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BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA

giovedì 22 aprile 2021


08:57
 
22/04/2021
LEZIONE 1
 
Il paradosso della bontà. La strana relazione tra convivenza e violenza nell'evoluzione umana.
Richard Wrangham.
Bollati boringhieri eds.
--> libro da prendere x esame
 
TEMA CORSO: comportamento aggressivo e violenza (trattato in termini evoluzionistici).
 
 2010 --> 11% dei 5.8 mln di morti da ferite/infortuni nel mondo sono omicidi
 2017 --> morte 464000 persone nel mondo a causa di omicidi --> 6x1 x 100000 abitanti
 
Però:
 90% di tutti gli omicidi commessi nel mondo sono stati commessi da uomini
 Le vittime maschili sono 4 volte quelle femminili --> 80% delle vittime di omicidi commessi da uomini,
sono uomini.
Maggior numero di donne uccise nel contesto domestico (ex coniugi o partner, o da familiari).
 Variabilità a livello geografico --> incidenza maggiore in Africa e America latina (Europa incidenza più
bassa).
 Il numero delle vittime femminili rimane costante indipendentemente dall'area geografica.
 2013 --> 41-57% delle donne nel mondo hanno subito violenza fisica o sessuale nel mondo almeno
una volta.
Il numero sale al 57% per quanto riguarda le aree rurali.
Si tratta di dati relativi alle denunce -> ma molte purtroppo non vengono registrate.
 
Altri aspetti demografici:
 15-29 anni --> in ordine di importanza, la violenza interpersonale è la 4° causa di morte
 30-44 anni --> 6° in ordine di importanza
 Prima e dopo queste età --> virtualemente assente MA… in America latina --> giovani maggiormente
colpiti; Asia ed Europa --> maggior rischio tra i 30 e i 44 anni; in Africa --> fascia 45-59 anni maggior
rischio.
 
Perché i giovani corrono un maggior rischio e perché esiste questa variazione culturale?
 

Incidenza x 100000 abitanti è o.72 e 0.43 --> incidenza nel mondo 6.1 (in Italia è abbastanza bassa).
 
Primi 2 studiosi che usano l'aspetto evoluzionistico x capire i numeri relativi alla violenza. --> numeri di
Chicago, del Canada, Inghilterra e Galles.
Si tratta di 3 aree abbastanza simili --> di origine anglosassone, del nord-Europa. --> il picco di rischio di
mortalità è sempre tra i 20-24 anni e poi diminuisce.
Istogrammi --> Canada e Deetroit = la maggiorparte dei responsabili di omicidi sono uomini non sposati.
 
Omicidio potrebbe essere la punta dell'iceberg --> aggressività precedente sempre abbastanza variabile in
relazione ad aree geografiche.
 

Grafico dimostra le denunce da lesione personale. Sembra esserci una correlazione tra violenza e numero di
omicidi (Africa uno tra i più alti del mondo).
Nord-America però --> lesioni personali molto alte ma omicidi minori.
America-Latina --> omicidi maggiori, ma denunce minori.
 
QUALI POTREBBERO ESSERE LE RAGIONI DI QUESTI NUMERI?
 Il nobile selvaggio --> il comportamento aggressivo e violento è acquisito culturalmente, lo si
apprende, è conseguenza dell'esperienza sociale, è culturale. --> non ci riferiamo al modello
evoluzionistico, ma al modello sociale e antropologico culturale (che si rifà proprio al modello del
nobile selvaggio)
Modello che si rifà al DETERMINISMO CULTURALE ( nato dal determinismo genetico di Galton --> nascere
con il gene dell'aggressività. Da qui nasce poi il movimento dell'EUGENETICA --> processo quasi di selezione
artificiale per la supremazia della razza).
DETERMINISMO CULTURALE --> dibattito natura/cultura.
Presupposti di questo modello:
 Il determinismo culturale, sostiene che --> Non esistono predisposizioni umane determinate
all'evoluzione -->il comportamento aggressivo non è il risultato di un processo evoluzionistico --> no
ruolo della selezione naturale.
La cultura è sempre considerata predominante.
 Le società sono spesso pacifiche
 Patriarcato e dominanza maschile --> storia recente
(ci aspettiamo che la violenza si rifà a processi abbastanza recenti, proprio per come si è strutturata la
società odierna. Le società "antiche"- egalitarie --> erano pacifiche, quindi la violenza, la guerra nasce
quando si sviluppa l'agricoltura --> quando l'uomo è in gradi di difendere alcune risorse e quindi
diviene più aggressivo)
 I soldati/guerrieri sono spesso riluttanti nell'uccidere altri umano --> solo se costretti e solo se sono a
distanza (viso a viso sono molto riluttanti --> dato analizzato su come la guerra impatta emotivamente
questi soldati). I soldati che comandano droni --> soffrono di disturbi da stress post-traumatici -->
uccidere è riluttante --> ciò ci porta a pensare che l'uomo non è malvagio e violento.
Alcune previsione di questo modello:
 Il numero di morti causati da violenza sia aumentato dall'instaurarsi di questo tipo di cultura
(dall'evento dell'agricoltura e delle civilizzazione) --> dovremmo aspettarci un aumento di violenza
negli ultimi 10.000 anni di storia --> ma è difficile raccogliere dati preistorici su questo.
 In condizioni presumibilmente simili a quelle del pleistocene-paleolitico (i cacciatori-raccoglitori) gli
atti di aggressione e violenza siano quasi del tutto assenti.
 
Dagli anni '40 --> i primi anni dell'etologia si sono approcciati a questo tema.
 
I PRIMI APPROCCI ETOLOGICI
 Lorenz pubblica il libro "on aggression"
 1968 --> Tinbergen pubblica l'articolo "on war and peace in animals and man"
 I comportamenti imani sono il risultato dell'evoluzione e quindi l'approccio etologico si deve applicare
allo studio del comportamento umano
 Il cervello umano genera una cultura a una velocità tale che l'ambiente sociale moderno è diverso
rispetto a quello in cui omo sapiens si è evoluto e adattato --> evoluzione genetica/biologica più lenta
di quella culturale.
 
Propongono la CULTURAL MISMATCH HYPOTHESIS (evoluzione culturale è più veloce di quella genetica):
Tinbergen sostiene che:
 in tutte le specie conosciute (1968) gli scontri tra animali della stessa specie non terminano mai con
vittime --> per la preservazione della specie e quindi l'aggressività viene inibita.
 l'uso di armi aumenta la possibilità di attaccare a distanza, e questo riduce la capacità
dell'aggressione di vedere/riconoscere i segnali di pacificazione/sottomissione prodotti dal
sottomesso e quindi aumenta l'aggressività.
--> la distanza non mi permette di riconoscere il segnale di sottomissione e quindi l'aggressività non
viene inibita.
 La storia evolutiva dell'uomo porta a supporre che sia un animale sociale simile al lupo -->
meccanismo psicologici di ingroup-outgroup (similarità tra simili e diversità verso l'altro)volti a
mantenere conflitti con gruppi avversari.
Quindi l'unione di questi due fattori può spiegare perché l'uomo sia violento su larga scala.
 Inoltre lo sviluppo tecnologico-medico ha detrminato un aumento della densità della popolazione -->
aumento dei conflitti-
 
Lorenz sostiene che:
 Nell'uomo è innata la pulsione per l'aggressività
 La cultura moderna, mediante norme sociale, la reprime
 Se l'aggressività non viene sfogata aumenta ed eventualmente viene rilasciata in forme patologiche =
violenza
--> violenza innata e soppressa
 In società dove gli scontri faccia/faccia la mortalità da conflitto deve essere bassa o assente
 All'aumentare della densità della popolazione mondiale corrisponde un aumento del numero di morti
violente
 Sfogare l'aggressività (aggressione reidiretta-) in determinati contesti riduce il costo sociale
dell'aggressività
 I conflitti intraspecifici non sono letali in altre specie
 

2 contendenti --> conflitto --> se non c'è sottomissione da un lato la probabilità di morte aumenta.
Nella tabella vediamo estrapolazioni sul numero di omicidi osservati tra gruppi che vivono in territori
adiacenti --> uccisioni tra livelli diversi di gruppi di scimpanzè. --> valori alti anche per uccisione
intragruppo.
 

Livelli d'incidenza di omicidi intergruppo tra scimpanzè e alcune popolazioni tradizionali e i cacciatori -->
numeri abbastanza simili.
(l'uomo non è l'unico a fare conflitti con altri gruppi --> teoria di Lorenz e Timbergen non supportata).
 
Tabella che dimostra il numero di morti da conflitto in varie società tradizionali, cacciatori, agricoltori ecc..
(popoli che vivono in modo simile a come ci siamo evoluti) --> numeri elevati.
 

Numero di morti al giorno d'oggi sembra essere inferiore rispetto al passato --> violenza in costante
diminuzione tra l'epoca preistorica e i giorni nostri
--> i dati sembrano non supportare le ipotesi dei primi etologi
 
Conflitti presenti in altre specie, ma specie come Bonobo hanno un comportamento sociale totalmente
diverso (rispetto agli scimpanzè). --> modi diversi di risoluzione dei probelmi.
Bonobo --> quando litigi e screzi si accoppiano (promiscuità), hanno un temperamento molto diverso
rispetto agli scimpanzè, nonostante abbiano un antenato recente con gli scimpanzè.
 

 
 
 
27/04/2021
PSICOBIOLOGIA EVOLUZIONISTICA DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO
 
EVOLUZIONE BIOLOGIA: accumulo nel corso delle generazione di cambiamenti genetici osservabili nella
forma e nel comportamento (fenotipo) di una popolazione di organismo di una specie.
--> agisce sulla relazione (interazione) tra geni e ambiente
 
SELEZIONE NATURALE: forza o meccanismo naturale che favorisce i fenotipi vantaggiosi rispetto a
determinate pressioni ambientali.
Crea una correlazione non casuale tra un determinato genotipo e un determinato ambiente, in modo tale
che dato quel genotipo quell'ambiente determinerà sempre un fenotipo di successo.
--> 3 principi su cui si basa la selezione naturale:
1. Principio di variazione: gli individui di una popolazione variano nelle loro caratteristiche = variabilità
2. Principio dell'ereditarietà: queste caratteristiche sono ereditabili (genetiche) quindi la prole
assomiglierà più ai genitori che ad altri individui della stessa popolazione.
3. Principio dell'adattamento: quando le risorse sono limitate e gli individui competono, individui con le
caratteristiche più vantaggiose hanno maggior probabilità di sopravvivere e riprodursi.
--> alcuni individui hanno geni che in certi ambienti producono fenotipi che aumentano la loro probabilità
di sopravvivenza e di riproduzione --> fitness differenziale (o differenziale riproduttivo= non tutti individui di
quella popolazione sono in grado di riprodurre lo stesso numero di prole, la fitness è diversa, alcuni
maggiore, alcuni minore, altri nulla).
--> le condizioni ecologiche e ambientali creano pressioni selettive
(farfalla chiara e scura su tronco --> quella chiara è altamente mimetizzata --> quel tratto vantaggioso verrà
tramandato e lasceranno più prole aumentando la loro fitness e i tratti favorevoli si accumuleranno nella
popolazione. Il morfo bianco è molto più frequente rispetto a quello marrone scuro).
 
FITNESS= sopravvivenza e capacità riproduttivo differenziale dell'individui più adatto (fit) alle condizione
ambientali in cui vive --> numero di prole che sopravvive e si riproduce.
 
Tratto che aumenta la sopravvivenza e il successo riproduttivo è definito ADATTAMENTO --> permette la
replicazione dei geni da cui si origina.
Un tratto adattativo è:
 Costoso e complesso nelle sue parti
--> ci si pone la domanda: QUALI SONO I COSTI DI QUESTO COMPORTAMENTO (rischio predazione,
costo energetico per produrlo e mantenerlo)?
 Vantaggioso: deve risolvere un problema adattativo --> un problema fisico, ecologico e sociale a cui i
genitori sono stati sottoposti durante l'evoluzione della specie.
Se non risolto avrebbe avuto costi in termini di sopravvivenza e riproduzione
ANALISI COSTO/BENEFICI
--> la SN è una forza ottimizzante = che favorisce tratti e comportamenti che promuovono la propagazione
dei geni dell'individuo
Ex: foraggiamento, cure parentali, scelta del partner, evitamento predatori --> risolvere questi problemi
aumenta la fitness.
--> ci si chiede "che cosa e come viene massimizzato con quel tratto o comportamento?" --> posso andare
a constatare il numero di figli? Il numero di copulazione future? Tasso di incremento energetico?
ESEMPIO= studio Tinbergen del 1963
Gabbiano comune rimuove i gusci delle uova appena schiuse
Per rimuoverli deve abbandonare momentaneamente la prole --> comportamento che ha dei costi (rischio
per i piccoli in termine di fitness)
Perchè allora rimuovono i gusci? Qual è la funzione adattativa? Quali possono essere i benefici?
Ipotesi:
 I piccoli potrebbero ferirsi con le punte dei gusci
 I gusci potrebbero coprire un uovo non ancora schiusi e impedire di schiudersi completamente
 Potrebbero essere vettori di batteri e quindi infezioni per i piccoli
 Potrebbero agire come segnali e quindi attrarre i predatori
Osservazioni: altre specie di uccelli o i gabbiano tridattili non rimuovono i gusci dai nidi
--> esclude l'ipotesi delle ferite, dell'interferenze con la schiusa delle uova
--> quindi la probabile spiegazione è = l'ipotesi del rischio dei predatori
 I gabbiano infatti nidificano cercando di mimetizzare tra gli arbusti
 Sia le uova che u piccoli hanno colorazione screziata e marrone --> si mimetizzano
 La superficie interna delle uova è bianca e quindi questo crea un contrasto evidente e potrebbe
attirare i predatori
Se la rimozione dei gusci rotti è un comportamento predatorio allora la presenza di gusci rotti dovrebbe
favorire la localizzazione del nido e delle uova da parte dei predatori.
 
Problema per la classe: se la SN tende a favorire tratti che aumentano il successo riproduttivo di un
individuo, come si spiega il seguente comportamento:
Il maschio del pesce fathead monnow una volta conquistato un territorio, si prende cura delle uova in esso
presenti e fertilizzate dal proprietario precedente. Come si potrebbe spiegare il vantaggio di questo
comportamento?
 
Il maschio distrugge una parte di uova, ma non tutte in quanto un territorio ricco di uova attira la femmina
--> convenienza a depositare le uova (quindi il maschio ha un beneficio perché avrà più possibilità nel
fertilizzare ulteriori uova).
 
Un tratto adattivo è:
 Ereditabile: presente nella prole di chi lo possiede
 Deve essere universale: presente in tutti gli individui di una popolazione
Perché eventualmente nella popolazione non dovrebbe più esistere variabilità per il tratto in quanto
il tratto diventa così comune che sarà presente in tutta la popolazione.
La selezione naturale è un processo che elimina la variazione.
Esempio:
Peso alla nascita dei bambini umani = media di 3kg
--> mortalità aumenta per peso minore o maggiore
--> ma noi osserviamo VARIBILITA'. Ma come è possibile se la SN dovrebbe ridurla?
--> la SN può mantenere la variabilità di un tratto adattativo?
Le varianti del tratto che osserviamo potrebbero essere a loro volta adattamenti, sottoprodotti di un tratto
adattativo oppure rumore di fondo (variazione casuale) --> quindi possiamo avere 3 tipi di variabilità a
carico di un tratto --> ogni variante può essere adattativa in base all'ambiente ecologico
 
Partendo dal presupposto che le varianti di un tratto devono essere geneticamente diverse ed
ereditabili!!!!!
Queste varianti sono adattamenti?
Per rispondere occorre:
 Dimostrare una funzione plausibile per ognuna
 Dimostrare che sono ereditabili e quindi dipendenti da varianti degli stessi geni (polimorfismi --> alleli
diversi , quindi fenotipi diversi = varianti dello stesso tratto).
Esempio: il linguaggio
La capacità di esprimersi parlando è un adattamento, un tratto universale delle specie H. Sapiens.
I tipi diversi di linguaggio (giapponese, inglese) non sono adattamenti --> non sono biologicamente
ereditabili --> non esistono geni per lingua specifica.
La scrittura e la lettura sono sottoprodotti evolutivi del linguaggio.
Linguaggio= adattamento
Lettura e scrittura = sottoprodotti
 
Esempio: forma capezzoli
Ogni tipo di capezzolo può essere ognuno un adattamento?
Funzione --> permettere adattamento
La forma è determinata geneticamente.
c'è variabilità attorno a un tratto che è adattativo perché permette l'allattamento.
Tutte le forme sono equivalenti nella loro capacità di permettere l'allattamento.
Il tratto adattativo è --> il capezzolo (non la sua forma), esistono eventi casuali che non tutti i capezzoli sono
uguali = VARIAZIONE SUPERFICIALE.
VARIAZIONE SUPERFICIALE: è ereditabile, ma casuale (ex: mutazioni, ricombinazione genetica) ma non
cambia il disegno funzionale del sistema --> i vari tipi di naso non sono il risultato della selezione naturale.
Funzione naso --> permettere la respirazione (ma ognuno ha un naso diverso, ma esiste una forma unica e
una variabilità superficiale--> ci dovremmo chiedere se è un adattamento se ogni forma del naso ha una
funzione adattativa plausibile? --> esiste una variabilità attorno a questo tratto--> differenza individuale
nella forma del naso perché non tutti siamo identici non sono il prodotto della SN, le varianti correlati ai
diversi ambienti probabilmente sono adattative.
La variabilità nella forma del naso varia in base alla nicchia ecologica e quindi si potrebbe ipotizzare una
variazione adattativa a seguito della selezione naturale).
Quando vedo variabilità mi chiedo se c'è una funziona adattativa plausibile per ogni variazione attorno a un
dato tratto.
 
Tuttavia Darwin ha sviluppato la sua teoria senza avere la benchè minima idea di come fossero fatti i geni
 Dimostrare una funzione plausibile per ognuna
 Dimostrare che sono ereditabili e quindi dipendenti da varianti degli stessi geni (polimorfismo).
 
I vari tipi di personalità sono adattamenti o variabilità casuale?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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