina la terra
e lerba scintilla di perle dorate,
quando laurora scompare
e i merli fischiano tra le siepi,
allora capisco come bello vivere.

Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza


quando cammini tra la natura
per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:
anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

O chiaro ricordo
La poesia propone la voce di un adolescente prigioniero; in una esistenza che non ha pi nulla di
umano rimane accesa, nonostante tutto, la fiamma di un ricordo damore, che diviene testimonianza
di vita l dove la vita ad ogni istante calpestata e distrutta.

O chiaro ricordo che minviti alla quiete


e mi rammenti colei che amai,
ancora sorrido alla tua carezza,
ancora con te mi confido come al migliore amico.
O dolce ricordo, raccontami la storia
della mia ragazza perduta,
racconta, racconta dellanello doro
e chiama la rondine che la vada a trovare.
E tu pure vola da lei e sottovoce
domandale se ancora pensa a me,
se sta bene e se ancora, se ancora
sono rimasto il suo amore di un tempo.
E poi ritorna veloce, non ti perdere,
perch io possa ricordarmi qualche altra cosa.
Era cos bella: chiss se mai pi la rivedr.
Addio, mia cara, addio! Ti amavo.

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Nostalgia della casa


Lo sconosciuto autore di questa poesia ancora un ragazzo ebreo; alla piena consapevolezza della
condizione di miseria, di orrore, di fame in cui vive nel campo di concentramento si contrappongono,
nella mente del ragazzo, le immagini della sua casa e la speranza di rivederla.
E pi di un anno che vivo al ghetto,
nella nera citt di Terezn,
e quando penso alla mia casa
so bene di che si tratta

O mia piccola casa, mia casetta,


perch mhanno strappato da te,
perch mhanno portato nella desolazione,
nellabisso di un nulla senza ritorno?
Oh, come vorrei tornare
a casa mia, fiore di primavera!
Quando vivevo tra le sue mura
io non sapevo quanto lamavo!
Ora ricordo, quei tempi doro:
presto ritorner, ecco gi corro.

Per le

strade girano i reclusi


e in ogni volto che incontri
tu vedi che cos questo ghetto,

la paura e la miseria.

Squallore e fame, questa la vita


che noi viviamo quaggi,
ma nessuno si deve arrendere:
la terra gira e i tempi cambieranno.
Che arrivi dunque quel giorno
in cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
perch mi posso sognare di te.

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

Primo Levi
Per lingresso del Memoriale degli italiani sterminati ad Auschwitz
Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita.
Da qualunque parte tu venga, tu non sei estraneo,
Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia inutile la nostra morte.
Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento,
Fa che il frutto orrendo dellodio, di cui qui hai visto le tracce, non dia nuovo seme n
domani n mai!

Se questo un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo un uomo
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un s o per un no.
Considerate se questa una donna,
senza capelli e senza nome,
senza pi forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana dinverno.

Meditate che questo stato:


vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nato torcano il viso da voi.

Per non dimenticare a cura di Leonardo Mascellino

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