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INDICE

1. PRESENTAZIONE pag. 4

2. COME USARE QUESTO MANUALE pag. 5

3. CARATTERISTICHE pag. 7
3.1 Identificazione del prodotto pag. 7
3.2 Rispondenza alle direttive pag. 7
3.3 Condizioni di utilizzazione previste pag. 7
3.4 Specifiche tecniche pag. 7

4. AVVERTENZE PER L’INSTALLAZIONE pag. 10


4.1 Controllo alla consegna pag. 10

5. INSTALLAZIONE pag. 11
5.1 Lista di controllo pag. 11
5.2 Scelta del luogo dove installare il girarrosto pag. 11
5.3 Collegamento del gas pag. 13
5.3.1 Tubo di collegamento pag. 13
5.4 Collegamento elettrico pag. 14
5.5 Movimentazione del girarrosto pag. 15
5.6 Verifica prima dell’avviamento pag. 15

6. FUNZIONAMENTO DEL BRUCIATORE pag. 16


6.1 Accensione e spegnimento pilota pag. 16
6.2 Spegnimento accidentale pag. 16
6.3 Accensione e spegnimento bruciatore principale pag. 17
6.4 Regolazione bruciatore principale pag. 17

7. FUNZIONAMENTO pag. 19
7.1 Interruttori schidioni pag. 19
7.2 Apertura e chiusura dei cristalli pag. 19
7.2.1 Cristalli con apertura verso l’alto pag. 19
1
7.2.2 Cristalli con apertura verso il basso pag. 19
7.3 Schidioni pag. 20
7.3.1 Preparazione e inserimento pag. 20
7.3.2 Estrazione pag.21

8.USO pag. 22
8.1 Preparazione del girarrosto per l’uso pag. 22
8.2 Caricamento carni pag. 22
8.3 Accensione pag. 22
8.4 Indicazioni di massima per una buona cottura pag. 23
8.5 Rimozione degli schidioni pag. 23
8.6 Spegnimento pag. 24
8.7 Pulizia pag. 24

9. PULIZIA pag. 25
9.1 Asportazione dei cristalli pag. 25
9.2 Asportazione del ripiano estraibile pag. 26
9.3 Pulizia delle parti asportabili pag. 26
9.4 Pulizia dei bruciatori pag. 27
9.5 Pulizia del vano di cottura pag. 27
9.6 Pulizia delle rimanenti parti del girarrosto pag. 27

10. MANUTENZIONE pag. 28


10.1 Interventi periodici pag. 28
10.1.1 Controllo e pulizia bruciatore principale pag. 28
10.1.2 Controllo pressione all’ugello pag. 29
10.1.3 Controllo bruciatore pilota pag. 30
10.2Controllo della pressione di alimentazione pag. 30
10.3 Rimozione delle protezioni fisse laterali pag. 30
10.4 Schema elettrico pag. 31
10.5 Adattamento ai diversi tipi di gas pag. 34
10.5.1 Sostituzione dell’ugello del bruciatore principale pag. 34
10.5.2 Regolazione dell’aria del bruciatore principale pag. 34
10.5.3 Sostituzione dell’ugello pilota pag. 35
10.5.4 Regolazione del minimo pag. 35
10.5.5 Apposizione della nuova etichetta pag. 36
10.6 Disegni esplosi ed elenco parti di ricambio pag. 36

2
11. DEMOLIZIONE E MESSA FUORI SERVIZIO pag. 41

INDICE DELLE FIGURE

Fig. 5.1 Aperture per il raffredamento e l’ aspirazione


dell’aria comburente. pag.11
Fig. 5.2 Posizione dei collegamenti elettrico, del gas
e della targa. pag.13
Fig. 5.3 Posizione del baricentro pag. 14
Fig.6.1 Pannello comando bruciatore pag. 17
Fig. 10.1 Prese di pressione pag. 30
Fig.10.2 Schema elettrico ASADOR 9G e 18G pag. 32
Fig. 10.3 Schema elettrico ASADOR 30G pag. 33
Fig. 10.4 Regolazione dell’aria primaria pag. 34
Fig. 10.5 Sostituzione ugello pilota pag. 35
Fig. 10.6 Configurazione dei tre modelli pag. 37
Fig. 10.7 Disegno esploso ASADOR 18G pag. 38
Fig. 10.8 Disegno esploso bruciatore pag. 39

INDICE DELLE TABELLE

Tab. 3.1 Specifiche tecniche pag. 8


Tab. 5.1 Lista delle parti fornite assieme al girarrosto pag. 11
Tab. 5.2 Posizioni dei baricentri pag. 15
Tab. 10.1 Frequenza degli interventi periodici pag. 28
Tab. 10.2 Distinta parti di ricambio pag. 40

1. PRESENTAZIONE

3
Gli ASADOR 9/G, 18/G e 30/G sono girarrosti a gas a schidioni
sovrapposti, che fanno parte della famiglia dei girarrosti ASADOR.

I girarrosti a schidioni sovrapposti sono apparecchiature largamente


usate.Comunque i girarrosti ASADOR sono stati progettati con l’obiettivo di
fornire al cliente una apparecchiatura di durata praticamente illimitata che
richieda pochissima, se non nessuna, manutenzione.

A questo proposito possiamo vantare girarrosti che funzionano da più di


vent’anni senza che sia stata necessaria alcuna manutenzione straordinaria.

La dr. Zanolli s.r.l. vi ringrazia per la preferenza accordata nella scelta di


questo girarrosto.Noi della Zanolli possiamo assicurarvi con fiducia che
avete fatto una buona scelta in quanto la nostra ditta è ormai da decine di
anni impegnata nella fabbricazione di prodotti di qualità, senza inutili e
controproducenti restrizioni nella scelta dei materiali migliori.

2.COME USARE QUESTO MANUALE

Si raccomanda di conservare con cura il presente manuale di


installazione, uso e manutenzione, in un luogo vicino all’apparecchiatura, in

4
modo che sia facilmente e prontamente consultabile.Il presente manuale deve
accompagnare l’apparecchiatura in caso di trasferimento ad altro proprietario
in quanto non può considerarsi completa e sicura senza di esso.

Prendete nota del codice e della revisione che sono indicati dietro la
copertina.Nel caso questa copia vada smarrita o distrutta potrete ordinarne
un’altra copia citando i suddetti dati.

Questo manuale si compone di diversi capitoli.Dovrebbero essere letti


tutti sia dagli installatori e manutentori che dall’utente finale, sia in funzione
della sicurezza dell’utilizzo, sia al fine di ottenere i migliori risultati da
questo prodotto.

Ciò nonostante diamo di seguito alcune indicazioni utili ai fini di una


consultazione più rapida dei vari capitoli.

I paragrafi contrassegnati da questo simbolo contengono indicazioni


essenziali per la sicurezza.Devono infatti essere letti tutti sia
dall’installatore che dall’utente finale e i suoi eventuali dipendenti che
facciano uso dell’apparecchiatura.La dr.Zanolli s.r.l. non si assume
alcuna responsabilità per i danni derivati dal mancato rispetto delle
norme indicate in questi paragrafi.

I paragrafi contrassegnati da questo simbolo contengono informazioni


importanti per evitare azioni che possono arrecare danno all’apparecchiatura.
E’ nell’interesse dell’utente leggere attentamente anche questi paragrafi.

Il capitolo 3 indica il campo di utilizzazione dell’apparecchiatura e ne


fornisce tutte le caratteristiche ed i numeri che possono essere necessari per
la scelta, l’installazione e l’uso.Va usato come punto di riferimento per
verificare che l’uso che si intende fare dell’apparecchiatura rientri fra quelli
previsti e ogni qualvolta è necessario sapere il valore esatto di una grandezza
relativa all’apparecchiatura.

I capitoli 4 e 5 forniscono tutte le informazioni necessarie per l’installazione


dell’apparecchiatura.Sono principalmente indirizzati a personale
specializzato, ma dovrebbero essere letti in anticipo anche dall’utente finale,
5
per poter predisporre o far predisporre i locali e gli impianti necessari per il
funzionamento dell’apparecchiatura.
I capitoli 6 e 7 servono da riferimento ogni qualvolta l’utente già esperto nel
funzionamento dell’apparecchiatura desideri chiarimenti su aspetti
specifici.Non è consigliabile usare questi capitoli per l’utente che deve
imparare ad usare l’apparecchiatura da zero.

Il capitolo 8 è specifico per l’utente che deve imparare ad usare


l’apparecchiatura da zero.Esso guida l’utente nelle operazioni
indispensabili per l’accensione, l’uso e lo spegnimento dell’apparecchiatura
in condizioni di sicurezza.Per sfruttare a fondo tutte le possibilità
dell’apparecchiatura l’utente può far riferimento ai capitoli 6 e 7.

Il capitolo 9 fornisce tutte le informazioni necessarie per la pulizia


dell’apparecchiatura, cioè tutte quelle operazioni che devono essere
effettuate dall’utente per garantire che l’apparecchiatura funzioni in
condizioni di sicurezza (soprattutto per quanto riguarda l’igiene ) e
comunque per ottenere sempre i migliori risultati dall’apparecchiatura.

Il capitolo 10 fornisce le informazioni necessarie per le operazioni di


manutenzione periodica o straordinaria, come per esempio riparazioni o
sostituzioni di parti dell’apparecchiatura.Questo stesso capitolo fornisce
anche un disegno esploso dell’apparecchiatura ed un elenco delle parti di
ricambio, per facilitare l’ordinazione e la sostituzione di eventuali parti
danneggiate.

Tali operazioni di manutenzione devono essere effettuate da


personale specializzato.

3.CARATTERISTICHE

3.1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO


Le presenti istruzioni si riferiscono ai girarrosti modello ASADOR 9/G, 18/G
e 30/G.
3.2 RISPONDENZA ALLE DIRETTIVE
6
I girarrosti ASADOR 9/G, 18/G e 30/G riportano rispettivamente le seguenti
marcature obbligatorie:
CE 49 AR 1711,CE 49 AR 1712 e CE 49 AR 1712
che indicano la loro rispondenza alle seguenti normative europee :
-90/396 CEE apparecchi a gas
-89/336 CEE compatibilità elettromagnetica
-73/23 CEE bassa tensione

3.3 CONDIZIONI DI UTILIZZAZIONE PREVISTE


I girarrosti ASADOR 9/G, 18/G e 30/G sono progettati per la cottura arrosto
di vari tipi di carne e pesce in taglie piccole e medie, come pollo, faraona,
quaglia, cacciagione, pezzature di carni bovine e suine non superiori ai
2kg,ecc...I girarrosti ASADOR 9/G, 18/G e 30/Gsono destinati al campo
della ristorazione (ristoranti, rosticcerie..) per uso professionale da parte di
personale qualificato.

Le operazioni previste dall’uso normale del girarrosto sono l’apertura e la


chiusura del cristallo/i protettivi, il caricamento e lo scaricamento delle carni
sugli schidioni o sugli eventuali accessori, l’accensione, la regolazione, lo
spegnimento e la pulizia del bruciatore a gas e dell’intera apparecchiatura.

3.4 SPECIFICHE TECNICHE


Le seguenti tabelle riportano tutte le specifiche tecniche del girarrosto.

9G 18G 30G Unità


di
misura
Peso 75 105 140 Kg
Dimensioni esterne 86x98x46 86x42x50 100x142x55 cm
Capacità polli da 1-1.5 Kg 9-12 18-21 30-35 n
Schidioni 3 3 5 n
Velocità schidioni a 50 Hz 3 giri/min.
Velocità schidioni a 60 Hz 3 giri/min.

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Accessori disponibili (non di Griglia a portafoglio per arrosti
serie) Griglia a portafoglio per pesce

Comando schidioni Azionabili singolarmente


Motoriduttori Uno per ogni schidione
Potenza di ogni 4 6.5 VA
motoriduttore
Alimentazione elettrica monofase
Tensione 230 V
Frequenza 50 o 60 Hz
Corrente a 230 V 50 Hz 0.05 0.08 0.14 A
Potenza elettrica totale 12 19.5 32.5 VA
Collegamento elettrico Cavo tripolare senza spina
Lunghezza cavo 2 m
Sezione conduttori 1.5 mm²
Tipo di bruciatore atmosferico
Categoria apparecchio II2h3+
Tipo apparecchio A
Diametro ugello in funzione del gas e della pressione
G20-20mbar 2.30 2.85 mm
G30/G31- 28-30/37 mbar 1.50 1.90 mm
Regolazione dell’aria primaria in funzione del gas e della primaria
(indicata in mm dalla posizione tutto chiuso vedere)
G20-20 mbar 4 7 mm
G30/G31- 28-30/37 mbar 6 12 mm
Diametro ugello pilota in funzione del gas e della pressione
G20-20 mbar 0.35 mm
G30/G31- 28-30/37 mbar 0.20 mm
Pressione all’ugello all’intensità minima in funzione dei gas della II famiglia
G 20 2.1 2.2 mbar
Collegamento gas ISO 7-1 (filettatura gas conica)
ø tubo 1/2
Consumo
Potenza massima bruciatore 9.5 13.9 kw
Portata G 20 0.95 1.39 m³/h
Portata G 30 0.78 1.14 kg/h
Portata G 31 0.78 1.14 kg/h
Diametro by pass 0.80 1.00 mm
Potenza minima bruciatore 3.2 4.8 kw
Portata G 20 0.32 0.48 m³/h
Portata G 30 0.26 0.39 kg/h

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Portata G 31 0.26 0.39 kg/h
Controllo fiamma Manopola di regolazione e valvola di sicurezza con
termocoppia e fiamma pilota
Tempo di riscaldamento <6 s
Tempo di raffreddamento <30 s
Accensione fiamma Piezoelettrica manuale
Condizioni ambientali
Temperatura 0-40 °C
Umidità massima 95% senza condensa
Rumore
Strumento di misura Fonometro con ponderazione A e media su 125 ms
Condizioni di misura Ad un metro dal pannello frontale in campo libero su
superficie riflettente
Rumore generato <70 dBA

4.AVVERTENZE PER L’INSTALLAZIONE

ATTENZIONE!!! Le presenti istruzioni per l’installazione sono ad


uso eclusivo di personale qualificato per l’installazione e la
manutenzione di apparecchiature elettriche e/o a gas.L’installazione da
parte di altre persone non qualificate può causare danni a persone,
animali o cose.
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Inoltre ove per l’installazione dell’apparecchiatura sia necessario apportare
modifiche o completamenti agli impianti elettrico e/o del gas dell’edificio nel
quale l’apparecchiatura viene installata, chi esegue tali lavori deve
provvedere alla certificazione che i lavori siano stati eseguiti secondo le
norme vigenti nel paese di installazione.

4.1 CONTROLLO ALLA CONSEGNA


Salvo accordi diversi i prodotti Zanolli vengono accuratamente imballati con
una robusta struttura in legno e con un foglio di nylon a bolle, che li
proteggono dagli urti e dall’umidità durante il trasporto e vengono
consegnati al trasportatore nelle migliori condizioni.

Vi consigliamo di controllare comunque l’imballo alla consegna, per


verificare se ha subito danneggiamenti.In caso positivo fate annotare la cosa
sulla ricevuta che deve essere firmata dal conducente.

Una volta disimballato l’apparecchio, controllate se ha riportato


danni.Controllate anche che siano presenti tutte le parti eventualmente
fornite smontate.In caso di danni, ricordate che il trasportatore accetta
reclami solo entro 15 giorni dalla data di cosegna e che la Zanolli s.r.l. non
risponde dei danni subiti dai propri prodotti durante il trasporto.Siamo
comunque a Vostra disposizione per assisterVi nel presentare il Vostro
reclamo.

In caso di danni non tentate di utilizzare l’apparecchiatura e rivolgetevi a


personale professionalmente qualificato.

5.INSTALLAZIONE

5.1 LISTA DI CONTROLLO


Al fine di consentire un rapido controllo alla consegna del girarrosto,
forniamo di seguito la lista delle parti fornite assieme al girarrosto:

Qta DESCRIZIONE
9G 18G 30G
10
1 Leccarda
1 Prolunga deflettore
3 5 Schidioni
6 10 Forcelle
6 9 15 Forcelle doppie
2 Ganci per estrazione schidioni
1 Manuale di istruzioni
TAB 5.1 Lista delle parti fornite assieme al girarrosto.

La leccarda è posizionata sul fondo del girarrosto, in posizione di lavoro


mentre tutte le altre parti sono all’interno della leccarda.

Il girarrosto può essere imballato completo di piedini oppure assieme alla


cella calda.

5.2 SCELTA DEL LUOGO IN CUI INSTALLARE IL GIRARROSTO

Il buono e durevole funzionamento del girarrosto dipende anche dal luogo


nel quale viene installato, perciò è consigliabile valutare
accuratamente dove installare il girarrosto ancora prima che
vi venga consegnato.
Installate il girarrosto in un luogo asciutto e facilmente
accessibile sia per l’uso che per la pulizia e la
manutenzione.La zona circostante il girarrosto deve essere
tenuta sgombra.In particolare si deve evitare di ostruire le
Fig.5.1 Aperture per il raffreddamento e l’aspirazione
dell’aria carburente

aperture di raffreddamento che si trovano ai due lati del girarrosto.Quelle sul


lato destro servono anche per l’aspirazione dell’aria carburente.

Trattandosi di un apparecchiatura a gas, il locale nel quale il girarrosto


viene installato deve essere sufficientemente ventilato.

A titolo indicativo, ci dovrà essere una apertura a livello del pavimento, della
sezione di almeno 100cm/2 per ogni girarrosto.

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Il girarrosto deve scaricare i prodotti della combustione in un’apposita cappa
o dispositivo similare, collegata ad un camino di sicura efficienza, oppure
direttamente all’esterno.

In mancanza è ammesso l’impiego di un aspiratore di aria collegato


direttamente all’esterno, di portata non inferiore a quanto stabilito in 4.3
della norma UNI-CIG 8723.

Se il girarrosto è dotato di piedini, va appoggiato su di un tavolo in grado di


sorreggerne il peso e di altezza opportuna.

Se il girarrosto è completo di cella calda, vedere le istruzioni di quest’ultima.

Le chiusure mobili del vano di cottura sono di cristallo temperato e


quindi sono particolarmente sensibili a repentine variazioni di temperatura
che possono causare la loro rottura in minuscoli frammenti.

Pertanto, per ragioni di sicureza, il girarrosto non può essere installato in


zone accessibili al pubblico.

Inoltre, per evitare la rottura dei cristalli, non installare il girarrosto in


zone con correnti d’aria in prossimità di porte e finestre.Quando il girarrosto
viene spostato da un locale freddo aduno caldo o viceversa, prima di metterlo
in funzione, attendere che abbia raggiunto la temperatura ambiente.

Bisogna infine assicurarsi che la temperatura e l’umidità relativa non


superino mai (nemmeno durante il funzionamento del girarrosto stesso o di
forni eventualmente presenti nello stesso locale) i valori massimi e minimi
indicati nelle caratteristiche (si veda 3).Il superamento in particolare della
temperatura o dell’umidità relativa massima può facilmente e
imprevedibilmente mettere fuori uso o danneggiare le apparecchiature
elettriche, creando situazioni di pericolo.

5.3 COLLEGAMENTO DEL GAS

Prima di effettuare qualsiasi collegamento, controllare che il tipo e la


pressione del gas per il quale il girarrosto è stato tarato e che è indicato
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sull’etichetta della regolazione iniziale, posta in prossimità della targa (si
veda in proposito Fig.5.2),corrisponda al tipo e alla pressione del gas che
avete a disposizione.Se non dovesse corrispondere, il cambio di regolazione
vedere Fig. 10.5.

5.3.1 TUBO DI COLLEGAMENTO

Il girarrosto è dotato di un ingresso gas con filettatura conica maschio da


½ come indicato nelle specifiche.L’allacciamento alla rete di distribuzione
dell’edificio deve essere eseguito per mezzo di tubazioni in acciaio zincato o
in rame, collocate a vista.

Il girarrosto deve essere collegato, nell’impianto, ad una valvola


d’intercettazione facilmente azionabile.

Il collegamento tra la tubazione e il girarrosto deve essere realizzato con


giunto metallico a tre pezzi per facilitarne lo smontaggio.

La tenuta sui filetti di giunzione deve essere assicurata mediante materiali


dichiarati specificatamente idonei dal loro fabbricante anche per i gas GPL.

Per la posizione esatta del girarrosto, vedi (2) di Fig.5.2.

5.4 COLLEGAMENTO ELETTRICO

I girarrosti ASADOR 9G, 18G e 30G vengono forniti con un cavo di


collegamento elettrico a due conduttoripiù terra. In ottemperanza alle norme
di sicurezza vigenti, è obbligatorio collegare il conduttore di terra (giallo-
verde) ad un sistema equipotenziale la cui efficienza deve essere
correttamente verificata secondo le norme in vigore.

Prima di effettuare qualsiasi collegamento, controllare che le


caratteristiche della rete elettrica alla quale il girarrosto deve essere collegato
corrispondano alle caratteristiche di alimentazione richieste dal girarrosto
stesso (si veda 3 e la targa).
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Il cavo di alimentazione deve essere terminato con una spina da collegarsi ad
un quadro di alimentazione elettrica dotato di presa corrispondente e di
interruttore magnetotermico fifferenziale.
La coppia presa-spina deve essere tale che il conduttore di terra venga
collegato per primo e scollegato per ultimo e deve essere dimensionata per la
corrente nominale (si veda 3).Sono idonee allo scopo le prese e spine per uso
industriale tipo CEE17 o comunque che soddisfino alla norma europea EN
60309.
Il dispositivo di protezione termico deve essere tarato alla corrente nominale
totale, il dispositivo di protezione magnetico può essere tarato ad una
corrente da tre a dieci volte superiore, mentre il dispositivo differenziale deve
essere tarato alla corrente di 30mA (si veda 3).

La dr. Zanolli non risponde dei danni derivanti dalla mancata osservanza
delle suddette norme.

Fig.5.3 Posizione del baricentro

5.5 MOVIMENTAZIONE DEL GIRARROSTO

Per la movimentazione del girarrosto completo di cella calda, sivedano le


istruzioni di quest’ultima.

Per scaricare e trasportare il girarrosto finchè è imballato, si deve usare un


carrello elevatore o un transpalett di portata almeno pari al peso del
girarrosto, infilando le forche da davanti o da dietro nello spazio previsto
nella parte inferiore dell’imballaggio.

Per scaricare, trasportare e posizionare il girarrosto senza imballo, è possibile


usare un carrello elevatore o un transpalett di portata almeno pari al peso del
girarrosto, infilando la forche da davanti o da dietro nello spazio che rimane

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tra il piano sul quale appoggiano i piedi del girarrosto e il fondo del
girarrosto.

In tutti i casi, onde evitare movimenti imprevisti, bisogna tener conto


della posizione del baricentro (fig.5.3 e tab.5.2).

Inoltre, onde evitare danni alla lamiera di acciaio inox, è necessario


interporre alcune opportune protezioni tra le forche del carrello elevatore e il
girarrosto.

a cm b cm c cm
9G
18G
30G
Tab. 5.2 Posizioni dei baricentri

5.6 VERIFICA PRIMA DELL’AVVIAMENTO

Rimuovere la protezione fissa sul fianco destro del girarrosto.Allentare la


vite di tenuta A (Fig. 10-1) e collegarvi un manometro a liquido.
Aprire lentamente la valvola di intercettazione dell’alimentazione del gas.

Accendere il bruciatore pilota (6.1) e successivamente il bruciatore principale


(6.3).Quando il bruciatore è acceso e l’intensità fiamma è al massimo,
controllare che la pressione letta dal manometro corrisponda alla pressione
per la quale l’apparecchio è stato tarato.

Spegnere il bruciatore principale e il bruciatore pilota (6.1), chiudere la


valvola di adduzione del gas.

Scollegare il manometro e richiudere la presa di pressione con l’apposita vite


di tenuta.

Riaprire la valvola di intercettazione del gas e riaccendere il bruciatore.

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Quando il bruciatore è acceso e l’intensità della fiamma al massimo,
verificare che non vi siano perdite di gas, usando acqua saponata o l’apposito
spray da spruzzare su tutti i giunti e sulle viti di tenuta delle prese di
pressione.

Richiudere la protezione fissa sul lato destro del girarrosto.

6. FUNZIONAMENTO DEL BRUCIATORE

La manopola di figura 6.1 serve per l’accensione e la regolazione del


bruciatore.Quando il simbolo . è rivolto verso l’alto, il bruciatore è
spento.Il girarrosto è dotato di un rubinetto con dispositivo di sorveglianza di
fiamma termoelettrico con bruciatore pilota ed è quindi necessaria una
piccola procedura per accenderlo.

6.1 ACCENSIONE E SPEGNIMENTO PILOTA

Per accendere il bruciatore pilota, accertarsi prima che il rubinetto all’uscita


dell’impianto di distribuzione del gas o sulla bombola sia aperto.

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Premere la manopola e ruotarla di 30° in senso
antiorario, fino a portare il simbolo . verso
l’alto.Tenere premuta la manopola a fondo e
premere contemporaneamente e ripetutamente il
pulsante dell’accenditore piezoelettrico, finchè
non si stabilisce la fiamma sul bruciatore
pilota.Continuare a tenere premuta a fondo la
manopola per almeno 6 secondi (finchè la
termocoppia del dispositivo di sicurezza si
riscalda) e quindi rilasciarla.Se a questo punto il
bruciatore pilota dovesse spegnersi, ripetere le
operazioni precedenti.

Per spegnere il bruciatore pilota premere


leggermente la manopola in senso orario, fino a
riportarla in posizione.. .
Fig. 6.1 Pannello comando bruciatore

6.3 SPEGNIMENTO ACCIDENTALE

Nel caso il bruciatore pilota si spenga accidentalmente a causa per esempio


di una corrente d’aria, una caduta di liquido sul bruciatore o una momentanea
mancanza di gas, nel giro di meno di trenta secondi il dispositivo di
sorveglianza fiamma si raffredda e blocca la fuoriuscita di gas.Per
riaccendere il bruciatore individuare e rimuovere la causa dello spegnimento
e ripetere la procedura indicata in 6.1.

6.3 ACCENSIONE SPEGNIMENTO BRUCIATORE PRINCIPALE

Per accendere il bruciatore principale è necessario che sia acceso il


bruciatore pilota (si veda 6.1).
Una volta acceso il bruciatore pilota premere leggermente la manopola e
ruotarla in senso antiorario di altri 60°, fino a portarla nella posizione .
A questo punto il bruciatore principale è acceso all’intensità massima
Per spegnerlo riportare la manopola in posizione .

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6.4 REGOLAZIONE BRUCIATORE PRINCIPALE

Per regolare l’intesità del bruciatore principale, partendo dalla posizione .


. . premere leggermente la manopola e ruotarla in senso antiorario.Ci sono
altri 60° gradi di rotazione lugo i quali l’intensità della fiamma diminuisce,
fino a raggiungere l’intensità minima, quando il simbolo .. è verso
l’alto.Posizionare la manopola tra . .e . .,fino ad ottenere l’intensità
desiderata.

7. FUNZIONAMENTO

7.1 INTERRUTTORI SCHIDIONI

Sulla spalla sinistra si trova il pannello di comando dei motoriduttori degli


schidioni con un interruttore luminoso per ogni schidione.Ciascun
interruttore da’ tensione al motoriduttore dello schidione
relativo.L’interruttore si accende per indicare l’effettivo stato di accensione e
la presenza della tensione di alimentazione.

7.2 APERTURA E CHIUSURA DEI CRISTALLI

Nei girarrosti ASADOR 9G,18G è presente solo un cristalloche si apre verso


l’alto, mentre nell’ASADOR 30G è presente anche un cristallo inferiore che
si apre verso il basso.
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Attenzione!! Durante il funzionamento del girarrosto i cristalli, come
anche altre superfici del girarrosto, raggiungono temperature pericolose.Il
simbolo riportato sui cristalli stessi avverte di questo fatto.Aprire e
chiudere i cristalli usando esclusivamente le apposite impugnature.

7.2.1 CRISTALLI CON APERTURA VERSO L’ALTO

Per aprire ,sollevare il cristallo fino a bloccarlo in posizione aperto per


mezzo della molla di blocco presente in alto a sinistra.Per chiudere, sbloccare
il cristallo, spingendo all’indietro la manopola della molla di blocco e
abbassare il cristallo che rimarrà in posizione chiuso, senza bisogno di alcun
blocco.

7.2.2 CRISTALLI CON APERTURA VERSO IL BASSO

Per aprire, ruotare verso dietro il gancio di blocco e abbassare il cristallo che
rimarrà in posizione aperto, senza bisogno di alcun fermo.Per chiudere
sollevare il cristallo e bloccarlo con l’apposito gancio.

7.3 SCHIDIONI

7.3.1 INSERIMENTO

Ogni schidione ha un’estremità libera e una estremità dotata di una spina per
l’accoppiamento con il motoriduttore.

Inoltre gli schidioni sono dotati di forcelle per il bloccaggiodei polli.

Inserire una forcella dall’estremità libera e portarla all’estremità opposta, in


modo che le punte siano rivolte verso l’interno.Bloccarla per mezzo
dell’apposito galletto.

Inserire un pollo, una forcella doppia, un altro pollo e così via.Raggiunto il


numero di polli richiesto, inserire una forcella e bloccarla per mezzo
dell’apposito galletto.Per la preparazione dello schidione si veda anche 8.

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Una volta preparato lo schidione afferrarlo per le estremità, tenendo libera
l’estremità verso destra.Tenendo lo schidione in posizione obliqua, con
l’estremità dotata di spina verso l’interno della camera, infilare quest’ultima
estremità nell’albero del motoriduttore, avendo cura di far corrispondere la
spina dello schidione con gli intagli dell’albero.Man mano che lo schidione
si infila nell’albero, raddrizzare lo schidione fino ad appoggiare il cordolo
dell’estremità libera sull’apposito supporto sulla destra.

Quest’ultima operazione va eseguita con cautela, poichè con lo schidione


è possibile esercitare un forte braccio di leva che potrebbe danneggiare
l’albero del motoriduttore.

7.3.2 ESTRAZIONE

Attenzione!!Alla fine della cottura gli schidioni sono ovviamente ad una


temperatura pericolosa.Per evitare ustioni, è necessario usare guanti
protettivi, oltre agli appositi ganci indotazione.

Inserire i ganci al di sotto alle due estremità dello schidione,sollevare


l’estremità destra e poratrla lentamente verso l’esterno e gradualmente verso
destra, in modo da sfilare l’estremità sinistra dall’albero del motoriduttore.

Quest’ultima operazione va eseguita con cautela, poichè con lo schidione


è possibile esercitare un forte braccio di leva che potrebbe danneggiare
l’albero del motoriduttore.

20
8. USO

8.1 PREPARAZIONE DEL GIRARROSTO PER L’USO

Se il girarrosto è appena stato installato o se non è stato utilizzato per


alcuni giorni, prima di utilizzarlo per la cottura è necessario pulirlo
completamente secondo quanto indicato nel capitolo 9, per eliminare residui
di fabbricazione, accumuli di polvere o altre sostanze che potrebbero
contaminare i prodotti alimentari.

8.2 CARICAMENTO CARNI

Infilare le carni negli schidioni, come indicato in 7.3.1.Per effettuare questa


operazione ci si può appoggiare sul ripiano estraibile che è sotto il vano di
cottura.

Aprire il o i cristalli,come indicato in 7.2.

21
Accertarsi che la leccarda sia posizionata sul fondo del vano di cottura e che
la prolunga del deflettore sia posizionata correttamente sopra al deflettore
stesso.

Inserire gli schidioni nel vano di cottura, come indicato in 7.3 e richiudere i
cristalli.

Attenzione!! Infilare con cautela gli schidioni, onde evitare possibili danni
agli alberi dei motoriduttori.

8.3 ACCENSIONE

Accendere i motoriduttori degli schidioni usati per mezzo dei relativi


interruttori posti a sinistra nel vano di cottura (7.1).
Accendere il bruciatore pilota (6.1) e il bruciatore principale (6.3) e regolare
il bruciatore principale all’intensità desiderata.

8.4 INDICAZIONI DI MASSIMA PER UNA BUONA COTTURA

Tenete conto che la potenza di fiamma disponibile è sovrabbondante, quindi,


regolando il bruciatore all’intensità massima per tutta la durata della cottura,
si potrebbe facilmente bruciare il prodotto.
In linea di massima le migliori cotture si ottengono con una potenza vicina al
minimo e con un tempo di cottura proporzionalmente più lungo (nel caso di
polli mediamente non inferiore ad un’ora e 45 minuti).In questo modo si
ottiene anche un notevole risparmio energetico.

Usando il bruciatore alla massima potenza e cuocendo in tempi ridotti si


potrebbero verificare delle differenze di cottura fra i vari
schidioni.Normalmente gli schidioni più alti tendono ad anticipare la
cottura.In tal caso togliere gli schidioni più alti appena cotti ed
eventualmente spostare in alto gli schidioni più bassi per accelerarne la
cottura.

22
8.5 RIMOZIONE DEGLI SCHIDIONI

Durante la cottura o alla fine della stessa, prima di rimuovere gli


schidioni,spegnere i relativi motoriduttori.

Durante la cottura o alla fine della stessa, i cristalli e altre superfici del
girarrosto raggiungono temperature pericolose.Il simbolo........ sta ad indicare
questo pericolo.Non toccare mai dette superfici, ma usare esclusivamente le
apposite maniglie.

Durante la cottura o alla fine della stessa anche gli schidioni sono
ovviamente a temperatura pericolosa.Nel rimuoverli dal vano di cottura e nel
togliere le carni usare i ganci in dotazione e guanti protettivi, oltre ad
opportuni attrezzi da cucina.

A fine cottura, prima di rimuovere gli schidioni è possibile appoggiarsi sul


ripiano estraibile posto al di sotto del vano di cottura.

8.6 SPEGNIMENTO

Se il girarrosto deve essere usato per un altro ciclo di cottura, si può lasciare
acceso il bruciatore pilota, altrimenti spegnerlo (6.1).

8.7 PULIZIA

Alla fine di ogni giornata lavorativa (se non più spesso) è necessario
pulire accuratamente la leccarda, gli schidioni utilizzati e tutte le parti del
girarrosto che sono venute a contatto con i prodotti lavorati, per evitare che
tali sostanze alimentari si degradino e inquinino sia l’ambiente di lavoro che i
successivi prodottiche verranno cotti.

Prestare particolare attenzione alla pulizia dei cristalli (9.3), del bruciatore
pilota e del bruciatore principale.

23
Specifiche su come effettuare la pulizia, al capitolo 9.

9. PULIZIA

La pulizia va effettuata a girarrosto fermo e a temperatura ambiente,


avendo preventivamente chiuso la valvola d’intercettazione del gas e tolto
l’alimentazione elettrica, agendo sull’interruttore posto sul quadro di
alimentazione del girarrosto.

9.1 ASPORTAZIONE DEI CRISTALLI

Afferrare il cristallo sul lato destro con la mano destra e sul lato sinistro con
la mano sinistra.Sollevarlo con la mano destra , liberarlo dal gancio e
spostarlo leggermente in avanti.A questo punto spostare il cristallo verso
destra per sfilarlo dalla cerniera sinistra.

9.2 ASPORTAZIONE DEL RIPIANO ESTRAIBILE

Il ripiano estraibile è dotato di due fermi, posti sotto il ripiano stesso, che ne
impediscono la completa estrazione.Per sbloccare tali fermi premerli verso
l’alto e contemporaneamente estrarre il piano.

24
9.3 PULIZIA DELLE PARTI ASPORTABILI

Le parti asportabili e cioè gli schidioni, le varie forcelle, la leccarda, il


ripiano estraibile, la prolunga del deflettore e i cristalli vanno lavati con un
detersivo per stoviglie, nello stesso modo in cui si lava qualunque stoviglia.

I cristalli sono particolarmente sensibili a repentine variazioni di


temperatura che possono causare la loro rottura in minuscoli frammenti.Non
maneggiare i cristalli e non portarli a contatto con l’acqua finchè non
sono a temperatura ambiente.

Inoltre non è consigliabile usare strumenti abrasivi (spugne abrasive,ecc..)


poichè tolgono la lucentezza alle parti in acciaio inox e ai cristalli, ma
piuttosto prendere l’abitudine di lavare le varie parti asportabili prima che i
residui alimentari si siano seccati.

La pulizia delle parti asportabili deve essere effettuata almeno al termine di


ogni giornata lavorativa.I cristalli e il ripiano estraibile possono essere puliti
anche senza essere asportati, nel qual caso vedere fig.9.5.E’ comunque
necessario asportarli e pulirli completamente almeno una volta al mese.

9.4 PULIZIA DEI BRUCIATORI

Spazzolare con una spazzola metallica la parte superiore del bruciatore


principale, per asportare le incrostazioni di grasso che vi si accumulano.

Con un attrezzo appuntito pulire tutti i fori del bruciatore principale e il foro
del bruciatore pilota.

Queste operazioni dovrebbero essere effettuate una volta alla settimana o


comunque ogni qualvolta si riscontrano delle irregolarità nella fiamma
(assenza di alcuni dardi, difficoltà di accensione).

Queste operazioni vanno eseguite scrupolosamente e tempestivamente,


poichè un bruciatore con i fori parzialmente otturati può causare una parziale
fuoriuscita di gas incombusto con pericolo di esplosione.
25
9.5 PULIZIA DEL VANO COTTURA

Rimuovere delicatamente con una spatola di plastica lo strato di grasso


accumulato sulle superfici interne del vano di cottura e successivamente
lavarle con un detersivo per stoviglie nello stesso modo in cui si lava
qualunque stoviglia.
Poichè tali parti non possono essere immerse in acqua, si deve prestare
particolare attenzione al risciacquo, strizzando spesso la spugna usata a tale
scopo.
Non usare detersivi abrasivi (tipo Vim) o corrosivi (tipo Fornet), poichè
renderebbero opaco l’acciaio inox.

Non usare getti d’acqua, poichè possono penetrare nel quadro elettrico e,
a lungo andare, danneggiarlo con conseguente pericolo di folgorazione e/o
avviamenti intempestivi dei motoriduttori.

La pulizia nel vano di cottura deve essere effettuata al termine di ogni


giornata lavorativa.

9.6 PULIZIA DELLE RIMANENTI PARTI DEL GIRARROSTO

Per la pulizia delle superfici esterne in acciao inox e dei pannelli di comando
utilizzare una spugna morbida inumidita, eventualmente con un detersivo
leggero.

Non usare detersivi abrasivi (tipo Vim) o corrosivi (tipo Fornet), poichè
renderebbero opaco l’acciaio inox.

Non usare getti d’acqua, poichè possono penetrare nel quadro elettrico e,
a lungo andare, danneggiarlo con conseguente pericolo di folgorazione e/o
avviamenti intempestivi dei motoriduttori.

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La frequenza con cui effettuare la pulizia dell’intero girarrosto dipende
dall’uso che se ne fa e dall’ambiente in cui è installato.Tale pulizia dovrebbe
comunque essere effettuata almeno una volta alla settimana.

10. MANUTENZIONE

ATTENZIONE!! Le presenti istruzioni per la manutenzione sono ad


uso eclusivo di personale qualificato per l’installazione e la
manutenzione di apparecchiature elettriche e a gas.La manutenzione da
parte di altre persone non qualificate può causare danni al girarrosto,
alle persone, agli animali e alle cose.

Per effettuare riparazioni e controlli nella maggior parte dei casi è


necessario asportare protezioni fisse.Questo rende accessibili conduttori in
tensione.Prima di rimuovere qualunque protezione fissa, aaccertarsi che
la spina di alimentazione elettrica del girarrosto sia staccata dal
quadro.Riporre la spina in un luogo tale che il manutentore possa
facilmente accertare che è staccata durante tutte le operazioni a
protezioni fisse rimsse.

10.1 INTERVENTI PERIODICI

La tabella 10.1 indica i cotrolli da effettuare e la relativa frequenza.

CONTROLLO FREQUENZA
Controllo e pulizia bruciatore 6 mesi
principale
Controllo pressione all’ugello 1 anno
27
Controllo bruciatore pilota 1 anno
Tab.10.1 Frequenza degli interventi periodici

Per le modalità di effettuazione di tali controlli vedere i paragrafi seguenti.

10.1.1 CONTROLLO E PULIZIA BRUCIATORE PRINCIPALE

Staccare la spina dal quadro di alimentazione e chiudere la valvola di


intercettazione del gas.Asportare la protezione fissa laterale destra (si veda
10.3).

Allentare il dado che fissa il tubo all’uscita del rubinetto e quello che lo fissa
al portaugello e sfilare detto tubo.Asportare le quattro viti che fissano la
flangia all’estremità destra del tubo interno del bruciatore.Sfilare da destra il
tubo interno del bruciatore.

Pulire il tubo interno del bruciatore da eventuali incrostazioni di grasso per


mezzo di una spatola metallica.

Pulire la parte interna del corpo del bruciatore infilando e muovendo avanti e
indietro una spazzola metallica di opportune dimensioni e successivamente
ripassare con una punta da 3mm tutti i fori.Rimuovere le eventuali
incrostazioni ormai staccate per mezzo di un getto d’aria compressa.

Rimontare le varie parti seguendo l’ordine inverso, facendo attenzione a


rimettere in posizione la guarnzione della flangia all’estremità destra.

10.1.2 CONTROLLO PRESSIONE ALL’UGELLO

Staccare la spina dal quadro di alimentazione e chiudere la valvola di


intercettazione del gas.Togliere la protezione fissa laterale destra (si veda
10.3).
Svitare la vite B di fig.10.1 e collegarvi un manometro a liquido.
Accendere il bruciatore pilota e quello principale al massimo e leggere la
pressione.
La pressione all’ugello dovrebbe essere uguale alla pressione di
alimentazione o al massimo inferiore di poco più di 1mBar nel caso di
28
alimentazione con gas della famiglia II per gli ASADOR 18G e 30G.Se
dovesse essere sensibilmente inferiore bisogna controllare il filtro d’ingresso
del rubinetto e, se è il caso, pulirlo.

Dopo la misura riavvitare la vite che tappa la presa di pressione.

10.1.3 CONTROLLO BRUCIATORE PILOTA

Staccare la spina dal quadro di alimentazione e chiudere la vavola di


intercettazione del gas.Togliere la protezione fissa laterale destra (si veda
10.3).

Allentare la vite che fissa il corpo del bruciatore pilota al relativo tubo di
uscita e sfilare il corpo del bruciatore pilota.

Effettuare la pulizia del tubo di uscita (quello fissato al bruciatore principale)


con uno spazzolino di dimensioni adeguate e rimontare il corpo del
bruciatore sul tubo di uscita.

10.2 CONTROLLO DELLA PRESSIONE DI ALIMENTAZIONE

29
Rimuovere la protezione fissa laterale destra (10.3). Allentare la vite A di
fig.10.1 e collegarvi un manometro a liquido.Per conoscere la pressione
richiesta leggere l’etichetta della regolazione iniziale (fig.5.2) o il capitolo 3.

10.3 RIMOZIONE DELLE


PROTEZIONI FISSE LATERALI

Prima di rimuovere qualunque


protezione fissa accertarsi che la spina sia
staccatadal quadro di alimentazione.

Per rimuovere ciascuna delle protezioni


fisse laterali svitare le quattro viti che le
fissano al girarrosto.

Fig.10.1 prese di pressione

Da quando la protezione fissa viene aperta e fino a che non sarà richiusa,
continuare a controllare che la spina di
alimentazione sia staccata dal quadro.

10.4 SCHEMA ELETTRICO

Le fig.10.2 e 10.3 riportano gli schemi elettrici rispettivamente dei girarrosti


ASADOR 9G, 18G e 30G.

30
Fig.10.2 Schema elettrico Asador 9G e 18G.

31
Fig.10.6 Schema elettrico Asador 30G.

32
10.5 ADATTAMENTO AI DIVERSI TIPI DIGAS

Attenzione!! Per adattare il girarrosto all’uso con un tipo di gas


diverso da quello indicato sull’etichetta della regolazione iniziale è
necessario effettuare cinque operazioni:
1) sostituzione dell’ugello del bruciatore principale
2) regolazione dell’aria primaria del bruciatore principale
3) sostituzione dell’ugello del bruciatore pilota
4) regolazione del minimo
5) rimozione della vecchia etichetta della regolazione iniziale e
apposizione di una nuova etichetta.

10.5.1 SOSTITUZIONE DELL’UGELLO DEL BRUCIATORE


PRINCIPALE

Rimuovere la protezione fissa laterale destra (si veda 10.3).Chiudere la


valvola di intercettazione del gas.Svitare l’ugello dl bruciatore pilota e
sostituirlo col nuovo ugello.Serrare accuratamente il nuovo ugello.

10.5.2 REGOLAZIONE DELL’ARIA DEL BRUCIATORE


PRINCIPALE

Allentare la vite di fermo della regolazione dell’aria primaria (n° 1 fig.


10.4).Misurare la distanza X.Posizionare il tubo di regolazione (n° 2 fig.
10.4) in modo che detta distanza corrisponda a quella indicata in 3.4 per il
corrispondente tipo di gas.Serrare nuovamente la vite di fermo e richiudere la
protezione fissa del vano bruciatore.

Fig. 10.4 Regolazione dell’aria


primaria

33
10.5.3 SOSTITUZIONE DELL’UGELLO PILOTA

Svitare la vite di tenuta del corpo del bruciatore pilota (n° 1 fig.10.5), svitare
l’ugello (n° 2 fig. 10.5) e sostituirlo con quello adatto per il nuovo gas, come
indicato in 3.

Fig.10.5 Sostituzione ugello pilota

10.5.4 REGOLAZIONE DEL MINIMO

La vite di regolazione del minimo si trova sul rubinetto ed è accessibile da un


foro sul pannello di comando, togliendo la manopola.

Se il nuovo gas è della III famiglia (G30 o G31), la vite di regolazione del
minimo va semplicemente avvitata a fondo corsa.

Se il nuovo gas è della II famiglia, la vite va regolata come segue:


togliere la manopola e svitare di 3-4 giri la vite;collegare un manometro a
liquido sulla presa di pressione del rubinetto.Rimettere la manopola ed
effettuare l’accensione, quindi portare la manopola sul minimo.Togliere la
manopola e regolare la vite in modo che il manometro segni la pressione
indicata in 3 per il relativo tipo di gas.
Rimontare la manopola, spegnere il bruciatore e chiudere la valvola di
intercettazione del gas.Scollegare il manometro e richiudere accuratamente la
presa di pressione.

34
10.5.5 APPOSIZIONE DELLA NUOVA ETICHETTA

Asportare la vecchia etichetta e pulire accuratamente la zona con uno straccio


inumidito di benzina. Apporre la nuova etichetta indicante il tipo e la
pressione

del gas per il quale il girarrosto è stato adattato (l’etichetta, assieme agli
ugelli e alle istruzioni per l’adattamento, è contenuta nel kit di adattamento
fornibile a richesta per ogni tipo di pressione e di gas).

10.6 DISEGNI ESPLOSI ED ELENCO PARTI DI RICAMBIO

Per interventi più complessi e nel caso di rotture vi preghiamo di


contattarci.Comunque, allo scopo di semplificare la ricerca dei guasti e
l’eventuale sostituzione delle parti danneggiate, forniamo di seguito una lista
di parti di ricambio e i disegni esplosi con i riferimenti a ciascuna delle parti
elencate.

La fig.10.6 riporta la configurazione dei tre modelli, mentre le figure


successive riportano i disegni esplosi relativi all’ASADOR 18G,i cui
riferimenti sono comunque validi anche per gli altri due modelli.

35
Fig.10.6 Configurazione dei
tre modelli
36
Fig.10.7 Disegno esploso Asador 18G

37
Fig.10.8 Disegno esploso bruciatore

38
POS. Denominazione Codici
9 18 30
1 RIPIANO ESTRAIBILE LECC0007 LECC0008 LECC0008
2 INTERRUTTORE INTE0004 INTE0004 INTE0004
3 PROTEZIONE FISSA FIAN0026 FIAN0027 FIAN0028
QUADRO ELETTRICO
4 MOTORIDUTTORE MOTO0014 MOTO0015 MOTO0015
5 BLOCCA CRISTALLO MANI0027 MANI0027 MANI0027
6 CERNIERA DX SUPP0004 SUPP0004 SUPP0004
7 VETRO CRIS0015 CRIS0016 CRIS0018
8 CERNIERA SX SUPP0005 SUPP0005 SUPP0005
9 MANIGLIA MANI0014 MANI0014 MANI0014
10 MANOPOLA MANI0018 MANI0018 MANI0018
11 LECCARDA LECC0001 LECC0002 LECC0003
12 SCHIDIONE SCHI0010 SCHI0002 SCHI0002
13 SUPPORTO SCHIDIONE SUPP0001 SUPP0001 SUPP0001
14 DEFLETTORE DEFL0001 DEFL0002 DEFL0002
15 PROLUNGA DEL DEFL0003 DEFL0004 DEFL0004
DEFLETTORE
16 PROTEZIONE FISSA FIAN0030 FIAN0031 FIAN0032
BRUCIATORE
17 CORPO BRUCIATORE CARP0013 CARP0014 CARP0014
ESTERNO
18 GUARNIZIONE GUAR0006 GUAR0006 GUAR0006
19 CORPO BRUCIATORE CARP0016 CARP0017 CARP0017
INTERNO
20 PRESA DI PRESSIONE AGAS0012 AGAS0012 AGAS0012
21 SUPPORTO RUBINETTO SUPP0021 SUPP0022 SUPP0023
22 CORPO BRUCIATORE AGAS0010 AGAS0010 AGAS0010
PILOTA
23 RUBINETTO AGAS0003 AGAS0003 AGAS0003
24 TERMOCOPPIA AGAS0006 AGAS0006 AGAS0006
25 MANOPOLA MANI0026 MANI0026 MANI0026
26 ELETTRODO DI AGAS0009 AGAS0009 AGAS0009
ACCENSIONE
27 ACCENDITORE AGAS0001 AGAS0001 AGAS0001
PIEZOELETTRICO
28 UGELLO AGAS0D10 AGAS0D10 AGAS0D10
29 VETRO INFERIORE CRIS0017

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11.MESSA FUORI SERVIZIO E DEMOLIZIONE

Prima di procedere alla messa fuori servizio scollegare l’allacciamento


elettrico ed eventuali altri collegamenti procedendo poi allo spostamento dei
moduli utilizzando mezzi idonei alla movimentazione quali: carrelli
elevatori, paranchi,etc.......tenendo presente la posizione del baricentro
(tab.5.1.) indicata nel capitolo INSTALLAZIONE (5).I forni sono composti
dai seguenti materiali: acciaio inox, lamiera verniciata, lamiera alluminata,
vetro, materiale ceramico, lana di roccia e parti elettriche. Pertanto, in caso di
demolizione, si deve operare la suddivisione differenziata in ottemperanza
alle norme vigenti nel luogo dove avviene lo smantellamento. In ogni caso
non scaricare nell’ambiente.

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