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Ottobre 1898. Num. 10. SCUOLA POSITIVA NELLA GIURISPRUDENZA PENALE PUBBLICAZIONE MENSILE DIRETTORE ENRICO FERRI Prolesere dl Diite Pane a Roca SICHELE—E, FLORIAN—V. OLIVIER! —C. ALBANO—- A. ANCIOLINI ‘yy SOMMARIO ARTICOLI ORIGIN ALL F. Cawrouoso.—Dottrina e Giurispradenza sugli infor P. Pacaxt. — Una proposta sulla Cassa en in materia penale,....+ 600 RIVISTA CRITICA DELLA GICIUSPRUDENZA PENALE. V. Ousvnent. — Massimnario critico di Procedura ponale (num. 20 a 24)...., 906 AC Niveloro, L' Italie Barbar conlemporania.ccccciccs SSL > © Lombroso, Genin e dryencrasione ae ear > 1 Crupphy La Cour d'sstives, ssc se. ‘oh G Avwirr, — A proposito di-un parrieida.. + 688 ALLELE DUTT ELST TEESE SSSA Direzione 9 Amministraziono: FIESOLE, presso Es FERRI. 1O.NOV.98 E. FERRI Professre ii Diritte e Proceders penal all'Univerith di Roma all Uhivernite Nowrelte di Uraxelles DIFESE PENALI STUDI DI GIURISPRUDENZA ‘Torino, Bocea, 1899, pag. XIX-458 —L. 9 INDICE Denies we Prevantse + PARTE L — Difege ponall. | ribelli. 1. — I content del mantovane all Assise di Venezia (1885) Eecitamento alla guerra civle Exons Pag. Condiaions cconomiche-sveali dalla Provincia at Santora ‘Le tre ton» dela provincia e la relatien densith di popolasone ol Condixioni delta propreta fondiarin (Importe — Debito ipotecario — Rendita — Contratti colonici — Picola « grande propiata — AE seatelemc, sou CCondizioni dei coutadini (Obbligatie sisabbligati — Loro condiaiont fn gonero — I alari agsiooli — Lintermittenza dal lavoro —, Lo fpese ed i guadagad annui di un lavorstore — Rischi sul racrolto ‘ki prodotti — Costo di produzione) Sk >a Lrimpossibilita © le tarde concession’ del propriatari a Due gravi accuse contro i contadini . . . - . 1 aT Caratare sorverseo atribito alle Soild det Contant mento nei contadini — Condistoa della pubblira sicurerza — Co- ‘iturin dolla Societa — Le tatty Contegna det contadini « di molt proprietor’ Procenie sinonimo di restare Le Associazion! ti comtadini im Dnghiterr Bvolusloni di qneste Asse mis dale Soret di esitenza alla Coopes ravione di lavoro Lesa as ba ns are ost Conetusiomes eee ie > BL Note Whe fe H. — Lo studente Mariette (1680). ‘Tamales universitaei — Resistanzn ad agenti di B.S. > — La pubblicn censura e la dogeneraxione parlamentare (1887). Prien ditinasione politica — Quorela contro il gerente, 'autore, it Uisettone @ i tipogeato aed giornale > 8 IV. — La pubblica consura @ le forncazioni peter «isan. Pretese ditfiniatne in discorao eettrale . 5 fo 1 sccilsti e ta legge pensle (1895). tamento all lio few le classi social — Sovvertimemo. por vie di fatto, dealt ordinstenti social : >is Vi. = W giutaio dei fli (1891). (Gli stadeati ehiacori — Oeraggio publica funzionare. > 2 Aponte Thtelligrnas moi > Fotla deling rte (Sion) > Le vittime. VIL. ~ tn diesa dela proprietaineletuae (1889, Contro i eonttifattori del voesbolario Mela oan ‘ul, — Mater tervari Gren 180, n difoss del mort forth. - Sabie Appendices Della eon PARTE: I. — Stue = Interpretando ta legge. Tatorne al nora Cudiee pense « 7 Pe 1 nuuro Conor pe stoma in dito tans ai Glurisprudenza, fe a seule criminals p nto pana: » scusa pile Inierpretazini delle legpi a sewola positiea, Sal tentativo di eubornazione, pt to asise per le question’ a gurl u Lraitiide a C. P. in Conte dassina > mr Wanicolo 4. P. davonti i ginrati > > kT Ancor dilledisimenri o sewsanti alle question) ai giurat > 39 — Wt dole erin. detta volontrieth nelle contravvensiont 2 dol veto 6 le giurlaprudonza itva dl dodo « Ia Custazione Volontarista 6 rcstsxions, Peovocazione « yromelitatioe Leegitsina dif recptoe APPENDICE. Une diagnesi x distanza. Matto politi be 3 Pag, 488 1 nse cata per sibel . 2 > 480 CONDIZIONI D’ASSOCIAZIONE La Scuola Positiva si pubblica in fascicoli mensili di pag. 64 in-S. Prezzo Un faseieolo separato . zi L 2 Abbonamento annuo (12 faseieoli). . > Per EMae. soe dts Saas, Db Per i Paesi fuori Unione Postale... > 16 Ainministrazione ¢ Divesione presso Ferrt a FIESOLE (Firenze). Gli abbonamenti non disdetti entro il dicembre s'in- tendono rinnovati per anno seguente. Tsigg. abbonati sono pregati di mandare l’im- porto dell’abbonam. dell’anno VITI(1898), in L, 12, all’on. E. Ferri, Fiesole. DOTTRINA E GIURISPRUDENZA SUGLI INFORTUNT FERROVIARIT® Sonoussao: L. — 1. 1 traeporto delle persone per fervovia nella teria, del ‘Sineelete e dog alts serston! ance. Applcasone ae pit fr= ovr in talane decison dello nontre Cort ~~ 2 Ln teria eomtrattslo in teoria delittuate nella dotsina © nelinaiuripreentn, “Obbiezion © Fisposte. 3, Natura dell atone io rnacimento, Compete « praer Hone. = Ml dano nella dotria o ella gursprudene, « ata elute: Sone, — 8, La logge sual nfortoat el lara in rapport aa imprest fermi I, — 6, Teoria dalla proveiblti « 4 altri seitor pit recent, La cen determinante lle teorle del Perri nella giurispradensa. owt Shante ¢ la copa secondo la reaponsnbilia socale. 7, respons por li inogereunan dot regolament» deal onli di servi per Ter lo ae Sede Fora ~s. Teovs dela etopensinine dalle cage In colpa hein et una legze nuova ia rapport al dvitto. fro rane del Codivepenale per taunt reat sulle ferrvie- L¥tstenvono dolona dei ferrovieri‘dal proprio uflie, — 11, Conelusioue 1. — Montre le Societi Forroviarie fammo sentire il peso el loro monopolio sulla massa degli impiegati e dei loro operai, ¢ trovan modo, or con un pretesto ed or con un altro, a’ inasprire il prezzo del biglietto di trasporto a danno dei viaggiatori, © di sottrarsi alla responsabilita per i danni ad oceasione di sinistri, cagionati per difetto di diligenza o di (*) TL recente gruvissino dimatro ferrovisvio di Busalla ends anche di pit vivo interesse lo aritto del Campolongo, del quale ricordiamo pure Morti ¢ lesions sulle Strade ferrate, pubdliato ella Seuole Positiea, aprile e mage io, 1896, TE cosi vicordiamo, su questo argomento, oltr» Is wots nel Massimari eri ico dell’ OuzEny, le special rastegne di givrispradenra dsl Cavaasant, Sille ragion’ della pare lesa (wola Seucla Povtce, 1S, pag. Parte lesa nei disatri fervocar’ (Sewola Poitice, 1803, pa previdenza, od anche per quel sentimento egoistico di malin- tesa economia, In dottrina da un lato e Ie giurisprudenza dall’altro, ispirandosi ad un ideale altissimo © nobilissimo si sforzano di rompere gli estremi di quei tentacoli invadenti, che, polipi immani, le Societi Ferroviarie vogliono disten- dere sn tutto, per abbracciare tutti e soffocarli fra le loro spire. Ora & Ia vedova dell’ operaio, schiacciato fra due treni, che in nome dei suoi figli chiede un pane, e Ia Societa le offre un’clemosina, le qule, per lo pit riftutata, da Inogo a litigi, Iunghi diffcili; ora 8 le volte del vinggintore ferito, che invano & mezzo di un procedimento penale, intende ritrovare la colpa di un capostazione, di un deviatore, di wn ispettore, del direttore della Rete, di un macchinista per essere risarcito del danno sofferto, © le disposizioni pitt eva- inte, ora indotte a sostegno di una tesi ed ora di un’ altra, non giungono a far definire il piato per la difficolti, in cui Vantoriti giudiaiaria spesso si trova, di non poter ben valu tare Ie prove, le quali, pel fatto in sé stesso considerato, prospettano il concetto della colpa, ma per gli apprezzamenti falsi, ordinariamente messi innanzi da impiegati © dipendenti della Societi medesima, si presentano cost involute nelle pit peculiari eircostanze da rendere arduo @ faticoso il gindizio da_pronunziare, Di qui Jo intento del Sainctelette nel Belgio ad additare a’ giuristi un nuovo orizzonte, allontanandosi da’ prineipi della colpa delittuale, fino sllora seguiti (1). sabia civte nei divastrt ferroviari (Seuola Posie. 1804, pag. 370 « 1885, pug. 45). Veggasi ane, a qussto proposito, Ia difasa di E. Fenn pee idan negiati dat isasira farvcviaria di Gracsamo (nel auo volume di Difee penal, Torino, Bocea, 1899, pag. 273-308), augurando che per il disateo di Busalla ‘non si ripotano i vergognosi dietrogcona e la scandalosa impunit, verieatasi allor, in appollo © eastszione. peril disastro di Graseano, dopo la coraggiosa suntenza di condanoa della Socieca Fevroviaria ottenuta al Tribunala di Po- tenza. Fu allora che la causa pel disasteo i Grassano fa tla alla Corte dap: pello di Potenan — « per lepittina suspicine » contro magistrati togatit —¢ iniata alla Corte di Bologna. Wa Ry (1) Questo celebrate serttore, morto nel 17 aprile ultimo ad Ixells, ole cho nel libro: De la responsabitté et de la gaventie, Bruxelles-Pari, 185. chap. IV @ V, pug. 87-179, ha ssbadito le sue ide altrest in una serie di pub- Dottrina © Giurisprude ugli infortunt ferroviart Le grandi industrie cagionano infortunii, la cui causa bene spesso & sconosciuta, e che neanche la scienza arrive a dimo- strare; orm pel diritto francese il peso di questi casi dubbi ricade sul debitore, se I'azione si fonda sa di una convene zione, perché bene spesso la mano dell’ uomo avr potato modificare, aggiungere od aggravaro le condi quel fatto della natura, senza rinscir possibile distinguere le parti i rosponsabilita; quindi un'azione in garantia costringe il debitore a far la prova, non cost un’ azione in responsabilith, E se In responsabilita rimette ad mma legge a ordine pub- blico, ¢ la garanzia al rispetto della volonti. privata, solo un’ azione ex contract pud diminuire le ditiicol trovasi il viaggiatore nell’addossare il risareimento del danno alla Societi Kerroviaria, E di fatti chi acquista un biglietto forroviario per un dato Inogo, tacitamente contrac di essere portato dal Inogo di partenza al Inogo di arrive. TL legisla- tore francese nell’ art, 1784 parla del trasporto delle cose, e Yobbligazione non & eseguita, se l'oggetto non arriva sano ‘a destinazione, tranne che il vettore provi che I’ alterazione provenga da una causa estranea non imputabile; ora, se per Jo cose, le merci si é stato tanto severi, per un principio di agione, desunto dall’artioolo 1335 ¢. ¢. si deve ritenere che Ja regola per il eontratto di trasporto delle persone dev" essere Ja medesima, It legame tra il vetturino ed il viaggiatore & puramente contrattuale, @ s6 non & stato disoiplinato con regole fisse, gli ® perch il Iegislatore ha voluto lasciarlo sotto Io impero della legge in genere, che & ben superiore alle leggi positive, ed @ nella essenza, indipendente dalla Togge penale Il senso comune avverte che Io acquisto di un posto i uma vettara di vita ad un contratto, e se il trasporto delle persone lobbietto di un oontratto della natura della loce- ieaiont: Le Lowege de sercices & PAcadimie das se. mor et pobtiques Brae sales, 1888, — Accidents die tnaea. Proje ne proposition de fo. Beuxel- les, 1886, — Le jurigprndonce quits eligne ot fa jurisprudence qua # approche BBruselles, 68, — Ler accidents ce puvnit. Bude de droit et de. lepsation compare, en Kerwe de dest sntors. 1800, XXII, peg, 4, 380 P. CAMPOLONGO zione a opera, ¢ dell’ industria, le conseguenze devono essere regolate dalle norme di questo contratto, ¢ quindi la persona dew’ essere restitnita al sto Inogo di arrivo sana e salva, ed in tal caso il vettore & garante della sieurezza del viaggiatore, ed in caso di ineseeuzione del contratto, il vettore dovri provare che I'infortunio, cecorso durante il viaggio, & dovuto a forza magaiore, al caso fortuito, al difetto di previdenza o i precauzione del viaggiatore, In tali sensi la Corte di Bruxelles per un tal Thibaut, che cadde sulla strada ferrata, appoggiaudosi ad uno sportello opposto a quello, pel quale era entrato nel treno, disse che, per la negligenza degli agenti alle prescrizioni regolamen- tari, lo Stato non aveva soddisfatto alle obbligazioni del contratto (1). Questa tesi stessa trov’ in Francia per fautori il Sauzet (2), ed il Labbé (8), perché si ritenne che I’ infortunio del viaggio non & che wna varieti dell’ infortunio del lavoro; la causa dell obbligazione non & nella colpa Aquiliana, non nel delitto, punito dal codice penale, me nella convenzione stessa, che lega Voperaio, nello stesso contratto di locazione d' opera: il padrone deve vegliare alla sicurezza dell’ operaio, e restituirlo sano ad ogni istante, come lo ha ricevuto, E sotto un aspetto pit generale, senza perd accettare la con- seguenza della inversione della prova, aderirono anche il Glas- son (4), il Planiol (5), il Cotelle (6) alla teoria del Sainctelette, (1) Priviriie, 1882, Il, 198, vedi: Satscrenerre, Momoive pour sercir de te on cascaion a 3 vavre Deiter, 18S (2) M.Suizer. Responsubilit! de patrons envere tes onerers, (Recwe eitigue de ip, ot de: jr). 1883, page 186-877 (3) Lawnés Jonrnad dw Palas. 185, peg. 25. (4) Guasios. Le ood cic et ta question overive, dans lox Trae, de € Acs dine de sc, mor. et pol. S86, pag. SBA M. Peaston. Reewe enitique. 1888, page 282, (0) Coveine, Des doinnianesintnts en mations de transport, 1801. Recwe prowgue. T. LV, pag. 529 ch Wittens Essat sur fo reqpansabittécivile, 1895, pag. 147159, Pao nactur. De lo fante come source de la resyonsabile en droit privé, Pacis, 1801, chap. 1, pag. 65 e pox. 68 @ arg, chap. V. ST. — Recweit de Siray. 1885, 4, Dottrina ¢ Ginrisprudensa sugli infortuni ferroviarié. B81 La questione operaia, che si @ andate imponendo ai legi- slatori, suggeriva alla giurispradenza mezzi pit adatti a ren- dere meno acuta la erisi, in cui si dibatte da pit anni; ed alle nuove idee, che ci venivano da oltre Alpi, la Suprema Corte di Roma non tardé a fare buon viso, e nella causa Alonzi considerd < che una Soviet per lo esercizio di ferrovie non ud mettersi in dnbbio che sin di natura puramente commer- ciale, imperocché la stia costitnzione ha per seopo la speot- lazione, il lucro, E se deta Societi @ commerciale, Ie loca- ioni a opera, che si contraggono tra Ia stesse @ i suoi dipendenti souo egualmente commerciali, perché inerenti ed indispensabili allo svolgimento dell’ azienda commerciale stessa, » « Da tali contratti naturalmente scaturiscono reciproci di- Titti © doveri, e se la Societi @ nel divitto di ottenere I’ opera ¢ il lavoro de’ suoi operai ¢ dipendenti, dalla sua parte & nel dovere anche di garantie Ia incolumita personale per gl’ ine fortunii da detti operai incontratinell’esercizio delle loro incombenze, © quando agiscono per ordine de’ dipendenti della Soviet » (1). Senti le forza di queste argomentazioni la Corte di Appello di Roma, ¢ nel gindicato 10 gingno "6 disse: « Per fermo & Vimprenditore nella specie, In Soviet delle Ferrovie) che regola il lavoro, che stabilisce il modo ed i mezzi per con- seguire lo seopo commerciale, che si & proposto: lui, che seeglie gl'istrumenti, le machine; le materie prime; & lui, che determina dove, quando e come il lavoro dev’ essere ese- guito, ¢ trasmetto gli ordini relativi; » e dopo aver osservato che T'operaio resta passivo, diventando qnasi istramento cieco ella volontit del condnttore, soggiunge che se Voperaio non comprende nel contratto di locazione Ia sta incolumiti. perso- nale, certo « eonfida la sua persone al padrone, il quale ’'ado- pera a sua maniera, obbligandosi per In natura del contratto, i restituirla alla fine del lavoro all’ operaio nello stato d’inco- (1) Fore Hotiona, 19.1 pug. 6 Case di Ronin, 16 apie, 1866, « nota lumita, in cui ha rivevuta, come il vetturino alla fine del vinggio deve rendere gli oggetti consegmatigli » (1). E la stessa Cassazione di Roma nel 16 giugno ’96 ribadi Jn sua giurisprndenza con queste parole: « La pitt sana dot trina © giurispradenza, ripndiando il vieto principio che la responsabiliti, contrattaale per gl'infortunii non abbia alewn fondumento né nella legge civile, né nella legge commerciale, © che invece la responsabilita pogui esclusivamente sulla colpa Aquiliana, ha gia segnato un notevole progresso, affer- inando Vinvertimento dell’ onere della prova. « & provalente l'opinione che tanto nel codice civile che nel codice commerciale vi ha quanto basti per ritenere In re- sponsabilita ex contract del condattore, salvo che egli provi che nello incontrato infortunio vi fu eolpa del locatore » (2) E la Cassazione di Torino nel 22 settembre ’97 ritenne «che era la Societa che doveva fornire a’ suoi operai gli occhiali di sicurezza, ¢ curare il collocamento delle morse da fabbro ad una certa distenza per evitare il danno ayvenato, @ Ja mancanza di cid era una infrazioue al eontratto » (3). E, in proposito di trasporto di persone, il vineolo contrat- tuale fu riconoscinto dalla sentenza 31 dicembre 1896 della Cassezione di Napoli per queste considerazioni: « Se chiun: que assuma in qualungue modo di eseguire e di fare eseguire trasporti in generale un vettore, se questa appunto é I’ idea, che di del vottore I’ art. 888, vuol dire che tale articolo pre- senta sotto un aspetto In figura del vettore, sia che il con- tratto di trasporto si riferisea alle persone, sia che si riferisea alle cose, sia che il trasporto debba esegnirsi per terra, sia che debba eseguirsi per mare od altrimenti. » E, dopo aver detto che per analogia le disposizioni seritte nel codice di commercio pel trasporto devono applicarsi anche alle persone, soggiunge: « E se per I'un contratto I’ obbligo del vettore 8 quello di trasportare sane e salve le cose dal (1) Fore Jal, a, 1800, Fervovie Mediterranee ¢. Seweriaiy 1, pog. 1350. (2) Foro ely a. 1807, Fervoria Mediterraneo e. Scifi, 1 pag O74 (3) Five eit, 1867. Meuticoni e, Ferrovie Sid-avstriache, Ly pag. 1276. Dottrina ¢ Giurisprudensa sugti infortunt ferroviarii. BSB Hun luogo all’ altro, per V'altro contratto Y obbligo non dev’ essere minore, quello di trasportare incolumi le persone fino al luogo di destinazione. Ogni mancanza a quest’ oblligo induce una colpa contrattuale; donde i fondamento della responsabilité. Ed ecco pure perch? ne’ rapporti di diritto privato il capo TIT, tit, IV, lib. TIL eod. civ, dopo aver di- chiarato esservi tra le prineipali specie di locazione d’ opere ¢ industria quella de’ vetturini si per terra come per acqua, che s'incaricano del trasporto delle persone e delle cose (art, 1627), col suecessivo articolo 1631 sogginnge che essi sono obbligati per Ia perdita e per i guasti o le avarie delle cose a loro affidate. Or se loro vaio affidate eziandio le persone, & chiaro che eglino non possono non rispondere feziandio di danni, che per avventara provengono alle per- sone medesime per colpa di essi » (1) ‘A questi medesimi prineipii s'inspiravano le altre sentenze della Cassazione di Napoli e della Corte di Appello di Napoli del 25 maggio "95 © 2 agosto ‘M4 e della Cassazione di Firenze del 10 dioembre "Si (2). 2. — Ma non si @ mancato di dubitare che pel contratto 4 padrone non @ garante di sicurezza, perch? questa guran- zia non si pud dedurre dalle regole del contratto, se non col solo preconcetto di rendere migliore la posizione dell’ operaio di fronte all’ industrialismo invadente, Per il nostro art. 1124 ©. 0. i contratti devono eseguirsi in buona fede, ed obbligano fa tutte le consegnenze che T'uso, la legge, Vequita impongono, () For city a. 1807. Société dex Transports Maritimes Balens, 1 pag. 75: (2) Fore cit, a. 1805, Hendervon Brothers « Hols e. Nautraghi « Utopia», 1, pag. 818. Idem. a, 1994, 1, 1298, Tent Genova, 1897, 38, Foro cit, 11807, Dol Favero o Veodrstain c, Ferrovio Meridious, 1, page Sl, ove ai fomerva: « E ae Mazione di danno non & contratuale, In prova che il disastro Alpen da’ pessim od imperfeti arnesi manovrati © dal piano atradale wal teauto, fa carico a dannoggiati in ordiue all'art. 1151 c., ed anche la prova i una cpa lievssisa potrh esser vimedio nom mai da compensare, mia da leairy Ye conseguenze dolorose del siuistro imo avvenimento. > Contre Coots. Diligonsa, nella Ene. Gin, 0.288 » seg. — Vaxacons. I eontrato avaro (Archie. Give, 1804, pag. 111). — Cavsosant. Snot Posten, 1805. 6 — Roseuss,, Le responvabilith cite iudustriaie, Modena, [S945 pat F, eaMPoLOxao @ dovendovisi comprendere anche Ie clausule a’ nso (arti- colo 1185 ¢, ¢.), Ia tutela delle persone @ cosa, che attione all’ ordine pubblico, © devesi poreid ritenere sottintesa; ma, come si osserva, il contratto, che ha per obbietto In preste- zione del lavoro, si spinge a guardare certe conseguenze del lavoro Iontane ¢ da renderle parti integranti del contratto. E la giurispradenza non ha maneato di ripiegare al rignardo, ed @ ricorsa talora alle regole del mandato, per eni il man- dante deve rendere indenne il mandatario per le perdite sof ferte in occasione degl’ incarichi assunti, quando non gli si ppossa impttare alowna colpa (art. 1754 c. ¢,), e tale dottrina ® stata applicata in occasione di lesioni, toccate ad un ving- gintore per opera di un impiegato ferroviario. Ma, parificare Ia locazione d’ opera dell’ operaio al mandato, & come parificare la specie al genere; Puna ® ristrett confini del lavoro, Valtro @ generale, & pitt ampio per gl’ carichi, @ le famzioni e le cireostanze, in cui si va esplicando. Ed allora a certi eredi Goff, il cui autore, introducendosi in un Dinario per cansa di servizio, mentre Ia colonna del treno era in movimento, rimase schiacciato tra i repulsori de’ vagoni, la Corte di Appello di Roma rispose: « Se una legge, che regoli i casi d'infortunio sul lavoro & reclamata, dai bisogni sociali, alo stato attuale dolla legislazione vigente non pud ammettersi cho la responsabilita contrattuale delle Societi Ferroviarie si estenda fino al punto di garantire V incolumita personale deg’ impiegati ed operai assunti al suo servizio, indipendentemente da qualsiasi colpa contro i risehi Jel lavoro, @ persino allora che Vimprudenza dell’ impiegato © ell’ operaio sia stata cansa del danno; » © continuando agginnse che « sono lo regole della colpa Aquiliana, alle quali si dovri ricorrero per risolvere le questioni, e non mai al contratto » (1). (1) Fw eit, IN0T. 1, pa 1209, 24 luglio ISGT. Pervoria. Mediterranee «© Gol. Cin. Corte Appell di Napotis 16 fbb. WS, Lilla e. Fervorie Medi- terrauee, Tribune Giedsiania, XM peg. Sl, ore 8 siasnto i] piato give iaria Dottrina © Giurisprudenea sugli infortuni ferrowiarii. 985 EA i sostenitori della colpa delittnale, od aquiliana, che dir si voglia, a quelli, che pel trasporto de’ passeggieri vo- gliono applicare il contratto di locazione di opera, fanno no- tare che le ease formano oggetto di commercio, non le persone, ¢ che supponendo la persona oggetto di commercio, si ab- dasa Ja dignita umana, ¢ si fa dire alla parola della legze quello, che non ha inteso dire: in altri termini si rimette in campo, sotto altra forma, il concetto giuridico della schia- vita, Chi perd di questa argomentazione vuol farsi forte, omette ne criterii degni di nota: che il legislatore medesimo nel- Vart. 1627 ©. 0, tra Ia locazione d'opera contemplo quella dei vetturini per terra © per acqua, che s'incariceno del tra- sporto delle persone e delle cose, ¢ che obbietio del com mercio & il flo del trasporto medesimo, eome nel contratto di lavoro Vobbietto & I ypern medesima, che si presta. Na vale il dire cho il Jegislatore, montre avova parlato elle persone, non se no oceupd pit, © si limitd solo alle re- gole concernenti Ie eose. Tl legislatore per disciplinare le re- gole del trasporto delle persono avrebbe dovnto accennare ai ritardi di arrive nel trasporto, che sono uma eseenzione non retta del trasporto ¢ della convenzione, od alla incolumita personale, due elementi, che si trovano nella convenzione me- desima ¢ nella legge di ordine pubblico, Tacendo invece, il legislatore inteso dar adito alla colpa contrattuale in genere, ed.anche alla colpa delittnale, quando la esecuzione del con- tratto fosse affidata ad altri, ed il danno rimette alle negli- genza di un preposto per commissione 0 per omissione (1). ‘Ma gli avversari incalzano e dicono: Credete voi che col solo spingere una dimanda per danni, si presumeri In colpa delle Societi Ferroviaria, © sari condannata ai danni? E di menticate i prinoipii romani: probatio inewabit ei qui dicit, 11) Gass, 25 febbe."O1, Sovied Mediterranea e Vicentll wm evtco di Vidari « Bolatfi, 1802. < Pucssi esperive M'szione sena'attendare Testo del sindixio penate couteo i masechinsta od altri ogi fernosiard da ehi chiede danni in tase al contest di tragporta, » Bat F, caMPoLoxco non ni negat : ailfirmanti incumbit probatio? L' argomento 4 primo aspetto offre qualche dificolti, ma intentando un’ a- zione di danni, il viaggiatore deve dimostrare per Ia colpa delittuale le omission: della Sovieti, e non sempre 6 age’ si oppongono, perch’ le Societi Ferroviarie non permettono, se non alle Autorita ¢ per im- perio di legge, investigazioni in casa propria, Questo suole riamente avvenire per gl'infortoni il farlo; anzi difficolth enorm: on in servizio; un esempio pud essere il fatto del macchinista Sozai, che per osservare le segnalazioni di coda urtava contro una garitta in muratura, sita a cosi breve distanza dal binario che appenn pochi centimetri vi erano fra la locomotiva in movimento e Ia karitta, ¢ tale da rinscire ”incomodo e a’ impesdimento a’ mac- chinisti nel disimpegno delle loro mansioni; in linen penale Ja responsabilita riusei impossibile accertarsi, eppure nel easo Tingeguere, 'operaio, se non dimostravano Vordine della Societit, erano responsabili, ma la presunzione di colpa di fronte alla Societi era evidente, ¢ la condanna, che si richie- dova, ne segei (1). H vero altresi che per certi fatti la colpa risulta dal fatto stesso, come nel per eaduta di un ponte, ¢ Ia notorieth del fatto agevola allo ‘ittore Ia prova, ma so il trasporto delle persone di vita ad tuna obbligazione a carico della Societi, che deve offrire un vaso di un disastro ferroviario, per frans, (1) Trib, Napoli, 22 luglio Triana Gindisarie, 1846, n. 92, — Altro caso davino fu in base all'art 85 delle tavitle: « Hcatieo @ Jo. scatico del bratiame si eseguiscono per cura dello epoditore e del dextinatario, a loro schio e povicolo, ma sotto lx sorvegtianza dogit ageati frvoviail » Un tale ‘Tiazani nol 3 givguo ‘Bl {4 nella stazione di Napoli investito da un toro, che {ato vscive dal eatvo apiombato per la impradenca di un facchino, mise lo syavento ne! viaggintori di arvivo « i pastenza. Il Tizzani riport® trauri eos) ravi, che andd sempre deperendo, inch? mor La Societ present testimoni per dimortrare ehe il Tizrani armato di baionetts volle affrontare il tore (fr. Sontensa Penale, 7 agosto %8, Trib. Napeli e Corte d'Appello di Napoli, 7 dicombre "83. — Lios. Memoria, Lamberti-Tizzanic, Ferrovie Mediterrance, 1807, — Tn proporto non @ superfuo riehiomare Fattenaione delle Autoritd ul valore da date alle percio de’ medici ferroviari, ull opportanith 0 mead di avvalesi del opera di coor Dottrina © Givrisprutenze supli infurtint ferroviarit, O87 trasporto sicuro, allorehé In sicurezza vien meno, si deve applicare T’art. 1295 c. ¢., ¢ la Societi, in casodi disastri, dove provare che le conseguenze dannose non sono a lei addebitabili, ma al caso fortuito, come pud verificarsi per falmine, che colpisea il treno, per nubifragio, che lo sorprenda, per fiume, che per piena straordinria deviando lo investa, € lo eapovolga. Come si vede I’ enorme ingranaxgio ferroviee rio presenta varieti imimenso di exsi docisi, nella moltiplicita de’ quali In inesecuzione dell’ obbligazione della Socivta ap- pare, e Ia colpa si presume, ed essa per liberarsene deve dare la prova; Ia conseguenza 8 Ia inversione della prova me- desima. Se per contro il fondamento dell’ azione vuolsi nella colpa Aquiliana, occorre stabilire e provare Ia negligenza, Ia maneanza di certe oecasioni e condizioni per parte dell’ agente, ¢ per eni derivd il danno, e il suo diritto a pretendere que- sto danno; © chi ignora o dimentica le questioni varie ¢ complesse, che offre Ia responsabilita eivile per i rapporti di aipendenza, per Ia snala electio, pud solo dire che dell’ actio ex contracts il ferroviere ea il viaggiatore non traggono aloun vantaggio (1) Lierrore, che si vuol trovare ue’ sostenitori della colpa contrattuale, dal fatto che spesso non @ il viagaiatore colui, che direttamente fa il contratto di trasporto, ma lo Stato, ‘come nel trasporto di detennti e di truppe, e che I'activ ex contract potrebbe reggere sol se si opponge che lo Stato sia i rappresontante della persona trasportata, ci riehiama a qualche considerazione (2). La ipotesi eccennata non sposta i termini della quistione, ma dimostra come ci sieno casi singolari, iy eni per anelo- gia tornino applicabili i principii nel" deposito delle merci. (1) Tfoummonti romani dia L832 SF suapivtr tn dseipinam. dolla Le 4, 6 6: Siem exerohur nile, del. Digneto, 44 tavoriscono In tea della cap Aguila, dimostrauo il dubbio, che si pretemtava anche alle muti slo” giure (2) Roveite, Sulla matnon giwcitiew dette colja meal infistvnd del lavoro @ mel trasporto di persone, Faro Teal, ISOS, 1. 125 B88 camPoros E piuttosto occorre risalire allo scopo di questi trasporti. Pel detenuto, che va trasportato per un uogo di pena, Io Stato chiedera i danni alla Socioti Ferroviaria, ed indennizzer’ gli eredi; Io stesso si dica pel caso di trasporti di coldati a luo- ghi di manovre nilitari, Ma bisogna pur notare che sia pel trasporto dei detenuti, sia pel trasporto di truppe, lo Stato compie delle operazioni di carattere anomalo, perch atti- nenti a funzioni di difesa sociale; e, nel caso di danni alle persone, se il fatto @ informato a reato, si comprende che la Societ. no risponder. a’ termini della responsabilita civile. Tnvero, o non si conosce antore, e Vazione ai danni da’ sol- lati, da’ detenuti o da’ loro rappresentanti sari sperimentata contro lo Stato, perehé detenati ¢ soldati non rinunziano alla loro integrita personale, soddisfacendo yuegli obblighi, che leggi di ordine pubblico impongono, ritenendo il trasporto come un fatto occasionale; o si osserveré che nel trasporto di detennti, questi non hanno liberti ai movimento, come sotto tm certo aspetto non I’ hanno neanche le masse di soldati, mentro il vinggiatore agisco ed ha liberta, ed es un’ azione diretta, ma sari lo Stato, che spingera un' azione collettiva, complessa, er contract, contro Ia Societa Ferro- viaria per inadempienza del contratto (1) E che dire se I'infortanio avviene sw di une ferrovia esclu- aivarnante walliterd; Gf proprista' della: Stato?’ ‘wero -ebie Ta fanzione dello Stato @ duplice in quel caso, ma dal non ve dere nel trasporto di truppe P'actio ex contract, ad oven sione d’ un soldato forito, per dedume che lunica tesi sos nidile & la responsabiliti Aquiliana, # dimenticare i principit generali, che presiedono al caso; né bisogna cosi da un fatto singolo argomentare sfavorevolmente per tna teorica, ma bi- sogna gnardare le pitt minute cireostanze del fatto, le quali spesso fanno mutate le conseguenze di diritto, © gli argomenti del Rougier non possono spostare di un filo Ie tesi, come da noi si @ andata prospettando, (1) Chr, Biro Mads a. 1898, 1, pag. 4, Pitt seri parrebbero gli argomenti, che si vorrebbero de- durre dalla diligenza, alla quale sarebbe tenuto il vettore, Yimprenditore, ¢ da’ danni, che dovrebbero prestarsi, ma anche questi non resistono ad una critica se Nell'art. 1224 ¢. ¢. & detto pure che Ia diligenza dev’ es- sere valutata con maggiore o minor rigore a seconda de’ casi, & non bisogna scartare l'art, 2 del Regolamento 31 ottobre 1878, per cui, nello esercizio delle strade ferrate, si devono pren- doro tutte le misure ed usare tutte le cautele suggerite dalla seienza ¢ dalla pratica per prevenire ed evitare qualunque sinistro, © se questo & un principio d'ordine pubblico, « cui nessun diritto privato pud derogare, la diligenza del buon padre di famiglia non si pnd intendere che solo in quel senso, © il tipo medio, cui il legislatore ha inteso riferirsi, non pud trascurare la bench minima diligenza per tutelare la vita de’ propri simili. Si obbietta altresi che, partendo delle norme contrattuali, 4 danno non pud essere che quello, che diminuisce il pat monio, ed il risarcimento per gli articoli 1228 c. ©. dovri comprendere i danni immediati, diretti ed a prevee iI danno morale mon potrit entrare in questa dorsi, © quindi categoria; ma dagli avversari non si pon mente alla natura speciale del contratto, ed alla cansa dell’azione, che @ una lesione, una morte, Ia quale perturba tutto 1’ andamento morale ed economico dell’individuo, ¢ certo, trattandosi di apprezzamento, pad molto al riguardo il eriterio del magi- strato (1). Ed onche V onere della prova, come argomento per i soste- nitori della colpa delittuale, non favorisce i sostenitori della colpa contrattuale, perch, secondo essi, non basta asserire la riportata lesione per ottenersi Ia immediate condanna della Societa Ferroviaria: ma per contro si fa notare che, anche non ritenere la presunzione di colpa, al viaggiatore sari (1) Reserm, Del foulamento dell asione ds daani dell operaio eon i pax Aone negtt infor sud arore, Piro ety'9, 1 page 902. -— Bevoccmt Zt contralto di loro mall weonosnia e nel divito, Napoli, V8OT, pag: 381=425, 0, eanPoLosco facile dimostrare che la lesion & stata eausata in occasione del viaggio, e solo alla Societa Ferroviaria convenuta spetteri dimostrare il caso fortuito o la impradenza del viaggiatore, come avverso V operaio la imprudenza uel servizio; ¢ non git che si sconvolgano i principii stabiliti nell’ art, 1812 c. ¢., ma @ Ia difficolti della prova, che si va ad addossare alla Societa convenuta, mentre la inesecuzione dell’ obbligazione si dimo- stra facilmente da parte dell’ attore. Par, non ostante tale larga ginrispradenza e dottrina, Je colpa Aquiliana raceoglie tuttora suilragi presso le nostre Corti, © la Corte di Appello di Genova nel 28 gingno "96, in causa Parodi, decise che V’obbligazione del padrone di for- nire mezzi di lavoro, che non possono nnocere all’ operaio, deriva dalla legge © non dal contratto di locazione di op © la Corte di Appello di Palermo nel 20 dicembre "5, in causa Panzena c. Amirante, rifermé che il proprietario di uno stabilimento industriale & responsabile dei danni arrecati ad tun operaio, malgrado I’ opificio abbia un direttore tecnico ed tm capo d arte, se fa esso che, per sordido fine d’ interesse, collocd un operaio ad un lavoro per Ini non adatto, e deve chi assume la colpa del proprietario dane la prova; e lo stesso decise nel 16 novembre "96 la Corte di Cassazione di Firenze (1). Ea altre Corti non hanno mancato di ritenere applicabile nou solo la colpa coutrattuale, ma anche 1a colpa delittuale; ed infatti Ia Corte di Appeilo di Venezia nel 12 aprile ‘89 disse: < Va osservato che In responsabiliti dell’ Amministra- zione ferroviavia, ne’ casi ’infortunio, pao sorgere tanto dal contratto, quanto dal quasi delitto. Conseguita da cid che se il danneggiato esereita Pazione nascente dal contratto, tocchera al’Amministrazione ferroviaria di provare Ja causa della sua liberazione, @ quindi a lei di provare Je colpa del vinggia- tore onde non dovere rispondero del sinistro. Se invece il danneggiato osercita azione nascente dal quasi delitto, allora (1) Boro Heal, VT, 1 82 cite — Riyerorio, 0°90, woe: Fecrorie, Dottrina © Giurisprudensa suglt infortunt fervociarti, 5 sicoome I'aziono si fonda sulla imputazione di una colpa, cosi toccher’ all'attore, che la deduce, di dare la prova » (1). Anche in Francia non mancanc decisioni al riguardo, ed ammettono pel fatto dannoso il ricorso facoltativo all’ azione contrattuule o all'azione delittuale, ed il Willems eosi motive la sna opinione: « Allorehé nn fatto rivela a sua volta una colpa contrattnale ed una calpa delittuale, Vina delle due colpe non deve sparire innenzi all'altra, Ora, vi ha colpa da parte del padrone nella omissione di cure di vigilansa, alle quali & tenuto, nel fatto di non premunire gli operai contro i rigehi del lavoro; questo obbligazioni hanno origine nella convenzione, Ma vi ha altresi colpa delittuale a carico del padvone ogni volta, che per sua colpa, si apporta un denno alla integrith degli operai. Tn effetti Part. 418 del Codice penale Belga punisee ogmt omici i, ogni lesione, causata da colpa, per minima che sia: d’altra parte ogni infrazione alla legge peuale costituisce un delitto, od un quasi delitto civile, ove pero naturalmente siavi danno, ¢ quindi M'infortanio del lavoro rientra nell’ art. 1882 seg; (art. 1181 ¢, eiv.). E eid & conforme alla logica: il diritto alla integrita & un diritto primordiale, superiore al eontratto » 3, — Questo dissidio eonduce ad altre conseguenze ancora re per i danni sia civile © commerciale, e se la prescrizione da seguire sia quella del codice civile o del codice penale, e quale sia il foro competente, ‘Non saranno certamente gli articoli 1, 8, 4, 8 del codice 4 procedura ponale quelli, che risolveranno la questiono, perch’ Vazione di danno & ivi specificata con Ia dizione di azione civile, nb gli articoli 4 eapov., 5, nella dottrina © nella ginrispradenza, sal se I’ azione 7 © S78. p. py che s, perch’ sono espres- sioni improprie © generali in contrapposto alle parole di magistrato peante, @ nessina praticn importanza pud avere specificano gimfive civile e tribunale civ (1) Para eit, 1889, Zora o. Fersuvie Alte Hala, 8% Gass, Napoli, Re Adtiatiea c. Versi (2) Op. cit, page 157 yes 190, = sin F. eanponoxco a questione, quando 'azione di danno @ sperimentata in- nanzi al magistrato penale, ed il reato sia di azione pubbliea, Ben altro aspetto assume la questione, quando il risarcimento del danno si richiede innanzi al magistrato eivile, ed i soste- nitori della tesi della natura commerciale dell’ azione Ia desu mono: a) dalla fonte della obbligazione, che anche il delitto ed i quasi delitto sono generatori di obbligazione per I'art. 109 c.c. e per l'art. 4del cod. di comm, sono atti di commercio tutti i contratti © le obbligazioni de’ commercianti, oltre quelli indicati tassativamente nello stesso art, 3 ¢. comm.; 0) dalle parole dello stesso art. 4, che ne eccettua le sole obbliga- zion’ di natura essenzialmente eivile, come devono intendersi quelle, che si connettouo ad un ondine piit elevato di cose, @ ripagnano al concetto del Incro @ della mercatura: come il matrimonio, Ia filiazione, la tutela, la curatela, ' adozione; €) datlo stesso contratto «li trasporto delle persone, conside- rato come contratto commerciale dal legislatore, per oui tutte Ie azioni, che trovano nell’atto commerciale il loro fonda mento, provengano dal dolo, dalla imprndenza, dalla negli- genza, siccome violano le regole proprie di quell’ atto, © quelle generali del commercio, dovranno sottostare alle norme, che vigono per il diristo commerciale; — d) dal contratto di lo- cazione d’ opera tra le Societi ferroviarie & i proprii dipen- denti, che per I'indole de’ rapporti ® commerciale, e quindi Ja lesione, la morte, in servizio, dell’ operaio genera un'azione, che & legata al contratto, in base a eni il padrone deve tute are ed assicurare Ja integriti dell’ operaio (1). Per queste argomentazioni Ix competenza ratione loci view determinata dall’art. 91 del cod. proc. civile, in relazione (ly Masanss GU até di conmercio. 1887, pag. SIO e wg. — Vivaste, Trate eto di Divito Como, a. 39 -— Coot. La reypantubiltd ginridica delle ‘Sovie) Perrone, 8 1D. = Corte Apollo ai Rowa, 21 mnagyio $5, Pervorie © Alonti, Baro Tat, %5.f, pag. G22 «© Cass, Rows, Fino cite 18OG, 1. pe sina OL, eon nora di giusspradea bo di Rom, 3 luglio, ete Adtiatica e Mocieo. Repertori, a.°95, voce: Fetruvie, m. 29, Corte Appello di Brescia, 28 ottabee WO, = Gorbsli e. Rete Adviatiea, Fora ett Dottrina ¢ Giurisprutensa sugli infortuni forruviarit. 593, all’ art. 872 ¢. comm, ¢ Ie preserizione ad applicarsi suri quella commerciale ai dieci anni a’ sensi doll art. 917 det codice commerciale. La legge Austriaca del 5 mogaio 1847, quella in Germania Gol 7 gingno 1871, © nei Paesi Bossi del 1976 per i sinistri ferroviari dichiarano la competenza commerciale T sostenitori della colpa Aquiliana ritengouo che V’azione i danni per lesioni corporali sia indole civile, e le desu. mono: @) dal carattere delittuoso del fatto, che esclude di per sé ogni commerciale approzaamento; 2) dal eriterio di- verso di responsabilita; ¢) dalla causa del fatto, che rimette alla imprudenza ed alla negligenza, fonte di responsebilitt comune; d) dalla mancenza di nesso fre Vatto commerciale, che implica un concorso di volonti, ed il quasi delitto, che avviene per inerzia di volonti; ¢) dalla dizione dell’art. O4 codice comm, che parla di eontraenti, mentre il quasi delitto, Al delitto, come causa di obbligazione, generano un rapporto civile, differente © diverso (1). Per conseguenza, secondo costoro, I’ azione si prescrive nel decorso di anni trenta, ‘Una teraa opinione, che trova il suo suffragio anche nella dottrina © nella giurisprudenza, distingue se il danno fu ea- gionato @ persona, estranee 0 no, al contratto di trasporto, ‘od al contratto di locazione 4 opera, e ritiene Ia competenza civile 0 commerciale, a seconde dell’uno 0 dell’altro nso. Pol fatto di chi presta una semplico opera, ad ecempio, an facchino avventizio, che manovrando ineontri Ie morte, il fondamento dell’azione sta nella legge, perche uon vi sono rapporti di patti contrattnali, e V'accidentalit del fatto in cceasione dell industria non pad rivestire un carattere com- (1) Corte App., 17 agorto 8. Forovie Meditorranes e Rotondo, Foro at, 1806, 1, 157, — Pius Salle natura evle « cxmneriale dalle contovarsio circa il visarcinento del donno dipendente da quasi delitt,conmesso dal com imertianle nellerereizia dei rio commnerio, Lone Cas, Tori, 8 rar20 = Pasting & De Simoni. Foro cit, 05, 405, Corte App. Genova, 4 novembre 1806 Swbriano e, Colombe. Foro city 1807, L pag. 4. 50 merciale, ¢ Jo stesso ritenne le Cassazione di Torino per ‘un’ azione spiegata dalla vedova di un macchinista, che urto la testa contro una sagoma, ¢ mori, ¢ no rigettd la istanza, per Ia considerazione che il collocamento della sagoma a quel modo era richiesto dalla necessita del servizio, ed era stato approvato anche dall’antorita governativa, (1). 4, — No qui si soffermano i dissidii, Adottando Ia teoria contrattuale, come si 6 osservato, i , secondo gli avversari, sarebbero ben limitati, ed an- Arebbe escinso il danmo morale, che solo pub sostenersi, se- condo la teoria delittnale. Tl danno morale, invece penetrato, in oceasione d'infortuni e di disastri, nella coseienza ginri- dica, © la giurisprodenza ne fa applicazione su larga scala, La dottrina non @ neanche concorde sull’ argomento : il Pe- drazzi ed il Marchesini ritengono non potersi valutare il dao morale, perché sfugge ad ogni materiale apprezza- mento, e non @ suscettivo di alouna valutazione economics L art. 88 . p., secondo il Lucchini, riproduce V’istitnto della riparazione dell offes, ch’ era nell’ art. 78 del codice sardo, simile a quello della Busse tedesoa, per un rafforzamento della ropressione, © contiene qualehe cosa, che lascia inten- dere il danno morale ea il sno risarcimento, ma per questo Part. 88 ¢. p. contraddice al concetto del danno morale, come lo si vuol intendere in gonere (2) Tl Gabba spezza ana lancia ardita contro i sostenitori del danno morale, ¢ specialmente del patema d’animo: spiega A concetto dello Schmnersensgeld germanico, che & limitato soltanto al danno morale, eonseguenza delle sole lesioni per- sonali, ¢ cita la legge Svizzera sulle obbligazioni, Ia quale & Jn sole, che negli articoli 58, 59, 60 da facolti al gindice di assegnare ana somma conveniente alle vittime, ed a” parenti (1) Covto App. Fivonze, 18 luglio 1880. Fersovio Moridionali e, Lisi, Foro ity 1,280, con nota del Marchesini, 1806, pag. 494 ©) Luccurst. Element di Procadina penale. Fira, 195, pag. 127. Conte \Appello di Bienes, 17 dicembre 7, = Breda e, errors, eon nota del Mare hesinl Foro eit, a 1888, 1, pag. 40. Us infortuns seemoviant suporstiti, indipendentemente dalla riparazione del danno constatato (2). E lo stesso & presso gli Stati Uniti, la Seozia e IIughil- terra, che per ogni lieve oifesa traducono il damno a com tanti, © spesso in somme favolose, incomprensibile dalla razza latina (2). Pol Gabba, sulle orme del diritto romano: tiderwmn corpus nallan vecipil wstimationen (La 7 Dig, De eff. et deject.), non si pud misurare il danno morale, perché manca 1a uniti ai misura, enon si pud applicare il eriterio di quantiti, © Is ginrisprndenza, prevalente in contrario, per Ini segna uno de'sintomi di confusione © di decacenza intellettuale: Il Giorgi solamente, tra gli scrittori, ammette e ritiene come tesi indiscntibile il risarcimento de'danni pel dolore della perdita di persona amata, per le angoscie fisiche © mo- rali, dit alla tesi un’ ampiezza sconfinata (3) Né il dissidio @ minore circa le persone, cui appartiene il diritto a sperimentare Ia relative azione: se alla vedova, a'figli dell ucciso, a’ parenti in linea retta soltanto, ovvero se Vazione debba essere strettamente personale. Altri restringono il diritto al risarcimento solo per quella persone, che possono avero un diritto agli alimenti, ed ag- giungono che I'azione di danno viens sperimentata, non jisre hreditario, sed jure proprio, sebbene anche qui possono farsi delle distinzioni: ve I’ attore sia morto durante il giudi- Zio ed abbin trasmesso agli eredi col sto patrimonio la rela- tive aziono, 0 gli erodi abbiono rinunziato alla. erediti, se Vazione di danni debba restringersi a benefieio ai quei pa- renti, che un qualeho vantaggio potevano ritrarre dalla vite del defanto. (1) Gamus, Del visarimonto ds dawn morali, Faro et, 1896, 1, O85, nota, vedi ivi, ator ct, (2) oust 10 diritts comvne angto-aneriono, Soadvio, 1880, pag. 120 6 segue (@) Gwonct, Teorea dette cbblipasiont, Fivenae, 1878-85, vol. V, 0. 161-238 eg. — Coston. Op. cit, pag. 120-12 |” F. cAMPOLONGO La giurisprudenza incline ad ammettere il danno morale, © la Corte di appello di Firenze dichiar’ spettare, sia come erede, sia jure proprio, alla madre ed ai fratelli di un indi- viduo, perito in un disastro ferrovierio, oltre ad un’ azione i danno materiale, anche quella di danno morale, per stra- dell’ aniino, contro a Compagnia responsabile, né le anzi- dette persone, sogginnge Ia Corte di Cassazione di Firenze, hanno il dovere di dimostrare che il loro parente defunto Ii sovveniva per titolo di alimenti, dovati per legge (I) La Cassazione di Napoli nel 13 luglio "9 disse che il mar gistrato non pad con equivalente restituire i marito alla mo- glie, na il padre ai figliuoli, ma puo materislizzare in parte quella privazione ed estimare il nocumento, che in tna fami- glia arreca In mancanza della direzione del padre. Se I'altis- simo poeta disse svat lagrynu vervm, il magistrato pad va- Intare la ree lagrynarwn 2). E la Cassazione di Palermo nel 23 febbraio "95 disse: « T danni morali sono dovuti anche per risereimento de’ puri do- lori del” animo » 3). E la Corte di Trani: « T danni moral, liquidabili anbibrate oné rivi, vanno necordati in tenue misura, se quasi nulla fa il dauno morale prodotto dal reato; » e la Corte di Appello 4i Palermo: « il dolore ed il terrore non sono danni morali, tuttavia possono costitnire ragione di danno, perch® sono dei patemi d'animo, che influiscono sull’organismo umano » (4) E la Corte di Aquila infine nel 27 maggio ‘92 rifermo, Vazione di danno spettare a’congiunti dell’ ueciso non jure Hurveditario, ma jure sanguinis B). (1) Fore ety 8. 1885, [pou 40, Bnidi Broda e, Ferrovie © Compagnia Pullman, id 1889, 1, po 207. (2) Foro eit. a. 1800, 1, pag. 183. Corte App. Nilauo, Farravia Nord e. Villa, ISU del Foro cit, 1. ge 582, can not rich (3) Foro cit, Repertoro. a 1895, voce: Responsaltta eicte, a 151-1 (4) Foro @ Repertoro et 1806, voce: Responsabitd civil, m, M-LAA7. (5) Rep. cit. m1. Cie. Satire. Procediera penale, art. 3, vol pag. 120 oo 5. — Ei ora guardiamo un po' da vieino la legge deg!’ in- fortuni, in repporto a quanto siamo venuti esponendo, 1s quale por disposizione del n, 2 dell’ ert. 1 si applica anche alle costrazioni ed esercizio delle strade ferrate, di tramvie a tra- zine meceanica, ei a queg!’ individui, addetti a lavoro, Ia oui mercede non superi lire sette al giorno, ¢ si riseuota a periodi non maggiori di un mese (art. 2) (1). Liassicurazione obbligatoria @ il sistema segnito dal nostro logislatore: « cost il padrone, osservava I Auriti, assicura un discreto indennizzo, anche per gli infortunii eagionati da caso fortnito, © da colpa dell’ operaio, che non sia un fatto inten zionale, ma a sua volta si libera dalla responsabilith eivile do'danni e interessi » (2); e per le Ferrovie il legislatore si affrett a sogginngere con Dart. 18: « Le Societa esercenti le a. 8048, saranno esonerate dall'obbligo di assicurare gli operai presso gl’ Istituti indicati nell’ art. 16, qualora modifichino gli Si reti fovroviarie, in forza dolla legge 27 aprile 1885 ‘uti delle rispettive Casse pensioni e di soccorso, di eni agli articoli SL e 85 dei relativi eapitolati di oneri, in modo de renderli conformi alle disposizioni della presente legge, senza che restino pregindicati i diritti che dai medesimi statuti derivano alle persone iseritte alle predette Casse, « La Compagnia reale delle Ferrovie sarde sari pure eso- nerata dal’ obbligo di assicurare i suoi opersi qualora renda conformi a questa legge gli ordinementi delle rispettive Casse di soceorso @ di previdenza. + Le modificazioni introdotte negli statnti menzionati do- vranno essere approvate dal Ministero di agricoltura, industria. ¢ commereio, di concerto col Ministero de'lavori pubblici. « Le Societi ferroviarie predette non saranno obligate a prestar cauzione, cosi per le Casse esistenti, come per altre, che volessero foniare agli effetti della presente legge. » (1) La Relasione Valeachi valle Rerrovie del 1852 su" snistri not che por Ait di Stade fuvomo 271 aosident, por flat sogoall « lse mazorre 323, [per ovtacoli sulla va 272, por guneti alla locomotive L430, per gunsti a” vein cal G10, — Levi. Contatti traxporte. 183, (2) Reluz, Drie Centrale, 1881, pag. Ma @ bene che ancora qui ricordi che I’ infortunio, il danno Fatale & quello, che pesa sul padrone, non il fatto imputabile, ed « essendo universale consentimento nella ginstizia di assi- curare tin eqtio risarcimento agli operai colpiti dal primo, bastava ricercare nel Codice penale Ia formula per deter i quali Ia legge dell’ assicarazione non pud pitt isorge Ia responsabilita eivile » (1). E tale concetto rendeva meglio il Gianolio, nella sua rela- zione alla Camera (2), con queste parole, ehe é pregio dell’opera trascrivere: « La responsabilita civile risorge nel caso di condanna penale dell’ industriale o imprenditore, oppure dei suoi preposti, me sol quando il fatto dal qnale I"infortunio intervenire & & derivato costitnises reato di azione pubblica (art. 22) ¢ av- verandosi cid, gli Istitnti assicuratori hanno diritto di re- gresso (art, 23 « Secondo art. 37% Codice penale non si procede che « que- rela di parte, ne’casi della prima parte ¢ dell'ultimo capo verso dell’art, 872. La prima parte dell’ art, 872 contempla il caso generico di un danno nel corpo o nella salute o una perturbaziono di mente, collegandosi al n. 1° porta alla con- seguenza che la querela di parte sia necessaria, quando la malattia 0 T ineapacita sl lavoro dura meno di venti giorni. < [ultimo capoverso dell’ art. 372 & quello che anche ne’ reati volontari, non lascia Inogo all’ esercizio dell’azione pubblica, se le conseguenze del fatto non vé giomi. «Il risultato pratieo della disposizione del progetto & dun- que questo: V'assicurazione copre Ie responsabilita dell’ indu- stria ne'easi di minor conto, quando Ia malattia o Ia inca paciti al lavoro non eccede i venti giorni. Al di la ai que- sto limite il damneggiato non pud agire in via civile por una ‘magaiore indennita se non vi sia sentenza penale, ¢ per avers questa sentenza penale pud dare querela ¢ costituirsi parte civile. » no oltre i dieei (1) Relea, Guiscinndii. Art partamenari, a 148, pe 3. (2) Relazione della Commissions, Até parlamentor, a, GHA, pag. 9. Dettrina © Ginriepruense sugli infortini forroviariie 58 E dopo vivi attacchi ¢ discussioni si ebbe I’ art. 22 appro- vato, come proposto dall’on, Guicciardini, nel suo progetto Ai legge, diventato legge dello Stato nel 20 marzo ultimo (1), Se le liti con yueste disposizioni sono attenuate, non sono i gran Innga eliminate, perché di disastri ferroviari si Ine mentano tutti i giorni, e le morti per negligenza nelle fer rovie formano oggetto di frequenti dibattiti innanzi ai tribu- nali, ora per colpa dimpiegati ferroviari, © in persona di questi, ora per opera di operai avventizi, e in persona di questi stessi. La legge sugli infortuni se sara un freno per I'imprendi tore, perch® costretto ad usare mezzi preventivi, non arre- chera nessun utile a tesi specifica, che stiamo analizzando © quindi le medesime questioni ed i medesimi dubbi si pre- senteranno ancora pitt gigenti dinnanzi alle menti degli stu Aiosi © do’ magistrati, che dovranno richiedere o dovranno giu- dicare. La lotta tra la vedova e gli orfini dell'impiegato 0 dell’ operaio © le Societi Ferroviarie ser pit aspra, ed il posseggiero ferito, debilitato non sapri qual vi vedersi dischiuse le porte delle aule giudiziari battere per (an fine al prowsinn fasiealo). F. Camporoxco (1 Cte. La repressions nels legge 20 mars0 OS sgt inforten del lavoro. ivi Penate, vol. 47, pag. M4, ‘A CRITICA DI LEGISLAZIONE. Una proposta sulla Cassazione Unica in materia penale Liart. 2 della legge 6 dicembre 1888 sala Cassazione Unica in santeria pensle, nella soa nuova dizione, portata dalla legge 4 gia- ‘gpo 1898, n. 259), dice: ‘« La Sezione penale ai detia Corte di Cassasione & divisa in due «< Serioni : La prima di esse gindicherh dei ricorsi contro le sentenze delle Sezioni di Accusa, © della Corte &’Assisi, dei confitti di gine risdiaione di competenza della Sezione penale, della rimessione della censn da ana ad altra antoriti gindiziaria per motivi di wi pubblica 0 di legittima sospezione, monché dei rieorsi che impa- Jgnano sentenza delle Corti di Appello, dei Tribunali ¢ delle Pre- tore in quanto hanno pronanciato su reati preveduti da leggi spe- cali, anvorehi le impnynino pare in quanto hanno pronunciato sui esti provisti dal Cod. Pen.; Ie sooonda gindicherh di ogni altro rioorsa, affare o istanza in materia penale » (1). Non si pub metiere in dubbfo che il ministro Zanardelli col con- ‘torre a compimento nel 1888 questa riforma, git {doate nel 1879 dal ‘5x0 prodeoossore Tainni, ha vinto una difficile causa a favore dell'uni ficazione nella Megistraturs saprems, Quando venne alla luce In disposizione che riuniva ln truttasione ogli atari ponali in un’ union Cassazions, si lovd un inno di lode al logislatoro che aveva alla fine comprosa Ia necesita che in materia penale cessussoro Ie antinomie, ed ons Corte Suprema venisse co’ moi respousi, eat per varie ragioni si allega la pf alta importanza, ed a (1) Nolla sua forma originaria: Cart. 2 ra cost penne di detta Corte di Cassio prima ease giudichsrk di riers: como Ie sentence delle Szioni di Ac ‘casa, ¢ dele Corti UAssise, dot confith di ginvisiaions di competenaa del « Sorione peusle © dala rimeasiont dello cause da una ad altta autorith give dizaria por motivi di sourezaa pubblien 0 di < couda giuiichera di ozai altro rcora, are o ixtnzs in miter oor infariori revorenti si inehinano, « isimere siurispradenziali, ed a dare un’ unica norms interpretativa allo legai del pose nostro. Fu um inno di goin eai ri poe dall'alten parte un alito di speranaa, @ fob che anche por In materia civile si yenisse allo stesso provvedimento, identiche per lo meno essendo le ragioni e le cause che per il campo dei delitti e elle pone avevano valso alla riforma: ma per ora nolla accenna s ‘al prossimo cambiamenta, e la speranga ata sempro in attesa.... 2 ‘questo un esernpio di pit che i] Setti dovrebbe porre a riprova delle idea brillantemente exprosse nel sno articolo: Le due ghustisi (1). ‘Ma se Messene piange, Sparta non rida; se i desintori di ana anion Corte di Cassazione per gli aifaricivili sono rimasti per ora colla sola speranza, i cultori dol ginre pensle non hanno ottenmto guari una mie sliore posizione << Union » disioro 9 icono la Cassaziono pensle, per ana bonevola potest, quasi dizei per un convensionalismo sociale; ma di fatti gsi siamo governati da dae Cassuzioni: le dae Serioni. Beco il guadagno che ai & fatto : invese di cinque Casaasioni Supreme ne abbiamo due ‘ora per vero & ben poca cost questa in confronto agli assonlanti peana nnalzati da quei di troppo facile aecontentatara, Das Corti Supreme vigono oggi fra noi in materia pensle, Pub tai darsi che si ragginngn in tal modo ideale di uni interpretarione della exislazione patria — fine propostosi dai sosteni- ‘tori @ faoitori della riforms, che avrubbe dovato fare della Cassazione i Roma quasi il diapason, il corista por tutti i colle! giudicanti — quando tal fine dolicatissimo & dato a due corpi giudiziari, anziché sud ano solo? E si che anche quando fosse ano solo questo corpo giudiziacio, nna completa uniformiti non si yotrabbe avare, e surehbe bene ed encomine Dile che delle variasioni ci fossero. E perch® non mi si accusi di in- ‘quali modi tal variagioni dow i comma, ragioni, tra cai ricordiamo : il necessario mutamento dei giudici com- ponenti il collegio, in eai i nvovi entrano portando idee nnove, i ziovani vengono con toorie meno antiquate ; il eammino necessario & fantarale delle dotirine nei vari rami, © del quale & A'uopo che i ma- ji tengana al corrente il pib possibile, onde possano exere alcuni princip! prima ritenat che ora sanno di vieto : 0 e0c0 che in questo modo si eompie il cammino della gin sprodensa, cammino elie deve razionalmente seguire lo svolgersi delle ottrine © contenerne le celeri ¢ vorticose onde. Eeco perch® sarebbe (1) Ved, Caszasione Unica, anno X, a, 15 (10 febbraio 1805, 602 P. PAGANE 8 towersi un eollegio gindiziavio che abbracciata una giorispratensa pit da questa non volesse distaccarsi, eosi come eerti vecohi, che per ‘un fossiliznszione del loro cervello sono ogi rappresentanti viventi i idee che ormai la magsioranza dei component la soeieth considera colle stesso sentimento di cariosith con eni si osservano Te pietrifica- rioui animsli di an periode geologicn da noi ben Jontano. ‘Ma se questa stabilith opprimente come una capa di piombo & gine stamente a temersi, eid non vuol dire che non si abbia @ combattore In difformiti pitt complete, la pitt invequiete iridescenza che uomo posse immaginare, cost da far temere che (so la gr {lei mewubri di si alto consesso non ne affermassero del contrario) si proveda alla legyera, dal momento che con una vertiginosa faci- lita si passa dal oggi al domani ai ano in altro parere. E tatto cid ' tanto pitt a rimproverarsi in quanto alle consexuenze sue, ed alla rateria a cai rigoardo si verifica. Come: ai & tanto fatto per ottenere ‘che in Iuogo di cingue Cassazioni im materia peuale ne avessino una ‘sola (la Saprems Corte regolatrice, In dicono aleuni quasi anche per sntonouasia : davvero che pare fino una eanzonsture!), ed ora ei tro viemo » Dre StPREME Cort REGOLATRICT nella atossa Corte di Cas- sazione #1... Se prima non si sapeva pit come pensarla, ora 8 quasi la stessa cosa. Oggi pure nella giurispradenza penale della Cassazione Unica & quasi impossibile cercare al riguardo una qual fe quei cle si attentano di sorutarne i segreti, ci iche immense ed a nessun utile pervensgono. Ma le due Sezioni penali hanno ambiti di lavori diversi, dicono al- ani; ed io 8 loro rispondo:: No, sigmori miei, non sono ambiti diversi ‘che nella monte vostra: & lo stesso campo che ambedue mietono, © rille volte al giorno i trovano este a discatere e a decidere lo stesso pnnto di diritto, senza essere mai o quasi mai dello stesso avviso. Valgn un esempio per tutti: & un easo cui personalmente ho avuto i prosenzinro nelle conseguenze. Siamo in tema di applica zione di amnistia (quella del 1896) nel concorso di reati e camalo di pene : di questo toma si ebbero ad oceupare ambedue le Si Thanno continuato ad essere sempre in disacoordo sx questo panto, La prima ha mantenuto le sue decision nel seuso che « nel concorso di pit reati 1a diminuzione por T amniatia si applica waa volta soltanto alla pena complessiva, ¢ non tante volte quanti sono i reati (1). La fi @ In nomen (1) Fea te moltissime decision’ ricordo Ie pit recent: 7 maggio 1807 (Foro ‘al, 1897, M, 376) ; 29 gonnaio « 10 febbesio 1807 (Fro Ital, 1897, I, 99); 17 gonnaio 1898 (Corte Supr., 1896, 91); 24 luglio 1906 (Case. Uniea, Vi, 886); 10 moggio 1897, rie. Botta Gineite); 21 gingno 1897, vie. Gubernsto (neds), von Una progenta walla Cassasione Unien in materia penale. 608 seconda invece and sempre nel prinefpio contrario, decidendo doversi fare tante diminucioni di pena quanti sono i reati nddebitati all’smni- stiando (1). Per tina di qnest nltime fa rinviate alla Corte d’Appello i Loca una Tisia impatate con altri (che mon avevano ricorse, mi pre) di 17 0 18 traife, forti, ricsttazioni, ecc. por lapplicazione dele Famniatia secondo i dettami della TT Sezione penale. Era essa un bellissimo tipo di delinquente epiletticn 2), « fa mandata Iihera com- iotonda la carceraaione preventiva sotterta, In quale (sia detto come fan « per finire +) coll’ pplicazione dalla giuvispradenza della II Se- sione venne a auperare la durata della pena in definitive applieata ‘lalla R. Corte d’Appello ai Lucca. ‘Su tale questione dell'applicazione dell*amnistia sauct sinalmente la Cassazione a Sexioni unite con In soa decision recentissimna del 2 die cembre 1897 (3), nel senso, per me, reito, logico e giuridieo della prima Sezione. Sporiamo che almeue su questo panto la discondia sia terminate. Ma come questo, quanti mai altri casi non si voritano? N@ si venga a sostenere che questa fioritura magnifica, questa var rieth di decisioni (le quali, questo neppure deve essere dimenticato, vvanno per il mondo tatte confuse sotto I'anica denominazione ai de- cisioni della Corte di Cassazione di Roma senza indicare se proms tino dalla I o dalla IT Sezione penale), che questo lamentato pericolo (chinmateio addirittnra reslth) pod esser eliminato dall'obbligo che hhanno le due Sezioni penali per art. 8 del R. D. 10 febbraio 1889 contenente le disposiaioni per V'ettuazione della legge surricordata 6 di combre 188%, n. 5625, seria 8°, per cu presso eiaseana delle Sezioni penali della Cassazione di Roma deve esser tennto un registro in coi ai deve annotare il testo: 1° di tutte le decisioni rese a Sexioni tanite in materia pensle; 2° quelle trn le devisioni profferite dalla Sezione cui il registro appartione, di eni essu Sezione abbia deliberate Vinseraione ; 3° quelle delle quali fu deliberate T insersione dalValtra Sesione. Prima di tutto couviene osservare che con tale difesa si fa ogni ‘forno per negare, come si dice, il anle m mexzogiorno. B poi questo Aovrebbe easere qoasi ana guide, un mannale di giurispradensa sem- (1) Ved, fea Io alte le decisioni della Corte Supreme 9 aprile 1897, vie Cassini (imodita); 8 fodbeaio 1807, vie Bello Ginedita); 26 maggio 1807, rie Peincipe (ined); ole alte 23 geansio 1897 ¢ 13 febbeaio 1897 (ael Fora Tak, 1897, Tl, col. 07) eee (2) Pu colts da un acco apisticn all’ udinta mentee la Corte ora strata per In sontenzs (3) Ved, Foro Matin, 1898, HU. 04 P. PAGANI pre al corrente, oni ogni volta si dovrebbe ricorrere per mantenere Vuniformith tra Je due Secioni; ma vi si ricorre poi molte volte? questo & un panto oscaro. Mo ancora: a parte questo piccolo guaio, ne rimane sempre an altro non aisprezzabile, quale si &, che nel registro Ia legge impone di in- sorivero quelle decision’ soltanto che I' na Sezione o V'altra abbia de- Liberato di inscrivervi; quindi non tatto, ma une parte minima, © fod le pit important, o quelle he per riguardi o simpatie speciali all'esten- sore Ja Sezione accompagna con un tal segno di distinzione. In an modo ¢ nell’altro il manuale § monco ed & quindi insuffi- ciente allo scopo suo. : Questo, ehe fa posto come an paracadate, diciamo cosi, contro il pericolo che wii si presentiva dal legislatore nel formare tal legge, ‘non basta, & insdatto all'immane opera ai salvataggio ¢ di precansions cou fa preposto. Altro rimedio ban pi radicale ocoorre e por me questo rimedio sta nel dere al Pubblien Ministero presso la Corte Supreme V ufivio di denenciare nell intovense delta legge alla Corte steasa le decisions dell’ una ¢ delaltra Sesione che mom coneorling tra di loro su di un punto di diritio: su questo divario, su questa disparere de- iderit ta Corte a Seziomi unite FE spiego in due parole il mio concetto, carcando in pari tempo ai risolvere aleune possibili obbiexion Darei al Pabblico Ministero tale uffcio perche & @ questo che In societh demanda In sorveglianza del!‘ applicasiono, delle rotta applica- aione delle leggi. E glielo davei nell'interesse della legge (come per altri easi ® stabilito nei Codici nostri), perch® sommamente interesea alla sovieti che le leggi siano rettamente interpretate ed in un modo solo. ginech® se eonforme a ginstizia deve essere V' eaogesi, quosta devo come quella esser unica, se vette; potra ricredersi la ginrisprudenta ed abbandonare un falso sentiero per un buono, ma non & dato che contemporancamente possano sussistere due ginrispradenze ai ugual valore, contendittorie tra di loro 1 deferire poi alla Cassuzione in Sexioni unite il deoidere quando tra le dne Sezioni yenali si abbia discrepansa i opinioni, non eq: varrobbe a porro I souseruola alla dissidente, obbligandols ad inchi- nnarsi a quento Ia consorella ebbe a ritenere sn un panto di diritto, solo perché per un caso tortuito questa ebbe ocoasione di occuparsens per In prima ¢ di desidere — ginsché nella discussione che verrehbe fatta in asaomblea goneralo delle due teorie eombattatesi, potrebe be- nissimo darsi che l'opinione della issidente fosse riconoscinte pid ‘ginsta di quella ritenuta dall’altra, Ia quale cost avrebbe ana guide per Pavvenire, © si pud pensare perfino che le Sezioni unite vengano nel suo parere motificando la propria ginrispradenza anteriore. In tal Una proposta sulla Carsasione Unien in wateria penate, 60s jnvispradenss della Case sazione si faccia un qualche cosa di féso, a’ immutable, quasi mn libro hiuso come il Corpus Juris, secondo voleva Ginstiniano, giacché con ‘qneste aucoossive riunioni e diseassioni essa verrebbe a porvorrere il x0 cammino evolnti i certo (relativamente ai tempi et ai Inozhi) ba dimostento Ia dot- trina, che essu anzi verrebbe a crescere di antoriti coi propri autores ‘voli respons L'antorith inferiore cut fosse per esempio rinviata una causa so cui Is Cassazione a Setioni unite a gid stataito, dovrebbe seconciarsi passivamente a tal deliberato, © oo cid 6 eriticabile perché togtie « questa I'attivith ed iniziativa propria, va pure osservato che tal eri- tica non colpisce solo Ia mia teoria, ma git ogui cid & in pratica per i deliberati a Sexioni nite, Col mio emendamento af verrebbe a sopprimere una perdita di tempo quale & quella di un rinvio dalla Cassazione © di um ritorno alle Serioni mite yer an secondo rinvio in oui devesi pedisseyoamente applicare i destumi dalla Corte Suprema sunciti, Tnfine darante il tempo che intercederebbe tra le decisfone di une Sezione ¢ quelle delle Sezioni rimnite, I’ eseoszione della sentenza ri- rmarrebbe sospess. ‘A yarer mio wn sistema come quello che io propongo offrirebbe ana ‘grande utilita, in quanto produrrebbe una vera ¢ reale unicita di indivizz0 nella Saprema Corte; ma manterrebbe Ia giwrispradensa sua, ¢ in conseguenza anche quella sonora, in una giusta evoluzione in accordo coi dettami della dottrins, ovviando in pari tempo @ mol tissimi ineonvenienti senza creame dei nuovi. Nen si aocentrerebbe fi lavoro in una sola Sezione, col consevente danne 0 pericolo de leano lamentate ad altro fine, di un ritardo nella spediaione © riso- Iozione degli affari (che del resto sarebbe compensato dall’ ester res0 inutile il primo rineio segaito da un seeondo, qui non avendosene che uno definitive), gincché Mordinamento attuale © la division in ue Sezioni peuali non verrebbe toocato. Solo all'ulicio del Pabblico Ministero verrebbe dato una nuove in- combenza, la quale sareble tm le pid givste che gli possano essere fe gli sono attribnite, data la sna denoininazione di « moppresentante dalla legge. » Aww Pirrno Pacaxt —RIVISTA CRITICA DELLA GIURISPRUDENZA PENALE. Massimario critico di Procedura penale 20. — Appello — Pit imputati appellanti — Motivi presentati da un solo -- Comunicabilita dei motivi — Gondizioni della comunicabilité. — Quando uno degli impntati appellanti abbia presentato i motivi ¢ gli altri no, ¢ i motivi non sieno puramente personali ¢ incomunicabili, bene il gindice d’ appello, accogliendo il motivo, lo estende anche agli altri appellanti che non hanno presentato i mo: tivi. (Cassazione, 3 maggio 1808, ric, P. M. c. Cunoei; Corte Supr. Pen., 1898, pag. 320). Ossenvaziony La Corte ribadisoe con questa sentenza Ia massima che I’ appedto inerrposto di eui parla Vart, 403 del C. B. P, comprende anche In presentazione dof motivi. Nella apeoie ai consurava le eccesaivith della pens infitta dal gindico 4i merito, eocessivith fondata sulla entita og: zgettiva del roato. Solamento, a noi sembra arbitraria la distinsione fen motivi personalie incomunicabili, © motivi imporsonali, per non at- tribaire che a questi ultimi I'effeto di conferire a coimpatati non sp- inti il diritto al riesame, Alto & che In Corte debba extendere {il benefioio delle scasanti a tutti i coimpatati, altro che ossa non chba prendero in same l'appello. Noi riloviamo che, data la validiti ell" appello interpoato da uno solo, il magistrats di seconde cure ha il dovere di prondero in esame In sentonza reclamata ancho ne'ri- guardi dei non appellanti — Non ai pud infatti escludere che quel motive che venne fatto valere dall'appellante, venga poi, in anguito alla disenssione del!’ appello, attribnito ad un altro; e, data la inde terminatezza e generaliti della lettera della legge (art. 408, C. P. P.), In logittime aspettativa del nom apps non ci sembra ginsto del Mossinario ition di Procedure penal 607 lante il quale, fidandosi della garansia della loge’ provvedere da sé alla propria difess. L'appellante he invocato, po- ‘niamo, I" ecoesso della difess, 1a provocagione e simili. Motivi perso nali, & vero; ma, il giudice a’ appello pad applicarli al eoimputato non appellante escladendoli per I’ appellante Tn sostanza, teniaino ferme le Osservasiont fatte in nota alla sen ‘tensa 28 gentaio 1896 riferita nella Scuola Positiea dell'anno VI, al N. 16, pag. 222-224, 21. — Brutale malvagité © ubbriachezza — Incom- patibilita, — La contraddizione non cousente che In libidine di sangue coesista con I'ipotesi che la mente dell’ accusato fosse ottoncbrata completamente 0 parzialmento per ubbria- chezza, (Cassazione, 31 gonnaio 1898, rie, Paxeddn; Corte Supr. Pon, 1808, 208) Oseenvaniox1. T principt teorie sulla responsabilith pensle propngnati dalla Soucla Glassica non si accordano nostro avviso, con Ia massima sancita dalla Corte, < Quando (cosi si lege uel motivato) un indi ie por sole libidine sangue, ha volonta determinata nnicamente da ‘questo intendimento perverso; non & mosso da aloan’ altre spinte nel libero uso di san volonti: malvagin. — Se Ia monte soa fosse ottone- ‘rata completamente o parzinimente da ubbriachozza, non vi sareble pi im Ini tiberti assoluta, intern della sua volonti; In spinta a 4i Jingnere non sarehbe pit) unica in modo inelattabile; quindi & ehe non pub coneepitsi logieamente © giuridicamonte che un fatto sia com ‘measo per abbrischezza in uno stato ai infermita di mento, da eacln- dere 0 acomaro In imputabiliti e che il fatto stesso sia stato compinto per solo sfogo di libidine di sangue, » ‘Tutto questo ragionamento si infreage logicamente contro il fatto elt’ ubbriachezza. £, 0 non @ possibile cho an uomo in istato di ub- Dbriacheaza si abbandoni ad atti di efferatenra? Certancnte; anzi é provato che buon numero di deliti di sangue si consoma in iatato aVebrioth o sotto I’ influenza dell intossicasione alccolien (FERRE, L’omi= cidia, 702-105). — Dungne, abbriachezsa @ bratale malvagita possono Ccoesistero © covsistono, come possono coesistere premeditazione ed ab- Driacheats. — Ma, mentre per Is Scwola classica del diritto pensle, cherza costitaisoe quando wna disimente, quando una sousante ima una notevole diminusione della pena (art. 48 C. P.); per la Scuola positiva, invece, I’ ubbriachesza non & cor come uno dei tanti elementi del gindizio sul grado di poricolosith apo- cus ¥. OLAVIERE cifca del delinguente (Zwnootio, 1! alcootitme, A. Boees, 1602, vag 208 © seg) ‘Del resto, not non oi dogliamo che, in praticn, Is ginispradensn bandon il dottrinassimo det Codice per anguire i eriterii.positivi della responsablita © adatiare il mezzo represivo e la misura della reason difansiva al temperamento eximinale dello agente. — Le Corte intai che accordare ad un feroce assasino Jn acoaante dein ubbriacheaza avrebbe.voluto dire: estensione del beneficio. di una notevole diminasione di pena aon delinquente estremamente peri- colo; per questo saerficd alla necemita della difesn sociale le lori della logica ¢ i insegnamenti delle psicolgia eriminale. — Della logics, perché nessuna incompatibilitateorca vi & fra a cond one anormal cresta dalla ubbriachezza ¢ la manifestarioe di itinti senguinarit; della paicologia critioale, perché questa porge esemp tate altro che rari di ati ai ferocin bestia compinti in isto di ub- brinchena 22, Dibattimento — Alunno di cancelleria — Giura- mento — Art, 158 e 159 dell’ordinamento gindiziario © 270 del 0. P. P. — Deve annullarsi Ja sentenza quando non consti da altro seritto che I’ alunno di cancelleria il quale hha fanzionato in un gindizio penale, abbia, prima di assu- mere Je sue fimzioni, prestato il giuramento. (Cassazione, 2ginguo 1898, rie. Congedo, Cassazione Unica, 1998, eol. 1203), Ossenvaziont. La legge positiva esige certamente Ia prostazioue del ginrauento come garanzia dell'esatto adempimento delle funzioni di eancelliere ne’ dibattimenti penali. — Ma, budinmo, la prestasione del giuraento non b che una goranaia formele, estrinsoca : essa non valnera intrinse- camente la veridicita del verbale, Per questo motive, noi faremmo una Gistinzione che ei sembra razionale, tra impugnativa del. contennto Gel verbale, e semplice eevezione ritaale per la manenta prestazione el ginramonto dell’alunno. — Tl principio delle economia dei gin- diai @ quello che 'interesse & la misura delle azioni, dovrebbe far accogliere, ei sombre, cotesta distinsfono elie tempers il rigore form Tistico della massima conciliandola con le esigenze della ginsti Fino a tanto che Ja parte non impagna che il verbale sia la riprodu- zione fedele dell orale dibattimento; fino tanto In sentenza non & cenanrata ne" sani motivi sostanziali, valutazione delle prove, esame Goi document ecc.; ma la doglianza dell interessato trae tatto il suo fondamento della mancata prestasione del ginramento dell'alunno, non Massiuario evitcn di Procedura penate, ove ‘i sembra che ® questa che & certamente una irregolarith proceasuale, debe attribuirsi I'effetto ai far anmallase tutto il dibattimento, ‘La parte che reclama & par essa in colpa di aver taciuto o di non aver rilevato In irregolavita, perch por esea apprnto perehé parte in eiudiio, ha il dovere di assicurarsi che i dibattinento non divessi ‘una academia, e il consentirle sempre il diritto di impagnare per quel solo motive sentenza © dibattimento, ef sembra in eonflitto con tun altro principio generale che domina anche i processi penali: ma- Titi non est indulgendum. — Se quella irvegolarith avesse yer effetto i sopprimere o di scemare le guranzie sostanaiali delle difesa, nllora non oi sarcbbe nulla a ridire. Aa, aiecome ei sombra estremamente probable che la difesa abbia voluto chindere gli oochi e tenerli chins anche al Tribuaale yor riservarai in pectore quel comodo mezzo di ‘annallamento nel caso che Jo sorti del gindizio di merito fossero rin- cite a lei afavorevoli, casi Ia distinzione da noi proposta ei serubra pirata ad un concetto pit positivo e meno formalistico delle gax ranzie prooessuali. Non bisogna mai steriicare le sostanza alla forma, quando dalle inosservanza di questa non deriva un ptegindizio vero @d effettivo per I’ esercizio pieno e completo dei diritti della difess. 28. — Giurati — Capacita dell’ inabilitato all’ ufficio i giurato — Condizioni. — 1 capace all’ ufficio di give rato colai che sia stato inabilitato, ma che rion ab vuto la notificazione della relativa se renza. (Cassaz., 10 gen- naio 1808, rie, Quagliana ed altri; Corte Supr. Pen., 1588, pag. 258), Ossznvaaios1. Un giurt composto di inabilitati non offte, a dire il vero, ecceasive garanzie di eapacith Li inabilitezione, nel! opinione volgare, non & altro che una specie Gol genere snterdisione + wna apecie meno grave avente comune wn ea rattere fondamentale: Ia incapacita mentale. Ora; in massima, non ci ‘sembra discatibile che ben yochi si seutirebbero tranguilli sapendo ai Gover subire il giudizio di cervelli poco eyuilibrati, di monomani. ‘Ma, nell’ ipotesi dolla sentenza, la cosa sasume un aspetto ben Aaiverso, Qui si trattava dian giurato union insbilitato per prodigaiti nol 1877; il quale nel 1879 aveva contratto matrimonio e stipmlato i patti nuziali senza I'assistenza di alean curstore. ‘Si agginngn : essere trusparentissimo che i ricorenti conoscevano In procsistonaa dell ececpite ineapacita gi durante Jo svolgersi del Gibattimento ¢ se essi non s0 ne dolsero prime del verdetto, cid av- 610 v. ouavrerr vvenne unicamente per il selito sistema di tenere in serbo motivi di nallith rituati, per il easo che Lo gorti del gindizio ai merito valgano slavorevoli. Tn questo sistema tollerato di insidie si fx consistere spesso T'abilita ¢ In scaltrezza dei difensori, 1 diluttimento aveva oecapato quasi due mesi ¢ non & possibile ritenere che fosse potuta sfaggire cost alla soaltresza penetrante degli impatati, come alla sagacia ed alla mature esperienza di difensori non volgari, un difetto cosi grave nella costitazione organica del collegio szinlicante Se pertanta, i motivi addotti dalla sontenza nom resistono alla cri- tea, giacché + pretendere poco I’ esigere che i gindiei nom sino tocchi el vonine patris, « nostro aviso Iu massima si regge sopra con orazioni ai fatto le quali conferiscono alla eocezione aollevata arta tamente dalla difess in sole di caseazione Paspetto di una malisiosa mauovra diretta a distraggere tutta T'opera laborios ¢ difficile rae- colta con In cooperazion degli aconsati e def loro patrocinatori, in wn Iungo yeriodo di lotte e discussioni apyassionnte @ vivaci. Del resto, se si dovesse maisurare eal serio i grado di intelletiua- lish di cinscano dei giurati, si potrebbe scommettere che non pochi 4 essi i troverebbero in condizioni di gran longa pit. compassione- i quelle in cui si trovava il giurato sulla cai imbecillith Ia ai- vicorrenti nel provesso dei baroni aveva costruito I’ edificio mati di ricorso. Le eondizioni di capacita alla fanzione ai gzinrnto forniscono si ona garanzia, ma sempre ana garanzia relativa nysiniza occulta, cosl v'é ane inewpasith reale Iar= Come vi una d ata dalle eayasith lesa. ‘Non sivdove dangie dare ana importanan esagerat alla apparense i tnoepncith anche a0 quests epparvaim sieeve on magia legals, — Con cid non intentinno ai dize che Te composisione dei collet gi dicanti non debba fornive Ie pil serie garansie di capecita © di in pentenaa; no: ma voaliam dies soltanto che, allongoando le circostanze tpeciali dita cause rendono mnifexo Vartiaio delle parti di sfras- tare col ailensio interests « coaciente In ircegoarith della composic 0 di una giura, Paatorith yintisinria che ha il cdmpito di vee ince alle esta caervanen dalla les, ue dev non sik sariscare tm innocente, ma esaminar so I ateggamento dell interesante in cone ‘orsn oon tatte Ie alte continzenze, fatale da far itenere che extt shhia voluto nonehi inverare una giastizin che sti fa nega, pren- Soest co di chi I amminiata erbollans i aol gine’ solamenta ‘lopo @ perohe questi lo hanno condannato, — Tl che 6 ben divereo, Credinmo poi epportano, data 1’ importanza dolla questione © il con- farina erition at Prowesin penal 1 in oak si trova ln unssinn suriferita cola dottrin &giuripra denza provalete in Talia (ln qoale attribaisce alla sentenea a ina- Vititarione una apecie di rareuctone proveivora), exediamn opportano, ripotei, di riferieintozralmonte il otivatodelinsentenaa, — Exculos f Attesché, mumesso (acbene sievi queione) che Tart. 528 dal Codice Civile xin applicable anche al inablitaaione che &completta in capo apposito in cai quell atiolo non & richiamato, & certo che In diaposiione del dott artioclo won porta alle convogente. volte nell"intrease de vicorent ‘Non devesi confontere quanto & richisto dalle novessita ai impe- die ati proginisievoli dn parta Ai coli contro it quale si yrorede ter intendinione 0 inabiltarione, con lo stato inridico dell intoreto o dellinabilitato. Por inapeir ati atti dannosi a ogge JA fol al {sibonale di nominare al convennto mn enrstore femporaneo (at. 699, Cod. Proc. Civ) al art. $25, Cod, Civ, pressive che ln sentenan che poi si prononei ai interdisone, protnea efftto dal soeno della ronan, ma eid non pab togliore al eonenato it dieitto ai mp fare Ie sentensa, yerehé non si Jud distrazzere il principio che nom i & condisione gitidicn defnitivamente wocertte ao non in seguito 4 sontenza passata in gindiato, = Che Is poriata dell art 328 Cod. Civ, posto in armonin con i Princpit fondumentali di divtio, & questa, che, v In sent di terdirione 0 di nabiltazione viene coufermata, uli eet? giuridel di fa i rotrvtraiino fino al gioro in ni fa promansiata. Qualore poi, inveco foie riformats, i consernebhe come non avvennt, perid fl ati che la yersona di oai si promoveva In interdisione © In ina bilitesione, avesse stipluti da nll imervalo tra la prima o In se- conta vertensa, sno valid, porchi in dirtto non vi satebbo stata la sentenan oho dichiarsne I incapacith. K questo in dottrina & feiuto pienamente, Ond"® che una persona non & intetetta 0 ina fata se nom quando Ia sentonza sia divennta cosa sindenta Che nelle disposizions intredutte dal lesislatone yar rondene nota bblicamente I’ incapaciti derivate de interdisione 0 inabilitaione i acoonna sompre a aenteian passata in giudicato «Cid si ileva, non slo nell art. StL Cod, Proc. Ci noglt arti coli 269, 275, N. 12 del Regolamento generale siatizinri, ma ancora al? art 45 del Regolamento alla Less sal notariato approvato con B. Decreto, 23 novembre 1870, in cui ai impone I’ obbligo delln tn missions al consiglio notarile delle sentenze di interdione e di ina biltatione divennte cose gindicat. Ever che quest presrisioni o cost neanche quella del’ art Bid Cod. Prve. Civ che 3 cost importante, fa ritensto non mere essen tinli per gli effetti di ana sentenas in rapyorta ai tere, prob qui 1 ANIERL ‘ion tno contrat vel exf, tel debet esse non igarus conditions eins Lagge 19 dv reg. juris. Ma, da esse preseriziont si desumme quale sia 4 concetto del logislatore in qnesta materia, quello cio’ che sia taluno in stato aj interdizione © di inabilitezione, quando la sentenza irrevocahile, ciob sia paseats in giudicato Che cid posto, dal momento che la sentenza d”inabilitezione dell! In- vernizsi non fi mai notiticeta, e cosi non poth passare in ginicato, ‘gli non pud essere inabilitato, Bd & per questo che non veunero fatto Je trascrizioni preseritte di né venne, come rivela negli atti prodotti, fatta I'annotazione nell’ apposito registro elle cure degli inabilitati (art 848 CoA. Civ.) nella pretura compe- tente, imperoceli> cid deve farai solo quando viene aperta la enrstela, fe questa non ai apre se non quando viene nominate il caratore def- nitive dopo che In insbilitarione & realmente arvenute in viet di sentonza passata in giudioato, Che non vale dive ehe I’ Invernizai ha implioitamente accettata la sentenza del tribunale, porché non ai oppose in aloani atti ad essere assistito dal enrntore temporaneo. A parte anche Ia considerazione, che lo stato delle persone, easendo di ondine pubblice, & ineflicace qna- Tunque consenso che porti modifica in esso qualungue rinunzia i proposito, devesi poi avere presente che, se I’ Invernizzi, nello stipa- lure quegli atti eke sono tuted intervenuti fra Ini e la propria madre, accettd I’ intervento del earatore temporaneo, il quale in due di essi si qualified yersino soltanto gid enratore temporaneo, con eid nou feoe altro che mbbidire @ dare eseourione al provvedimento del tribunale femanato in Camera di consiglio in forma di giurisdizione volontari che nominara quel caratore temporanro, ma eid nim importa accetta- sione della sentenza a inhi 2A ginzno IS77 promaneiata in via contenzions, e rinancia al diritto di impngnaria nei modi conse: titi dalla legye, yerch® & ovvio che non poteva rinaneiare ad un ai ritte quando era stato posto giuridieamente in condizioni di farlo. Che del resto F Tnvemizai eol fatto dinsoste® di non ritenersi punto affetto da alenns ineapacita, dal momento cle senza assistonza di alean ccaratore provvisorio, addivenne il 18 settembre 187! ad un atto portante quale & quello del contratto di matrimonio, stipalando in ti con In spose Rosa Barbieri, ‘Che impertanto 'Invernizai non & inabilitato, Che in conseguensa ezli non era inespane all’ uillsio ai giorsto, & non ha fondemento Ie nulliti invocata in hese agli art 8, N- 2, 43 eile Legge sui givrati, ® giugno 187) 24. — Querela — Minorenne — Desistenza, — Il mi- norenne pro bensi portare querela di un reato che lo offend, Massimario critica di Procedura pe 618 ma non pud desistere dalla sporta querela senza I' intervento del padre o del tutore, il quale pad fare la desistenza anche senza il consonso del figtio minore. (Cussuzione, 27 aprile 1898, Pen, 1898, pag. 312 ric. P. M. e. Astorino; Corte Sup: Ossenvaatost, La legge rituale vigente & in questa materia deficiente, Da un Isto, essa pormetto anche ai minori ed ngli intordetti il ditto di quere- Isrsi senza limitarione slouna; dall'altro, essa abbandona all’ arbitrio ei loro rappresentanti I" esercizio del diritto i dosistonsn. La facalth fassolute di querelarsi & incompatibile col grado i inesperienza e di imunaturith intellettuale proprio dol minorenne, onde « ragione, Ga- ROFALO @ GARELIE proponevano (Kiforma della Proceiura Penale, Ea, Bocoa, 188, pag. CXLIV ¢ art. 200, 201 © pug. 5 ibitem), che 4 diritto dei minorenni ai proporre querela fosse sabordinato al com- pimento dei 12 anni, giscché prima di cotesta ett, @ ben raro che ssi sappiano misurare I'importanza dei loro atti, — I dirito det padre o tatore i desistere dovrebbe trovare un frene nell! aaione & nel controllo da esercitarsi dal P. M. o dal Protore, allo seopo di impedive che il gonitsre o il tutore che legulmente 1i rappresenta crifchi al proprio egoistmo e alla propria avidith 1a doverosa tn ‘ll’ onore da tutelat. Dire che il padre & il tutore naturale, il moderatore, il givdice elle conveniense di famiglia, e che percid eli deve aveze la favolti illimitata, incontrollabile di querelarsi pel figiio minore senza bisogno Gel eno consenso, @ cosi pure di desistere senz’noyo dell’ ascenso del ‘minore stesso, suppono doi padri o dei tatori ideali, che sanno com piere sempre il loro dovere sorupolosamente. Ma, come cotests suppo- sizione nonché rispondere sempre alls realti, si trova eon questa. in confit, cosi ef pare che I'azione dol P. M. yotrebbe eservitarsi con proftto a maggiore garanzia ¢ difesa di chi non trova sempre noll'au- ‘torith paterna quel presidio e quelle garanzia di saggeasa © di mor lith che teoricamente viene ad essa attribuita. — B questa, se non o' ganuiamo; wna applicazione del principio propagnato dai citati AA. in foren del quale & riconoseiato nel P. Mo nel Pretore il dovere di por= tare o far portare querela pei minori dei 12 anni, pei mentecatti ¢ fli intendetti anche pei reati persogaibili ad istanza di parte, quando (© non abbiano obi Ii rappresenti lezalmente, 0 vi sia sospetto che chi Bi rappresenta ne trasouri o ne conenlehi gli interessi. Virronto Ourrrent saxSt.—Il soeialisma, II odiz, — Palermo, presso Sandon, 188, pe NVICBIB, Le de MeRiivo. — Formes et essence du socialisme, avec priface de Sone. — Paris, Giaed et Briére, 1895, p. xmv=204. Fr, 8.50, ‘uesai (Van Kol), — Soclalisme et liberté, — Paris, Giard et Briere, 1808, p. 207. Fr. 3. Crecorts. — Ml tramonto della schiaviti, nell Bibtiotece di avienze moderne, — Bocca eilitore, Torino, 18, p. 320 in 8°. L. Sono quattro recentissime pubblicazioni, fra Je tante che vedono ora Ja luce pro e contro il sovialismo: e le ho raggrappate insieme yerchi: ani pare che rappreseatino bene, ciascuna di esse, le varie fasi seien- tiiche del soci TI libvo det Colajanni infatti sta a riconared i svcialismo indeciso fe nebuloso di quindief o venti anni fa: quelle del Van Kol & an saguio notevole di quello che potremmo chiamare il marsismo ortodosso; il libro del Merlino & an indies della cosiddetta « crisi del marsisiuo » e il volume del Ciocotti & un saggio magnifico di soci titico, con applicazione effetiva del materialiswso storico (cle io pre- frit chiamare determinismno econgmico) a spiegasione storiea di wn rane fenomeno sociale, qual & Ia schiavith ed il suo tramonto, A quattordici apni dalla prima edizione, esce orm la seconda edi- ione del libro di Colajanni, che fa occtsionste, allore, dalla pole rica fra Tarsti ¢ me, sui rapporti fra la eriminalith e Ja questione sociale. ‘Ma a quattordici anni di distanza, tra Ia Te Ja TI edizione, in vm argomento di tanta attualith teorica @ pratioa, le ramente troppo poche, Nella prefazione A. dichiara di avere rinanziato a parlare dello ssviluppo e dell’arione del partito socialista in Italia © de’ saci rap- Bittingrafio. 613 porti e disiensi col medesimo, per nom avere aria, in questi team i essere wolidale colln « vergogaose reazione imperante. » EZ — se ‘egli aveva questo timore — ha fatto bene. ‘Ma oltte a questo argomeuto, di polemien pid politica che scientific, {8 strano ch’ egli non abbia sentito In necessit di parlare invece del rmarxiseo, che del socialismo rappresenta la corrente indubbiamonte pitt sciontifien e che, anche all’ inftoré delle ane dottrine teoniche sul va~ lore e sul lavoro, rentrava perfettamente nel quadro generale di questo libro, colle sae leusi sociologiche fondamentali : In lotta di elasse @ il determinismo economic. Di questa invece il Colajanni non si coeapa, se non con qualche parla di sfaggite, alla chins del suo volmae, cotla quale egli resto ‘ancora avvolto in quolln specie di nebuloss, che & aun carutteristien ella waa personalits politica e soieatition. Eeco perché questa II edizione, pure, avendo negli argomenti trat- ‘ati anche nelle I edigione, migliornta il sno contenato col tener conto elle pubblicazioni sopravvenate (pit di quelle sociologiche e troppo istiche) ha perd, secondo me, il difetto di girar jgcerarne la parte sastanziale che & scinte qusttondied anni fa in Italia, adesso hanno ana letteratura tanto icea anche da noi, da non poterle passare casi sotto silenzi. ‘Vero & che IA. — come avverte oli stesso nella prefazioue — ha trnlasciato anche gli altimi tre capitoli an socialiana ¢ sociabgia — Videale di Spencer ® socialista — evolusione « rivolusione, perche ha ‘Yoluto consscrare questo libro « alla trattarione de’ principit generali fe fondamentali del sccialisino +, riserbando ad un altro volume sa politica ed economia In tattasione delle vitali questioni pratiche del sgiomo. Ma é evidente che « tra i principii generali e fondamentali el sooialisme » tanto pid avrebbo dovuto trovar posto la truttazioue olle dottrine sulla lotta di olaaae ¢ sal eterminismo economics. TL Colajanni, veramente, ba tralaseiato auche il I capitolo della T olliione, intitolato: Le due tosis Turati ¢ Ferri — e di questo mi ‘occuperd fra poco. Ma frattanto rimane anche pid viva, nel eonfronto, 1” impressions ‘che questa II edizions, dopo tanto intervallo dalle prima, taoe di troppe questioni « generali e fondamentali del socialismo » perch® nen 0 ne debba avore come an senso di delasione. Si pub dire, infutti, che i 10 capitoli di questo libro si occupane, ¢ colla solita prolissith, quasi eselusivamente dei repporti fr biologia f socialismo, discatendo nel cap. IT se le societh umane siano orgae nisi paragonabili agli organisini biologiei — nel TIT, so te totta per V esistenaa si applichi alle societi emane, — nel TV come questa lotta wy Bibliegrafia. per Tesisteuzn si attenui per offetto del maltusismo — e dobbe ri- vvolgersi invece che agli somini tra loro, dngli nomini contro la natura (cap. V), pur sempre restando come lotta pel piacere e el posto mi- Jiore (cap. VI), scch il scialismo non tema le obbiesioni del pose simismo sal problema ella felicith (exp. VID. ‘Dopo di che 1°. toma a parlaro del darvinismo « proposit di se- lesions e privilegio (cap. VITD della conservasione dei deboli e il rnigliorawonto den razza (cap. IX) per chiadere con wn capitol ( tulle legai natorali, nel quale ha il trto div mettere fia le « leggi sosiologiche meglio astodate » quelle sul’ imitaaione, frtte « rifritte dal Tarde, ooive se quel gfocattolo di psicclogia marionottiatca, che © Vimitazione, potesse apiegare la geuesi dei fatti socal, invece di amo soltanto win delle sanifestasiont pit snpeeticalt ¢ pit inconela- enti alla quale it Colajanni (p. 321) erede tattavia di poter atribnire «In rapida dffosione ela spiegazione del ocinlismo » cost come cal PV hnaitazione si pod spiegare In rapide diffosione di tina moda ai ern vaite 0 di an motivo musicale! Tale 8 le wasitara ai questa II edisione, dalla quale, non potendo * entrave qui in diseassioni dettagliate. che rimetto alla mia TI edizione rise posite (sotto stampa), intondo vilevure s0l- tanto an fatio persouale el una consierazione generale. sul opera scinntifion dol Colajanni. TL Colajanni si ocoupa spesso, non solo delle mie pubblicaaioni soien- fiche, mun piattonto della mia persona e non sempre con esatteza, © qaosto & sousmbile, ma qualehe volta, anche, eon cblio troppo strane delle vert i fatto (1) Cid i spiewa, veramente, ool fattore antropolozico; perohé il Co- lajnuni ia sostanza 8 an polemista politica, piattosto che uno scien into. Per il pamphlet egli ba veramente delle doti notevoli, malgrado Ai Socalinina ea (1) Nom poss infuti, altsimenti gindicare il metodo polemico dl Colajanni chs x pag. 280, parlanl della pens di morte, come mezzo di selazione, sei « un po' oppo da sacr inquisitore Biot rag wt lo stile opsco e disdoro; me nella scienza In sua opera non 4 che critien parassitaria Tsaoi due interminabili volumi sulla sneialogia eriminute (1880) sli, malgendo xi vanti del contrario, ha preso il nome da me, che I'avevo cosi haiterzata nel 18% appanto in socialismo eri= ninalith(p. 11,40 e002), — non hanno un' idea originale. Esai non sono che o polemiche contro Lombroso e contra dime sul? antropologia eri mingle, 0 uno sviluppo prolisao dell" opascolo ai Tarati sul elitto «la questione sociale, Ailuendone ogni paginetts, scintllanto e tagtiente, in longhi capitol, che dimentirano, nel mare delie eitazioni, di citare ap- punto qnogli autori da cui egli prende qualche idea, ehe voglia far ppessnre per originale. Cost gli accade per la definizione dol dolites naturale, presa dal Berenini sonza citar 0; por I'antegenismo fra eri- rminslitA o altze forme di degenerasione, preso dal "Tammeo, senza of- tarlo; per la negazione doll influenza degenerativa dell’ aleooliany presa dal Tammeo e dal Fournier de Flaix, sensa citarli vin dicendo. Come ho docimentato nella mia Sociolyria eriwinale, di oui interrompo {1 lavoro della IV edizione, orm appanto, per render conto di queste reventi pubblioasioni ai socfologin socialiata, Ti Socialismo ai Colajanni & nato per intorvenire, ynindiei anni fa, nella polemica scientifica fra Turati ¢ me. In questa II ediione il Colnjanni ha tralasciato, come diss, il Tene pitolo in oni prendeva le messe appanto da questa poletnica scientifica; ma nella prefacione ha volute ricorare il mio nome colle seguenti feapressioni: « Lo stosto Enrico Ferri, contro il quale particolarmente fi seritto il mio libro per combattere eid che agli aveve sastennto in Sociaemo e criinalith (1883) per ana rapida ed improvvisa evolazione # Aivennto un socialiste ardente o intransigente e tratta ine di cofino To resto quotlo che fai: mi anguro cho egli si mantengn & divennto, » Ecco: che della mia pubblies adesione al ps nel 1593, paslino in colesto modo nnommeno della borghesia, ma di certo combriesole a pisoe od io li Inavio dire. Ma cho il Colajanni abbia e2si poca memoria a dimenticare che egli stesso, in base a quel mio libro, mi design’ joi anni [a come socialista, & veraente wn fenoieno curioso. Gi anche se fosse vero, cho io avessi fatta ana rapida ed improve evolazione verso il socialismo, non avrei che a compiacermene perohé essu fn fatia contro ogni mio ovidente interesse professional ‘ed eletiorale ; dacohd I" unien volta che anulai in ballottaggio yer 'ele- ione a depatate, fa appanto dopo la mia adesione al partito socialiste. Mala verita 6 che fo nel 1883 ho combattato il socialismo utopi- stien — il solo che allora avesse vora in Italia — predicante che con = ai cai socialista, fatta ots Bi ingeafia. tun colpo i rivolusione i sarebbe trasformato i mondo. Ma fin da allora fo riconobbi esplivitamente Ia verith sostangiale dell’ idea so- i conservatori abbiano lodnt» molto quel mio libro, si enpisee, perché essi coreavano di sfrattare 1a parte contraria al soeialismo uto- pistioo, comme se fosse la confatazione seientficn di tutto il socilisnao. T conservator — dopo le prime proteste misoneistiche contro ogni rmuova dottrina scientitin — hanno sempre cercata poi ai afrattarl tirandone I'aequa al loro mulino E noto che In flosotia di Hegel — da cai s'ixpirava il pensiero ai Marx nel concetto evoluzionistico che « nulla a, tutto diviene » — fa ‘pare stirata a sosteyno dei principii conservatori. Cosi ai ® fatto per darvinismo e per V'evolusionisme di Spencer, malgrado il love ac- conlo con Hegel ¢ con Mars uel concetto fondamentele che « tutto Aiviene » cio® tutto evolve e si trasforma, dal sistema solare alle spe- alle forme della sncieta. B eapitato lo stesso sll eutropologia eriminale ; di oui i rvazionari ‘tentarono pure di tirar Y'eoqua al loro mnlino, invocandone il prineipio Sella cffesa sveiate come giustificazione dalla loro difesa dé clusse. Ea {stato appanto questo il giochetto, che Lombroso ed io abbiamo im- pelito al Congreso di Ginevra (1506). Tanto & vero ebe, fo, da buon positivista, nell altimo corso all’ Universita di Bruxelles (La justice ‘inate, novembre 1897) ora nella IV" edizione di Sociologia erié- nnole, ammaestrato dal! esperienze fate in Italia nel 94 ¢ nel 8 — che tmisero In giustizia penale come sotto una lente a ingra ho aistinto il nucleo positive di difeea sociale, che la ginsti rappresenta contro la eriminalita atavica e comune — dalle in- crostazioni di difena e prepotenen di classe, cho ln stessa ginstizin pe- hale rappresenta contro In delinguenza evolutiva o politica. E che nel ISS io combattessi seltanto il aocialiamo utopistion 0 romantica, intendo documentare riportando dagli Studi senesi, da ame fondati « divetti (vol. IZ, p. 211, dell’ anno £888) aloune linee del re soconto bibliogratico, che io allora vi pubblicai appunto sulla T edie zione del Socialisno di Colajanni. « Pabblioati da me i avetitutivi penali, come sistema di prevenzione svviale dal delitto, un libro, piccolo di mole, ma geniale di forma e di contennto, ne venne oecasionato, in cui il sccialismo trattd per In volta con metodo e intendimenti seientifici, i rapporti certamente stret- tissimi tra delinquenza e disagio evonomico. E questo fa It ditto « Ia questione aveiale del Tarati, che prese a dimostrare wna tesi subor- inate ed yna principale: vale a dire, che i mio sistema dei sostitn- ‘ivi ponali & troppo frammentario, yerché non assorge alla causa prima ‘ed nniversale dei delitti, che exli appnnto, in nome del socialism, a Bibbioneapi m9 ritiene estore erclusiramente i disnio economieo : ¢ ee yuiudi unica soluzione vera e radicale del problema penale & i socialismo, che to aliendo Ie miseria toylie ogni e qnalsiasi delitto (1) << Risposi a quasto attraente opnscolo del Tornti eol volume di ape panti polemioi Socialiane ¢ eriuinatitn, iL qoale ha avuto una forte inaspettata ; perohi ae 1 conservatori vi trovarono angomenti scientific, in nome della filosofia evoluzionista, contro il socialismo nelle sue ports meno scientifiche, i socislisti york vi trovaromo anche riemnseinta P esuttezsa scientifica di molte delle loro negozioni ed affermazioni solo stato presente ed avvenine dell’ minanita, Libro che hn determinato il Colajsuni a studiare a fondo Ia questione del socialism e della socion ogi eriminale.... pn eredeadowi itr aveersario del socialismo SCIEN UPICO ai quants ia son ben langi dal! casere, < Or hene, io pur mantenendo tatto quanto ho detto nel Sociatisma ¢ criminality sono in massima, « quasi sempre anche nei particolari, @ accordo col Colajanni, Vorri dive che non of siamo intesi che anche Ini fa tali con ceasioni alle mie osservazioni socielogiche, da eliminare il dissenso. Ed & proprio eos ‘< Non oi alamo intesi, por due ragioni principali. Primo che il Colajannt finisce per oceuparsi solo delle « leggi essenziali det darvi- rnismo > mentre io avevo parlato pit speeialmente del!'evoluzionisino naturale « E nut ei siamo intesi per un’ altra ragione; che i socislisine di Colajanni (¢ did del Prampolini ¢ del Candeloti nelle loro risposte 8 Sociakiemo eriminaliti) # MEN DEVERSO dal socialisino ele ho come Dattuta to. Git il Colajanni riporta (a pag. 368 della I edizione) le mie pa role onde stabilivo Ia differenza fra In sociologia 0 Ia parte ENO scrmetivica del socialise: ona questo appunto erm il min nbhiettivn, Combattere Le eragerasioni empiriehe dol socialisine popotare « fnora {come riconosee il Colajanni e eome ha ripetato i] Tarati in ano studio critico sul libro di lui) di gram tenga i pide diffueo in Matias now combattere le nedute acientisiche del socialisno, che, ripeto, 0X0 PER Questo io soriveva nel 1885. (1) fo inssto sempre, anes os, olla mia teria dei suetite! penot B Vesporionza mi ha dato rogione in Europa il solo passe che ved Jn sus oo rivalitd ia deevemento 8 MIaghiltrva; ed & Maghiltorra il solo prese dove sia fttn © i favia la pi lange applicatione di soatituist pot, specie ‘mento calla protezione su larga scala del'ifanzia abbandonata, colle egg ‘pro dogli opera, col rspotto alle pubbliche libsrta e via dicendo, 620 Bibliografia. B2 il Colajanni viene ora a yarlare di cna mia « rapide ed im- provvisa evoluzione » egli ehe nella T ediione del suo libro aveva pit volte riconoseiuto, che col libro sa Sacialinno e erininalth io mi ero dimostrato an soguace del socialise seientifio. Quosto eli ha oredato ai cancellare, adesso, nella II edisfone, ma io intanto gli riconto, sebbene exes che eli non ha dimenticato, che pag. 15, 58 ¢ B10 della T edizione egli soxivera: ‘< E @nopo premetiore perd che tra il Ferri o il Turati esisiono som pocki punti di eontatte, = Chooch® ne yeni © ne dion In stampa conservatrice italiana, chi sa origzontarsi tra le contradizioni e li equivoei (« proposita ai socialismo e darvinismo) valntandoli debitamente, i Freri apparirt iti socatieta dé altri, che si tengono e si persognitano come tal. » «11 Do Johannis parla del libro del Ferri, a cut gtustamente attei- disor idee soci EA anche fuori del campo scientition, il Colajanni_non pub avere imontiesto, che nel 18865, quando io ero alle Ass flere i contalini mantovani processati « por ecaitamento alla guerra civile + e Ii difesi svolzendo consideration’ dé puro determinism e00- nomioo, che erano sarxiste senza sapeslo (come ho vilevato nol mio recente volume di Difese pencti, in quello stesso terapo fre Colajanni me ai polemiaad ne! giomnali sulla preminenea della questione sociale, che 40, contro di lai, sostenevo anche alloa, in senso socialista, sowrae stante ad ogni alten questione di forma politica soo perch nel mio Sacialitmo ¢ aciense povitiva (184), io. diasi che qualche anno dopo Ia pubblicsaions di Socialinwo © ervminalita, vendo appreso In dottrina del marsisimo, che dimosten nel eamyo eco. nomico Ia necessith naturale del trasformiaiao ¢ dell’ evoluzione che Darwin aveva dimostrato nel campo biologico ¢ Spencer nel campo scciologico generale, io avevo completato le mie convinaion’ scien che, riconoteendo appunto la verith del aocialisma sefentifio, che io nom avevo combattato nel 1883 @ che veniva ansi a darmi ragions nolla opposizione da me fatta allora alle « esagernsiont empiriche det sovialiama utopistco. » E lo stesso debbo dire di un’ altra affermazione del Colajanni, nella stessa prefazione qnando dice che « tutta la soa vita & state: consa- cornta a distraggere le eeagerasioni antropologiche del Lombroso « dal Fer Mentro & notorio ohe il Lombroso nella II edigione dell omy de- linquente (ISTS) come nel TIT volume della V edizione (1897) nom ba rai negato — come i suoi avversari, per comolita di polemic, gli at- tribairmo — Pimportanza delle condisioni social nella gonesi del de- litto. F, quanto a me, il Colajanni non ignore che sin dal 1880 nog Bibbingrai wen ‘Studi sulle eriménalitr in Francia fai fo a dare la classifcazione dei fattork antropologict isici ¢ social del dolitto, che venne pot nooettata fe seguite da tatti i Sociologi eriminalisti, richiamando io I’ attenzione scientifia sulla genesi sociale della criminalith, ma senza dimenticarne anche Ia genesi antropolosgiea, allora troppo monosillsbicamente nevata al sovinliamo sentimental ‘Tanto & vero che sui rapporti tra criminalith ¢ miseria, fi il a0- smo scientifieo ad acgettare le mie idee, dacch® ora non si ripete Vaffermazione di wan scomparsn totale e miracolosa della dalin- ‘con me, che scompariranno le forme epide riche i criminalita, rimanendone le forme di criminaliti. sporadien ed acute (1). E lo stesso & accaduto per le mie interpretasioni soofelogiche del rmarxiamo — quale taluni sexuact di Marx avevano dogmaticamente rmiummificnto — circa alla derivazione delle condizioni eeonomiche di ‘ogni socicté dalle onergie di razza in un duto ambiente tellurico « crea allo sviluppe rélaticamente autonono ch oi ¢ politiet hanno sopra il terreno ceonomico. Per questa mi terpretazione pit Inrgn del materialistuo economien (Sociale « a povitea, p. 135 © segg.) che alcuni socfalisti teoriei dapprizas guar= Sarono com sospetio di ervsis, ho avuto Ia soddisfasione di trovere che V Engels — in lettare pubblicate in Germania nel 188 (@ raccelte nel Devenir social del marzo 97) cio’ quando io non poteva conoseerle secivendo nel 1894 il mio Sveialiemo « sciensa position — V Engels sveva delle idee perfettamente consone alle piando !"Pngels senza citarlo, si sono fa @ ammpliamenti del marxi no socioloxieo: tanto che or da talani, 0 ssnperficinli o interessati, si parla di tna « erisi del marxismo », che non & invece se non il lavorio di accordo — da ame, con qualels scandalo dei pit ortodossi o de’ pit mnopi, dimostrato nel 184 — df esso marxismo (trasformismo ecouomico) oolle grandi dottrine seiene tifiche contemporance del trasformisino biologioo (Darwin) e del trae sformismo universale (Spencer), come doesmenterd nella imminente Ti edizione di Sovialiemo ¢ acienza positiva, ‘Veda dunquo il Colajanni, cho se il mutare ai opinioni per uno studioso fosse une colpa mentre & an merito, quando rappresimta il riconossimento della verita, anche so contrario ai propri interessi exc stioi — non io eatei reo di quella colpa, Eppare io ci tengo a dire che, calla conoscenza ¢ lo studio delle (1) Di queste si veils ue eavmpio nel parc, ai oui parla Austh asa eronaea lk quest fasciealo, on Bibtiograsia. Aottrine mmarxiste (nassime nella loro parte sociologicn della Jofta «i classe © del determinismo economies, che per me ne rappresentano Ia parte fondamentale © perenne) io ho realmente, non eambiate, ma com- pletate le mie cognizion’ di scienzn sociale. B non ho quindi esitato 4 metterle in accordo calle mie conviuzioni politiche, appens svani- tami T'llusione (con Ia qnale nel 1486 entrai in Parlamonto) che nelle attuali condizioni politiche a’Ttalin sia effettivamente realizambile on programma di riforme socisli, senza imporne ls nevessith con un pro- fondo movimento ai propasania ¢ orzanizzazione delle classi popolar che & rappresentato appanto dalla costituzione antonoma del partito socialista. Tl Colajonni invece ei tiene a dire che dalla T edizione del 1884 alla II del 1598 eli nom ha mutato, come se in quattondied anni la scienza o Desperionza sooiale non aveseero portato profondi mataruenti nel monto dello ideo ¢ delle cose! E come se, in mezzo al mondo che camming. Ia stare fermi non equivalesse all! andare indietro! La verith 6 — con questa considersaione finisco — che il Colajanni cos nella politica come nella acienza, 0 meglio nella critica della jenza altrai, & sempre rimasto allo stato di nebolosd. Nel T volume della sua Sveiviogia criminate egli ha sostemnto opi- nioni che io dimostrai non essere altso che dello spititnalismo larvato, quando negava i rapporti fra cervello e tendenze mnorali, quanto ripe- teva che non I’ orauo erea ta finzione, ma la funzione orea Vorgano [come we oi potesse essere tana fanzione senza organo !) quando soste- neva che i delitio 8 un fenomeno di cid che il Fanvelle ¢ il Manto ‘graza, che ogli non sita, chiamarono « I'staviamo paiehieo » come ae i potesse essere na atavisino psichico, senza il corrispondente atavismo el Sreiatiomo il Colajonni finiace per toneral ad an concetto vago Ai questa dottrina, senza compromettersi a dire il suo pensiero sal tocinlsino marxista, che non aminette nebulosth nd tentonnament Tm politien ogli & republicanio coi repubblicant e socialist coi so- cislit, sicchi continnando nel confesionismo eg%i dalla cattedra non 0 dare an orientasione poesia alla coacienza di chi V'asoolta © dalla tribana parlamentare reste lontano o tace qoanilo In reazione pit in- Serie, ‘Tanto & vero che la prefaione &i questa II edisione hn In data ai Castropiovanni, 15 luglio 180, proprio dei wiorni, in oui i « sociee list intransigenti > non carcerati, erano a Roma, faori e dentro la Camera, per tesstere sino all ultimo alla « vergognom reasione im- perante » ed all'approvazione delle nuove legai eocesionali contro Ia liberth det pensioro politi « scientitice. ‘Augarieinoci, duayse, che il Colajanni non resti qual 8; ma in ana Bibtiografia. ox IIT ediziono dol suo ad affrontarne i problemi ‘aglienti e le soluzioni precise, che in questa IL edizione si fanno inutilmente Akeare dal!’ ingenuo lettore. Socialiama si deci Li socialismo nelle sue storiche realizzusioni che I’ avvonire pil o mono lontano ef riserba, sari ese0 fatale alla liberti, come dicono i E questo il problema che I'ing. Van Kol, ora deputato socialista in Olanda, esamina nel suo libro, non come un ideologo qualungue, che si diverte « fare dei castelli in aria, mae come wun marista fode- rato di un positivista, Gincchd s0 & vero che nelle sue Iinee generali questo libro jad arsi come un saguio di marsismo ortodosso, & anche vero pend che il Van Kol non 8 di quoi sovialisti i quali — yer le preoeoupasioni politiche cho s' intrecsiano ealle conclusioni seientifiche — erano arri- vrati al panto di dichiarare intangibile ogni parola di Marx, come se ‘Marx fosse un semi-dio enon un grande scienaiato, che ba gettate Je basi (il trasformisimo economico) ma non potova fiasame i dottagli e le lineo irrevocabi fssardo ritenere che il grande edificio scientifico del darwinismo si ovesse mammificare nelle yarole ai Darwin, invece ai correggersi, completarsi, perfesionaraé colle nuove eonguiste della ecienza e del- Vesperienza (1). Infatti non poteno qui entrare in mn esame ysrticolaregiato del libro di Van Kol, mi limito a rilevarne duc tratti earntteristici del punto di vista, ora accennato. Dopo avere analizgato Ta liherth individuslo quale fa nel passato realizzata dal!’ nssetto individualistico dolla societi, YA. dimostra ‘come condizione fondamentale della Tiberth sia V'accessibilith m tutti dei mezzi di sussistenza, ci che si yotr’ realizzare goltunto coll’ ase sotto socialista doi mezzi di produzione. E dopo avore dolineato In storia della liberti, dimostrando poi come anarchismo rappresenti } cosi come sarebhe (1) A conforms di quisto mio giulini, vodo nella Reene socialite or ora pubblicata (ottobre 1898, p. 418) un artiolo del Van Kol col titolo traspie Fente di Arrive te dagoes, dove aoatcne appanto i dovere di continua revi- sone sciatfien del marxintao al cimento dei futtie delle experivate sovial. A quorto proposto per vorrei litw a pateechi socialist italiani, che alto ® sperimentatimo (doveroso, ma equilibrato o sstematien, ossequio ai dati dt fatto) od altzo & imprestionivno, cho aoto lo aferaats della evonaes quotidiana bbundons a dello vaviaaioniacrobatiche sulle dori e sulla tatie socialists wt Bibliografia. idea metadsion di una liberth aasoluta © di un'egnaglinen axsolute che non sono realizeshili nella societi — perehé vivore in societa vuol dive nocessariamente Timitare la propria attivith per vendere possibile 1a Uberti degli ste! aesoiati — ogi conslode come fl soealismo rap- presenti appanto evolurione prossims della societh wmana, coll asic csurations per ogni womo di quel pit alto grado di liberta © di egua- liana che sia competibile in quella fase saperiore i evoluaio Ma Te due considerations, che mi preme rilevare dal Van Kol, sono le see Primo, eh’ exli, partendo dal coneetto fondamentale dell evelusione niversale e perpetua, nom presenta il socilismo come Pultina Thule dell ummanith vivente: ma afferma invece che dopo i est, I amanith ovr’ raggiungere fasi pit elevate di evolusione, che ora si possono aypena intravedere, ma che saranno il portato nocessario delle mutate condiaioni df esintonas, veriicatesi cel sociale. Bi io mi compinccio di questa osservazione del Van Kol, perch? Ja stessa idea jo aveva appunto espresa in quel Socialiame ¢ eriniaalit, che fin dat 1885 roolamava dal sooialisma il riconoseimento della lezae auniversle di evoluzione, per cui é inconcepiile una forma ultima ¢ ‘efnitiva e immotabile di sosieta umana (Cap. V del mio libro: Sul UV aveenire monte dell want [alt affermazione del Van Kol, che rilevo volentieri, & un'idea che io esprossi qoando alle pabblicazione del IIT volume del Copitate i Marx ai fecero cost gravi critiche alla saa teoria del valore. To ai- stingueva allora (in uu articolo che una vista. socialise ortoossa sun volle pubblicar) le teorie teenicamente economche del Mars (sul valote e aul sopra-lavore) dalle teorie sociologighe (lotta di classe € aterialismo storieo) e dicevo ehe per quante eritiche correrion’ si poteasero fare alle teorie econoitiche, 1e teorie soofologiche pend costi- tuivano il findasnenta inerollaile del sociaiamo scientifco non tenuto come un corpo di dottrine jsolato dal resto del mondo acientifico, ma remo in accord invece ¢ ratfrento colle grand oorrenti del pensiero scientifico modem (trasformismo biotogico el universal). Legg ciclogiche, ele eostitaivaao I’ opera itamortale di Marx e avevano il valore non seltanto ai une aiagnosi de) regime capitalista, ma di an ‘vero sisteta sociclogico, per exi da una parte il socilisimo smetters tutto oid che aveva di utopstico prima di Marx e la sociologa, diven- socialist, si sottraeva quell steriitainconcludente, che Tavera evidentemente colyta dopo le prime promettenti iniziative di Comte, Spencer, Sohitle, Ardigh eee. Orie sono lieto di vedere che il Yan Kol, fonte non scspett, explicitamente dichiora:« i] materialisme storico, come suovo panto Biblicgrafi 025, i vista della storia umana, & meno conosciuto delle altre legagi for malate da Mars, ma ess0 & d’una importanza pitt grime ancora che ln seoperta del plusvalore > (p. 18). ‘Di queste pit recenti ¢ libere interpretazion{ del marxisino, di eni Ihanno dato saggi recenti in Italia il Croce ed all’ estero il Belfort Bax, il Vandervelde, il Bernstein ed, in parte, anche il Kantsky, si ‘occupa il Sorel nella saa langn e importante yrefuzione al Libro del Merlino. Del contonato di questo — che & un riassanto dei due libri git pabblicati in italiano — si ocenpi I'Angiolini nella Sewole positive oll’ aprile © giugno 1808. Ba io sono a’ accordo con lui nel giudicare ‘he la distinsione sostenuta dal Merlino fra I’ essenan metafisien del socinlinmo e le ave forme contingenti in questa o qnella soaols posi ‘iva e scientific, non & scientiticamente sostenibile; per quanto poss favere dei progi apparenti ai opportanité. po Sarehbe come dire che esiste la easenza di nn trnsformismo hiolo- infaori 6 al ai sopra delle scuole darviniste, neo-darviniste, rchiste eee. E cosi non sono a’ sovordo col Merlino quando mette in prima linea le parsioli e < pratishe » riforme, che costitniscono il terreno comave alle varie scuole, anche solo democratiche. La riflessione lesperienza mi Lanno insegnato che I unico mode i ottencre readmente qualche riforma paraisle & di aifermare od orga- ‘nimaaro un programma rivoluzionario, nel senso eaatto di questa pa- rola. Poich® nella vita chi chiede 100 attiene 50, 020, ¢ ogni gicmo vediamo cho la realtA reste sempre al dicotto dell’ idea che In guide. Sicehd chi pensn da consorvatore opera in realth come reagionario ¢ Aistragge, invece di conservare (p. es le jbbliche liberti conguistate dalla rivoluzione borghese): ¢ chi pensa da riformista diventa soltanto custode © conservutore del presente, Onde yer essere in pratica det riformisti, bisogno aifermarsi od orgauizzarsi con intenti rivolusionari, ‘ciod mirando non ai parziali ritocchi ms alla trasformazione fonda- mentale dell’ ontinamento sociale (sostituxione della proprieth collet tiva alla proprieth individuale dei mezzi di produzione). Avviene lo stesso nella sociologia eriminale. Solo affermando ln trasforimazione fondamentale della ginstizia pensle — da forme vio- lenta di repressione vendicativa, a fansione clinica di preservazio sociale — noi possiamo, in pratics, ottenere che almeno si attaino le pporziali riforme. Se oi fossimo arrestati al paro ¢ seumplice riformismo dolla ginstinia penale, questa sarebbe ancora al sicut ent, anche n pacsi pid progressivi, come I'I hilterra 0 In Norvegia, che vengono 00 Bibligrafta, ‘ayplicando nelle loro riforme earearnsie © nelle leggi ponali le pro- poste della sonola erizainale positive (v. por es. Scuola positicn, 154, p. 1072 — 1808, p. 157), Ma se il concetto teorieo fondasnentale del libro di Merlino mi sembra ccampato in aria, perehb sombre resnsoitere la ditferenza Keantiann feu i noimono © i fouomens, mentre nella seienza @ nella vite i nodme tion esistono ed esistono solo i fenomen’; cid non significa, che ‘tentative del Merlino non sis wn sintomo di quella che a torto si cchiama « erisi del marxismo > ¢ 4i eui il Sorel rioorda, come no oj primi saggt « tentasi oon grande Liberté » il mio libro ea Soeia- Teno « seionsa positioa, cho da talani fa male interpretate rome ten tative di dimostrate a derivarione del socislismo dal darvinismo ed fevolnzionismo, mentro in e330 (come dicavo a chiare note anche nella pretasiono) io volli soltanto dimostrare I'acerrdo fra I'una e le altre ‘grandi corronti seientifiche. To credo ciot che il Sorel abbia perfettamente ragione, quando so- tiene, nella sua prefazione, che il sovialiamo scientificn ha bisogno i un lavoro ai epurasione © rinnovazione dottrinale, perch parovshie delle purtioolsri provision e teorie di Mars, formulate quarante o cin- ‘quante snui fo, non eblero conferaaa dalla storia del mondo civile dopo Jn grande orisi di erescenza del 1548 « bisogua quindi dal tronco pe renne della scciologia marxista togliore i rami e le foglie aeeche, come per es, il Bemstoin ha fatto della teovin ai un avvento catustragico del socialismo @ il Vandervelde a proposito della legge di bronzo dei si- lari (che perd © pit wicordota da aleani marsisti che da Mars) © della concentrazione capitalista eon disysrinione rapide della pisoala proprista «# piccols borghesia e il Telfort Bax e Kaatsky per Pinflaenza con tmaceolpo de’ motivi psicologio’ sall’evolusione economica © polities ella sooieth, che io sostonni nel 1894 (p. 158-169 Sash questo il vero modo di render sempre pit rigoglioso I'albero el] sovialinmo seiontificn, eon’ esto & dol resto i earattere di ogni Aottrinn positiva © vernmente soientifcs, Cosi, infatti, il darvinismo si dimostra vero e perenne appanto per la sua facilith nd essere, nei pensatori, moifioato © oorretto secondo i dati delle nuove ricorehe ed esporienze Ea jo ribatto sempre il mio chiodo, pitt ostinato che mai: che & vano pet e& volersi fermare, nell'anno di grazia 1898, alla dialettien i Hegel, per dave discipline soientifon al socialiamo, quando cid che vvi era di vitale nel ponsioro astratto di Hezel & gid parsato © ai avolto positicamente nel pensiero di Darwin © di Spencer —- sempre indiewndo con questi due nomi duo xgrandi correnti scientificho (tra- sformisimo biologico © trasformismo universale), ma sensa accettare tuatte Ie vedute partioolari, pit @ meno contraddittorie, ai questo Biting quell antore; cosi come di lars — intenio la grande corvente scientitiea del trasformismo econoinieo e sociale, senza per questo ostie nnarii a ripeterne ogni ¢ qualsiasi affermazione particolare. Giacchi V infallibilieh © T'ipee iit non sono pid per la nostra. eos scientiten Certo nel marxismo la dificolth & pit grande, perehi in esto ogni critica © aggiunta o variante scientifiea si ripercuote 0 sembea ripe ccuotersi subito in una conclusions politica, appunto perch Mars & il ‘plo soviologo veramente positivo, che abbia realizanto il conubio della soienza cola vita @ inoolora, come a fosse deli'astronomnis, Ma eid non toglie ai sno jon abbin fatto della seienza socinle inodors ist il dovere di tamprara le loro dottrine politiche « socinli nel eroginolo ella critica soientitin positivista — non nel senso cotntiano ai an sistewa chinso, come diaai altre volte, ma nel senso del metody di osservazions © di esperimento, che @ il solo poss moderne, natarali ¢ sociali. nelle soienze In questi oltimi anni — come i topi dello speziale, che fiatano 0 sgirano dattorno al vaso, senza entrarvi ad assaggiame il contonato 1 proposito del materialiamo storico ai sono fatte molte diseussioni estoriori —o per mugnifionslo © per abbatterlo — per decidere so sia tana nuova filosfia della storia o piuttosto un metodo di studiare In storia o non pinttosto tn angolo visaale, sotto cnt eonteraplare In vita fe vin dicendo; pooo invece, troppo poco, si & fatto per dimostrare il movimento movendosi effettivamente, cfod dimostmare la veriti del de~ torminismo economico applicandone i criteri alla diagnosi di qualche problema storie. E meno due lettere, sa dell! Engels e una del Labriola salle origini @ svilapy del cristianesimo primitive, ¢ qualche altro breve suggio, come quello recente dell Olivetti sulla eolmia parsiaria e il libro no tistino ai Loria sulla base econnunioa della evstitusione palitien quello, con eriteri pit limitati, del Thorold Rogers sall’ interpestasione #eo- noma della storia ingles, a il volume del Grosse sulle forme della Famiglia ¢ della propriet, io ora non ne ricorto ale Il volume del Ciecotti § Ia flieo applicazione di questa logue sosio- logica del determinismo economiea a spiogare il tramonto dolla schia- ‘vit nel mondo greco-romano. La conelusione 6, como gil altri avovano neconnato, che In schiavita si atrotid © scomparva non per ragioni sontimentali i filantropi tions diretta del eristianesimo (il quale anzi, o meglio il eattolicismo, si 8 accomodate colle schiaviti, sino a difenderia, come in America) ‘ma il tramonto della schiavitt fn doterminato dalle mutate condizioni or ‘economiche, che esigevano nnove forme i produsione e di lavoro (1). Ma questa conclusione & indotta e documentata con un tale corredo i solide dottrina storion e sociologica © con une forma cost Limpida fe sngcestiva, che la lettara di qnesto libro severo @ invece attraente jn sommo grado, perché ci fa rivedere il mondo ellenico ¢ romano sotto une Ince cost nuove ed umana, che tutto il vuoto marionettismo i carta dornta delle solite storie classiche, imparate nel liseo, diventa Jo spettacolo yarlante di un alveare amano realmente vivente nel pro- prio elima storieo, Ed fo confesso che, malgeno la min ripugnanaa a leggere le solite storie, In storia invese esposta ¢ intess cost mi diviene interessante, contro ogni mia aapettativa cerebrale. Una sola nota vorrei permettermi al Ciceotti, che eon questo libro fa oosi mobile vendetta dell’ ostracismo servile anche a Ini rune dello nostre Universiti, Ed & sai rapporti fra il ris pprimitivo e Je achiev ‘Avendo io alttove aeritto che una delle mgioni per ent Ges procasiato @ condannato a morte © malsrao questo Ia sua Idea trion- fava dopo 4 secoli di porseouzion! (perch allora #] mondo camminaya ‘molto pit lentaraante di adesso) era stato lo spitito di fratellansa — I istitato della schiavith, fondamento della societh romana, ne ubbattuto — parrebbe che questa mia osservazione fosse con- traddetta dalle tesi cosi bene doeumentata dal Ciceotti. in questo sonto egli me no seriveva or ora, dalla sua terra d'eailio, ‘A me pare invece, che pare ammettendo, com’ vero, che la schiae vith seomparve per In corrosioue irresistibile delle trasformazioni eco- nomiche, oi} non & contraddittorio con quella ragione della. grande (1) Nel volume del Lows, Za evstitsione cconanieu edierna (Torino, Boo ca, 1800, p. 799) pubbiicato in questi giorai, 1 d-termiaiamno eeonomico. del jonto della sbiavith — dovuro alla sopewvalucaaione degli aeiawi, pe in pedirns Is facili emancipaoni che st facerano col peeulio personsle latest ‘gli schiasi por simolarne il lavoro prodattivo) ma reeante con a8 Melis progressiva del profito del captaista — & posto in raffoato eo! deterainieno fconomico di und sopravaluiarione dell terra, per readerne seropre pit dficle acceso ai Iivorator. Sicehi per questa soymavalutazione della terra e conse ‘quence lisions progrosica della rondita foudivia, Id presoute fase « forma 4 evoluzione econowiea borsheae oul salaviato dovrd necossaviamente teat tare — come le fas precedeot, cola sehiavit« ella servi della gleba — ed fessor motithita da una fose atiperione. In questa il Loria ervde che ci sara Trarcens Libero di ogni somo alla terra, ma acrapre sotto forma di propriets individuale, » noi erediamo ineece mark la propricth sociale della terra # dei rucrai di produsione (gid cominciata acl fase presents) cow libero uso « ae icurato compensa del proprio lavoro per tut gi uowin’. Bibliogragia 29 cespansivith dell? idea eristiana fin le turbe @ poi frm i disertori delle loginte, nel mondo romano. : ansn determinante del tramonto della ‘esso bbe forza incoereibile di espan perchi toceava Ia molln dei bisogni materiali ¢ morali_ de Hora, accennando a un reguo di eguaglianra ¢ i fra~ gli ultimi saranno i primi » ed ere « pit facile che ‘un catnmollo pasansse per la crana d’an ago, ai quello che an ricco aandasse nel regno dei cieli > © cosi combatteva una battaglia morale contro la schiavita, cho dalle matate condizioni economiche riceveva Al tracollo, Lo stesso pub dirsi del socialismo eontemporaneo, Certo, il pastagiio dalla civilta borghese ad uns civilti meno autropofigicn, non aark determninato aalia propazania delle ideo sovialiate e lo sark invece, come dimostrava il genio di Marx, dalla. notarale Dile, trasformasione eoonomica. Ma é ache vero che la cosciens © In precisione din dato indiviazo nell’ evolwione sociale « quindi Vaffermasione dian dato ideale — un gran seloaggio perdto nel aeno della eeilta > © nessnno fece rimostranzo a queste parole, poish® si comprese quale cra il signiticato ehe i due autori davano alla parola « selvaguio. » Or bene, Is sosieth la quale si arresta nol ve forme, usi, sontimenti del passato critallizeato, mentre intomno ad essa le altto soaietd evolvono ed acquistano forme, usi, sentimenti propri alla pit fresoa oiviltA & al confronto della sosiotd pit civilo e pit evo- Inte, une societh « barbara » ello stesso modo con eni oxi Te basso ‘ot infime stratiicazioni sociali, 1e quali anno una psicologia neces- siriamente meno evoluta, dato l'ambiente, di quella dello classi sape- riori, sono stratiicarioni « selvaggie. » — Cho il Sad dell’ Italia si ‘ com Ie saa forma clinics, elassicamente tere ‘0 non smenti mai Ie soe primitiva caratteritica, quella cio’ di manifestarsi come impulso irresistibile al snicidio o a anno della integrita personale di colore che cizeoudar Tl decorso della malattia fa Innghissimo, oltre i 4 mesi, e la gua- ine contro ogui possibile ed ainana provisione. 10 V informe. rigione avv Man mano yer che lento ¢ penosissimo si veniva avolgendo il pe- ricdo della convaleseenss, tra lo rinnovantisi convalsioni il delirio e Io grid postami indistrattih . L'occhio rientrato man mano enteo i confini della sua orbita, rimae neva gravemente offean nella spesiticn fanzione ¢ nella Liborta dei anoi movimenti (strubismo), l'ndito completamente perduto in uno dog! orecehi; la memoria, debole e vacillanta, spesso in fallo nella sa par= ticolare fanzione ; a stenti ed in modo incomplete torn’ Ia favoltd dolla libera parola, ¢ lo semi-paralisi degli arti inferiori vennero de+ igradando in tun Tnngo perfodo di tempo, né altrimenti si comportarono quelle della vescicn ¢ dell” intestine, ‘Ora, dall’ insieme ai questa forma clinica, a me pare che risalti oon fevidonza, so si tion calcolo ancora del lungo decorso dolla malattia, cho il fortissimo trauma si ripercosse dal eeryello ¢ suoi involaeri al midollo allongato, e da questo sull'intero midollo spinale Cronaca v0 Dopo una cara ai molti i rentiis, emigrato dapprima in Gr Roma. Questa le mgioni per le quali ogi ignore quanta parte det postami swidescritti permangono in In L'importanas eccezionalissima del caso, che ebbi in osservarionos Jn necessita di vecnparmene in prosieguo anchw di proposito; la prima volta sostonendo dinanai alla Societh eostrattrice dolla ferrovia il do- vere i risarcire il De Laurentiis del dauno izreparabile, por essa, da Ini subito; © In second, alloryuanda nel 184%, chiamato sotto le armi tentai, ed & doloroso che ogni tentativo riuscisse inatile (!") di farlo esen- tare dal servizio militare con rapyorti del grave trania, Te oni stigmate rimanevano sigillate sulla sos yersona, sono le razioni che mautenuero ivi nella min mente i ricordi della aoiagure toceata al De Lantenti fe, nel sno ritorno, fssatnai in Ataviaina, — Le ricercho atavistiche rinseitona completamente vane sugli ascendenti della madre, dappoich> essa 6 una esposta. L’ avo paterno fi an bravo womo, Col padre, Donato, ebbi "Tornato nel 1850 in passe, tiragliatore scelto dell’ Aopo che questa fa syominata e dispersa da un pagno di eroi guideti alla vittoria da Garibaldi, ebhi mio attendento nella guorra di ol- feanan, che da forte « gentile Guanliagrele indisse, con indomito co raggio, alle reazioni a al brigantaguio, che dal 180) al 1868 infesto- ono questa provineia, Eyli rimase con me sino « quando non fu rie chiamato dal Governo italiano a eompiere gli sani del serviato militare. ‘Vomo di foran ereales, di coragzio a tatta prova, rese degli ott servigi nella lotta, in cui si trovd impegnato il nostro pues, Ma quando le soverchie libazioni a Bacco Jo rendevano ebro, il De Laurentiis assurgeva ad una ferooia e nd na temorita, che face vvano sgomento, ‘Dei muolti fatti cho potted narrare © di vivi i ricordi, ne proseelyo due soltanto 1 In cormpagnia del germano Antonio, egli in una notte, dalla Jimiteofa Orsogna, tornava ubbrinco nel paese. In un momonto sorpreso dai soliti impnlsi di ferocin sangainarin e senza V'ombr di qualsiasi ragioue, obbliga il germauo a porsi ginoc~ chiont salle pubblica via e, bestemmiando che ex il sno pexz nemico, punta ana pistola nel ano orecchio, uno stile sulla rexione del ore, minwosiaadolo di morte imrainente, Tnvano le lagen aghiere dolla vittima esiguata valevano a calware gl’ impeti di quel furibondo, eolpito in quel momento da istantanea allucing yaali nel jaese af aerbano 10 Cronaca. ‘gainaria! Fortuna volle che an coneitiaaino, il quale percorreva la stessa via, nell’ ndire da lontano quelle hestemmie e quelle grida, af- frettd il passo ¢, raggiunti i De Laurentiis, col suo amichevole inter- ‘vento, potd sconginrare un fratricidio, che sarebbe stato altrimenti inevitabile. 2 Ta un giorno ai festa, ubbriaco pit del solito, il De Lanrentiis sgittatosi ealla schiena iganda di une ginmenta indownita, dette di sb il seguente spettacolo: In un largo, che & a cavaliere del mio peese, rimane, a vestigis Gell’ antien sua grandezza, an'enorme cisterna colla sua ampis. aper+ tara ridotta a fior di terra, cisterna che un giorno oceupava il centro el palazzo distrutio del principe Orsini. I! De Laurentiis, « corsa sfronata, tra il torrore della folla ivi saccolta, pitt e pit volte, con la bestia pit di lui inferocita, aalta e risalta intrepido quella voragine, che avrebbe potato inghiottirlo senza scampo ! ‘Questi i fatti narrati nella loro ignnda verith © mocolti eectuaina- ‘mente nel campo della prova generica, 0, meglio, nel campo delle in vostigasiont ganeriehe, Ora prima che un ambiente malsano, si coat ssione chiara ed cbiettiva del caso lagrimevnle ; prima che In publica stampa rechi ostacolo al cimpito altissimo che s’ impone alla giustizi, con lo sfruttare, a suo pro, questi fatti emasinanti, ho inteso il sacro Govere ai dirigero alla S. V. questa lettera aperta, e di pormi a piena disposizione, cosi della giustizia inquirente, come della. libera Gifesa, ooncordi in un comune ideale: a ricerca suprema della verith nell’ applicazione illaminata e@ imparziale della legge. sca @ falsare Is vi Dott. GaesepPe AvRITE x-eptato a Plot aT CoE ROMA. CSRTTEEA TD, Seon ewan ENRICO FERRI, Divettore Responsabite Fircnss,

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