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Il 7 febbraio 1943 laviazione statunitense diede avvio ad una massiccia offensiva sugli aeroporti sardi per contrastare gli attacchi delle forze aeree italo-tedesche ai porti di Algeri, Orano, Philippeville e Bona che costituivano i principali centri logistici degli Alleati nel Nordafrica francese. Per tre mesi gli obiettivi prioritari dellUSAAF furono i campi di volo di Elmas, Villacidro, Decimomannu e Monserrato, unitamente al porto di Cagliari, ma dopo la grande incursione sul Capoluogo, effettuata il 13 maggio, gli attacchi aerei vennero estesi a tutto il territorio dellIsola. Con lo scopo di indebolire il fronte interno, i bombardamenti non risparmiarono i centri abitati, neppure quelli minori. Per la sua posizione strategica fu Cagliari a subire i danni pi gravi ed a patire il maggior numero di vittime.
Il 13 maggio furono lanciate su Cagliari ben 451 tonnellate di esplosivo che accrebbero le devastazioni dellarea urbana e del porto prodotte dalle precedenti incursioni. Il serg. Lawrence Smith che allora prestava servizio come mitragliere a bordo di un B 26 del 320 Bomb Group, cos ricorda quel lontano giorno di guerra. Avevo una veduta perfetta della citt di Cagliari, giusto sulla mia destra. Il cielo sembrava vivo per le esplosioni dei proiettili della contraerea, e potei notare i B 25 venire fuori dalla nuvola di un colpo di flak. Gli scoppi sulla citt pi in basso mi apparvero come tanti fiori che sbocciavano. Quindi giunse il momento del nostro bomb run: ne facemmo uno dannatamente buono.