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Insieme di cellule con la stessa morfologia, funzione ed origine embriologica Ogni tessuto specializzato per almeno una funzione
Cute
SOSTANZA INTERCELLULARE o MATRICE Variabile per tipo Es Alcuni tipi contengono fibre Altri cristalli Variabile per quantit Quasi assente negli strati principalmente per le giunzioni cellulari uniti
Flessibilit
Solidit
FECONDAZIONE
ZIGOTE
Divisioni cellulari
GASTRULAZIONE Processo con cui, durante le prime due settimane dallimpianto della blastocisti nellutero, le cellule si spostano e formano Endoderma 3 foglietti germinali primitivi
Mesoderma Ectoderma
tessuti molli
I tessuti duri, rappresentati dalle ossa e dai denti, non sono altro che forme particolari, molto compatte, di tessuto connettivo.
1. Il tessuto epiteliale
costituito da cellule contigue, stipate fra di loro fra le cellule si trova scarsissima sostanza intercellulare amorfa
le cellule sono unite da giunzioni come desmosomi o giunzioni strette nel loro insieme le cellule formano lamine o ammassi solidi lamine o ammassi cellulari poggiano su di una membrana basale che separa dal tessuto connettivo sottostante sempre presente avascolare (privo di vasi). Lossigeno e le sostanze raggiungono lepitelio per fenomeni di diffusione nutritizie
le cellule superficiali che si sfaldano vengono sostituite da nuove cellule attraverso la mitosi di cellule staminali adulte
Tessuto epiteliale
Membrana basale
3. Epiteli sensoriali:
formati da cellule sensoriali che si trovano fra gli epiteli di rivestimento sono capaci di ricevere stimoli particolari grazie a recettori specifici (es., cellule gustative, cellule acustiche, etc). non sono cellule nervose ma sono avvolte da espansioni terminali di fibre nervose
La cute
costituita da tre strati: Superficiale: epidermide, di tessuto epiteliale Intermedio: derma, di tessuto connettivale
Mucose e sierose
Anche le mucose e le sierose sono strutture composite. come la cute. Il loro strato superficiale formato da tessuto epiteliale. Le mucose ricoprono le superfici di quelle cavit poste in comunicazione con lesterno del corpo come: tubo. digerente, apparato respiratorio, vie urinarie e genitali. Producono sostanze mucose. Le sierose, invece, ricoprono le superfici delle cavit non comunicanti con lesterno, come pleura, pericardio e peritoneo. Elaborano un fluido lubrificante.peritoneo.
Classificazione dellepitelio membranoso In base alla forma delle cellule ed al numero degli strati cellulari (classificati in base alla forma cellulare dello strato superficiale) - Pavimentoso semplice o stratificato - Cubico semplice o stratificato - Cilindrico semplice o stratificato Inoltre esistono 2 tipi particolari di epitelio di rivestimento - Cilindrico pseudostratificato: tutte le cellule sono a contatto con la membrana basale ma hanno diversa altezza e non tutte raggiungono la superficie - Epitelio di transizione: costituito da dieci o pi strati di cellule cubiche. La forma delle cellule e il numero degli strati varia a seconda dello stato di distensione dellorgano. Riveste internamente la vescica.
Orletto striato
trachea
L'epitelio di transizione un epitelio che si trova nella vescica e uretere Il numero di strati e la forma delle cellule variano a seconda dello stato di distensione o contrazione dellorgano
Vescica contratta Vescica distesa
Classificazione dellepitelio ghiandolare In base al numero delle cellule che costituiscono la ghiandola
Ghiandola unicellulare: cellula singola secretrice Ghiandola multicellulare: cellule associate in cordoni o follicoli cellulari
In base alla modalit di secrezione Ghiandole esocrine: versano i loro prodotti di secrezione in dotti. Ghiandole endocrine: prive di dotti, versano i loro prodotti di secrezione (ormoni) nel liquido interstiziale o nel sangue
3 ghiandole di tipo follicolare: le cellule formano un follicolo, cio una sfera cava nella cui cavit viene accumulato temporaneamente l'ormone prima di essere riversato
Es. tiroide
TESSUTO CONNETTIVO
il tessuto pi abbondante del corpo ed il pi diversificato per struttura e funzioni costituito da cellule separate fra loro, immerse in abbondante sostanza intercellulare o matrice Si presenta in varie forme - Lamine - Cordoni - Fluido
Ha varie funzioni
Congiunge fra loro i tessuti Sostiene il corpo e gli organi Trasporta le sostanze in tutto il corpo Difende dai microbi e sostanze dannose
La composizione della sostanza intercellulare determina il tipo di tessuto connettivo Nella matrice si trovano - Fibre -Sostanza fondamentale amorfa - Acqua
Costituiscono una matrice fluida ma abbastanza densa da opporsi ai microbi. Sono prodotti dai fibroblasti
Fibre della matrice Sono prodotte dai fibroblasti e da altre cellule del connettivo. Hanno natura proteica Fibre collagene Costituite da una proteina detta collagene (la pi abbondante del corpo) Sono bianche, spesso formano fasci e resistono alla trazione Costituite da reticolina Sono sottili Formano una rete, trama di sostegno per le cellule
Fibre reticolari
Fibre elastiche Costituite da elastina Permette ad un tessuto che viene allungato di tornare alla sua lunghezza iniziale
1. Fibroso
Caratterizzato dal tipo e disposizione delle fibre della sostanza intercellulare, si distingue in: Lasso, ordinario (areolare) Denso Adiposo Reticolare sostanza amorfa
fibre
sia
una
Contiene sia fibre sia una sostanza amorfa che trattiene lacqua per formare un gel compatto e resistente
1 Tessuto connettivo fibroso - Lasso, ordinario (areolare) Congiunge tessuti vicini, avvolge gli organi e forma il connettivo interstiziale Lasso perch cedevole Ordinario perch uno dei tessuti pi diffusi Areolare perch se viene dilacerato compaiono piccoli spazi o areole La matrice contiene acido ialuronico che fornisce la consistenza di un gel, fibre collagene ed elastiche, diverse cellule fra cui: Fibroblasti Il connettivo lasso sempre Macrofagi presente sotto gli epiteli di Mastociti rivestimento
1 Tessuto connettivo fibroso - denso Consiste di fasci di fibre, soprattutto collagene immerse in una matrice densa Fibroblasti in numero ridotto regolare se i fasci sono paralleli (tendini) irregolare se i fasci non sono paralleli ma intrecciati (derma)
1 Tessuto connettivo fibroso - adiposo Deposito di sostanze nutritizie Isolante termicamente Protettivo per alcuni organi (es. rene) Contiene numerose cellule adipose - pochi fibroblasti, macrofagi e mastociti
1 Tessuto connettivo fibroso- reticolare Ha una trama tridimensionale Forma la rete di sostegno di organi come milza linfonodi midollo osseo
- Organi passivi di locomozione - Danno inserzione ai muscoli - Sostengono il corpo - Proteggono alcuni organi - Sono riserva di sali minerali
Componenti inorganici: I componenti minerali costituiscono circa il 70% in peso dellosso. Il sale predominante lidrossiapatite Ca5(PO4)3OH. Le propriet di resistenza alla compressione sono correlate al contenuto in sali minerali.
Tessuto osseo non lamellare o fibroso (immaturo o primario) - caratteristico delle ossa in sviluppo - ricco di cellule in lacune molto grandi - presenta fasci di fibre collagene disposti disordinatamente Tessuto osseo lamellare (maturo o secondario): - forma lo scheletro adulto - le lacune sono pi piccole - le fibre collagene hanno andamento regolare ed inclinazione diversa in lamelle adiacenti
Lamelle
Tessuto osseo (osso) compatto: organizzato in lamelle sovrapposte le une alle altre oppure organizzato in osteoni (sistemi di Havers). In entrambi ne deriva una struttura priva di spazi interossei.
osteone
Lamelle
Osteone
canale di Havers
canalicoli
osteocita
3 Tessuto connettivo - Tessuto cartilagineo Il condrocita la cellula della cartilagine e si trova in lacune. Produce fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa simile ad un gel, dotata di elasticit, che fornisce resistenza alla compressione. La sostanza fondamentale costituita da glicosaminoglicani coniugati a proteine (proteoglicani), acido ialuronico ed alcune glicoproteine.
privo di vasi (avascolare). le sostanze nutritizie arrivano per diffusione dai vasi del pericondrio, la membrana che riveste la cartilagine
Le cellule mesenchimali dellembrione si differenziano in condroblasti che secernono i componenti della matrice e ne rimangono inglobati trasformandosi in condrociti, i quali rimangono compresi in spazi detti lacune. Nella cartilagine, specie durante lo sviluppo, si osservano anche condroclasti, cellule giganti multinucleate, che rimuovono la matrice e le altre cellule della cartilagine. I condroclasti sono quindi cellule ad azione fagocitaria.
poich contiene poco collagene nella matrice. - bianco bluastra. - Ricopre le estremit delle ossa - Resiste alla pressione. - Le cellule sono raggruppate in gruppi isogeni formati da cellule originate dallo stesso condroblasto
Fibrocartilagine
Cartilagine elastica
- Contiene molte fibre elastiche. - Forma il padiglione auricolare
Cartilagine ialina
- cartilagini articolari - scheletro del feto
Cartilagine elastica
4 Tessuto connettivo - Sangue Le cellule costituiscono la parte corpuscolata (45%) - globuli rossi o eritrociti - globuli bianchi o leucociti - piastrine La sostanza intercellulare, liquida, il plasma (55%) Funzioni del sangue - Trasporta O2 e CO2 - Ha un ruolo nel mantenimento della temperatura corporea e del pH dei fluidi - Distrugge i microrganismi patogeni attraverso i leucociti Le cellule del sangue vengono prodotte nel midollo rosso delle ossa con un processo detto emopoiesi
Sangue
Piastrine
Alla nascita, il midollo osseo rosso ubiquitario nelle cavit midollari delle ossa lunghe e nelle cavit trabecolari delle ossa spugnose.
Dopo la nascita, il midollo osseo rosso si riduce progressivamente e si trova soltanto nello sterno, nelle coste, nelle ossa del bacino, nella diploe delle ossa craniche e, nei soggetti giovani anche nelle estremit prossimali di femore ed omero.
Tutte le cellule del sangue derivano da cellule staminali emopoietiche pluripotenti o totipotenti (emocitoblasti).
3. Tessuto muscolare
1. Muscolo scheletrico o striato volontario Forma la parte carnosa dei muscoli, organi attivi della locomozione, che si inseriscono sulle ossa Presenta microscopicamente bande o strie trasversali La sua contrazione dipende dalla nostra volont
2. Muscolo liscio o non striato involontario Si trova nella parete dei visceri. Es stomaco Non presenta bande trasversali Non pu essere controllato dalla nostra volont 3. Muscolo cardiaco Si trova nella parete del cuore Presenta bande trasversali e caratteristici dischi intercalari, zone di maggiore colorazione nei preparati microscopici Non pu essere controllato dalla nostra volont E un muscolo striato involontario Si contrae ritmicamente
Esistono cellule capaci di replicazione, quindi dopo una lesione il tessuto pu parzialmente ripararsi
Nella fibra muscolare liscia i filamenti contrattili non sono disposti in maniera ordinata parallela ma formano una rete tridimensionale
Il sarcomero l'unit contrattile del tessuto muscolare striato actina Sarcomero disteso
Sarcomero contratto
miosina
Quando le fibre muscolari vengono stimolate, i filamenti di miosina, grazie alle loro teste, si legano ai filamenti di actina creando dei ponti trasversali. Le teste della miosina spingono verso l'interno i filamenti di actina, accorciando cos il sarcomero.
Muscolatura cardiaca
Strie trasversali
Non esistono cellule capaci di replicarsi, quindi il tessuto danneggiato non si rigenera Le cellule formano, attraverso un sistema di giunzioni, una rete ramificata attraverso cui lo stimolo per la contrazione pu propagarsi da una zona allaltra del cuore
Costituisce encefalo, midollo spinale, nervi Regola le diverse attivit del corpo attraverso limpulso nervoso riceve ed elabora gli stimoli dellambiente esterno e produce una risposta
4. Tessuto nervoso
- neuroni: cellule nervose costituenti le unit funzionali di conduzione - neuroglia: cellule di connessione (glia, colla) e di sostegno
Neurone
Neuroni: sono cellule eccitabili, cio specializzate nel generare, in risposta agli stimoli esterni, un segnale elettrico che consiste in una modificazione del potenziale della propria membrana cellulare. In condizioni particolari le modificazioni del potenziale elettrico della membrana possono propagarsi lungo la membrana cellulare in forma di potenziale dazione o impulso nervoso. Cellule gliali o Nevroglia: sono elementi di sostegno e di nutrizione che peraltro partecipano allattivit dei neuroni ed intervengono nei fenomeni di difesa del tessuto nervoso.
Neuroni
corpo cellulare o pericario o soma: contenente il nucleo e gli organuli cellulari dendriti: lunghi e numerosi prolungamenti cellulari, a livello dei quali la conduzione dello stimolo avviene in direzione centripeta cio verso il pericario. assone o fibra nervosa: un prolungamento cellulare singolo, pu arrivare ad un metro di lunghezza, nel quale la conduzione dello stimolo avviene in direzione centrifuga, cio dal pericario verso la periferia. Solitamente lassone si ramifica in unarborizzazione terminale e forma una serie di varicosit (bottoni sinaptici) che entrano in contatto sinaptico con altre cellule nervose o con gli organi effettori. Normalmente i neuroni ricevono gli impulsi nervosi provenienti da altri neuroni a livello dei dendriti e del corpo cellulare e li (ri)trasmettono tramite l'assone
- neuroni motori: inviano impulsi agli organi effettori (muscoli) - neuroni sensitivi: raccolgono stimoli provenienti dallambiente esterno ed interno (organi e tessuti interni del corpo) - interneuroni: collegano funzionalmente fra loro i neuroni formando circuiti nervosi pi o meno complessi.
Astrocita
Tessuto di sostegno dellencefalo e del midollo spinale. Le cellule hanno prolungamenti a raggiera che, intrecciandosi tra loro, formano una rete nelle cui maglie si trovano le cellule nervose e i vasi sanguigni capillari.
Sono i punti di contatto fra neuroni a livello dei quali limpulso nervoso viene trasferito da un neurone allaltro o da un neurone a una cellula effettrice (fibra muscolare, cellula ghiandolare) sinapsi elettriche poco frequenti nei Mammiferi, sono costituite da giunzioni comunicanti che consentono un accoppiamento elettrotonico diretto fra due cellule con passaggio di correnti ioniche, di norma unidirezionale, estremamente rapido sinapsi chimiche le pi frequenti nei Mammiferi. Limpulso nervoso dellelemento presinaptico viene trasferito indirettamente allelemento postsinaptico attraverso la liberazione di un neurotrasmettitore che diffonde attraverso la fessura sinaptica legandosi a recettori specifici e generando un potenziale dazione postsinaptico
Sinapsi