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TESSUTO

Insieme di cellule con la stessa morfologia, funzione ed origine embriologica Ogni tessuto specializzato per almeno una funzione

Cellule Tessuto Sostanza intercellulare chiamata anche Matrice

Cute

Tessuto epiteliale Tessuto connettivo

SOSTANZA INTERCELLULARE o MATRICE Variabile per tipo Es Alcuni tipi contengono fibre Altri cristalli Variabile per quantit Quasi assente negli strati principalmente per le giunzioni cellulari uniti

Flessibilit
Solidit

Notevole nel tessuto osseo o nel sangue in cui fluida (plasma)

SVILUPPO EMBRIONALE DEI TESSUTI

FECONDAZIONE

ZIGOTE

Divisioni cellulari

BLASTOCISTI Massa cellulare cava

GASTRULAZIONE Processo con cui, durante le prime due settimane dallimpianto della blastocisti nellutero, le cellule si spostano e formano Endoderma 3 foglietti germinali primitivi

Mesoderma Ectoderma

ESISTONO 4 TIPI FONDAMENTALI DI TESSUTO Struttura e Funzione definiscono il tipo di tessuto

1 Tessuto epiteliale 2 Tessuto connettivo 3 Tessuto muscolare 4 Tessuto nervoso

Unaltra classificazione prevede due sole categorie: tessuti duri mineralizzati

tessuti molli
I tessuti duri, rappresentati dalle ossa e dai denti, non sono altro che forme particolari, molto compatte, di tessuto connettivo.

1. Il tessuto epiteliale
costituito da cellule contigue, stipate fra di loro fra le cellule si trova scarsissima sostanza intercellulare amorfa

le cellule sono unite da giunzioni come desmosomi o giunzioni strette nel loro insieme le cellule formano lamine o ammassi solidi lamine o ammassi cellulari poggiano su di una membrana basale che separa dal tessuto connettivo sottostante sempre presente avascolare (privo di vasi). Lossigeno e le sostanze raggiungono lepitelio per fenomeni di diffusione nutritizie

le cellule superficiali che si sfaldano vengono sostituite da nuove cellule attraverso la mitosi di cellule staminali adulte

Tessuto epiteliale

Membrana basale

Classificazione in base alla funzione e localizzazione


1. Epitelio membranoso o di rivestimento della cute delle mucose delle membrane sierose dei vasi sanguigni e linfatici o endoteli

2. Epiteli ghiandolari o secernenti: costituiscono le ghiandole esocrine ed endocrine

3. Epiteli sensoriali:

formati da cellule sensoriali che si trovano fra gli epiteli di rivestimento sono capaci di ricevere stimoli particolari grazie a recettori specifici (es., cellule gustative, cellule acustiche, etc). non sono cellule nervose ma sono avvolte da espansioni terminali di fibre nervose

Funzioni degli epiteli


protezione: nella cute protegge il corpo da danni meccanici, chimici e da microrganismi funzioni sensoriali: nella cute, nel naso, nellocchio e nellorecchio secrezione: ormoni, muco, succhi digestivi, sudore escrezione: nei tubuli renali permette di concentrare i prodotti da eliminare nellurina assorbimento: in alcuni tratti del tubo digerente, nel tubulo renale

La cute
costituita da tre strati: Superficiale: epidermide, di tessuto epiteliale Intermedio: derma, di tessuto connettivale

Profondo: ipoderma, di tessuto connettivale

Mucose e sierose
Anche le mucose e le sierose sono strutture composite. come la cute. Il loro strato superficiale formato da tessuto epiteliale. Le mucose ricoprono le superfici di quelle cavit poste in comunicazione con lesterno del corpo come: tubo. digerente, apparato respiratorio, vie urinarie e genitali. Producono sostanze mucose. Le sierose, invece, ricoprono le superfici delle cavit non comunicanti con lesterno, come pleura, pericardio e peritoneo. Elaborano un fluido lubrificante.peritoneo.

Non contengono cellule epiteliali

Classificazione dellepitelio membranoso In base alla forma delle cellule ed al numero degli strati cellulari (classificati in base alla forma cellulare dello strato superficiale) - Pavimentoso semplice o stratificato - Cubico semplice o stratificato - Cilindrico semplice o stratificato Inoltre esistono 2 tipi particolari di epitelio di rivestimento - Cilindrico pseudostratificato: tutte le cellule sono a contatto con la membrana basale ma hanno diversa altezza e non tutte raggiungono la superficie - Epitelio di transizione: costituito da dieci o pi strati di cellule cubiche. La forma delle cellule e il numero degli strati varia a seconda dello stato di distensione dellorgano. Riveste internamente la vescica.

Epitelio cubico semplice


Nei tubuli contorti del nefrone

Orletto striato

trachea

L'epitelio di transizione un epitelio che si trova nella vescica e uretere Il numero di strati e la forma delle cellule variano a seconda dello stato di distensione o contrazione dellorgano
Vescica contratta Vescica distesa

Classificazione dellepitelio ghiandolare In base al numero delle cellule che costituiscono la ghiandola

Ghiandola unicellulare: cellula singola secretrice Ghiandola multicellulare: cellule associate in cordoni o follicoli cellulari

In base alla modalit di secrezione Ghiandole esocrine: versano i loro prodotti di secrezione in dotti. Ghiandole endocrine: prive di dotti, versano i loro prodotti di secrezione (ormoni) nel liquido interstiziale o nel sangue

Perdita di citoplasma Es. gh. mammaria

Tutta la cellula si disintegra Es. gh. sebacea

Solo il prodotto di secrezione passa nei dotti Es. gh salivare

Morfologia delle ghiandole endocrine pluricellulari


1 ghiandole di tipo interstiziale: cellule singole o raggruppate negli spazi intercellulari (interstizi) di alcuni organi Es. ghiandola interstiziale del testicolo 2 ghiandole di tipo cordonale: le cellule formano cordoni cellulari che si intrecciano fra loro, frammisti a capillari sanguigni in cui vengono riversati gli ormoni prodotti Es. pancreas endocrino

3 ghiandole di tipo follicolare: le cellule formano un follicolo, cio una sfera cava nella cui cavit viene accumulato temporaneamente l'ormone prima di essere riversato
Es. tiroide

Pancreas esocrino con dotti escretori

Pancreas endocrino senza dotti

TESSUTO CONNETTIVO

il tessuto pi abbondante del corpo ed il pi diversificato per struttura e funzioni costituito da cellule separate fra loro, immerse in abbondante sostanza intercellulare o matrice Si presenta in varie forme - Lamine - Cordoni - Fluido

Ha varie funzioni

Congiunge fra loro i tessuti Sostiene il corpo e gli organi Trasporta le sostanze in tutto il corpo Difende dai microbi e sostanze dannose

La composizione della sostanza intercellulare determina il tipo di tessuto connettivo Nella matrice si trovano - Fibre -Sostanza fondamentale amorfa - Acqua

Sostanza fondamentale amorfa

- Proteoglicani - Acido ialuronico - Condroitinsolfato

Costituiscono una matrice fluida ma abbastanza densa da opporsi ai microbi. Sono prodotti dai fibroblasti

Fibre della matrice Sono prodotte dai fibroblasti e da altre cellule del connettivo. Hanno natura proteica Fibre collagene Costituite da una proteina detta collagene (la pi abbondante del corpo) Sono bianche, spesso formano fasci e resistono alla trazione Costituite da reticolina Sono sottili Formano una rete, trama di sostegno per le cellule

Fibre reticolari

Fibre elastiche Costituite da elastina Permette ad un tessuto che viene allungato di tornare alla sua lunghezza iniziale

Classificazione del tessuto connettivo

1. Fibroso

Caratterizzato dal tipo e disposizione delle fibre della sostanza intercellulare, si distingue in: Lasso, ordinario (areolare) Denso Adiposo Reticolare sostanza amorfa

2. Osseo Contiene sia mineralizzata 3. Cartilagineo

fibre

sia

una

Contiene sia fibre sia una sostanza amorfa che trattiene lacqua per formare un gel compatto e resistente

4. Sangue Non contiene fibre nella sua sostanza intercellulare

1 Tessuto connettivo fibroso - Lasso, ordinario (areolare) Congiunge tessuti vicini, avvolge gli organi e forma il connettivo interstiziale Lasso perch cedevole Ordinario perch uno dei tessuti pi diffusi Areolare perch se viene dilacerato compaiono piccoli spazi o areole La matrice contiene acido ialuronico che fornisce la consistenza di un gel, fibre collagene ed elastiche, diverse cellule fra cui: Fibroblasti Il connettivo lasso sempre Macrofagi presente sotto gli epiteli di Mastociti rivestimento

1 Tessuto connettivo fibroso - denso Consiste di fasci di fibre, soprattutto collagene immerse in una matrice densa Fibroblasti in numero ridotto regolare se i fasci sono paralleli (tendini) irregolare se i fasci non sono paralleli ma intrecciati (derma)

1 Tessuto connettivo fibroso - adiposo Deposito di sostanze nutritizie Isolante termicamente Protettivo per alcuni organi (es. rene) Contiene numerose cellule adipose - pochi fibroblasti, macrofagi e mastociti

1 Tessuto connettivo fibroso- reticolare Ha una trama tridimensionale Forma la rete di sostegno di organi come milza linfonodi midollo osseo

Funziona come un filtro che trattiene microbi e sostanze dannose

2 Tessuto connettivo - Tessuto osseo


Costituisce le ossa

- Organi passivi di locomozione - Danno inserzione ai muscoli - Sostengono il corpo - Proteggono alcuni organi - Sono riserva di sali minerali

Cellule del tessuto osseo


Cellule osteoprogenitrici: sono cellule in grado di dividersi e di dare origine a nuovi elementi. Si localizzano nel periostio (rivestimento esterno delle ossa) e dellendostio (rivestimento delle cavit interne delle ossa). Osteoblasti: sono cellule che sintetizzano i componenti organici della matrice (sostanza osteoide). Inizialmente secernono i materiali organici a cui segue la mineralizzazione della matrice pre-ossea. Osteociti: sono osteoblasti rimasti inclusi nei propri prodotti di secrezione in spazi detti lacune. Hanno forma stellata e i loro prolungamenti occupano i canalicoli della matrice. Osteoclasti: derivano dai macrofagi del sangue. Sono cellule giganti che distruggono il tessuto osseo. Sono disposti attorno al canale centrale di Havers in modo tale che, erodendo il tessuto osseo in direzione centrifuga, il canale ne risulta ampliato.

Sostanza intercellulare del tessuto osseo


Componenti organici: La matrice organica prende il nome di sostanza osteoide. formata da fibre collagene e da una sostanza fondamentale amorfa in cui sono presenti proteine, proteoglicani ed acido ialuronico. Le propriet di resistenza alla trazione dellosso sono correlate direttamente alle propriet delle fibre collagene. Alcune proteine specifiche della matrice ossea (sialoproteina e osteocalcina) hanno la propriet di legare avidamente il calcio.

Componenti inorganici: I componenti minerali costituiscono circa il 70% in peso dellosso. Il sale predominante lidrossiapatite Ca5(PO4)3OH. Le propriet di resistenza alla compressione sono correlate al contenuto in sali minerali.

Struttura del tessuto osseo

Tessuto osseo non lamellare o fibroso (immaturo o primario) - caratteristico delle ossa in sviluppo - ricco di cellule in lacune molto grandi - presenta fasci di fibre collagene disposti disordinatamente Tessuto osseo lamellare (maturo o secondario): - forma lo scheletro adulto - le lacune sono pi piccole - le fibre collagene hanno andamento regolare ed inclinazione diversa in lamelle adiacenti

Lamelle

Architettura del tessuto osseo lamellare


Tessuto osseo (osso) spugnoso: organizzato in trabecole costituite da tessuto osseo lamellare; nello scheletro adulto gli spazi interossei sono occupati dal midollo osseo.

Tessuto osseo (osso) compatto: organizzato in lamelle sovrapposte le une alle altre oppure organizzato in osteoni (sistemi di Havers). In entrambi ne deriva una struttura priva di spazi interossei.

osteone

Osteone o sistema di havers


Lamelle di matrice ossea Osteociti dentro le lacune
Canale di havers - contiene vasi sanguigni e fibre nervose

Canalicoli che uniscono la lacuna al canale di havers

Lamelle

Osteone

canale di Havers

canalicoli

osteocita

3 Tessuto connettivo - Tessuto cartilagineo Il condrocita la cellula della cartilagine e si trova in lacune. Produce fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa simile ad un gel, dotata di elasticit, che fornisce resistenza alla compressione. La sostanza fondamentale costituita da glicosaminoglicani coniugati a proteine (proteoglicani), acido ialuronico ed alcune glicoproteine.

privo di vasi (avascolare). le sostanze nutritizie arrivano per diffusione dai vasi del pericondrio, la membrana che riveste la cartilagine

Le cellule mesenchimali dellembrione si differenziano in condroblasti che secernono i componenti della matrice e ne rimangono inglobati trasformandosi in condrociti, i quali rimangono compresi in spazi detti lacune. Nella cartilagine, specie durante lo sviluppo, si osservano anche condroclasti, cellule giganti multinucleate, che rimuovono la matrice e le altre cellule della cartilagine. I condroclasti sono quindi cellule ad azione fagocitaria.

Classificazione della cartilagine

Cartilagine ialina - Ha un aspetto lucente e traslucido,

poich contiene poco collagene nella matrice. - bianco bluastra. - Ricopre le estremit delle ossa - Resiste alla pressione. - Le cellule sono raggruppate in gruppi isogeni formati da cellule originate dallo stesso condroblasto

Fibrocartilagine

- Ricca di fibre. - Costituisce i menischi del ginocchio

Cartilagine elastica
- Contiene molte fibre elastiche. - Forma il padiglione auricolare

Cartilagine ialina
- cartilagini articolari - scheletro del feto

Fibrocartilagine - dischi intervertebrali - menischi del ginocchio


Lacuna Condrocita

Cartilagine elastica

- padiglione auricolare - epiglottide

4 Tessuto connettivo - Sangue Le cellule costituiscono la parte corpuscolata (45%) - globuli rossi o eritrociti - globuli bianchi o leucociti - piastrine La sostanza intercellulare, liquida, il plasma (55%) Funzioni del sangue - Trasporta O2 e CO2 - Ha un ruolo nel mantenimento della temperatura corporea e del pH dei fluidi - Distrugge i microrganismi patogeni attraverso i leucociti Le cellule del sangue vengono prodotte nel midollo rosso delle ossa con un processo detto emopoiesi

Sangue

Piastrine

Linfocita Globuli rossi o eritrociti

Alla nascita, il midollo osseo rosso ubiquitario nelle cavit midollari delle ossa lunghe e nelle cavit trabecolari delle ossa spugnose.

Dopo la nascita, il midollo osseo rosso si riduce progressivamente e si trova soltanto nello sterno, nelle coste, nelle ossa del bacino, nella diploe delle ossa craniche e, nei soggetti giovani anche nelle estremit prossimali di femore ed omero.

Tutte le cellule del sangue derivano da cellule staminali emopoietiche pluripotenti o totipotenti (emocitoblasti).

3. Tessuto muscolare

1. Muscolo scheletrico o striato volontario Forma la parte carnosa dei muscoli, organi attivi della locomozione, che si inseriscono sulle ossa Presenta microscopicamente bande o strie trasversali La sua contrazione dipende dalla nostra volont
2. Muscolo liscio o non striato involontario Si trova nella parete dei visceri. Es stomaco Non presenta bande trasversali Non pu essere controllato dalla nostra volont 3. Muscolo cardiaco Si trova nella parete del cuore Presenta bande trasversali e caratteristici dischi intercalari, zone di maggiore colorazione nei preparati microscopici Non pu essere controllato dalla nostra volont E un muscolo striato involontario Si contrae ritmicamente

Tessuto muscolare scheletrico


I muscoli scheletrici presentano fasci di fibre muscolari uniti da setti di tessuto connettivo. Si distinguono diversi livelli di organizzazione strutturale : - muscoli - fasci di fibre muscolari - fibre muscolari: cellule multinucleate cilindriche
molto lunghe (anche 30 cm).

- miofibrille: fasci di filamenti contrattili, interni


alla fibra, che decorrono parallelamente allasse maggiore della cellula.

- miofilamenti: actina e miosina (sarcomero)

Striature trasversali di cellule muscolari scheletriche

Esistono cellule capaci di replicazione, quindi dopo una lesione il tessuto pu parzialmente ripararsi

Nella fibra muscolare liscia i filamenti contrattili non sono disposti in maniera ordinata parallela ma formano una rete tridimensionale

Il sarcomero l'unit contrattile del tessuto muscolare striato actina Sarcomero disteso

Sarcomero contratto

miosina

Quando le fibre muscolari vengono stimolate, i filamenti di miosina, grazie alle loro teste, si legano ai filamenti di actina creando dei ponti trasversali. Le teste della miosina spingono verso l'interno i filamenti di actina, accorciando cos il sarcomero.

Muscolatura cardiaca

Strie trasversali

Un solo nucleo per cellula Dischi intercalari

Non esistono cellule capaci di replicarsi, quindi il tessuto danneggiato non si rigenera Le cellule formano, attraverso un sistema di giunzioni, una rete ramificata attraverso cui lo stimolo per la contrazione pu propagarsi da una zona allaltra del cuore

Tessuto muscolare cardiaco


Alcune cellule del tessuto muscolare cardiaco, pur essendo morfologicamente indistinguibili dalle altre, possiedono la capacit di generare autonomamente uno stimolo di contrazione. Queste cellule sono dette cellule del miocardio specifico (cellule di purkinje o cellule pacemaker o segnapassi) per differenziarle dalla maggior parte delle cellule del tessuto muscolare cardiaco che costituiscono invece le cellule del miocardio comune Anche le cellule del miocardio presentano unorganizzazione dei filamenti contrattili in sarcomeri Caratteristica del tessuto muscolare scheletrico la presenza di dischi intercalari. I sarcomeri di cellule cardiache adiacenti si ancorano fra loro a livello dei dischi intercalari

Costituisce encefalo, midollo spinale, nervi Regola le diverse attivit del corpo attraverso limpulso nervoso riceve ed elabora gli stimoli dellambiente esterno e produce una risposta

4. Tessuto nervoso

- neuroni: cellule nervose costituenti le unit funzionali di conduzione - neuroglia: cellule di connessione (glia, colla) e di sostegno

Neurone

Direzione dellimpulso nervoso Dendriti Soma Assone

Neuroni: sono cellule eccitabili, cio specializzate nel generare, in risposta agli stimoli esterni, un segnale elettrico che consiste in una modificazione del potenziale della propria membrana cellulare. In condizioni particolari le modificazioni del potenziale elettrico della membrana possono propagarsi lungo la membrana cellulare in forma di potenziale dazione o impulso nervoso. Cellule gliali o Nevroglia: sono elementi di sostegno e di nutrizione che peraltro partecipano allattivit dei neuroni ed intervengono nei fenomeni di difesa del tessuto nervoso.

Neuroni
corpo cellulare o pericario o soma: contenente il nucleo e gli organuli cellulari dendriti: lunghi e numerosi prolungamenti cellulari, a livello dei quali la conduzione dello stimolo avviene in direzione centripeta cio verso il pericario. assone o fibra nervosa: un prolungamento cellulare singolo, pu arrivare ad un metro di lunghezza, nel quale la conduzione dello stimolo avviene in direzione centrifuga, cio dal pericario verso la periferia. Solitamente lassone si ramifica in unarborizzazione terminale e forma una serie di varicosit (bottoni sinaptici) che entrano in contatto sinaptico con altre cellule nervose o con gli organi effettori. Normalmente i neuroni ricevono gli impulsi nervosi provenienti da altri neuroni a livello dei dendriti e del corpo cellulare e li (ri)trasmettono tramite l'assone

Morfologia dei neuroni


- neuroni multipolari, con un assone e numerosi dendriti (es. motoneuroni del midollo spinale). E la morfologia pi comune.
- neuroni bipolari, con un assone ed un dendrite - neuroni pseudounipolari (a T ) con un unico prolungamento che tuttavia si biforca in due rami - neuroni unipolari, con assone e corpo cellulare che riceve gli stimoli

- neuroni motori: inviano impulsi agli organi effettori (muscoli) - neuroni sensitivi: raccolgono stimoli provenienti dallambiente esterno ed interno (organi e tessuti interni del corpo) - interneuroni: collegano funzionalmente fra loro i neuroni formando circuiti nervosi pi o meno complessi.

Neuroglia o glia Microglia

Astrocita

Tessuto di sostegno dellencefalo e del midollo spinale. Le cellule hanno prolungamenti a raggiera che, intrecciandosi tra loro, formano una rete nelle cui maglie si trovano le cellule nervose e i vasi sanguigni capillari.

Sono i punti di contatto fra neuroni a livello dei quali limpulso nervoso viene trasferito da un neurone allaltro o da un neurone a una cellula effettrice (fibra muscolare, cellula ghiandolare) sinapsi elettriche poco frequenti nei Mammiferi, sono costituite da giunzioni comunicanti che consentono un accoppiamento elettrotonico diretto fra due cellule con passaggio di correnti ioniche, di norma unidirezionale, estremamente rapido sinapsi chimiche le pi frequenti nei Mammiferi. Limpulso nervoso dellelemento presinaptico viene trasferito indirettamente allelemento postsinaptico attraverso la liberazione di un neurotrasmettitore che diffonde attraverso la fessura sinaptica legandosi a recettori specifici e generando un potenziale dazione postsinaptico

Sinapsi

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