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RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO PER LA PROMOZIONE DELLA


SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Il/la candidato/a elenchi i diversi obblighi del Dirigente
scolastico previsti dal Decreto Legislativo n° 81 del 2008, nonché
le attività necessarie per promuovere la salute e la sicurezza
nelle scuole.
Verso una concezione integrale del concetto di “sicurezza”
Il concetto di sicurezza sul lavoro nel nostro paese è caratterizzato da
una lenta evoluzione:
 La prima sistemazione organica è del 1955, con il DPR 547
 Il DM 18/12/1975 definì le norme tecniche aggiornate relative all'edilizia
scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed
urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica
 Con il D.M. 26.8.1992 furono diramate"Norme di prevenzione incendi
per l'edilizia scolastica" del Ministero degli Interni.
 Con il D.M. 21.6.1996, n. 292, si individua il dirigente scolastico
come "datore di lavoro", attribuendogli tutte gli obblighi e le relative
responsabilità per l'attuazione delle disposizioni in materia di tutela
della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, prevista dapprima dal Dlgs
626/94 e ora dal Dlgs 81/08.
 La L. 626 del 1994, costituisce la pietra angolare dell'attuale assetto
normativo della questione “sicurezza” sul lavoro
 La Legge 626 è poi confluita nel Testo Unico delle Leggi sulla
Sicurezza, il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
La Legge 626/94 e il Testo Unico n. 81/2008 apportano una vera
rivoluzione nel modo di concepire la sicurezza

L’innovazione della prospettiva, indotta dalla 626 ed accolta dal


T.U. del 2008, è strutturale: il termine ‘salute’ è inteso
nell’accezione che ne dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità,
agenzia dell’ONU: “stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o
d’infermità”. Pertanto si ampliano enormemente le responsabilità
del Dirigente Scolastico in quanto “datore di lavoro”:
“Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si
intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione” .
Egli è responsabile per tutti (lavoratori, studenti) e anche per
coloro che, anche in maniera provvisoria o episodica siano nella
scuola (genitori, esperti, visitatori….).
Da ciò derivano numerosi e gravosi obblighi per il Dirigente Scolastico
sintetizzati dall’art. 15 del D. Leg.vo n. 81/2008:

 a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;

 b) la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che


integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche
produttive dell'azienda nonché l'influenza dei fattori dell'ambiente e
dell'organizzazione del lavoro;

 c) l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione
al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso
tecnico;

 d) il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro,


nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e
nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al
fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello
ripetitivo;
 e) la riduzione dei rischi alla fonte;
 f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che
non lo è, o è meno pericoloso;
 g) la limitazione al minimo del numero dei lavoratori
che sono, o che possono essere, esposti al rischio;
 h) l'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e
biologici sui luoghi di lavoro;
 i) il controllo sanitario dei lavoratori;
 l) l'allontanamento del lavoratore dall'esposizione al
rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona e
l'adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
 m) l'informazione e formazione adeguate per i
lavoratori;
 o) l'informazione e formazione adeguate per il
responsabile e i preposti e tutte le “figure sensibili”
 p) l'informazione e formazione adeguate per i
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
 q) istruzioni adeguate ai lavoratori;
 r) la partecipazione e consultazione dei lavoratori;
 s) la partecipazione e consultazione dei rappresentanti
dei lavoratori per la sicurezza;
 t) la programmazione delle misure ritenute opportune
per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di
condotta e di buone prassi;
 u) le misure di emergenza da attuare in caso di primo
soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei
lavoratori e di pericolo grave e immediato;
 v) l'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
 z) la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature,
impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di
sicurezza in conformità alla indicazione dei
fabbricanti.
IL Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) ed il suo
Responsabile (RSPP) (articoli 31-35 del TU )
 Spetta al Capo di Istituto l’obbligo di organizzare il
Servizio di Prevenzione e Protezione,
 incaricando con atto formale un numero di
addetti(ASPP) sufficiente rispetto alle caratteristiche
dell’Istituto,
 assegnando loro mezzi e tempo adeguati per lo
svolgimento dei compiti assegnati
 nominando il Responsabile del SPP ( che deve
essere fornito di specifici titoli da allegare alla
nomina)
Compiti del SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ( SPP )

 IL Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) opera in


un’ottica di miglioramento continuo della situazione di
salute e sicurezza all’interno della scuola, è coordinato dal
Responsabile (RSPP) e svolge i seguenti compiti:
 individuare i fattori di rischio (pericoli) e le misure per la
sicurezza e la salubrità degli ambienti;
 collaborare alla valutazione dei rischi;
 elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività;
 proporre i programmi di informazione e formazione dei
lavoratori della scuola e degli studenti;
 partecipare alla riunione periodica, almeno annuale, ed alla
consultazione in materia di tutela della salute e sicurezza sul
lavoro;
 fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36.
Il Documento di valutazione dei rischi ( DVR )
 Il dirigente scolastico, avvalendosi della professionalità del
RSPP e della collaborazione del SPP, deve elaborare il
Documento di valutazione dei Rischi e tenerlo
costantemente aggiornato tramite riunioni periodiche del
SPP
 la valutazione deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza
e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche
quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i
contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e quelli
riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo
quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,
nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla
provenienza da altri Paesi. (art.28)
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI SI EFFETTUA ATTRAVERSO:

- l’ identificazione dei pericoli;


- l’ identificazione dei lavoratori (o terzi) esposti a rischi
potenziali;
- la valutazione dei rischi, dal punto di vista qualitativo e
quantitativo (quanto meno stimato);
- Lo studio della possibilità di eliminare i rischi e, in caso
contrario, decisione sulla necessità di introdurre
ulteriori provvedimenti per limitare i rischi.

documento (DVR) contiene contestualmente l’indicazione delle misure


ritenute indispensabili per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza.
Il DVR viene conservato all’interno della scuola e dovrà essere esibito nel corso di
eventuali ispezioni agli organi di controllo competenti
Copia del DVR con le specificità del luogo sarà presente anche nei singoli plessi
che compongono l’Istituzione scolastica.
FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
 Dirigente Scolastico quale Datore di lavoro, (i
relativi obblighi sono elencati nell’art. 18)
 Il RSPP
 I Preposti
 I lavoratori, ( obblighi elencati nell’art. 20)
 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
(RLS)
 Il Medico Competente
 Gli Addetti alle emergenze
LA FIGURA DEL PREPOSTO

 il TU definisce, all’art. 2, il Preposto:


“persona che, in ragione delle competenze
professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell’incarico
conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e
garantisce l’attuazione delle direttive ricevute,
controllandone la corretta esecuzione da parte
dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere
di iniziativa.”
TRA GLI OBBLIGHI DEL PREPOSTO SI EVIDENZIANO:
 la vigilanza sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori
degli obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali
in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi
di protezione collettivi ed individuali (DPI) messi a loro
disposizione; in caso di persistenza della inosservanza deve
informare i superiori diretti;
 la verifica affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto
adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad
un rischio grave e specifico;
 la tempestiva segnalazione al Capo d’istituto sia delle
deficienze dei DPI sia di ogni altra condizione di pericolo
che si verifichi durante il “lavoro”, delle quali venga a
conoscenza sulla base della formazione ricevuta;
 l’obbligo di frequentare appositi corsi di formazione.
Art. 20. Obblighi dei lavoratori
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di
quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli
effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione,
alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. I lavoratori devono in particolare:


a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti,
all'adempimento degli obblighi previsti a tutela
della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro,
dai dirigenti e dai preposti, ai fini della
protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i
preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i
dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro
disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al
preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di
cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di
pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi
direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie
competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla
lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e
incombente, dandone notizia al rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di
sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che
non sono di loro competenza ovvero che possono
compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento
organizzati dal datore di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto
legislativo o comunque disposti dal medico competente.
IL Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
- accede ai luoghi di lavoro;
- è consultato dal Dirigente Scolastico, preventivamente e
tempestivamente, in ordine alla valutazione dei rischi, alla
individuazione, programmazione e realizzazione della
prevenzione nella scuola;
- è consultato sulla designazione del responsabile e degli
addetti al SPP, all’attività di prevenzione incendi, al primo
soccorso, all’evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico
competente eventualmente necessario
- è consultato in merito all’organizzazione della formazione
di cui all’art. 37
- riceve una formazione adeguata ( ATTENZIONE, LA
FORMAZIONE VA DOCUMENTATA)
- partecipa alla riunione periodica
- fa proposte in merito all’attività di prevenzione.
Il Medico Competente
 Nella scuola l’obbligo della sorveglianza sanitaria
scatta qualora dalla valutazione emerga l’esposizione
dei lavoratori a determinati rischi
 Ad es.: lavoratori esposti per almeno 20 ore settimanali
a videoterminali
 Oppure: lavoratori soggetti a determinati livelli di
movimentazione manuale di carichi
 O ancora: esposizione ad agenti chimici a livelli
ritenuti superiori ad un rischio moderato
Addetti alle emergenze

 Addetti al primo soccorso (adeguatamente formati)


 Addetti all’emergenza antincendio
Essi provvedono a:
 intervenire in caso di emergenza;
 conoscere e mantenere in efficienza i dispositivi di
sicurezza antincendio (estintori, sistemi di allarme, uscite
di emergenza, segnaletica di sicurezza ed i presidi medici
di cui è dotata la cassetta di pronto soccorso e/o il
pacchetto di medicazione);
 Collaborare durante le prove obbligatorie di evacuazione
(almeno 2 all’anno)
Tutta la mappa degli incarichi deve
essere evidenziata in un
organigramma
esposto
all’albo della scuola
FORMAZIONE E INFORMAZIONE (artt. 36 e 38)
La prevenzione dei rischi lavorativi si attua con
significativi interventi di

informazione, formazione e
addestramento
Va prevista un’adeguata e precisa attività di
formazione e informazione per tutti i
lavoratori della scuola. Tale attività si
diversifica secondo il ruolo e le funzioni
ricoperti da ciascun lavoratore
Tutti i lavoratori, studenti compresi, quali soggetti
coinvolti in prima persona nella tutela della propria
ed altrui sicurezza, devono:
“ prendersi cura della propria sicurezza e della
propria salute e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro, … conformemente alla
formazione ed alle istruzioni ricevute”

Non sono sufficienti i soliti fascicoletti


prestampati, ma occorre una vera e propria azione
di formazione mirata tesa a coinvolgere tutti ,
compresi gli studenti, nella realizzazione di un
ambiente sicuro tramite consapevolezze e
comportamenti conseguenti idonei
DEFINIZIONE DI FORMAZIONE (art. 2)

processo educativo
attraverso il quale trasferire ai
lavoratori ed agli altri soggetti del
sistema di prevenzione e protezione
aziendale conoscenze e
procedure utili alla acquisizione di
competenze per lo svolgimento in
sicurezza dei rispettivi compiti in
azienda e alla
identificazione, alla riduzione e alla
gestione dei rischi.
VARIE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE

 RLS (corso di 32 ore),


 RSPP (corso di 76 per il personale delle scuole)
 Preposto ( come il RSPP con un modulo in meno)
 Addetti al Primo Soccorso (moduli secondo la
dimensione e il tipo di attività)
 Addetti alla lotta antincendio
 Corsi per tutti i lavoratori, secondo le mansioni;
 Corsi per gli studenti
Deve essere previsto un aggiornamento periodico in
relazione ai propri compiti in materia di salute e
sicurezza del lavoro
Le competenze acquisite a seguito dello svolgimento
delle attività di formazione di cui al presente decreto
sono registrate nel libretto formativo del cittadino di
cui all'articolo 2, comma 1, lettera i), del decreto
legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive
modificazioni.
Il contenuto del libretto formativo è considerato dal
datore di lavoro ai fini della programmazione della
formazione e di esso gli organi di vigilanza tengono
conto ai fini della verifica degli obblighi di cui al
presente decreto.
L’attività di informazione – formazione può essere
assicurata dal SPP interno e consente di condividere con
tutta la comunità scolastica i fondamenti essenziali
della normativa della sicurezza negli ambienti di lavoro
con particolare riguardo al proprio posto di lavoro ed
alle proprie mansioni, ed il quadro organizzativo
idoneo allo sviluppo della “cultura della sicurezza e
della prevenzione”
 Una particolare cura va posta nell’attività di
informazione e formazione rivolta agli studenti
 Bisogna evitare di considerare una “perdita di tempo “
le attività mirate di informazione e formazione che
possono evitare incidenti anche gravi dovuti a
banalità, disattenzione, sottovalutazione dei rischi,
scarsa conoscenza del piano di sicurezza, ecc….
ELENCO DEGLI ADEMPIMENTI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1. Designare le persone addette al Il Servizio, gli Addetti e il Responsabile


Servizio di prevenzione e è preferibile siano interni
protezione (SPP) compreso il alla scuola; ( con meno di 200 lavoratori
Responsabile del Servizio (RSPP) i compiti del RSPP possono essere svolti
dallo stesso Dirigente Scolastico.)
2. Indire, almeno annualmente, la La riunione è obbligatoria per le realtà
“riunione periodica” del SPP che occupano più di 15 dipendenti.
durante la quale valutare lo stato
della sicurezza della scuola
3. Predisporre un corso di La formazione deve comprendere le
formazione per il rappresentante istruzioni in merito alla
dei lavoratori per la sicurezza normativa in materia di sicurezza nei
luoghi di lavoro e le tecniche
di controllo e di prevenzione previste
dal Decreto 16/01/1997.
4. Designare gli addetti alla prevenzione designare un numero
incendi, all’evacuazione e al pronto sufficiente di Addetti alle
soccorso; assicurare agli addetti adeguata emergenze
formazione e (antincendio e primo soccorso)
predisporre le relative procedure di
intervento.
5.Consultare il rappresentante per la
sicurezza in merito alle nomine di cui ai
punti 1 e 4.
6.Informare i lavoratori in merito a
tutte le nomine effettuate
7. Consultare preventivamente il Rls in
merito alla valutazione dei rischi ed alle
attività di formazione
8. Istituire e aggiornare il registro degli
infortuni.
9. Acquisire dall’Ente preposto tutte Non modificare la destinazione d’uso dei
le documentazioni per l’edificio e locali.
gli impianti; certificato di
abitabilità con destinazione d’uso.
10.Effettuare la valutazione dei La valutazione deve essere effettuata dal
rischi datore di lavoro in collaborazione
con il RSpp e con il medico competente
ove previsto
11 realizzare le attività di
prevenzione in relazione ai rischi
individuati
12. Inserire nel documento di
valutazione dei rischi anche le
norme di divieto di fumo
13.Elaborare il documento Il documento deve contenere:
• la relazione sulla valutazione dei
di valutazione dei rischi. rischi;
• l’individuazione delle misure di
(Consegnare, se richiesto, copia del prevenzione e protezione
documento al Rls.) attuate, nonché delle attrezzature di
protezione necessarie;
• il programma di attuazione delle
rimanenti misure di
prevenzione e protezione
individuate.
Il documento deve essere custodito
nella sede scolastica.
14.Fornire ai lavoratori i Contestualmente alla consegna dei DPI
necessari devono essere fornite le
ed idonei dispositivi di istruzioni d’uso e le informazioni
relative alla protezione dei DPI
protezione
forniti. Quando espressamente previsto
individuale (DPI)
deve essere svolto anche
(Foglio consegna con istruzioni e l’addestramento all’uso.
firma di ricevuta)
15.Nominare il medico competente nei confronti
e disporre accertamenti dei lavoratori esposti
16.Informare, ed addestrare i • sui rischi generali dell’impresa e sui
lavoratori rischi specifici della loro attività;
• sulle misure di prevenzione e
protezione, sulle normative di
sicurezza e sulle “disposizioni aziendali”;
• sui rischi connessi all’uso delle sostanze;
• sulle procedure e sui sistemi di primo
soccorso, di prevenzione incendi e di
evacuazione.
17. Formare i lavoratori
18. Rinnovare la formazione • dell’assunzione;
anche in occasione : • del cambio di mansione;
• dell’introduzione di nuove
attrezzature o sostanze.
19. Porre in essere la segnaletica di Conforme a quanto disposto dal D. Lgs.
sicurezza . 493/96
20.Elaborare il Documento Unico di In occasione di qualsiasi attività
Valutazione dei Rischi esterna di lavori o di interventi
interferenziali (DUVRI) affidati dall’Ente Locale ad impresa
appaltatrice o a lavoratori autonomi
all’interno della scuola
21.Elaborare il documento di A cura del medico competente
valutazione dello Stress lavoro-
correlato
22. informare sempre per iscritto, il Accertarsi tramite riscontro firma che i
più presto possibile , i lavoratori destinatari abbiano effettivamente
esposti al rischio di un pericolo ricevuto la comunicazione
grave e immediato circa il rischio
stesso e le disposizioni prese o da
prendere in materia di protezione;

23.comunicare annualmente 24.comunicare all'INAIL, a fini statistici e


all'INAIL i nominativi dei informativi, i dati relativi agli infortuni sul
rappresentanti dei lavoratori per la lavoro che comportino un'assenza dal lavoro
di almeno un giorno, escluso quello
sicurezza
dell'evento e, a fini assicurativi, le
informazioni relative agli infortuni sul lavoro
che comportino un'assenza dal lavoro
superiore a tre giorni;
24. Predisporre il registro dei In cui annotare tutti gli interventi e
controlli periodici; i controlli effettuati da ditte esterne
o incaricate dalla scuola …..sugli
impianti, sulle attrezzature,
sull’edificio, ecc…
VERSO UNA CULTURA DELLA
SICUREZZA

BISOGNA ANDARE OLTRE LA LOGICA DEL


PURO ADEMPIMENTO
per mirare alla formazione di una vera
cultura della sicurezza
L’educazione alla sicurezza deve diventare un
obiettivo di grande valore civile ed etico …

… deve quindi mirare ad una formazione capillare che


coinvolga le sfere del
SAPERE, SAPER ESSERE E SAPER FARE ...

… utilizzando forme di comunicazione efficaci …

… mirando non solo alla prevenzione nella scuola, ma


alla prevenzione a 360°, a scuola, a casa, sulla strada, per
uno stile corretto di vita.

Occorre aprirsi al territorio, costruendo alleanze con


altre istituzioni che lavorano nella medesima direzione
Il dirigente scolastico, a cui viene affidato
un compito di garanzia così elevato, per il
ruolo che svolge all’interno della comunità
scolastica, può più di ogni altro promuovere
una vera e propria cultura della prevenzione
e della sicurezza , andando oltre la pur
importante tutela della salute .
L’adesione attiva e convinta del dirigente
alla cultura della sicurezza può, infatti,
favorire la maturazione di un impegno
civile ed etico fondato sul valore della vita
stessa.
Studio di caso
Nel corso delle attività didattiche, nell’edificio scolastico di
un istituto superiore, a cui siete assegnati in qualità di
dirigente scolastico, si produce un principio di incendio
causato da un distributore di bevande collocato da una ditta
esterna.
Purtroppo il piano di emergenza non viene diramato
immediatamente a causa di incertezze e assenza temporanea
di parte del personale preposto; inoltre l’evacuazione degli
studenti e del personale, anche dopo l’emanazione
dell’allarme, non è tempestiva, nonostante in passato siano
state effettuate le prove di evacuazione previste dalla norma.
Alcuni studenti avvertono lievi segni di malessere e di
intossicazione forse dovuti all’inalazione del fumo.
Il candidato esponga le azioni e i provvedimenti del dirigente
scolastico, conseguenti all’episodio problematico descritto
sopra.

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